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Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. CONDIZIONI DEFINITIVE

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Academic year: 2022

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MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE

Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091

Capitale Sociale: €. 31.200.000

Numero di iscr. nel Reg. delle Imprese di CUNEO, Cod Fiscale e P.IVA n. 00166910042

CONDIZIONI DEFINITIVE

RIFERITE AL PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI OFFERTA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI A TASSO FISSO

CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA

CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA 1,15% 04/03/2018 SERIE 307^

ISIN IT0005127250

Le presenti Condizioni Definitive sono redatte in conformità al Regolamento Emittenti delibera Consob n. 11971/99 e successive modifiche, nonché alla Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed al Regolamento 2004/809/CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base, costituendo insieme il Prospetto Informativo relativo al Programma di Emissione di prestiti obbligazionari (il “Programma”), nell’ambito del quale l’Emittente potrà emettere di volta in volta Prestiti Obbligazionari (i “Prestiti Obbligazionari” e ciascuno “Prestito Obbligazionario”), rappresentati da titoli di debito (le “Obbligazioni” e ciascuna “Obbligazione”).

L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.

Si invita l’investitore, al fine di ottenere tutte le informazioni sull’Emittente e sui Prestiti Obbligazionari e per valutare i rischi dell’investimento prima della sottoscrizione, a leggere le presenti Condizioni Definitive unitamente al Prospetto di Base relativo al programma di emissione di prestiti obbligazionari depositato presso la Consob in data 03 luglio 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0049300/15 del 18 giugno 2015.

Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente, presso qualunque sportello operativo della CRF Spa ed è inoltre pubblicato sul sito internet www.crfossano.it

Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse alla Consob in data 01/09/2015 Data limite CONSOB periodo offerta: 01/07/2016.

La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.

Cassa di Risparmio

di Fossano S.p.A.

(2)

Informazioni riguardanti gli Strumenti Finanziari da Offrire Descrizione del tipo e della

classe degli Strumenti Finanziari Offerti al Pubblico

Obbligazioni Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A a Tasso Fisso

CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA 1,15% 04/03/2018 SERIE 307^

Codice ISIN IT0005127250

Tasso di Interesse nominale 1,15% nominale annuo lordo

Data di Godimento 04/09/2015

Data di Scadenza 04/03/2018

Frequenza del pagamento delle cedole

La cedole saranno pagate con frequenza SEMESTRALE alle seguenti date: 04 marzo - 04 settembre

Data di pagamento

cedole

Flusso Cedolare

Tasso annuo

Lordo

Tasso annuo

Netto

Cedola Lorda*

Cedola Netta*

04/03/2016 cedola 1,15% 0,851%5,754,26

04/09/2016 cedola 1,15% 0,851% 5,754,26

04/03/2017 cedola 1,15% 0,851% 5,754,26

04/09/2017 cedola 1,15% 0,851% 5,754,26

04/03/2018 cedola 1,15% 0,851% 5,754,26

Rendimento Effettivo lordo annuo 1,15265 %

Rendimento Effettivo netto annuo 0,85233 %

Tasso di Rendimento

Formule di calcolo utilizzate per le cedole:

Semestrale = (Cedola Annuale / 2) (*) per ogni €.1.000 di valore nominale

importo calcolato con arrotondamento al centesimo di euro

Delibere e autorizzazioni delle Obbligazioni

L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata deliberata in data 27/08/2015 dal Comitato Esecutivo della Cassa in attuazione del mandato ricevuto dal Consiglio di Amministrazione in data 26 maggio 2015, per un importo di 12.500.000 €.

Data di Emissione 04/09/2015

Condizioni dell’Offerta Ammontare totale dell’offerta

L’ammontare totale dell’emissione è pari a 12.500.000 Euro, per un totale di n.

12.500 Obbligazioni, ciascuna del valore nominale 1.000 Euro Periodo di validità

dell’offerta e modalità di sottoscrizione

Le obbligazioni saranno offerte dal 02/09/2015 al 31/12/2015, salvo chiusura anticipata del Periodo di Offerta

Ammontare minimo e massimo della sottoscrizione

Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi di € 1.000 (il “taglio minimo”), pari al valore nominale di ogni obbligazione, e multipli di tale valore.

L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per l’emissione.

Data di Regolamento 04/09/2015

Prezzo di offerta Il prezzo di offerta delle Obbligazioni è pari al 100% del valore nominale e cioè Euro 1.000,00 per singola obbligazione.

Costi/Commissioni inclusi nel prezzo di emissione a carico del sottoscrittore

I Costi/Commissioni a carico del sottoscrittore inclusi nel prezzo di emissione sono pari a 1,262% del valore nominale, cioè €.12,62 per ciascuna obbligazione.

Data,

Firma del Cliente

(3)

NOTA DI SINTESI

La Nota di Sintesi è composta da requisiti di informazione noti come “Elementi”. Questi Elementi sono numerati nelle sezioni A - E (A.1 - E.7).

La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti in relazione all’Emittente e alla tipologia di strumenti finanziari. Dal momento che alcuni Elementi non devono essere riportati, la sequenza numerica degli stessi potrebbe non essere completa. Nonostante alcuni Elementi debbano essere inseriti in relazione alla tipologia di strumenti finanziari e di Emittente, può accadere che non sia possibile fornire alcuna informazione pertinente in merito ad alcuni Elementi. In questo caso sarà presente una breve descrizione dell’Elemento con l’indicazione “non applicabile”.La Nota di Sintesi è composta da requisiti di informazione noti come “Elementi”. Questi Elementi sono numerati nelle sezioni A - E (A.1 - E.7).

S

EZIONE

A – I

NTRODUZIONE ED

A

VVERTENZE A.1 Introduzione e

Avvertenze

La presente Nota di Sintesi è un documento che riassume le caratteristiche essenziali dell’Emittente e degli strumenti finanziari nonché i rischi associati agli stessi. Si avverte, quindi, che:

- essa va letta come un’introduzione al Prospetto di Base;

- qualunque decisione di investire nelle Obbligazioni dovrebbe basarsi sull’esame del relativo Prospetto di Base nella sua interezza, compresi i documenti in esso incorporati mediante riferimento;

- qualora sia proposta un’azione dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto prima dell’inizio del procedimento;

- la responsabilità civile incombe solo sull’Emittente, quale soggetto che ha presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la stessa Nota risulti fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto o non offra, se letta insieme con le altre parti del Prospetto, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire nelle Obbligazioni.

A.2 Consenso all’utilizzo del Prospetto di Base

Non applicabile. L’emittente non acconsente all’utilizzo del Prospetto di Base per una rivendita successiva delle Obbligazioni da parte di intermediari finanziari.

S

EZIONE

B – E

MITTENTE B.1 Denominazione

legale e commerciale

Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. (“Cassa” o “Emittente”) Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091, ABI 06170

Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO:

P. IVA n. 00166910042 Forma giuridica e

legislazione

La Cassa è costituita in forma di Società per Azioni ai sensi del diritto italiano, secondo il quale opera.

Nello svolgimento dell’attività bancaria è soggetta alla vigilanza della Banca d’Italia ed al rispetto della Legge e dei Regolamenti italiani.

B.2

Domicilio legale e Recapiti

La sede sociale della Cassa si trova in via Roma 122, Fossano (CN)

Telefono: 0172 6901

Fax: 0172 60553

E.mail: crf.spa@crfossano.it

E mail certificata: crfossano.pec@legalmail.it B.4b Descrizione delle

tendenze note riguardanti l’emittente e i settori in cui opera

L’Emittente dichiara che non si è a conoscenza di informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive della Cassa almeno per l’esercizio in corso.

B.5 Appartenenza ad un Gruppo

Non Applicabile. La Cassa è una banca autonoma non appartenente a gruppi bancari.

B.9 Previsione / Stime di utili

Non Applicabile. L’ Emittente non fa una stima o previsione degli utili.

B.10 Descrizione della natura di eventuali rilievi contenuti nella relazione di revisione relativa alle informazioni finanziarie degli esercizi passati

Non applicabile.

I Bilanci degli esercizi 2013 e 2014 sono stati sottoposti a revisione contabile dalla società BAKER TILLY REVISA Spa con Sede a Torino, Via XX Settembre n. 3 (iscritta all’Albo Speciale delle Società di Revisione con delibera Consob n. 689 del 26/04/1980), la quale ha espresso un giudizio senza rilievi e senza richiamo di informativa.

(4)

B.12 Informazioni Finanziarie riguardanti le Attività e le Passività, la situazione finanziaria e i profitti e le perdite dell’Emittente

Si riporta di seguito una selezione sintetica dei principali dati economici, finanziari e patrimoniali nonché degli indici di rischiosità creditizia relativi all’Emittente, tratti dall’ultimo Bilancio chiuso al 31/12/2014 e rapportati ai risultati dell’anno precedente.

Patrimonio e Coefficienti di Vigilanza

(dati in migliaia di euro)

Ratios Patrimoniali

(Basilea 3) 31/12/14 Minimo1 Ratios Patrimoniali

(Basilea 2) 31/12/13

Fondi propri 135.986 Patrimonio di Vigilanza 96.259

- capitale primario di classe 1 117.259 - Patrimonio di Base 96.182

- capitale di classe 2 18.727 - Patrimonio supplementare 77

CET 1 Capital Ratio 10,49% 7,00% Core Tier One Capital

Ratio 9,65%

TIER I Capital Ratio 10,49% 8,50%

Tier One Capital Ratio (patrimonio di base/attività ponderate per il rischio)

9,65%

Total Capital Ratio 12,17% 10,50%

Total Capital Ratio (patrimonio di vigilanza / attività ponderate per il rischio)

9,66%

Attività ponderate per il

rischio (RWA) 1.117.413 Attività ponderate per il

rischio (RWA) 996.400

Totale attivo 1.966.841 Totale Attivo 1.822.334

Rapporto RWA /

Totale Attivo 56,81% Rapporto RWA /

Totale Attivo 54,68%

Leverage Ratio 5,894% Leverage Ratio nd

1. Incluso il buffer di 2,50 per la conservazione del capitale.

Indicatori di Rischiositá Creditizia

31/12/14

Dati2 di sistema 31/12/14

31/12/13

Dati2 di sistema 31/12/13 Rapporto sofferenze lorde/crediti lordi 4,77% 8,60% 2,26% 7,70%

Rapporto sofferenze nette/crediti netti 2,37% nd 1,18% nd Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto 20,52% nd 10,36% nd Rapporto di copertura delle sofferenze 52,50% 52,10% 49,17% 48,50%

Partite deteriorate lorde/impieghi lordi 9,98% 16,80% 8,22% 15,90%

Partite deteriorate nette/impieghi netti 6,57% nd 5,96% nd

Costo del Rischio 1 4,32% nd 2,81% nd

Rapporto di copertura delle partite

deteriorate 36,87% 36,50% 29,48% 31,50%

1. Il Costo del Rischio è inteso come il rapporto fra Rettifiche su crediti e ammontare dei Crediti Netti.

2. I Dati sono riferiti alla categoria delle Banche Minori rilevata dal “Rapporto sulla stabilità finanziaria” della Banca d’Italia (n.1/2014 e n.1/2015).

Composizione dei crediti deteriorati

(dati in migliaia di euro)

2014 2013

Crediti Deteriorati

Esposizioni

Lorde Rettifiche Esposizioni nette

Esposizioni

Lorde Rettifiche Esposizioni nette Sofferenze 53.150 27.903 25.247 24.958 12.272 12.687 Incagli 43.950 12.400 31.550 40.505 13.812 26.693 Crediti

ristrutturati 1.436 150 1.286 1.666 62 1.604

Crediti scaduti oltre 90 giorni lordi

12.557 507 12.050 23.744 641 23.103

Principali dati di Stato Patrimoniale

(dati in migliaia di euro)

31/12/14 31/12/13

Debiti 1.813.644 1.665.130

Crediti 1.250.731 1.202.569

Attività Finanziarie 661.790 572.850

(5)

Patrimonio netto 123.059 122.417

Capitale sociale 31.200 31.200

Totale Attivo 1.966.841 1.822.334

31/12/14 31/12/13 Posizione Interbancaria netta -213.807 -223.448

Principali dati di Conto Economico

(dati in migliaia di euro)

31/12/2014 31/12/2013 Var%

Margine di interesse 28.463 28.241 0,79%

Margine di intermediazione 51.580 55.230 -6,61%

Risultato netto della gestione finanziaria 32.870 39.618 -17,03%

Costi Operativi -20.068 - 20.242 - 0,86%

Utile lordo dell'operatività corrente1 12.802 19.736 -35,13%

Utile netto d'esercizio1 5.669 11.897 -52,35%

1. Si precisa che il risultato economico del 2013 era influenzato dalla rivalutazione della quota di partecipazione della Cassa in Banca d’Italia, che ha rappresentato un componente straordinario di reddito pari a circa 9 milioni (al netto delle imposte).

Rischio di Concentrazione e Grandi Rischi

31/12/2014 31/12/2013

Grandi rischi/impieghi netti 3,67% 6,37%

Numero clienti 4 7

Esposizioni verso Grandi Rischi 39.147 58.660

Grandi rischi/Patrimonio di Vigilanza 28,79% 60,93%

Esposizione dell’Emittente al Rischio di Tasso

Descrizione 31/12/2014

Variazione valore economico per shock di 200 pb 210

Patrimonio di vigilanza 135.986

Indice di rischiosità 0,15%

Soglia di attenzione 20,00%

Indicatori di Liquidità

31/12/2014 31/12/2013

LDR - Loan to Deposit Ratio 75% 82%

LCR - Liquidity Coverage Ratio 241% 87%

NSFR - Net Stable Funding Ratio 97,51% 100%

La normativa prudenziale BASILEA 3 prevede per i suddetti indicatori i seguenti minimi:

LCR 60,00% dal 01/10/2015 e 100% dal 01/01/2018

NSFR L’accordo di Basilea ha previsto un limite del 100% a partire dal 01/01/2018, ma al momento la normativa comunitaria (CRR) non prevede un requisito minimo.

Operazioni di Rifinanziamento Presso BCE

Si riporta di seguito la situazione al 31/05/2015 dei finanziamenti erogati alla Cassa dalla Banca Centrale Europea suddivisi in base alla loro scadenza.

Tipologia Quantità Scadenza

70.000.000 € 17/06/2015 70.000.000 € 25/06/2015 70.000.000 € 30/07/2015 Operazioni di finanziamento a Breve Termine

70.000.000 € 27/08/2015 Operazioni di finanziamento a Lungo Termine (TLTRO) 54.500.000 € 26/09/2018

L’Emittente dichiara che dalla data dell’ultimo Bilancio sottoposto a revisione (cui fanno riferimento i dati sopra citati), non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente.

La Cassa dichiara inoltre che a far data dal 31/12/2014, non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria o commerciale della stessa.

(6)

B.13 Fatti recenti rilevanti per la valutazione della solvibilità dell’Emittente

L’Emittente dichiara che nessun fatto verificatosi di recente nel corso dell’attività della Cassa è sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità.

B.14 Dipendenza da altri soggetti all’interno del gruppo.

Non Applicabile. La Cassa è una banca autonoma non appartenente a gruppi bancari.

B.15 Descrizione delle principali attività dell’Emittente

Ai sensi di quanto prevede l’art. 4 del proprio Statuto la società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni ed i servizi bancari e finanziari consentiti ed ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale.

-

B.16 Informazioni inerenti il controllo diretto o indiretto dell’Emittente

La Cassa di Risparmio di Fossano Spa non appartiene a nessun Gruppo Bancario ed è controllata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano che detiene, alla data di redazione del presente documento il 76,92% del Capitale Sociale.

L’Emittente, inoltre, non detiene partecipazioni di controllo in altre società.

La Cassa è totalmente indipendente da altri soggetti, non esistendo a riguardo vincoli contrattuali o di altra specie che possano limitarne l’autonomia.

B.17 Rating

dell’Emittente e dello strumento finanziario

Non applicabile. La Cassa di Risparmio di Fossano SpA non ha rating, così come le Obbligazioni emesse nell’ambito del presente programma.

S

EZIONE

C – S

TRUMENTI

F

INANZIARI C.1 Denominazione del

Tipo e della Classe degli Strumenti Finanziari offerti

CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA A TASSO FISSO CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA 1,15% 04/03/2018 SERIE 307^

Il codice ISIN (International Security Identification Number) dell’emissione è:

IT0005127250

C.2 Valuta di Emissione Le Obbligazioni sono denominate in Euro.

C.5 Restrizione alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari

Non esistono restrizioni imposte dalle condizioni di emissione alla libera trasferibilità delle obbligazioni.

C.8 Diritti e Ranking connessi agli strumenti finanziari

Le obbligazioni sono soggette alla Legge Italiana e incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa categoria e quindi segnatamente il diritto alla percezione delle cedole di interesse alle date di pagamento ed al rimborso del capitale alla data di scadenza.

I titoli definiti come: “Cassa di Risparmio di Fossano Spa a Tasso Fisso” sono obbligazioni Senior (di tipo Plain vanillia). Per tali strumenti di investimento non esistono clausole di subordinazione. Pertanto i possessori di tali obbligazioni, in caso di liquidazione dell’Emittente saranno qualificati come creditori ordinari per la quota del titolo, in maniera privilegiata rispetto ai possessori di capitale di classe I e II, fatto salvo quanto indicato nella sezione D, paragrafo D.3 “Principali rischi specifici per gli Strumenti Finanziari”, sottoparagrafo “Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi” del presente documento, in merito all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.

Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare

Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche a tasso fisso pari a 1,15% (Rendimento Effettivo lordo annuo: 1,15265%, Rendimento Effettivo netto annuo: 0,85233%)

L’importo delle cedole sarà calcolato applicando al Valore Nominale il suddetto tasso di interesse annuo lordo espresso in percentuale (il “Tasso Annuo Lordo”) che resterà costante per tutta la durata del prestito.

Nome ed indirizzo del responsabile del calcolo

Il calcolo delle cedole è affidato alla Cassa di Risparmio di Fossano Spa.

Frazionamento Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza SEMESTRALE.

Le formule di calcolo per la determinazione delle cedole sono le seguenti:

Semestrale = (Cedola Annuale / 2)

La convenzione utilizzata per il calcolo delle cedole è riferita all’anno commerciale di 360 giorni.

Data di Emissione e di Data Godimento

04/09/2015 C.9

Data di scadenza e modalità di ammortamento del

Le Obbligazioni saranno rimborsate in un’unica soluzione il 04/03/2018 (“data di scadenza”), fatto salvo quanto previsto dallo strumento del Bail-in.

Non è prevista la facoltà di rimborso anticipato da parte dell’Emittente.

(7)

prestito Termine di prescrizione

I diritti degli obbligazionisti si prescrivono a favore dell’Emittente, per quanto concerne gli interessi decorsi cinque anni dalla data di scadenza delle cedole e, per quanto concerne il capitale, decorsi dieci anni dalla data in cui l’obbligazione è diventata rimborsabile.

C.10 Spiegazione della componente derivata

Non applicabile. Le obbligazioni di cui al presente programma non presentano nessuna componente derivata.

C.11 Domanda di ammissione alla negoziazione

Non applicabile. Le obbligazioni della Cassa di Risparmio di Fossano Spa non saranno oggetto di domanda per l’ammissione alla negoziazione né su mercati regolamentati né su Sistemi Multilaterali di Negoziazione né su Internalizzatori Sistematici.

L’emittente si riserva la facoltà di eseguire operazioni di compravendita delle obbligazioni emesse nell’ambito del servizio di negoziazione in conto proprio.

S

EZIONE

D – R

ISCHI D.2 Informazioni

fondamentali sui principali rischi specifici per l’emittente

Nel valutare l’opportunità di effettuare l’investimento in una delle obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base, l’investitore dovrà tenere in considerazione, tra l’altro, i fattori di rischio relativi all’Emittente di seguito sinteticamente esposti.

- Rischio connesso con la Crisi Economico/Finanziaria Generale

La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari ed, in particolare, dalla solidità, dalle prospettive di crescita e dall’affidabilità creditizia del Paese in cui la Banca opera, nonché della così detta “Area Euro” di cui fa parte.

- Rischio di Credito

Il rischio di credito è connesso al deterioramento delle posizioni creditorie vantate nei confronti della clientela. Il Rischio di Credito rilevato al 31/12/2014 ammonta complessivamente a 83.497 migliaia di euro (importi ponderati secondo la normativa prudenziale Basilea 3).

Un eventuale peggioramento della situazione complessiva del mercato può comportare maggiori rettifiche di valore sui crediti e generare quindi un impatto negativo sulla situazione economico-patrimoniale dell’Emittente.

- Rischio relativo all’assenza del credit spread dell’Emittente

Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che, per l’Emittente, non è possibile determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un’obbligazione plain vanilla di riferimento dell’Emittente ed il tasso Interest Rate Swap su durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente

- Rischio relativo al deterioramento della qualità del credito

Il rischio relativo alla possibilità del peggioramento degli indici relativi ai crediti deteriorati.

Con specifico riferimento alla situazione della Cassa, la classificazione e la valutazione dei crediti vengono effettuate nel rispetto dei principi di massima prudenza, formalizzati nel regolamento interno approvato dall’Amministrazione.

Nel corso dell’ultimo anno per il perdurare della crisi economica si è assistito ad un significativo incremento dei crediti deteriorati con un conseguente peggioramento degli indicatori di rischiosità che continuano tuttavia a risultare migliori degli indici sistemici generali ed in particolare di quelli riferiti a istituti di dimensioni analoghe alla Cassa.

Le rettifiche di valore sui crediti sono state superiori ai 18 milioni di Euro (+19,85% rispetto al 31/12/2013) e garantiscono, tra l’altro, un miglioramento nel rapporto di copertura dei crediti in sofferenza e dei crediti deteriorati in generale.

L’applicazione di criteri di valutazione indirizzati alla massima prudenza permette di prevedere con maggiori probabilità la realizzazione di riprese di valore nell’ambito delle procedure esecutive attivate per il recupero dei crediti.

- Rischio di Mercato e di Tasso

Le componenti di rischio in oggetto sono collegate al portafoglio di negoziazione, o trading book, per quanto concerne il rischio di mercato ed al portafoglio bancario, o banking book, per quanto attiene invece al rischio di tasso.

Il rischio di mercato è il rischio derivante dalla variazione del valore di mercato (per effetto di movimento dei tassi d’interesse e delle valute) a cui è esposta la Cassa per gli strumenti finanziari di proprietà.

Nel portafoglio degli strumenti finanziari di proprietà della Cassa non sono presenti titoli in divisa diversa dall’Euro (ad eccezione degli strumenti finanziari emessi in Lire italiane) al fine di escludere i rischi di cambio.

Inoltre, la tipologia dei titoli presenti nel portafoglio della Cassa al 31/12/2014 risulta essere sostanzialmente Bilanciata fra tassi fissi e tassi variabili, con una prevalenza dei secondi sulle scadenze più lunghe al fine di ridurre l’incidenza dei rischi legati all’andamento dei tassi.

In particolare al 31/12/2014 risultano in portafoglio titoli di stato a tasso fisso ed a

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tasso variabile (per un totale di circa il 41%) che espongono la Cassa al rischio nei confronti di un ipotetico default dello Stato Italiano.

Il rischio di mercato rilevato al 31/12/2014 ammonta complessivamente a 1.758 euro ed è collegata ai Titoli classificati nel portafoglio per la negoziazione, che rappresentano una percentuale non significativa del Totale del Portafoglio Titoli.

Per quanto concerne il Rischio Tasso di interesse sul portafoglio bancario (Banking Book) dell’Emittente, al 31/12/2014 questo si attesta a poco più di 218mila euro.

- Rischio di liquidità dell’Emittente

Il rischio di liquidità è definibile come il rischio che la Cassa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi giungono a scadenza. In particolare il rischio di liquidità potrebbe causare perdite economiche per l’Emittente derivanti non solo dall’applicazione di tassi più elevati necessari per garantire il reperimento dei fondi necessari a far fronte ai propri impegni ma anche dalle perdite che l’Emittente potrebbe subire nel disinvestimento delle proprie attività.

Tali situazioni potrebbero insorgere a causa di circostanze indipendenti dal controllo dell’Emittente, come una generale turbativa di mercato o anche dalla percezione che l’Emittente o altri partecipanti del mercato stiano avendo un maggiore rischio di liquidità.

La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie possono aumentare i costi di finanziamento dell’Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità.

- Rischio di assenza di rating dell’Emittente

La Cassa è sprovvista di rating pertanto l’investitore non dispone di giudizi sintetici sull’affidabilità creditizia e sulla solvibilità dell’Emittente.

- Rischio Operativo

L’Emittente, al pari degli altri Istituti Bancari, è esposto al rischio operativo inteso come il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalle disfunzioni di procedure, risorse umane e sistemi interni oppure da eventi esogeni.

- Rischio connesso alla presenza di procedimenti giudiziari e/o contenziosi É il rischio di subire delle perdite economiche derivanti dalla gestione dei Reclami della Clientela e dal giudizio avverso in procedimenti giudiziari e/o arbitrali intentati contro la Cassa. A fronte dei principali rischi quali, tra gli altri, le richieste per. revocatorie fallimentari ed i reclami della clientela per l’acquisto di bond dichiarati in default sono stati effettuati accantonamenti al Fondo per Rischi e oneri che ammonta al 31/12/2014 a 1.712 migliaia di euro. Si evidenzia che alla data di approvazione del prospetto non sono presenti in capo all’Emittente rischi derivanti da procedimenti giudiziari che possano compromettere la solvibilità dell’Emittente e non consentire l’adempimento delle obbligazioni nei confronti degli investitori.

- Rischio connesso ai livelli di patrimonializzazione della banca

La nuova normativa prudenziale ha previsto un insieme di regole tese, tra l’altro, ad accrescere la qualità e la quantità del patrimonio delle Banche.

In particolare ai limiti normativi relativi ai coefficienti prudenziali è stato aggiunto il “Buffer di Conservazione del Capitale” che rappresenta un ulteriore cuscinetto (pari al 2,5%) a presidio del capitale con l’obiettivo di dotare le banche di mezzi patrimoniali di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito.

- Rischio Connesso all’evoluzione della Regolamentazione del Settore Bancario e Finanziario

L’Emittente, nella sua qualità di Banca, è sottoposta a un’articolata regolamentazione nonché all’attività di vigilanza attuata dalle Istituzioni preposte (in particolare Banca d’Italia e Consob). A partire dal 1/1/2014, la Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle disposizioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III finalizzati all’ottenimento di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, al contenimento del grado di leva finanziaria e all’introduzione di policy e regole per l’attenuazione del rischio di liquidità per gli istituti di credito.

In particolare, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital ratio pari almeno all’8,5% e un Total Capital ratio pari almeno al 10,5% delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi includono il c.d. “capital conservation buffer”, vale a dire un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria).

Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o

“LCR”), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o “NSFR”), introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.

(9)

Relativamente a questi indicatori, si segnala che:

- per l’indicatore “LCR” è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1°

ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018;

- per l’indicatore “NSFR”, è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio 2018.

Basilea III, oltre ai requisiti di capitale ponderati per il rischio, introduce a partire dal 1° gennaio 2015 un indicatore minimo di leva finanziaria (leverage ratio) pari ad almeno il 3% del totale attività con l’obiettivo di porre un limite alla crescita del leverage delle banche ed evitare che i metodi usati per la stima dei coefficienti di ponderazione sottostimino i rischi effettivi e quindi il fabbisogno di capitale.

Nonostante l’evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell’Emittente potrebbero essere significativi.

Si evidenzia inoltre la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio entrata in vigore il 1° gennaio 2015, il cui recepimento a livello nazionale è tuttora in corso, in ordine all’istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese d’investimento (Bank Recovery and Resolution Directive – BRRD) che si inserisce nel contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi introdotti da questa Direttiva, risalta l’introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali (preposte alla risoluzione delle crisi degli enti creditizi) possono adottare per garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, limitando l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti fino alla risoluzione della crisi.

Fra gli strumenti introdotti, si evidenzia il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) ad un sistema (cd. bail-in) in cui le perdite vengono invece trasferite agli azionisti, ai detentori di debito subordinato, non subordinato e non garantito ed infine ai depositanti per la parte eccedente Euro 100.000 che costituisce la quota massima garantita dei depositi.

Nel caso venisse applicato lo strumento del “bail-in” i sottoscrittori delle obbligazioni potrebbero quindi subire la svalutazione (fino all’azzeramento) del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Tale strumento troverà piena applicazione al più tardi il 1° gennaio 2016 e troverà applicazione in ogni caso anche alle obbligazioni già in circolazione anche se emesse prima della data di decorrenza della suddetta normativa.

Inoltre, ove ne ricorrano i presupposti, le Autorità potranno chiedere l’utilizzo del Fondo di risoluzione unico, di cui al Regolamento UE n. 806/2014 del Parlamento e del Consiglio Europeo, finanziato mediante i contributi versati dalle Banche a livello nazionale.

La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione ancorché emessi prima dei suddetti termini.

Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva.

D.3 Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per gli strumenti finanziari.

Si riportano di seguito i rischi dei Prestiti Obbligazionari offerti:

- Rischio Connesso all’utilizzo Del “Bail In” e degli altri Strumenti di Risoluzione Previsti dalla Direttiva Europea in tema di Risanamento e Risoluzione degli Enti Creditizi

Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “ Direttiva”), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza.

La Direttiva è entrata in vigore a decorrere il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016, anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima dei suddetti termini.

Si segnala, inoltre, che è tutt’ora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva.

Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è

(10)

previsto il summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.

La Direttiva prevede, relativamente agli strumenti di capitale di classe 2 (tra cui le obbligazioni subordinate), che nei casi in cui l’Ente si trovi al c.d. “punto di insostenibilità economica” e prima che sia avviata qualsiasi azione di risoluzione della crisi, le Autorità siano obbligate ad esercitare senza indugio il potere di svalutazione di tali strumenti o di conversione degli stessi in strumenti di capitale.

Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio.

Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia, secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di insolvenza:

1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1);

2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti del capitale primario di classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d.

Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1;

3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle obbligazioni non subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in capitale.

Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva, quali:

(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;

(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione;

(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione, a favore di una o più società veicolo.

Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca Emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore.

Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale iniezione di capitale pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica temporanea, potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato.

Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd.

Fondo unico di risoluzione bancaria (il “Fondo”) - di cui al Regolamento (UE) n.

806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di risoluzione unico.

In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto

di specifiche condizioni ed entro determinati limiti, che il

Fondo intervenga a fornire un contributo all’ente soggetto a risoluzione.

- Rischio di Credito per l’Investitore

L’investitore, sottoscrivendo le Obbligazioni, diventa finanziatore dell’Emittente e quindi si assume il rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere all’obbligo del pagamento degli interessi maturati e del rimborso del capitale a scadenza.

- Rischio di assenza di garanzie specifiche

I Titoli offerti non rientrano tra gli strumenti di raccolta assistiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Il rimborso del Prestito ed il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie reali o personali di terzi, né sono previsti impegni relativi all’assunzione di garanzie.

- Rischio collegato alla vendita del titolo prima della scadenza

Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le obbligazioni prima della loro naturale scadenza, potrebbe trovarsi nell’impossibilità di effettuare il disinvestimento o di realizzarlo a condizioni economiche svantaggiose per la concomitanza dei fattori sottoelencati:

(11)

- Rischio di Liquidità

Si riferisce alla difficoltà o all’impossibilità di non poter effettuare il disinvestimento per le seguenti motivazioni:

- le obbligazioni non sono negoziabili presso nessun mercato regolamentato né presso nessun Sistema Multilaterale di Negoziazione né presso Internalizzatori Sistematici

- l’Emittente non si assume l’onere di controparte e pertanto non si assume incondizionatamente l’impegno a riacquistare qualunque quantitativo di prestiti obbligazionari su richiesta dell’investitore. Tuttavia l’Emittente si riserva la facoltà di negoziare le obbligazioni in conto proprio praticando un prezzo in linea con i principi della Policy di Trasmissione ed Esecuzione degli ordini (prezzi di mercato calcolati facendo riferimento ai rendimenti di strumenti finanziari analoghi alle obbligazioni della Cassa per caratteristiche e durata residua cui verrà applicato uno spread creditizio).

- Rischio di Tasso

Le variazioni dei tassi di interesse determinano una modifica del valore di mercato del titolo durante la vita dell’obbligazione. In particolare un aumento dei tassi di interesse potrebbe determinare una diminuzione del prezzo delle obbligazioni con conseguente possibilità di incorrere in svantaggiose condizioni di vendita da parte dell’Investitore.

- Rischio connesso al Deterioramento del merito di credito dell’Emittente L’eventualità che le obbligazioni possano deprezzarsi in considerazione del deteriorarsi della situazione patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.

- Rischio connesso alla presenza di Costi/Commissioni Inclusi nel Prezzo di Emissione

In caso di vendita delle Obbligazioni prima della scadenza, l’eventuale presenza di costi/commissioni potrebbe comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di emissione anche in ipotesi di invarianza delle variabili di mercato.

Si segnala Inoltre che la presenza di tali costi/commissioni può comportare un rendimento a scadenza inferiore rispetto a quello offerto da titoli similari (in termini di caratteristiche del titolo e profilo di rischio) privi di tali costi/commissioni.

- Rischio correlato alla presenza di Conflitti di Interesse

La Cassa potrebbe trovarsi in situazioni di conflitto d’interesse in quanto vi è coincidenza dell’Emittente con il collocatore, con il negoziatore in conto proprio e con l’agente di calcolo.

- Rischio di modifica del Regime Fiscale dei Titoli

Non è possibile prevedere se il regime fiscale subirà delle modifiche durante la vita delle obbligazioni né è possibile escludere che, in caso di modifiche, i valori netti indicati nelle Condizioni Definitive possano discostarsi anche sensibilmente da quelli che saranno effettivamente applicabili alle obbligazioni in corrispondenza delle date di pagamento delle cedole.

- Rischio correlato all’assenza di Rating dei Titoli e dell’Emittente

Gli Strumenti Finanziari emessi dalla Cassa sono sprovvisti di rating, pertanto l’investitore non dispone di un giudizio sintetico sulla rischiosità dello strumento finanziario ed in particolare sulla probabilità che alla scadenza non venga rimborsato.

- Rischio di assenza di informazioni successive all’emissione del prestito obbligazionario

Non sono previste informazioni successive all’emissione dello strumento finanziario.

- Rischio di scostamento del rendimento dell’obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di stato

Il rendimento effettivo su base annua delle obbligazioni (in regime di capitalizzazione composta), al lordo e al netto dell’effetto fiscale, potrebbe anche risultare inferiore rispetto al rendimento effettivo su base annua di un titolo di stato di durata residua similare.

S

EZIONE

E – O

FFERTA E.2b Ragioni dell’Offerta

e impiego dei proventi

Le obbligazioni di cui al presente programma di emissione saranno emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta da parte della Cassa di Risparmio di Fossano Spa.

L’ammontare ricavato dall’emissione obbligazionaria, al netto di commissioni e costi, sarà destinato all’esercizio dell’ordinaria attività bancaria e creditizia.

Condizioni L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione.

E.3

Destinatari Le obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano. L’offerta è indirizzata esclusivamente alla clientela della Cassa di Risparmio di Fossano Spa.

(12)

Ammontare L’ammontare totale massimo del prestito obbligazionario di 12.500.000 € è stato stabilito dal Comitato Esecutivo ed è ricavabile moltiplicando la quantità di obbligazioni emesse e riportate nelle Condizioni Definitive (“quantità”) per il valore nominale di €. 1.000 cadauna.

L’Emittente si riserva la facoltà, nel corso del Periodo dell’Offerta, di aumentare l’ammontare totale tramite una comunicazione pubblicata presso gli sportelli e/o sul sito Internet dell’Emittente e, contestualmente, trasmessa alla Consob.

Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi di € 1.000, pari al valore nominale di ogni obbligazione, e multipli di tale valore. L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per l’emissione.

Prezzo Il prezzo di emissione delle Obbligazioni della Cassa è pari al 100% del valore nominale e cioè Euro 1.000,00 per singola emissione, senza aggravio di commissioni di sottoscrizione/collocamento a carico dei sottoscrittori.

Termini Le obbligazioni saranno offerte dal 02/09/2015 al 31/12/2015, salvo chiusura anticipata del Periodo di Offerta, salvo proroga o chiusura anticipata del collocamento per esaurimento dell’Ammontare Totale collocato.

L’Emittente potrà procedere in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, alla chiusura anticipata dell’offerta per il raggiungimento dell’Ammontare Totale emesso e/o alla proroga del termine di chiusura del Periodo di Offerta nel caso in cui l’Ammontare Totale non risultasse interamente sottoscritto. In tale caso l’Emittente ne darà comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi presso gli sportelli della Cassa e/o sul sito Internet e contestualmente trasmesso alla Consob.

Modalità di sottoscrizione

La sottoscrizione sarà effettuata esclusivamente allo sportello delle Filiali della Cassa di Risparmio di Fossano Spa, (non è prevista l’offerta fuori sede né tramite canali di trasmissione a distanza; quali, ad esempio, Internet Banking) previa sottoscrizione di apposita modulistica da parte dell’Investitore.

La Cassa di Risparmio di Fossano è responsabile del collocamento e soggetto collocatore.

L’adesione all’offerta sottoscritta con l’apposito Modulo è irrevocabile, fatto salvo quanto previsto dall’art. 95-bis del D.Lgs. 58/98 nel caso in cui venga richiesta all’Emittente la pubblicazione di un Supplemento al presente Prospetto di Base.

E.4 Interessi di persone fisiche o giuridiche partecipanti all’emissione

Poiché l’Emittente opera anche quale responsabile per il calcolo, cioè soggetto incaricato della determinazione degli interessi e delle attività connesse, tale coincidenza di ruoli (Emittente ed agente di calcolo) potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori.

L’Emittente in qualità di Collocatore delle obbligazioni che saranno emesse nell’ambito del presente programma di offerta si trova in conflitto di Interessi in quanto trattasi di operazione avente ad oggetto strumenti finanziari di propria emissione.

La Cassa potrebbe infine trovarsi in una situazione di conflitto di interessi qualora la stessa assuma la veste di controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni.

L’Emittente dichiara inoltre che eventuali situazioni di conflitto di interesse riscontrabili in capo ai soggetti sopracitati nell’ambito delle attività svolte dagli stessi all’interno della Cassa sono gestiti nel rispetto dell’art. 2391 del Codice Civile e dalla Circolare n.263/2006 di Banca d’Italia che disciplina l’operatività con i soggetti collegati all’Emittente.

E.7 Spese legate all’emissione

Non sono previste commissioni/spese o imposte in aggiunta al prezzo di emissione.

I costi/commissioni inclusi nel prezzo di emissione sono pari a 1,262% del valore nominale, cioè €.12,62 per ciascuna obbligazione.

(13)

MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE

Sede Sociale: via Roma n. 122 – 12045 FOSSANO Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091

Capitale Sociale: €. 31.200.000

Numero di iscr. nel Reg. delle Imprese di CUNEO, Cod Fiscale e P.IVA n. 00166910042

CONDIZIONI DEFINITIVE

RIFERITE AL PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI OFFERTA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI A TASSO FISSO

CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA

CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA 1,15% 04/03/2018 SERIE 307^

ISIN IT0005127250

Le presenti Condizioni Definitive sono redatte in conformità al Regolamento Emittenti delibera Consob n. 11971/99 e successive modifiche, nonché alla Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed al Regolamento 2004/809/CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base, costituendo insieme il Prospetto Informativo relativo al Programma di Emissione di prestiti obbligazionari (il “Programma”), nell’ambito del quale l’Emittente potrà emettere di volta in volta Prestiti Obbligazionari (i “Prestiti Obbligazionari” e ciascuno “Prestito Obbligazionario”), rappresentati da titoli di debito (le “Obbligazioni” e ciascuna “Obbligazione”).

L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.

Si invita l’investitore, al fine di ottenere tutte le informazioni sull’Emittente e sui Prestiti Obbligazionari e per valutare i rischi dell’investimento prima della sottoscrizione, a leggere le presenti Condizioni Definitive unitamente al Prospetto di Base relativo al programma di emissione di prestiti obbligazionari depositato presso la Consob in data 03 luglio 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0049300/15 del 18 giugno 2015.

Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente, presso qualunque sportello operativo della CRF Spa ed è inoltre pubblicato sul sito internet www.crfossano.it

Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse alla Consob in data 01/09/2015.

La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.

Cassa di Risparmio

di Fossano S.p.A.

(14)

Informazioni riguardanti gli Strumenti Finanziari da Offrire Descrizione del tipo e della

classe degli Strumenti Finanziari Offerti al Pubblico

Obbligazioni Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A a Tasso Fisso

CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO SPA 1,15% 04/03/2018 SERIE 307^

Codice ISIN IT0005127250

Tasso di Interesse nominale 1,15% nominale annuo lordo

Data di Godimento 04/09/2015

Data di Scadenza 04/03/2018

Frequenza del pagamento delle cedole

La cedole saranno pagate con frequenza SEMESTRALE alle seguenti date: 04 marzo - 04 settembre

Data di pagamento

cedole

Flusso Cedolare

Tasso annuo

Lordo

Tasso annuo

Netto

Cedola Lorda*

Cedola Netta*

04/03/2016 cedola 1,15% 0,851% € 5,75 € 4,26

04/09/2016 cedola 1,15% 0,851% € 5,75 € 4,26

04/03/2017 cedola 1,15% 0,851% € 5,75 € 4,26

04/09/2017 cedola 1,15% 0,851% € 5,75 € 4,26

04/03/2018 cedola 1,15% 0,851% € 5,75 € 4,26

Rendimento Effettivo lordo annuo 1,15265%

Rendimento Effettivo netto annuo 0,85233%

Tasso di Rendimento

Formule di calcolo utilizzate per le cedole:

Semestrale = (Cedola Annuale / 2) (*) per ogni €.1.000 di valore nominale

importo calcolato con arrotondamento al centesimo di euro

Delibere e autorizzazioni delle Obbligazioni

L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata deliberata in data 27/08/2015 dal Comitato Esecutivo della Cassa in attuazione del mandato ricevuto dal Consiglio di Amministrazione in data 26 maggio 20154, per un importo di 12.500.000 €.

Data di Emissione 04/09/2015

Condizioni dell’Offerta Ammontare totale dell’offerta

L’ammontare totale dell’emissione è pari a 12.500.000 Euro, per un totale di n.

12.500 Obbligazioni, ciascuna del valore nominale 1.000 Euro Periodo di validità

dell’offerta e modalità di sottoscrizione

Le obbligazioni saranno offerte dal 02/09/2015 al 31/12/2015, salvo chiusura anticipata del Periodo di Offerta

Ammontare minimo e massimo della sottoscrizione

Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi di € 1.000 (il “taglio minimo”), pari al valore nominale di ogni obbligazione, e multipli di tale valore.

L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’ammontare totale massimo previsto per l’emissione.

Data di Regolamento 04/09/2015

Prezzo di offerta Il prezzo di offerta delle Obbligazioni è pari al 100% del valore nominale e cioè Euro 1.000,00 per singola obbligazione.

Costi/Commissioni inclusi nel prezzo di emissione a carico del sottoscrittore

I Costi/Commissioni a carico del sottoscrittore inclusi nel prezzo di emissione sono pari a 1,262% del valore nominale, cioè €.12,62 per ciascuna obbligazione.

Data, CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO S.P.A

(15)

NOTA DI SINTESI

La Nota di Sintesi è composta da requisiti di informazione noti come “Elementi”. Questi Elementi sono numerati nelle sezioni A - E (A.1 - E.7).

La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti in relazione all’Emittente e alla tipologia di strumenti finanziari. Dal momento che alcuni Elementi non devono essere riportati, la sequenza numerica degli stessi potrebbe non essere completa. Nonostante alcuni Elementi debbano essere inseriti in relazione alla tipologia di strumenti finanziari e di Emittente, può accadere che non sia possibile fornire alcuna informazione pertinente in merito ad alcuni Elementi. In questo caso sarà presente una breve descrizione dell’Elemento con l’indicazione “non applicabile”.

S

EZIONE

A – I

NTRODUZIONE ED

A

VVERTENZE A.1 Introduzione e

Avvertenze

La presente Nota di Sintesi è un documento che riassume le caratteristiche essenziali dell’Emittente e degli strumenti finanziari nonché i rischi associati agli stessi. Si avverte, quindi, che:

- essa va letta come un’introduzione al Prospetto di Base;

- qualunque decisione di investire nelle Obbligazioni dovrebbe basarsi sull’esame del relativo Prospetto di Base nella sua interezza, compresi i documenti in esso incorporati mediante riferimento;

- qualora sia proposta un’azione dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto prima dell’inizio del procedimento;

- la responsabilità civile incombe solo sull’Emittente, quale soggetto che ha presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la stessa Nota risulti fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto o non offra, se letta insieme con le altre parti del Prospetto, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire nelle Obbligazioni.

A.2 Consenso all’utilizzo del Prospetto di Base

Non applicabile. L’emittente non acconsente all’utilizzo del Prospetto di Base per una rivendita successiva delle Obbligazioni da parte di intermediari finanziari.

S

EZIONE

B – E

MITTENTE B.1 Denominazione

legale e commerciale

Cassa di Risparmio di Fossano S.p.A. (“Cassa” o “Emittente”) Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5091, ABI 06170

Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di CUNEO:

P. IVA n. 00166910042 Forma giuridica e

legislazione

La Cassa è costituita in forma di Società per Azioni ai sensi del diritto italiano, secondo il quale opera.

Nello svolgimento dell’attività bancaria è soggetta alla vigilanza della Banca d’Italia ed al rispetto della Legge e dei Regolamenti italiani.

B.2

Domicilio legale e Recapiti

La sede sociale della Cassa si trova in via Roma 122, Fossano (CN)

Telefono: 0172 6901

Fax: 0172 60553

E.mail: crf.spa@crfossano.it

E mail certificata: crfossano.pec@legalmail.it B.4b Descrizione delle

tendenze note riguardanti l’emittente e i settori in cui opera

L’Emittente dichiara che non si è a conoscenza di informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive della Cassa almeno per l’esercizio in corso.

B.5 Appartenenza ad un Gruppo

Non Applicabile. La Cassa è una banca autonoma non appartenente a gruppi bancari.

B.9 Previsione / Stime di utili

Non Applicabile. L’ Emittente non fa una stima o previsione degli utili.

B.10 Descrizione della natura di eventuali rilievi contenuti nella relazione di revisione relativa alle informazioni finanziarie degli esercizi passati

Non applicabile.

I Bilanci degli esercizi 2013 e 2014 sono stati sottoposti a revisione contabile dalla società BAKER TILLY REVISA Spa con Sede a Torino, Via XX Settembre n. 3 (iscritta all’Albo Speciale delle Società di Revisione con delibera Consob n. 689 del 26/04/1980), la quale ha espresso un giudizio senza rilievi e senza richiamo di informativa.

(16)

B.12 Informazioni Finanziarie riguardanti le Attività e le Passività, la situazione finanziaria e i profitti e le perdite dell’Emittente

Si riporta di seguito una selezione sintetica dei principali dati economici, finanziari e patrimoniali nonché degli indici di rischiosità creditizia relativi all’Emittente, tratti dall’ultimo Bilancio chiuso al 31/12/2014 e rapportati ai risultati dell’anno precedente.

Patrimonio e Coefficienti di Vigilanza

(dati in migliaia di euro)

Ratios Patrimoniali

(Basilea 3) 31/12/14 Minimo1 Ratios Patrimoniali

(Basilea 2) 31/12/13

Fondi propri 135.986 Patrimonio di Vigilanza 96.259

- capitale primario di classe 1 117.259 - Patrimonio di Base 96.182

- capitale di classe 2 18.727 - Patrimonio supplementare 77

CET 1 Capital Ratio 10,49% 7,00% Core Tier One Capital

Ratio 9,65%

TIER I Capital Ratio 10,49% 8,50%

Tier One Capital Ratio (patrimonio di base/attività ponderate per il rischio)

9,65%

Total Capital Ratio 12,17% 10,50%

Total Capital Ratio (patrimonio di vigilanza / attività ponderate per il rischio)

9,66%

Attività ponderate per il

rischio (RWA) 1.117.413 Attività ponderate per il

rischio (RWA) 996.400

Totale attivo 1.966.841 Totale Attivo 1.822.334

Rapporto RWA /

Totale Attivo 56,81% Rapporto RWA /

Totale Attivo 54,68%

Leverage Ratio 5,894% Leverage Ratio nd

1. Incluso il buffer di 2,50 per la conservazione del capitale.

Indicatori di Rischiositá Creditizia

31/12/14

Dati2 di sistema 31/12/14

31/12/13

Dati2 di sistema 31/12/13 Rapporto sofferenze lorde/crediti lordi 4,77% 8,60% 2,26% 7,70%

Rapporto sofferenze nette/crediti netti 2,37% nd 1,18% nd Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto 20,52% nd 10,36% nd Rapporto di copertura delle sofferenze 52,50% 52,10% 49,17% 48,50%

Partite deteriorate lorde/impieghi lordi 9,98% 16,80% 8,22% 15,90%

Partite deteriorate nette/impieghi netti 6,57% nd 5,96% nd

Costo del Rischio 1 4,32% nd 2,81% nd

Rapporto di copertura delle partite

deteriorate 36,87% 36,50% 29,48% 31,50%

1. Il Costo del Rischio è inteso come il rapporto fra Rettifiche su crediti e ammontare dei Crediti Netti.

2. I Dati sono riferiti alla categoria delle Banche Minori rilevata dal “Rapporto sulla stabilità finanziaria” della Banca d’Italia (n.1/2014 e n.1/2015).

Composizione dei crediti deteriorati

(dati in migliaia di euro)

2014 2013

Crediti Deteriorati

Esposizioni

Lorde Rettifiche Esposizioni nette

Esposizioni

Lorde Rettifiche Esposizioni nette Sofferenze 53.150 27.903 25.247 24.958 12.272 12.687 Incagli 43.950 12.400 31.550 40.505 13.812 26.693 Crediti

ristrutturati 1.436 150 1.286 1.666 62 1.604

Crediti scaduti oltre 90 giorni lordi

12.557 507 12.050 23.744 641 23.103

Principali dati di Stato Patrimoniale

(dati in migliaia di euro)

31/12/14 31/12/13

Debiti 1.813.644 1.665.130

Crediti 1.250.731 1.202.569

Attività Finanziarie 661.790 572.850

(17)

Patrimonio netto 123.059 122.417

Capitale sociale 31.200 31.200

Totale Attivo 1.966.841 1.822.334

31/12/14 31/12/13 Posizione Interbancaria netta -213.807 -223.448

Principali dati di Conto Economico

(dati in migliaia di euro)

31/12/2014 31/12/2013 Var%

Margine di interesse 28.463 28.241 0,79%

Margine di intermediazione 51.580 55.230 -6,61%

Risultato netto della gestione finanziaria 32.870 39.618 -17,03%

Costi Operativi -20.068 - 20.242 - 0,86%

Utile lordo dell'operatività corrente1 12.802 19.736 -35,13%

Utile netto d'esercizio1 5.669 11.897 -52,35%

1. Si precisa che il risultato economico del 2013 era influenzato dalla rivalutazione della quota di partecipazione della Cassa in Banca d’Italia, che ha rappresentato un componente straordinario di reddito pari a circa 9 milioni (al netto delle imposte).

Rischio di Concentrazione e Grandi Rischi

31/12/2014 31/12/2013

Grandi rischi/impieghi netti 3,67% 6,37%

Numero clienti 4 7

Esposizioni verso Grandi Rischi 39.147 58.660

Grandi rischi/Patrimonio di Vigilanza 28,79% 60,93%

Esposizione dell’Emittente al Rischio di Tasso

Descrizione 31/12/2014

Variazione valore economico per shock di 200 pb 210

Patrimonio di vigilanza 135.986

Indice di rischiosità 0,15%

Soglia di attenzione 20,00%

Indicatori di Liquidità

31/12/2014 31/12/2013

LDR - Loan to Deposit Ratio 75% 82%

LCR - Liquidity Coverage Ratio 241% 87%

NSFR - Net Stable Funding Ratio 97,51% 100%

La normativa prudenziale BASILEA 3 prevede per i suddetti indicatori i seguenti minimi:

LCR 60,00% dal 01/10/2015 e 100% dal 01/01/2018

NSFR L’accordo di Basilea ha previsto un limite del 100% a partire dal 01/01/2018, ma al momento la normativa comunitaria (CRR) non prevede un requisito minimo.

Operazioni di Rifinanziamento Presso BCE

Si riporta di seguito la situazione al 31/05/2015 dei finanziamenti erogati alla Cassa dalla Banca Centrale Europea suddivisi in base alla loro scadenza.

Tipologia Quantità Scadenza

70.000.000 € 17/06/2015 70.000.000 € 25/06/2015 70.000.000 € 30/07/2015 Operazioni di finanziamento a Breve Termine

70.000.000 € 27/08/2015 Operazioni di finanziamento a Lungo Termine (TLTRO) 54.500.000 € 26/09/2018

L’Emittente dichiara che dalla data dell’ultimo Bilancio sottoposto a revisione (cui fanno riferimento i dati sopra citati), non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente.

La Cassa dichiara inoltre che a far data dal 31/12/2014, non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria o commerciale della stessa.

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