I N D I CE
1 DATI IDENTIFICATIVI DELLA DITTA ... 3 2 PREMESSA ... 3 2.1 !"#$%&!'(%)(*#"+ ',)-).),'/('+-)$0,'.$1(23456(78(%6.9:6;<7=>?@... 4 2.2 *'&,"!)AA'A)"0$( )0,$B!','( '+-)$0,'.$1( 23456( 7C-ter, comma 4
D.Lgs.152/06) ... 7
ALLEGATI:
A: Planimetria gestione rifiuti
B: Relazione sistema di abbattimento NOx C: Planimetria scarichi idrici
D: PMC
1 DATI IDENTIFICATIVI DELLA DITTA
La Ditta committente è: O-I Manufacturing Italy Spa
Sede Legale: Via I° Maggio, 18 D ORIGGIO (VA)
Sede operativa: Via Piave, 21 D SAN POLO DI PIAVE (TV)
Attività di: produzione vetro cavo meccanico (bottiglie e contenitori in vetro per alimenti)
2 PREMESSA
In riferimento alla Procedura congiunta di V.I.A. e A.I.A. presentata dalla ditta O-I MANUFACTURING ITALY SPA - Stabilimento di San Polo di Piave (TV) in data 23.12.2013, con la presente relazione viene dato riscontro alle richieste di integrazioni da parte della Provincia di Treviso pervenute in data 07.03.2014 con Prot. N°
2014/0025160 D Pratica N° 2014/31.
Si precisa che per completezza di informazioni, in allegato D viene riproposto il PMC completo e corretto con tutte le richieste di integrazioni.
La ditta con la presente relazione, oltre a dare evidenza delle integrazioni, richiede EFGH54I( JE( IHEKEF34I( H3( L4I:M4ENEGFI( EFJEM353( 3( L396<O( JIHH/355P3HI( ')'( 4IH35EQ3(
3HH/EFJEM3NEGFI(JE(IRRI55P34I(HI(3F3HE:E(J3(PF(H3SG435G4EG(3MM4IJE535G(3E(:IF:E(JIHHI(FGrme
UNI-EN serie 45.000, in quanto di difficile attuazione per i laboratori della zona e non
obbligatorio per legge.
2.1 PROCEDURA DI !"#$%&'(')'&%*+ %#(',-&%),.+ /0123+ 45+
D.Lgs.152/06)
Di seguito le risposte alle integrazioni richieste:
1. Acque meteoriche
La capacità dei silos attualmente installati in stabilimento non subirà variazioni, in quanto già oggi si è in grado di stoccare tutte le materie prime necessarie per far fronte alla nuova capacità produttiva prevista per il forno fusorio n.3.
Unica modifica 4E9P34JI4T( HG( :5GMM399EG( JIH( 4G553KI( JE( QI54G( *L4GF5G( 3H( RG4FG1( LI4( EH(
UP3HI(:E( L4IQIJI(H/EF:53HH3NEGFI(di un box di contenimento in modo da circoscrivere la zona di stoccaggio. Il box sarà costituito da pareti in cemento armato su tre lati, in modo tale da garantire PF/apertura solo sul lato nord per le operazioni di carico/scarico del materiale; il box di contenimento QI44T(LG:ENEGF35G(:PHH/355P3HI superficie.
La presenza delle pareti nei tre lati garantirà la possibilità di avere una quantità di materiale compartimentata in modo migliore e presenterà una superficie inferiore di dilavamento in caso di eventi meteorici.
Non sono previste variazioni o impatti significativi tali da dovere modificare la capacità di trattamento delle acque meteoriche attualmente in servizio.
Le tempistiche di realizzazione del box di contenimento si prevedono entro fine giugno 2014.
2. Emissioni in aria
In riferimento alle richieste di ARPAV relative alla predisposizione di una nuova analisi
diffusionale, si rimanda quanto richiesto alla nuova valutazione che verrà consegnata
nei prossimi giorni.
3. Inquinamento acustico
In riferimento alla valutazione previsionale di rumore, si evidenziano di seguito le tempistiche previste per gli interventi di bonifica:
INTERVENTO DI
BONIFICA TEMPISTICHE
STEP 4 parete est e tetto forno 1
A rifacimento forno 1 2018
STEP 5 parete nord forno 4 A rifacimento forno 4 2022
STEP 6
barriere acustiche area parcheggio fronte via Piave e fronte abitazione C
A seguito del rifacimento del forno 1 sarà effettuata una campagna di misure i cui 4E:PH535E(J343FFG(PF/EFJEM3NEGFI(JIHH/IRRI55EQ3(
necessità di tali barriere; pertanto tale data non è allo stato attuale definibile a priori
In riferimento al rispetto del valore limite differenziale alle abitazioni prossime allo stabilimento (rif. recettori A,B,C lato est), si evidenziano di seguito alcune considerazioni:
H/355EQE5T( JIH( RG4FG( RP:G4EG( ;( 3( 4EJG::G( JIHHI( 3SE53NEGFE( :PH( H35G( I:5( 4E:3HI( 3H( ;C63 e quindi già avviata L4EK3(JIHH/IF54353(EF(QE9G4I(JIH(%+(;;(JEMIKS4I(;CC?V(FIH(MG4:G(
degli anni sono state effettuate alcune riparazioni del forno e sono stati applicati alcuni aggiornamenti tecnologici alle linee ispettive in zona fredda senza però apportare modifiche alle strutture dei capannoni.
al confine di proprietà sul lato est vengono rispettati i valori assoluti di immissione ed emissione sia durante il periodo diurno che quello notturno (Zona V D Area prevalentemente industriali)
alle abitazioni recettori A,B,C, vengono rispettati i valori assoluti di immissione ed emissione sia durante il periodo diurno che quello notturno (Zona V D Area prevalentemente industriali)
Pertanto:
1. visti gli interventi previsti dallo STEP 3 di seguito riproposto e indicato nella relazione di impatto acustico D versione 01 del 13.12.2013, che comportano dei lavori di bonifica proprio sul lato est
STEP3 parete compressori forno 3 e 4
pareti compressori/pompe a vuoto
Entro il 2014
2. QE:5G( H/EKKEFIF5I( I( FPGQG( L4G9I55G( JE( sostituzione della copertura del magazzino a ridosso del lato est (oggetto anche della precedente bonifica relativa alle pareti perimetrali) si prospetta il rispetto del limite differenziale alle abitazioni recettori.
Al termine dei lavori di bonifica sopra descritti, la ditta si impegna a svolgere
ulteriori indagini per valutare i risultati raggiunti ed il rispetto dei limiti prescritti.
2.2 %6&"7'88%8'"-,+ '-&,97%&%+ %#(',-&%),.+ /0123+ 4:-ter, comma 4 D.Lgs.152/06)
Di seguito le risposte alle integrazioni richieste:
1. Consumo materie prime
./PFEMG(L343KI54G(JERRI4IF5I(543(,3S6(-6;67(JIHH3(JGMPKIF53NEGFI(3HHI9353(3HH3(JGK3FJ3(
JE(')'(I(H3(,3S6(-67(JIHH/')'(EF(QE9G4I(2F6(?O;=7>;;@(è il rottame di vetro. Si precisa che i dec4IKIF5E( ELG5ENN35E( JE( MGF:PKG( JE( K35I4EI( L4EKI( 4E:LI55G( 3HH/3PKIF5G( JIHH3(
capacità produttiva, si giustificano con la diversa % di rottame che viene inserita nei forni fusori in fase di composizione della miscela vetrificabile. Aumentando infatti la % di rottame di vetro utilizzato, di conseguenza diminuisce il consumo di materie prime (attualmente i forni si attestano su una quantità totale di utilizzo di rottame pari a circa 75/80%).
2. * H3FEKI54E3(9I:5EGFI(4EREP5E1
In allegato la planimetria aggiornata di gestione dei rifiuti dove sono indicate anche le zone di stoccaggio delle materie prime. Si precisa che le posizioni delle materie prime nei silos indicate nella planimetria, descrivono una disposizione dei materiali in ingresso che fotografano una situazEGFI( *5ELG1, ma che per esigenze gestionali potrebbero variare.
3. Produzione
Si precisa che nel corso del 2012 si sono verificate le seguenti anomalie di produzione che dimostrano i dati inseriti nel SIA di 245000 t/anno e nel Report di 142254 t/anno:
data JE(355P3NEGFI(JIHH/')'(3(REFI(3L4EHI (22.03.2012)
fermata commerciale del forno 4 dal 11.06.2012 al 20.09.2012 (comunicazione inviata alla Provincia di Treviso)
Pertanto, considerato che:
il dato di 142254 t/anno descrive un periodo di 8 mesi (aprile-dicembre 2012) e non un anno intero
la fermata del forno 4 ha comportato una riduzione di produttività
si conferma che i dati inseriti nella relazione SIA sono corretti.
4. Consumo risorsa idrica
Il consumo di acqua per il pozzo 1-2 rispetto alla capacità produttiva è pari:
Anno 2011: 1694100 m
3Anno 2012: 1759520 m
3Anno 2013: 1574270 m
3Mentre i consumi per il pozzo 3 sono pari a:
Anno 2011: 58423 m3 Anno 2012: 61933 m3 Anno 2013: 54260 m3
pertanto il dato precedentemente indicato nella documentazione di progetto di Tab B.2.2 risulta errato. Di seguito la tabella corretta che evidenzia una diminuzione del consumo complessivo di acqua dovuto a:
dismissione quencher JIHH/EKLE3F5G(JE(REH543NEGFI(JIE(RPKE(JIE(RG4FE(RP:G4E(F68(I(F6W predisposizione di un impianto a circuito chiuso per il raffreddamento delle
apparecchiature del forno 3
Pagina 9
B.2 .2 Consumo di ri s ors e i dri c he (a ll a c a p a c ità produt tiv a di 8 4 0 ton/gg)
n. ApprovvigionamentoFasi di utilizzoUtilizzoVolume totale annuo, m3Consumo giornaliero m3
Portata oraria di punta, m3/h Prese nza
con tatori
Mesi di puntaGiorni di puntaOre di punta 1Pozzo n° 1 2 Vedi flow chart
igienico sanitario ! industriale"processosi nessunonessunonessuno !"raffreddamento1.550.0004.246si nessunonessunonessuno altro (esplicitare)..... 2Pozzo n° 3Vedi flow chart
! igienico sanitario60.896166si nessunonessunonessuno industriale"processo "raffreddamento altro (esplicitare).....
5. Reparto fabbricazione
Rispetto al precedente assetto produttivo, n.2 linee di formatura verranno cambiate e precisamente la linea 31 e la linea 35 che erano a doppia goccia-8sezioni; di seguito H/3::I55G(JIH(4IL345G(R3SS4EM3NEGFI(LI4(EH(FPGQG(RG4FG(8X
Linea 31: tripla goccia a 10 sezioni Linea 32: doppia goccia a 8 sezioni Linea 34: doppia goccia a 8 sezioni Linea 35 tripla goccia a 10 sezioni
6. Magazzino stoccaggio stampi
Si evidenzia che non sarà predisposta una nuova officina di manutenzione, ma verrà allestito un nuovo magazzino di stoccaggio degli stampi che non comporterà la formazione di emissioni in atmosfera.
Si precisa che viene sostituito, LI4MYZ( GS:GHI5G[( H/EKLE3F5G( JE( 3:LE43NEGFI( JE(
abbattimento collegato al camino n.28 relativo ai banchi di lavoro presso officina :53KLEV(H/EKLE3F5G(3Q4T(HI(:5I::I caratteristiche del precedente.
7. Operazioni di cambio colore
Le operazioni di cambio colore dei forni fusori 1, 3 e 4 sono attività che vengono effettuate in stabilimento a seguito di esigenze produttive, con passaggio da vetro ridotto a vetro ridotto, o da vetro ridotto a vetro ossidato.
Il cambio colore da vetro ridotto a ossidato viene gestito di norma con sovradosaggi di solfato di sodio per modificare lo stato redox del vetro, ma comporta una minore :GHPSEHE5T( JIHHG( NGHRG( FIHH3( K3::3( JE( QI54G( RP:G( LI4( H/EF5I4G( LI4EGJG( JIHH3( 543F:ENEGFI6 Pertanto la maggiore quantità di zolfo introdotta, non immediatamente solubilizzata nella massa vetrosa, viene inviata 3HH/EKLE3F5G(JE(REH543NEGFI(I(3SS355EKIF5G6
In condizione di normale funzionamento, lo zolfo viene controllato e abbattuto con adeguata alimentazione di idrossido di calcio nel filtro fumi.
La ditta evidenzia che nelle fasi precedenti al cambio colore verrà apportato un
sovradosaggio della calce per garantire al filtro fumi una condizione sufficiente
3HH/3SS355EKIF5G(JI9HE(\"](L4GQIFEIF5E(J3E(RG4FE6
Pertanto, per la gestione del cambio colore, la ditta propone di:
dare comunicazione preventiva alla Provincia di Treviso e ARPAV-Dipartimento di Treviso e al comune di San PGHG(JE( E3QI(MGF(H/EFJEM3NEGFI(JIHH3(R3:I(EFENE3HI(JE(
cambio colore e la durata in numero di giorni
continuare ad assicurare, in continuo, la misura e la registrazione dei parametri 4EMYEI:5E(EF(KGJG(53HI(J3(MGF:IF5E4I(3HH/IF5I(MGKLI5IF5I(JE(JIREFE4I(:LIMEREME(Q3HG4E(
HEKE5I(I=G(L4I:M4ENEGFE(3H(4EFFGQG(JIHH/3P5G4ENN3NEGFI(integrata ambientale.
8. Caratteristiche sistema di abbattimento fumi forni F3 e F4
Come da comunicazione inviata agli enti in data 09.04.2013, a giugno 2013 il filtro F3- F4 è stato sdoppiato in due filtri separati. La soluzione costruttiva originaria a due bancate di filtrazione ha permesso di eseguire in modo semplice lo sdoppiamento del filtro. In origine i flussi dei fumi dei due forni Unit Melter erano convogliati insieme nel quencher, per poi essere filtrati da un unico filtro in due bancate.
L'installazione del forno 4 Centauro ha determinato l'inserimento del flusso dei fumi subito dopo il quencher, in quanto il sistema di recupero di calore ottenuto tramite lo scambiatore metallico permette agli effluenti in uscita di giungere al filtro alla corretta temperatura di funzionamento (circa 180°C); il rispetto di tale temperatura è necessario per non sottoporre le maniche filtranti in tessuto ad uno stress termico. L'intervento effettuato nel mese di giugno 2013 ha portato alla totale divisione del flusso dei fumi dei due forni mediante l'inserimento di una lamiera nel collettore di distribuzione degli effluenti in uscita posizionato tra le due bancate di filtraggio. Sono stati quindi installati due nuovi raccordi in ingresso e in uscita fumi. Il ventilatore di coda presente in origine è rimasto a servizio del forno 3, mentre per l'estrazione dei fumi forno 4 è stato installato un nuovo ventilatore di coda. Solo la ciminiera (punto di emissione finale E37) è rimasta in comune ai due forni.
A seguito del rifacimento del forno 3 con tecnologia Centauro, come accaduto per il forno 4, non sarà più necessario il quencher, in quanto i fumi giungeranno al filtro alla temperatura di funzionamento.
.3(Q3HQGH3(JE(9I:5EGFI(JIHH/34E3(falsa ha la funzione JE(4I9GH34ENN34I(H/EKKE::EGFI(JE aria
ambiente nel circuito fumi per raffreddare gli stessi in caso di superamento di un valore
di set-point di riferimento (215 °C).
Una termocoppia rileva la temperatura dei fumi in ingresso al filtro e attraverso un
JE:LG:E5EQG(JE(4I9GH3NEGFI(KGJPH3(EH(RHP::G(J/34E3(MYI(QEIFI(EKKI::G(per aspirazione nel
condotto con lo scopo di preservare le maniche filtranti in tessuto, in quanto se
sottoposte a stress termico derivante da elevate temperature potrebbero deteriorarsi
rapidamente.
9. Sistema di abbattimento NOx
In allegato B una relazione sulle prove effettuate sul forno Centauro n.4 per la riduzione delle emissioni di NOx.
10. Limiti emissioni in atmosfera
In riferimento alle nuove BAT per la produzione del vetro pubblicate in data
>O6>867>;7(:PHH3(B3NNI553(&RREME3HI(JIHH/&FEGFI($P4GLI3(F6<<(I(JE(UP3F5G(4ELG4535G(3H(
punto (8) della Decisione di Esecuzione della Commissione del 28.02.2012, la ditta 4E5EIFI(JE(L4IQIJI4I(PF(*LI4EGJG(JE(3JI9P3KIF5G1(IF54G(EH(UP3HI(3Jotterà i nuovi limiti di emissione in atmosfera previsti dalle nuove BAT anche in previsione della campagna di rifacimento del Forno fusorio n.1.
%E(:I9PE5G(PFG(:MYIK3(JI:M4E55EQG(JIH(*LI4EGJG(JE(3JI9P3KIF5G1(LI4(E(M3KEFi E15 ed
$8^( EF( 4ERI4EKIF5G( 3FMYI( 3HH/immediata applicazione delle BAT e BAT-AEL per il nuovo Forno fusorio nr. 3
Camino di emissione
polveri totali SOx NOx HCl HF metalli
mg/Nm3
situazione attuale D AIA N. Reg. Decr. 681/2011 del 23.12.2011
E15 30 650 1200 30 5
Sn: 5
; (Cd, Tl): 0,2
; (Ni, Se): 1
; (Sb, Pb, Cr, Cu, Mn, V): 5
; (As, Co): 1
E37
30 (media oraria)
25 (media giornaliera)
650 (media oraria)
500 (media giornaliera)
1200 (media oraria)
1000 (media giornaliera)
30 5
Sn: 5
; (Cd, Tl): 0,2
; (Ni, Se): 1
; (Sb, Pb, Cr, Cu, Mn, V): 5
; (As, Co): 1
Camino di emissione
polveri totali SOx NOx HCl HF metalli
mg/Nm3 Rifacimento Forno 3 D anno 2014
E15 30 650 1200 30 5
Sn: 5
; (Cd): 0,2
; (Ni, Se): 1
; (Sb, Pb, Cr, Cu, Mn, V): 5
; (As, Co): 1
E37
30 (media oraria)
25 (media giornaliera)
650 (media oraria) 500 (media giornaliera)
Forno 3 800 (media giornaliera)
1050 (media oraria)
880 (media giornaliera)
30 5
Sn: 5
; (Cd): 0,2
; (Ni, Se): 1
; (Sb, Pb, Cr, Cu, Mn, V): 5
; (As, Co): 1 Forno 4
1000 (media giornaliera)
Rifacimento Forno 1 D anno 2018
E15 30 500 800 30 5
Sn: 5
; (Cd): 0,2
; (Ni, Se): 1
; (Sb, Pb, Cr, Cu, Mn, V): 5
; (As, Co): 1
E37
30 (media oraria)
25 (media giornaliera)
650 (media oraria) 500 (media giornaliera)
Forno 3 800 (media giornaliera)
1050 (media oraria)
880 (media giornaliera)
30 5
Sn: 5
; (Cd): 0,2
; (Ni, Se): 1
; (Sb, Pb, Cr, Cu, Mn, V): 5
; (As, Co): 1 Forno 4
1000 (media giornaliera)
Rifacimento Forno 4 D anno 2022
E15 30 500 800 30 5
Sn: 5
; (Cd): 0,2
; (Ni, Se): 1
; (Sb, Pb, Cr, Cu, Mn, V): 5
; (As, Co): 1
E37
30 (media oraria)
25 (media giornaliera)
650 (media oraria) 500 (media giornaliera)
Forno 3 800 (media giornaliera)
950 (media oraria)
800 (media giornaliera)
30 5
Sn: 5
; (Cd): 0,2
; (Ni, Se): 1
; (Sb, Pb, Cr, Cu, Mn, V): 5
; (As, Co): 1 Forno 4
800 (media giornaliera)
Si richiede inoltre di eliminare il tallio J3HH/IHIFMG( JIi metalli da monitorare nel PMC,
come da motivazioni espresse dalla Stazione Sperimentale del Vetro nella *relazione sulle
difformità e criticità evidenziate durante visite ARPAV D L4GLG:5I(JE(3JI9P3KIF5G1.
11. * H3FEKI54E3(9I:5EGFI(3MUPI1
In allegato C la planimetria aggiornata e corretta. Per completezza, si riprende in parte quanto dichiarato nella relazione di visita ispettiva ARPAV, per evidenziarne ulteriori considerazioni.
Il fossato interrato che confluisce nello scarico SF7 e che attraversa lo stabilimento della ditta, viene considerato esso stesso un corpo idrico recettore in quanto, in caso di eventi meteorici, vi confluiscono le acque di dilavamento di altre proprietà a monte dello stabilimento, tra cui la ditta Z4 di Zanchetton e i campi vicini.
Pertanto,
non essendo possibile escludere la confluenza di altre proprietà in questo fossato non essendo tecnicamente possibile effettuare i campionamenti periodici in ogni
confluenza delle acque dello stabilimento nel fossato interrato
la ditta propone di eseguire dei campionamenti a monte e a valle del fossato che permettano di determinare per differenza le car355I4E:5EMYI( JIHH/3MUP3( EF( P:ME53( dallo stabilimento escludendo così eventuali inquinamenti introdotti da altre attività esterne.
Dato lo spazio esiguo proprio nella zona di confine con la ditta Z4 a causa della presenza di impianti tecnologici e della difficoltà di intercettare le acque provenienti dalla ditta confinante, la ditta propone di svolgere le seguenti indagini:
M3KLEGF3KIF5G( I( 3F3HE:E( :P( PH5EKG( LGNNI55G( 3HH/EF5I4FG( JIHH3( L4GL4EI5T( AW( L4EK3(
della sua confluenza su fossato interrato (punto SF9 indicato in planimetria allegato C)
campionamento e analisi su fossato proveniente dai campi a monte dello stabilimento prima della sua immissione sul fosso tombinato (punto SF10 indicato in planimetria allegato C)
La ditta inoltre propone un confronto con i tecnici di ARPAV e Provincia di Treviso per
verificare la fattibilità di quanto proposto.
12. ,3SIHH3(* 4GJPNEGFI(4ERiu5E1
Di seguito la tabella C4 aggiornata rispetto alla situazione di progetto:
CER descrizione Stato
fisico
Quantità prodotta
alla capacità produttiva
(kg/anno)
Fase produttiva
Area stoccaggio
(all.C11) capacità stock (mc)
Modalit
à stock Destino
080318
Toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce 080317
Solido 181 04600 1
Contenit ore metallico
R13
101115*
Rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose
Solido pulveru lento
465481 02200 3 Big-Bag D9-D15
120301* Soluzioni acquose di
lavaggio Liquido 8388 07000-
08000 1
Fusti- cisternett
e
D15
130105* Emulsioni non
clorurate Liquido 267973
03900 // Subito
smaltiti D9 130208*
Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione
Liquido 8
09000
1 Cisternet
ta R13
130802* Altre emulsioni Liquido 13557 03800 // Cisternet
ta R13
140603* Altri solventi e
miscele di solventi Liquido 502
09000 1 Fusti R13
150101 Imballaggi in carta e
cartone Solido 27627 04500-
04600 1 Box R3,R13
150102 Imballaggi in plastica Solido 142233 04500-
04600 1 Containe
r R13
150103 Imballaggi in legno Solido 277142 04800 1
Pallet- Containe
r
R13
150110*
Imballaggi contenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze
Solido 2672
03500
1 Pallet R13
150202*
Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri JIHH/GHEG(FGF(
specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi,
contaminati da sostanze pericolose
Solido 56198 03000-
09000 1 Box D15
160213*
Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi di cui alle voci 160209 e 160212
Solido 187 06000-
09000 1 Contenit
ore R13
160214
Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 160209 e 160213
Solido 22581 06000-
09000 1 Contenit
ore R13
160601* Batterie al piombo Solido 3358 03000 2
Cassone in plastica
R13
160604 Batterie alcaline
(tranne 160603) Solido 96 09000 2 Contenit
ore D13
170203 Plastica Solido 5355 01000 1 Pallet R13
170401 Rame, bronzo, ottone Solido 3371 03000 // Subito
smaltiti R13
170405 Ferro e acciaio Solido 109597 08000-
09000 1 Containe
r R13
190813*
Fanghi contenenti sostanze pericolose prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali
Fangos o palabile
35502 03900 // Subito
smaltiti D15
200121*
Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio
Solido 139 09000 2 Cassone
in ferro R13
200304 Fanghi fosse settiche Liquido 12000 // / Subito
smaltiti D12
Si precisa per i seguenti CER quanto segue:
130105: il dato comunicato nIHH/ AIA del 2006 era inferiore rispetto alla situazione attuale in quanto in quel periodo una parte delle acque emulsionate veniva utilizzata per umidificare la miscela vetrificabile.
Questa operazione non viene più svolta in quanto le nuove ricette di composizione L4IQIJGFG(H/P5EHENNG(JE(KE:MIHI(MGF(PF3(UP3F5E5T(JE(PKEJE5T(EFRI4EG4I6
130208: la generazione di olio esausto è diminuita rispetto agli anni scorsi a seguito della dismissione delle vecchie pompe a vuoto a servizio del forno 1 che utilizzavano notevoli quantità di lubrificante. Le nuove pompe installate non necessitano di un utilizzo elevato di olio in quanto il principio di funzionamento è diverso e più efficiente del precedente.
160601: è previsto un aumento della produzione di questo rifiuto in quanto è in atto
una sostituzione preventiva annuale delle batterie dei gruppi di continuità della
strumentazione delle macchine formatrici, per garantirne la massima efficienza ed
affidabilità.
Piano di Monitoraggio Ambientale
13. Fasi operative del processo Di seguito la tabella richiesta:
CODICE FASE
01000 COMPOSIZIONE
01100 Insilaggio
01200 Insilaggio rottame interno 01300 Reparto composizione
01400 Mixer
01500 Movimentazione composizione
02000 FORNO FUSORIO E FILTRO FUMI 02100 Forno fusorio
02200 Filtro
03000 ZONA CALDA 03100 Condizionamento vetro 03200 Taglio della goccia
03300 Delivery
03400 Formatura
03500 Trattamento a caldo 03600 Movimentazione a caldo
03700 Ricottura
03800 Zippe
03900 Impianto trattamento con flusso in uscita 04000 ZONA FREDDA
04100 Raffreddamento
04200 Trattamento a freddo 04300 Movimentazione a freddo
04400 Ispezione/qc
04500 Pallettizzazione
04600 Incuffiamento ed etichettatura 04700 Termoretrazione
04800 Selezione pallets
05000 MAGAZZINO E SPEDIZIONI
05100 Immagazzinamento
05200 Carico e spedizione 00000 CLIENTE
06000 IMPIANTI GENERALI
06100 Cabina metano
06200 Cabina di distribuzione
06300 Acquedotto
07000 OFFICINA STAMPI 07100 Verifica specifica stampo 07200 Riparazione stampo
07300 Eventuale pre-riscaldo stampo 08000 MANUTENZIONE MACCHINE
09000 MANTENZIONE IMPIANTI GENERALI
14. Consumi annui additivi
Viene proposta una soglia di consumo minima (200 kg), oltre la quale verranno registrati nel PMC i consumi annui di additivi come riportato nella Tab. 1.1.2 aggiornata e di seguito riproposta.
15. Tabb 1.5.1, 1.5.2, 1.6.1, 1.6.2
Di seguito vengono riproposte le tabelle 1.5.1, 1.5.2, 1.6.1, 1.6.2. Per completezza in allegato D viene riproposto il PMC completo comprensivo delle seguenti modifiche
1.5 < Emissioni in aria
Tabella 1.5.1 - Punti di emissione (emissioni convogliate)
Punto di
emissione Provenienza/fase di produzione Impianto di abbattimento
Durata emissione giorni/anno
Durata emissione
ore/giorno Reporting
5 01100 Silos materia prima ferro Filtro a maniche 260 2 SI
6 01100 Silos materia prima solfato
di sodio Filtro a maniche 260 2 SI
7 01100 Silos materia prima cromite Filtro a maniche 260 2 SI
8 01100 Silos materia prima soda Filtro a maniche 260 2 SI
9 01100 Silos materia prima
carbonato di calcio Filtro a maniche 260 2 SI
10 01100 Silos materia prima
carbonato di calcio Filtro a maniche 260 2 SI
11 01100 Silos materia prima
carbonato Filtro a maniche 260 2 SI
12 01100 Silos materia prima
carbonato Filtro a maniche 260 2 SI
13 01300 Impianto di composizione Filtro a maniche 365 20 SI
14 01100 Silos materia prima grafite Filtro a maniche 260 2 SI
15 02200 Forno F1
Quencher, neutralizzazione e filtro a maniche
365 24 SI
16 03500
Camino di emergenza trattamento a caldo linea 11
forno F1
- Al bisogno Al bisogno SI
17 03500
Camino di emergenza trattamento a caldo linea 12
forno F1
- Al bisogno Al bisogno SI
18 03500
Camino di emergenza trattamento a caldo linea 13
forno F1
- Al bisogno Al bisogno SI
19 04200 Trattamento a freddo forno
F1 - 365 24 SI
22 06000 Gruppo elettrogeno a
gasolio 2267 kW - Al bisogno Al bisogno SI
24 08000 Banchi di lavoro presso - 260 1 SI
officina manutenzione macchine per lavaggio pezzi
con solvente per elettrovalvole, tiraggio mola
e in alcuni casi saldatura
25 07000
Sabbiatura presso officina manutenzione stampi e
macchine formatrici
Filtro a maniche 260 3 SI
28 07000
Banchi di lavoro presso officina stampi, saldatura,
tornio
Filtri a maniche Al bisogno Al bisogno SI
31 04200 Trattamento a freddo forno
F3 - 365 24 SI
32 07000 Cabina trattamento stampi
vicino officina stampi Filtro a cassetto Al bisogno Al bisogno SI 33 03500 Camino di emergenza
trattamenti a caldo forno F3 - Al bisogno Al bisogno SI
34 03500 Camino di emergenza
trattamenti a caldo forno F3 - Al bisogno Al bisogno SI
35 03500 Camino di emergenza
trattamenti a caldo forno F3 - Al bisogno Al bisogno SI
36 03500 Camino di emergenza
trattamenti a caldo forno F3 - Al bisogno Al bisogno SI
37 02100 Forno F3
Forno F4 Filtro a maniche 365 24 SI
38 04200 Trattamento a freddo forno
F4 - 365 24 SI
51 06000
Lavaggio pezzi con gasolio e aria compressa in area
forno F3
- 208 2 SI
55 07000 Due sabbiatrici presso
officina stampi Filtri a maniche 6 6 SI
56 03500
Camino di emergenza trattamenti a caldo forno
F4
- Al bisogno Al bisogno SI
57 03500
Camino di emergenza trattamenti a calco forno
F4
- Al bisogno Al bisogno SI
65 02100 Camino di emergenza
forno F1 - Al bisogno Al bisogno SI
77 06000 Gruppo elettrogeno 1082
kW alimentato a gasolio - Al bisogno Al bisogno SI
79 02100 Camino di emergenza
forno F4 - Al bisogno Al bisogno SI
80 02100 Camino emergenza F3 - Al bisogno Al bisogno SI
81 02100 Evacuatori fumi zippe F3 - Al bisogno Al bisogno SI
Tabella 1.5.2 - Inquinanti monitorati
Punti di
emissione Parametro UM Frequenza autocontrollo
Metodo/Principio di misura
Fonte del
dato Reporting
13
Portata Nm3/h
Annuale
UNI EN 10169:2001 o UNI EN 16911:2013 (in
fase di accreditamento per la SSV)
Report di
analisi SI
Temperatura °C
UNI EN 10169:2001 o UNI EN 16911:2013 (in
fase di accreditamento per la SSV)
Umidità % v/v UNI EN 14790:2006
Ossigeno % v/v UNI EN 14789:2006
Polveri totali mg/ Nm3 UNI EN 13284-1:2003
Silice libera
cristallina mg/ Nm3 UNI 10568:1997
Punti di
emissione Parametro UM Frequenza autocontrollo
Metodo/Principio di misura
Fonte del
dato Reporting
15
Portata Nm3/h
Semestrale
UNI EN 10169:2001 o UNI EN 16911:2013 (in
fase di accreditamento per la SSV)
Report di
analisi SI
Temperatura °C
UNI EN 10169:2001 o UNI EN 16911:2013 (in
fase di accreditamento per la SSV)
Umidità % v/v UNI EN 14790:2006
Ossigeno % v/v UNI EN 14789:2006
Polveri totali mg/ Nm3 UNI EN 13284-1:2003 Ossidi di
azoto espressi
come biossido di azoto NO2
mg/ Nm3 UNI EN 14792:2006
Ossidi di zolfo espressi
come biossido di zolfo SO2
mg/ Nm3 UNI EN 14791:2006
Composti inorganici del cloro sotto forma
di gas o vapori espressi come acido
cloridrico HCl
mg/ Nm3 UNI EN 1911:2010
Punti di
emissione Parametro UM Frequenza autocontrollo
Metodo/Principio di misura
Fonte del
dato Reporting Fluoro e
suoi composti espressi come acido fluoridrico -
HF
mg/ Nm3 ISO 15713:2006
Stagno**** mg/ Nm3 UNI EN 14385:2004
!"#$%&'()
**** mg/ Nm3 UNI EN 14385:2004
!")*+,-'.(/0
Cobalto) **** mg/ Nm3 UNI EN 14385:2004
!"1'.2,3/0
Selenio) **** mg/ Nm3 UNI EN 14385:2004
!")-4'&(-'(/0 Piombo,
Cromo, Rame, Manganese,
Vanadio)
****
mg/ Nm3 UNI EN 14385:2004
37
Portata Nm3/h
Continuo (*)
(**) (***)
Registrazione software gestione sistema
SI Semestrale
UNI EN 10169:2001 o UNI EN 16911:2013 (in
fase di accreditamento per la SSV)
Report di analisi
Temperatura °C
Continuo (*)
(**) (***)
Registrazione software gestione sistema
Semestrale
UNI EN 10169:2001 o UNI EN 16911:2013 (in
fase di accreditamento per la SSV)
Report di analisi
Umidità % v/v
Continuo (*)
(**) (***)
Registrazione software gestione sistema Semestrale UNI EN 14790:2006 Report di
analisi
Ossigeno % v/v
Continuo (*)
(**) (***)
Registrazione software gestione sistema Semestrale UNI EN 14789:2006 Report di
analisi
Polveri totali mg/ Nm3
Continuo (*)
(**) (***)
Registrazione software gestione sistema Semestrale UNI EN 13284-1:2003 Report di
analisi
Ossidi di azoto espressi
come biossido di azoto NO2
mg/ Nm3
Continuo (*)
(**) (***)
Registrazione software gestione sistema
Semestrale UNI EN 14792:2006 Report di analisi
Punti di
emissione Parametro UM Frequenza autocontrollo
Metodo/Principio di misura
Fonte del
dato Reporting Ossidi di
zolfo espressi
come biossido di zolfo SO2
mg/ Nm3
Continuo (*)
(**) (***)
Registrazione software gestione sistema Semestrale UNI EN 14791:2006 Report di
analisi Composti
inorganici del cloro sotto forma
di gas o vapori espressi come acido
cloridrico HCl
mg/ Nm3 Semestrale UNI EN 1911:2010 Report di analisi
Fluoro e suoi composti espressi come acido fluoridrico -
HF
mg/ Nm3 Semestrale ISO 15713:2006 Report di analisi
Stagno**** mg/ Nm3 Semestrale UNI EN 14385:2004 Report di analisi
!"#$%&'()**
** mg/ Nm3 Semestrale UNI EN 14385:2004 Report di analisi
!")*+,-'.(/0
Cobalto)**** mg/ Nm3 Semestrale UNI EN 14385:2004 Report di analisi
!"1'.2,3/0
Selenio)**** mg/ Nm3 Semestrale UNI EN 14385:2004 Report di analisi
!")-4'&(-'(/0 Piombo,
Cromo, Rame, Manganese, Vanadio)****
mg/ Nm3 Semestrale UNI EN 14385:2004 Report di analisi
(*) Il sistema di rilevamento in continuo delle emissioni dovrà rispondere ai requisiti generali e funzionali indicati !""#$""!%&'()*+),!""&)-&.'!)*),!")/01%20)34565778)!)2090:0
(**) Esprimere i valori in continuo come media su base oraria e giornaliera
;<<<=)*!,:)>&.&%.&?()@)A030B)-.!2C.:D:( :):9>:& ':2':CE!F),!")GH$/IJ)-IAKLI+MM+*J
(****) La determinazione dei metalli avviene sia sulla parte polverulenta che sulla parte gassosa
1.6 Emissioni in acqua
Tabella 1.6.1 - Punti di emissione
Punto di
emissione Provenienza Recapito Impianto di
Trattamento
Durata emissione giorni/anno
Durata emissione ore/giorno
Reporting
SF3
Acque meteoriche
non potenzialmente
inquinate
Piazzale asfaltato e tetti
Fosso tombinato di via Ormelle
SP34
- (*) (*) SI
Acque
domestiche Servizi igienici Vasca Imhoff 365 5 SI
Acque di raffreddamento
indiretto
Forno F1 - 365 24 SI
SF5
Acque meteoriche
non potenzialmente
inquinate
Piazzale asfaltato e tetti Fosso
di via Piave - (*) (*) SI
SF7
Acque
domestiche Servizi igienici
Fosso di via Ormelle
Vasca Imhoff 365 5 SI
Acque di prima pioggia (**)
Piazzale asfaltato area deposito rottame di
vetro
Impianto di trattamento acque di prima pioggia
(*) (*) SI
Acque di seconda pioggia (**)
Piazzale asfaltato area deposito rottame di
vetro
- (*) (*) SI
Acque meteoriche
non potenzialmente
inquinate
Piazzale asfaltato e tetti - (*) (*) SI
Acque di raffreddamento
indiretto
Forno F3 e F4 - 365 24 SI
SF8 Acque di prima pioggia (**)
Piazzale asfaltato area deposito rottame di
vetro
SF7
Impianto di trattamento acque di prima pioggia
(*) (*) SI
SF9
Acque meteoriche
non potenzialmente
inquinate
Altre proprietà
Fosso interrato a monte dello
stabilimento
- (*) (*) SI
SF10
Acque meteoriche
non potenzialmente
inquinate
Altre proprietà
Fosso interrato a monte dello
stabilimento
- (*) (*) SI
;<=)1&),N.&'&),!""#!9:22:( !)O)"!%&'&)&%":)!P! ':)9!'!(.:C:0
(**) La rete di raccolta delle acque meteoriche di prima e seconda pioggia, con annesso sistema di trattamento, relative
&""#&.!&),:),!>(2:'(),!").(''&9!),:)P!'.()2&.Q).!&":DD&'&)2!C( ,()RN& '(): ,:C&'()&")>&.&%.&?( E.3. Fino alla realizzazione del
>.(%!''() "!) &CRN!) 9!'!(.:CE!) 2&.& () C( P(%":&'!) C( ) "#&''N&"!) 2:2'!9&) ?(% &.:() &") >N 'o di scarico SF7 senza alcun trattamento.
Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati
Provenienza/
fase di produzione
Punto di emissione
Pozzetto di ispezione
Parametro UM
Frequenza autocontroll
o
Metodo di misura
Fonte del dato
Repor ting
Acque di prima pioggia
SF8 (ex SF7 indicato precedent emente)
Pozzetto per analisi
acque di prima pioggia
dopo il trattamento
pH -
Semestrale
APAT CNR IRSA 2060 Man 29 (2003)
Report di analisi
SI Solidi
sospesi totali mg/l APAT CNR IRSA 2090 B
Man 29 (2003)
BOD5 mg/l APAT CNR IRSA 5120 A
Man 29 (2003)
COD mg/l APAT CNR IRSA 5130 Man
29 (2003)
Ferro mg/l APAT CNR IRSA Man 29
(2003)
Cloruri mg/l APAT CNR IRSA Metodo
4090 A1 Man 29/2003
Solfuri mg/l APAT CNR IRSA 4160 Man
29 (2003) Azoto
ammoniacale mg/l APAT CNR IRSA 4030 A2
Man 29 (2003)
Azoto nitroso mg/l APAT CNR IRSA 4020 Man
29 (2003) Idrocarburi
totali mg/l APAT CNR IRSA 5160 A2
Man 29 (2003) Fosforo
totale mg/l APAT CNR IRSA 4110 Man
29 (2003)
Solfati mg/l APAT CNR IRSA 4020 Man
29 (2003) Saggio di
tossicità acuta
- Annuale UNI EN ISO 6341:1999
Acque domestiche
Acque di raffreddamento
indiretto Acque meteoriche
non potenzialmente
inquinate
SF3 SF7
Pozzetto per analisi
finale
Temperatura
(*) °C
Semestrale (uno con
evento meteorico, uno senza evento meteorico)
APAT CNR IRSA 2100 Man 29/2003
Report di analisi
SI
pH - APAT CNR IRSA 2060 Man
29 (2003) Solidi
sospesi totali mg/l APAT CNR IRSA 2090 B
Man 29 (2003)
BOD5 mg/l APAT CNR IRSA 5120 A
Man 29 (2003)
COD mg/l APAT CNR IRSA 5130 Man
29 (2003)
Ferro mg/l APAT CNR IRSA Man 29
(2003)
Cloruri mg/l APAT CNR IRSA Metodo
4090 A1 Man 29/2003
Solfuri mg/l APAT CNR IRSA 4160 Man
29 (2003) Azoto
ammoniacale mg/l APAT CNR IRSA 4030 A2
Man 29 (2003)
Azoto nitroso mg/l APAT CNR IRSA 4020 Man
29 (2003) Idrocarburi
totali mg/l APAT CNR IRSA 5160 A2
Man 29 (2003) Fosforo
totale mg/l APAT CNR IRSA 4110 Man
29 (2003)
Solfati mg/l APAT CNR IRSA 4020 Man
29 (2003) Saggio di
tossicità acuta
- Annuale UNI EN ISO 6341:1999
Acque meteoriche
non potenzialmente
inquinate
SF5 SF9 SF10
Pozzetti finali prima
dello scarico
pH -
Annuale (con evento
meteorico)
APAT CNR IRSA 2060 Man 29 (2003)
Report di analisi
SI Solidi
sospesi totali mg/l APAT CNR IRSA 2090 B
Man 29 (2003)
BOD5 mg/l APAT CNR IRSA 5120 A
Man 29 (2003)
COD mg/l APAT CNR IRSA 5130 Man
29 (2003)
Provenienza/
fase di produzione
Punto di emissione
Pozzetto di ispezione
Parametro UM
Frequenza autocontroll
o
Metodo di misura
Fonte del dato
Repor ting
Ferro mg/l APAT CNR IRSA Man 29
(2003)
Cloruri mg/l APAT CNR IRSA Metodo
4090 A1 Man 29/2003
Solfuri mg/l APAT CNR IRSA 4160 Man
29 (2003) Azoto
ammoniacale mg/l APAT CNR IRSA 4030 A2
Man 29 (2003)
Azoto nitroso mg/l APAT CNR IRSA 4020 Man
29 (2003) Idrocarburi
totali mg/l APAT CNR IRSA 5160 A2
Man 29 (2003) Fosforo
totale mg/l APAT CNR IRSA 4110 Man
29 (2003)
Solfati mg/l APAT CNR IRSA 4020 Man
29 (2003) Saggio di
tossicità acuta
- UNI EN ISO 6341:1999
(*) La temperatura deve essere misurata a monte e a valle dello scarico sul corpo idrico recettore al fine di verificare che non vi sia una differenza superiore a 3°C.
16. Metodi analitici
Vedere tabelle precedenti per le metodologie proposte dai laboratori di analisi per la determinazione analitica degli inquinanti monitorati (Tab. 1.5.2 per emissioni in atmosfera, Tab. 1.6.2 per emissioni in acqua)
17. Tabelle Sezione 2 PMC
In allegato D il PMC completo comprendente anche le Tabelle della Sezione 2 corrette e revisionate secondo le criticità evidenziate dagli operatori dei Forni.
Si precisa che le codifiche di impianto del nuovo forno 3 non sono ancora state stabilite e pertanto nelle tabelle è stato specificato la dicitura !"# !$%&'&($)*#+,# precisa che verranno comunicati i nomi corretti da sinottico non appena verranno forniti i dati dalla ditta fornitrice del sistema di controllo del forno.
18. Tab. 2.1.4
Tabella 2.1.4- Sistemi di depurazione: controllo del processo
Punto emissione Sistema di trattamento (stadio di trattamento)
Parametri di controllo del processo di
trattamento
UM Fonte del dato autocontrollo Frequenza Reporting
SF8 Impianto di disoleazione
Filtri a coalescenza -- cartaceo Semestrale SI Controllo visivo vasca di
sedimentazione -- cartaceo Semestrale SI
19. Tab. 2.1.6
Tabella 2.1.6 Emissioni diffuse
Attività Parametro Prevenzione Modalità di controllo
Fonte del dato
Frequenza
autocontrollo Reporting Operazioni di pulizia
!"##"$!%&'(&)*!%+,*%$-.',%
della motoscopa
Polveri / Visivo cartaceo Settimanale
(4 ore e mezza) SI
ALLEGATO A
PLANIMETRIA GESTIONE RIFIUTI
21 109
17 6
7 12 64 8 15
2211
16 13
19
20
18 23242526272829 21
23242526 272829 16
109
17 6
7 1 2 6 4 8 15
22
PLANIMETRIA DELLO STABILIMENTO CON L'INDIVIDUAZIONE DELLE AREE PER LO STOCCAGGIO MATERIE DI RIFIUTI AREA 2 Scala 1:200AREA 3 Scala 1:200
-
- -32
1
DataN°Descrizione
REVISIONI VERIFICATOREDATTOCOMMESSA:
NUMERO ALLEGATO NOTE DATASCALA
ALLEGATOAREA NOME FILE:
--32
PLANIMETRIA GESTIONE
DESCRIZIONE ALLEGATO RIFIUTI
11
FIRMA DEL PROGETTISTA:FIRMA DEL COMMITTENTE: /
COMUNE DI SAN POLO DI PIAVE PROVINCIA DI TREVISO O-I MANUFATURING ITALY S.p.A. Via ORMELLE, N° 1031020 - SAN POLO DI PIAVE (TV) DOMANDA DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE 00/00/000000/00/000000/00/000000/00/000000/00/0000 1:1.000
PROGETTISTA: 31/03/2014
2014_03_31_Rifiuti.dwg
Ing. MAURO SARDI c/o ECODEPUR S.r.l.Via Marzemine 27 - 31030 Carbonera (TV)T.: 0422.44.53.14 r.a.F.: 0422.44.52.26m.sardi@studiosardi.org E CO DE PU R
a
m
bi ent e e si cur ezza AER
AREA N
Stato di fattoStato di progetto
E APPROVAZIONE CONTESTUALE DEL PROGETTO "RIFACIMENTO DI FINE CAMPAGNA FORNO 3"
ALLEGATO B
RELAZIONE SISTEMA DI ABBATTIMENTO NOx
1
RELAZIONE SULLE PROVE IN CORSO SUL FORNO CENTAURO n. 4 DI SAN POLO PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DEGLI OSSIDI DI AZOTO
Le prove in svolgimento sul forno Centauro n.4 di San Polo hanno lo scopo di verificare !"pportunità di ridurre le emissioni degli ossidi di azoto (NOx) operando mediante ! iniezione di ammoniaca (NH3) oppure di urea, prodotto che a temperatura elevata si dissocia in NH3 e CO2.
#! abbattimento degli ossidi di azoto può essere ottenuto a bassa temperatura (200-400°C)
$%&'()*%+ !(,,orto di catalizzatori (Selective Catalytic Reduction SCR) o sul piano termico a temperature decisamente più elevate.
#!abbattimento non catalitico (Selective Non Catalytic Reduction SNCR) è possibile in un intervallo ristretto di temperatura, così come riportato sinteticamente in allegato 1 e 2.
In base ai dati provenienti dal Bilancio Termico e di Massa effettuato sul forno 4 possiamo caratterizzare indicativamente le emissioni dal forno di San Polo in 13.281 Nm3/h di fumi esausti con una concentrazione di NOx che varia da 800 a 900 mg/Nm
3-.$'+/%001'+( !23+&'+4//'5%)"6+ Si rileva che le prestazioni e le conseguenti emissioni sono abbastanza stabili nel tempo.
7)+ 8.%/*%+ 0")&'9'")'+ /'+ ,.:+ /.,,";;%+ .)!%$'//'")%+ ')*";)"+ (+ <<6=+ >5?1+ &'+ 4//'&'+ &'+ @9"*"+ come NO2. In realtà la quasi totalità di questi ossidi si trova nei fumi sotto forma di NO.
Questi reagiscono con Ammoniaca al di sopra dei 850-870°C ( e fino a 1000-1050°C) secondo la
reazione prevalente:
2 Sono possibili anche altre reazioni chimiche quali ad esempio :
e diverse altre ancora che dipendono dal contesto chimico e dal livello termico presente nei fumi.
Considerando la reazione prevalente per un abbattimento stechiometrico degli ossidi di Azoto sono necessari circa di 3 Kg/h di Ammoniaca o circa 6 Kg/h di Urea .
Per le prove sul forno 4 di San Polo si è operato con una soluzione di urea al 40% immettendo vari dosaggi e si è provveduto a valutare le concentrazioni di NOx al camino ed in parallelo le emissioni di NH3 residua.
Nei normali forni rigenerativi !intervallo di temperatura utile per lo scopo si presenta solo ( !')*%;)"+ &%5 '+ '$,' (55'+ di materiale refrattario; in questa sono possibili delle reazioni e delle '$, '0(9'")'+ ')&%/'&%;(*%+ 8.( '+ !aggressione reale o potenziale d% !AB=+ )%'+ 0")-;")*'+
&% !'$,' (55'"+/*%//"6
In un sistema ibrido questo intervallo di temperatura può essere creato dop"+ !'$,' (55'"+ ')+ .)+
ambiente (canale fumi o sistema di recupero metallico) che certamente non presenta particolari livelli di criticità.
C//%)&"+D%)+)"*"+01%+' +;(55'.)5'$%)*"+&'+.)(+*%$,%;(*.;(+( !')*%;)"+&% +;()5%+;',";*(*"+')+-'5.
1-2 è una premessa %//%)9'( %+ ( !"**%)'$%)*"+ &'+ (DD(**'$%)*'+ /'5)'-'0(*'E'+ %+ E( .*()&"+ 01%+ (+
*%$,%;(*.;(+&%'+-.$'+( !')5;%//"+&% +0()( %+-.$'+/'+,"/'9'onava in particolare nei primi minuti del ciclo /. + 'E% "+ D(//"+ &% !')*%;E( ", si è operato attraverso !'$$'//'")%+ &'+ 5(/+ )(*.;( %+ Fin quantità limitata 7-15 Sm3/h di metano) alla base delle camere per equilibrare il livello termico e per posizionarsi sempre di più al !')*%;)"+&% !')*%;E( "+.*' %+&'+;%(9'")%6
I test di abbattimento che vengono qui di seguito riportati sono stati effettuati con la supervisione della Stazione Sperimentale del Vetro /. !'$,'()*"+ GHCAI@UR4J+ &'+ K()+L" "+ M+ 01%+ ,;%/%)*(+ N+ in determinate condizioni operative, caratteristiche compatibili con le richieste di un sistema SNCR.
I risultati allegati sono molto incoraggianti, anche se va sottolineato come sia importante allargare lo spazio temporale delle prove in modo da valutare nel medio e .)5"+ ,%;'"&"+ !%--%**"+ /.'+
materiali e mettere a punto metodiche efficaci di garanzia dei valori attesi nelle varie situazioni produttive.
Nei prossimi mesi, in parallelo allo sviluppo delle prove, saranno programmate altre sessioni di
misura con il contributo della Stazione Sperimentale del Vetro ed osservati i risultati del
monitoraggio in continuo con il sistema di misura installato nel camino dello stabilimento.
3 Figura 1
Figura 2
4 O%5'$%+*%;$'0"+( !')*%;)"+&% %+0($%;%+%+&% ++0()( %+-.$'
5 P% "0'*Q+-.$'+( !')*%;)"+&% +0()( %+-.$'
6
Abbiategrasso 24-3-2014 A. Mola
L.)*"+&!iniezione reagente (urea)
Tabella riassuntiva delle prove effettuate dalla Stazione Sperimentale del Vetro SSV