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PRESENTAZIONE E INTRODUZIONE AL CORSO. Parte I LA SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA CRIMINALITÀ: CONCETTI E DEFINIZIONI

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Academic year: 2022

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(1)

Parte I

LA SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA CRIMINALIT À :

CONCETTI E DEFINIZIONI

PRESENTAZIONE E INTRODUZIONE AL CORSO

(2)

Il percorso

• 1. Introduzione: i concetti sociologici di criminalità, devianza, norma, istituzioni e politiche di controllo.

• 2. La conoscenza delle dimensioni sociali del crimine e della devianza: i principali metodi di ricerca, la costruzione sociale delle statistiche, le indagini di vittimizzazione e self-report, ecc.

• 3. I principali paradigmi interpretativi dei comportamenti criminali e devianti, nella loro collocazione storica e nel loro persistere e confrontarsi nel dibattito attuale.

• 4. I nessi tra definizioni, interpretazioni dei fenomeni di

devianza, loro rappresentazioni, percezioni di senso comune e stereotipi, domande di soluzione dei problemi, interessi del sistema politico, scelte normative, politiche di prevenzione, controllo e trattamento.

(3)

L’oggetto e le domande

Qual è l’oggetto della disciplina?

La devianza intesa come “allontanamento o rifiuto delle regole” e la criminalità come violazione delle norme giuridico-penali .

Interesse quindi non solo per i crimini – ovvero i comportamenti definiti come reati dal codice penale – ma più in generale dei

“comportamenti-problema”, ovvero di quei comportamenti che violano delle norme riconosciute come valide in una determinata società e suscitano prevalentemente reazioni negative.

Le domande principali

Gli obiettivi della disciplina:

• descrivere le problematiche di cui tratta (cosa e come?)

• indagare i motivi che stanno alla base dei comportamenti devianti (perché?)

• quali strumenti per prevenire e/o reagire alla devianza (che fare?)

(4)

La definizione sociologica della devianza/1

La definizione sociologica della devianza prevede:

- l'esistenza di uno specifico gruppo sociale (o cultura) in cui tale definizione sia riconosciuta e condivisa

- l'esistenza in tale società di norme, aspettative, costumi o credenze giudicate legittime o comunque rispettate

- il riconoscimento che uno scostamento o una violazione di tali regole condivise è valutato negativamente dalla maggioranza dei membri della collettività considerata

- la verifica che, alla constatazione della violazione di una regola, i membri del gruppo considerato tendono a reagire, con intensità proporzionale alla gravità attribuita al comportamento deviante - l'esistenza di conseguenze negative a carico dei soggetti che sono

stati individuati come autori del comportamento deviante

(5)

La definizione sociologica della devianza/2

Ci possono essere diversi modi di definire sociologicamente la devianza, intesa come “scostamento da una norma”:

• scostamento rispetto ad una distribuzione normale dei

comportamenti, in senso statistico: in questo senso la norma è definita come il comportamento che si osserva con maggiore frequenza in una data popolazione esposta ad una data

situazione;

• violazione di aspettative, norme, valori, regole condivise o imposte, in una collettività più o meno vasta e differenziata, che suscita riprovazione o reazioni negative (sanzioni) da parte dei membri di un dato sistema sociale e culturale;

• violazione delle aspettative di ruolo da parte dei titolari degli stessi (lo stesso comportamento può essere deviante o meno a seconda del ruolo ricoperto da chi lo mette in atto);

• proprietà inerente ad una qualche forma di comportamento, conferita da chi viene direttamente o indirettamente a

contatto con quel comportamento.

(6)

Relatività del concetto

• La devianza è qualche cosa di relativo, ossia mutevole, a seconda:

• del tempo

• dello spazio (ovvero delle società e delle culture)

• dei ruoli e della collocazione sociale di chi agisce

• Ne consegue la necessità di adottare prospettive di analisi articolate. Indispensabile uno sguardo comparativo, in

senso:

• diacronico: nella stessa società / cultura in epoche diverse

• sincronico: nello stesso periodo in società / culture diverse

(7)

Norme sociali e norme giuridiche

• L’esistenza di norme riconosciute da un determinato gruppo sociale come valide è un presupposto fondamentale per l’elaborazione del concetto di devianza. Le norme sono regole che guidano i

comportamenti sociali e la cui violazione dà luogo a sanzioni

• Ci possono essere diversi tipi di norme (a cui corrispondono diversi tipi di sanzioni) :

• Norme prescrittive: impongono i comportamenti da tenere (obblighi)

• Norme proscrittive: delineano i comportamenti da evitare (divieti)

• Norme giuridiche : enunciati linguistici posti da istituzioni legittimate a formularli, provviste di sanzioni predefinite

formalmente, esistenti/vincolanti fino a quando non abrogate, anche se diffusamente eluse o non applicabili

• Norme sociali : orientamenti di azione trasmessi culturalmente e accettate/condivise, provviste di sanzioni predefinite

informalmente, esistenti/vincolanti fino a quando sono seguite dalla collettività (o dalla maggioranza)

(8)

Le sanzioni: tipi e caratteristiche

• Le sanzioni possono essere organizzate in diverse categorie a seconda delle loro caratteristiche:

• Negative : punizioni - Positive: premi

• Giuridiche/istituzionali (penali, amministrative) -

Sociali /informali (esclusione dalle relazioni, ritiro della fiducia)

• Tra sanzioni giuridico/formali e sociali/informali:

• differente gravità / incidenza: apparenza (sanzioni formali più cogenti di quelle sociali) e realtà (a volte quelle sociali più afflittive)

• loro “relativa” autonomia (non sempre sono associate,

non sempre alla sanzione giuridica segue sanzione sul

piano sociale)

(9)

Le funzioni delle sanzioni

• A seconda della teoria a cui si fa riferimento, alle sanzioni sono attribuite diverse funzioni:

• retributiva  la sanzione deve servire a “restituire” al colpevole il male provocato dalla sua azione illecita

deterrente (generale o speciale)  la sanzione deve impedire che il reato venga reiterato

• dal soggetto stesso (d. speciale), facendogli pagare un

“costo” più alto del vantaggio che ha ricavato dal reato,

• dalla popolazione (d. generale) che avverte la concreta

minaccia della sanzione e per questo si astiene dal compiere reati

rieducativa  la sanzione deve servire a “cambiare”, riabilitare, risocializzare il reo

incapacitante (neutralizzazione)  la sanzione serve ad escludere il reo dalla società e impedirgli di fare il male

(10)

L’incidenza del diritto sulla società

• Per il sociologo (del diritto) l’incidenza del diritto sulla società non è scontata, non è “data” per il solo fatto che esista una norma, ma si tratta di un problema che deve essere oggetto di ricerca

empirica, in particolare ci si deve concentrare su due aspetti del rapporto tra norme e società:

• effettività : ovvero loro applicazione, attuazione,

implementazione da parte di attori diversi (in quanto destinatari o titolari di ruoli)

• efficacia: ovvero raggiungimento degli obiettivi dichiarati (o non dichiarati, ma rispondenti a interessi del produttore delle stesse, come l’interesse alla legittimazione)

• Entrambi i discorsi si possono poi integrare con una riflessione sulle dinamiche che producono l’ottemperanza alle norme la quale può dipendere:

• dall’adesione morale al contenuto della norma

• dalla paura della sanzione

(11)

Socializzazione normativa e controllo sociale

• Ogni società o gruppo sociale socializza i nuovi membri alle norme che in essa sono vigenti: una socializzazione alla conformità

• Socializzazione alle norme sociali, prima, alle norme giuridiche, poi.

• La socializzazione normativa non si esaurisce nella fase dello sviluppo, ma accompagna tutta la vita: acquisizione perenne di norme correlate in particolare ai ruoli.

• L’orientamento alla conformità è rafforzato dalle diverse forme di controllo sociale che agiscono sugli individui.

• Controllo sociale: insieme di parole, esempi, «sguardi», azioni,

procedure di istituzioni che sollecitano l’individuo a conformarsi alle regole.

• Controllo sociale informale – formale (o istituzionale)

• Nel campo del controllo sociale formale: processo di criminalizzazione

• Primaria: la definizione di un comportamento come reato

• Secondaria: l’applicazione della norma a chi adotta quel comportamento

• Nel corso della vita si può essere esposti anche a stimoli o pressioni alla violazione delle norme (la devianza si apprende).

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Le forme della criminalità sul piano giuridico-formale

• Delitti (dolosi, preterintenzionali, colposi) – ContravvenzioniIlleciti amministrativi

• Categorie di delitti (nel codice penale) con riferimento agli oggetti e alla gravità

• contro la personalità dello Stato

• contro la pubblica amministrazione

• contro l'amministrazione della giustizia

• contro il sentimento religioso e contro la pietà dei defunti

• contro l'ordine pubblico

• contro l'incolumità pubblica

• contro l'ambiente

• contro la fede pubblica

• contro l'economia pubblica, l'industria e il commercio

• contro la moralità pubblica e il buon costume

• contro il sentimento per gli animali

• contro la famiglia

• contro la persona

• contro il patrimonio

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Le distinzioni sotto il profilo sociologico

• Non rispetto di obblighi – violazione di divieti

• Reati strumentali (razionalità) - reati espressivi (sentimenti)

• distinzione non sempre netta

• rilevanza nella definizione della capacità di intendere e volere (es.

minorenni)

• influenza sulla determinazione della sanzione (es. attenuanti)

• Reati individuali – di gruppo

• normale co-offending (correità)

• bande

• reati associativi della criminalità organizzata

• Reati comuni – reati di impresa (dei colletti bianchi)

• Reati con vittima – reati senza vittima (senza soggetto passivo)

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Le categorie dei comportamenti devianti

• Riferimento ai tipi di norme:

• Buona educazione, costume, etichetta, moda

• Stili di vita problematici (per il soggetto – per chi gli è vicino – per la collettività)

• Sempre attenzione a mutamento nel tempo – a sotto-insiemi della società

• Devianza

• primaria semplice violazione di una norma

• secondaria: coinvolgimento in stili di vita devianti a seguito di etichettamento

• Devianza individuale – di gruppo: riferimento a subculture

• Devianza occasionalecarriera deviante (apprendimento di

tecniche e motivazioni a seguito di processi di esclusione e

stigmatizzazione)

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