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BOZZA DI RACCOMANDAZIONE 8.2 OSSERVAZIONE DEI MAMMIFERI MARINI A FINI TURISTICI Documento di lavoro, si prega di non divulgare

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(1)

Accord Pelagos Accordo Pelagos

relatif à la création en Méditerranée relativo alla creazione nel Mediterraneo

d’un Sanctuaire pour les mammifères marins di un Santuario per i mammiferi marini

8ème Comité Scientifique et Technique VIII Comitato Scientifico e Tecnico

Gênes, 14 octobre 2015 Genova, 14 ottobre 2015

Pelagos_CST8_Doc03 Français / Italiano

Distribution / Distribuzione: 03/09/15

BOZZA DI RACCOMANDAZIONE 8.2

OSSERVAZIONE DEI MAMMIFERI MARINI A FINI TURISTICI

Documento di lavoro, si prega di non divulgare

Considerando l'articolo 4 dell'Accordo relativo alla creazione nel Mediterraneo di un Santuario per i mammiferi marini, che stipula che “Le Parti si impegnano a prendere nel Santuario le misure appropriate indicate agli articoli [successivi dell’Accordo], per garantire uno stato di conservazione favorevole dei mammiferi marini proteggendoli, insieme ai loro habitat, dagli impatti negativi diretti o indiretti delle attività umane”;

Considerando l'articolo 8 dell'Accordo relativo alla creazione nel Mediterraneo di un Santuario per i mammiferi marini, che stipula che « Nel Santuario le Parti regolamentano l'osservazione dei mammiferi marini a fini turistici »;

Considerando che il Santuario presenta un potenziale unico per le attività di osservazione turistica dei mammiferi marini e che quest’osservazione costituisce un importante strumento di sensibilizzazione e di educazione;

Ricordando che quest’attività, se svolta in maniera impropria, può essere fonte di turbativa pregiudizievole per i mammiferi marini;

Considerando che le osservazioni a scopo scientifico dovranno adottare le stesse norme o, in caso di necessità legate alla conservazione delle specie, dovranno ottenere le autorizzazioni o deroghe previste in applicazione dei trattati internazionali pertinenti o delle leggi nazionali applicabili;

Rammentando il decreto ministeriale Francese del 1° luglio 2011 che vieta il disturbo intenzionale dei mammiferi marini sul territorio Francese;

Prendendo atto che alcune normative nazionali non regolamentano in maniera esplicita la turbativa intenzionale o l’avvicinamento imprudente ai mammiferi marini;

Considerando il piano di gestione approvato nel corso della II Riunione delle Parti (Isola d’Elba 2004) e la sua revisione in corso;

Considerando la risoluzione 4.5* adottata nel corso della IV Riunione delle Parti (Monaco 2009) e relativa alla creazione di un marchio di qualità per le attività di whale watching;

Considerando le discussioni tenute nel corso della riunione straordinaria del Comitato Scientifico e Tecnico di 2013;

Supprimé: Considerando l’importanza della legislazione degli Stati relativa alla turbativa intenzionale dei mammiferi marini o all'assenza di precauzione per l’osservazione dei mammiferi marini;

(2)

Considerando la risoluzione 5.24 adottata nel corso della V Riunione delle Parti (Roma 2013);

Considerando le raccomandazioni 6.1, 6.19 e 6.21 del VI Comitato Scientifico e Tecnico (Monaco 2013) e le raccomandazioni 7.14 e 7.15 del VII Comitato Scientifico e Tecnico (Genova 2014);

Considerando la risoluzione 5.10 dell’ACCOBAMS relativa all’osservazione dei cetacei a dei fini commerciali nella zona dell’ACCOBAMS e la decisione del Bureau dell’ACCOBAMS relativa alla creazione del marchio di qualità “High Quality Whale Watching” ® ACCOBAMS/Pelagos1 e la procedura d’attuazione privata del marchio al livello nazionale;

Considerando il ruolo sperimentale e pilota implicitamente espresso nell'articolo 17 dell'Accordo relativo alla creazione nel Mediterraneo di un Santuario per i mammiferi marini, confermato dalle Parti con il Piano di gestione e riconosciuto dall’ACCOBAMS nel quadro del PAM, per l’inquadramento delle attività di protezione delle specie di mammiferi marini e dei loro habitat;

Considerando la convenzione firmata tra i Segretariati Permanenti dell’Accordo Pelagos e dell’ACCOBAMS e l’onlus Souffleurs d’Ecume per l’attuazione del marchio HQWW in Francia e la convenzione firmata tra i Segretariati Permanenti dell’Accordo Pelagos e dell’ACCOBAMS e l’onlus AMPN per l’attuazione del marchio HQWW nel Principato di Monaco d nel Principato di Monaco;

Considerando il carattere restrittivo del marchio di qualità “High Quality Whale Watching” ® ACCOBAMS/Pelagos in Francia attraverso il divieto della pratica dell’avvistamento in aereo per gli operatori avvendo ottenuto il marchio di qualità;

Considerando l’articolo 10 dell’Accordo relativo alla creazione nel Mediterraneo di un Santuario per i mammiferi marini, che stipula che “le Parti si concertano in vista di armonizzare per quanto possibile le misure stabilite degli articoli precedenti [dell’Accordo]”;

Su proposta dei gruppi di lavoro, il Comitato Scientifico e Tecnico raccomanda alle Parti 1. di attuare degli strumenti giuridici nazionali necessari per la prevenzione delle perturbazioni

intenzionali dei mammiferi marini prerequisamente per la creazione di qualsiasi tipo di marchio di qualità per l’attività di whale watching (Racc. 6.19);

2. di promuovere il marchio di qualità “High Quality Whale Watching” ® ACCOBAMS/Pelagos sul loro territorio nazionale

e di attuarlo secondo un disciplinare più vincolante delle disposizioni del marchio stesso (Racc. 7.14);

3. di mantenere il carattere comune Pelagos-ACCOBAMS del marchio di qualità “High Quality Whale Watching” ® ACCOBAMS/Pelagos (Racc. 6.21);

4. di adottare la definizione della nozione di disturbo intenzionale dei mammiferi marini riportata in allegato 1 (cfr. Racc. 7.14);

1 Marchio di proprietà dell’ACCOBAMS sviluppata nel modo cogiunto con l’Accordo Pelagos

Supprimé: Considerando la risoluzione 3.23 dell’ACCOBAMS sull’osservazione commerciale dei mammiferi marini verso un marchio di qualità;

Commentaire [1]: Il gruppo di lavoro « whale watching » essendo stato sopresso, la bozza di definizione della nozione di disturbo intenzionale dei mammiferi marini, atatto da partire dei lavori della Francia, è sottoposto con la presente ai Capi Delegazione del CST.

(3)

5. di adottare i termini di riferimento riportati in allegato 2 per stabilire la lista degli operatori di whale watching suscettibili di operare nel Santuario

e di trasmettere al Segretariato Permanente la lista degli operatori di whale watching cosi stabilita sul loro territorio di concerne e regolarmente attualizzata (cfr. Discussioni del CST5bis e Racc. 7.15);

6. di aggiornare la risoluzione 4.5* a tal proposito (Cfr. Racc. 6.1).

La presente raccomandazione sostituisce le raccomandazioni 6.1, 6.19, 6.21, 7.14 e 7.15 dei VI e VII Comitati Scientifici e Tecnici.

Commentaire [2]: I termini di riferimento presentati al CST7 hanno dovuto essere modificati per prendere in considerazione gli operatori di whale watching situati fuori dal Santuario ma che esercitano la loro attività dentro il Santuario. Il gruppo di lavoro « whale watching » essendo stato sopresso, le proposte di modifica sono sottomesse con la presente ai Capi Delegazione del CST.

(4)

* Rammento della risoluzione 4.5 (estratto)

Su raccomandazione del Comitato scientifico e Tecnico, le Parti

1. DECIDONO la realizzazione di un marchio di qualità relativo alle attività d’osservazione dei mammiferi marini a scopo turistico e basato sull’attività volontaria degli operatori;

2. DECIDONO, per il conseguimento del marchio, di fare riferimento al codice di buona condotta integrato con misure specifiche definite nel documento ACCOBAMS-MOP3/2007/Doc59 intitolato « Proposte di linee guida per il rilascio di un marchio di qualità riservato agli operatori di whale watching dell’area Pelagos/ACCOBAMS »;

3. INCORAGGIANO a sostenere:

a) l’aggiornamento periodico della banca dati degli operatori che esercitano l’attività di whale- watching;

b) il progetto di formazione periodica degli operatori, alla quale sarebbe subordinato il rilascio del marchio;

c) la diffusione di strumenti pedagogici ad hoc (codice di buona condotta e libretto per gli operatori, pubblicazione periodica nella quale siano elencati gli operatori detentori del marchio, poster, tavole, opuscolo sull’identificazione, ecc.);

4. PRENDONO ATTO con soddisfazione del lavoro effettuato sulla basa del documento fornito e INCARICANO il Segretariato Permanente di lavorare in collaborazione con il Segretariato Permanente dell’ACCOBAMS, per finalizzare il processo d’attribuzione di questo marchio di qualità chiedendo, se necessario, una consulenza esterna;

Commentaire [3]: Se necessario, si prega di portare le proposte di modifica direttamente nel corpo del testo (e non sotto la forma di commento)

(5)

Allegato 1: definizione della nozione di disturbo intenzionale dei mammiferi marini E’ definito come “disturbo intenzionale dei mammiferi marini”, tutti i comportamenti ai confronti delle specie elencate nell’appendice 1 e che vanno contro le regole emananti dal codice di buona condotta per l’osservazione dei cetacei stabilito dagli Accordi Pelagos e ACCOBAMS e riportato in appendice 2.

(6)

Appendice 1 Lista dei mammiferi marini

CETACEI

MYSTICETI Balaenidae

Balena franca australe (Eubalaena australis) Balena franca nordatlantica (Eubalaena glacialis) Balaenopteridae

Balenottera minore (Balaenoptera acutorostrata) Balenottera minore antartica (Balaenoptera bonaerensis) Balenottera boreale (Balaenoptera borealis)

Balenottera di Eden (di Bryde) (Balaenoptera edeni) (incluso B. brydei) Balenottera azzurra (Balaenoptera musculus)

Balenottera comune (Balaenoptera physalus) Megattera (Megaptera novaeangliae) Neobalaenidae

Caperea (Caperea marginata) ODONTOCETI

Delphinoidea

Cefalorinco di Commerson (Cephalorhynchus commersonii) Delfino comune (Delphinus delphis)

Delfino comune dal lungo rostro (Delphinus capensis) Orca (Orcinus orca)

Pseudorca (Pseudorca crassidens) Feresa (Feresa attenuata)

Globicefalo di Gray (Globicephala macrorhynchus) Globicefalo (Globicephala melas)

Peponocefalo (Peponocephala electra) Grampo (Grampus griseus)

Lagenodelfino (Lagenodelphis hosei) Lagenorinco acuto (Lagenorhynchus acutus)

Lagenorinco rostrobianco (Lagenorhynchus albirostris) Lagenorinco dalla croce (Lagenorhynchus cruciger) Lagenorinco scuro (Lagenorhynchus obscurus) Lissodelfino australe (Lissodelphis peronii) Sotalia della Guyana (Sotalia guianensis) Susa indopacifica (Sousa chinensis)

Stenella maculata pantropicale (Stenella attenuata) Stenella climene (Stenella clymene)

Stenella striata (Stenella coeruleoalba) Stenella maculata atlantica (Stenella frontalis) Stenella dal lungo rostro (Stenella longirostris) Steno (Steno bredanensis)

Tursiope indo-pacifico (Tursiops aduncus) Tursiope (Tursiops truncatus)

Monodontidae

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Beluga (Delphinapterus leucas) Phocoenidae

Phocoena dioptrica (Phocoena dioptrica) Focena comune (Phocoena phocoena) Physeteroidea

Cogia di De Blainville (Kogia breviceps) Cogia di Owen (Kogia sima)

Capodoglio (Physeter macrocephalus) Ziphiioidae

Berardio australe (Berardius arnuxii) Iperodonte boreale (Hyperoodon ampullatus) Iperodonte australe (Hyperoodon planifrons) Mesoplodonte di Sowerby (Mesoplodon bidens) Mesoplodonte di De Blainville (Mesoplodon densirostris) Mesoplodonte di Gervais (Mesoplodon europaeus) Mesoplodonte di Layard (Mesoplodon layardii) Mesoplodonte di True (Mesoplodon mirus) Mesoplodonte di Longman (Indopacetus pacificus) Zifio (Ziphius cavirostris)

SIRENIA

Dugongo (Dugong dugon)

Lamantino dei Caraibi o Manato dei Caraibi (Trichechus manatus)

PINNIPEDI

Otariidae

Otaria orsina antartica (Arctocephalus gazella) Otaria orsina subantartica (Arctocephalus tropicalis) Phocidae

Foca grigia (Halichoerus grypus) Foca di Weddel (Leptonychotes weddellii)

Foca mangiagranchi o foca cancrivora (Lobodon carcinophaga) Elefante marino meridionale (Mirounga leonina)

Foca monaca (Monachus monachus) Foca di Ross (Ommatophoca rossii)

Foca della Groenlandia (Pagophilus groenlandicus) Foca comune (Phoca vitulina)

Foca dagli anelli (Pusa hispida) (= Phoca hispida) Foca dal berretto o foca dal cappuccio (Cystophora cristata) Foca leopardo (Hydrurga leptonyx)

Foca barbata (Erignathus barbatus) Odobenidi

Tricheco (Odobenus rosmarus)

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Appendice 2

Codice di buona condotta per l’osservazione dei cetacei nel Mediterraneo

L’osservazione dei cetacei può essere causa di grande disturbo qualora non venga praticata correttamente. Le seguenti regole consentono di ridurre l’impatto sui comportamenti vitali dei delfini e delle balene (caccia, riposo o socializzazione tra individui). Le regole enunciate di seguito possono essere applicate sia dai diportisti che dai pescatori, dagli operatori di whale watching o da altri utenti del mare, all’interno del Santuario Pelagos e al di fuori di esso.

Il seguente schema individua due zone cruciali per l’avvicinamento dei cetacei: la zona di allerta (in giallo) e la zona vietata (in rosso).

(9)

1- Zona di allerta (in giallo)

La zona di allerta (300 m) individua la fascia entro la quale i disturbi causati dall’imbarcazione (presenza, rumore, gas di scarico) incidono notevolmente sugli animali. Quando si accede all’interno di quest’area, per ridurre i disturbi di cui sopra, bisogna adottare un comportamento che rispetti norme rigide:

ü La velocità dell’imbarcazione deve essere costante e modulata su quella dell’animale più lento.

Non deve superare i 5 nodi;

ü L’avvicinamento deve avvenire seguendo una traiettoria che diventa progressivamente parallela alla rotta degli animali (freccia verde nello schema). L’imbarcazione si posiziona quindi obliquamente rispetto ai cetacei e segue la loro rotta;

ü È vietato qualsiasi cambiamento brusco di velocità e di direzione;

ü Per ridurre le perturbazioni acustiche, ecoscandagli e sonar devono essere spenti;

ü In presenza di piccoli, bisogna aumentare l’attenzione e ridurre la distanza di avvicinamento;

ü In caso di disturbo degli animali, bisogna lasciare immediatamente la zona di allerta: ad esempio, un comportamento che ha le caratteristiche di una fuga (accelerazione, cambiamento di rotta, allontanamento dall’osservatore) deve essere considerato come un caso di disturbo;

ü Il tempo di osservazione è limitato a mezz’ora;

ü In presenza di più imbarcazioni, una solo può rimanere nella zona di allerta. In questo caso, il tempo di osservazione si riduce a un quarto d’ora e le altre imbarcazioni debbono pazientare aldilà dei 300 m. Il contatto radio tra le varie imbarcazioni consentirà di coordinare le osservazioni;

ü Al termine dell’osservazione, l’imbarcazione deve lasciare progressivamente l’area, seguendo una rotta che segnali in maniera chiara la sua partenza. La velocità rimarrà moderata fino a quando non verrà raggiunta una distanza sufficiente a evitare il rischio di collisione.

2- Zona vietata (in rosso)

La zona vietata individua la fascia in cui le imbarcazioni non debbono mai penetrare (salvo in caso di avvicinamento spontaneo dei cetacei all’imbarcazione). Tale fascia è di 100 m. Aldilà di questo limite, i cetacei avvertirebbero la presenza dell’imbarcazione come un pericolo o un’intrusione nel loro spazio vitale e il loro comportamento ne sarebbe fortemente disturbato.

Inoltre, l’imbarcazione non deve avvicinarsi agli animali né da davanti (riduzione del campo visivo), né da dietro: in quest’ultimo caso, gli animali avrebbero l’impressione di essere inseguiti dall’imbarcazione.

Quando l’imbarcazione raggiunge il limite della zona vietata, la velocità deve essere ridotta a zero e il motore in folle.

È vietato penetrare all’interno dei gruppi per non creare disturbi di tipo sociale.

(10)

3- Caso particolare dell’avvicinamento degli animali all’imbarcazione

Quando i cetacei raggiungono spontaneamente l’imbarcazione, i passeggeri non devono cercare di toccarli, né direttamente né con l’ausilio di un oggetto, non devono fare il bagno vicino a loro né dar loro da mangiare. La maggior parte delle regole precedenti rimane in vigore, in particolare il divieto di penetrare all’interno dei gruppi e il rispetto di un’andatura lenta e regolare.

4- E, in generale...

Un operatore deve organizzare delle uscite a vocazione naturalistica piuttosto che delle escursioni centrate sui cetacei. L’obiettivi è di limitare la pressione sugli animali e assicurare la sensibilizzazione e la sodisfazione del pubblico.

L’uscita in mare deve essere abbinata a una presentazione sui cetacei e l’ambiente marino con finalità educative, da parte di una guida qualificata, che abbia seguito una formazione e in grado di identificare le specie incontrate, di individuare le loro fasi di attività, nonché di constatare eventuali perturbazioni.

L’attività di « pesca in altura » combinata all’organizzazione di osservazioni di cetacei in una sola e stessa formula non è tolerata (le tecniche di pesca non sono compattibili con il codice di buona condotta), così come il « nuoto con i cetacei », sia per dei motivi di sicurezza che di disturbo degli animali.

L’operatore non deve riccorrere a dei servizi di rivelazione aerea per localizzare i cetacei (la rivelazione aerea è un mezzo per accelerare e facelitare la localizzazione degli animali, che trascine un aumento della pressione e un’intensificazione dell’attività).

Non appena si avvistano i cetacei o a partire da 1.000 m di distanza, sono d’obbligo una particolare attenzione e una velocità non superiore ai 10 nodi: in effetti, possono essere presenti nell’area altri animali e quindi il rischio di collisioni non è trascurabile. Inoltre, una velocità più alta creerebbe disturbo negli animali anche a una grande distanza.

In termini generali, il whale watching non è consigliato lungo la fascia costiera entro le 5 miglia, in quanto, in questa zona, i cetacei sono già fortemente disturbati dalle attività antropiche.

5- In breve

ü Muoversi lentamente e avanzare con calma e regolarità non appena si avvistano i cetacei e, in particolare, nella zona dei 300 metri.

ü Non avvicinarsi oltre i 100 m.

ü La durata dell’attività di osservazione è al massimo di 30 minuti e di 15 minuti in caso di presenza di altre imbarcazioni.

ü Una sola imbarcazione nella zona dei 300 metri.

ü Non riccorrere a dei servizi di rielazione aerea per localizzare i cetacei ü Non esercitare l’attività di “pesca in altura”

ü Non cercare mai di toccare i cetacei, di dar loro da mangiare e di nuotare con loro.

(11)

Allegato 2: termini di riferimento per lo stabilimento della lista degli operatori di whale watching suscetibili di svolgere la loro attività nel Santuario Pelagos

(12)

PROGETTO DI TERMINI DI RIFERIMENTO PER STABILIRE LA LISTA DEGLI OPERATORI DI WHALE WATCHING IN GRADO DI ESERCITARE LA

LORO ATTIVITA NEL SANTUARIO PELAGOS

1. DEFINIZIONE DEL WHALE WATCHING

In questo rapporto, il termine “whale watching” è definito nel modo seguente:

“Tutte le attività umane condotte in mare da una piattaforma (navi, aerei, terra) che coinvolgono dei cetacei in libertà come l’osservazione, il nuoto con, e l’alimentazione come strumento di raccolta di fondi, comprese le attività commerciali e di ricerca” (ACCOBAMS 2004; IWC 2004).

2. NATURA DEGLI OPERATORI DI WHALE WATCHING

Lo studio di P. Mayol e P. Beaubrun del 2005 “Il whale watching nel Mediterraneo Francese:

inventario e prospettive”2 stabilisce che il censimento degli organismi che propongono un’attività di whale watching riguarda le strutture (società ed associazioni) Francesi, Italiane e Monegasche che beneficiano di una retribuzione da parte dei privati per organizzare ufficialmente le uscite di osservazione dei cetacei, partendo da un porto mediterraneo Francese, Italiano o Monegasco, sia per fini commerciali (turistici), che didattici, sociali o scientifici. Sono esclusi i diportisti whale watchers ed i professionisti che, pur potendo svolgere quest’attività, non la promuovono.

Lo studio di C. Fortuna e all. del 2004 “Review of Italian whale-watching: status, problems and prospective” presenta le diverse categorie di attività nelle quali possono rientrare gli operatori di whale watching:

• attività commerciale (in senso stretto): attività caratterizzata da uscite in mare di una durata compresa fra le 4 e le 8 ore;

• attività di ecoturismo dedicata ai cetacei: attività caratterizzata da uscite in mare di una durata compresa fra una e due settimane;

• attività di ricerca: attività spesso caratterizzata dal contributo degli ecoturisti in materia di osservazione.

Lo studio di P. Mayol e P. Beaubrun del 2005 “Il whale watching nel Mediterraneo Francese:

inventario e prospettive” rivela l’esistenza di quattro tipologie di strutture coinvolte nell’attività di whale watching.

2 Mayol P. e Beaubrun P. (2005) - Le whale-watching en Méditerranée française : état des lieux et perspectives.

Recensement des Opérateurs, diagnostic socio-économique et écologique de l'activité, propositions préliminaires de gestion. Rapporto realizzato da Souffleurs d'Ecume per il MEDD nell’ambito del Santuario Pelagos per i mammiferi marini nel Mediterraneo. 104 p. www.souffleursdecume.com/docs/Whale_Watching__Medit_francaise.pdf

Una pubblicazione in inglese è stata proposta dalla Francia nel 2007 per l’IWC: Mayol P., Beaubrun P. Dhermain F. e Richez G. (2007) - Commercial whale watching off the French Mediterranean coast. 59th International Meeting Commission (IWC/59/10), Anchorage, USA, 14 p. www.souffleursdecume.com/docs/59-10.pdf

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2.1 Gli Operatori di whale watching: essi sono responsabili dell’attività sul campo e dell’avvicinamento dei cetacei. Alcuni gestiscono l’intera attività di promozione e le prenotazioni mentre altri delegano questo compito, interamente o parzialmente, a prestatori di servizi.

2.2 I Prestatori di servizi nell’ambito del whale watching: essi gestiscono gli aspetti di comunicazione/pubblicità e/o le prenotazioni per conto di alcuni operatori (includono i centri di prenotazione, i tour-operator e gli uffici del turismo). Non sono responsabili dello svolgimento dell’attività in quanto non sono presenti sul campo. Sono stati censiti perché la qualità del whale watching praticato nel Mediterraneo francese dipende, in parte, dalle loro azioni di comunicazione e dalla scelta degli operatori partner che essi effettuano.

2.3 Le Strutture di noleggio: esse mettono a disposizione degli operatori che non possiedono mezzi propri delle imbarcazioni (con o senza equipaggio). La prestazione avviene, in generale, tramite il noleggio. Le strutture di noleggio non rappresentano, in alcun modo, attività di whale watching.

2.4 I prestatori esterni: alcuni operatori di whale watching si rivolgono a dei prestatori esterni per localizzare i cetacei con mezzi aerei o per gestire e animare le uscite a bordo (istruttori subacquei, biologi esperti).

Prestatori esterni

Struttura di noleggio

Operatore Prestatori di servizi nell’ ambito del Whale Watching offre i suoi

servizi al promuove

l’attività del

mette a disposizione la nave (con o senza equipaggio) della

Categorie di operatori di whale watching

3. AREA DI STUDIO

Il perimetro del Santuario Pelagos si estende su 2,022 km di fascia costiera distribuiti su 5 regioni e 241 comuni che possono potenzialmente accogliere strutture che organizzano uscite di whale watching (vale a dire dotati di un porto). I confini del perimetro di studio corrispondono a quelli del Santuario Pelagos illustrati nella tabella seguente. La lista dei comuni del Santuario Pelagos è riportata nell’allegato 1.

Confini del Santuario Pelagos

Ovest Est

Nord Punta Escampobariou (ovest Giens) 43°01’70 N

06°05’90 E

Capo Ferro (costa nord orientale della Sardegna) 41°09’18 N

09°31’18 E Sud Capo Falcone (ovest del Golfo dell’ Asinara)

40°58’00’’ E 08°12’00 N

Fosso Chiarone (costa occidentale italiana) 42°21’24 N

11°31’00 E

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Tenendo conto del fatto che degli operatori di whale watching sono suscettibili d’imbarcare a partire di un porto situato fuori da questi limiti per esercitare la loro attività nelle acque del Santuario, l’area di studio deve essere estesa a una distanza che puo essere percorsa due volte in una giornata (per un andato-ritorno in 7 ore) da un’imbarcazione a vela (velocità massimale di 6 nodi) o a motore (velocità massimale di 30 nodi) a partire di un punto d’imbarco. I limiti estesi cosi fissati sono presentati nella tabella seguente.

Limiti estesi (per gli operatori situati fuori dal Santuario)

Ovest Est

Nord Barca a motore: Montpellier

Barca vela: Sanary/mer Barca a motore: Terracina Barca vela: Civitavecchia Sud Barca a motore: Portoscuso

Barca vela: Capo Caccia Barca a motore: Capo Ferrato Barca vela: Capo Coda Cavallo

Gli operatori di whale watching che propongono delle escursioni di parecchi giorni e quindi susceptibili di esercitare la loro attività nelle acque del Santuario a partire di un punto d’imbarco situato al di là dei limiti estesi, possono essere identificati durante un censimento degli operatori sulla fascia marittima di concerne tramite il questionnario riportato nell’allegato 2.

4. ORGANIZZAZIONE DEL CENSIMENTO

Il censimento consiste nel fare un inventario esaustivo di tutte le strutture di whale watching direttamente e completamente interessate (operatori e prestatori di servizi solo) dall’attività in questione.

4.1 Protocollo di realizzazione

• Uso di diversi motori di ricerca su internet;

• Prospezioni sul campo (visite dei porti in grado di accogliere gli operatori);

• Contatto con i comuni, le capitanerie, gli uffici del turismo interessati e le tour operator;

• Studio delle pubblicazioni che trattano direttamente o indirettamente l’argomento;

• Scambi con altri organismi che possono fornire informazioni in merito;

• Utilizzo di un modello comune di griglia informativa da compilare per ogni struttura di whale watching (allegato 2).

4.2 Parole chiave suggerite per la ricerca su Internet

• Whale watching/Whale watching + Pelagos/ Mediterraneo;

• Osservazione/osservare/incontrare/incontro/nuoto /nuotare + cetacei/ delfini/ balene/

capodogli/mammiferi marini + Pelagos/Mediterraneo;

• Volontariato/ricerca/Safari/escursione + delfino + Mediterraneo.

Queste parole chiave saranno tradotte nella lingua del paese dove la ricerca d’operatori è effettuata e l’espressione “Mediterraneo” potrà essere sostituita dal nome del paese interessato.

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Allegato 1: lista dei comuni del Santuario Pelagos

Comuni in Francia

Ajaccio Ersa Patrimonio Taglio Isolaccio

Alata Eze Penta di Casinca Talasani

Albitreccia Farinole Piana Tallone

Aleria Figari Pianatolli Bicchisano Théoule sur mer

Algajola Fréjus Pietracorbara Tomino

Antibes Furiani Pietrosella Vallauris

Appietto Galeria Pino Valle di Campoloro

Aregno Gassin Poggio Mezzana Ventiseri

Barrettali Ghisonaccia Porto Vecchio Venzolasca

Bastia Grimaud Propriano Vico

Beaulieu sur mer Grosseto Prugna Prunelli di Fiumorbo Villanova

Belgodère Hyères Ramatuelle Ville di Pietrabugno

Belvédère Campomoro L'Ile Rousse Rogliano Villefranche sur mer

Biguglia La Croix Valmer Roquebrune Cap Martin Villeneuve Loubet Bonifacio La Londe Les Maures Roquebrune sur Argens Zonza

Borgo Le Lavandou Saint Florent

Bormes Les Mimosas Le Rayol Canadel sur mer Saint Jean Cap Ferrat

Brando Lecci Saint Laurent du Var

Cagnano Linguizzetta Saint Raphaël

Cagnes sur mer Lucciana Saint Tropez

Calcatoggio Lumio Sainte Maxime

Calenzana Luri San Gavino di Tenda

Calvi Mandelieu la Napoule San Giuliano

Canale di Verde Menton San Martino di Lota

Canari Meria San Nicolao

Cannes Monacia d'Aullène San Pietro di Tenda

Cap d'Ail Monticello Sant'Andréa d'Orcino

Cargèse Morsiglia Santa Lucia di Moriani

Casaglione Nice Santa Maria di Lota

Castellare di Casinca Nonza Santa Maria Poggio

Cavalaire sur mer Occhiatana Sari Solenzara

Centuri Ogliastro Sartène

Cervione Olmeta di Capo Corso Serra di Ferro

Coggia Olmeto Serra di Fiumorbo

Cogolin Osani Serriera

Conca Ota Sisco

Corbara Palasca Solaro

Coti Chiavari Partinello Sorbo Ocagnano

Comune nel Principato di Monaco

Monaco

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Comuni in Italia

Aglientu Follonica Rio Marina

Alassio Forte dei Marmi Rio nell'Elba

Albenga Framura Riomaggiore

Albisola Superiore Genova Riva Ligure

Albissola Marina Grosseto Rosignano Marittimo

Ameglia Imperia San Bartolomeo al Mare

Andora Isola del Giglio San Giuliano Terme

Arenzano La Maddalena San Lorenzo al Mare

Arzachena La Spezia San Remo

Badesi Laigueglia San Vincenzo

Bergeggi Lavagna Santa Margherita Ligure

Bibbona Lerici Santa Teresa Gallura

Bogliasco Levanto Santo Stefano al Mare

Bonassola Livorno Sarzana

Bordighera Loano Sassari

Borghetto Santo Spirito Magliano in Toscana Savona

Borgio Verezzi Marciana Scarlino

Camaiore Marciana Marina Sestri Levante

Camogli Massa Sori

Campo nell'Elba Moneglia Sorso

Camporosso Monte Argentario Spotorno

Capalbio Monterosso al Mare Stintino

Capoliveri Montignoso Taggia

Capraia Isola Noli Trinità d'Agultu e Vignola

Carrara Orbetello Vado Ligure

Castagneto Carducci Ospedaletti Vallecrosia

Castelsardo Palau Valledoria

Castiglione della Pescaia Pietra Ligure Varazze

Cecina Pietrasanta Vecchiano

Celle Ligure Pieve Ligure Ventimiglia

Ceriale Piombino Vernazza

Cervo Pisa Viareggio

Chiavari Porto Azzurro Zoagli

Cipressa Porto Torres

Cogoleto Portoferraio

Costarainera Portofino

Deiva Marina Portovenere

Diano Marina Rapallo

Finale Ligure Recco

(17)

Secrétariat Permanent de l’Accord Pelagos / Segretariato Permanente dell’Accordo Pelagos Palazzo Ducale – Piazza Matteotti, 9 – IT-16123 Genova

Tel. +39 010 570 2201 – Fax. +39 010 553 8806 - Email: secretariat@sanctuaire-pelagos.org

Allegato 2: Modello di griglia informativa da compilare per ogni struttura di whale watching

Nome

commerciale Iniziali Nome società Statuto

legale SIRET / SIRENE / IVA o equivalente

Nome e Cognome del responsabile

Statuto del responsabile

Creato

nel Attività

ww dal

Attività esercitata nel Santuario Pelagos Indirizzo

sede Indirizzo

nave Tel. Cell. Fax. E-mail Sito

internet

Questo documento permette di ottenere i contatti e le informazioni base sugli operatori di whale- watching nel contesto di un censimento. Questa griglia può essere espansa tramite un ulteriore lavoro più approfondito permettendo un’analisi dell’attività con degli elementi come i nomi e le caratteristiche delle navi utilizzate, formule di whale-watching praticate, i periodi e i siti visitati, gli aspetti socio-economici relativi all'attività, etc.

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