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ATTIVITA E METODOLOGIE PER LA PRIMISSIMA INFANZIA: ALLA SCOPERTA DEL CESTINO DEI TESORI E DEL GIOCO EURISTICO IL CESTINO DEI TESORI

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Attività e metodologie per la primissima infanzia: alla scoperta del cestino dei tesori e del gioco euristico di Jlenia Bortoletto

ATTIVITA’ E METODOLOGIE PER LA PRIMISSIMA INFANZIA:

ALLA SCOPERTA DEL CESTINO DEI TESORI E DEL GIOCO EURISTICO di Jlenia Bortoletto1

IL CESTINO DEI TESORI

Tra i sei e i nove mesi, la testa del bambino cresce più velocemente rispetto al resto del corpo in quanto al suo interno si sviluppano miliardi di connessioni cerebrali che andranno a determinare il suo sviluppo fisico, emozionale, sociale ed intellettivo; il bambino durante questa fase di sviluppo riesce a controllare il capo, i muscoli del tronco e degli arti superiori, sta seduto senza appoggio, inizia i suoi primi spostamenti a carponi o strisciando. A livello manipolativo il bambino in questa fase comincia ad afferrare gli oggetti con la “pinza”, cioè utilizzando pollice e indice; è inoltre in grado di lasciar cadere volontariamente degli oggetti. In questa fase è fondamentale offrire al bambino la più vasta possibilità di esperienze sensoriali, in quanto è attraverso l’esperienza e la senso-percettività che il bambino riconosce ed assimila le caratteristiche degli oggetti e degli spazi. Maggiore sarà la varietà di esperienze maggiori saranno le connessioni cerebrali che andranno a crearsi.

Cos’è il cestino dei tesori e come può aiutare il bambino in questa fase di sviluppo? Il cestino dei tesori, frutto degli studi della Psicopedagogista inglese Elinor Goldschmied (1910-2009), è una modalità che si utilizza per incoraggiare il bambino nel gioco e nell’apprendimento fin da quando riesce a stare seduto e finché non è ancora in grado di andare a carponi; l’utilizzo del cestino dei tesori stimola la coordinazione occhio- mano- bocca offrendo allo stesso tempo una ricchezza di esperienze sensoriali attraverso degli oggetti che vengono collocati a portata del bambino.

Il bambino attraverso l’utilizzo del cestino dei tesori apprende attivamente, sviluppando così la capacità di scoperta, concentrazione e attenzione. Durante l’attività del cestino dei tesori il bambino ha la possibilità di esplorare gli oggetti, di compiere scambi di tipo visivo, relazionale, sonoro con gli altri bambini presenti e con l’adulto; è fondamentale osservare il bambino durante il gioco con il cestino dei tesori in quanto ci aiuta a comprendere meglio le sue preferenze rispetto a delle tipologie di oggetti, ed il suo rifiuto per altri, aiutandoci a predisporre nelle sedute successive oggetti stimolanti per il bambino.

Nel cestino dei tesori vengono proposti al bambino oggetto di uso comune, scelti per stimolarne i sensi e l’attenzione; si offre così al bambino la possibilità di fare esperienza

1 Educatrice laureata in Scienze dell’Educazione e della Formazione, indirizzo Educazione della prima infanzia, presso l’Università di Padova.

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Attività e metodologie per la primissima infanzia: alla scoperta del cestino dei tesori e del gioco euristico di Jlenia Bortoletto

sulla consistenza, sulla forma, sul peso, sul gusto, sull’olfatto, sul colore, sul suono. Per poter stimolare il bambino su tutti questi fronti è indispensabile scegliere accuratamente gli oggetti da proporre secondo alcuni criteri. È importante che all’interno del cestino dei tesori siano presenti oggetti naturali, oggetti di materiali naturali, oggetti di legno, oggetti di metallo, oggetti di pelle, oggetti di stoffa, oggetti di gomma, carta e cartone;

tutti gli oggetti verranno comunque scelti secondo criteri di igienicità e sicurezza. Il materiale presente nel cestino dei tesori deve seguire l’evoluzione del bambino, di conseguenza deve cambiare in base alle sue esigenze; cambiare spesso gli oggetti stimola l’attenzione del bambino e gli permette di fare esperienza con materiali sempre nuovi, gli consente di riconoscerli quando vengono riproposti sperimentando nuovi usi e nuovi giochi. È fondamentale inoltre che il cestino dei tesori venga mantenuto in ordine, igienizzato ad ogni utilizzo così come gli oggetti, che andranno ogni volta disinfettati e riposti.

Ecco cosa possiamo proporre all’interno del cestino dei tesori

OGGETTI NATURALI Pigne di diverse misure, ciotoli,

conchiglie, castagne grandi, pietra pomice, spugne, limone, mandarino, mela OGGETTI DI MATERIALI NATURALI Gomitoli di lana, piccoli cestini, spazzoli

per unghie, pennello da barba

OGGETTI DI LEGNO Sonagli di diverse misure, nacchere, mollette da bucato, cubi, rocchetto di filo, anelli da tenda non verniciati, ciotoline OGGETTI DI METALLO Cucchiai di diverse dimensionu, frusta

piccola da cucina, mazzetti di chiavi, scatoline di metallo, formine per biscotti, anelli da tenda in ottone, campanelli, coperchi, campanello da bici

OGGETTI IN GOMMA-PELLE- STOFFA

Borsellino in pelle, piumino per cipria, pezzi di tubi in gomma, palle da tennis, tappo della vasca con catenella, sacchettini in stoffa ben cuciti con all’interno degli odori

OGGETTI DI CARTA-CARTONE Carta oleata, scatoline di cartone, cilindri di cartone

Indicazioni per l’uso del cestino dei tesori

Il cestino che andremmo a proporre al bambino non dovrà essere inferiore ai 35 cm di diametro e 10-12,5 cm di altezza; dovrà avere il fondo piano e dovrà essere senza manici, inoltre è preferibile che il cestino sia fatto di materiale naturale.

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Attività e metodologie per la primissima infanzia: alla scoperta del cestino dei tesori e del gioco euristico di Jlenia Bortoletto

Il cestino andrà riempito con una grande quantità di oggetti scelti dall’adulto; il ruolo dell’adulto è fondamentale durante l’attività con il cestino dei tesori. Inizialmente sarà un po’ complicato per l’adulto che si prende cura del bambino non intervenire, ma avrà comunque un ruolo fondamentale: sarà l’“ancora emotiva” creando nel bambino un senso di fiducia necessario per intraprendere l’uso del cestino dei tesori, incoraggerà ogni sua scoperta con lo sguardo e la mimica facciale, permetterà al bambino di utilizzare gli oggetti come meglio crede senza rimproverarlo, aumentando così la sua autostima e il suo entusiasmo.

È consigliabile offrire al bambino anche dei barattoli di medie dimensioni (ad esempio quelli di latta usati per il caffè) affinché il bambino abbia la possibilità di sperimentare il riempimento e lo svuotamento, scoprendo nuovi suoni e riscontrando come se un oggetto scompare nel barattolo poi riappare svuotando lo stesso.

L’attività del cestino dei tesori può considerarsi conclusa quando il bambino non dimostra più interesse verso gli oggetti da esso contenuti; una volta terminata l’attività, che può durare anche fino a trenta minuti, il cestino e gli oggetti vanno raccolti, igienizzati e riposti, così da essere pronti per la seduta successiva.

Ruolo dell’adulto

L’adulto durante l’utilizzo del cestino dei tesori non interviene nel gioco direttamente né con l’uso delle parole, osserva il bambino e lo incoraggia con sguardi di approvazione e sostegno; non è necessario correggere le impugnature scorrette degli oggetti che il bambino può avere, è fondamentale ricordarsi che il bambino sta facendo esperienza, di conseguenza va lasciato libero di sperimentare e di sbagliare. L’adulto ha la possibilità di osservare il bambino in un contesto privilegiato, può osservare se il bambino è attratto dal cestino dei tesori, quali sono i criteri con cui esplora gli oggetti, le interazioni sociali verso l’adulto ed eventualmente verso gli altri bambini presenti.

IL GIOCO EURISTICO

Il gioco euristico è un approccio che viene utilizzato con i bambini a partire dal secondo anno di vita; consiste nel proporre ai bambini, all’interno di uno spazio predefinito e di un arco temporale prefissato, una grande quantità di oggetti e di contenitori di diversa forma, consistenza e grandezza con i quali i bambini possano giocare liberamente senza l’intervento dell’adulto.

Quando il bambino inizia a muoversi nello spazio e a deambulare i suoi interessi mutano; il cestino dei tesori perde la sua capacità di attrarre il bambino, in quanto il piccolo è, ora più che mai, interessato ad esplorare spazi e oggetti che prima guardava

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Attività e metodologie per la primissima infanzia: alla scoperta del cestino dei tesori e del gioco euristico di Jlenia Bortoletto

stando seduto. I giochi che hanno una sola risposta corretta (come ad esempio puzzle, giochi dell’infilare etc) non sono per il bambino stimolanti, e la loro attenzione si esaurisce in pochi minuti. È fondamentale durante questo periodo che va dal primo al secondo anno di vita, proporre al bambino possibilità di esplorazione personale, in cui sia il bambino stesso protagonista dell’azione e responsabile di quel meccanismo di causa-effetto che tanto attrae i nostri piccoli protagonisti.

È necessario, quindi, proporre al bambino un’ampia varietà di oggetti attraverso i quali potrà fare esperimenti, inventarne usi inaspettati; euristico difatti deriva dal verbo greco

“eurisko” cioè “riuscire a scoprire”.

Il gioco euristico è un approccio che aiuta il bambino a concentrarsi e a sperimentare;

dobbiamo ricordarci che non esiste un utilizzo giusto o sbagliato degli oggetti, ogni scoperta del bambino è per noi adulti un successo. Potremo osservare come gli oggetti vengano spostati e inseriti in tubi di cartone, barattoli di latta e qualsiasi altro contenitore verrà loro proposto; osserveremo inoltre come i bambini selezioneranno, discrimineranno, metteranno in fila, costruiranno torri, sperimenteranno rotolamenti equilibri e disequilibri.

Elinor Goldschmied nel suo manuale ci presenta sette punti organizzativi affinché il gioco euristico diventi esperienza realmente educativa e formativa per il bambino:

- Il materiale di gioco dovrebbe essere almeno di quindici varietà, ogni tipo dovrebbe essere inserito in una sacca di stoffa chiusa da un laccio (in modo che quando non si utilizza la sacca possa essere appesa ad un gancio), ogni sacca conterrà circa 50-60 oggetti, saranno inoltre necessari venti barattoli. (questo materiale è pensato dall’autrice per un gruppo di 8 bambini).

- Lo spazio che l’adulto dovrà definire dovrà essere abbastanza ampio.

- Tutti gli latri giochi dovranno essere rimossi dallo spazio scelto.

- Dovrà essere riservato un tempo di circa un’ora per il gioco euristico (sistemazione degli oggetti compresa).

- L’adulto posizionerà gli oggetti per tutta la stanza dividendoli per categoria, saranno poi i bambini a effettuare la loro personale scelta.

- Durante l’attività l’adulto di tanto in tanto riorganizzerà gli oggetti sparsi per categoria, senza disturbare o interrompere la concentrazione dei bambini.

- Le sacche vuote saranno accanto all’educatrice, che starà seduta vicino a una parete in silenzio, senza intervenire; quando deciderà che è ora che i bambini raccolgano il materiale, chiederà ai bambini di riordinare gli oggetti mettendoli nella loro sacca.

Il ruolo dell’adulto è quello di facilitare la riuscita del gioco; quando l’adulto propone al bambino il gioco euristico non sono necessari suggerimenti o incoraggiamenti all’uso degli oggetti.

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Attività e metodologie per la primissima infanzia: alla scoperta del cestino dei tesori e del gioco euristico di Jlenia Bortoletto

Quando l’adulto decide che è giunta l’ora di riordinare, inizierà dando ad un bambino un oggetto ad esempio una catenella e gli mostrerà la sacca in cui andrà riposta; potrà poi continuare verbalmente ad incitare il bambino “guarda ce n’è un’altra dietro il barattolo, e una vicino alla sedia” così da aiutare i bambini a rimettere gli oggetti nella sacca giusta. L’attività di riordino svolta secondo queste modalità sarà di aiuto al bambino in quanto verrà incoraggiato a selezionare, riconoscere somiglianze e differenze, aumentando così le sue capacità di scelta e discriminazione degli oggetti. È utile inoltre nominare gli oggetti che vengono di volta in volta recuperati dai bambini, aiutandoli così ad aumentare il loro vocabolario.

L’intervento verbale dell’adulto è utile solo nel momento del riordino, durante tutta la durata dell’attività invece dovrebbe stare seduto accanto a una parete, una posizione privilegiata per osservare i piccoli all’opera. Se un bambino non dovesse trovarsi a suo agio in quella situazione di gioco, un’educatrice potrà prenderlo con sé è coccolarlo finché non si sarà calmato.

Per il gioco euristico saranno necessari diversi oggetti; alcuni potranno essere simili a quelli inclusi singolarmente nel cestino dei tesori, fornendo però la maggior varietà possibile di misura, forma, colore e materiale.

Elinor Goldschmied consiglia nel suo materiale alcuni oggetti per il gioco euristico: pon pon di lana, scatole e sacchetti, cilindri di cartone, nastri di tessuto, pezzi di legno lisciati, chiavi legate insieme in piccoli mazzetti, coperchi di barattoli, conchiglie, pigne, barattoli, anelli per tende, mollette in legno, bigodini, palline da ping pong, tappi in sughero di diverse dimensioni, catenelle.

Riferimenti bibliografici

Goldschmied E. e Jackson S. , Persone da zero a tre anni. Crescere e lavorare nell’ambiente del nido,Azzano San Paolo, Junior, 2010.

La Banca M., 101 giochi intelligenti e creativi da fare con il tuo bambino, Ariccia, Newton compton Editori, 2010.

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