Ho ritenuto opportuno inviare un sintetico appunto in merito alla mia candidatura alla Presidenza di Sipotra che, premetto, ho sottoposto all’attenzione degli Associati per spirito di servizio nei confronti di una Associazione che ritengo rappresenti un network di risorse culturali e professionali di elevatissimo profilo, in grado di fornire un contributo importante per le politiche in materia di trasporti sia al livello nazionale che locale.
A mio parere, fermi restando i riferimenti delle politiche comunitarie in materia, tra le numerose dinamiche che stanno profondamente modificando lo scenario della mobilità e delle logistica, tre meritano una particolare attenzione:
- I cambiamenti, le nuove spinte e le conflittualità al livello internazionale: l’Area Mediterranea ed Europea appare sempre più influenzata da dinamiche di carattere internazionale che vanno ben oltre le capacità di governo locale. Apertura di nuovi mercati, conflitti vecchi e nuovi, Paesi in consolidamento e crescita, riequilibrio di poteri globali, sono soltanto alcuni degli aspetti che generano repentine trasformazioni nei flussi di persone, merci e risorse – finanche finanziarie -;
- L’elevato livello di innovazione: i temi ambientali, energetici, tecnologici stanno, con la loro repentina evoluzione, alimentando significative variazioni delle dinamiche della logistica, andando ad influenzare finanche gli assett fisici e virtuali della mobilità;
- Il mutamento di rotta della politica nazionale: il Governo ha approvato ad agosto 2015 un Piano nazionale strategico per i porti e la logistica che, nella sua attenta fase di analisi e soprattutto nella sua individuazione delle azioni da attivare, ha posto le basi per un profondo riassetto del Paese sul versante dei trasporti. Riportare l’attenzione sul significato “trasportistico” dei trasporti (si passi il gioco di parole), anziché come di consueto concentrarsi su quello “politico”, “sociale” o “occupazionale”, è già stata una rivoluzione meritoria; ma lo sforzo attivato di attuare il Piano è ulteriore riprova della determinazione e della possibilità che entro pochi anni si riesca davvero a compiere una torsione di ruoli e funzioni nel comparto. Anche se certamente occorrerà lavorare e vigilare sul territorio per fronteggiare le inevitabili ripercussioni di sindacalismo istituzionale che si attiveranno seguendo l’ormai consueto copione del modello policentrico italiano.
Se queste sono dinamiche importanti, allora si profila uno spazio di utilità e di necessità per il comparto dei trasporti, all’interno del quale Sipotra potrebbe giocare un ruolo di protagonismo. Questo spazio è costituito da alcune esigenze cui fornire risposta, tra cui:
1. Quella di conoscere e capire i fenomeni e le dinamiche in atto (penso ad esempio alla portata di quelle internazionali ma anche alle innovazioni ambientali e tecnologiche);
2. Quella di confrontarsi con gli altri, trovare spazi di dibattito e confronto appunto in cui misurare la forza delle reciproche convinzioni e sperimentare approcci integrati. Lo dico in altri termini: ciascuno impegnato (o più propriamente “schiacciato”) nel proprio quotidiano necessita di spazi di confronto con altri per poter alimentare i propri percorsi di studio o decisionali nonché il proprio network relazionale;
3. Quella di “guardare al futuro” riappropriandosi di una visione scenaristica che, pur nelle sue molteplici difficoltà, consenta comunque di riproporre quell’esercizio di futuro che aiuta, stimola e prepara e che abbiamo troppo spesso tutti accantonato in virtù di uno schiacciamento sul presente, e spesso di emergenza;
4. Da ultimo quella di scendere sul territorio, soprattutto in virtù della necessità di accompagnare l’attuazione delle politiche al livello locale.
Credo che una Associazione come Sipotra possa valorizzare ed allargare il suo network lavorando – certamente in compatibilità con gli impegni di ciascuno – per aprire spazi di confronto su questi ed altri temi, offrendo ai propri Associati un adeguato spazio per offrire le proprie competenze ed i propri contributi e nel contempo proponendo alla politica, all’industria, alle istituzioni ed agli operatori momenti di approfondimento innovativi e di qualità.
Sono questi ovviamente solo spunti, che poi andranno collegialmente dibattuti ed approfonditi.
Intanto e comunque grazie per l’attenzione.