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Rapporto della Commissione della scienza, dell educazione e della cultura del 5 luglio 2019

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C u s s e g l d a l s s t a d i s

19.3009 n Mo. Consiglio nazionale (CSEC-CN). Programma d’incentivazione per la diffusione di progetti di digitalizzazione innovativi nel settore della formazione

19.3010 n Mo. Consiglio nazionale (CSEC-CN). Lancio di un programma per incentivare la digitalizzazione nelle università federali e cantonali, nelle scuole universitarie professionali e nel settore della formazione professionale e della formazione continua

Rapporto della Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del 5 luglio 2019

Riunitasi il 5 luglio 2019, la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-CS) ha esaminato le mozioni presentate il 21 febbraio 2019 dalla Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-CN) e accolte il 20 giugno 2019 dal Consiglio nazionale.

La mozione 19.3009 incarica il Consiglio federale di istituire le basi legali relative a un programma d'incentivazione per la diffusione di progetti di digitalizzazione innovativi nel settore della formazione.

La mozione 19.3010 incarica il Consiglio federale di istituire le basi legali e le condizioni finanziarie per un programma, di durata limitata, volto a incentivare la digitalizzazione al fine di raggiungere gli obiettivi formulati nella "Strategia Svizzera digitale".

Proposta della Commissione

La Commissione propone, all'unanimità, di respingere le mozioni 19.3009 e 19.3010.

Relatore: Eder

In nome della Commissione:

Il presidente

Ruedi Noser

Contenuto del rapporto:

1 Testo e motivazione

2 Parere del Consiglio federale del 22 maggio 2019 3 Deliberazioni e decisioni della Camera prioritaria

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1 Testo e motivazione 1.1 Testo

[19.3009]

Il Consiglio federale è incaricato di istituire le basi legali relative a un programma d’incentivazione per la diffusione di progetti di digitalizzazione innovativi nel settore della formazione. Sarà prevista una piattaforma per lo scambio e la diffusione delle buone pratiche già sviluppate in tutto lo spazio formativo svizzero, in particolare al di là delle frontiere linguistiche. Si tratterà di far conoscere i nuovi formati didattici supportati tecnicamente, come quelli sviluppati nelle scuole universitarie e, in

particolare, nel nuovo Center for learning sciences (LEARN) dei Politecnici federali di Losanna e di Zurigo.

La realizzazione di questo programma sarà strettamente coordinata con la piattaforma digitalinform.swiss, lanciata nel dicembre 2018.

Una minoranza (Tuena, Glauser, Gutjahr, Herzog, Keller Peter, Müri, Pieren, Rösti) propone di respingere la mozione.

[19.3010]

Il Consiglio federale è incaricato di istituire le basi legali e le condizioni finanziarie per un

programma, di durata limitata, volto a incentivare la digitalizzazione al fine di raggiungere gli obiettivi formulati nella "Strategia Svizzera digitale", adottata dal Consiglio federale il 5 settembre 2018, per i settori "Formazione, ricerca e innovazione".

A tale scopo occorre presentare un progetto, indipendente dal messaggio ERI, che menzioni sia gli obiettivi da raggiungere nelle università federali e cantonali, nelle scuole universitarie professionali e nel settore della formazione professionale e della formazione continua, sia le risorse finanziarie messe a disposizione dalla Confederazione per un periodo limitato. Il versamento di fondi federali a Cantoni ed enti privati (formazione continua) è subordinato al cofinanziamento, almeno nella stessa misura, da parte dei Cantoni e dei privati.

Una minoranza (Tuena, Glauser, Gutjahr, Herzog, Keller Peter, Müri, Pieren, Rösti) propone di respingere la mozione.

1.2 Motivazione

[19.3009]

Nella seduta dell’8 novembre 2018 delle CSEC-NR/SR sono state nuovamente evocate le opportunità offerte dall’uso delle nuove tecnologie di formazione digitali. Esistono già numerosi strumenti di digitalizzazione sperimentati e valutati che possono essere utilizzati per diversi livelli di formazione. Le tecnologie su cui si basano - ad esempio l’uso di video, occhiali VR e AR, robot didattici, intelligenza artificiale per l’apprendimento personalizzato - possono essere adattate in modo flessibile alle diverse fasce d’età. Tuttavia, un valore aggiunto può essere generato solo con un’integrazione pedagogica ottimale.

I progetti innovativi di digitalizzazione sono a bassa soglia e possono essere attuati senza che gli insegnanti abbiano una conoscenza approfondita delle tecnologie dell’informazione. Sono sviluppati grazie a un lavoro pionieristico e tutt’al più con piccoli crediti di ricerca in un contesto regionale e cantonale ristretto o presso i Politecnici federali e testati nelle singole scuole. Per favorire la diffusione dei progetti di digitalizzazione manca una piattaforma che ne garantisca lo scambio, la valutazione e lo sviluppo continuo in tutta la Svizzera e, soprattutto, al di là delle frontiere

linguistiche.

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La piattaforma "digitalinform.swiss", lanciata nel dicembre 2018, mette in pratica quest’idea, ma è limitata alla formazione professionale. Sarebbe opportuno estendere a tutti i livelli di formazione questo approccio per favorire l’impiego di progetti di innovazione digitali, in stretta collaborazione tra Confederazione e Cantoni, sulla base della legge sulla collaborazione nello spazio formativo

svizzero, in modo che le informazioni necessarie siano messe a disposizione della Confederazione in tempo utile per il prossimo messaggio ERI. Il programma d’incentivazione potrebbe essere lanciato come progetto di partenariato pubblico-privato con fondi della Confederazione e del settore privato.

[19.3010]

Gli istituti di formazione a tutti i livelli devono compiere grandi sforzi per garantire che le competenze necessarie possano essere trasmesse con le nuove tecnologie. I Cantoni hanno in parte già adottato alcune misure per il settore della scuola dell’obbligo e dell’insegnamento secondario. Vi è necessità di intervenire nella sfera di competenza della Confederazione. Nel confronto internazionale, molti Paesi sono già molto avanti per quanto riguarda la formazione e la formazione continua digitali della popolazione. I Paesi scandinavi e quelli del Benelux hanno reagito rapidamente ai cambiamenti che si stanno verificando. In Germania è previsto un accordo sulla digitalizzazione tra lo Stato e i Länder da oltre 5 miliardi di euro. Anche in Asia vengono messe a disposizione ingenti risorse finanziarie per consentire una risposta rapida alle grandi sfide. I 160 milioni di franchi stanziati dalla

Confederazione in questa legislatura sono insufficienti. Serve un programma di incentivazione, che può essere limitato nel tempo. In questo modo, con una partecipazione finanziaria paritetica dei Cantoni nell’ambito delle loro competenze e la partecipazione paritetica di enti privati responsabili della formazione continua sarà possibile ridurre i tempi di attuazione delle misure.

È opportuno elaborare un progetto separato parallelamente al messaggio ERI. In questo modo è possibile descrivere e quantificare più precisamente l’onere per le misure di digitalizzazione nel settore della formazione. Fissare un limite temporale nel quadro di un progetto separato risulta più facile che non nel caso di mezzi contenuti nel messaggio ERI. Inoltre, un simile approccio è più adatto a garantire un impiego mirato dei fondi federali per lo scopo effettivo.

2 Parere del Consiglio federale del 22 maggio 2019

[19.3009]

L’uso delle nuove tecnologie apre opportunità di formazione a tutti i livelli del sistema educativo.

Esistono già molti strumenti digitali che possono aiutare a sviluppare ulteriormente l’insegnamento e l’apprendimento. Tutti i settori della formazione sono consapevoli delle sfide poste dalla

digitalizzazione. Il Consiglio federale ritiene che i processi strategici introdotti dalla Confederazione o dai Cantoni (a livello intercantonale o nei singoli Cantoni) nonché le misure già adottate vadano nella direzione auspicata. Nel parere sulla mozione del gruppo PPD 18.3517, il Consiglio federale aveva già sottolineato che le misure possono essere realizzate coerentemente nell’ambito delle rispettive competenze, delle basi legali vigenti e in stretta cooperazione tra Confederazione e Cantoni.

Come citato nella mozione, nel settore della formazione professionale la Confederazione, i Cantoni e le organizzazioni del mondo del lavoro hanno creato, nel dicembre 2018, la piattaforma

digitalinform.swiss allo scopo di incoraggiare il trasferimento attivo del sapere tra i numerosi progetti sulla digitalizzazione. In tal modo si cerca di dare visibilità a quanto già esistente e di mettere

maggiormente in relazione fra loro gli attori della formazione professionale. Fino al 2024 questo progetto sarà una priorità della Confederazione nell’ambito della sua promozione di progetti, che costituisce uno degli obiettivi principali della piattaforma. Poiché la Confederazione ha la

competenza di promuovere progetti solo a livello di formazione professionale, non è possibile estendere il sussidio a tutti i livelli di formazione e creare un programma di incentivazione come richiesto dagli autori della mozione. Una piattaforma per ulteriori ambiti formativi dovrebbe limitarsi al

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trasferimento di informazioni ed essere esaminata e sostenuta congiuntamente dalla Confederazione e dai Cantoni nell’ambito della cooperazione in materia di formazione.

Nel settore universitario la Confederazione e i Cantoni provvedono, all’interno della Conferenza svizzera delle scuole universitarie (CSSU), a coordinare la politica universitaria a livello nazionale. A livello accademico la Conferenza svizzera dei rettori delle scuole universitarie swissuniversities garantisce lo scambio e il coordinamento. I sussidi vincolati a progetti secondo la legge federale sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero (LPSU) costituiscono già uno strumento per sostenere finanziariamente, per diversi anni, progetti d’importanza nazionale. Nel 2019 swissuniversities ha lanciato un programma d’incentivazione finanziato con sussidi vincolati a progetti per rafforzare le competenze digitali nell’insegnamento negli anni 2019 e 2020. Nell’ambito di questo progetto swissuniversities organizza anche due workshop sullo scambio di progetti innovativi e di buone pratiche. Nella pianificazione strategica per gli anni 2021-2024

swissuniversities ha definito prioritario il tema della digitalizzazione e tra le altre cose intende portare avanti il progetto di rafforzamento delle competenze digitali nell’insegnamento. Infine, il programma nazionale di ricerca "Trasformazione digitale" (PNR 77) lanciato di recente fornirà nuovi dati sui cambiamenti nei processi di apprendimento e di insegnamento. Lo studio si concentrerà anche sull’analisi dell’efficacia delle forme digitali di insegnamento e apprendimento.

In questo contesto, il Consiglio federale non vede attualmente la necessità di un ulteriore programma d’incentivazione o di una nuova base giuridica nel settore di competenza della

Confederazione. Nel prossimo messaggio ERI 2021-2024 il Consiglio federale esaminerà ancora più approfonditamente le sfide poste dalla digitalizzazione. Se ciononostante la mozione dovesse

essere accolta dalla prima Camera, il Consiglio federale si riserva il diritto di chiedere alla seconda Camera di trasformarla in un mandato d’esame incentrato su una piattaforma per il semplice trasferimento di informazioni nel settore dell’educazione.

[19.3010]

Il Consiglio federale condivide il parere degli autori della mozione: per trasmettere ai loro alunni e studenti le competenze richieste nell’era digitale, gli istituti di formazione di tutti i livelli devono fornire uno sforzo non indifferente avvalendosi, tra l’altro, delle nuove tecnologie. Anche la Confederazione e i Cantoni hanno un ruolo importante a tal fine. Il Consiglio federale è convinto che, nell’insieme, la Svizzera si posizioni bene in materia e che a tutti i livelli del sistema formativo vi sia piena

consapevolezza delle sfide poste dalla digitalizzazione. Le misure necessarie sono già previste o in fase di realizzazione. Grazie alle numerose misure già avviate, le competenze digitali nella

formazione e nella ricerca vengono sostanzialmente rafforzate.

Per quanto riguarda la scuola dell’obbligo, di competenza cantonale, per preparare gli alunni al mondo digitale i piani di studio delle regioni linguistiche si basano su competenze chiave. A livello intercantonale l’Assemblea generale della CDPE ha adottato, il 21 giugno 2018, una strategia per il passaggio al digitale nel settore educativo. Una pianificazione delle misure dovrebbe essere decisa su questa base nel 2019. Per i licei, nel 2018 il Consiglio federale e la Conferenza svizzera dei direttori della pubblica educazione (CDPE) hanno stabilito che l’informatica sarà obbligatoria per tutti gli alunni al più tardi dall’anno scolastico 2022/23. Nel quadro del "Programma formazione

professionale 2030" vengono ampiamente discusse le opportunità e le sfide della digitalizzazione e attuate le relative misure. La Confederazione, i Cantoni e le organizzazioni del mondo del lavoro hanno inoltre creato, nel dicembre 2018, la piattaforma digitalinform.swiss allo scopo di incoraggiare il trasferimento attivo del sapere tra i numerosi progetti sulla digitalizzazione. In tal modo si cerca di dare visibilità a quanto già esistente e di mettere maggiormente in relazione fra loro gli attori della formazione professionale. Con il programma "tras:formazione", l’Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP) offre ai docenti e alle direzioni scolastiche le formazioni continue del caso.

Nel settore universitario i sussidi vincolati a progetti secondo la legge federale sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero (LPSU) costituiscono già uno strumento per sostenere finanziariamente, per diversi anni, progetti d’importanza nazionale. swissuniversities ha lanciato il programma d’impulso "P8 Renforcement des digital skills dans l’enseignement" che mira a

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sostenere le attività delle scuole universitarie nel settore dell’insegnamento. Il 21 settembre 2018 il Consiglio federale ha lanciato il programma nazionale di ricerca (PNR) "Trasformazione digitale"

incaricando il Fondo nazionale svizzero (FNS) della relativa attuazione. L’obiettivo principale del programma è la generazione di conoscenze sulle opportunità e i rischi della digitalizzazione per la società e l’economia. Fra le priorità vi è il tema "Formazione, apprendimento e svolta digitale".

La formazione continua è innanzitutto un impegno personale, per il quale la Confederazione e i Cantoni agiscono in modo sussidiario. In tale contesto, nel 2018 la Confederazione ha avviato il progetto "Semplicemente meglio!... al lavoro", il programma dedicato alle imprese per rafforzare le competenze di base sul posto di lavoro, in particolare nel settore delle TIC. Inoltre, nel quadro di accordi di programma, la Confederazione sostiene le offerte di formazione continua dei Cantoni per la promozione delle competenze di base degli adulti.

In tale contesto il Consiglio federale ritiene che non siano necessari né un nuovo programma d’impulso né una nuova base legale, come già affermato nel suo parere in merito alle mozioni del Gruppo PPD 18.3517 e 19.3009. Il Consiglio federale è del parere che vadano portate avanti in modo coerente le attività nel quadro del messaggio ERI 2021-2024 per poter mantenere una visione d’insieme di tutti i mezzi destinati al settore ERI. La redazione di un messaggio separato nuocerebbe invece alla coerenza strategica, materiale e finanziaria.

[19.3009]

Il Consiglio federale propone di respingere la mozione.

[19.3010]

Il Consiglio federale propone di respingere la mozione.

3 Deliberazioni e decisioni della Camera prioritaria

[19.3009]

Il 20 giugno 2019, il Consiglio nazionale ha accolto la mozione con 118 voti contro 62 e 1 astensione [19.3010]

Il 20 giugno 2019, il Consiglio nazionale ha accolto la mozione con 118 voti contro 61e 1 astensione

4 Considerazioni della Commissione

La Commissione è stata rassicurata da Martina Hirayama, segretaria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione, sul ruolo centrale che la digitalizzazione assumerà nel prossimo messaggio FRI 2021-2024.

[19.3009]

Il nuovo messaggio conterrà infatti esplicitamente misure d’incentivazione per lanciare progetti di digitalizzazione innovativi nelle varie filiere di formazione. Per tale ragione, la CSEC-S propone all’unanimità di respingere la mozione 19.3009che prospetta la creazione di un programma d’incentivazione, in quanto la richiesta diventa superflua.

[19.3010]

La Commissione si è parimenti occupata dell’utilità di lanciare un programma per incentivare la digitalizzazione nelle università federali e cantonali, nelle scuole universitarie professionali e nel settore della formazione professionale e della formazione continua. La discussione ha evidenziato la necessità di un tale programma. In effetti, le scuole universitarie professionali hanno già imperniato la pianificazione 2021-2024 di swissuniversities e del Consiglio dei PF sulla gestione della

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della ricerca. In questo contesto, la Commissione condivide il parere del Consiglio federale di proseguire le attività in modo coerente nell’ambito del messaggio FRI 2021-2024. La Commissione ritiene che un messaggio supplementare e separato nuocerebbe alla coerenza sui piani strategico, materiale e finanziario. Per questo motivo, la Commissione propone all’unanimità di non sostenere la mozione 19.3010.

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