Termini di permanenza nell'incarico (Risposta a quesito del 18 marzo 2009)
Il Consiglio superiore della magistratura, nella seduta del 18 marzo 2009, ha adottato la seguente delibera:
“ - letta la nota del 20 gennaio 2009 inviata dal dr. … sulle problematiche scaturenti dall'applicazione del par. 49 della circolare sulle tabelle 2009/2011 relativo ai termini di permanenza nell'incarico;
- considerato che il dr. … ha rilevato che:
- la possibilità ivi richiamata (par. 49.6) di ricorrere allo scambio dei posti di cui al par. 42 della medesima circolare potrebbe determinare la prevalenza degli ultradecennali rispetto ad altri colleghi dell'ufficio pure interessati al medesimo scambio;
- la procedura di tramutamento per ultradecennalità disciplinata dal par. 49 della circolare non prevede meccanismi che consentano, a chi viene trasferito dal settore penale, di portare a termine processi in avanzata fase istruttoria, suggerendo una integrazione in tal senso della normativa secondaria;
- rilevato che entrambe le questioni sollevate trovano già adeguata soluzione nella normativa primaria e secondaria vigente, dal momento che:
- il richiamo al par. 42 della circolare operato dal successivo par. 49 deve intendersi integrale, con conseguente operatività della previsione secondo cui lo scambio di posti è possibile solo se non risultino pregiudicate le posizioni degli altri magistrati dell'ufficio, garantite dalla necessità di comunicare le richieste di scambio a tutti i colleghi dell'ufficio ai fini dell'eventuale indizione di concorsi interni;
- in materia di tramutamenti per ultradecennalità vige l'art. 19, co. 1, ultima parte, del D.lgs.
160/2006, secondo il quale “… il Consiglio superiore può disporre la proroga dello svolgimento delle medesime funzioni limitatamente alle udienze preliminari già iniziate e per i procedimenti penali per i quali sia stato già dichiarato aperto il dibattimento, e per un periodo non superiore a due anni”; inoltre il par. 49 della circolare si apre con il richiamo integrale al Regolamento del Consiglio superiore della magistratura del 13 marzo 2008 dettato in materia, il cui art. 3 dispone:
“La proroga di cui all'art. 19 del D. Lvo. n. 160 del 2006 è disposta dal Consiglio superiore della magistratura su richiesta adeguatamente motivata e documentata del dirigente dell'Ufficio, da presentarsi almeno tre mesi prima della scadenza del termine massimo di permanenza. L'eventuale provvedimento di proroga interviene entro il termine di scadenza, sentito se del caso il Consiglio giudiziario”;
ciò premesso,
delibera
di rispondere alla nota del 20 gennaio 2009 inviata dal dr. … nel senso che entrambe le questioni sollevate trovano già adeguata soluzione nella normativa primaria e secondaria vigente”.
