assolvimento obbligo aziendale di pubblicazione
ai sensi dell'art. 19 del d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016
PROVE SCRITTE
PROVA N. 1 Si rimanda al questionario sotto riportato
PROVA N. 2 Si rimanda al questionario sotto riportato
PROVA N. 3 Si rimanda al questionario sotto riportato
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE
Artt. 11,14,20,21,22,23,27 D.P.R. 483/97
CONCORSO PUBBLICO PER TITOLI ED ESAMI
PER LA COPERTURA A TEMPO INDETERMINATO E PIENO DI N. 1 POSTO DI DIRGENTE MEDICO DISCIPLINA DI MEDICINA DEL LAVORO E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO (SC. 14/02/2019)
PROVA SCRITTA N. 1
1. Quale è la definizione di rischio lavorativo secondo il D.Lgs. 81/08:
a. Riguarda solamente i rischi chimico, biologico e fisico
b. Probabilità di alterazione (lesione, danno) dello stato di salute determinata dalle condizioni di esposizione al fattore di rischio
c. Oggetto o sostanza presente negli ambienti di lavoro che può arrecare danni d. Fattore con proprietà intrinseca di causare danni
e. Situazione a rischio per la salute
2. In cosa consiste la prima fase della valutazione del rischio a. Raccolta di informazioni sui fattori di rischio lavorativi b. Visita medica dei lavoratori
c. Effettuazione di analisi chimico-cliniche d. Effettuazione di prelievi ematici
e. Effettuazione di raccolta delle urine
3. La prevenzione primaria nei luoghi di lavoro è finalizzata a a. monitoraggio dello stato di salute degli addetti
b. Informazione e formazione c. screening dei lavoratori
d. eliminazione o riduzione dei pericoli e. prevenzione delle neoplasie
4. Il M.A.P.O. è
a. Un indice di benessere dei lavoratori
b. Un indice numerico calcolato per valutare il rischio derivante dalla movimentazione manuale di pazienti nei reparti di degenza
c. Un ausilio minore utilizzato per la Movimentazione Assistita dei Pazienti Ospedalizzati
d. Un indice numerico che sintetizza la probabilità di alterazioni dello stato di salute in un operatore esposto a rischio biologico, da movimentazione pazienti, chimico-allergologico e fisico in ospedale e. Un indice numerico che sintetizza la probabilità di alterazioni dello stato di salute in un operatore
sanitario esposto a rischio da Movimentazione carichi e pazienti, Allergeni e Polveri Occupazionali
5. Sono dispositivi di protezione a. le cappe aspiranti
b. i guanti e le maschere respiratorie c. le risposte a) e b) sono esatte d. solamente gli zoccoli
e. solamente i guanti
6. La prevenzione delle malattie da lavoro (ad esempio le dermatopatie) è basata su a. analisi e controllo degli ambienti di lavoro/gruppi di lavoratori a rischio
b. adozione di adeguati dispositivi di protezione individuale c. informazione dei lavoratori
d. le risposte a e b sono esatte e. le risposte a, b e c sono esatte
8. Il giudizio di idoneità
a. non deve essere comunicato al datore di lavoro
b. non deve considerare il potenziale rischio verso i pazienti, i colleghi o la collettività (rischio verso terzi)
c. viene formulato dal medico competente al termine degli accertamenti di sorveglianza sanitaria preventiva e periodica
d. generalmente contiene indicazioni sullo stato di salute del lavoratore e. è sostitutivo delle misure di prevenzione primaria
9. Cos’è una malattia professionale?
a. È il danno provocato dall’esposizione a fumo di tabacco b. è l’esito di una scorretta postura in ambito lavorativo
c. è una malattia che si verifica per esposizione ad uno o più pericoli sia in ambito lavorativo sia in ambito extra-lavorativo
d. è il danno che si verifica per esposizione, in genere concentrata in un turno di lavoro, ad uno o più pericoli che assumono un preciso ruolo causale (o almeno concausale) nel determinare la malattia e. è il danno che si verifica per esposizione, in genere diluita nel tempo, ad uno o più pericoli che
assumono un preciso ruolo causale (o almeno concausale) nel determinare la malattia
10. Gli effetti sulla salute che possono derivare dalla movimentazione manuale di carichi o pazienti sono:
a. cervicalgia e discopatie cervicali b. lombalgia e scoliosi dorso-lombare c. coxoartrosi
d. lombalgia e discopatie lombari (protrusioni o ernie discali) e. osteoporosi
CONCORSO PUBBLICO PER TITOLI ED ESAMI
PER LA COPERTURA A TEMPO INDETERMINATO E PIENO DI N. 1 POSTO DI DIRGENTE MEDICO DISCIPLINA DI MEDICINA DEL LAVORO E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO (SC. 14/02/2019)
PROVA SCRITTA N. 2
1. Il rischio biologico si valuta:
a. misurando la concentrazione degli agenti biologici nell’aria dell’ambiente di lavoro
b. verificando l’efficacia dei dispositivi di protezione individuale, esaminando gli indici infortunistici e controllando il grado di copertura vaccinale dei lavoratori
c. solo se l’esposizione ad agenti biologici è deliberata d. solo se l’esposizione ad agenti biologici è potenziale e. tutte le precedenti sono errate
2. Gli obiettivi della informazione-formazione per addetti alla movimentazione manuale di pazienti (MMP) sono
a. il miglioramento delle conoscenze sui rischi da MMP
b. l’acquisizione ed il miglioramento delle tecniche di MMP e di corretto utilizzo degli ausili c. la riduzione dei sintomi/danni muscolo-scheletrici da MMP
d. le risposte a), b) e c) sono esatte e. le risposte a) e b) sono esatte
3. Sono dispositivi di protezione a. le cappe aspiranti
b. i guanti e le maschere respiratorie c. le risposte a) e b) sono esatte d. solamente gli zoccoli
e. solamente i guanti
4. La prevenzione delle malattie da lavoro (ad esempio le dermatopatie) è basata su a. analisi e controllo degli ambienti di lavoro/gruppi di lavoratori a rischio
b. adozione di adeguati dispositivi di protezione individuale c. informazione dei lavoratori
d. le risposte a e b sono esatte e. le risposte a, b e c sono esatte
5. Il regolare utilizzo degli ausili per la movimentazione dei pazienti consente:
a. in circa la metà dei soggetti con lombalgia, un miglioramento della sintomatologia b. Le risposte a) e c) sono corrette
c. in circa la metà dei soggetti senza lombalgia, minore “stanchezza a fine turno a livello lombare d. in tutti i soggetti con lombalgia, la completa scomparsa della sintomatologia lombo-sacrale e. in tutti i lavoratori con ernia discale, la scomparsa della lombalgia
6. Il giudizio di idoneità
a. non deve essere comunicato al datore di lavoro
b. non deve considerare il potenziale rischio verso i pazienti, i colleghi o la collettività (rischio verso terzi)
c. viene formulato dal medico competente al termine degli accertamenti di sorveglianza sanitaria preventiva e periodica
d. generalmente contiene indicazioni sullo stato di salute del lavoratore e. è sostitutivo delle misure di prevenzione primaria
pericoli che assumono un preciso ruolo causale (o almeno concausale) nel determinare la malattia e. è il danno che si verifica per esposizione, in genere diluita nel tempo, ad uno o più pericoli che
assumono un preciso ruolo causale (o almeno concausale) nel determinare la malattia
8. Gli effetti sulla salute che possono derivare dalla movimentazione manuale di carichi o pazienti sono:
a. cervicalgia e discopatie cervicali b. lombalgia e scoliosi dorso-lombare c. coxoartrosi
d. lombalgia e discopatie lombari (protrusioni o ernie discali) e. osteoporosi
9. La “valutazione dei rischi” negli ambienti di lavoro è a carico di
a. Datore di Lavoro e vi collaborano il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e il Medico Competente
b. Primari e caposala
c. Medico Competente e Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione d. Medico Competente e Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza
e. Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza
10. La concentrazione di gas anestetici in sala operatoria
a. non dipende da fattori strutturali (cubatura e ventilazione dei locali) b. non dipende dal corretto uso e manutenzione degli erogatori
c. può essere incrementata dall’espirazione del paziente in fase di risveglio d. determina effetti irrilevanti sugli operatori presenti
e. può essere ridotta aprendo le finestre
CONCORSO PUBBLICO PER TITOLI ED ESAMI
PER LA COPERTURA A TEMPO INDETERMINATO E PIENO DI N. 1 POSTO DI DIRGENTE MEDICO DISCIPLINA DI MEDICINA DEL LAVORO E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO (SC. 14/02/2019)
PROVA SCRITTA N. 3
1. Sono dispositivi di protezione a. le cappe aspiranti
b. i guanti e le maschere respiratorie c. le risposte a) e b) sono esatte d. solamente gli zoccoli
e. solamente i guanti
2. La prevenzione delle malattie da lavoro (ad esempio le dermatopatie) è basata su a. analisi e controllo degli ambienti di lavoro/gruppi di lavoratori a rischio
b. adozione di adeguati dispositivi di protezione individuale c. informazione dei lavoratori
d. le risposte a e b sono esatte e. le risposte a, b e c sono esatte
3. Il regolare utilizzo degli ausili per la movimentazione dei pazienti consente:
a. in circa la metà dei soggetti con lombalgia, un miglioramento della sintomatologia b. Le risposte a) e c) sono corrette
c. in circa la metà dei soggetti senza lombalgia, minore “stanchezza a fine turno a livello lombare d. in tutti i soggetti con lombalgia, la completa scomparsa della sintomatologia lombo-sacrale e. in tutti i lavoratori con ernia discale, la scomparsa della lombalgia
4. Il giudizio di idoneità
a. non deve essere comunicato al datore di lavoro
b. non deve considerare il potenziale rischio verso i pazienti, i colleghi o la collettività (rischio verso terzi)
c. viene formulato dal medico competente al termine degli accertamenti di sorveglianza sanitaria preventiva e periodica
d. generalmente contiene indicazioni sullo stato di salute del lavoratore e. è sostitutivo delle misure di prevenzione primaria
5. Cos’è una malattia professionale?
a. È il danno provocato dall’esposizione a fumo di tabacco b. è l’esito di una scorretta postura in ambito lavorativo
c. è una malattia che si verifica per esposizione ad uno o più pericoli sia in ambito lavorativo sia in ambito extra-lavorativo
d. è il danno che si verifica per esposizione, in genere concentrata in un turno di lavoro, ad uno o più pericoli che assumono un preciso ruolo causale (o almeno concausale) nel determinare la malattia e. è il danno che si verifica per esposizione, in genere diluita nel tempo, ad uno o più pericoli che
assumono un preciso ruolo causale (o almeno concausale) nel determinare la malattia
6. Gli effetti sulla salute che possono derivare dalla movimentazione manuale di carichi o pazienti sono:
a. cervicalgia e discopatie cervicali b. lombalgia e scoliosi dorso-lombare c. coxoartrosi
d. lombalgia e discopatie lombari (protrusioni o ernie discali) e. osteoporosi
e. Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza
8. La concentrazione di gas anestetici in sala operatoria
a. non dipende da fattori strutturali (cubatura e ventilazione dei locali) b. non dipende dal corretto uso e manutenzione degli erogatori
c. può essere incrementata dall’espirazione del paziente in fase di risveglio d. determina effetti irrilevanti sugli operatori presenti
e. può essere ridotta aprendo le finestre
9. Il rischio biologico si valuta:
a. misurando la concentrazione degli agenti biologici nell’aria dell’ambiente di lavoro
b. verificando l’efficacia dei dispositivi di protezione individuale, esaminando gli indici infortunistici e controllando il grado di copertura vaccinale dei lavoratori
c. solo se l’esposizione ad agenti biologici è deliberata d. solo se l’esposizione ad agenti biologici è potenziale e. tutte le precedenti sono errate
10. Gli obiettivi della informazione-formazione per addetti alla movimentazione manuale di pazienti (MMP) sono
a. il miglioramento delle conoscenze sui rischi da MMP
b. l’acquisizione ed il miglioramento delle tecniche di MMP e di corretto utilizzo degli ausili c. la riduzione dei sintomi/danni muscolo-scheletrici da MMP
d. le risposte a), b) e c) sono esatte e. le risposte a) e b) sono esatte