Conclusioni sulla prefattibilità dell’intero progetto
Prefattibilità economicaConsultando gli indici delle redditività emersi dall’analisi d’insieme , dove a differenza del caso singolo si è potuto considerare anche il risparmio dovuto all’autoproduzione di energia elettrica necessaria al fabbisogno interno , si vede che la realizzazione di un parco tematico per lo sfruttamento di risorse rinnovabili , grazie alle politiche di incentivazione , possa garantire al soggetto imprenditore , oltre al ritorno di immagine cercato , anche un apprezzabile ritorno economico .
Occorre però dire che , dall’analisi di prefattibilità economica dei singoli impianti , tale ritorno economico sarà più o meno apprezzabile a seconda della quantità e del tipo di risorsa sfruttata .
Infatti gli impianti più promettenti risultano essere l’idraulico e il biomasse i quali sfruttando risorse disponibili in buona quantità e a basso costo garantiscono elevate producibilità e quindi buoni e rapidi ritorni economici .
In particolare in questi ultimi anni gli impianti CHP a biomasse , visto il progressivo aumento del costo dei combustibili fossili , stanno conquistando il mercato grazie alla loro economicità anche nei settori dove la biomassa deve essere acquistata esternamente , quindi l’impianto in questione funzionando prevalentemente con combustibile autoprodotto , che quindi non risente dei costi aggiuntivi di trasporto e commercializzazione , risulterà un ottimo investimento economico .
Per l’impianto idraulico non vi è molto da dire ; infatti i numerosi esempi sparsi sul territorio nazionale di sfruttamento delle risorse idriche per la conversione , anche su piccola scala , in energia elettrica stanno a dimostrare quanto sia conveniente tale forma di utilizzo .
L’impianto fotovoltaico invece , sebbene abbia degli indici delle redditività positivi , crea qualche perplessità di carattere logistico .
Infatti i moduli fotovoltaici , ma anche inverter , strutture di sostegno e cablaggi oltre ad essere molto costosi , quando acquistati in grande quantità necessitano di tempi molto lunghi per la loro completa fornitura e installazione .
Ciò deriva dal fatto che la tecnologia fotovoltaica non risulta ancora sviluppata su larga scala e le ditte impegnate in questo settore , vista anche la velocità dell’evoluzione tecnologica che caratterizza questi componenti , cercano di non avere grandi giacenze in magazzino .
Questa lentezza dovuta a terzi , che inevitabilmente può intercorrere tra la fase di progetto e la realizzazione vera e propria , potrebbe causare la perdita del diritto di accesso alla forma incentivante prevista dal “conto energia” rendendo quindi vano ogni sforzo economico sostenuto.
Altra forma dubitativa che riguarda questo impianto è la producibilità effettiva di energia elettrica , infatti da dati su altri impianti fotovoltaici già in esercizio emerge che spesso nel passare dalla producibilità attesa , calcolata con software di varia natura , alla producibilità effettiva vi sono inevitabili riduzioni che a volte possono superare anche il 20-30% rendendo così l’impianto del tutto antieconomico.
Ipotizzando la sostituzione di un impianto di tali dimensioni con uno “simbolico” con Pp = 10 kW, da simulazioni effettuate e per brevità riportate sinteticamente in appendice , a fronte di un notevole minor impiego di capitale di credito , nonostante un sostanziale aumento della quota di energia elettrica acquistata dalla rete ed una riduzione di quella ceduta , gli indici delle redditività globali risultano migliori .
Pertanto per perseguire la costruzione di un impianto fotovoltaico di grandi dimensioni è consigliabile uno studio più approfondito che preveda misurazioni sulla producibilità annua a livello locale e che studi minuziosamente tutte le tappe dell’iter realizzativo in modo da evitare lunghi periodi di attesa.
L’impianto eolico , sebbene non sembri garantire elevate produzioni e quindi buoni margini economici sia per le sue modeste dimensioni che per il basso impiego di capitale non influisce molto sulla redditività dell’intero parco produttivo , tuttavia con la sua presenza garantisce alla tenuta il ritorno di immagine cercato dalla proprietà .
Prefattibilità ambientale
La producibilità attesa dall’intero parco di produzione è pari a circa 1.540 MWhe/anno, che se
non fosse per il metano necessario alla combustione della biomassa sarebbero interamente prodotti da fonti rinnovabili .
Questo produce un beneficio ambientale sia in termini di risparmio di combustibili fossili che come mancate emissioni inquinanti .
Complessivamente vengono infatti risparmiate circa :
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