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La classe è stata divisa in 4 gruppi, ogni gruppo aveva il compito di costruire una “carta d’identità” del mafioso con il supporto di oggetti e materiali consegnati dalle animatrici di Libera

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Academic year: 2022

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DIARIO DI BORDO classe 2 B della Scuola secondaria di primo grado Rolandino De Passeggeri PROGETTO: Educare al senso di giustizia

AREA DIDATTICA: Legalità

ASSOCIAZIONE CAPOFILA: Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Coordinamento di Bologna

Il progetto “Educare al senso di giustizia” si articola in un percorso laboratoriale di carattere formativo ed esperienziale rivolti alle scuole.

Le classi aderenti al progetto sono la classe 4^T del Liceo Galvani e la classe 2^B delle scuole secondarie di primo grado “Rolandino Dè passeggeri”.

Tappe del percorso per la scuola secondaria di primo grado

n. 2 incontri introduttivi e di approfondimento in classe il 29 gennaio 2018 e 6 gennaio 2018 Incontro testimonianza con Mara Fonti, parente di vittima di mafia

n. 1 incontro in classe volto alla rielaborazione collettiva dei contenuti portati e dell’esperienza Incontro testimonianza conclusivo

1° INCONTRO:

Obbiettivi:

- condividere il percorso con il gruppo classe - Introdurre argomenti e modalità di lavoro - Presentazione delle tematiche principali

- Approfondimenti relative al fenomeno mafie tramite l’utilizzo di attività volte all’emersione degli stereotipi collettivi riguardo la figura del mafioso

Attività svolte:

Le attività svolte in classe si richiamano al quadro metodologico dell’animazione sociale, sistema interattivo e dialogico che, avvalendosi principalmente di strumenti ludici, consente di sviluppare le tematiche da affrontare, coinvolgendo attivamente i ragazzi e le ragazze.

- Attività di presentazione e rompighiaccio

- Attività di gruppo. La classe è stata divisa in 4 gruppi, ogni gruppo aveva il compito di costruire una “carta d’identità” del mafioso con il supporto di oggetti e materiali consegnati dalle animatrici di Libera. Obbiettivo principale di questa attività è quello di analizzare ed eventualmente destrutturare, attraverso la condivisione dell’emerso, gli stereotipi sul concetto di mafia.

- Lettura e analisi dell’art. 416 bis C.P. (associazione a delinquere di stampo mafioso) - Approfondimento dei principali traffici mafiosi

Le attività si sono svolte con il supporto di materiali video

Commenti:

Il gruppo classe ha reagito positivamente, partecipando attivamente sia alle attività laboratoriali, sia ai momenti di carattere più informativo-frontale. In particolare hanno suscitato molto interesse i video di approfondimento e, in generale, i ragazzi e le ragazze hanno apprezzato la destrutturazione del setting (si è lavorato in cerchio) perché ha permesso loro di confrontarsi e dialogare in maniera fluida e produttiva.

2° INCONTRO

Obbiettivi:

- Rielaborare i concetti e i contenuti affrontati nell’incontro precedente

- Approfondire alcune tematiche relative ai principali traffici mafiosi in Emilia Romagna, con particolare riferimento al gioco d’azzardo

- Conoscere le principali modalità attraverso cui si svolge un processo

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- Preparazione all’incontro testimonianza con Mara Fonti

Attività svolte:

- Attività rompighiaccio

- Brainstorming volto a riprendere le tematiche affrontate nel precedente incontro

- Le mafie in Emilia Romagna e il processo “Black Monkey”. Gli argomenti sono stati presentati e analizzati con il supporto di video, articoli di giornale e brani tratti dal libro di Giovanni Tizian, La nostra guerra non è mai finita

- Simulata di un’ udienza volta a definire, con posizionamento nello spazio, la struttura di un’aula di Tribunale. (Qual’è la disposizione? Chi sono le persone coinvolte? Dove si siedono? etc.) - Introduzione all’incontro testimonianza con Mara Fonti

L’attività si è svolta con il supporto di materiali audio

Commenti:

Anche in questo incontro i ragazzi hanno mostrato interesse, motivazione e partecipazione. L’attività di simulata, si è rivelata molto utile allo scopo di fornire un riscontro concreto all’approfondimento sul processo Black Monkey. Si è riscontrato da parte del gruppo classe un particolare interesse verso i materiali forniti loro per approfondire i temi, nello specifico le intercettazioni e le registrazione audio delle conversazioni fra Nicola Femia e Guido Torello, entrambi imputati nel processo Black Monkey.

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