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Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza

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Academic year: 2022

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(1)

D o c u m e n t o U n i c o d i

V a l u t a z i o n e d e i R i s c h i d a I n t e r f e r e n z a

I n f o r m a z i o n e s u i r i s c h i s p e c i f i c i s u l l u o g o d i l a v o r o ( a r t . 2 6 , c o m m a 1 l e t t . b , D . L g s 8 1 / 0 8 )

M i s u r e a d o t t a t e p e r e l i m i n a r e o r i d u r r e a l m i n i m o i r i s c h i d a i n t e r f e r e n z a

( a r t . 2 6 , c o m m a 3 , D . L g s 8 1 / 0 8 )

D i t t a :

COMUNE DI DUBINO

S e d e l e g a l e : Via Valeriana n° 52 - 23015 DUBINO (So)

U n i t à

o p e r a t i v a :

Scuola primaria di Nuova Olonio

D a t a d i

r e d a z i o n e : Rev. 2 del 01 Febbraio 2021

DOCUMENTO UNICO FORMATO DA n° 60 (sessanta) PAGINE

Datore di Lavoro Medico Competente Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione

Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza

Sig. Nonini Emanuele

___________________

Dott. Fascendini Emilvio

___________________

Bettiga Agr. Davide

___________________

RLST – art. 52 D.Lgs. 81/2008

___________________

(2)

PREMESSA

Con l’introduzione dell’Unico Testo (D.Lgs. 81/2008) vengono espressi in maniera chiara i temi specifici sui quali svolgere la valutazione del rischio e di conseguenza, quali sono le informazioni ed i programmi di intervento, nonché strutturali, per progettare e/o implementare il documento stesso.

Uno dei cambiamenti principali introdotti dalla normativa in merito di sicurezza e salute dei lavoratori, sia in ambito pubblico che privato, è l’obbligo di valutare e redigere uno specifico documento sui rischi dovuti ad interferenza tra lavoratori di aziende diverse. Si può parlare di Interferenza in tutte quelle circostanze in cui si verifica un “contatto rischioso” tra il personale del Committente e quello dell’Appaltatore, oppure tra il personale di imprese diverse che operano in una stessa sede aziendale.

In sostanza si devono mettere in relazione i rischi presenti nei luoghi in cui verranno espletati lavori, servizi o forniture con i rischi derivanti dall’esecuzione della lavorazione stessa.

Il 5 marzo 2008 l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti pubblici di Lavori, Servizi e Forniture ha emesso una determinazione riguardante la “Sicurezza nell'esecuzione degli appalti relativi a servizi e forniture”.

L’Autorità, con tale determinazione, (n. 3/2008, pubblicata sulla G.U. del 15 marzo 2008) ha voluto chiarire gli aspetti che riguardano in particolare l’esistenza di interferenze ed il conseguente obbligo di redazione del DUVRI. In esso non dovranno essere riportati i rischi propri delle attività delle singole imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi, in quanto trattasi di rischi per i quali resta immutato l’obbligo dell’appaltatore di redigere un apposito documento di valutazione e provvedere all’attuazione delle misure necessarie per ridurre o eliminare al minimo tali rischi.

L’Articolo 26 (Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione) del D.Lgs. 81/08 al comma 2 spiega che, i datori di lavoro del COMUNE DI DUBINO (per lavori da eseguirsi all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima), dell’impresa appaltatrice o i lavoratori autonomi:

a) cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;

b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.

Per adempiere a tali prescrizioni, Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze.

(3)

Il DUVRI deve far parte, OBBLIGATORIAMENTE, della documentazione relativa all’appalto.

• All’appaltatore/prestatore d’opera compete l’osservanza, sotto sua esclusiva responsabilità, di tutte le norme antinfortunistiche, di prevenzione e protezione stabilite dalla legge, nonché delle norme interne di sicurezza del lavoro ed in genere di tutti i provvedimenti e le cautele atte a garantire in ogni caso l’incolumità del proprio personale o di qualsiasi terzo, e ad evitare danni di ogni specie sia a persone che a cose;

• L’appaltatore/prestatore d’opera deve osservare e far osservare da parte del suo personale e di eventuali subappaltatori o fornitori, tutte le disposizioni di legge vigenti ed i regolamenti in materia di sicurezza ed igiene del lavoro;

• L’appaltatore/prestatore d’opera è responsabile della rispondenza dei propri mezzi ed attrezzature alle norme di legge, nonché dell’adozione delle cautele antinfortunistiche necessarie durante la realizzazione dei lavori appaltati ed eventualmente subappaltati;

• L’appaltatore/prestatore d’opera garantisce di impiegare personale professionalmente idoneo all’accurata esecuzione dei lavori;

• Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.

(4)

1. IDENTIFICAZIONE COMMITTENTE

Azienda

COMUNE DI DUBINO

Sede Legale Via Valeriana n° 52 Titolari di cariche o

qualifiche Sig. NONINI EMANUELE

Classificazione dell'attività ENTE COMUNALE

P.IVA 00118940147

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

SIG. BETTIGA AGR. DAVIDE in qualità di consulente esterno Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.)

RLST contribuzione fondo INAIL - art. 52 del D.Lgs. 81/2008

Medico Competente DOTT. FASCENDINI EMILVIO A.T.S. Competente per

territorio ATS della Montagna

FIGURE PER LA SICUREZZA AZIENDALE ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO SCOLASTICO Responsabile del Servizio di

Prevenzione e Protezione NOMINATO DALL’ISTITUTO SCOLASTICO Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.)

NOMINATO DAI LAVORATORI DELL’ISTITUTO

SCOLASTICO

Medico Competente NOMINATO DALL’ISTITUTO SCOLASTICO Addetti alla Gestione

Emergenze incendio NOMINATO DALL’ISTITUTO SCOLASTICO Addetti al Primo Soccorso NOMINATO DALL’ISTITUTO SCOLASTICO

(5)

IMPRESA INCARICATA DELLE OPERAZIONI DI PREPARAZIONE DEI PASTI

Azienda Sede Legale

Unità lavorativa

Recapito telefonico

Classificazione dell'attività Codice Fiscale

Partita IVA

C.C.I.A.A.

Orari di lavoro

INPS

INAIL

A.T.S. Competente per territorio

FIGURE PER LA SICUREZZA AZIENDALI

Legale Rappresentante Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.)

Medico Competente Addetti alla Gestione Emergenze incendio

Addetti al Primo Soccorso

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ELENCO LAVORATORI

Nome e Cognome Mansione Ruolo in azienda

(7)

Il COMUNE DI DUBINO, Committente, verificherà con Contratto d’Appalto l’idoneità tecnico professionale della Impresa Appaltatrice o dei lavoratori autonomi mediante l'applicazione dei contenuti dell'art 26 del D.Lgs. 81/08 cita:

1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all’impresa appaltatrice o ai lavoratori autonomi all’interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda medesima:

a) verifica, […], l’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o mediante contratto d’opera o di somministrazione.

[…] La verifica è eseguita attraverso le seguenti modalità:

1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;

2) acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell’art. 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445;

Per questo motivo, prima dell’inizio dei lavori, se non già provveduto in precedenza, si richiede la consegna della documentazione e la firma (da parte del datore di lavoro appaltatore/prestatore d’opera) delle dichiarazioni e attestati elencate di seguito:

1. iscrizione Camera di Commercio Industria e Artigianato;

2. Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC);

3. elenco delle attrezzature, mezzi d’opera ed equipaggiamento tecnico per l’esecuzione dei lavori;

4. la valutazione dei rischi relativamente ai lavori da svolgere;

5. il nominativo del Datore di Lavoro, del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e degli Addetti alla gestione delle emergenze (con i relativi attestati di formazione);

6. elenco del personale che sarà in forza presso i siti sopra specificati con le relative caratteristiche, qualifiche professionali e posizione assicurativa presso l’INPS e l’INAIL 7. Esito della sorveglianza sanitaria.

Precisazioni:

1. ogni sostituzione o variazione del personale dovrà essere preventivamente autorizzata e dovrà dare luogo all’aggiornamento di quanto sopra;

2. per i lavoratori per i quali sia prevista dalle disposizioni di legge la sorveglianza sanitaria, l’appaltatore/prestatore d’opera dichiara che sono stati e saranno, con la periodicità prevista dalle rispettive disposizioni di legge, sottoposti a visita medica con conseguente parere favorevole di idoneità allo svolgimento della mansione;

(8)

Ai sensi del medesimo articolo, il datore di lavoro Committente:

b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.

Il presente documento è redatto ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008, art. 26, al fine di:

- informare le imprese aggiudicatarie della gara d’appalto, di cui il capitolato speciale d’appalto cui questo documento è allegato, dei rischi specifici presenti nell’ambiente in cui saranno chiamate ad operare;

- promuovere la cooperazione ed il coordinamento tra il committente, l’impresa aggiudicataria e i datori di lavoro per l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro inerenti l’attività lavorativa oggetto dell’affidamento con particolare riguardo alla individuazione dei rischi dovuti alle interferenze tra i lavoratori dell’impresa, dei datori di lavoro e le persone operanti presso i locali scolastici, gli alunni ed eventuale pubblico esterno;

- ridurre ogni possibile rischio a cui i lavoratori sono soggetti, nell’ambito dello svolgimento delle loro normali mansioni, tramite l’adozione di un comportamento cosciente e rispettoso delle procedure/istruzioni e delle regole a cui devono attenersi durante il lavoro.

Il DUVRI si configura quale adempimento derivante dall’obbligo del datore di lavoro committente di promuovere la cooperazione e il coordinamento fra lo stesso e le imprese appaltatrici. Si tratta di un documento da redigersi a cura delle stazioni appaltanti e che deve dare indicazioni operative e gestionali su come superare uno dei maggiori ostacoli alla prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro e nei cantieri, l’”interferenza”.

Si parla di interferenza nella circostanza in cui si verifica un “contatto rischioso” tra le attività dell’affidatario del servizio ed altre attività che pure si svolgono all’interno degli stessi luoghi in cui sono espletate le prime.

In linea di principio, dunque, occorre mettere in relazione i rischi presenti nei luoghi destinati al servizio da affidare con i rischi derivati dall’esecuzione del contratto.

In base all’attuale dettato normativo il DUVRI deve essere redatto solo nei casi in cui esistano interferenze. In esso, non devono pertanto essere riportati i rischi propri delle attività delle singole imprese appaltatrici, in quanto trattasi di rischi per i quali resta immutato l’obbligo dell’appaltatore di redigere un apposito documento di valutazione e di provvedere all’attuazione delle misure necessarie per eliminare o ridurre al minimo tali rischi.

ATTIVITA’ DA ESEGUIRE:

• servizio di refezione scolastica per gli alunni delle scuole primarie;

• evitare sovrapposizioni nei momenti di entrata e uscita degli alunni nell’edificio della Scuola primaria che ospita anche l’asilo nido.

LUOGHI:

• cucina e refettorio presso la Scuola primari;

• atrio di accesso della Scuola primaria.

(9)

Il servizio descritto nel capitolato d’appalto prevede le seguenti attività potenzialmente a rischio di interferenze:

- preparazione dei pasti;

- allestimento dei tavoli e successivo sbarazzo, pulizia e rigovernatura degli stessi, nonché il lavaggio delle stoviglie;

- trasporto dei pasti e degli alimenti;

- somministrazione dei pasti agli utenti;

- pulizia e disinfezione dei locali di consumo e di ogni altro spazio utilizzato;

- il lavaggio e disinfezione delle attrezzature, degli impianti, degli arredi, nonché delle attrezzature utilizzate per la preparazione e la somministrazione dei pasti;

- ricevimento e stoccaggio merci;

- raccolta differenziata dei rifiuti provenienti dai locali di produzione e di consumo dei pasti ed il convogliamento degli stessi presso i punti di raccolta;

- entrata ed uscita degli alunni nell’edificio della Scuola primaria che ospita anche l’asilo nido, pertanto evitare il contemporaneo accesso all’edificio con gli utenti del nido.

PERTINENZE ESTERNE

All’interno delle pertinenze, laddove presenti, la Ditta Appaltatrice deve fare attenzione al rischio di investimento di persone a seguito del transito di automezzi e di manovre degli stessi e deve procedere con autoveicoli ed automezzi a passo d’uomo.

È fatto divieto alla Ditta Appaltatrice di parcheggiare automezzi ad ostruzione di uscite di emergenza, vie di fuga, percorsi esterni, ecc...

Sarà cura della Ditta Appaltatrice vigilare affinché i propri dipendenti evitino pericolosi comportamenti di guida di automezzi o l’uso improprio degli stessi quali ad esempio l’eccessiva velocità, le mancate precedenze, la guida sotto l’azione dell’alcool, psicofarmaci, stupefacenti, ecc...

Sulle aree di pertinenza esterna agli edifici, l’eventuale carico/scarico di materiale e/o attrezzature oggetto del servizio dagli/sugli automezzi della Ditta Appaltatrice dovrà avvenire sempre in accordo con la Committente.

In assenza di aree di pertinenza, lo scarico ed il carico di materiale e/o attrezzature oggetto del servizio dagli/sugli automezzi della Ditta Appaltatrice avverrà sulla pubblica via, restando a carico della Ditta ogni onere riguardante il rispetto e l’applicazione delle norme previste dal codice della strada oltre che la massima prudenza al fine di evitare intralcio alla circolazione (blocco al passaggio dei mezzi di soccorso, ostacolo all’accesso dell’edificio, causa di incidenti, ecc...).

In caso di presenza di cancelli/portoni/sbarre/automatici di accesso alle pertinenze esterne degli stabilimenti della Azienda, la Ditta Appaltatrice deve attuare cautele nelle fasi di apertura/chiusura evitando rischi di cesoiamento, trascinamento, schiacciamento che gli stessi

(10)

possono comportare pur in presenza dei necessari dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa.

Devono essere evitate le attività di mantenimento in moto degli automezzi con conseguente produzione dei gas di scarico e inquinamento ambientale.

Negli eventuali spazi interrati o seminterrati non è consentito l’accesso e la sosta ad automezzi alimentati a gas GPL dotati di serbatoi e impianti non omologati.

3. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE

CONSIDERAZIONI GENERALI

L’art. 26, comma 1 lettera b, del D.Lgs. 81/08 impone al Datore di Lavoro di fornire alle Aziende Appaltatrici o ai lavoratori autonomi dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.

Il comma 3 dello stesso D.Lgs., inoltre, impone al datore di lavoro committente di promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi da interferenze (nel seguito denominato DUVRI) che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze.

Il presente documento ha lo scopo di indicare i rischi, le prevenzioni ed eventuali DPI inerenti le interferenze con le attività svolte in azienda da parte di aziende esterne alle quali sia stato appaltato uno o più servizi mediante regolare contratto, al quale verrà allegato il presente DUVRI.

La Valutazione dei Rischi cui sono esposti i lavoratori delle aziende esterne ha richiesto l’analisi dei luoghi di lavoro e delle situazioni in cui i lavoratori delle aziende esterne vengono a trovarsi nello svolgimento delle attività appaltate, ed è finalizzata all’individuazione e all’attuazione di misure di prevenzione e di provvedimenti da attuare.

(11)

Pertanto essa è legata sia al tipo di attività lavorativa svolta nell’unità produttiva sia a situazioni determinate da sistemi quali ambiente di lavoro, strutture ed impianti utilizzati, materiali e prodotti coinvolti nei processi.

L’ obbligo di cooperazione imposto al committente, e di conseguenza il contenuto del presente DUVRI, è limitato all'attuazione di quelle misure rivolte ad eliminare i pericoli che, per effetto dell'esecuzione delle opere o dei servizi appaltati, vanno ad incidere sia sui dipendenti dell'appaltante sia su quelli dell'appaltatore, mentre per il resto ciascun datore di lavoro deve provvedere autonomamente alla tutela dei propri prestatori d'opera subordinati, assumendone la relativa responsabilità.

TIPOLOGIA DEI RISCHI DA INTERFERENZE CONSIDERATI

Sono stati considerati RISCHI DA INTERFERENZE, per i quali è stato predisposto il presente DUVRI:

• I RISCHI derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte ad opera di lavoratori appartenenti ad Aziende diverse, compresi i lavoratori della MENSA SCOLASTICA SITA NELL’ABITATO DI NUOVA OLONIO;

• I RISCHI indotti o immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni eseguite dalle Aziende Appaltatrici;

• I RISCHI derivanti da sovrapposizioni nei momenti di entrata ed uscita degli alunni nell’edificio della Scuola primaria con gli utenti dell’asilo nido;

• I RISCHI già esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debbano operare le Aziende Appaltatrici, ma ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore;

• I RISCHI derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal committente e comportanti rischi ulteriori rispetto a quelli specifici delle attività appaltate.

(12)

METODOLOGIA E CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Vengono considerate le dimensioni possibili del danno derivante da un determinato rischio, in termini di una gamma di conseguenze quali:

• lesioni e/o disturbi lievi (rapidamente reversibili)

• lesioni o disturbi di modesta entità

• lesioni o patologie gravi

• incidente mortale

stimando nel contempo la probabilità di accadimento di danni (lesioni, disturbi, patologie); il livello di probabilità può essere espresso con giudizi di gravità in scala crescente.

ATTENZIONE: Deve essere preso in considerazione il danno più grave che può essere associato al rischio in esame; a tale fine non può essere utilizzato il solo dato statistico aziendale che mostra un basso numero di incidenti e/o di patologie ovvero una loro modesta gravità in quanto tale date di per sé tale dato non autorizza ad adottare misure di sicurezza meno restrittive.

Di contro particolarmente utile sarà la valorizzazione dell'informazione sulle tipologie di infortuni che si ripetono con dinamica analoga e la segnalazioni di disturbi riscontrati in gruppi omogenei di lavoratori. Va peraltro ricordato che nell'igiene del lavoro questa metodologia valutativa presenta molte difficoltà applicative, in quanto non sempre è agevole attribuire valori significativi ai due parametri di riferimento: "probabilità di accadimento" e "gravità degli effetti". In tali casi, quindi, è consigliabile adottare le misure più cautelative.

Può essere utile adottare semplici stimatori del rischio complessivo, che tengano contemporaneamente conto di probabilità e gravità degli effetti dannosi. L'adozione di simili criteri di classificazione può risultare utile al fine della programmazione degli interventi, seguendo una scala di priorità.

Per tale motivo è stata individuata una relazione che consente di esprimere (in termini numerici) l'entità del rischio in funzione dei due parametri sopra considerati, cioè entità del danno (o conseguenza associato a un rischio) e probabilità di accadimento dello stesso.

Di contro particolarmente utile sarà la valorizzazione dell'informazione su tipologie di infortuni che si ripetono con dinamica analoga e di segnalazioni di disturbi riscontrati in gruppi omogenei di lavoratori. Va peraltro ricordato che nell'igiene del lavoro questa metodologia valutava

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significativi ai due parametri di riferimento: "probabilità di accadimento" e "gravità degli effetti". In tali casi, quindi, è consigliabile adottare le misure più cautelative.

Può essere utile adottare semplici stimatori del rischio complessivo, che tengano contemporaneamente conto di probabilità e gravità degli effetti dannosi; l'adozione di simili criteri di classificazione può risultare utile al fine della programmazione degli interventi, seguendo una scala di priorità.

Per tale motivo è stata individuata una relazione che consente di esprimere in termini numerici l'entità del rischio in funzione dei due parametri sopra considerati, cioè entità del danno o conseguenza associato a un rischio e probabilità di accadimento dello stesso; tale relazione è la seguente:

R = P x G

dove:

R = entità del rischio

P = probabilità di accadimento

G = gravità dell'infortunio o dell'eventuale danno

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Le scale delle probabilità (P) e delle gravità (G) adottate sono riportate nei prospetti che seguono.

SCALA DELLE PROBABILITÀ (P):

4 Altamente Probabile

• esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato

• si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa azienda o in aziende simili o in situazioni operative analoghe

• il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore in azienda

3 Probabile

• la mancanza rilevata può provocare un danno anche se non in modo automatico o diretto

• è noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno

• il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una moderata sorpresa in azienda

2 Poco Probabile

• la mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi

• sono noti solo rarissimi episodi già verificati

• il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa

1 Improbabile

• la mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti

• non sono noti episodi già verificatisi

• il verificarsi del danno susciterebbe incredulità

SCALA DELLE GRAVITÀ (G):

4 Gravissimo

• infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale

• esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti

3 Grave

• infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale

• esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti

2 Medio

• infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile

• esposizione cronica con effetti reversibili

1 Lieve

• infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile

• esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili

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Legenda Rischio DANNO Basso

Lieve (1) Modesto (2) Significativo

(3) Grave (4) Accettabile

Notevole Elevato

PRO BAB ILI TA'

Non Probabile (1) 1 2 3 4

Possibile (2) 2 4 6 8

Probabile (3) 3 6 9 12

Altamente probabile (4) 4 8 12 16

R LIVELLO DI RISCHIO

1 Basso

2 - 3 Medio-basso 4 - 8 Medio 9 - 16 Alto

In ogni attività e per ogni tipologia di rischio presente si può determinare la sua eliminazione o riduzione attraverso l'adozione di sistemi ed azioni intese a migliorare la situazione esistente precedentemente calcolata R = P x G .

METODOLOGIA SPECIFICA PER LA INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA

La individuazione dei RISCHI DA INTERFERENZA si compone essenzialmente di due fasi:

la prima è l’acquisizione delle informazioni sulle attività che dovranno essere svolte dall’Azienda Appaltatrice all’interno della MENSA SCOLASTICA SITA NELL’ABITATO DI NUOVA OLONIO e nel recepimento del documento di valutazione dei rischi specifici

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della Azienda Appaltatrice, in modo da individuare eventuali attrezzature o sostanze pericolose impiegate o particolari lavorazioni che potrebbero generare pericoli in caso di interferenza con altre lavorazioni;

la seconda prevede la definizione delle aree interessate, la individuazione dei soggetti interferenti e l’esplicitazione dei rischi che potrebbero essere generati dalla interferenza di più lavorazioni contemporanee.

Come indicato nello specifico capitolo (GESTIONE INTERFERENZE) per tutti i pericoli individuati è stata effettuata la valutazione del relativo rischio e sono state individuate le misure di prevenzione e protezione obbligatorie.

INFORMAZIONI SUI RISCHI SPECIFICI DEGLI AMBIENTI DI LAVORO

Per tutte le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui sono destinati ad operare le aziende esterne e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività, si rimanda al Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) elaborato dall’ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO REGGENTE LE ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO, CUSTODIA ED EDUCAZIONE.

MISURE GENERALI E COMPORTAMENTI DA ADOTTARE

Considerata la necessità di evitare sovrapposizioni nei momenti di entrata e uscita degli alunni nell’edificio della Scuola primaria che ospita anche l’asilo nido si informa che l’orario sarà articolato in modo flessibile nel seguente modo:

- 07:55 / 08:10 entrata al mattino;

- 12:35 / 12:50 uscita;

- 13:55 / 14:10 entrata nei pomeriggi di lunedì e giovedì;

- 15:50 / 16:10 uscita nei pomeriggi di lunedì e giovedì;

sarebbe pertanto opportuno evitare il contemporaneo accesso all’edificio degli utenti del nido.

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Oltre alle misure di prevenzione espressamente indicate nella successiva sezione specifica, che contiene anche l’elenco dei rischi di interferenza con relativa valutazione, durante lo svolgimento delle attività lavorative da parte dell’azienda esterna, dovranno essere sempre osservate le seguenti misure.

Aziende Appaltatrici

E’ vietato l’utilizzo di qualsiasi attrezzatura o sostanza di proprietà dell’Azienda se non espressamente autorizzato in forma scritta. Il personale esterno è tenuto ad utilizzare esclusivamente il proprio materiale (macchine, attrezzature, utensili) che deve essere rispondente alle norme antinfortunistiche ed adeguatamente identificato.

L’uso di tale materiale deve essere consentito solo a personale addetto ed adeguatamente addestrato.

Le attrezzature proprie utilizzate dall’azienda esterna o dai lavoratori autonomi devono essere conformi alle norme in vigore e tutte le sostanze eventualmente utilizzate devono essere accompagnate dalla relative schede di sicurezza aggiornate.

Nell'ambito dello svolgimento delle attività, il personale esterno occupato deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento (art 6 della Legge 123/2007).

Prima dell’inizio dei lavori di contratto, l’azienda appaltatrice dovrà comunicare i nominativi del personale che verrà impiegato per il compimento di quanto previsto nel contratto d’appalto stesso, dichiarando di avere impartito ai lavoratori la formazione specifica prevista nel presente documento.

COMUNE DI DUBINO ed Aziende Appaltatrici

Si provvederà alla immediata comunicazione di rischi non previsti nel presente DUVRI e che si manifestino in situazioni particolari o transitorie.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio Possibile (2) Grave (3) Notevole (6)

(18)

VIE DI FUGA ED USCITE DI SICUREZZA

Aziende Appaltatrici

Le Ditte che intervengono negli edifici aziendali devono obbligatoriamente prendere visione della planimetria dei locali con la indicazione delle vie di fuga e della localizzazione dei presidi di emergenza comunicando al Datore di Lavoro interessato ed al servizio di prevenzione e protezione eventuali modifiche temporanee necessarie per lo svolgimento dei propri lavori.

L’Azienda esterna dovrà preventivamente prendere visione della distribuzione planimetrica dei locali e della posizione dei presidi di emergenza e della posizione degli interruttori atti a disattivare le alimentazioni idriche, elettriche e del gas. Deve inoltre essere informato sui responsabili per la gestione delle emergenze nominati ai sensi del D.Lgs. 81/08 nell’ambito delle sedi dove si interviene.

COMUNE DI DUBINO ed Aziende Appaltatrici

I mezzi di estinzione saranno sempre facilmente raggiungibili attraverso percorsi che devono sempre rimanere sgombri e liberi.

I corridoi e le vie di fuga in generale devono essere mantenuti costantemente in condizioni tali da garantire una facile percorribilità delle persone in caso di emergenza; devono essere sgombri da materiale combustibile e infiammabile, da assembramenti di persone e da ostacoli di qualsiasi genere (macchine per la distribuzione di caffè, di bibite, etc.), anche se temporanei.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio

Possibile (2) Modesto (2) Accettabile (4)

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APPARECCHI ELETTRICI E COLLEGAMENTI ALLA RETE ELETTRICA

La protezione contro i contatti diretti con elementi in tensione e contatti indiretti determinati da condizioni di guasto è assicurata dalla realizzazione degli impianti a regola d’arte e con la prescritta dichiarazione di conformità.

Tutte le fonti di pericolo risultano adeguatamente segnalate con idonea cartellonistica

Aziende Appaltatrici

L’azienda esterna deve utilizzare componenti (cavi, spine, prese, adattatori etc.) e apparecchi elettrici rispondenti alla regola dell’arte (marchio CE o altro tipo di certificazione) ed in buono stato di conservazione; deve utilizzare l’impianto elettrico secondo quanto imposto dalla buona tecnica e dalla regola dell’arte; non deve fare uso di cavi giuntati o che presentino lesioni o abrasioni vistose.

L’azienda esterna deve verificare che la potenza dell’apparecchio utilizzatore sia compatibile con la sezione della conduttura che lo alimenta, anche in relazione ad altri apparecchi utilizzatori già collegati al quadro.

E’ vietato attivare linee elettriche volanti senza aver verificato lo stato dei cavi e senza aver avvisato il personale preposto dell’Azienda.

E’ vietato effettuare allacciamenti provvisori di apparecchiature elettriche alle linee di alimentazione.

(20)

E’ vietato utilizzare, nei lavori in luoghi bagnati o molto umidi e nei lavori a contatto o entro grandi masse metalliche, utensili elettrici portatili a tensione superiore a 50 V verso terra.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio

Possibile (2) Modesto (2) Accettabile (4)

INTERRUZIONI ALLE FORNITURE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, ACQUA

COMUNE DI DUBINO ed Aziende Appaltatrici

Interruzioni dell’energia elettrica, del gas, del funzionamento degli impianti di riscaldamento, delle forniture idriche per i servizi e per il funzionamento degli impianti di spegnimento antincendio, andranno sempre concordate con i Datori di Lavoro titolari delle attività presenti nell’edificio dove si interviene.

Le manovre di erogazione/interruzione saranno eseguite successivamente all’accertamento che le stesse non generino condizioni di pericolo e/o danni per disservizio.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio Possibile (2) Grave (3) Notevole (6)

IMPIANTO ANTINCENDIO

Fermo restando la verifica costante dei mezzi di protezione, dal punto di vista della manutenzione ordinaria, non si potranno apportare modifiche se queste non saranno preventivamente autorizzate dagli Uffici competenti.

MENSA SCOLASTICA SITA NELL’ABITATO DI NUOVA OLONIO La protezione contro gli incendi è assicurata da:

1. Mezzi di estinzione presenti ed efficienti.

2. Istruzioni impartite per iscritto al personale.

3. Procedure scritte da tenere in caso d’incendio.

(21)

Aziende Appaltatrici

E’ vietato ai lavoratori delle Aziende Appaltatrici:

1. Fumare.

2. Effettuare operazioni che possano dar luogo a scintille (molatura, saldatura, ecc.) a meno che non siano state espressamente autorizzate.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio Possibile (2) Grave (3) Notevole (6)

PROCEDURE DELL'ADDETTO ALL’EMERGENZA ANTINCENDIO

L’addetto alla prevenzione incendi deve, in caso d’incendio, richiamare l’attenzione degli altri lavoratori presenti eventualmente nelle immediate vicinanze. Se l’incendio è domabile facilmente, nel caso di un incendio di piccole dimensioni, raggiunge l’estintore più vicino e procedere allo spegnimento. Estintore e mezzi di spegnimento sono collocati: su ognuno dei mezzi presenti (automezzo) e/o all’interno del cantiere. Dopo aver spento l'incendio occorre informare il Coordinatore dei Lavori durante la realizzazione dell’opera.

Nel caso di un incendio di medie dimensioni e di notevoli dimensioni o se appare chiaro che l'emergenza non è gestibile con le sole risorse aziendali disponibili, l’Addetto alla prevenzione incendi fa intervenire immediatamente i Vigili del Fuoco, ed inoltre comunica precise informazioni ai V.V.F su eventuali pericoli dovuti a surriscaldamento o dispersioni di sostanze tossico/nocive emesse e/o generate da materiali infiammabili stoccati.

In seguito informa il Coordinatore dei Lavori durante la realizzazione dell’opera.

Nel richiedere l'aiuto esterno sono fornite, anche in tempi successivi, il maggior numero di informazioni possibili e utili a migliorare l'intervento stesso quali ad esempio:

• stato dell'emergenza (allarme, preallarme),

• ubicazione dell'evento,

• dimensioni dell'evento,

• tipo e quantità delle sostanze coinvolte,

• equipaggiamenti di emergenza presenti,

• condizioni climatiche (ad esempio in caso di rilascio di sostanze pericolose),

(22)

• previsioni sulle possibili conseguenze esterne,

• dati identificativi di chi trasmette.

All'arrivo dei Vigili del Fuoco, l’addetto alla prevenzione incendi e tutti gli altri lavoratori collaborano con le Squadre di intervento esterne, fornendo indicazioni e notizie sulle circostanze e il modo in cui si è verificato l'incendio ed eventuali informazioni sui sistemi di intercettazione dei combustibili pericolosi o sulla possibilità di presenza di fumi tossici o nocivi.

Normativa specifica

Il Decreto 10 marzo 1998 riguardante i “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro” fornisce delle precise indicazioni su quelle che sono le misure minime di sicurezza per quanto riguarda la dotazione di estintori. Il decreto sopra citato distingue per i cantiere temporanei due categorie di rischio: elevato o medio, in base al tipo di lavorazione che viene svolta. Rientrano nel rischio elevato i cantieri in sotterraneo per la costruzione, manutenzione e riparazione di gallerie, caverne, pozzi ed opere simili di lunghezza superiore a 50 m. e i cantieri ove si impiegano esplosivi, mentre sono considerati a rischio medio quelli dove si detengono ed impiegano sostanze infiammabili e si fa uso di fiamme libere, esclusi quelli interamente all'aperto.

(23)

Classe di

incendio Tipologia di incendio Metodi estinguenti

Classe A

incendi di materiali solidi, usualmente di natura organica, che

portano alla

formazione di braci;

L'acqua, la schiuma e la polvere sono le sostanze estinguenti più comunemente utilizzate per tali incendi.

Le attrezzature utilizzanti gli estinguenti citati sono estintori, naspi, idranti, od altri impianti di estinzione ad acqua.

Classe B

incendi di materiali liquidi o solidi liquefacibili, quali petrolio, paraffina, vernici, oli, grassi, ecc.;

Per questo tipo di incendi gli estinguenti più comunemente utilizzati sono costituiti da schiuma, polvere e anidride carbonica.

Classe C incendi di gas;

L'intervento principale contro tali incendi è quello di bloccare il flusso di gas chiudendo la valvola di intercettazione o otturando la falla. A tale proposito si richiama il fatto che esiste il rischio di esplosione se un incendio di gas viene estinto prima di intercettare il flusso del gas.

Classe D incendi di sostanze metalliche;

Nessuno degli estinguenti normalmente utilizzati per gli incendi di classe a e b è idoneo per incendi di sostanze metalliche che bruciano (alluminio, magnesio, potassio, sodio). In tali incendi occorre utilizzare delle polveri speciali ed operare con personale particolarmente addestrato.

Valutazione del rischio: In base ai prodotti impiegati nel cantiere, ai loro quantitativi presenti e alle modalità di utilizzo, si può ipotizzare un rischio di incendio basso. Presso l'azienda è presente la squadra di emergenza dotata di estintori di caratteristiche adeguate al tipo di lavorazioni volte.

Valutazione e classificazione dei Rischi: Probabilità Danno Rischio Possibile (2) Grave (3) Notevole (6)

(24)
(25)
(26)

ALLARME, EMERGENZA, EVACUAZIONE DEL PERSONALE AZIENDE APPALTATRICI IN CASO DI ALLARME

• Avvisare immediatamente il personale dell’ISTITUTO SCOLASTICO E DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE descrivendo l’accaduto (il ns. personale si comporterà come se avesse lui stesso individuato il pericolo facendo attivare lo stato di allarme);

• se addestrati, collaborare con il personale interno intervenendo con i mezzi mobili messi a disposizione.

In caso di emergenza

• Interrompere il lavoro, rimuovere le attrezzature in uso (scale, veicoli, ecc...) che potrebbero creare intralcio;

• mettere in sicurezza le attrezzature potenzialmente pericolose (bombole, solventi, ecc...).

In caso di evacuazione

convergere ordinatamente nel punto di raccolta;

attendere in attesa del cessato allarme.

GESTIONE EMERGENZA DI PRIMO SOCCORSO

Se si presenta la necessità di prestare soccorso ad una persona infortunata occorre ricordarsi di:

• agire con prudenza, non impulsivamente ne sconsideratamente;

• valutare immediatamente se la situazione necessita di altro aiuto oltre al proprio;

• se attorno all'infortunato sussistono situazioni di pericolo (rischi elettrici, chimici, ecc...), prima di intervenire adottare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie;

• eliminare se possibile, il fattore che ha causato l'infortunio;

• spostare l'infortunato dal luogo dell'incidente solo se è necessario o se sussistono situazioni di pericolo imminente o continuato ed evitare di esporsi agli stessi rischi che hanno causato l'infortunio;

(27)

regione corporea colpita, probabili conseguenze immediate (svenimento, insufficienza cardio-respiratoria, ecc...);

• accertarsi delle cause: causa singola o multipla (caduta, folgorazione e caduta, ecc...), agente fisico o chimico (scheggia, intossicazione, ecc...);

• posizionare l'infortunato nella posizione più opportuna (di sopravvivenza) ed apprestare le prime cure;

• rassicurare l'infortunato e spiegargli cosa sta succedendo cercando di instaurare un clima di reciproca fiducia;

• conservare stabilità emotiva per superare gli aspetti spiacevoli della situazione di urgenza e controllare le sensazioni di sconforto e/o disagio che possono derivarne;

• non sottoporre l'infortunato a movimenti inutili;

• non muovere assolutamente i traumatizzati al cranio o alla colonna vertebrale e i sospetti di frattura;

• non premere e/o massaggiare quando l'infortunio può aver causato lesioni profonde;

• non somministrare bevande o altre sostanze;

• slacciare gli indumenti che possono costituire ostacolo alla respirazione;

• se l'infortunato non respira, chi è in grado può effettuare la respirazione artificiale;

• attivarsi ai fini dell'intervento di persone e/o mezzi per le prestazioni più urgenti e per il trasporto dell'infortunato al più vicino posto di Pronto Soccorso.

COOPERAZIONE E COORDINAMENTO

COMUNE DI DUBINO ed Aziende Appaltatrici

Il personale dell’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI DUBINO e delle Aziende Appaltatrici coopereranno all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto. Essi coordineranno, altresì, gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.

(28)

Il Sindaco pro tempore Sig. NONINI EMANUELE - Committente promuove la cooperazione ed il coordinamento innanzitutto mediante l’elaborazione del presente documento unico di valutazione dei rischi nel quale sono state indicate le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento sarà allegato al contratto di appalto o di opera.

VERBALE DI SOPRALLUOGO PRELIMINARE CONGIUNTO

COMUNE DI DUBINO ed Aziende Appaltatrici

Il personale dell’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI DUBINO e delle Aziende Appaltatrici coopereranno all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto. Essi coordineranno, altresì, gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.

INFORMAZIONE AI LAVORATORI SULLE INTERFERENZE

COMUNE DI DUBINO ed Aziende Appaltatrici

Nel caso di attività che prevedano interferenze con le attività lavorative e che comportino (anche se temporaneamente) elevate emissioni di rumore, produzione di odori sgradevoli, produzione di polveri, ecc. o limitazioni alla accessibilità dei luoghi di lavoro, in periodi o orari non di chiusura degli uffici/locali, dovrà essere informato il competente servizio di prevenzione e protezione aziendale e dovranno essere fornite informazioni ai dipendenti (anche per accertare l’eventuale presenza di lavoratori con problemi asmatici, di mobilità o altro) circa le modalità di svolgimento delle lavorazioni e le sostanze utilizzate.

Il Datore di Lavoro, o il suo delegato Referente di Sede, preventivamente informato dell’intervento, dovrà avvertire il proprio personale ed attenersi alle indicazioni specifiche che vengono fornite.

Qualora i lavoratori avvertissero segni di fastidio o problematiche legate allo svolgimento dei lavori da parte dell’azienda appaltatrice esterna (eccessivo rumore, insorgenza di irritazioni,

(29)

i responsabili dei lavori, allertando il Servizio di Prevenzione e Protezione (ed eventualmente il Medico Competente) al fine di fermare le lavorazioni o di valutare al più presto la sospensione delle attività aziendali.

Analoga informazione andrò fornita ai lavoratori dell'azienda appaltatrice esterna nel caso in cui le attività lavorative debbano avvenire in ambienti che comportano (anche se temporaneamente) elevate emissioni di rumore, produzione di odori sgradevoli, produzione di polveri, ecc...

COMUNE DI DUBINO

L'attività di informazione e formazione verrà effettuata mediante incontri con i lavoratori nell'ambito dei quali si provvederà a consegnare al personale interessato copia delle istruzioni relative alle specifiche problematiche legate alle interferenze oggetto del presente DUVRI.

Aziende appaltatrici

I dipendenti dell'azienda appaltatrice esterna dovranno essere debitamente informati e formati sui rischi relativi allo svolgimento delle loro mansioni, sui possibili danno e sulle conseguenti misure di prevenzione e sulle modalità di coordinamento in caso di lavori simultanei ed interferenti. Anche ai lavoratori dell'azienda appaltatrice verrà consegnata copia delle istruzioni relative alle specifiche problematiche legate alle interferenze oggetto del presente DUVRI.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

COMUNE DI DUBINO

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI DUBINO ha effettuato la valutazione dei rischi residui che non possono essere evitati con altri mezzi. A seguito di tale analisi sono non stati messi a disposizione degli addetti specifici DPI in quanto NON SONO STATI RILEVATI RISCHI DI PROPRIA COMPETENZA.

(30)

Aziende Appaltatrici

Il personale dell’azienda esterna dovrà essere dotato dei D.P.I. eventualmente previsti per lo svolgimento della propria mansione.

Sarà cura della stessa azienda esterna vigilare sull’effettivo utilizzo dei D.P.I. da parte del proprio personale.

DPI aggiuntivi per la interferenza specifica

Non si prevede l’utilizzo di DPI aggiuntivi rispetto a quelli già utilizzati dai lavoratori.

3. PROCEDURE DI EMERGENZA ED ADDETTI

COMPITI E PROCEDURE GENERALI

EVACUAZIONE

In azienda verrà esposta una tabella ben visibile riportante almeno i seguenti numeri telefonici:

• Vigili del Fuoco

• Pronto soccorso

• Ospedale

• Vigili Urbani

• Carabinieri

• Polizia

In situazione di emergenza (incendio, infortunio, calamità) il lavoratore dovrà chiamare l’addetto all’emergenza che si attiverà secondo le indicazioni sotto riportate. Solo in assenza dell’addetto all’emergenza, il lavoratore potrà attivare la procedura sotto elencata.

CHIAMATA SOCCORSI ESTERNI In caso d’incendio

• Chiamare i vigili del fuoco telefonando al 112.

(31)

• Rispondere con calma alle domande dell’operatore dei vigili del fuoco che richiederà:

indirizzo e telefono dell’azienda, informazioni sull’incendio.

• Non interrompere la comunicazione finché non lo decide l’operatore.

• Attendere i soccorsi esterni al di fuori dell’azienda.

In caso d’infortunio o malore

• Chiamare il SOCCORSO PUBBLICO componendo il numero telefonico 112.

• Rispondere con calma alle domande dell’operatore che richiederà: cognome e nome, indirizzo, n. telefonico ed eventuale percorso per arrivarci, tipo di incidente: descrizione sintetica della situazione, numero dei feriti, ecc...

• Conclusa la telefonata, lasciare libero il telefono: potrebbe essere necessario richiamarvi.

REGOLE COMPORTAMENTALI

• Seguire i consigli dell’operatore della Centrale Operativa 112.

• Osservare bene quanto sta accadendo per poterlo riferire.

• Prestare attenzione ad eventuali fonti di pericolo (rischio di incendio, ecc...).

• Incoraggiare e rassicurare il paziente.

• Inviare, se del caso, una persona ad attendere l’ambulanza in un luogo facilmente individuabile.

• Assicurarsi che il percorso per l’accesso della lettiga sia libero da ostacoli.

IL DATORE DI LAVORO GARANTISCE UN MEZZO DI COMUNICAZIONE IDONEO AD ATTIVARE RAPIDAMENTE IL SISTEMA DI EMERGENZA DEL SERVIZIO SANITARIO

NAZIONALE.

SI RACCOMANDA DI MANTENERE SEMPRE LIBERE LE VIE DI ACCESSO E DI FUGA DALL’EDIFICIO SCOLASTICO.

(32)

4. MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

EMERGENZA IN CASO DI SVERSAMENTO DI SOSTANZE PERICOLOSE

COMUNE DI DUBINO ed Aziende Appaltatrici in caso di sversamento di sostanze chimiche liquide:

• Arieggiare il locale ovvero la zona;

• Utilizzare, secondo le istruzioni, i kit di assorbimento, che devono essere presenti nella attrezzatura di lavoro qualora si utilizzino tali sostanze, e porre il tutto in contenitori all'uopo predisposti (contenitori di rifiuti compatibili), evitando di usare apparecchi alimentati ad energia elettrica che possano costituire innesco per una eventuale miscela infiammabile, ovvero esplosiva presente;

Comportarsi scrupolosamente secondo quanto previsto dalle istruzioni contenute nelle apposite

"schede di sicurezza", che devono accompagnare le sostanze ed essere a disposizione per la continua consultazione da parte degli operatori.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio

Possibile (2) Modesto (2) Accettabile (4)

SUPERFICI SCIVOLOSE O BAGNATE NEI LUOGHI DI LAVORO

COMUNE DI DUBINO ed Aziende Appaltatrici

Sia il personale dell’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI DUBINO che le aziende appaltatrici devono segnalare, attraverso specifica segnaletica, le superfici di transito che dovessero risultare bagnate e, quindi, a rischio scivolamento. Analogamente andranno segnalati eventuali pavimenti non stabili ed antisdrucciolevoli nonché esenti da protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi. Quando il pavimento dei

posti di lavoro e di quelli di passaggio si mantiene bagnato e non è possibile provvedere diversamente, i lavoratori devono essere forniti di idonee calzature impermeabili.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio Possibile (2) Grave (3) Notevole (6)

(33)

COMUNE DI DUBINO

Verrà predisposta idonea segnaletica di sicurezza (orizzontale e/o verticale) allo scopo di informare il personale presente in azienda integrata idoneamente sugli eventuali rischi derivanti dalle interferenze lavorative oggetto del presente DUVRI.

Aziende Appaltatrici

In caso di sopravvenuto rischio non previsto e di tipo transitorio, l’azienda esterna dovrà dare immediata comunicazione al servizio di prevenzione e protezione del COMUNE DI DUBINO per l’adozione di idonee misure di sicurezza o apposizione di idonea segnaletica.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio

Possibile (2) Modesto (2) Accettabile (4)

POLVERI E FIBRE DERIVANTI DA LAVORAZIONI

COMUNE DI DUBINO

In considerazione della presenza di polveri derivante dall'attività lavorativa, si opererà con massima cautela seguendo adeguate metodologie lavorative.

In generale gli interventi avvengono a lavorazioni ferme, pertanto la polvere è quella presente (su macchine, impianti e pavimenti) e non da lavorazioni in corso.

Se necessario la ditta utilizza mascherine di protezione per le vie respiratorie.

Si segnala che l’ISTITUTO COMPRENSIVO ha effettuato le necessarie indagini circa la presenza di materiali cancerogeni e si rimanda alla documentazione presente presso la sede dello stesso se richiesto dalla ditta appaltatrice.

(34)

Per lavorazioni, in orari non coincidenti con quelli dei dipendenti della sede, che lascino negli ambienti di lavoro residui di polveri o altro, occorre, comunque, che sia effettuata un’adeguata rimozione e pulizia prima dell’inizio dell’attività dei dipendenti.

Aziende Appaltatrici

Eventuali lavorazioni che dovessero produrre quantitativi significativi di polveri in ambienti del committente dove non è prevista dalle attività (cucinai, magazzino, ecc...), deve essere segnalata preventivamente al RSPP e ai responsabili, al fine di evitare qualsiasi insorgenza di rischio.

Si dovranno altre sì attivare idonee misure preventive quali adeguati metodi lavorativi e sistemi di abbattimento/aspirazione; si specifica che in genere il rischio è connesso ad eventuali operazioni di pulizia.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio

Possibile (2) Modesto (2) Accettabile (4)

FIAMME LIBERE Aziende Appaltatrici

Le attrezzature da lavoro utilizzate dovranno essere efficienti sotto il profilo della sicurezza ed il prelievo dell’energia elettrica avverrà nel rispetto delle caratteristiche tecniche compatibili con il punto di allaccio. Le attività lavorative che comportano l’impiego di fiamme libere saranno sempre precedute da :

• verifica sulla presenza di materiali infiammabili in prossimità del punto di intervento;

• accertamento della salubrità dell’aria all’interno di vani tecnici a rischio;

• verifica sulla presenza di un presidio antincendio in prossimità dei punti di intervento;

• conoscenza da parte del personale della procedura di gestione dell’emergenza, comprendente, anche, l’uso dei presidi antincendio disponibili.

Comunque, per l’inizio delle lavorazioni con fiamme libere, obbligatoriamente deve sempre essere assicurata la presenza di mezzi estinguenti efficienti a portata degli operatori.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio Possibile (2) Grave (3) Notevole (6)

(35)

• presenza del libretto di uso e manutenzione dove sono riportati i rischi e le procedure di manutenzione stabilite dal fabbricante/costruttore;

• assistenza di personale specializzato se richiesto;

• disattivazione delle macchine ed impianti durante i lavori di manutenzione: l'addetto alla manutenzione effettua i propri lavori in assenza di lavorazioni e con l'apparecchiatura fuori uso. Eventuali lavori necessari da eseguire a macchina/impianto in funzione saranno effettuati con l'ausilio di personale addestrato all'uso della stessa e seguendo le misure di prevenzione prescritte dal fabbricante/costruttore;

• in assenza di misure specifiche saranno stabilite procedure di lavoro in grado di garantire idonee condizioni di sicurezza agli operatori.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio

Possibile (2) Modesto (2) Accettabile (4)

RISCHIO DA INVESTIMENTO

Davanti alle uscite dei locali e alle vie che immettono direttamente ed immediatamente in una via di transito dei mezzi meccanici devono essere disposte barriere atte ad evitare investimenti e quando ciò non sia possibile, adeguate segnalazioni (Punto 2.6, Allegato VI, D.Lgs 81/08).

• Segnalare efficacemente l'area di lavoro;

• il conducente deve guidare con prudenza senza far sporgere gambe o braccia dall'abitacolo di guida, prestare particolare attenzione in retromarcia;

• effettuare il corretto transennamento della zona di lavoro, nella quale opereranno i mezzi ed uomini;

• effettuare il corretto stivaggio dei materiali; curare di avere spazi di manovra sufficienti e con buona visibilità;

• durante l'utilizzo dovrà essere impiegata una segnaletica di sicurezza richiamante l'obbligo di moderare la velocità;

• durante l'uso dovrà essere impiegato un lavoratore a terra (moviere) per operazioni di retromarcia o comunque difficili;

• definire i percorsi delle persone, dei mezzi di trasporto e dei carrelli elevatori, in modo da

(36)

evitare interferenze pericolose;

• condurre i carrelli elevatori a bassissima velocità, considerata la scarsa visibilità presente in alcune zone;

• attrezzare l'area di manovra con la segnaletica del caso atta a garantire di potersi muovere correttamente;

• accertarsi dei limiti di visibilità del posto di manovra prima di utilizzare il carrello;

• accertarsi che sia stata delimitata l'area di intervento e che siano state predisposte le segnalazioni e protezioni necessarie per lavori all'aperto;

• accertarsi che non vi siano persone o animali nella zona di lavoro o di manovra della macchina e rispettare le distanze di sicurezza;

• dispositivi acustici e luminosi sui mezzi.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio

Possibile (2) Modesto (2) Accettabile (4)

INCIDENTI TRA AUTOMEZZI

• Attenersi alla segnaletica stradale esistente;

• attenersi a quanto previsto dal Nuovo Codice Stradale in merito alla sosta/fermata dei veicoli; utilizzare la segnaletica di sicurezza necessaria;

• durante la guida dell'automezzo attrezzato gli operatori devono indossare le cinture di sicurezza in dotazione.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio

Possibile (2) Modesto (2) Accettabile (4)

RUMORE

• Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore;

• adottare le misure tecniche, organizzative e procedurali al fine di ridurre al minimo l'esposizione al rumore.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio

Possibile (2) Modesto (2) Accettabile (4)

(37)

• Si procederà alla formazione ed informazione dei lavoratori circa il corretto utilizzo dei mezzi antincendio di primo impiego;

• non abbandonare una zona dove avete spento l'incendio, perchè il fuoco potrebbe riprendere, ma controllate accuratamente il perimetro dello stesso bonificando le zone fumanti;

• il divieto di fumo rappresenta una elementare norma antincendio;

• i locali devono essere provvisti della necessaria attrezzatura antincendio per fronteggiare la prima emergenza. Una adeguata segnaletica deve supportare i mezzi antincendio a disposizione ed indicare le vie di fuga;

• effettuare l'addestramento del personale incaricato all'uso dei mezzi antincendio e dei dispositivi di protezione personale;

• attuare tutti quei provvedimenti atti ad evitare l'insorgere di un incendio.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio Possibile (2) Grave (3) Notevole (6)

SEGNALETICA

• Rispettare la segnaletica dei percorsi pedonali e dei mezzi di trasporto/movimentazione, ove presente.

Valutazione del livello di rischio Probabilità Danno Rischio

Possibile (2) Modesto (2) Accettabile (4)

DISPOSIZIONI ANTICONTAGIO DA COVID-19

• L’ente gestore deve predisporre il progetto organizzativo che contiene una descrizione generale delle attività ed è articolato in relazione agli aspetti disciplinati dall’allegato 8 al D.P.C.M 11 giugno 2020 e dalla presente ordinanza. L’ente gestore provvede a comunicarlo al Comune e all’Agenzia di Tutela della Salute (ATS).

• L’ente gestore provvede ad una adeguata informazione per genitori e minori e alla formazione per gli operatori su tutte le misure di prevenzione da rischio di contagio Covid-

(38)

19 da adottare, prevedendo segnaletica, con pittogrammi e affini, idonea ai minori. A tal fine gli enti gestori promuovono un’ampia comunicazione e diffusione dei contenuti del progetto e delle misure per la gestione in sicurezza dei servizi, in particolare, in favore delle famiglie. La formazione e l’informazione sono realizzate a cura dell’ente gestore anche attraverso il materiale messo a disposizione dall’Agenzia di tutela della Salute competente per territorio nonché dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità reso disponibile attraverso i siti istituzionali.

• L’ente gestore e le famiglie sottoscrivono un patto per il rispetto delle regole di gestione dei servizi ai fini del contrasto della diffusione del virus, secondo le prescrizioni del D.P.C.M. 11 giugno 2020 Allegato 8 e delle presenti linee guida. Il patto può essere predisposto sulla base del modello riportato nell’allegato A.

• Deve essere garantita una zona di accoglienza secondo le modalità previste ai punti 2.7 e 2.8 dell’allegato 8 al D.P.C.M. 11 giugno 2020.

• Le condizioni di salute dei minori e degli accompagnatori nel caso in cui accedano ai locali, sono attestate sulla base dei modelli riportati negli allegati B, C che prevedono inoltre l’impegno a comunicare, in occasione dell’accoglienza giornaliera, le situazioni sopravvenute che potrebbero determinare una variazione delle condizioni di salute del minore o dell’accompagnatore.

• Le condizioni di salute del personale sono attestate sulla base dei modelli riportati negli allegati F-G e nel rispetto dei protocolli di accoglienza previsti dall’allegato 8 al DPCM 11 giugno 2020.

• All’ingresso un operatore, indossando apposita mascherina e dopo aver igienizzato le mani, misura la temperatura corporea a tutti gli operatori, minori, genitori/accompagnatori. In caso di temperatura superiore ai 37.5 °C non sarà consentito l’accesso alla sede e il genitore/accompagnatore sarà informato della necessità di contattare il proprio medico curante. Nel caso di operatore si rinvia a quanto previsto al paragrafo 1.3 dell’ordinanza 590 del 31 luglio 2020. In caso di febbre del genitore/accompagnatore il minore non potrà accedere al servizio. È preferibile che gli accompagnatori abbiano un’età inferiore a 60 anni a tutela della loro salute.

(39)

• L’accesso alla struttura deve prevedere un’organizzazione, anche su turni, che eviti assembramenti di genitori e accompagnatori all’esterno della struttura stessa. Le presenze dei bambini, dei ragazzi e degli adulti devono essere giornalmente annotate in un apposito registro per favorire le attività di tracciamento di un eventuale contagio da parte delle autorità competenti.

• Il personale e i genitori e accompagnatori sono invitati all’auto-monitoraggio delle condizioni di salute proprie e del proprio nucleo familiare, ed informarli circa i comportamenti da adottare in caso di comparsa di sintomi sospetti per COVID-19.

• Qualora durante la frequenza al centro i minori, gli accompagnatori o gli operatori dovessero manifestare i sintomi da infezione da COVID-19 (es. tosse, raffreddore, congiuntivite, febbre) saranno momentaneamente isolati e non dovranno recarsi al Pronto Soccorso. L’ente gestore informerà la famiglia in caso di minore e in ogni caso comunicherà tempestivamente tale circostanza all’Agenzia di Tutela della Salute territorialmente competente la quale fornirà le opportune indicazioni al gestore e alla persona interessata.

Nel caso di adulto o minore positivo, non può essere riammesso al centro estivo fino ad avvenuta e piena guarigione certificata secondo i protocolli previsti.

• La mascherina di protezione delle vie aeree deve essere utilizzata da tutto il personale, dai genitori ed accompagnatori e, di norma, dai bambini sopra i sei anni e dai ragazzi. Tenuto conto di quanto previsto al punto 2.4 dell’allegato 8 al D.P.C.M. 11 giugno 2020, l’utilizzo della mascherina da parte dei bambini sopra i 6 anni e dai ragazzi deve essere valutato in relazione all’uso continuativo e/o delle particolari caratteristiche dell’attività ludico- ricreativa proposta. Resta fermo che l’utilizzo delle mascherine è essenziale quando il distanziamento fisico è più difficile da rispettare e nei luoghi al chiuso.

• Mettere a disposizione idonei dispenser di soluzione idroalcolica per la frequente igiene delle mani in tutti gli ambienti, in particolare nei punti di ingresso e di uscita.

• Per i minori devono essere promosse le misure igienico-comportamentali con modalità anche ludiche, compatibilmente con l’età e con il loro grado di autonomia e consapevolezza. Si raccomanda fortemente di sensibilizzare i minori sull’importanza dell’igiene delle mani, con particolare attenzione ad alcuni contesti in cui la pulizia delle mani riveste particolare

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