Contabilità e Regime forfettario
Partita IVA
Chiunque voglia intraprendere un’attività di tipo autonoma o di imprenditoria, deve segnalarlo entro 30gg dall’inizio del suo lavoro o apertura attività al fine di ottenere una Partita Iva.
La Partita Iva è un numero che identifica l’attività ai fini fiscali, previdenziali e assistenziali (così come il codice fiscale identifica ogni individuo) ed è rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. È attribuito al momento dell’inizio dell’attività e resta lo stesso per sempre. Poiché utile per il riconoscimento ai fini fiscali, la Partita Iva deve essere sempre indicata: dichiarazioni, siti internet, fatture, parcelle, e ogni altro tipo di documento.
I versamenti fiscali e previdenziali devono essere effettuati obbligatoriamente per via telematica con il modello F24.
Le tipologie di imprese
Contabilità ordinaria
È il tipo di contabilità adottata dalle società di capitali (per azioni, a responsabilità limitata, in accomandita per azioni) e società cooperative.
Il regime ordinario si applica quando nell’anno solare precedente si sono accumulati ricavi pari o superiori a:
• 400.000 euro per le imprese di servizi
• 700.000 euro per le imprese con attività diverse dalla prestazione di servizi Le imprese in regime ordinario sono tenuti a redigere il bilancio di esercizio (cioè di fine anno) e a tenere aggiornati i seguenti documenti:
• i registri IVA
• il registro dei beni ammortizzabili
• il libro giornale
• il libro degli inventari
• il libro mastro
Contabilità semplificata
Il regime semplificato si applica quando nell’anno solare precedente si sono accumulati ricavi non superiori a:
• 400.000 euro per le imprese di servizi
• 700.000 euro per le imprese con attività diverse dalla prestazione di servizi Le imprese in regime semplificato hanno meno adempimenti e non devono redigere obbligatoriamente un bilancio d’esercizio. Sono comunque tenuti ad avere ed aggiornare i seguenti documenti:
• i registri IVA
• il registro dei beni ammortizzabili
Le società di persone (semplice, in accomandita semplice, in nome collettivo) e le imprese individuali che rientrano nei requisiti, possono scegliere il regime ordinario o semplificato da adottare.
Nuovo regime forfettario agevolato
È un nuovo regime per piccole imprese o liberi professionisti, che a partire dalla Legge di Stabilità 2015 e quindi dal 1° gennaio 2016, sta via via sostituendo i vecchi regimi dei minimi.
È un regime agevolato interessante, soprattutto, per giovani professionisti che intraprendono una nuova attività e posseggono ricavi fino a 65.000 euro l’anno.
Possono accedere al regime forfetario i soggetti già in attività e/o i soggetti che iniziano un’attività di impresa, arte o professione, purché nell’anno precedente:
• abbiano conseguito ricavi o percepito compensi non superiori a determinati limiti. Non concorrono alla determinazione del limite di riferimento i ricavi e i compensi derivanti dall’adeguamento agli studi di settore.
• abbiano sostenuto spese complessivamente non superiori a 5.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e per compensi erogati ai collaboratori, anche assunti per l’esecuzione di specifici progetti.
• il costo complessivo dei beni strumentali, al lordo degli ammortamenti, non superi, alla data di chiusura dell’esercizio, i 20.000 euro. Non concorrono alla formazione di detto limite i beni immobili, comunque acquisiti, e anche se detenuti in locazione, utilizzati per l’esercizio dell’impresa, arte o professione.
Il regime forfetario cessa di avere efficacia a partire dall’anno successivo a quello in cui viene meno anche solo uno dei requisiti di accesso previsti dalla legge o si verifica una delle cause di esclusione.
Questo regime prevede inoltre interessanti agevolazioni sull’IVA e una semplificazione e agevolazione sulla tassazione dell’imponibile.
Maggiori e dettagliate informazioni le potete trovare sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
E per il notaio?
I liberi professionisti solitamente scelgono il regime semplificato, sebbene esista la facoltà di optare per il regime ordinario.
Il professionista in contabilità semplificata, deve tenere:
i registri IVA
Inoltre è necessario annotare, a fine esercizio (cioè a fine anno), l’ammontare globale delle somme non incassate e di quelle non pagate.
I professionisti che scelgono invece il regime ordinario, devono tenere:
• i registri IVA
• il registro incassi e pagamenti
Per i giovani notai e più in generale per notai che non superano la soglia di 65.000 euro all’anno di ricavi, è consigliabile rientrare o scegliere il regime forfettario agevolato.