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IL CORPO LA FORMA E IL MOVIMENTO. Antonio De Lisa. Antonio De Lisa IL CORPO LA FORMA E IL MOVIMENTO 1 / 36

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IL CORPO LA FORMA E IL MOVIMENTO

Antonio De Lisa

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L’avventura del corpo come cultura

Platone - Repubblica

La musica `e per l’anima quello che la ginnastica `e per il corpo

Aristotele - De Anima

Tra corpo e anima vige un rapporto materia-forma, come se l’anima fosse la vera forma del corpo. Chiedersi se corpo e anima siano la stessa cosa `e una domanda priva di senso: `e come domandarsi se sono la stessa cosa la cera e la forma della candela.

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L’avventura del corpo come cultura

Platone - Repubblica

La musica `e per l’anima quello che la ginnastica `e per il corpo

Aristotele - De Anima

Tra corpo e anima vige un rapporto materia-forma, come se l’anima fosse la vera forma del corpo. Chiedersi se corpo e anima siano la stessa cosa `e una domanda priva di senso: `e come domandarsi se sono la stessa cosa la cera e la forma della candela.

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Il canone egiziano del corpo

Gi`a nel 3000 a.C., in Egitto, `e individuato uno schema canonico particolarmente rigoroso.

La figura umana aveva due canoni fondamentali: uno per la pittura e il bassorilievo, uno per le statue. Nell’immagine bidimensionale l’uomo veniva sempre rappresentato con una stilizzazione fissa: alcune parti erano in vista frontale (il busto e l’occhio) altre in vista di profilo

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Il canone egiziano del corpo

Per la costruzione dell’immagine gli egizi si servivano di un reticolo, ovvero di una trama di linee che definivano un campo quadrettato. Tale reticolo ha subito un’evoluzione, passando da un canone antico, che prevedeva 18 quadretti in altezza, ad un canone tardo, che aument`o i quadretti a 22.

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La secolare cultura indiana del corpo

La danza di Shiva

(7)

Dal corpo come rappresentazione al corpo come descrizione: la medicina greca

Il maggiore esponente della medicina greca rimane Ippocrate, che secondo alcuni aveva tratto il suo sapere dagli Asclepiadi. Esso segue il principio dei 4 elementi:

aria, terra, acqua, fuoco.

L’Ippocratica `e quindi una medicina umorale dove la guaritrice per eccellenza `e la natura (la febbre `e considerata una forma di difesa, come la crisi con aumento di secrezione).

Galeno ha scritto pi`u di 500 trattati sulla fisiologia, l’igiene, la dietetica, la patologia, la farmacologia, ed `e accreditato come colui che scopr`ı l’esistenza del midollo spinale. Se Celso descrisse i quattro sintomi classici dell’infiammazione (rubor rossore, dolor dolore, calor calore, tumor gonfiore), Galeno ne osserv`o anche la limitazione funzionale (functio laesa). Notevole anche il trattato Procedimenti anatomici, basato sulla dissezione delle scimmie.

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Dal corpo come rappresentazione al corpo come descrizione: la medicina greca

Il maggiore esponente della medicina greca rimane Ippocrate, che secondo alcuni aveva tratto il suo sapere dagli Asclepiadi. Esso segue il principio dei 4 elementi:

aria, terra, acqua, fuoco.

L’Ippocratica `e quindi una medicina umorale dove la guaritrice per eccellenza `e la natura (la febbre `e considerata una forma di difesa, come la crisi con aumento di secrezione).

Galeno ha scritto pi`u di 500 trattati sulla fisiologia, l’igiene, la dietetica, la patologia, la farmacologia, ed `e accreditato come colui che scopr`ı l’esistenza del midollo spinale. Se Celso descrisse i quattro sintomi classici dell’infiammazione (rubor rossore, dolor dolore, calor calore, tumor gonfiore), Galeno ne osserv`o anche la limitazione funzionale (functio laesa). Notevole anche il trattato Procedimenti anatomici, basato sulla dissezione delle scimmie.

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Dal corpo come rappresentazione al corpo come descrizione: la medicina greca

Il maggiore esponente della medicina greca rimane Ippocrate, che secondo alcuni aveva tratto il suo sapere dagli Asclepiadi. Esso segue il principio dei 4 elementi:

aria, terra, acqua, fuoco.

L’Ippocratica `e quindi una medicina umorale dove la guaritrice per eccellenza `e la natura (la febbre `e considerata una forma di difesa, come la crisi con aumento di secrezione).

Galeno ha scritto pi`u di 500 trattati sulla fisiologia, l’igiene, la dietetica, la patologia, la farmacologia, ed `e accreditato come colui che scopr`ı l’esistenza del midollo spinale. Se Celso descrisse i quattro sintomi classici dell’infiammazione (rubor rossore, dolor dolore, calor calore, tumor gonfiore), Galeno ne osserv`o anche la limitazione funzionale (functio laesa). Notevole anche il trattato Procedimenti anatomici, basato sulla dissezione delle scimmie.

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L’armonia del corpo nella statuaria greca

Il discobolo di Mirone

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Autopsia e dissezione nel medioevo

Dissezione di cadavere – miniatura dall’Anathomia di Guido da Vigevano, 1345 – Chantilly, Biblioth`eque du chˆateau.

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Leonardo, Michelangelo e la fascinazione del corpo nel ’500

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Il ’600 e la riscoperta del corpo Ren´ e Descartes (1596-1650)

Secondo Cartesio la spiegazione del funzionamento meccanico del corpo umano sta nella circolazione del sangue.

Al centro di tutto c’`e il cuore, che si muove grazie ad un suo calore interno, che lo fa pulsare e riscalda il sangue, rendendolo rarefatto; da qui passa ai polmoni che lo raffreddano e lo condensano e poi lo mettono in circolo

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Il ’600 e la riscoperta del corpo Ren´ e Descartes (1596-1650)

Lo stesso sangue contiene delle parti sottilissime, gli spiriti animali, che dal cuore vanno direttamente al cervello, premendo sulla ghiandola pineale, che risponde

diramandoli in tutti gli organi del corpo, mettendoli in moto.

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La scoperta della circolazione del sangue

di William Harvey (1578-1657)

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Il corpo alchemico nella Cappella Sansevero di Napoli

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Il corpo alchemico nella Cappella Sansevero di Napoli

Nella Cavea sotterranea della Cappella Sansevero di Napoli sono oggi conservate, all’interno di due bacheche, le famose Macchine anatomiche, o Studi anatomici, ossia gli scheletri di un uomo e di una donna in posizione eretta, con il sistema arterovenoso quasi perfettamente integro.

Le Macchine furono realizzate dal medico palermitano Giuseppe Salerno, e alcune fonti settecentesche poste di recente in evidenza attestano che la macchina anatomica maschile fu acquistata nel 1756 da Raimondo di Sangro, in seguito a una esibizione pubblica che l’anatomopatologo siciliano tenne a Napoli.

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Il corpo alchemico nella Cappella Sansevero di Napoli

Nella Cavea sotterranea della Cappella Sansevero di Napoli sono oggi conservate, all’interno di due bacheche, le famose Macchine anatomiche, o Studi anatomici, ossia gli scheletri di un uomo e di una donna in posizione eretta, con il sistema arterovenoso quasi perfettamente integro.

Le Macchine furono realizzate dal medico palermitano Giuseppe Salerno, e alcune fonti settecentesche poste di recente in evidenza attestano che la macchina anatomica maschile fu acquistata nel 1756 da Raimondo di Sangro, in seguito a una esibizione pubblica che l’anatomopatologo siciliano tenne a Napoli.

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Il corpo alchemico nella Cappella Sansevero di Napoli

Ancora oggi, a oltre duecentocinquanta anni di distanza, si dibatte sui procedimenti e i materiali grazie ai quali si `e potuta ottenere una tanto eccezionale conservazione dell’apparato circolatorio. Alimentando la “leggenda nera” di Raimondo di Sangro, la Breve nota parlava di “iniezione”, ipotizzando che Salerno, sotto la direzione del principe, avesse inoculato nei vasi sanguigni di due corpi una sostanza che ne avrebbe procurato la “metallizzazione”.

Anche Benedetto Croce racconta che secondo la credenza popolare Raimondo di Sangro “fece uccidere due suoi servi, un uomo e una donna, e imbalsamarne stranamente i corpi in modo che mostrassero nel loro interno tutti i visceri, le arterie e le vene”. In realt`a, il sistema circolatorio `e frutto di una ricostruzione effettuata con diversi materiali, tra cui la cera d’api e alcuni coloranti. 1

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Il corpo alchemico nella Cappella Sansevero di Napoli

Ancora oggi, a oltre duecentocinquanta anni di distanza, si dibatte sui procedimenti e i materiali grazie ai quali si `e potuta ottenere una tanto eccezionale conservazione dell’apparato circolatorio. Alimentando la “leggenda nera” di Raimondo di Sangro, la Breve nota parlava di “iniezione”, ipotizzando che Salerno, sotto la direzione del principe, avesse inoculato nei vasi sanguigni di due corpi una sostanza che ne avrebbe procurato la “metallizzazione”.

Anche Benedetto Croce racconta che secondo la credenza popolare Raimondo di Sangro “fece uccidere due suoi servi, un uomo e una donna, e imbalsamarne stranamente i corpi in modo che mostrassero nel loro interno tutti i visceri, le arterie e le vene”. In realt`a, il sistema circolatorio `e frutto di una ricostruzione effettuata con diversi materiali, tra cui la cera d’api e alcuni coloranti. 1

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Seicento: Secolo del teatro e della danza

La commedia dell’arte

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Seicento: Secolo del teatro e della danza

Il teatro di Francia e Spagna

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Seicento: Secolo del teatro e della danza

Lully e l’invenzione della danza moderna

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Settecento: Il corpo illuminista

L’enciclopedia di Diderot e D’Alembert (1751-1767)

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Il balzo avanti dell’anatomia nell’Ottocento

Gabriel von Max, L’anatomista (1869), Alte Pinakothek di Monaco di Baviera

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Ottocento: Beethoven, Liszt e il virtuosismo delle mani

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Schumann e la meccanica delle dita

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Articolazione e disarticolazione in Paganini

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Il corpo ritmico nelle musiche etniche

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Novecento: Mejerchol’d e l’attore biomeccanico

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La pratica del mimo corporeo e la reinvenzione del corpo nel teatro

Tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, si riscontra una nuova e forte attenzione al corpo dell’attore, e alle sue enormi potenzialit`a espressive. In questo clima, sorgono numerosi teatri-studio in cui viene riservato ampio spazio

all’addestramento fisico dell’attore. Tra queste scuole, si apre a Parigi la scuola del Vieux Colombier, diretta da Jacques Copeau, che elabora un progetto formativo in cui l’attore possa prendere coscienza e consapevolezza delle possibilit`a espressive del proprio corpo, in particolare attraverso esercizi di mimo con maschere neutre.

Etienne Decroux, che frequenta per un breve periodo l’istituzione di Copeau, resta´ colpito dal duro allenamento a cui vengono sottoposti gli allievi e ha modo di assistere alle scene mute che costoro componevano con i corpi nudi e i volti mascherati. `E proprio a partire dai corpi nudi in allenamento che Decroux intravede la via per creare un’arte dell’attore, il mimo corporeo, a cui si dedicher`a per il resto della sua vita

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La pratica del mimo corporeo e la reinvenzione del corpo nel teatro

Tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, si riscontra una nuova e forte attenzione al corpo dell’attore, e alle sue enormi potenzialit`a espressive. In questo clima, sorgono numerosi teatri-studio in cui viene riservato ampio spazio

all’addestramento fisico dell’attore. Tra queste scuole, si apre a Parigi la scuola del Vieux Colombier, diretta da Jacques Copeau, che elabora un progetto formativo in cui l’attore possa prendere coscienza e consapevolezza delle possibilit`a espressive del proprio corpo, in particolare attraverso esercizi di mimo con maschere neutre.

Etienne Decroux, che frequenta per un breve periodo l’istituzione di Copeau, resta´ colpito dal duro allenamento a cui vengono sottoposti gli allievi e ha modo di assistere alle scene mute che costoro componevano con i corpi nudi e i volti mascherati. `E proprio a partire dai corpi nudi in allenamento che Decroux intravede la via per creare un’arte dell’attore, il mimo corporeo, a cui si dedicher`a

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Il mimo corporeo di Etienne Decroux

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Le influenze del corpo orientale: il kabuki giapponese

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Il tumulto dei corpi: Living Theatre e l’happening teatrale

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Il corpo ` e cultura

(37)

La pratica del movimento nel teatro contemporaneo

Assi e piani anatomici dal libro ”Mimo e Maschera”

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La pratica del movimento nel teatro contemporaneo

Introversione ed estroversione, dal libro ”Mimo e Maschera”

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Duchamp: Nu descendant un escalier

(40)

La spettacolarizzazione del corpo tra pop music e sport

Elvis Presley

(41)

La spettacolarizzazione del corpo tra pop music e sport

Usain Bolt

(42)

Il corpo come macchina cibernetica

Riferimenti

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