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REGOLAMENTO DI ISTITUTO Modificato con delibera n.2 del Consiglio d Istituto del

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Regolamento d’Istituto – a. s. 2017/2018 I. C. S. Mattarella-Bonagia 1 I.C. “ P. Mattarella – Bonagia”

Distretto scolastico n. 41 Via Del Castoro,13 – 90125 Palermo

Tel./ Fax 091/444138 – 091/6481316 C.F. 97014380824

e-mail: paic892001@istruzione.it

REGOLAMENTO DI ISTITUTO

Modificato con delibera n.2 del Consiglio d’Istituto del 2.11.2017

Anno scolastico 2017/2018

Pag 2 Norme Generali.

Pag 2 Titolo Primo – Organi Collegiali: Consiglio d’Istituto – Collegio dei Docenti (Allegato n. 1) – Consigli di Interclasse e di Intersezione – Dipartimenti disciplinari (Allegato n. 2).

Pag 9 Titolo Secondo - Criteri generali di funzionamento delle scuole dell’Istituto.

Pag 11 Titolo Terzo - Criteri generali per la formazione delle Classi e delle Sezioni – Formazione delle liste d’attesa nella Scuola dell’Infanzia.

Pag 13 Titolo Quarto – Assenze, ritardi, uscite anticipate.

Pag 15 Titolo Quinto - Disposizioni per la Sicurezza.

Pag 17 Titolo Sesto - Norme di Comportamento: Docenti - Collaboratori scolastici – Genitori – Alunni.

Pag 26 Titolo Settimo (Scuola Secondaria di I grado) - Regolamento attuativo dello “Statuto delle Studentesse e degli Studenti” e Organo di Garanzia (Allegato n. 3).

Pag 26 Titolo Ottavo - Criteri generali per la partecipazione dei Genitori: Assemblee, Associazioni

Pag 28 Titolo Nono - Spazi scolastici, strutture e dotazioni strumentali. Uso degli spazi, dei laboratori (Allegato n. 4) e delle biblioteche.

Pag 29 Titolo Decimo - Uscite didattiche, Visite guidate e Viaggi d’istruzione.

Pag 31 Titolo Undicesimo – Infortuni.

Pag 32 Titolo Dodicesimo - Approvazione, modifica ed entrata in vigore del Regolamento.

Pag 32 Titolo Tredicesimo - Procedura dei Reclami

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Regolamento d’Istituto – a. s. 2017/2018 I. C. S. Mattarella-Bonagia 2

Norme generali

Il Regolamento di Istituto definisce le regole del funzionamento dell’Istituto e degli organi Collegiali, compatibilmente con le norme stabilite dalla normativa vigente. Esso è deliberato dal Consiglio di Istituto.

TITOLO PRIMO ORGANI COLLEGIALI:

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Art.1

Il Consiglio trova la sua definizione normativa nel Testo Unico delle disposizioni vigenti in materia d’Istruzione relative alle scuole di ogni ordine e grado approvato con il Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297. Osserva le norme contenute nel Regolamento concernente le "Istruzioni generali sulla gestione amministrativo – contabile delle istituzioni scolastiche"

approvato con il Decreto Interministeriale 1 febbraio 2001, n. 44. Osserva , inoltre, l’Ordinanza Ministeriale 15 luglio 1991 n. 215, recante “Elezione degli organi collegiali a livello di Circolo - Istituto” e tutte le altre norme che dispongano sul suo funzionamento.

Art.2

Composizione del Consiglio di Istituto.

Il Consiglio di Istituto è formato dalle rappresentanze elette del personale insegnante, del personale non insegnante, dei genitori degli allievi nel numero previsto dalla legge. Membro di diritto è il Dirigente scolastico.

Art.3

Organi del Consiglio di Istituto.

Il Consiglio di Istituto, per il raggiungimento dei suoi scopi, assegna al suo interno le seguenti cariche:

a) Presidente b) Segretario

c) Giunta Esecutiva.

Esso opera con delibere prese dai propri membri riuniti in Consiglio.

Modalità e compiti sono stabiliti dalla legge e dal presente regolamento.

Art.4

Elezione del Presidente del C.d.I.

Il Presidente è eletto, a scrutinio segreto, tra i rappresentanti dei genitori, nella prima seduta convocata e presieduta, dal Dirigente scolastico. Nella prima votazione è richiesta la maggioranza assoluta dei voti dei componenti, nelle successive è richiesta la maggioranza relativa dei votanti purché sia presente almeno la metà più uno dei membri del C.d.I. In caso di parità si procede ad una votazione di ballottaggio tra i consiglieri che hanno ottenuto pari voti; in caso di ulteriore parità verrà considerato eletto il consigliere più anziano di età.

Art.5

Compiti e mansioni del Presidente.

Il Presidente del Consiglio di Istituto:

a) Nomina il Segretario scegliendolo tra i membri del Consiglio stesso.

b) Firma i verbali redatti dal Segretario ed approvati dal Consiglio di Istituto.

c) Convoca il Consiglio di Istituto, ne dirige il dibattito.

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Regolamento d’Istituto – a. s. 2017/2018 I. C. S. Mattarella-Bonagia 3

Il Consiglio di Istituto deve essere convocato dal suo Presidente dopo che la Giunta esecutiva, in relazione alle questioni che devono essere affrontate per il funzionamento della scuola, ha preparato e fatto pervenire al Presidente del Consiglio stesso, uno schema di ordine del giorno.

Nella eventualità che la Giunta esecutiva resti inoperante per un certo periodo, il Presidente del Consiglio di Istituto, dopo gli opportuni solleciti rivolti al presidente della giunta, può procedere alla convocazione del Consiglio anche a prescindere dalla fase preparatoria dei lavori che la legge assegna alla giunta medesima.

Art.6

Revoca dalla carica del Presidente.

In qualunque momento la maggioranza assoluta dei membri del Consiglio di Istituto può revocare la carica del Presidente con apposita mozione messa all'o.d.g. In tale occasione il Consiglio di Istituto sarà presieduto dal Dirigente scolastico.

Art.7

Nomina Segretario.

Il Segretario è nominato dal Presidente ai sensi dell'art.5 del presente regolamento.

Art.8

Compiti del Segretario.

Compito del Segretario è stendere il verbale delle sedute del Consiglio di Istituto, controllarne la conservazione a cura dell'ufficio di Segreteria dell'Istituto, nonché la pubblicizzazione.

Art.9

Composizione - Revoca Giunta esecutiva.

La Giunta esecutiva è composta, ai sensi di legge, da:

a) Il Dirigente dell’Istituto nella qualità di rappresentante della scuola.

b) Il Segretario dell'Istituto.

c) Un docente dell'Istituto.

d) Un rappresentante del personale non docente.

e) Due rappresentanti dei genitori degli alunni, eletti all'interno del Consiglio di Istituto.

Esclusi i membri di diritto, ciascuna componente potrà revocare i propri rappresentanti in seno alla Giunta con un’apposita mozione di sfiducia approvata dalla maggioranza assoluta dei consiglieri presenti. Il Dirigente scolastico, ai sensi di legge, convoca e presiede le riunioni della Giunta. Le funzioni di Segretario, per la verbalizzazione delle riunioni, sono svolte dal D.S.G.A.

dell'Istituto. I verbali della Giunta, dopo la loro approvazione sono a disposizione dei Consiglieri e del Consiglio di Istituto.

Art.10

Compiti della Giunta esecutiva.

La Giunta esecutiva:

a) Designa al suo interno la persona addetta alla firma dei mandati di pagamento e delle reversali di incasso unitamente al Dirigente e al Segretario di Istituto. Tale designazione è soggetta alla ratifica del Consiglio di Istituto.

b) Predispone il bilancio preventivo e le sue eventuali variazioni.

c) Predispone il bilancio consuntivo.

d) Prepara il lavoro del Consiglio di Istituto indicando i punti all'o.d.g. di sua competenza.

e) Dà esecuzione alle delibere del Consiglio di Istituto mentre il Dirigente ne emana il formale provvedimento esecutivo, con il limite di quanto previsto per la firma degli atti contabili. Lo stesso Dirigente accerta che le delibere di spesa approvate dal Consiglio di Istituto e da imputarsi sui fondi dello Stato non siano in contrasto con le vigenti

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Regolamento d’Istituto – a. s. 2017/2018 I. C. S. Mattarella-Bonagia 4

disposizioni di legge o di regolamento, promuovendone il riesame qualora le ritenga irregolari o illegittime.

f) Su proposta del rispettivo Consiglio di classe adotta i provvedimenti disciplinari previsti dall'art.5 della legge 11/10/77 n.748 sub e) f) g) h) i).

Contro le decisioni in materia disciplinare della Giunta esecutiva è ammesso ricorso al U.S.P. che decide in via definitiva sentita la sezione del consiglio scolastico provinciale avente competenza per il grado di scuola cui appartiene l’alunno.

g) Su mandato del Consiglio di Istituto dà esecuzione alle spese fino ad un importo stabilito con apposita delibera ad ogni inizio di anno.

Art.11

Convocazione riunione Consiglio di Istituto.

Ai sensi dell'art.5 punto c) del presente regolamento, il Consiglio di Istituto viene convocato dal Presidente.

Art.12

Lettera di convocazione. Ordine del giorno.

La lettera di convocazione deve essere fatta pervenire ai consiglieri almeno cinque giorni prima della riunione e deve riportare l'ordine del giorno da prendere in esame, l'ora e il luogo della riunione. L'o.d.g. può essere modificato e/o integrato con ulteriori punti, con proposte presentate all'inizio della seduta. Tali proposte devono essere approvate dalla maggioranza dei presenti. Ogni o.d.g. deve prevedere come primo punto l’approvazione del verbale della seduta precedente nonché un punto riservato a varie ed eventuali. I punti all'o.d.g. non presi in esame in una riunione, debbono essere riproposti con precedenza nella riunione seguente.

Art.13

Convocazione straordinaria del Consiglio.

Le riunioni straordinarie sono convocate dal Presidente su propria iniziativa ovvero su richiesta scritta, contenente l'ordine del giorno, presentata da:

a) il Dirigente scolastico;

b) la maggioranza assoluta dei componenti la Giunta Esecutiva;

c) un terzo dei membri del Consiglio;

d) la maggioranza assoluta del Collegio dei Docenti o del Comitato dei genitori;

e) la maggioranza assoluta del personale ATA dell’Istituto.

La convocazione delle riunioni straordinarie viene effettuata mediante affissione all'albo e con preavviso scritto e telefonico a ciascun membro del Consiglio.

Art.14

Validità delle riunioni.

La riunione del Consiglio di Istituto, è valida quando sia presente la maggioranza legale dei Consiglieri.

Art. 15

Disciplina degli interventi.

Su ogni punto all’ordine del giorno, dopo una illustrazione chiara e sintetica da parte del Presidente o di chi ne fa le veci, sono consentiti un massimo di due interventi per ogni membro del Consiglio, interventi che non possono superare i cinque minuti cadauno. Dopo la conclusione del relatore, in caso di disaccordi si procede a votazione.

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Art.16

Votazioni.

Per i casi non espressamente previsti dal presente regolamento, qualsiasi proposta è ratificata con il voto favorevole della metà più uno dei votanti. Ogni consigliere, compreso il Dirigente, esprime un solo voto e non sono ammessi voti per delega. In caso di parità, il voto del Presidente è determinante per approvare o respingere la proposta. Ogni votazione verrà espressa con voto palese, mentre è segreta, qualora sia richiesta dalla legge, in caso si discuta di una persona o qualora sia richiesta ed approvata, prima della votazione, dalla maggioranza dei presenti. La votazione, una volta chiusa, non può più essere ripetuta.

Art.17

Orario e durata delle riunioni.

Le riunioni del Consiglio di Istituto verranno convocate in orario compatibile con le necessità lavorative dei suoi componenti. Le sedute termineranno comunque entro le ore 20.00

Art.18 Verbalizzazione.

Ogni riunione verrà verbalizzata dal Segretario del Consiglio di Istituto o in sua assenza da un altro Consigliere scelto dal Presidente. Il verbale terrà conto degli interventi e della delibera finale di ogni punto messo in discussione. Ogni Consigliere può far mettere a verbale proprie dichiarazioni, assumendone la responsabilità. Tale dichiarazione deve essere stesa di pugno o dettata dal Consigliere richiedente. Per i casi interessanti persone, il Segretario dovrà limitare la verbalizzazione alla sola delibera finale, con l’indicazione dell’approvazione o non approvazione a maggioranza o all’unanimità.

Art.19

Ammissione del pubblico alle sedute.

Tutti i genitori degli allievi e tutti gli insegnanti dell’Istituto hanno il diritto di assistere alle riunioni del Consiglio di Istituto per i punti posti all’ o.d.g. e non interessanti singole persone, purché non interferiscano nello svolgimento della seduta stessa. Al Presidente è conferita l’autorità di far rispettare il seguente articolo con la potestà propria del Sindaco.

NORME DI FUNZIONAMENTO:

 La prima seduta, dopo le elezioni, è presieduta dal D.S. Durante tale seduta viene eletto il Presidente scelto tra i rappresentanti dei genitori.

 La votazione ha luogo a scrutinio segreto.

 Il Consiglio può eleggere anche un vice presidente che sostituisca il Presidente in caso di malattia o impedimento.

 Il Consiglio di Istituto può invitare a partecipare ai propri lavori, esperti con funzione consultiva; può inoltre costituire commissioni di lavoro.

 Le sedute, tranne quando si discutono argomenti che riguardano singole persone, sono pubbliche.

 Il pubblico, comunque, non ha diritto di parola. In caso il comportamento del pubblico non sia corretto il Presidente può interrompere la seduta e continuare i lavori in forma non pubblica.

 I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell’ufficio di segreteria e sono consultati da chiunque ne abbia titolo su richiesta avanzata al Dirigente scolastico;

la richiesta dovrà essere scritta e motivata.

 Non sono soggetti a pubblicazioni gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato.

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 Alle sedute del C.d’I. parteciperà anche il D.S.G.A. tutte le volte che il D.S. lo riterrà opportuno, senza diritto al voto.

Art.20

Pubblicizzazione date e verbali delle riunioni.

Le convocazioni delle riunioni dovranno essere pubblicizzate tra i genitori degli allievi, a cura della Dirigenza, con l'affissione di apposito comunicato all'albo. Copia integrale delle delibere, dopo approvazione, nel termine massimo di otto giorni, dovrà essere affissa, in modo da essere facilmente leggibile, in apposita bacheca predisposta dalla Giunta e rimanervi per un periodo di 10 giorni. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori, sono depositati nell'ufficio di segreteria della scuola e, per lo stesso periodo, sono esibiti a chiunque, avendone diritto, ne faccia richiesta.

Art.21

Delibere del Consiglio.

Le delibere del Consiglio sono atti amministrativi definitivi contro i quali è ammesso il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di 60 giorni oppure il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di 120 giorni. In presenza di ricorso l’efficacia della delibera s’intende sospesa fino al pronunciamento dell’Organo competente, salvo che il Consiglio decida, all’unanimità, di mantenere la delibera valida.

Art.22

Ammissione di terzi alle riunioni.

Per lo svolgimento delle proprie attività, il Consiglio di Istituto potrà invitare di sua iniziativa o accogliere richieste di incontro inoltrate da autorità scolastiche o civili su argomenti che interessino la vita scolastica.

Art.23

Competenze del Consiglio di Istituto.

Il Consiglio d’Istituto:

1. delibera il POF elaborato dal Collegio dei docenti (art. 3 del d.p.r. 275/99);

2. delibera gli accordi con le altre scuole relativi ad attività didattiche e di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento (art. 3 del d.p.r. 275/99);

3. delibera gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento (art.10 del d.lgs.297/94);

4. delibera il regolamento interno d'Istituto;

5. delibera l'adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;

6. delibera la partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo;

7. delibera le scelte generali di gestione e amministrazione della scuola;

8. delibera le forme e modalità per lo svolgimento di attività assistenziali;

9. delibera in materia di promozione e contatti con altre scuole al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione;

10. delibera le iniziative in materia di educazione alla salute e prevenzione delle tossicodipendenze;

11. delibera il programma annuale (art. 2, comma 3, decreto n. 44/2001);

12. delibera la ratifica dei provvedimenti del Dirigente che dispongono i prelievi dal fondo di riserva (art. 4, comma 4, decreto n. 44/2001);

13. delibera la verifica sullo stato di attuazione del programma annuale e vi apporta le modifiche necessarie (art. 6, comma 1 e 2, decreto n. 44/2001);

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14. delibera in ordine all'affidamento del servizio di cassa (art. 16, comma 2 e art. 33,

comma 1, lett. E decreto n. 44/2001);

15. delibera il limite del fondo minute spese da assegnare al D.S.G.A. (art. 17, comma 1, decreto n. 44/2001);

16. delibera il conto consuntivo (art. 18, comma 5, decreto n. 44/2001);

17. delibera l'istituzione o lo compartecipazione a fondazioni;

18. delibera l'istituzione o lo compartecipazione a borse di studio;

19. delibera l'elevazione del limite di spesa rispetto ai 2000 euro stabiliti dall’art. 31 del decreto n. 44/2001;

20. delibera l'accettazione e rinuncia di legati, eredità e donazioni;

21. delibera l'accensione di mutui;

22. delibera i contratti di durata pluriennale;

23. delibera i contratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazioni di diritti reali su beni immobili appartenenti alla istituzione scolastica;

24. delibera l'adesione a reti di scuole;

25. delibera l'adesione a consorzi;

26. delibera l'utilizzazione economica delle opere dell'ingegno;

27. delibera la partecipazione della scuola a iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti, università, soggetti pubblici o privati;

28. delibera gli investimenti di capitali.

Materie sulle quali il Consiglio d'Istituto esprime pareri e criteri:

a) definizione, sulla base delle proposte del Collegio dei docenti, delle modalità e dei criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti;

b) parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo della scuola;

c) parere circa il divieto dei docenti di impartire lezioni private;

d) criteri generali per la programmazione educativa;

e) criteri generali per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, corsi di recupero, corsi di sostegno, attività complementari, viaggi di istruzione, visite guidate;

f) criteri generali sull'assegnazione dei docenti alle classi;

g) criteri generali per la programmazione delle attività integrative;

h) criteri per l'adattamento dell'orario delle lezioni, e delle altre attività scolastiche, alle condizioni ambientali;

i) criteri generali sul coordinamento organizzativo dei Consigli di classe, di interclasse e di intersezione;

j) criteri generali per la fissazione dei turni di servizio del personale ATA;

k) criteri inerenti la stipula dei contratti di sponsorizzazione;

l) criteri inerenti lo stipula di contratti di utilizzazione di beni e dei locali scolastici da parte di soggetti terzi;

m) criteri inerenti la stipula di contratti di utilizzazione di siti informatici da parte di soggetti terzi;

n) criteri inerenti la stipula di convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi;

o) criteri inerenti i contratti di alienazione di beni e servizi prodotti nell'esercizio delle attività didattiche;

p) criteri inerenti la stipula di contratti di prestazione d'opera con esperti esterni;

q) criteri inerenti la partecipazione a progetti internazionali.

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Art.24

Decadenza consiglieri.

1. I Consiglieri che nel corso della legislatura perdono i requisiti per essere eletti in Consiglio vengono sostituiti dai primi non eletti delle rispettive liste, ancora in possesso dei requisiti necessari per far parte del Consiglio.

2. I Consiglieri che non intervengono, senza giustificati motivi, a tre sedute consecutive del Consiglio decadono dalla carica e vengono surrogati con le modalità di cui al comma precedente.

3. Il Consiglio deve prendere atto della decadenza di un Consigliere nella seduta successiva al determinarsi della causa che la origina mediante delibera immediatamente esecutiva. Il Consiglio deve altresì individuare il candidato che deve subentrare ed accertarne il possesso dei requisiti; spetta invece al Dirigente Scolastico emettere l’atto formale di nomina.

4. Le dimissioni possono essere presentate dal Consigliere appena eletto o dal Consigliere che, nel corso del mandato, non intenda più far parte del Consiglio. Le dimissioni devono essere presentate per iscritto; la forma orale è ammessa solamente nel caso in cui vengano date dinanzi al Consiglio e, quindi, messe a verbale. Le dimissioni diventano efficaci solo al momento della loro accettazione, mediante delibera del Consiglio. Il Consiglio può accettare o respingere le dimissioni; ha il dovere di accettarle se tale è la volontà irrevocabile del Consigliere dimissionario. Il Consigliere dimissionario e surrogato non fa più parte della lista e non può, quindi, riassumere la carica di Consigliere.

COLLEGIO DEI DOCENTI

Allegato n. 1: “Regolamento del Collegio dei Docenti”.

CONSIGLI DI INTERCLASSE E DI INTERSEZIONE

Art.25 Composizione.

I Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione sono composti dagli Insegnanti di tutte le aree disciplinari e ne fanno anche parte: un rappresentante eletto dei genitori degli alunni nella Scuola dell’Infanzia, un rappresentante eletto dei genitori degli alunni nella Scuola Primaria e quattro rappresentanti eletti dei genitori della scuola Secondaria di Primo Grado.

Nei casi previsti della normativa vigente, i Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione si riuniscono con la presenza di tutti i suoi componenti o con la sola presenza dei docenti.

Art. 26 Presidenza.

I Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione sono presieduti dal Dirigente scolastico o dal Coordinatore designato dal Dirigente scolastico.

Art. 27 Attribuzioni.

Le attribuzioni dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione sono quelle risultanti dalla normativa vigente. La convocazione spetta al Dirigente scolastico che fissa gli argomenti all’ordine del giorno. Il calendario delle riunioni, a firma del Dirigente scolastico con gli argomenti all’ordine del giorno, viene deliberato dal Collegio dei docenti unitario nella seduta

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iniziale dell’anno scolastico e comunicato alle varie componenti con nota scritta. Di ogni seduta viene redatto apposito verbale contenente la sintesi degli argomenti trattati e le proposte finali.

I verbali sono portati a conoscenza del Dirigente scolastico per i suoi interventi.

Art. 28

Modalità di elezione dei rappresentanti dei genitori.

Le elezioni dei rappresentanti dei genitori nei Consigli hanno luogo di norma all'inizio dell'anno scolastico in giornate stabilite dal Consiglio di Istituto a seguito di assemblee di classe e di sezione secondo la procedura semplificata stabilita dalla normativa vigente.

Art. 29

Coordinamento didattico.

Le competenze relative alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa spettano ai Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione alla sola presenza dei docenti.

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

Allegato n. 2: “Regolamento de Dipartimenti disciplinari”.

TITOLO SECONDO

CRITERI GENERALI DI FUNZIONAMENTO DELLE SCUOLE DELL’ISTITUTO

Art. 30 Attività didattica.

L’attività didattica ha inizio e termine secondo quanto previsto dai Calendari Scolastici Nazionale e Regionale.

Il Consiglio di Istituto può operare degli adattamenti al calendario scolastico secondo quanto previsto dal D.P.R. 275/99.

Art. 31

Calendario scolastico.

Il Consiglio di Istituto annualmente, nel rispetto delle disposizioni ministeriali, delibera l’adattamento del calendario scolastico, nell’esercizio della propria autonomia, in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell’Offerta Formativa.

Art. 32

Orario delle lezioni e modalità di accesso e uscita dalla scuola.

PREMESSA

Visto che la sicurezza degli allievi e la prevenzione dei rischi sono aspetti irrinunciabili da parte della Scuola;

Fermo restando il principio giuridico secondo cui l’obbligo di sorveglianza sul minore cessa esclusivamente con il suo affidamento ad altro soggetto legittimato ad assumerlo;

Considerato che secondo la giurisprudenza in materia e gli interventi dell’avvocatura dello Stato è necessario adottare disposizioni interne all’Istituto onde esercitare la vigilanza, effettiva e potenziale, dei minori ad esso affidati.

Considerato che la giurisprudenza ritiene, che l’affidamento di un minore, effettuato dai genitori ad una Istituzione scolastica, comporta per la stessa il dovere di vigilanza controllando con la dovuta diligenza e

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con l’attenzione richieste dall’età e dallo sviluppo psico-fisico del minore che questi non abbia a trovarsi in situazioni di pericolo sino a quando alla vigilanza della scuola non si sostituisca quella effettiva o potenziale dei genitori.

Tenuto conto che la Scuola esercita la vigilanza sugli allievi dall’inizio delle lezioni sino a quando ad essa si sostituisce quella dei genitori o di persona da questi delegata maggiorenne

Visto che è stato affermato che non valgono ad escludere le responsabilità della scuola eventuali disposizioni o consensi, impliciti o formali- impartite dalla famiglia, ove essi non assicurino l’incolumità dell’alunno al momento della riconsegna;

L’I.C. Mattarella-Bonagia di Palermo per l’ a. s. 2017/18 adotta il presente Regolamento per definire le MODALITÀ relative all’entrata ed all’uscita degli alunni.

Scuola dell’Infanzia (tutti i plessi).

Entrata: dalle ore 8.00 alle ore 8.30

Uscita: dalle ore 12.50 alle ore 13.00 - Sezioni a tempo ridotto Uscita: dalle ore 15.50 alle ore 16.00 - Sezioni a tempo normale Mensa: dalle ore 12.15 alle ore 13.30 – Sezioni a tempo normale

Scuola Primaria (plessi: Bonagia, Aloi, B. Tomasino,Mancino, Mattarella).

Tutte le classi attività didattica:

 dalle ore 8.00 alle ore 13.00 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì;

 dalle ore 8.00 alle ore 14.00 nei giorni di martedì e giovedì.

L’accesso nei locali scolastici è consentito dalle ore 8.00 alle ore 8.10.

Il cancello del plesso Mancino verrà aperto 15 minuti prima del suono della campana di ingresso e di uscita.

Per meglio razionalizzare il defluire degli alunni al termine delle lezioni, l’uscita avverrà nelle seguenti modalità:

Scuola Primaria (plessi: Bonagia, Aloi, B. Tomasino,Mancino,Aloi).

 Classi 1° e 2° - ore 12.50, al suono della prima campana, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì; - ore 13,50 nei giorni di martedì e giovedì.

 Classi 3°, 4° e 5° - ore 13.00, al suono della seconda campana, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì; - ore 14,00 nei giorni di martedì e giovedì.

1. I genitori accompagnano e prelevano gli alunni della Scuola dell’Infanzia all’ingresso dell’aula.

2. I Genitori che avessero la necessità di dare brevi e urgenti comunicazioni ai docenti della Scuola dell’Infanzia, potranno farlo al mattino all’atto di accompagnare il proprio figlio in sezione.

3. I genitori accompagnano e prelevano gli alunni all’ingresso dell’edificio scolastico. Solo ai genitori delle classi prime, e per un tempo limitato alla prima settimana dall'inizio delle lezioni, sarà consentito accompagnare e prelevare i propri figli all’ingresso dell’aula.

4. Non è ammessa la permanenza nei cortili e nell’atrio della scuola prima dell’orario di ingresso stabilito e dopo il termine delle lezioni.

5. Il compito degli insegnanti si intende terminato dopo aver accompagnato gli alunni all’uscita e consegnato i bambini ai rispettivi genitori o a persona delegata purché maggiore di anni 18.

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6. Gli alunni che, per motivi eccezionali, non siano prelevati dai genitori all’orario di uscita, aspetteranno nell’atrio della scuola l’arrivo di questi ultimi, sotto la responsabilità dei genitori stessi.

7. Gli insegnanti vigileranno secondo quanto previsto dal C.C.N.L. In caso di ritardi reiterati e/o che si prolungano oltre i cinque minuti consentiti, i docenti affideranno l’alunno al Collaboratore scolastico per ulteriori cinque minuti, trascorsi i quali verranno contattate le autorità competenti.

Scuola Secondaria di I Grado (plesso: Mattarella).

Entrata ore 8.15 dal lunedì al venerdì – uscita ore 14,15

Tutti gli alunni attendono il suono della campana, alle ore 8.15, sotto i gradini dell’ingresso.

Al personale ausiliario compete la vigilanza, il controllo e la sorveglianza dei ragazzi durante l’ingresso e l’uscita, nonché nei corridoi e nei bagni, dal momento dello squillo della campana di inizio attività sino alla fine della stessa che avverrà con l’uscita dalle porte antipanico dell’edificio scolastico prospicienti il cortile esterno.

I docenti attendono gli alunni nelle rispettive aule, dalle ore 8.10 alle 8.15, e si assicurano che l’ingresso in aula avvenga ordinatamente.

Alle ore 14,15 i docenti accompagneranno gli alunni sino alle porte antipanico dell’edificio scolastico prospicienti il cortile esterno, assicurandosi che il minore venga affidato al genitore o ad un adulto maggiorenne delegato dai genitori.

CAPO I

Il personale docente, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, si troverà a scuola 5 minuti prima dell’avvio delle attività didattiche per accogliere gli alunni.

L’obbligo di vigilanza della scuola sui minori inizia nel momento in cui li accoglie e permane per tutta la durata del servizio scolastico e fino al subentro reale o potenziale dei genitori o delegati. L’obbligo di sorveglianza della scuola, infatti, cessa con il trasferimento dello stesso ad altro soggetto legittimato ad assumerlo.

CAPO II

Per l’entrata posticipata rispetto agli ingressi previsti è sempre necessaria la presenza di un genitore o di un altro delegato allo scopo.

MODALITA’ DI USCITA CAPO III

Durante l’ordinario orario scolastico, per le uscite anticipate prima del termine delle lezioni è sempre necessaria la presenza di un genitore o di un altro delegato allo scopo. Pertanto, gli alunni di qualsiasi età, classe e condizione possono essere prelevati solo ed esclusivamente da un genitore o da persona delegata. I docenti sono tenuti a formalizzare sul registro di classe l’operazione di prelevamento.

CAPO IV

Per il ritiro degli alunni al termine delle lezioni e in caso di uscita anticipata e per l’ingresso posticipato, i genitori possono delegare fino tre persone utilizzando l’apposito modulo fornito dalla scuola secondo le modalità stabilite dalla scuola stessa.

CAPO V

I genitori o la persona delegata al prelievo del minore sono tenuti a trovarsi al termine delle lezioni nell’area antistante le porte antipanico dell’edificio scolastico prospicienti il cortile esternodella scuola come da circolare n.53 del 02.11.2017

CAPO VI

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Regolamento d’Istituto – a. s. 2017/2018 I. C. S. Mattarella-Bonagia 12

Trattandosi di minori, alla luce di quanto espresso in premessa, l'uscita autonoma degli alunni, al termine delle lezioni, non sarà consentita.

CAPO VII

I genitori o persona delegata, che non riescono a presentarsi all’ora stabilita a prelevare il minore, sono tenuti a informare dell’imprevisto la scuola, che provvederà alla temporanea vigilanza dell’alunno.

CAPO VIII

Nell’ipotesi in cui il minore non venisse prelevato a scuola senza che avvenga alcuna informazione, il personale presente - insegnanti e/o collaboratori – tenterà di rintracciare ogni familiare o persona di fiducia di cui sia noto il recapito. Qualora ciò non fosse possibile, l’insegnante informerà il Dirigente Scolastico perché si prendano i provvedimenti del caso.

Art. 33

Funzionamento plessi.

L’attività didattica si svolge dal lunedì al venerdì.

Art. 34

Orario di lavoro personale docente e ATA.

L’orario di lavoro del personale docente ed ATA si svolge dal lunedì al venerdì.

Art. 35

Funzionamento ufficio di segreteria

La scuola, al fine di garantire l’efficacia dei servizi amministrativi individua i seguenti fattori di qualità: trasparenza; celerità delle procedure; flessibilità degli orari.

Gli Uffici di Segreteria funzionano dal lunedì al venerdì e garantiscono un orario di apertura al pubblico, deliberato dal Consiglio di Circolo, sulla base delle indicazioni degli utenti e dei loro rappresentanti (insegnanti, genitori, personale ATA).

Tale orario è modificabile in relazione alle varie esigenze.

Diritto di accesso e di trattamento dei dati personali.

Il diritto di accesso ai sensi della Legge 241/1990 è regolamentato secondo la normativa vigente.

Il diritto al trattamento dei dati personali è regolamentato dal D. L.vo 196/2003 Personale amministrativo

a) Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all’azione didattica e la valorizzazione delle competenze è decisiva per l’efficienza ed efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative.

b) Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l’intero orario di lavoro e al telefono risponde con la denominazione dell’istituzione scolastica ed il proprio nome.

c) Collabora con i docenti.

d) Cura i rapporti con l’utenza nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.

e) Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale.

TITOLO TERZO

CRITERI GENERALI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI E DELLE SEZIONI.

FORMAZIONE DELLE LISTE D’ATTESA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA.

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Art. 36

Iscrizione alunni.

L’iscrizione degli alunni alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado, avverrà secondo le modalità previste dalle disposizioni ministeriali per ciascun anno scolastico.

Art. 37 Formazione classi.

Le classi prime sono definitivamente formate dagli insegnanti che ne assumeranno la titolarità, secondo criteri di omogeneità, al termine di un progetto di continuità ed accoglienza che si svolgerà secondo le modalità deliberate annualmente dal Collegio dei Docenti.

Art. 38 Formazione sezioni.

Le sezioni della scuola dell’infanzia saranno formate dalle insegnanti sulla base dei seguenti criteri in ordine di priorità:

a) L’età anagrafica di 5 anni.

b) Il 5% dei posti disponibili saranno riservati ai figli e nipoti in primo grado del personale della scuola.

c) Le riconferme nei plessi di precedente assegnazione.

d) La presenza di alunni con disabilità certificata e in situazione di svantaggio socio- culturale certificato dai Servizi Sociali ed Enti competenti (gli alunni con disabilità certificate verranno equamente distribuiti tra le sezioni che si formeranno).

e) L’appartenenza territoriale (che si desume dalla residenza e/o dallo stato di famiglia).

f) A parità di condizioni ha la precedenza, nell'assegnazione del plesso prescelto all'atto della domanda di iscrizione, l'alunno che ha fratelli o/e sorelle frequentanti lo stesso plesso richiesto.

g) l’inserimento a partire da gennaio solo di quei bambini che provengono da altra scuola o che si sono trasferiti da altro comune e che sono in possesso di un attestato di frequenza

h) per le iscrizioni di fratelli gemelli sia il genitore a stabilire quale dei figli iscrivere in caso di un solo posto disponibile.

Ai fini della priorità nella formazione delle sezioni, tutte le certificazioni riguardanti gli alunni disabili e/o in situazione di svantaggio e quelle relative all’accertamento dell’appartenenza territoriale (quali residenza o stato di famiglia), devono essere esibite all’atto dell’iscrizione.

Art. 39

Criteri di scorrimento lista di attesa.

Gli alunni rimasti in lista d’attesa vengono inseriti nei plessi disponibili, man mano che si liberano dei posti, entro il 31 dicembre dell’anno scolastico in corso.

Art. 40

Numero massimo alunni/sezione.

Le sezioni saranno composte dal numero massimo di alunni previsto dal D.P.R. 81/2009.

Art. 41

Modalità di inserimento nuovi alunni/sezione.

Gli alunni nuovi iscritti saranno inseriti in ciascuna sezione con la seguente modalità:

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Regolamento d’Istituto – a. s. 2017/2018 I. C. S. Mattarella-Bonagia 14

 Da 1 fino ad un massimo di 4 bambini, per ogni settimana, fino ad esaurimento del numero dei bambini da inserire

Art. 42

Modalità oraria nuovi inseriti scuola infanzia.

I bambini nuovi iscritti frequenteranno:

 Dalle ore 8.00 alle ore 11.30 per le prime due settimane.

 Dalle ore 8.00 alle 12.30 la terza settimana.

 Dalla quarta settimana potranno frequentare, per l’intera giornata, nelle sezioni a tempo normale.

L’aumento delle ore di permanenza a scuola sarà, comunque, deciso e concordato con i genitori tenendo conto delle reazioni del bambino all’inserimento e delle esigenze del bambino stesso.

TITOLO QUARTO

ASSENZE - RITARDI - USCITE ANTICIPATE

Art. 43

Giustificazione assenze alunni.

Scuola Primaria.

 Le assenze vanno tutte giustificate con comunicazione scritta da parte dei genitori, anche quelle per motivi di salute, entro i 5 giorni. Dopo i 5 giorni di assenza per malattia necessita il certificato medico.

 In caso di assenze ripetute ed ingiustificate, la famiglia sarà invitata per iscritto a fornire al Dirigente scolastico chiarimenti. In caso di inadempienza, il Dirigente stesso agirà per rimuovere gli eventuali ostacoli all’attuazione del diritto-dovere allo studio a tutela del minore.

Scuola Secondaria di I grado.

 Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l’apposito libretto e devono essere presentate, al rientro in classe, all’inizio della prima ora di lezione all’insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro.

 Gli alunni sprovvisti di giustificazione, il primo e il secondo giorno, verranno ammessi in classe dal docente della prima ora con annotazione sul registro di classe; il terzo giorno, saranno ammessi alla frequenza delle lezioni solo se accompagnati da un genitore.

Qualora ciò non avvenisse, il docente presente in classe provvederà a contattare la famiglia.

 Se l'assenza è superiore a cinque giorni continuativi dovrà essere giustificata mediante certificato medico da consegnare, il giorno del rientro, all’insegnante della prima ora il quale provvederà a precisare per iscritto che l’alunno giustifica con certificato medico senza diagnosi.

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 Detto certificato, giustificativo delle assenze, sarà conservato in una busta allegata al registro di classe. Eventuali certificazioni mediche di altra natura vanno consegnate solo ed esclusivamente in busta chiusa presso la segreteria alunni che avrà cura di notificarlo al coordinatore di classe.

 Se l’assenza è dovuta a motivo di profilassi per forme contagiose, compresi i casi di allontanamento per pediculosi, occorre la presentazione del certificato di guarigione redatto dal medico scolastico o dal medico curante.

 In caso di assenze ripetute ed ingiustificate, la famiglia sarà invitata per iscritto a fornire al Dirigente scolastico chiarimenti. In caso di inadempienza, il Dirigente stesso agirà per rimuovere gli eventuali ostacoli all’attuazione del diritto-dovere allo studio a tutela del minore.

Art. 44

Assenze ingiustificate e prolungate scuola infanzia.

Nella scuola dell’infanzia, se non si provvede a giustificare l’assenza prolungata di un alunno (15 GIORNI) e quest’ultimo non riprende la frequenza, si procede al depennamento dagli elenchi previa comunicazione scritta.

Art. 45 Ritardi.

Scuola Primaria.

I genitori degli alunni per i quali si registrano ritardi regolari e non giustificati, vanno richiamati dagli insegnanti al rispetto degli orari. In caso di recidiva gli insegnanti informeranno la Presidenza. Sono ammesse deroghe per la frequenza di terapie mediche e riabilitative.

Scuola Secondaria di I grado.

In caso di ritardo di un alunno, il docente segnerà l'orario di entrata e la giustificazione del genitore, qualora questi ne sia in possesso, o la richiesta di giustificazione da presentare il giorno successivo, qualora questi ne sia sprovvisto; in ogni caso, trattandosi di minore, il docente dovrà ammettere l’alunno in classe.

Se il ritardo supera i 10 minuti dall’inizio delle lezioni, l’alunno verrà ammesso in classe all’inizio dell’ora successiva. Nell’attesa verrà affidato al servizio di accoglienza. In mancanza dello stesso, gli alunni rimarranno all’interno dell’edificio sotto la sorveglianza del collaboratore scolastico in servizio.

Dopo tre ritardi, l’alunno dovrà venire accompagnato da un genitore che sarà avvisato per iscritto dal coordinatore.

Ripetuti episodi di ritardo incideranno negativamente sulla valutazione della condotta.

Art. 46

Diniego uscite anticipate per frequenza attività extrascolastiche.

Non è consentito agli alunni di lasciare anticipatamente le lezioni per frequentare sistematicamente attività extrascolastiche, ad eccezione di terapie mediche e riabilitative.

Art. 47 Uscite anticipate.

I genitori che, per gravi e comprovati motivi familiari, avessero necessità di ritirare i propri figli in anticipo rispetto all’orario scolastico dovranno:

1. Dare comunicazione scritta compilando e firmando un apposito modulo, da richiedere in portineria, che verrà conservato dal docente in una busta allegata al registro di classe.

2. Presentarsi muniti di documento di riconoscimento che potrà essere richiesto se il Collaboratore scolastico, di servizio in portineria, non conoscesse il genitore.

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3. In caso di ritiro dell’alunno da parte di un delegato, questi dovrà presentarsi munito di

documento di riconoscimento da esibire in portineria.

4. Se le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati si ripetono frequentemente, il docente coordinatore di classe convocherà per iscritto la famiglia per ricevere adeguate spiegazioni.

I genitori degli alunni della Scuola dell’Infanzia a tempo nomale che avessero necessità di ritirare il figlio in anticipo rispetto all’orario pomeridiano potranno farlo nella fascia oraria compresa tra le ore 13.30 e le ore 14.00.

Art. 48 Deleghe ritiro alunni.

Modalità:

 I genitori degli alunni, all’inizio del primo anno scolastico, richiederanno al front-office il modello delega relativo al ritiro degli alunni e lo consegneranno, debitamente compilato e firmato, in Segreteria. La delega dovrà essere corredata da una fotocopia del documento d’identità dei genitori e da duplice copia del documento d’identità del/i delegato/i.

 Per gli anni successivi al primo verranno comunicati solo eventuali cambiamenti o integrazioni.

 Nel caso di genitori separati o divorziati, il genitore affidatario dovrà informare per iscritto gli insegnanti, consegnando copia della sentenza di affido e seguire la procedura sopra descritta in caso di ritiro dell’alunno da parte di delegati.

 Non è consentito rilasciare deleghe a fratelli minorenni o a terze persone che non abbiano compiuto i 18 anni.

 Non è consentito, per l’alunno di scuola primaria, l’autorizzazione ad andarsene da solo.

TITOLO QUINTO

DISPOSIZIONI PER LA SICUREZZA

Art. 49

Per tutto il periodo di permanenza a scuola ogni insegnante vigilerà costantemente sugli alunni.

Art. 50

In caso di suddivisione degli alunni in più classi o sezioni, per diverse e fondate ragioni, la responsabilità della vigilanza spetta ai docenti che li ricevono nelle proprie classi. Sarà cura dell’insegnante annotare i nominativi di tali alunni nel registro di classe.

Art. 51

La classe o la sezione che eccezionalmente, all’inizio delle lezioni, risulti priva di insegnante, viene momentaneamente affidata alla sorveglianza di un Collaboratore scolastico.

Nel caso l’assenza del docente dovesse prolungarsi, gli alunni possono essere distribuiti nelle classi fatte salve le norme di sicurezza.

Art. 52

L’insegnante che ha necessità di allontanarsi momentaneamente dall’aula e/o nel caso in cui la sua presenza venisse richiesta altrove, è tenuto ad affidare la classe alla sorveglianza di un Collaboratore scolastico.

Art. 53

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Durante le lezioni i docenti limiteranno al massimo l’uscita degli alunni per recarsi ai servizi.

Nei casi di effettiva necessità, faranno uscire gli alunni uno per volta. I corridoi, durante le ore di lezione, sono sorvegliati dai Collaboratori scolastici secondo quanto previsto dal loro piano di lavoro.

Art. 54

Gli alunni non possono essere allontanati dall’aula per motivi disciplinari.

Art. 55 Intervallo.

Durante l’intervallo, le pause post mensa e i momenti di gioco libero gli alunni devono essere sorvegliati da tutti gli insegnanti in servizio, e non possono correre liberamente nell’edificio scolastico o nei cortili.

Plesso Mattarella Scuola

La ricreazione si svolgerà con le seguenti modalità:

Scuola Infanzia ore 10.00

Scuola Primaria dalle ore 10:15 alle 10:30 Scuola Secondaria di I grado

Zona A: classi III A + Corsi D e B Zona C: classe I E

Zona D: classe II A + II G dalle ore 10:50 alle 11:00

Zona B: classi II E + III E + II F+ I A + Corso C dalle ore 11:20 alle 11:30

Scuola Primaria:

 Durata dalle ore 10.30 alle ore 10.45.

Scuola dell’Infanzia:

 Durata dalle ore 10.30 alle ore 11.00.

L’intervallo è inteso come momento di distensione pertanto gli alunni devono comportarsi in modo da evitare incidenti o danni a persone e cose.

La ricreazione si svolgerà esclusivamente in classe e i docenti, coadiuvati dal personale ausiliario, vigileranno sul comportamento degli alunni.

Gli alunni, durante l’intervallo, si recheranno in bagno secondo le seguenti modalità:

1 maschio e 2 femmine.

Le macchine distributrici di caffè e bevande devono essere utilizzate esclusivamente dal personale della scuola e, comunque, da adulti. È proibito agli alunni l’uso del distributore automatico di bevande e merendine.

I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia. Le alunne si recheranno in bagno due per volta, mentre gli alunni uno per volta.

Art. 56

Nei cortili, nei giardini e negli spazi ampi, gli insegnanti avranno cura di dislocarsi in punti strategici in modo da avere la completa sorveglianza di tutti gli alunni, indipendentemente dalla classe di appartenenza, per poter tempestivamente intervenire in caso di necessità.

Art. 57

L’uscita degli alunni deve avvenire in modo ordinato, gli insegnanti accompagnano gli alunni all'uscita dove li attendono i genitori (titolo secondo, art. 32).

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Art. 58

Per motivi di sicurezza e igienico sanitari, l’accesso agli edifici scolastici deve essere mantenuto sottocontrollo ed adeguatamente disciplinato.

Art. 59

Le porte di accesso agli edifici scolastici sono chiuse tassativamente mezz’ora dopo l’ingresso degli alunni e vigilate dal personale ausiliario per ragioni di sicurezza.

Art. 60

Il pubblico può accedere, per ragioni di carattere amministrativo, agli Uffici di Segreteria negli orari stabiliti.

Il personale ausiliario è tenuto a regolare l’afflusso degli utenti al fine di evitare sovraffollamenti nei locali di segreteria.

Art. 61

I genitori non possono accedere alle aule in orario di lezione, salvo convocazioni particolari in casi straordinari.

Art. 62

Qualora nel piano di lavoro degli insegnanti siano previste attività o iniziative che richiedano l’intervento di esperti volontari (genitori e non) gli interessati possono accedere alle aule nei giorni e negli orari concordati previa autorizzazione del D.S.

Art. 63

E’ consentito l’accesso a scuola ai genitori membri della Commissione HACCP per il controllo dei pasti erogati dal servizio Mensa.

TITOLO SESTO

NORME DI COMPORTAMENTO.

Art. 64 Docenti.

1. I docenti che accolgono gli alunni, devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni.

2. I docenti hanno cura di non lasciare mai per nessun motivo gli alunni da soli.

3. Al termine delle lezioni, i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine e i materiali scolastici riposti negli appositi spazi.

4. Il registro di classe, l’agenda della programmazione, il giornale dell’insegnante e i documenti di valutazione sono atti ufficiali e devono essere debitamente compilati in ogni loro parte. Vanno tenuti con cura, custoditi a scuola e tenuti aggiornati e devono essere messi a disposizione del docente supplente, dell’insegnante specialista, del docente di sostegno e del Dirigente scolastico.

5. In caso di assenza non preventivata, i docenti dovranno informare la segreteria dalle ore 7.30 alle ore 7.45 e i responsabili di plesso al fine di poter predisporre le sostituzioni.

6. Durante i cambi delle ore di lezione, i docenti raggiungeranno con la massima sollecitudine possibile, entro e non oltre i 5 minuti, l’aula della successiva ora di lezione.

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Se la classe che si deve lasciare è particolarmente vivace, il docente attenderà l’arrivo del collega dell’ora successiva.

7. I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.

8. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo in presidenza, al RSPP e al coordinatore di plesso

9. I docenti non sono autorizzati a somministrare farmaci agli alunni, tranne per i casi concordati con la famiglia e il Dirigente Scolastico.

10. Nel caso gli insegnanti dovessero rilevare carenza di pulizia nelle aule, nei servizi e nelle parti comuni, lo contesteranno direttamente agli ausiliari e cureranno di segnalarlo al Direttore Dei Servizi Generali Amministrativi oppure presenteranno reclamo scritto al Dirigente scolastico.

11. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti con le famiglie, nell’ottica di un rapporto scuola/famiglia efficace.

12. Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare, avverrà solo in caso di gravi episodi di indisciplina e/o di violenza verso persone o cose.

Si ricorda che:

13. I docenti sono responsabili civilmente e personalmente dell’incolumità degli alunni;

l’osservanza delle disposizioni relative all’assistenza degli alunni, garantisce i docenti rispetto alla responsabilità civile e penale che deriverebbe da eventuali infortuni.

Art. 65

Collaboratori scolastici

1. Sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nelle zone di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio fa fede la firma sul registro del personale.

2. Non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro.

3. In ogni turno di lavoro devono accertare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.

4. Indossano in modo ben visibile il tesserino di riconoscimento per l’intero orario di lavoro.

5. Devono vigilare l’ingresso e l’uscita degli alunni.

6. Devono essere facilmente reperibili da parte dell’insegnante per qualsiasi evenienza.

7. Collaborano al complessivo funzionamento didattico-educativo.

8. Comunicano immediatamente al D.S. o ai suoi collaboratori l’eventuale assenza dell’insegnante dall’aula al fine di non lasciare la classe incustodita.

9. Favoriscono l’integrazione degli alunni disabili.

10. Vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali.

11. Possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le visite di istruzione.

12. Riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell’intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi.

13. Sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza o allontanamento momentaneo dell’insegnante.

14. Sorvegliano gli alunni, della scuola dell’Infanzia e Primaria, all’uscita in caso di ritardo da parte dell’esercente potestà parentale.

15. Impediscono, con le buone maniere, che gli alunni possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi e non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno.

(20)

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16. Mantengono un tono di voce consono al luogo.

17. Tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili.

18. Segnalano, con appositi cartelli, i pavimenti bagnati impedendo il passaggio di qualunque persona al fine di evitare incidenti.

19. Provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia, con acqua e detersivi disinfettanti, dei servizi e degli spazi di pertinenza nonché delle suppellettili delle aule affidate.

20. Non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore Dei Servizi Generali e Amministrativi o Dal Dirigente scolastico.

21. Invitano tutte le persone non espressamente autorizzate dal D.S. ad uscire dalla scuola.

22. Prendono visione del calendario delle riunioni dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione, dei Collegi dei Docenti o dei Consigli di Istituto, tenendosi aggiornati circa l’effettuazione del necessario servizio.

23. Prima di dare inizio alle pulizie, sorvegliano l’uscita degli alunni dalle classi e dagli ingressi.

24. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l’eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi, prima di procedere alla sostituzione.

25. Al termine del servizio, tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti, dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:

o Che tutte le luci siano spente;

o Che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano chiusi;

o Che siano chiuse le porte, le finestre e le serrande delle aule dell’edificio scolastico;

o Che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;

o Che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;

o Gli ausiliari addetti agli uffici, controlleranno che siano state chiuse tutte le porte degli uffici

26. É fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione del piano di evacuazione dei locali e di controllare, quotidianamente, la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.

Art. 66 Genitori.

I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.

1. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali tutte le volte che la situazione lo richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l’orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni una lettera di convocazione.

2. In caso di sciopero del personale, la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E’ possibile, quindi, che gli alunni presenti a scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni.

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3. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo il rapporto tra le famiglie e la scuola, i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte, partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento.

4. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.

297.

5. Le assemblee si svolgono al di fuori dell’orario scolastico.

6. Non è consentito per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule e nei corridoi all'inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell'Infanzia.

7. I genitori accompagnano i figli fino alla porta di ingresso della scuola e presso la stessa li prelevano dopo il termine delle lezioni, lasciando liberi i gradini per favorire l’uscita delle scolaresche.

8. L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio/a.

9. Gli Insegnanti si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante le ore di lezione, anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno, se non in casi eccezionali.

10. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento degli insegnanti o se, da questi, convocati; potranno, inoltre, accedere agli uffici di segreteria nei giorni e negli orari stabiliti.

È opportuno che i genitori cerchino di:

 trasmettere ai propri figli che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;

 stabilire rapporti corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;

 osservare la puntualità nell’accompagnamento e nel prelievo dei figli;

 controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario;

 osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;

 partecipare con regolarità alle riunioni previste;

 favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;

 sostenere gli insegnanti, controllando l’esecuzione dei compiti a casa;

 sensibilizzare i figli nel rispetto delle norme comuni della società e della scuola;

 educare ad un comportamento corretto.

Art. 67 Alunni.

1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.

2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente e con puntualità le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.

3. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione.

4. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e all’uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato.

5. Gli alunni possono recarsi in palestra e nei laboratori solo con l’autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.

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6. Durante gli intervalli gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei

collaboratori scolastici.

7. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all’interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire prepotenze o atti di bullismo.

8. Ogni alunno deve rispettare beni di proprietà altrui, arredi comuni, materiale didattico e locali scolastici, evitando di sottrarre o di rovinare i beni presenti nella scuola.

9. Tutte le aule sono dotate di appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente.

10. Gli insegnanti ed i Collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole.

11. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei Collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni.

12. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l’occorrente per i compiti e le lezioni e l’eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore.

La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali furti.

13. Gli alunni non devono lasciare incustoditi denaro e oggetti di valore. Il personale scolastico non si assume alcuna responsabilità per le cose dimenticate, perdute o lasciate incustodite dagli alunni.

14. Gli alunni non devono portare a scuola oggetti il cui uso sia fonte di disturbo alle lezioni. Gli insegnanti, eventualmente, li ritireranno e li restituiranno ai genitori.

15. Ogni alunno è responsabile dell’integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida. Coloro i quali provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola, saranno sottoposti a sanzione disciplinare. Se non è possibile accertare l’autore del danno la spesa sarà divisa all’interno della classe, a seconda della tipologia del danno. L’alunno sarà ritenuto altresì responsabile civilmente per i danni procurarati, con conseguente azione risarcitoria.

16. Non è permesso correre, uscire dalla classe/palestra/laboratorio senza autorizzazione, urlare nei corridoi e nelle aule, ecc...

17. Gli alunni devono recarsi a scuola in abbigliamento consono all’ambiente scolastico. Nei giorni in cui è prevista l’ora di Educazione Fisica devono indossare tuta e scarpe idonee all’attività motoria.

18. Ogni alunno deve rispettare le norme di convivenza civile e, soprattutto, rispettare

“l’altro” evitando il ricorso a ogni forma di violenza verbale e fisica. In caso di un torto subito, l’alunno si rivolge al docente presente.

19. È vietato agli alunni l’uso dei telefoni cellulari. Nel caso in cui dovessero esserne in possesso, sono tenuti a riporre il cellulare spento nello zaino.

20. È proibito agli alunni l’uso del distributore automatico di bevande e merendine.

Scuola Secondaria di I grado.

21. Gli alunni che sostano davanti al portone d’ingresso, in attesa dell’entrata, devono mantenere un comportamento corretto.

22. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni pratiche di Educazione Fisica dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di parziale esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L.

Per la pratica dell’attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della Gioventù, dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute.

23. Nelle aule e nei corridoi non è consentito il gioco della palla, notoriamente fonte di pericoli e di danni alle cose quando praticato in spazi inidonei.

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