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visto il programma di gestione redatto, per l’anno 2016, dal Presidente della Corte di cassazione ai sensi dell’art

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Academic year: 2022

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Programma per la gestione dei procedimenti civili della Corte di cassazione. Art. 37, commi 1 e segg. Decreto Legge 6 luglio 2011 n. 98, convertito in Legge 15 luglio 2011 n. 111, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria e relativo all'anno 2016.

(Delibera del 15 marzo 2017)

Il Consiglio superiore della magistratura, nella seduta del 15 marzo 2017, ha adottato la seguente delibera:

" visto il programma di gestione redatto, per l’anno 2016, dal Presidente della Corte di cassazione ai sensi dell’art. 37 della legge n. 111 del 2011 e della Risoluzione consiliare del 2 maggio 2012 e succ. mod.;

accertato nel caso in esame che:

1) é stata rispettata la procedura prevista per la formazione del programma;

2) è stata predisposta una relazione illustrativa dell’intero progetto da parte del dirigente dell’ufficio;

3) è stato utilizzato il format predisposto dal Consiglio;

4) è stata condotta una regolare raccolta dei dati statistici;

5) è stata effettuata una preliminare analisi della situazione dell’ufficio;

6) è contenuta un’ indicazione dei carichi esigibili, osservando in proposito il Primo Presidente che

“in linea generale la produttività attuale è al limite della capacità di lavoro”;

7) con riguardo ai criteri di priorità nella trattazione dei procedimenti, il Primo Presidente rappresenta che “in ragione dello stretto collegamento fra le specifiche materie trattate ed i criteri della durata della causa e della natura e del valore della causa…deve essere rilevata ancora la differenza di produttività registrabile tra le diverse Sezioni che è rapportabile alla irriducibile diversità che caratterizza - sotto il profilo della complessità, dell’esistenza di una maggiore o minore serialità, dei valori economici implicati e della natura specifica delle controversie- le materie di interesse dei procedimenti trattati dalle diverse Sezioni e in particolare dalla Sezione Lavoro e dalla Sezione Tributaria”;

8) sono stati indicati gli obiettivi da raggiungere nel 2016; con riguardo a quelli che erano gli obiettivi da raggiungere nel programma di gestione 2015, viene rilevato che “gli obiettivi di riduzione della durata media e del numero dei procedimenti fissati nel precedente programma non sono stati conseguiti”; tuttavia lo stesso Consiglio direttivo sottolinea che le misure adottate fino ad ora, ossia la recente riforma del sistema di classificazione dei ricorsi (funzionale a una più puntuale ripartizione per materia dei procedimenti di nuova iscrizione, a una divisione maggiormente equilibrata del carico di lavoro tra le sezioni nonché all’acquisizione di dati affidabili in ordine alla incidenza quantitativa esercitata su ciascuna sezione dalle singole materie alla medesima attribuite) e l'impiego degli “assistenti di studio” potrebbero segnare, in prospettiva, un’apprezzabile inversione di tendenza nell’attività complessiva della Corte.

Il Consiglio direttivo ha quindi rivolto un invito alla Prima Presidenza, circa l’organizzazione di uno specifico gruppo di lavoro (composto da magistrati della Corte e della Procura generale, da personale amministrativo e tecnico) che predisponga le misure idonee a realizzare un costante periodico monitoraggio dell’attività e dei risultati nei due citati ambiti.

Ugualmente nell’ottica dell’auspicato incremento dell’utilizzo della c.d. “motivazione semplificata”

si inserisce la proposta (per tutti quei procedimenti che non esigano una effettiva attività di nomofilachia) di rivitalizzare l’utilizzo di moduli standard. Ciò con riferimento non solo alle sentenze, ma anche alla relazione di udienza.

In tal senso il Consiglio direttivo rappresenta che nella “prospettiva di una generale semplificazione delle soluzioni adottate in uno con la riduzione degli interventi nomofilattici ai casi strettamente necessitati (con conseguente prevedibile riduzione di contrasti, spesso solo apparenti, e comunque della massimazione nel suo complesso), la Corte di cassazione (nelle sue varie articolazioni rappresentate dalle sezioni semplici, dalle sezioni unite e dallo stesso Ufficio del massimario), con

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il contributo della Procura generale, potrebbe recuperare più spazio per l’approfondimento delle tematiche nelle quali sia richiesto l’esercizio della funzione primaria dell'esatta osservanza e dell'uniforme interpretazione della legge, in modo da garantire una risposta di giustizia

“qualitativamente” più efficace e più stabile”;

9) sono stati acquisiti il parere della Commissione flussi e la presa d’atto del Consiglio Direttivo.

Tanto premesso,

delibera

di prendere atto del programma di gestione ex art. 37 della legge n. 111 del 2011 redatto dal Primo Presidente della Corte di Cassazione;

• di trasmettere copia della presente delibera al Ministero della giustizia per le valutazioni di competenza."

Riferimenti

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