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LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA TAVOLA E DELLA SCHEDA DEI VINCOLI AI SENSI DELL'ART. 37 DELLA L.R.24/2017

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ZONE UMIDE DI

PREGIO Biotopi e risorgive –

art. 16 PTCP Biotopi umidi Denominazione elaborato Tavola dei vincoli: TVin – AMB 01 Tutele naturalistiche

Sezione: Zone umide di pregio

Denominazione vincolo/prescrizione: Biotopi e risorgive (Biotopi umidi/Risorgive)

Fonte normativa: art. 28 PTPR, art. 16 PTCP

Fonte individuazione cartografica e scala di acquisizione: PTCP - Tavole A1 Tutela ambientale, paesaggistica e storico culturale, scala 1:25.000

Data di aggiornamento: 02/07/2010 (data di approvazione del PTCP)

Allegati: catasto dei Biotopi umidi e Scheda-tipo per la raccolta e la schedatura dei dati relativi allo stato di risorgive e fontanili, contenuti nell'elaborato del PTCP

“All. B3.1 (R) Aree di valore naturale e ambientale - Integrazioni”, consultabile all’indirizzo http://sitidemo.sintranet.it/partecipa2008/ptcp/Allegati/

SottoInfo/ptcpapp/All.B3.1(R).pdf

I Comuni, in sede di formazione degli strumenti urbanistici comunali, provvedono a verificare l'ubicazione dei biotopi umidi (elencati e descritti nell'Allegato al Quadro Conoscitivo del PTCP B3.1 (R) “Aree di valore naturale e ambientale - integrazione”), effettuandone la perimetrazione nella Tavola dei vincoli, sulla base di analisi dello stato di fatto contenute nel QC; gli strumenti urbanistici comunali possono in ogni caso individuare ulteriori biotopi, senza che ciò comporti variante al PTCP. Le integrazioni proposte, riguardanti l'ubicazione, la perimetrazione e la presenza o assenza dei biotopi, vengono descritte e motivate nel QC, mentre sulla Tavola dei vincoli viene riportato il nuovo assetto.

E' opportuno elaborare, anche sulla base delle indicazioni contenute nelle Linee Guida per la rete ecologica locale, schede descrittive che, oltre a visualizzare la perimetrazione di dettaglio del biotopo, riportino anche analisi vegetazionali, floristiche e faunistiche, se disponibili o svolte.

Risorgive

AMBITI DI

VALORIZZAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO

Aree naturali protette – art. 51 PTCP

Parchi e Riserve Regionali istituiti (Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano) - L.R.

24/2011

Denominazione elaborato Tavola dei vincoli: TVin – AMB 01 Tutele naturalistiche

Sezione: Ambiti di valorizzazione e gestione del territorio

Denominazione vincolo/prescrizione: Aree naturali protette (Parchi e Riserve Regionali istituiti _ Stirone - Piacenziano)

Fonte normativa: art. 30 PTPR, art. 51 PTCP, L.R.

24/2011 “Riorganizzazione del sistema regionale delle Aree protette e dei Siti della Rete Natura 2000 e istituzione del Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano”

Fonte individuazione cartografica e scala di acquisizione: PTCP - Tavole A1 Tutela ambientale, paesaggistica e storico culturale, scala 1:25.000

Data di aggiornamento: 02/07/2010 (data di approvazione del PTCP)

Allegati: /

La perimetrazione delle aree naturali protette (individuate dal PTCP ad esclusione del Paesaggio Naturale e Seminaturale Protetto “Colli del Nure” approvato successivamente all'entrata in vigore del Piano provinciale), deve essere recepita sulla Tavola dei vincoli senza apportare modifiche.

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Parchi e Riserve Regionali istituiti (Parco regionale fluviale del Trebbia) - L.R.19/2009

Denominazione elaborato Tavola dei vincoli: TVin – AMB 01 Tutele naturalistiche

Sezione: Ambiti di valorizzazione e gestione del territorio

Denominazione vincolo/prescrizione: Aree naturali protette (Parchi e Riserve Regionali istituiti “Parco regionale fluviale del Trebbia”)

Fonte normativa: art. 30 PTPR, art. 51 PTCP, L.R.19/2009 “Istituzione del Parco regionale fluviale del Trebbia”

Fonte individuazione cartografica e scala di acquisizione: PTCP - Tavole A1 Tutela ambientale, paesaggistica e storico culturale, scala 1:25.000 (solo perimetrazione ambito), L.R.19/2009 “Istituzione del Parco regionale fluviale del Trebbia” – Allegato cartografico (perimetrazione area del Parco e zonizzazione)

Data di aggiornamento: 02/07/2010 (data di approvazione del PTCP)

Allegati: /

“Parco Provinciale” di

Monte Moria Denominazione elaborato Tavola dei vincoli: TVin – AMB 01 Tutele naturalistiche

Sezione: Ambiti di valorizzazione e gestione del territorio

Denominazione vincolo/prescrizione: Aree naturali protette (“Parco Provinciale” di Monte Moria)

Fonte normativa: art. 30 PTPR, art. 51 PTCP

Fonte individuazione cartografica e scala di acquisizione: PTCP - Tavole A1 Tutela ambientale, paesaggistica e storico culturale, scala 1:25.000

Data di aggiornamento: 02/07/2010 (data di approvazione del PTCP)

Allegati: / Paesaggio Naturale e

Seminaturale Protetto

“Colli del Nure” - L.R.6/2005, delibere Comitato Esecutivo Ente di

Denominazione elaborato Tavola dei vincoli: TVin – AMB 01 Tutele naturalistiche

Sezione: Ambiti di valorizzazione e gestione del territorio

Denominazione vincolo/prescrizione: Aree naturali

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Gestione per i Parchi e le Biodiversità Emilia Occidentale n. 47 del 18/05/2017 e n. 9 del 28/02/2018

protette (Paesaggio Naturale e Seminaturale Protetto

“Colli del Nure”)

Fonte normativa: art. 30 PTPR, art. 51 PTCP, art. 50 L.R.6/2005, delibera Comitato Esecutivo Ente di Gestione per i Parchi e le Biodiversità Emilia Occidentale n. 89 del 15/11/2018 “Paesaggio Naturale Protetto ‘Colli del Nure’, istituzione ai sensi dell’art. 50 della Legge Regionale n. 6/2005”

Fonte individuazione cartografica e scala di acquisizione: Allegato B delibera Comitato Esecutivo Ente di Gestione per i Parchi e le Biodiversità Emilia Occidentale n. 89 del 15.11.2018, scala 1:25.000 Data di aggiornamento: 15/11/2018 (data di istituzione e approvazione perimetrazione)

Allegati: / Rete Natura 2000 –

art. 52 PTCP ZSC - Zone Speciali di Conservazione (ex SIC – Siti di Importanza Comunitaria)

Denominazione elaborato Tavola dei vincoli: TVin – AMB 01 Tutele naturalistiche

Sezione: Ambiti di valorizzazione e gestione del territorio

Denominazione vincolo/prescrizione: Rete Natura 2000 (Zone Speciali di Conservazione, ex Siti di Importanza Comunitaria, e Zone di Protezione Speciale) Fonte normativa: Direttive n. 79/409/CEE, n.

92/43/CEE e n. 2009/147/CE; Decisioni della Commissione 2004/798/CE del 7 dicembre 2004, 2008/25/CE del 13 novembre 2007, 2009/93/CE del 12 dicembre 2008, 2010/44/UE del 22 dicembre 2009, 2011/64/UE del 10 gennaio 2011, 2012/14/UE del 18 novembre 2011, 2013/741/UE del 7 novembre 2013;

La perimetrazione delle ZSC - Zone Speciali di Conservazione (ex SIC - Siti di Importanza Comunitaria) e delle ZPS - Zone di Protezione Speciale, individuata sulle Tavole A1 del PTCP, modificata successivamente all'entrata in vigore del medesimo Piano con DGR n. 893/2012 e soggetta a conversione da SIC a ZSC con DM 13/3/2019), deve essere recepita sulla Tavola dei vincoli senza apportare modifiche.

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ZPS – Zone di Protezione

Speciale DPR n. 357/1997 successivamente modificato con DPR n. 120/2003; DM 03/04/2000, 03/09/2002, 25/03/2005, 05/07/2007, 17/10/2007, 30/03/2009, 19/06/2009, 02/08/2010, 14/03/2011, 07/03/2012, 03/04/2012, 08/08/2014; LR n. 7/2004, LR n. 6/2005, LR n. 24/2011; DGR n. 2042/2000, n. 1242/2002, n.

1816/2003, n. 4171/2004, n. 167/2006, n. 1191/2007, n. 512/2009, n. 145/2010, n. 374/2011, n. 893/2012, n.1419/2013; Determinazione RER n. 5188/2007, n.

12584/2007, n. 2611/2015; DM 13/03/2019; art. 52 PTCP

Fonte individuazione cartografica e scala di acquisizione: Mappa di Rete Natura in Emilia-Romagna secondo le modifiche disposte con DGR n. 893/2012 e la conversione dei SIC in ZSC disposta con DM 13/03/2019 (si rinvia alla pagina http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi- natura2000 per i dettagli).

Data di aggiornamento: DM 13/03/2019

Allegati: schede di dettaglio relative ai SIC e ZPS insistenti sul territorio provinciale, contenute nell'elaborato “All. B3.3 (R) Siti di Rete Natura 2000”, consultabile all’indirizzo http://sitidemo.sintranet.it/partecipa2008/ptcp/Allegati/

SottoInfo/ptcpapp/All.B3.3(R).pdf Progetti di tutela,

recupero e valorizzazione – art.

53 PTCP

/ Denominazione elaborato Tavola dei vincoli: TVin – AMB 01 Tutele naturalistiche

Sezione: Ambiti di valorizzazione e gestione del territorio

Denominazione vincolo/prescrizione: Progetti di tutela, recupero e valorizzazione.

Relativamente al Fiume Trebbia si rimanda al Parco regionale fluviale del Trebbia istituito con L.R.19/2009.

Relativamente al Torrente Nure si rimanda alla consultazione del Progetto “Valorizzazione ambientale e territoriale degli ambiti di pertinenza del torrente Nure”

(approvato in data 10.05.2000 con atto G.P. n° 146) Fonte normativa: art. 32 PTPR, art. 53 PTCP

Fonte individuazione cartografica e scala di

Il PTCP indirizza i Comuni ad assumere negli strumenti urbanistici comunali le perimetrazioni relative:

agli ambiti soggetti a progetti di tutela, recupero e valorizzazione (ad esempio parchi fluviali e lacustri, sistemi dei paleoalvei fluviali, parchi-museo didattici delle tecniche di coltivazione e della civiltà contadina, parchi-museo didattici dei sistemi idraulici derivati e dell’archeologia industriale, il complesso delle aree demaniali, le aree gravate da usi civici, il recupero delle aree verdi, il recupero di strutture insediative storiche non urbane);

alle aree di progetto finalizzate alla tutela di flora e fauna.

Relativamente ai suddetti ambiti gli strumenti urbanistici comunali, nell’ambito del QC, svolgono analisi specifiche

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acquisizione: PTCP - Tavole A1 Tutela ambientale, paesaggistica e storico culturale, scala 1:25.000

Data di aggiornamento: 02/07/2010 (data di approvazione del PTCP)

Allegati: /

attenendosi alle Linee guida per la formazione della Rete ecologica approvate dal Consiglio provinciale, allo scopo di individuare l’effettiva potenzialità progettuale in termini di valorizzazione naturalistico-ambientale e storicoculturale, di conservazione ed eventuale ripristino degli ambienti naturali in essi ricompresi, anche apportando adeguate modifiche ai perimetri indicati nel PTCP e da recepire sulla Tavola dei vincoli.

Per quanto riguarda gli ambiti definiti come “Progetto di tutela, recupero e valorizzazione” relativi al Fiume Trebbia e al Torrente Nure, si rimanda rispettivamente al Parco regionale fluviale del Trebbia istituito con L.R.19/2009 e al Progetto

“Valorizzazione ambientale e territoriale degli ambiti di pertinenza del torrente Nure” (approvato in data 10.05.2000 con atto G.P. n° 146) consultabile presso gli Uffici della Provincia.

Aree di progetto –

art. 53 PTCP / Denominazione elaborato Tavola dei vincoli: TVin – AMB 01 Tutele naturalistiche

Sezione: Ambiti di valorizzazione e gestione del territorio

Denominazione vincolo/prescrizione: Aree di progetto

Fonte normativa: art. 32 PTPR, art. 53 PTCP

Fonte individuazione cartografica e scala di acquisizione: PTCP - Tavole A1 Tutela ambientale, paesaggistica e storico culturale, scala 1:25.000

Data di aggiornamento: 02/07/2010 (data di approvazione del PTCP)

Allegati: / ASSETTO

VEGETAZIONALE Aree forestali – art.

8 PTCP Fustaie Denominazione elaborato Tavola dei vincoli: TVin –

AMB 01 Tutele naturalistiche Sezione: Assetto vegetazionale

Denominazione vincolo/prescrizione: Aree forestali Fonte normativa: art. 10 PTPR, art. 8 PTCP

Fonte individuazione cartografica e scala di acquisizione: PTCP - Tavole A2 Assetto vegetazionale, scala 1:25.000

Data di aggiornamento: 02/07/2010 (data di approvazione del PTCP)

Allegati: /

Recependo le suddette aree, i Comuni possono proporre, con riferimento al contesto locale, motivate revisioni alle perimetrazioni, senza che ciò comporti variante al PTCP.

Per proporre tali modifiche “motivate”, nell'ambito della definizione del QC, è possibile procedere, o svolgendo una ricognizione sistematica del territorio con fotointerpretazione per definire una più puntuale perimetrazione delle aree rispetto agli elementi fisici del territorio, utilizzando ortoimmagini più aggiornate (ad. es. AGEA 2011 e TeA 2014) rispetto a quelle utilizzate per la redazione della tav. A2 del PTCP (IT2000, Agea 2001-2003 e Quick bird 2003), oppure effettuando rilievi puntuali (supportati da ortoimmagini e fotografie dello stato attuale dei luoghi) finalizzati ad evidenziare i casi specifici.

Evidentemente per boschi non più riconoscibili dall'esame di immagini più recenti, ma presenti in ortoimmagini pregresse, andranno svolte puntuali verifiche al fine di giustificare le discrepanze. Le descritte analisi per eventuali rettifiche dei perimetri dovranno essere svolte da tecnici abilitati.

Per situazioni specifiche che si possono riscontrare in ambito collinare e montano, dove consistente è stato negli ultimi Cedui

Soprassuoli boschivi con forma di governo difficilmente identificabile e molto irregolare, compresi i castagneti da frutto abbandonati

Arbusteti

Aree percorse da incendio (con grado di copertura arborea < 20%)

Aree temporaneamente prove di vegetazione a causa di frane o danni da eventi meteorici (con grado di copertura arborea

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< 20%) decenni il fenomeno dell'abbandono dei coltivi con conseguente evoluzione degli stessi in arbusteti e successivamente in bosco, si richiama la definizione di bosco contenuta nell'art. 2, comma 6 del Dlgs 227/2001, che ai sensi dell'art. 63 della LR 6/2009 deve essere applicata ai fini dell'individuazione dei terreni coperti da bosco. In tale definizione si rileva che il bosco deve essere considerato tale in qualsiasi suo stadio di sviluppo, ma deve avere un'estensione non inferiore ai 2000 m2, larghezza media non inferiore a 20 m e copertura non inferiore al 20%, con misurazione effettuata alla base esterna dei fusti. Chiari e radure di estensione inferiore a 2000 mq fanno parte dell'area forestale che le contiene.

Si richiamano inoltre per la definizione di arbusteti le

“Prescrizioni di Massima e Polizia Forestale” (PMPF) approvate con atto Consiglio Regionale n. 2354/1995.

Le modifiche proposte dovranno essere descritte, in coerenza con la metodologia utilizzata, motivate nella relazione di QC, visualizzate cartograficamente come differenze nelle tavole del QC e riportate come nuovo assetto negli elaborati di Piano.

I Comuni, in sede di formazione e adozione dello strumento urbanistico, o della variante di adeguamento al PTCP, possono delimitare aree boschive in cui escludere la realizzazione delle opere pubbliche o di interesse pubblico di natura tecnologica e infrastrutturale, in quanto caratterizzati da qualità forestale e ambientale o la fragilità territoriale. Al fine della loro identificazione il riferimento sarà la nota esplicativa richiesta alla RER dal Consiglio Provinciale con ordine del giorno all sub,1 all'atto CP n. 76/2011.

Si suggeriscono possibili criteri per distinguere tali aree boschive: presenza di habitat forestali classificabili come tali ai sensi della Direttiva Habitat (all. I DIR 92/43/CEE) e successive note interpretative della Regione Emilia-Romagna (“Gli habitat d'interesse comunitario segnalati in Emilia-Romagna” in appendice alla D.R. 12584 del 2/10/2007), oppure fustaie storiche e boschi al cui interno sono presenti piante monumentali (es. castagni).

La Tav. A2 del PTCP perimetra “aree forestali” anche nei contesti urbani; in sede di elaborazione del QC è opportuno svolgere verifiche distinguendo tra parchi privati non sottoposti Aree agricole – art. 8

PTCP Castagneti da frutto colti- vati

Pioppeti e altri impianti di arboricoltura da legno

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a tutela ai sensi dell'art. 8 della NTA del PTCP e i giardini storici sottoposti a specifica tutela (art. 25 NTA del PTCP).

Elementi lineari –

artt. 8 e 9 PTCP Formazioni lineari Denominazione elaborato Tavola dei vincoli: TVin – AMB 01 Tutele naturalistiche

Sezione: Assetto vegetazionale

Denominazione vincolo/prescrizione: Elementi lineari (Formazioni lineari)

Fonte normativa: artt. 8 e 9 PTCP

Fonte individuazione cartografica e scala di acquisizione: PTCP - Tavole A2 Assetto vegetazionale, scala 1:25.000

Data di aggiornamento: 02/07/2010 (data di approvazione del PTCP)

Allegati: /

Sulla Tavola dei vincoli deve essere recepita, ad una scala di maggior dettaglio (1:10.000), l'individuazione delle formazioni lineari.

Recependo i suddetti elementi, i Comuni possono proporre, con riferimento al contesto locale, motivate revisioni senza che ciò comporti variante al PTCP, integrando la rappresentazione delle formazioni lineari eventualmente non classificate nel medesimo Piano. Al fine di effettuare ulteriori approfondimenti, si evidenzia che nel Data Base associato alla Carta Forestale Semplificata (CFS), che è alla base della Tav. A2 del PTCP, gli elementi lineari sono distinti in filari di gelsi, filari con essenze forestali arboree e filari arbustivi.

Per proporre eventuali modifiche “motivate”, nell'ambito della definizione del QC, è possibile procedere, o svolgendo una ricognizione sistematica del territorio con fotointerpretazione, utilizzando ortoimmagini anche più aggiornate (ad. es. AGEA 2011 e TeA 2014) rispetto a quelle utilizzate per la redazione della tav. A2 del PTCP (IT2000, Agea 2001-2003 e Quick bird 2003), oppure effettuando rilievi puntuali finalizzati ad evidenziare i casi specifici con fotografie dello stato attuale dei luoghi. Evidentemente per elementi lineari non più riconoscibili dall'esame di immagini più recenti, ma presenti in orto- immagini pregresse, andranno svolte puntuali verifiche al fine di giustificare le discrepanze. Le descritte analisi per eventuali rettifiche degli elementi lineari dovranno essere svolte da tecnici abilitati.

Le modifiche proposte dovranno essere descritte, in coerenza con la metodologia utilizzata, motivate nella relazione di QC, visualizzate cartograficamente come differenze nelle tavole del QC e riportate come nuovo assetto negli elaborati di Piano.

Come definito nelle “Prescrizioni di Massima e Polizia Forestale”

(PMPF) le formazioni vegetazionali lineari sono incluse nelle

"Aree forestali" e quindi sottoposte a tutte le norme regolamentari previste nelle PMPF, relativamente al taglio o alla potatura degli esemplari arborei/arbustivi. Nell'ambito della

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suddetta ricognizione può essere opportuno distinguere tra gli elementi lineari i filari alberati, in quanto questi ultimi non sono sottoposte alle PMPF.

In pianura, dove le coperture boscate sono alquanto rarefatte e concentrate solo lungo i corsi d'acqua, il mantenimento e la tutela degli elementi vegetazionali lineari assume un ruolo di particolare rilievo anche in relazione all'implementazione della rete ecologica. Pertanto risulta opportuno in sede di elaborazione del quadro conoscitivo, svolgere un censimento con caratterizzazione vegetazionale di tutti gli elementi lineari presenti nel territorio planiziale comunale.

Esemplari arborei singoli od in gruppi, in bosco o in filari, di notevole pregio scientifico o monumentale – art.

9 PTCP

Esemplari arborei monumentali sottoposti a

tutela dalla Regione - L.R.

2/1977 e s.m.i. e successivi decreti del Presidente della Giunta Regionale

Denominazione elaborato Tavola dei vincoli: TVin – AMB 01 Tutele naturalistiche

Sezione: Assetto vegetazionale

Denominazione vincolo/prescrizione: Esemplari arborei singoli od in gruppi, in bosco o in filari, di notevole pregio scientifico o monumentale (Esemplari arborei monumentali sottoposti a tutela dalla Regione) Fonte normativa: art. 6 L.R. 2/1977 e successivi decreti del Presidente della Giunta Regionale, art. 9 PTCP

Fonte individuazione cartografica e scala di acquisizione: specifica elaborazione uffici provinciali Data di aggiornamento: 17/07/2014 (revoca regime di tutela di esemplari arborei – DPGR 17/07/2014, n.

146)Allegati: schede consultabili nella Banca dati degli alberi monumentali all’indirizzo http://online.ibc.regione.emilia-

romagna.it/mtrees/search.htm

Come dispone l'art.9 delle Norme del PTCP i Comuni devono individuare negli strumenti urbanistici gli esemplari arborei singoli od in gruppi, in bosco o in filari, di notevole pregio scientifico o monumentale tutelati con specifico Decreto emanato dal Presidente della Regione Emilia-Romagna ai sensi della L.R. 2/1977 e s.m.i. Ai suddetti esemplari arborei tutelati dalla Regione Emilia-Romagna, si aggiungono gli “Alberi monumentali d'Italia” di cui al primo Elenco degli alberi monumentali d'Italia approvato con Decreto del Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, prot. n. 5450 del 19.12.2017 (pubblicato su G.U. Del 12.02.2018), redatto ai sensi dell'art.7 della L.

10/2013 e del relativo decreto attuativo 23 ottobre 2014.

Infine si evidenzia che oltre a riportare sulla Tavola dei vincoli gli “Esemplari arborei monumentali sottoposti a tutela dalla Regione” e gli “Alberi monumentali d'Italia”, in riferimento ad un analitico censimento effettuato nel QC, ai sensi dell'art.9 del PTCP, possono essere individuati ulteriori esemplari arborei in gruppo o in filare non soggetti a vincolo, ma meritevoli di tutela.

Alberi monumentali d'Italia - L. 10/2013, D.Interm.

n.23/2014 e D.M.

n.5450/2017

Denominazione elaborato Tavola dei vincoli: TVin – AMB 01 Tutele naturalistiche

Sezione: Assetto vegetazionale

Denominazione vincolo/prescrizione: Esemplari arborei singoli od in gruppi, in bosco o in filari, di notevole pregio scientifico o monumentale (Alberi monumentali d'Italia)

Fonte normativa: L. 10/2013, Decreto

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interministeriale n.23/2014 e Decreto Ministeriale n.5450/2017, art. 9 PTCP

Fonte individuazione cartografica e scala di acquisizione: specifica elaborazione uffici provinciali Data di aggiornamento: 19/12/2017 (data approvazione primo elenco degli alberi monumentali d'Italia)

Allegati: schede consultabili nella Banca dati degli alberi monumentali all’indirizzo https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBL OB.php/L/IT/IDPagina/11260

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