POSSIBILI INTERVENTI
IN FAVORE DELLE II.PP.A.B. DELLA SICILIA
1) Creazione di un fondo di rotazione per le II.PP.A.B. in crisi di liquidità per il ritardo nel pagamento delle rette da parte dei Comuni o in alternativa trattenuta delle somme dovute dai Comuni sui trasferimenti di cui al cap. 183303, relativo al fondo unico di trasferimento ai Comuni e accredito delle relative somme direttamente alle II.PP.A.B. creditrici.
Al fondo di rotazione possono accedere le II.PP.A.B. in difficoltà finanziarie che presentano un valido piano di rientro o che avviino procedure per la dismissione di patrimonio e le II.PP.A.B. che pur in avanzo di amministrazione non riescono a far fronte a spese urgenti ed indifferibili, quali stipendi ai dipendenti e pagamenti ai fornitori, per mancanza di liquidità, sempre dovuta ai ritardi nei pagamenti delle rette da parte dei Comuni.
2) Inserimento obbligatorio dei servizi residenziali nei piani di zona dei DD.SS.SS., in quanto servizi essenziali (art. 22 della l.r. n. 328/2000 e DPRS n. 243 del 02.11.2002) . I PdZ non possono essere approvati in assenza di tale inserimento.
3) Partecipazione delle II.PP.A.B. alla programmazione e gestione dei servizi previsti nei PdZ (assegnazione di una quota pari al 50% dei servizi alle II.PP.A.B. del Distretto Socio- Sanitario: obbligo o premialità).
4) Integrazione socio-sanitaria :
4.1 posti di lungodegenza : una parte dei quali assegnati alle II.PP.A.B. per ricoveri di pazienti anziani dimessi dagli ospedali per superamento della fase acuta ma bisognosi di cure ed assistenza prolungate (con pagamento di rette inferiori rispetto ai costi per ricoveri in lungodegenza);
4.2 Attuazione del protocollo di intesa per l’attuazione del sistema regionale integrato socio- sanitario in Sicilia di cui al Decreto Presidenziale del 23.12.2011 e attività di vigilanza del Coordinamento tecnico interassessoriale per l’integrazione socio-sanitaria, istituito con il medesimo decreto Presidenziale;
4.3 Inserimento di rappresentanti delle II.PP.A.B. nel suddetto Coordinamento;
4.4 pagamento da parte delle AA.SS.PP. delle rette integrative per non autosufficienti ricoverati nelle II.PP.A.B. paganti in proprio ( decreti legislativi n. 502/1992 e 229/1999 e D.P.C. M. del 14.02.2001;
4.5 parte dei posti programmati da attivare in RSA (decreto Assessore regionale alla salute del 24.05.2010) da assegnare alle II.PP.A.B. che garantiscano livelli di assistenza e personale adeguato.
5) Stipula protocollo d’intesa tra le II.PP.A.B. ed il Dipartimento regionale della Protezione Civile per accoglienza profughi del Nord Africa e famiglie sfollate per calamità naturali : mappa posti disponibili messi a disposizione dalle II.PP.A.B. , divisa per provincia.
6) Istituzione Agenzia regionale per la gestione del patrimonio delle II.PP.A.B. e del ruolo unico dipendenti, distinto per provincia (o distretto). L’Agenzia provvede all’amministrazione o all’eventuale dismissione del predetto patrimonio ed all’assegnazione dei dipendenti alle II.PP.A.B. che ne hanno necessità; con divieto di assunzione per le II.PP.A.B. di personale, anche a tempo determinato, sino a quando vi è disponibilità di dipendenti di pari qualifica nell’elenco provinciale (o distrettuale).
7) Le II.PP.A.B. che non svolgono attività istituzionale da almeno un triennio, sono soppresse (il patrimonio-compatibilmente con le disposizioni contenute nell’atto di fondazione- ed i dipendenti, sono trasferiti all’Agenzia).
8) E’ istituito il fondo unico per il funzionamento delle II.PP.A.B., con contestuale soppressione dell’attuale capitolo 183307 (relativo al contributo per il pagamento degli oneri derivanti dall’applicazione dei CC.CC.NN.L., ex l.r. n. 71/82) e del capitolo 183306 relativo alla concessione di sussidi, ex l.r. n. 65/53), le cui dotazioni finanziarie affluiranno al predetto fondo unico. Al fondo affluiranno i proventi della gestione del patrimonio gestito dall’Agenzia e quelli ricavati dalle eventuali dismissioni dello stesso.
Il fondo sarà ripartito tra le II.PP.A.B. che svolgono attività istituzionale con i criteri, le modalità e le finalità stabilite con decreto dell’Assessore regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro.
