Ringraziamenti
Quelle che mi accingo a scrivere sono probabilmente le righe più lette dell’intera opera; ciò rende queste stesse molto importanti, ma spero vivamente che una congrua percentuale di questi lettori possa trovare interessante anche il resto dell’opera, a mio parere meritevole di considerazione anche se probabilmente di ostica comprensione per i profani.
In primis, desidero ringraziare chi mi ha supportato, economicamente e moralmente, durante questi anni, vale a dire i miei genitori, che hanno avuto fiducia nelle mie idee e nelle mie scelte
sostenendomi continuamente. Spero che la presente opera possa costituire una prova tangibile degli sforzi sostenuti.
Desidero quindi ringraziare i miei relatori per l’inestimabile aiuto che mi hanno fornito nella stesura della presente ed in generale nell’ultima fase del mio corso di studi; grazie alla loro collaborazione ma soprattutto ai loro consigli ed anche alle semplici discussioni quotidiane la stesura di questa tesi è stata interessante e, perché no, anche gradevole.
Un doveroso ringraziamento è diretto al Prof. Francesco D’Auria per avermi gentilmente concesso l’uso delle risorse, degli strumenti e delle tecnologie disponibili presso il GNRSPG, in particolare per quanto riguarda il codice RELAP, senza le quali la maggior parte di quest’opera non sarebbe mai potuta esistere.
Desidero ringraziare inoltre la mia (unica, triste ma vero) collega Eleonora per avere condiviso tutto il percorso universitario nelle sue, a volte complicate, fasi, e per la collaborazione fornitami per i dati riguardanti le composizioni dei noccioli.
Desidero ringraziare il Prof. Paul Coddington del PSI e la Comunità Europea in quanto promotori del progetto GCFR-STREP su cui il mio lavoro è largamente basato.
Infine, desidero ringraziare l’On. Alfonso Pecoraro Scanio per il continuo incentivo fornitomi alla prosecuzione dei miei studi: smentire le falsità con cui cerca di inquinare giornalmente le nostre menti.
Una specialissima menzione va alla mia bimba Micol, che con la sua dolcezza ha reso gli ultimi quattro anni della mia esistenza molto più felici di quanto sarebbero stati, costituendo un
significativo preambolo del futuro.
Infine, last but not least, mi corre l’obbligo di ringraziare in modo particolare la persona senza cui tutto ciò non sarebbe mai stato: me stesso.