• Non ci sono risultati.

Rapporto Istat su disuguaglianze e povertà: purtroppo nulla di buono.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Rapporto Istat su disuguaglianze e povertà: purtroppo nulla di buono."

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Fonte: REDATTO E

Rapporto Istat su disuguaglianze e povertà: purtroppo nulla di buono.

di Silvana Roseto (Segreteria nazionale UIL)

… in relazione al report diffuso oggi dall’Istat sulle condizioni di vita e reddito in Italia: «Non ci stupiamo che la fotografia dell´Italia di oggi sia la stessa di ieri, ovvero un Paese fortemente a rischio povertà e in cui si registrano disuguaglianze di reddito maggiori della media europea. Serve una scossa strutturale

«Sconforta che nel 2015 quasi il 30% dei cittadini residenti in Italia siano stati a rischio povertà, con un’incidenza notevolmente più allarmante nelle regioni del Sud.

Il dato è in sostanza invariato, a conferma dell’inefficacia delle misure sinora in atto, come da noi ripetutamente evidenziato, pur con qualche accenno di miglioramento.

Stiamo monitorando con attenzione la misura ponte del Sia (Sostegno per l’inclusione attiva) affinché l’infrastruttura del Rei (Reddito di inclusione), per la quale ci siamo battuti, possa rivelarsi concretamente valida nello stanziamento e nella copertura dei destinatari e nel percorso dei servizi di presa in carico.

Non passa inosservato, inoltre, il dato della disuguaglianza nella distribuzione del reddito: il 20% più ricco percepisce quasi il 40% dei redditi totali, ponendo il nostro Paese sotto la media Europea in quanto a giustizia sociale.

Occorre, in tale direzione, un maggiore coinvolgimento del sindacato come prezioso strumento per riequilibrare gli assetti sociali ed economici del Paese.»

Riferimenti

Documenti correlati

I temi su cui indirizzare la riflessione di chi desidera sottoporsi al test BRCA sono molteplici: ad esempio, la paziente deve essere consapevole di quali sono

Tasso di mortalità infantile: è il rapporto tra il numero dei bambini morti nel primo anno di vita e i nati vivi per mille.. Tasso di mortalità sotto i 5 anni di vita: è il

Una quota non irrisoria dei beneficiari che la normativa ritiene più vicini al mercato del lavoro, il 21%, in realtà non ha mai avuto un rapporto di lavoro alle dipendenze nella

I beneficiari di RdC indirizzati ai CPI sono in maggioranza donne (52%) e il 14% ha cittadinanza straniera, anche se con differenze accentuate a livello territoriale: al Sud e

Al riguardo, si utilizza l’indicatore di rilevanza sistemica delle imprese (Iris) che misura l’influenza di ogni unità produttiva sul resto del sistema, valutando il

ridistribuzione delle ricchezze non è solo un dovere etico per mitigare le disuguaglianze, bensì anche uno strumento di sviluppo economico inclusivo e sostenibile: è stato

Stando alle stime preliminari dell’Istat, pubblicate oggi 4 marzo, la povertà assoluta in Italia torna a crescere e tocca il valore più elevato dal 2005. I dati suscettibili

interpreti attenti delle esigenze dell’utenza, per la difesa ed il riconoscimento anche dei nuovi diritti emergenti nella nostra società complessa. Per questi motivi