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PROGETTO PER LA COSTRIONE

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Academic year: 2022

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(Dott. Ing. Silvana Mondello) IL RESPONSABILE NICO

DEL PROCEDIMENTO (Dott. Ing. Antonio Rizzo)

PROGETTISTA e DIRETTORE DEI LAVORI

Perizia di Variante e Suppletiva

T R O N C O

0

Rev.: Giugno 2018 Rev.: Luglio 2015

Agg.: Marzo 2015 Data P.E.: Dicembre 2008

SCALA DATA

Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri O.P.C.M. n. 3633 del 05/12/2007

"Interventi urgenti di Protezione Civile diretti a fronteggiare l'emergenza ambientale determinatasi nel settore del traffico e della mobilità della Città di Messina"

REV.:

ELAB. / TAV.

ALLEGATO SETTORE

PROGETTO PER LA COSTRIONE

DELLA STRADA DI COLLEGAMENTO TRA IL VIALE GAI E L'APPRODO .S. PER VIA DON BLASCO

Dipartimento Servizi Tecnici

"PROGETTO SPECIALE STRADA VIA DON BLASCO"

CITTA' DI MESSINA

Novembre 2021

art.6, comma 9 e 9 bis, D.Lgs. 152/2006

T1.1.1 - Elementi informativi per valutazione preliminare

1

Redazione

(Dott. Arch. Giovanni RIZZO)

Collaboratori: Ing. Gianfranco Capillo, Ing. Antonino Genovese, Dott. Geol. Alfredo Natoli; Consulente: Prof. Ing. Antonino Recupero

Firmato digitalmente da:

RIZZO ANTONIO

Firmato il 28/12/2021 12:45 Seriale Certificato: 50648

Valido dal 30/12/2020 al 30/12/2023

InfoCamere Qualified Electronic Signature CA Firmato digitalmente da

GIOVANNI RIZZO

CN = RIZZO GIOVANNI C = IT

Firmato digitalmente da:

AMATO ANTONIO

Firmato il 29/12/2021 11:30

Seriale Certificato: 120430078025197744582918053755419743975

Valido dal 06/08/2019 al 05/08/2022 ArubaPEC S.p.A. NG CA 3

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1

TRONCO 1

PONTE su torrente PORTALEGNI

VALUTAZIONE PRELIMINARE PER MODIFICHE (ART. 6, COMMI 9 e 9bis D.Lgs. 152/2006)

Nell’ambito di progetti già autorizzati, per le varianti progettuali legate a modifiche, estensioni, e adeguamenti tecnici non sostanziali che non

comportino impatti ambientali significativi e negativi

ELEMENTI INFORMATIVI PER LA VALUTAZIONE PRELIMINARE

1. Premessa

ll Progetto Esecutivo generale riguarda lavori stradali lungo un percorso urbano di circa 3,800 Km contrassegnato dalle sezioni dalla n. 0 a alla n. 114. La presente relazione riguarda soltanto le opere previste nel tratto esistente tra la sezione 1 e la sezione 6, per uno sviluppo di circa 50 metri, relativamente alla demolizione e ricostruzione del ponte di attraversamento sul torrente Portalegni.

La soluzione tecnica progettuale prescelta, di un ponte in acciaio ad unica campata, condivisa preliminarmente con gli organi tecnici regionali, costituisce una variante migliorativa non sostanziale ai sensi dell’art. 6, comma 9 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.

Il Contratto delle opere di costruzione della strada è stato firmato dall’Impresa il 27.10.2017, mentre i lavori delle opere generali sono stati consegnati alla Impresa aggiudicataria il 3.12.2018. Il RUP in data 12.12.2017 prot. 309694 ha richiesto al Genio Civile di Messina il rilascio del “Nulla Osta ai sensi dell’ art. 18 della L. 64/1974, avendo lo stesso ufficio rilasciato in data 24/05/2010 l’art. 17 ed espresso contestualmente parere favorevole ai fini idraulici, in linea preliminare, ai sensi dell’art. 57 del T.U. 523/1904.

A seguito della richiesta dell’art. 18 di cui sopra, il Genio Civile rispondeva con nota prot. n.

18549 del 25.01.2018 con la quale chiedeva approfondimenti tecnici in relazione al viadotto esistente tra la sezione 1 e la sezione 6 del tracciato stradale. Si precisa che il progetto esecutivo prevedeva su tale manufatto esistente un intervento puntuale di risanamento e protezione delle strutture sia dell’impalcato e sia delle pile.

Lo stesso ufficio, in date successive, ha proceduto al rilascio dell’art. 18 per tutte le opere progettate per l’infrastruttura stradale ed in particolare: muri di sostegno, muri d’argine nel torrente Zaera con relativa copertura e realizzazione di una rotatoria, abbassamento del piano stradale nel sottopasso FS di via S. Cecilia, realizzazione di una struttura in c.a. di contenimento del rilevato in adiacenza della spalla sud del ponte Portalegni, con esclusione nel tronco 1 dei lavori previsti tra le sezioni 1 e 6.

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2 1.1 Proposta di modifica contrattuale (art. 106 DLgs 50/2016)

La nota del Genio Civile n. prot. 18549 del 25.01.2018, al punto 4, con riferimento al viadotto esistente tra le sezioni 1– 6, accertava d’ufficio il grave stato di degrado delle esistenti spalle, pile, pulvini, impalcati e del muro di contenimento del terrapieno della spalla da ponte posta tra il cavalcavia e il bastione S.Raineri, e subordinava l’utilizzo per le finalità del progetto a propedeutiche verifiche tecniche di sicurezza sismica da redigere a cura dell’ Ente proponente.

Quindi il Comune di Messina, non essendo stato possibile reperire informazioni tecniche e strutturali dei manufatti di cui sopra (sia presso il Genio Civile di Messina sia presso gli Uffici Tecnici Comunali, e sia presso i costruttori dell’opera), ha effettuato dette verifiche affidando apposito incarico alla Società INGENIUS Srl che ha presentato le proprie risultanze nel dicembre del 2018.

Le risultanze di tale incarico, già acquisite dal Comune, sono state orientate alla definizione della qualità ed idoneità dei materiali costruttivi del viadotto presente sul tracciato stradale tra la sezione 1 e la sezione 6, e quindi hanno suggerito di procedere alla sostituzione delle opere esistenti con riferimento alla Normativa vigente NTC 2018. Pertanto si è resa necessaria la redazione di un progetto esecutivo di variante ai sensi dell’art. 106 del D.Lgs.

50/2016.

1.2 Non prevedibilità all’epoca della progettazione e non imputabilità alla Stazione Appaltante

In particolare per la struttura in argomento erano stati previsti solo interventi puntuali e localizzati di risanamento e non già interventi strutturali soggetti a normativa antisismica, verificati, come già detto, dallo stesso Ufficio del Genio Civile in sede di rilascio dell’art. 17 ( nota prot. n. 15663 del 24.05. 2010) e fino alla emissione della nota del Genio Civile (nota prot. n. 18549 del 25.01.2018) non sono stati richiesti ulteriori studi rispetto a quelli previsti nel progetto approvato.

1.3 Motivazioni variante

Le risultanze della Società INGENIUS hanno evidenziato alcune criticità afferenti la struttura del viadotto a due campate esistenti; le risultanze ritengono economicamente non vantaggiosi gli adeguamenti sismici dell’opera tramite risanamento conservativo.

Quindi valutato quanto sopra e condividendone le risultanze, si è resa necessaria la redazione di un progetto di sostituzione dell’impalcato del ponte e delle relative opere di sostegno, infatti semplici interventi di adeguamento localizzato risulterebbero antieconomici rispetto alla demolizione e ricostruzione dell’ opera. Si sottolinea che tali criticità non erano presenti al momento della redazione del Progetto che non prevedeva, come detto, opere strutturali tra la sezione 1 e la sezione 6.

Le prescrizioni della nota del Genio Civile di cui sopra si possono configurare come

“circostanze impreviste e imprevedibili, compresa la sopravvenienza di nuove disposizioni

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3 legislative o regolamentari o provvedimenti di autorità od enti preposti alla tutela di interessi rilevanti” così come previsto dall’ art. 106, comma 1c del DLG 50/2016 per la previsione e la redazione delle Varianti in corso d’opera.

Infatti nello specifico, facendo riferimento alla parte finale del comma 1c dell’ art. 106 DLGS.

50/2016, il Genio Civile soltanto nel 2018, con prot. n. 18549 del 25.01.18, ad art. 17 della L.64/74 già rilasciato, ha ritenuto che venissero effettuate anche per il viadotto esistente delle verifiche sismiche prima del suo utilizzo e quindi a provvedersi alla progettazione e realizzazione dei conseguenti eventuali interventi di adeguamento sismico.

Pertanto si è individuato un percorso da intraprendere, concordato preliminarmente con i competenti Uffici Regionali dell’ Assessorato Territorio e Ambiente, per la realizzazione del nuovo ponte, a seguito delle nuove intervenute richieste del Genio Civile.

Tali lavorazioni possono rientrare nell’ambito del Progetto delle opere già appaltate all’impresa esecutrice dei lavori, quale Variante alle opere nell’ambito delle percentuali previste dalla normativa vigente attraverso la redazione di una “Perizia di Variante e Suppletiva”. Inoltre si ritiene che per tale variante, di demolizione e ricostruzione del nuovo ponte, le modifiche ed adeguamenti tecnici non comportano impatti ambientali significativi e negativi.

2. Caratteristiche del progetto del nuovo ponte

Il nuovo ponte Portalegni, sarà realizzato su due campate con travi e trasversi in acciaio e soletta in c.a.o. (campata principale di circa m.40.00 e campata secondaria di circa m.10.00, larghezza di m.11,50 ed altezza della trave della campata principale m. 2,20), previa demolizione del manufatto esistente.

Si prevede inoltre la conservazione e consolidamento della spalla esistente lato Messina che risulterà unicamente destinata a muro di contenimento del terrapieno.

La carreggiata accoglie una sede stradale di larghezza pari a 8.10 m, oltre la quale sono presenti due cordoli di m.1.70 in grado di accogliere una barriera di sicurezza di classe H3, un passaggio pedonale ed un parapetto, per una larghezza complessiva di m.11,50.

L’impalcato è costituito da tre travi in acciaio, da una soletta prefabbricata formata da elementi del tipo “predalles” e dal successivo getto di completamento in c.a. Ogni lastra predalles, avente funzione di cassaforma a perdere, poggia sulla trave centrale e sulla trave di riva uscendo a sbalzo lateralmente.

In corrispondenza degli appoggi, la lastra presenta l'armatura a vista in modo da potere essere solidarizzata ai connettori presenti sulle ali delle travi mediante il getto di completamento che sarà eseguito procedendo dall’interno verso l’esterno.

Le travi in acciaio sono realizzate mediante unione bullonata di conci e sono poste ad una distanza di m.4.00 e saranno trattate con zincatura a caldo.

Ogni trave ha sezione a doppio T realizzata mediante unione saldata di piatti. Le travi sono collegate tra loro mediante traversi reticolari costituiti da profili a L.

In corrispondenza degli appoggi sono presenti dei correttori di pendenza e dei piatti di irrigidimento.

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4 Sull’estradosso delle travi sono saldati i pioli Nelson che costituiscono il sistema di connessione. Le travi poggiano sulla pila e le spalle attraverso degli apparecchi di appoggio in acciaio-teflon, a cui sono affidate anche le azioni sismiche longitudinali, mentre le azioni orizzontali sono affidate a opportuni denti di freno.

Le spalle e pila sono realizzate in c.a.o. in opera e fondate su pali di fondazione trivellati φ600 di lunghezza m.22.00, trivellati ad elica continua (tecnica CFA), dove la presenza dell’elica durante tutte le fasi esecutive evita il franamento delle pareti di scavo senza ricorrere all’uso di fluidi nè di camicie di sostegno. Tuttavia, a vantaggio di sicurezza, trattandosi di perforazione del terreno in presenza di acqua, si prevede comunque una camicia metallica per il primo tratto di m.6.00, al fine di scongiurare qualunque rischio di stabilità del foro negli strati superficiali meno addensati. Si precisa che i nuovi pali di fondazione saranno realizzati in posizione limitrofa a quelli già esistenti e degradati e che quelli lato spalla Catania rimarranno sconessi dalla sovrastante spalla della struttura esistente sotto la quota del piano di campagna esistente.

Le parti da demolire del vecchio ponte saranno: l’ impalcato delle due campate, la spalla lato CT, la pila centrale, ed il paraghiaia della spalla lato ME.

Il progetto prevede anche il consolidamento della spalla esistente lato ME con relative tirantature che bilanceranno lo scarico del peso del vecchio impalcato e nello stesso tempo continuerà a svolgere la funzione di contenimento del rilevato a tergo esistente.

Si precisa che la scelta progettuale è stata preventivamente ponderata e condivisa con gli Uffici Regionali del Territorio ed Ambiente e della Soprintendenza ai BB. CC. e AA. anche nel rispetto dei vincoli delle strutture limitrofe costituenti i ruderi del bastione Don Blasco.

2.1 Miglioramento sezione idraulica

Si premette che a monte dell’attuale ponte esiste uno sbocco del torrente Portalegni, proveniente dall’area ferroviaria della Stazione RFI di Messina Centrale, avente le seguenti dimensioni larghezza m.6,95 ed altezza 1,90. La soluzione progettuale a campata unica sul torrente Portalegni comporterà un miglioramento della situazione idraulica attuale di scarico del torrente in quanto verranno tolte sia la pila centrale sia tutte le costruzioni abusive presenti a ridosso delle vecchie opere di sostegno del ponte e pertanto aumenterà anche la possibile zona di esondazione verso mare del torrente.

2.2 Verifica Idraulica

Si è inoltre effettuata una verifica idraulica per il rilascio del giudizio di compatibilità da parte degli uffici di Palermo dell’ Autorità di Bacino (Autorizzazione Idraulica Unica prot. 16302 del 21.10.2021), attraverso la redazione della Relazione Idraulica che è stata sviluppata nelle seguenti parti: Parte I – Pericolosità e Rischio idraulico; Parte II – Descrizione Area di Indagine e Studio Idrologico; Parte III – Analisi idraulica; Parte IV – Conclusioni.

La relazione idraulica ha approfondito lo studio del torrente Portalegni, sito in Messina, e nello specifico il suo tratto terminale relativo alla foce.

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5 E’ stato effettuato uno studio idrologico, identificando il bacino idrografico contribuente e in relazione alla piovosità dell’area oggetto d’esame, sono state valutate tramite un modello afflussi-deflussi le portate di piena per diversi tempi di ritorno, in particolare 50, 100, 200 e 300 anni.

A seguito dell’identificazione delle forzanti è stata effettuata un’analisi idraulica del tratto del torrente Portalegni compreso tra lo sbocco della porzione tombata e la sezione di chiusura alla foce.

Sono stati identificati e analizzati quattro scenari: il primo rappresentativo dello stato attuale dei luoghi, il secondo dello stato di progetto, il terzo e il quarto rispettivamente rappresentativi dello stato attuale dei luoghi e dello stato di progetto, ma con una forzante (valore di portata di piena a diversi tempi di ritorno) incrementata ipotizzando che anche il tratto urbano del torrente contribuisca alla formazione dei deflussi idrici.

In tutti e quattro gli scenari sopracitati e per i diversi tempi di ritorno per cui sono state effettuate le simulazioni, i valori di tiranti idrici nell’alveo per il tratto che va dallo sbocco della tombatura fino alla foce, non superano mai le altezze spondali né in destra né in sinistra idraulica, non interessando, di conseguenza, le aree limitrofe esterne all’alveo del torrente.

In data 21.10.2021 con prot. 16303 l’ Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia ha rilasciato l’ Autorizzazione Idraulica Unica.

Il nuovo ponte Portalegni, ricade interamente sull’ area già occupata dalla vecchia strada oggetto delle operazioni di demolizione degli impalcati e di ricostruzione. La nuova struttura, come detto in precedenza, non modifica lo stato dei luoghi esistenti, e sorgerà nella stessa area di sedime della struttura esistente, anzi migliora lo stato attuale della foce del torrente Portalegni eliminando la pila centrale.

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6 (Foto da drone dell’area oggetto di intervento di sostituzione del ponte Portalegni – Novembre 2020)

3. Iter autorizzativo del progetto

Per il Progetto Esecutivo di tutto il Progetto sono stati redatti i seguenti elaborati:

1.7 - Studio di Impatto Ambientale (Rev. Luglio 2015) 1.8 - Studio di Impatto Ambientale (Rev. Giugno 2018) 1.8.1 - Verifica Assoggettabilità VIA (Rev. Giugno 2018) 1.8.2 - Quadro sinottico (Rev. Giugno 2018)

1.8.3 – Piano di Gestione Terre e Rocce da scavo (Rev. Giugno 2018) 0.4 – Settore A – Tronco 1 – Cavalcavia

E stato eseguito il seguente iter autorizzativo:

• D.R.S. n. 632 del 15.09.2010, emesso dal Servizio 1 dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, riportante il Giudizio positivo di compatibilità ambientale con prescrizioni ai sensi dell’Art.26 del D.Lgs. n. 4/2008 in merito al progetto;

• Con nota ARTA prot. 23094 del 13 aprile 2018 veniva richiesto di “attivare una nuova procedura ambientale ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii” a seguito della decadenza del precedente provvedimento di compatibilità ambientale;

Per la viabilità sul torrente Portalegni (Tronco 1 – Sez. 3/6) sono stati ottenuti i seguenti pareri:

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• Genio Civile di Messina ai sensi dell’art. 17 della L.64/74 e art. 57 TU n. 523/1904 in data 24/05/2010;

• Soprintendenza Beni Culturali di Messina – Autorizzazione Paesaggistica prot. 3176/10 del 21/06/2010, con richiesta di rinnovo positivo del parere paesaggistico rilasciato il 23/09/2015 con proroga di ulteriori tre anni;

• Autorizzazione in linea tecnica al Progetto di Massima rilasciata da FS Zona Territoriale Sicilia, Ufficio Potenziamento Opere Civili del 24.02.1998;

• Valutazione di compatibilità al Progetto Esecutivo rilasciata da RFI, Gruppo FS, con nota del 08.10.2008 firmata dal Direttore “Direzione Compartimentale Infrastrutture”;

• Azienda Trasporti Messina, parere favorevole n. prot. 10059 del 12/11/2009;

• Validazione del Progetto Esecutivo, in data 13/97/2015, ai sensi degli artt. 49,52,53 del DPR 207/2010;

• Parere Commissione T.S. n. 299/2018 del 30.10.2018: Parere di non assoggettabilità alla procedura di valutazione ambientale di cui all’art.23 del D.LGS n. 152/2006 e ss.mm.ii. relativo al progetto della “Strada di collegamento tra il Viale Gazzi e l’approdo FS per via Don Blasco” – Codice procedura ME49 VIA R53;

• D.A. n. 496/Gab del 12.11.2018, il Dipartimento Regionale Ambiente – Servizio 1 – Valutazioni ambientali, dispone ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 152/06, ed esclude dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale il progetto in oggetto.

In particolare il Tronco 1 “Ponte Portalegni” ha ottenuto:

• In data 14 aprile 2021 prot. 8242 dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina, l’ Autorizzazione Paesaggistica;

• in data 20 aprile 2021 prot. 64705 dall’Ufficio del Genio Civile di Messina, il parere ai sensi dell’art. 12 del regolamento del Codice della Navigazione relativo alla “costruzione del nuovo ponte sul torrente Portalegni” per la strada di Via Don Blasco del Comune di Messina – Tronco 1 Ponte Portalegni (Sezioni 1-6);

• in data 21 aprile 2021 prot. 66480 dall’ Ufficio del Genio Civile di Messina, autorizzazione all’inizio dei lavori ai sensi del D.P.R. 06/06/2001 n. 380 art. 94 (ex art. 18 L. 64/1974);

• in data 27 agosto 2021 prot. 19557 dalla Soprintendenza ai beni Culturali ed Ambientali di Messina, l’aggiornamento della Autorizzazione Paesaggistica;

• in data 21 ottobre 2021 prot. 16302 dall’ Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia – Servizio 4 – Demanio idrico Fluviale e Polizia Idraulica, l’ Autorizzazione Idraulica Unica, provvedimento rilasciato ai sensi del R.D. n. 523/1904 e norme di attuazione del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico e del P.R.G.A. con le modalità del Segretario Generale n° 50 del 03/03/2021.

Si precisa che la nuova opera del ponte ad unica campata ricalca perfettamente la sagoma di ingombro planimetrico del vecchio ponte da demolire e non modifica assolutamente l’attuale situazione dell’alveo del torrente e migliorando tutte le condizioni al contorno della struttura.

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8 La nuova pila (lato Messina) è stata realizzata all’esterno dell’alveo e a ridosso della spalla esistente da consolidare, come si può evincere dagli elaborati progettuali che si allegano.

In particolare la pila, progettata con forma idrodinamica e performante, poggia su un blocco di fondazione su pali ricadente all’esterno dell’alveo e sotto l’ attuale livello di eventuale espansione del torrente. Inoltre le previste attività di demolizioni sia della vecchia pila centrale ad esclusione dei pali che rimangono sotto il piano di posa della fondazione, sia delle opere abusive realizzate nel corso degli anni, migliorano sensibilmente le condizioni di deflusso della foce del torrente garantendo sempre un franco idraulico superiore a 5,00 metri come verificato dalle simulazioni idrauliche e verificate dall’ Autorità di Bacino.

Per quanto riguarda le opere oggetto di demolizione queste verranno realizzate in maniera analoga a quelle già svolte nelle altre parti del cantiere e secondo le indicazioni già recepite ed attuate nell’ambito delle prescrizioni contenute nel parere già rilasciato dall’ Assessorato Terriorio e Ambiente (Parere Commissione T.S. n. 299/2018 del 30.10.2018).

Inoltre su specifica richiesta dell’Università di Messina – Facoltà di Ingegneria, per motivi di studio sulla tipologia del vecchio ponte, realizzato costruttivamente tra gli anni 50 e 60, prima della demolizione verranno selezionate due travi dell’impalcato che verranno prese in consegna dall’Università e trasportate presso i laboratori del Dipartimento di Ingegneria per studi di approfondimento, sperimentazione e diagnosi.

4. Interferenze del progetto con il contesto ambientale e territoriale

In questa parte di relazione si è proceduto ad aggiornare la situazione dei lavori eseguiti e quelli da eseguire rispetto alle condizioni riportate nel provvedimento Assessoriale n.

496/Gab del 12.11.2018 di che trattasi.

• Nella fase di esecuzione verranno messe in atto tutte le misure di mitigazione/compensazione contenute nello Studio di Impatto Ambientale e nella documentazione di progetto esecutivo non in contrasto con le prescrizioni di cui al parere n. 299/2018 (vedi elaborato di progetto 1.8 - “Studio di Impatto Ambientale” pagg.

152/154).

• Nella fase di esecuzione sarà rispettato quanto prescritto da tutti gli Enti competenti in materia ambientale, anche con riferimento a future eventuali prescrizioni che saranno impartite.

• Si evidenzia che per la realizzazione della strada, trattandosi di completamento ed adeguamento di viabilità ricadente in centro urbano, non è prevista una trasformazione d’uso del suolo.

• In fase di realizzazione, l’intervento proposto, non presenta gravi problemi di emissione di polveri e fumi se non quelli dovuti agli effetti del traffico pesante, scavi di sbancamento, comunque di non elevata entità, palificazioni con sistema CFA (pali trivellati a rotazione ad elica continua) e dell’ordinario lavoro svolto nel cantiere. Il periodo di maggiore inquinamento, pertanto, è limitato al momento di esecuzione dei lavori che non implica conseguenze durature (tempo previsto di esecuzione del nuovo

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9 ponte: mesi quattro), poiché, terminata l’opera, l’ambiente ritroverà gradualmente il proprio equilibrio iniziale, annullando i temporanei effetti negativi, e anche perché il progetto interessa in gran parte aree ferroviarie, aree industriali ex consorzio ASI (vedi elaborato di progetto 1.8.1 “Verifica di assoggettabilità a VIA” paragrafo 4.1.3).

• In fase di cantiere sarà assicurata, comunque, ogni possibile misura mitigativa per limitare l’inquinamento atmosferico dovuto alla emissione di polveri e di gas di scarico dei mezzi meccanici utilizzati, attraverso opportune precauzioni. In particolare l’impresa ha offerto in sede di gara, aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, l’adozione di un Piano di Protezione Ambientale e Sicurezza e l’individuazione di un Responsabile Ambientale e Sicurezza che curerà gli aspetti relativi di seguito descritti (Allegato 1 stralcio Relazione tecnica criterio A.2 Sviluppo e svolgimento dei lavori-A.2.1 Proposte di miglioramento finalizzate all’ottimizzazione della gestione delle aree di cantiere). Il monitoraggio ambientale delle polveri e del rumore da effettuare nelle aree di lavoro e nelle aree circostanti il cantiere, sarà eseguito ad intervalli regolari sulla base del cronoprogramma dei lavori. La definizione delle misure, da adottare per la mitigazione degli impatti generati dalle polveri sui ricettori circostanti le aree di cantiere, è stata basata sul criterio di impedire il più possibile la fuoriuscita delle polveri dalle stesse aree ovvero, ove ciò non riesca, di trattenerle al suolo impedendone il sollevamento tramite impiego di processi di lavorazione ad umido e pulizia delle strade esterne percorse dai mezzi di cantiere. Le mitigazioni previste sono di seguito illustrate:

o Recinzione del cantiere e di tutte le aree di lavoro, con pannellature costituite da barriere antirumore Acustico, ricoperte da rete stuoia antipolvere;

o Irrorazioni frequenti delle aree di cantiere soprattutto nella stagione secca;

o Aree di stoccaggio dei rifiuti, con isolamento del suolo di appoggio, costituito da tessuto non tessuto, e rifiuti derivanti ricoperti da rete stuoia antipolvere;

o Autocarri adibiti al trasporto del terreno provvisti di teli di copertura dei cassoni.

o Fossa di pulizia per i mezzi all’uscita del cantiere.

• Nel cantiere sarà attuato quanto previsto dall’elaborato 1.8.3 “Piano di gestione terre e rocce di scavo” – TRS.01.01 – Tronco 1 – Ponte Portalegni (rev. 2021) per assicurare in fase di cantiere il riutilizzo, ove possibile, dei materiali di scavo. Lo smaltimento dei materiali di scavo eccedenti o non idonei avverrà presso discariche regolarmente autorizzate, previa verifica delle capacità ricettive delle stesse.

E’ stato, tra l’altro, previsto tra le migliorie che l’impresa ha offerto in sede di gara che parte delle materie provenienti da demolizioni e da scavi vengano riutilizzate allorché trattate con macchinario provvisto da elemento di macinazione (Allegato 2 - stralcio Relazione tecnica Criterio A.1 Migliorie per l’esecuzione dei lavori - A.1.1 Proposte di miglioramento progettuale della pavimentazione stradale con particolare riguardo all’impiego di materiali con caratteristiche innovative, nelle aree oggetto di intervento). Tale possibilità permetterà altresì la diminuzione dell’impatto ambientale del cantiere.

• Così come si evince dagli elaborati progettuali e le allegate relazioni di calcolo, non verrà alterato il regime idrogeologico attuale (vedi elaborati di progetto 1.8 - “Studio

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10 di Impatto Ambientale” e 1.8.1 pagg. 144-149 - par. 4.3.7.1 e“Verifica di assoggettabilità a VIA” pagg.28-29 par. 4.4.1). In particolare le opere previste di demolizione e ricostruzione del nuovo ponte Portalegni sono state autorizzate dall’ufficio del Genio Civile di Messina e dall’ Autorità di Bacino con Autorizzazione Idraulica Unica (AIU – prot. 16302 del 21/10/2021). A tal riguardo si precisa che a monte dell’attuale ponte esiste uno sbocco del torrente Portalegni, proveniente dall’area ferroviaria della Stazione RFI di Messina Centrale, avente le seguenti dimensioni larghezza m.6,95 ed altezza 1,90. La soluzione progettuale a campata unica sul torrente Portalegni comporterà un miglioramento della situazione idraulica attuale di scarico del torrente in quanto verranno tolte sia la pila centrale sia tutte le costruzioni abusive presenti a ridosso delle vecchie opere di sostegno del ponte e pertanto aumenterà anche la possibile zona di esondazione verso mare del torrente.

• Per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori, come già avvenuto per i tronchi già realizzati, si procederà a concordare, con l’ufficio viabilità del dipartimento comunale di Mobilità Urbana, gli interventi e con il quale si definiranno modalità e tempi di esecuzione dei lavori, tramite l’adozione di apposite ordinanze dirigenziali viabili per la pianificazione del traffico locale gommato. L’Ufficio Stampa del Comune di Messina curerà la diffusione delle informazioni relative alle ordinanze adottate tramite il sito del Comune www.comunemessina.gov.it e i media locali, in modo tale da informare tempestivamente la cittadinanza.

• Per quanto riguarda i conglomerati bituminosi è stato già previsto ed utilizzato - nelle migliorie che l’impresa ha offerto in sede di gara su tutti i tronchi stradali, sia quelli da adeguare sia di nuovo impianto - un tappetino d’usura drenante fonoassorbente, composto da un primo strato di conglomerato bituminoso per manto di usura del tipo 100% basaltico extrafine ed un secondo strato di conglomerato bituminoso per manto di usura del tipo drenante fonoassorbente (Bitume Modificato Tipo Hard) al fine di abbattere il rumore di rotolamento Con tali accorgimenti la superficie viabile garantisce condizioni ottimali di smaltimento delle acque meteoriche, permettendo che si elimini l’accumulo idrico al fine di garantire una elevata aderenza in caso di pioggia (vedi elaborato di progetto 2.10.3 O.M.

“Particolare Sezione Stradale Tipo”).

• Per quanto riguarda l’impianto di illuminazione stradale si è utilizzata la fornitura e posa in opera di apparecchi a LED, tipo Selenium Led - Philips. Il vantaggio di questa soluzione di illuminazione stradale a LED consiste nel fatto che la loro luce può essere indirizzata esattamente sulla zona da illuminare, evitando cosi la dispersione della luce e l'inquinamento luminoso. La luce viene indirizzata esattamente laddove è richiesta. A parità di illuminazione, la tecnologia LED consente un risparmio energetico dal 50 al 80% ed una riduzione delle emissioni CO2 e nocive pioggia (vedi elaborato di progetto 14.3 O.M. “Planimetria Impianti di illuminazione Stradale”).

• Considerata la natura dell’opera da eseguire, che insiste per maggior parte su tracciato urbano esistente, non si apriranno piste di servizio e verrà utilizzata la viabilità esistente.

• Per quanto riguarda la componente rumore ed effetti sul clima acustico le situazioni previste nella realizzazione del nuovo ponte non modificano l’attuale situazione viabilistica ed sono conformi al parere della Commissione T.S. n. 299/2018 DEL 30.10.2018. In merito alla campagna di misure del rumore il dipartimento

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11 comunale Mobilità Urbana, che svolge per competenza sul territorio attività di monitoraggio per l'inquinamento acustico da traffico veicolare, ha offerto la sua collaborazione a svolgere le misure richieste nella strada in questione. L'esito della campagna verrà comunicato all’Assessorato Territorio e Ambiente e alle autorità competenti a cura della stessa Amministrazione Comunale.

• L’Amministrazione Comunale, nella fase di esercizio, tramite i suoi Dipartimenti e Società Partecipate, effettuerà periodicamente, nell’ambito degli interventi di manutenzione, i necessari controlli sul naturale deflusso delle acque superficiali, al fine di scongiurare il verificarsi di allagamenti e/o cedimenti strutturali.

• Si precisa che a lavori ultimati si curerà il ripristino e la sistemazione ante-operam delle eventuali aree destinate ad ospitare il cantiere, nel rispetto degli obblighi contrattuali posti a carico dell’Impresa appaltatrice.

• L’Amministrazione Comunale, tramite la Direzione Lavori, garantirà la realizzazione del progetto nei particolari, nelle quote e nelle dimensioni, conformemente agli elaborati grafici prodotti e nel rispetto delle prescrizioni di cui al Parere Ambientale n°299/2018.

5. Stato di realizzazione delle opere

Il Progetto è articolato in 10 tronchi stradali, sinteticamente descritti di seguito:

• Tronco 1 – Zona Cavalcavia Via T.Cannizzaro – Torrente Portalegni (da sez. 1 a sez. 7)

Si prevede il miglioramento della pendenza della rampa della strada dalla quota del cavalcavia sino all’innesto con via Don Blasco, raggiungendo una pendenza media di circa il 6%, mediante la realizzazione di un “cunettone aperto” in cemento armato per il contenimento del terrapieno (già oggetto di parere di commissione T.S. n.299/2018 del 30.10.2018) che si posiziona in contiguità all’impalcato del ponte esistente che, per intervenute nuove prescrizioni del Genio Civile di Messina, non si procederà ai previsti interventi di risanamento e protezione delle strutture dell’impalcato e delle pile ma si dovrà demolire e ricostruire e occuperà la stessa sagoma di ingombro dell’esistente ponte. Tale nuovo ponte sarà ad unica campata in acciaio con una lunghezza di circa 40 metri nel tratto sopra il torrente Portalegni ed una più piccola di 10 metri nel tratto terminale di raccordo con la strada per via S. Raineri. L’attuale pila centrale verrà demolita fino alla quota della testa dei pali del blocco di fondazione, mentre la spalla lato Catania sarà demolita fino al blocco di fondazione su pali, mentre la spalla lato Messina manterrà la sua funzione di sostegno del terrapieno retrostante esistente e rimarrà integra ad eccezione del paraghiaia superiore che verrà eliminato e nello stesso tempo la spalla verrà rinforzata con idonee tiranture. Tutto il progetto di demolizione e ricostruzione è stato tecnicamente approvato: dal Genio Civile che ha rilasciato parere positivo ai sensi dell’ art. 94 del DPR 06/06/2001 n. 380; dall’ Autorità di Bacino che ha rilasciato in data 21/10/2021 l’ Autorizzazione Idraulica Unica.

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• Tronco 2 – Via Don Blasco (da sez. 7 a sez. 16)

Nessuna variazione rispetto al parere Commissione T.S. n. 299/2018 del 30.10.2018 Lavori in corso di esecuzione.

Si prevede il rifacimento dell’intera sagoma stradale con adeguamento della pavimentazione al previsto traffico pesante e la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione stradale.

L’andamento plano-altimetrico segue il tracciato esistente ed è in gran parte in rettilineo e in orizzontale.

• Tronco 3 – Sottopasso F.S. di via S. Cecilia (da sez. 16 a sez. 27)

Nessuna variazione rispetto al parere Commissione T.S. n. 299/2018 del 30.10.2018 Lavori ancora da eseguire a causa di interferenze con lavori urgenti di messa in sicurezza dell’impalcato ferroviario da parte di RFI.

Si prevede l’abbassamento della quota del sottovia F.S. di via S. Cecilia, che allo stato attuale presenta (nella zona centrale) una luce utile di passaggio di metri 3,00 e che deve essere portata ad una luce netta di metri 4,50 m per il traffico che lo attraverserà.

Per realizzare tale intervento sarà necessario abbassare la quota della sede stradale di metri 1,50, realizzandole relative opere di raccordo (livellette con pendenze prossime al 5,5%) con il restante tracciato a monte e a valle del sottovia ferroviario, realizzando, inoltre, opere di consolidamento del piede delle pile del ponte ferroviario oggetto dell’intervento di abbassamento di quota.

L’andamento planimetrico segue il tracciato esistente ed è interamente in rettilineo.

• Tronco 4 – Area Scalo Merci F.S. (Piccola velocità) e Rotatoria Zaera (da sez. 27 a sez. 45)

Nessuna variazione rispetto al parere Commissione T.S. n. 299/2018 del 30.10.2018 Lavori in fase di completamento.

Nell’area Scalo Merci della “ex piccola velocità” il nuovo tracciato si sviluppa in parte su strada esistente ed in parte sull’area del vecchio fabbricato del deposito merci che verrà demolito. In questa zona si realizzeranno anche parcheggi ed aree a verde.

Il tracciato si raccorda alla via S. Cecilia con una curva di raggio planimetrico pari a 100 m., opportunamente collegata con i due rettifili attraverso due clotoidi di transizione di sviluppo 40,96 m.

Altimetricamente il tronco ha un andamento pressoché pianeggiante.

La sezione stradale risulta costituita da 2 corsie della larghezza di 3,50 m. Solo nel tratto centrale, la sezione si presenta a 4 corsie di cui due di manovra.

Si prevede il superamento del torrente Zaera, dall’area scalo merci FS all’area ex Squadra Rialzo FS, attraverso la realizzazione di una rotatoria.

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• Tronco 5 – Asta Zaera

Nessuna variazione rispetto al parere Commissione T.S. n. 299/2018 del 30.10.2018 Lavori completati.

Si prevede il completamento della copertura del torrente Zaera per effettuare il collegamento con il Viale Europa. Le opere in progetto, a seguito delle osservazioni del Genio Civile che ha rilasciato il relativo parere idraulico positivo, migliorano l’attuale sezione idraulica del sottostante torrente.

• Tronco 6 – Via Industriale (da sez. 45 a sez. 58)

Nessuna variazione rispetto al parere Commissione T.S. n. 299/2018 del 30.10.2018 Lavori parzialmente realizzati per interferenze con Area RI.FO.TRAS.

Il tronco consente il collegamento tra l’area FS della “Ex Squadra Rialzo”(demolizione di un fabbricato FS), l’area ASI (zona area ex RI.FO.TRAS), e la Via Industriale fino all’incrocio con Via Salandra. Si prevede il rifacimento della pavimentazione stradale per l’adeguamento al previsto traffico pesante e la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione stradale.

• Tronco 7 – Case D’Arrigo (da sez. 58 a sez. 63)

Nessuna variazione rispetto al parere Commissione T.S. n. 299/2018 del 30.10.2018 Lavori completati.

Il tronco consente il collegamento tra l’incrocio con Via Salandra e la Via Maregrosso attraverso la demolizione del nucleo di case fatiscenti denominate “Case D’Arrigo”, la realizzazione di parcheggi e di aree a verde.

• Tronco 8 – Via Maregrosso (da sez. 63 a sez. 86)

Nessuna variazione rispetto al parere Commissione T.S. n. 299/2018 del 30.10.2018 Lavori completati.

Si prevede il rifacimento dell’intera sagoma stradale con adeguamento al tipo di traffico pesante previsto e la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione stradale.

Il progetto esecutivo del tratto terminale della Via Maregrosso, compreso tra la Via Avellino e Via Veneto, prevede una sezione stradale che tiene conto:

a) per la zona lato monte dei dati urbanistici del Piano di Risanamento di Fondo Saccà (predisposto dall’Ufficio Risanamento – Politica della Casa del Comune di Messina);

b) per la zona lato valle della viabilità di accesso al futuroparcheggio multipiano, progettato dal Comune, previsto nella area ATM. Per tale parcheggio è prevista una viabilità di ingresso-uscita che tiene conto delle corsie preferenziali di marcia, protette da spartitraffico, dedicate alla viabilità di collegamento porto-svincoli autostradali.

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• Tronco 9 – Attraversamento ATM/TRAM/FS (da sez. 86 a sez. 95)

Nessuna variazione rispetto al parere Commissione T.S. n. 299/2018 del 30.10.2018 Lavori completati in area RFI, in corso di completamento in area ATM/TRAM.

In tale tronco il tracciato stradale presenta tre di interferenze: nell’area ATM, per realizzare il passaggio dei mezzi gommati dell’ATM; nell’area TRAM, per realizzare il passaggio delle vetture del TRAM dall’area deposito vetture alla viabilità di servizio;

nell’area RFI, dove la strada di progetto soprapassa perpendicolarmente la nuova galleria FS dei Peloritani, rasenta l’elisuperfice predisposta all’uscita della galleria (che è leggermente spostata per lasciare al contorno la regolamentare zona di rispetto), attraversa il rilevato della dismessa linea ME-PA fino al raccordo con la via Acireale.

• Tronco 10 – Via Acireale (da sez. 95 a sez. 114)

Nessuna variazione rispetto al parere Commissione T.S. n. 299/2018 del 30.10.2018 Lavori completati.

Il tronco consente il collegamento tra l’area RFI del Curvone Gazzi e l’area ASI di via Acireale.

6. Conclusioni

La realizzazione del nuovo Ponte Portalegni, trattandosi di demolizione e ricostruzione del ponte esistente per una lunghezza complessiva di 50 metri, che ricalca perfettamente la sagoma di ingombro planimetrico del vecchio ponte, non determina un impatto rilevante in quanto non modifica le componenti ambientali esistenti e si sviluppa su un contesto urbano già antropizzato e limitrofo ad aria ferroviaria e ad aria portuale e non comporta incidenza e rumore diversi dai livelli attuali e pertanto la variante in questione non comporta impatti ambientali significativi e negativi ai sensi dell’art. 6 comma 9 e comma 9bis del D. Lgs. 152/2006.

Il Redattore Arch. Giovanni Rizzo

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15 Foto vista dal mare prima dell’intervento

Foto vista dal mare con inserimento nuovo ponte (rendering)

Riferimenti

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