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Academic year: 2022

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REGIONE LAZIO

DELIBERAZIONE N. DEL

PROPOSTA N. 12107 DEL 03/08/2020 GIUNTA REGIONALE

STRUTTURA PROPONENTE

ASSESSORATO PROPONENTE

DI CONCERTO

Direzione: INCLUSIONE SOCIALE

Area: FAMIGLIA, MINORI E PERSONE FRAGILI

Prot. n. ___________________ del ___________________

OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:

(BORELLI FEDERICA) (BORELLI FEDERICA) (A. MAZZAROTTO) (O. GUGLIELMINO)

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE

POLITICHE SOCIALI, WELFARE ED ENTI LOCALI

(Troncarelli Alessandra) ___________________________

L'ASSESSORE

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

IL DIRETTORE

ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE

COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:

Data dell' esame:

con osservazioni senza osservazioni

SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 03/08/2020 prot. 600 ISTRUTTORIA:

____________________________________ ____________________________________

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE

____________________________________ ____________________________________

IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE

Legge 296/2006 - D.M. 14 maggio 2020 del Ministro per le pari opportunità e la famiglia "Riparto delle risorse stanziate sul Fondo per le politiche della Famiglia per l'anno 2020". Finalizzazione dell'importo assegnato di euro 1.238.400,00 dei quali euro 206.400,00 di cofinanziamento regionale.

___________________________

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio

(2)

OGGETTO: Legge 296/2006 – D.M. 14 maggio 2020 del Ministro per le pari opportunità e la famiglia

“Riparto delle risorse stanziate sul Fondo per le politiche della Famiglia per l’anno 2020”.

Finalizzazione dell’importo assegnato di euro 1.238.400,00 dei quali euro 206.400,00 di cofinanziamento regionale.

LA GIUNTA REGIONALE

SU PROPOSTA dell’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti Locali

VISTI

- la legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 “Nuovo Statuto della Regione Lazio” e successive modifiche e integrazioni;

- il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge del 15 marzo 1997, n. 59”;

- la legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali";

- la legge 27 dicembre 2006, n. 296, in particolare, l’art. 1 comma 1250 e seguenti concernente la disciplina del Fondo per le politiche della famiglia, come modificato dall’art. 1, comma 482, della legge 30 dicembre 2018, n. 145;

- il decreto legislativo. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche;

- la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25, recante: “Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione”;

- la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale”;

- la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 “Interventi a sostegno della famiglia”, che all’art. 2, comma 1, individua tra i vari obiettivi perseguiti, quelli di:

f) “realizzare una diffusa informazione sulle modalità relative all’affido ed all’adozione nazionale ed internazionale e sostenere le famiglie che accolgono i minori, promuovendo e sostenendo le iniziative tese all’adozione di bambini disabili”;

g) “assicurare la tutela, l’assistenza e la consulenza a favore dei componenti del nucleo familiare che subiscono maltrattamenti, in particolare dei minori vittime di abusi e di violenza sessuale o di altro tipo”;

- la legge regionale 10 agosto 2016, n. 11, “Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio”, ed in particolare l’art.10 “Politiche in favore delle famiglie e dei minori”, il quale dispone al comma 2 che le “Le politiche in favore della famiglia anche in coerenza con gli obiettivi di cui all’articolo 2 della legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 (Interventi a sostegno della famiglia) sono perseguite, in particolare, attraverso interventi e servizi riguardanti, tra gli altri:

e) il sostegno nei casi di abusi fisici e psicologici all’interno o all’esterno dell’ambito familiare e/o scolastico, nei fenomeni di bullismo o cyber bullismo, negli abusi sui minori attraverso internet, nonché alla prevenzione di tutti quei rischi derivanti da un uso improprio di internet da parte dei minori che determina la visione inappropriata di contenuti, contatti o

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discriminazioni che generano uno squilibrio psichico o sociale nella crescita o nei rapporti interpersonali fra minori”;

u) le iniziative dirette a sostenere le adozioni internazionali … ;

- la legge regionale 27 dicembre 2019, n. 28 “Legge di stabilità regionale 2020”;

- la legge regionale 27 dicembre 2019, n. 29 “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020 – 2022”;

- il regolamento regionale 6 settembre 2002 n. 1, concernente “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale”;

- il regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26, recante “Regolamento regionale di contabilità” ed in particolare l’art.30, comma 3 che prevede l’attestazione della copertura finanziaria da parte del Direttore regionale competente in materia di bilancio per gli atti deliberativi che non comportano l’immediata assunzione di impegno, ma che producono comunque effetti di spesa sul bilancio in corso o su quelli degli esercizi successivi;

- la deliberazione del Consiglio Regionale 24 gennaio 2019, n. 1 “Piano sociale regionale denominato "Prendersi cura, un bene comune”;

- la deliberazione della Giunta regionale 27 dicembre 2019, n. 1004, concernente “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020–2022. Approvazione del ‛Documento tecnico di accompagnamento’, ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese”;

- la deliberazione della Giunta regionale 27 dicembre 2019, n. 1005, concernente “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020-2022. Approvazione del ‛Bilancio finanziario gestionale’, ripartito in capitoli di entrata e di spesa;

- la deliberazione della Giunta regionale 25 febbraio 2020, n. 68, “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020-2022. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell’articolo 3, comma 2, lettera c) della legge regionale 27 dicembre 2019, n. 29 e dell’articolo 13, comma 5, del regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26”;

- la deliberazione della Giunta regionale 21 gennaio 2020, n. 13, “Applicazione delle disposizioni di cui agli articoli 10, comma 2, e 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche e disposizioni per la gestione del bilancio regionale 2019-2021, ai sensi dell’articolo 28, del regolamento regionale 9 novembre 2017. Approvazione del bilancio reticolare, ai sensi dell’articolo 29 del r.r. n. 26/2017”;

- la circolare del Segretario Generale della Giunta regionale n. 176291 del 27 febbraio 2020, con la quale sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del Bilancio di Previsione finanziario per l’esercizio 2020-2022;

RICHIAMATI

- l’Intesa sottoscritta in sede di Conferenza Unificata Stato–Regioni (Rep. Atti n. 41/CU del 7 maggio 2020);

- il Decreto del 14 maggio 2020 del Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia recante

“Riparto delle risorse stanziate sul Fondo per le politiche della Famiglia per l’anno 2020” con il quale è stata destinata alla Regione Lazio la somma di euro 1.032.000,00 per il finanziamento di

“interventi di competenza regionale e degli enti locali volti alla prosecuzione di iniziative destinate a favorire la natalità, anche con carattere di innovatività rispetto alle misure previste a livello nazionale, o in continuità dei progetti attivati sui territori, anche tenuto conto dei nuovi bisogni legati all’emergenza del COVID-19. Gli interventi potranno essere svolti a supporto

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delle attività svolte anche dai Centri per le famiglie e nell’ambito delle competenze sociali dei consultori familiari, a sostegno della natalità, nonché a supporto della genitorialità” (art. 3);

CONSIDERATO che:

- dal 2010 è attivo nella Regione Lazio il “Centro Giorgio Fregosi per i bambini e adolescenti vittime di abuso e maltrattamento – Spazio Sicuro”, un servizio di eccellenza che vede la presenza di specialisti nella tutela dell’infanzia e nel sostegno psicologico delle famiglie e dei bambini;

- a seguito della Legge 56/2014 (c.d. Legge Del Rio) la gestione del suddetto Centro è stata assunta dalla Regione Lazio che ha ritenuto di preservare il patrimonio tecnico-scientifico acquisito negli anni dal Centro, prevedendo, oltre al rifinanziamento del Centro stesso, l’estensione degli interventi alla popolazione minorile di tutto il territorio regionale;

- a tal fine con determinazione dirigenziale n. G14006 del 6 novembre 2018, in esito ad un apposito Avviso Pubblico indetto con determinazione dirigenziale n. G16104 del 23 dicembre 2016, è stata attivata in 6 Distretti del territorio regionale una “Rete di centri regionali di eccellenza per il contrasto degli abusi e maltrattamenti”;

- tale rete si configura come un servizio di 2° livello volto a realizzare interventi rivolti alle famiglie più fragili per aumentare la loro attenzione ai bisogni sociali, emotivi, cognitivi, dei figli ed evitare il loro allontanamento dalla famiglia e posto a supporto dei servizi sociali e del Tribunale Civile e Minorile, nel quale il Centro G. Fregosi ha il ruolo di capofila con funzione di coordinamento e promozione di un percorso d’integrazione, con l’obiettivo di favorire il confronto e lo scambio tra diversi modelli, metodologie, strumenti e prassi operative e realizzare azioni omogenee e coerenti su tutto il territorio regionale, consentendo altresì di far emergere e raccogliere elementi informativi sul fenomeno dell’abuso e maltrattamento, sotto il profilo quantitativo e qualitativo;

- i Centri costituiscono uno snodo essenziale in quanto consentono di fare una diagnosi delle fragilità familiari in modo specialistico nonché di offrire indicazioni sul tipo di supporto da mettere in campo permettendo così ai bambini di vivere in sicurezza nel proprio nucleo familiare;

- il modello dei Centri, pur con le loro specificità territoriali, è focalizzato non solo sul bambino/adolescente ma anche sul coinvolgimento dell’intero contesto familiare per fornire risposte differenziate socio-cliniche attraverso programmi di valutazione del funzionamento individuale, relazionale e del contesto di vita, di approfondimento delle competenze genitoriali e delle capacità delle figure di accudimento per mettere in campo risorse per la sicurezza e per la protezione dal rischio, nonché svolgendo un’analisi delle condizioni adattive ed evolutive dei minori;

- tutti i Centri operano secondo un modello di cooperazione sia interistituzionale, volto a favorire la messa in campo di tutti gli interventi necessari ai bisogni dei bambini ed adolescenti a rischio di maltrattamento e abuso tramite il lavoro professionale condiviso con il sistema dei servizi, sia multiprofessionale, volto a garantire l’integrazione delle azioni di protezione verso i minori da parte dei diversi professionisti per realizzare una convergenza sugli stessi obiettivi della protezione all’infanzia, pur mantenendo autonomia e diversità di obiettivi e procedure connessi alle diverse sfere di competenza;

- tra gli specifici interventi attivati all’interno dei Centri, in favore delle famiglie e degli operatori che le sostengono, vi sono i seguenti due:

consulenza giuridico/sociale - svolge attività di consulenza, in un'ottica integrata ed interdisciplinare, alle famiglie e agli operatori dei servizi territoriali, pubblici e del privato

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sociale presenti sul territorio regionale, nonché al mondo della scuola, sulle problematiche giuridiche inerenti l’abuso e il maltrattamento a danno dei minori;

mediazione linguistica-culturale - viene attivata la mediazione linguistica e culturale nelle situazioni in cui il nucleo familiare o un suo componente necessiti di questo intervento per comprendere ed interagire nelle attività che lo/li riguardino nell’ambito della tutela del bambino/ragazzo;

CONSIDERATO inoltre che nei due anni di attività dei “Centri regionali di eccellenza per il contrasto degli abusi e maltrattamenti” le domande ricevute sono state tali da ingenerare una lista di attesa;

RITENUTO necessario, al fine di rispondere al bisogno crescente di tutela dei minori e dei nuclei familiari vulnerabili, finanziare, attraverso uno specifico bando, il consolidamento dei Centri che hanno saputo raggiungere i risultati previsti e aprire la possibilità per altre strutture di aderire alla rete per condividere prassi e metodologia, al fine di rendere omogenea sul territorio la qualità del servizio rivolto all’utenza e comparabili i risultati;

CONSIDERATO inoltre che:

- con determinazione dirigenziale n. G17899 del 20/12/2017 “DGR 537/2017 interventi per l’attuazione di un “Programma di sostegno alle famiglie nel periodo del post adozione, informazione e formazione alle famiglie”. Impegno a favore dell’ASL RM 2 di euro 200.000,00” è stata avviata la realizzazione, in collaborazione con la ASL RM 2, di un progetto di sostegno alla riorganizzazione del sistema adozioni laziale e alle loro famiglie attraverso:

 percorsi di sostegno alle famiglie finalizzati al superamento di specifiche difficoltà, alla valutazione delle risorse disponibili nella famiglia e nel contesto sociale più ampio e all’identificazione di modalità di soluzione o di gestione del problema, in collaborazione con il Gruppo Integrato di Lavoro per le Adozioni (c.d. GILA) del territorio;

 consulenza agli operatori GILA sulla ricerca delle origini, per accompagnare e sostenere i nuclei adottivi nell’affrontare un tema che si presenta complesso e potenzialmente critico per il benessere della triade adottiva;

 consulenza e supervisione agli operatori GILA e agli Enti autorizzati (c.d. EE.AA.), sull’attuazione delle Linee di Indirizzo per Favorire il Diritto allo Studio degli Alunni Adottati del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca;

 attività di monitoraggio del sistema di accompagnamento delle coppie e delle famiglie adottive presso tutte le altre aziende sanitarie regionali con particolare attenzione al periodo post adozione;

 il coinvolgimento del Coordinamento regionale dei referenti/responsabili dei GILA e degli Enti Autorizzati nella progettazione di dettaglio e nell’attuazione degli interventi sul territorio regionale;

TENUTO CONTO che:

- le attività realizzate hanno raccolto una notevole soddisfazione da parte delle famiglie adottive, la cui fiducia nell’efficacia degli interventi dei Servizi Pubblici appare attualmente cresciuta, insieme all’aspettativa di un sostegno reale nei casi più critici;

- gli interventi messi in atto hanno consentito di evitare l’espulsione dalla famiglia, ed il conseguente ricorso al collocamento in casa-famiglia o comunità per minori, per almeno 3 minori in situazioni molto problematiche e di programmare il rientro in famiglia per altri 2 minori già ivi collocati;

- il programma ha ottenuto un riscontro positivo sia da parte degli operatori dedicati (GILA) di tutto il territorio laziale che da parte degli operatori dei servizi e degli enti autorizzati (EE.AA.);

- il progetto attuale, di durata biennale, si concluderà a dicembre 2020;

RITENUTO opportuno prorogare il “Programma di sostegno alle famiglie nel periodo del post adozione, informazione e formazione alle famiglie” per ulteriori due annualità consolidando le linee di intervento attuate nel biennio 2019-2020 sia verso le famiglie stesse, che hanno trovato nel progetto la possibilità di accedere gratuitamente a prestazioni di supporto psicologico di gruppo ed individuale necessarie per affrontare le eventuali “crisi adottive”, sia verso gli operatori, per consentire il coinvolgimento di una platea più ampia di operatori, per i quali sarà curato

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l’aggiornamento specialistico e la supervisione, ai fini di una maggiore rispondenza ai bisogni di supporto ed accompagnamento specialistico manifestate dalle famiglie;

CONSIDERATO che:

- con determinazione dirigenziale n. G14765 del 19 novembre 2018, in esito ad apposito Avviso pubblico approvato con determinazione dirigenziale n. G16166 del 23 dicembre 2016, sono stati finanziati n. 8 Centri per la famiglia in altrettanti distretti/municipi del territorio regionale con le seguenti finalità:

a) Attività/Progetti/Servizi per le famiglie

- Accoglienza, informazioni, orientamento ai diritti e ai servizi;

- Sportello di mediazione linguistica e culturale per l’accesso ai servizi e ai diritti per le famiglie migranti;

- Sportello di mediazione familiare, supporto alla genitorialità;

- Attività di prevenzione al disagio educativo (home visiting, progetti di doposcuola, gruppi di auto mutuo aiuto ecc.);

b) Attività/Progetti/Servizi di supporto al sistema

- Supporto ai distretti per le attività di informazione, sensibilizzazione, monitoraggio, valutazione e reclutamento delle famiglie risorsa (appoggio, affidatarie, ecc.);

- Incubatore per associazionismo familiare;

- Raccordo con i consultori per le prese in carico integrate

- Informazione - riferimento sul territorio per le adozioni internazionali (monitoraggio Enti autorizzati, informazioni ecc.);

- con successiva determinazione dirigenziale n. G17424 del 21/12/2018, al fine di ampliarne la diffusione sul territorio regionale, sono stati finanziati ulteriori n. 5 Centri per la famiglia in ulteriori distretti/municipi del territorio regionale, attraverso lo scorrimento della citata graduatoria;

TENUTO CONTO che:

- i suddetti finanziamenti sono stati assegnati per sostenere le attività dei Centri nelle annualità 2019 e 2020;

- si sta procedendo al monitoraggio delle azioni fino ad ora messe in campo ed è stata rilevata l’aderenza al bisogno manifestato dalle famiglie delle attività di prevenzione del disagio educativo che presumibilmente risulterà ancora più rilevante in periodo post Covid 19;

RITENUTO opportuno garantire la continuità delle attività già poste in essere dai Centri anche per l’annualità 2021;

PRESO ATTO

- che l’art. 3 comma 4 del Decreto del 14 maggio 2020 del Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia prevede che le Regioni si impegnino a cofinanziare i progetti e/o le attività previste con almeno il 20% ;

- che l’art. 3 comma 5 del citato D.M. prevede: “il Dipartimento per le politiche della famiglia trasferisce alle Regioni le risorse secondo gli importi indicati nell’all. A, a seguito di specifica richiesta, da inviare in formato elettronico all’indirizzo [email protected], nella quale sono indicate le azioni da finanziare come previste dalle programmazioni regionali adottate in accordo con le autonomie locali, nonché la compartecipazione finanziaria di cui al comma 4”;

- che gli interventi sopra descritti sono stati individuati in accordo con l’ANCI Lazio che, in riscontro all’apposita richiesta della Regione, di cui alla nota prot. 678490 del 29 luglio 2020, ha espresso il proprio parere favorevole, con nota pervenuta al protocollo n. 692858 del 3/8/2020;

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- che il comma 6 del medesimo articolo prevede che “alla predetta richiesta devono essere allegati: a) copia della delibera di giunta regionale; b) scheda concernente il piano di massima delle attività relative alla realizzazione delle azioni da finanziare comprensive di un cronoprogramma con indicazione dei tempi e delle modalità di attuazione”;

- che il successivo comma 7 stabilisce che il finanziamento sarà erogato in un’unica soluzione alla presentazione della richiesta e della documentazione di cui ai commi 5 e 6, da inoltrare al Dipartimento per le politiche della famiglia entro i 60 gg. dalla data di comunicazione da parte del Dipartimento della registrazione del decreto da parte della Corte dei Conti;

RITENUTO, pertanto, di:

- finalizzare le risorse del Fondo Nazionale per la Famiglia, destinate alla Regione Lazio con il Decreto del Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia del 14 maggio 2020, pari ad euro 1.032.000,00, unitamente al cofinanziamento regionale obbligatorio di euro 206.400,00, per complessivi euro 1.238.400,00 come segue:

1. euro 206.400,00, nell’es. fin. 2020, missione 12, programma 05, sul capitolo istituito con delibera di Giunta regionale n. del 4 agosto 2020 per il rinnovo in continuità del programma di “Sostegno, informazione e formazione alle famiglie nel periodo post-adozione da realizzare in collaborazione con la ASL RM 2”;

2. euro 682.000,00 per garantire la continuità dei servizi già attivati e l’ampliamento della

“Rete di centri regionali di eccellenza per il contrasto degli abusi e maltrattamenti, sul capitolo sul capitolo H41132 missione 12 programma 05 macroaggregato 1 04 01 02, dei quali euro 350.000,00 e.f. 2020 ed euro 332.000,00 e.f. 2021;

3. euro 350.000,00 per garantire la continuità delle attività dei Centri per la famiglia attivati nel territorio regionale anche per l’annualità 2021, sul capitolo H41132 missione 12 programma 05 macroaggregato 1 04 01 02, e.f. 2020;

- dare atto che si provvederà all’assunzione dell’impegno delle risorse pari ad euro 1.032.000,00 sul capitolo H41132 (di cui euro 700.000,00 es. fin. 2020 ed euro 332.000,00 es. fin. 2021), previo accertamento sul capitolo di entrata 228135, da effettuarsi successivamente all’effettivo trasferimento delle stesse secondo quanto previsto dal citato art. 3 comma 7 del DM 14 maggio 2020, nel rispetto delle disposizioni di cui al paragrafo n. 5 del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all’Allegato n. 4/2 al d.lgs. n. 118/2011;

ACQUISITO il parere dell’ANCI Lazio, con nota n. 692858 del 3/8/2020, secondo le modalità previste dall’intesa n.41/CU del 7 maggio 2020 sottoscritta in sede di Conferenza Unificata Stato–

Regioni;

DELIBERA

per le motivazioni espresse in premessa, che si intendono integralmente richiamate:

- di finalizzare le risorse del Fondo Nazionale per la Famiglia, destinate alla Regione Lazio con il Decreto del Ministro per Le Pari opportunità e la Famiglia del 14 maggio 2020, pari ad euro 1.032.000,00, unitamente al cofinanziamento regionale obbligatorio di euro 206.400,00, per complessivi euro 1.238.400,00 come segue:

1. euro 206.400,00, nell’es. fin. 2020, missione 12, programma 05, sul capitolo istituito con delibera di Giunta regionale n. del 4 agosto 2020 per il rinnovo in continuità del programma di

“Sostegno, informazione e formazione alle famiglie nel periodo post-adozione da realizzare in collaborazione con la ASL RM 2”;

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2. euro 682.000,00 per garantire la continuità dei servizi già attivati e l’ampliamento della “Rete di centri regionali di eccellenza per il contrasto degli abusi e maltrattamenti, sul capitolo sul capitolo H41132 missione 12 programma 05 macroaggregato 1 04 01 02, dei quali euro 350.000,00 e.f. 2020 ed euro 332.000,00 e.f. 2021;

3. euro 350.000,00 per garantire la continuità delle attività dei Centri per la famiglia attivati nel territorio regionale anche per l’annualità 2021, sul capitolo H41132 missione 12 programma 05 macroaggregato 1 04 01 02, e.f. 2020;

- di dare atto che si provvederà all’assunzione dell’impegno delle risorse pari ad euro 1.032.000,00 sul capitolo H41132 (di cui euro 700.000,00 es. fin. 2020 ed euro 332.000,00 es. fin. 2021), previo accertamento sul capitolo di entrata 228135, da effettuarsi successivamente all’effettivo trasferimento delle stesse secondo quanto previsto dal citato art. 3 comma 7 del DM 14 maggio 2020, nel rispetto delle disposizioni di cui al paragrafo n. 5 del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all’Allegato n. 4/2 al d.lgs. n. 118/2011.

La Direzione regionale competente provvederà alla formalizzazione della richiesta al Dipartimento per le politiche della famiglia, finalizzata all’erogazione delle somme messe a disposizione con Decreto 14 maggio 2020 del Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia.

Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito www.regione.lazio.it/politichesociali

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