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Allarme targhe auto, esaurite in alcune province

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Allarme targhe auto, esaurite in alcune province

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Milano, Firenze e Ascoli Piceno sono a secco. È l'allarme lanciato dall'Unione delle autoscuole, Unasca. Il motivo? Il blocco della produzione al Poligrafico di Foggia

17 gennaio 2015 - Milano

La targa di un'auto rottamata. Del Castillo

È uno dei tanti paradossi italiani: se il mercato della auto nuove si è chiuso nel 2014 con il segno positivo (+4,2%) adesso si presenta il problema del ritiro. Perché mancano le targhe. Già, avete capito bene: in questi giorni le province di Milano, Firenze e Ascoli Piceno hanno esaurito le scorte necessarie a immatricolare autovetture e autocarri. A breve anche Torino, Modena, Grosseto e Trento si troveranno nella stessa situazione. A lanciare l'allarme è l'Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica (Unasca), "preoccupata dalle conseguenze che una simile situazione produrrà per i cittadini e all'intero settore, che sta cercando con grande difficoltà di superare la crisi".

il problema - L'esaurimento delle scorte è dovuto al blocco della produzione dello stabilimento del Poligrafico di Foggia e della mancata consegna delle targhe agli uffici che ne hanno già fatto richiesta. "Ed è bene ricordare - spiega Ottorino Pignoloni, segretario nazionale Unasca Studi - che questo sistema italiano di produzione e distribuzione delle targhe è unico e il più costoso nel panorama comunitario".

Marco Gentili @marcogentili80 17/01/2015

01:00

Sito Web

www.gazzetta.it

La proprie intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

UNASCA WEB - Rassegna Stampa 19/01/2015 - 19/01/2015 9

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Emergenza targhe, stanno finendo. La Motorizzazione: "Mercoledì le consegne"

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Emergenza targhe, stanno finendo. La Motorizzazione: "Mercoledì le consegne"

Fatti a motore

A Milano, Firenze e Ascoli, già questa settimana l'immatricolazione delle auto nuove rischia di fermarsi perché sono finite le targhe. La Motorizzazione spiega che dallo stabilimento del Poligrafico stanno per ripartire le consegne. Sì, perché in Italia le targhe sono monopolio di Stato. E lo scambio di carte fra Motorizzazione e Ministeri può causare tempi morti

Capita anche questo: che la Motorizzazione e le agenzie di pratiche auto rimangano a corto di targhe. 'A Milano, Firenze e Ascoli Piceno, già da questa settimana le agenzie non potranno immatricolare i veicoli nuovi, e, a breve, la scorta di targhe terminerà anche presso gli Uffici di Torino, Modena, Grosseto e Trento.

È una situazione paradossale, i cittadini non potranno ritirare le loro auto nuove dal concessionario', dice Ottolino Pignoloni, segretario nazionale dell'Unasca, l'Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica, che denuncia la ciclicità con cui il problema presenta. Innescando anche situazioni assurde, come quelle di agenzie che si recano da un ufficio della Motorizzazione all'altro in cerca di targhe residue.

In Italia la produzione delle targhe è monopolio di Stato. "Un'anomalia tutta Italiana, da noi costano di più"

Sì, perché quando si compra un'auto nuova, la si trova dal concessionario già immatricolata, e non ci si pone molte domande su come la targa sia fisicamente arrivata su muso e coda del veicolo. In realtà , il processo è abbastanza complesso. Percorrendo il viaggio della targa a ritroso: il concessionario l'ha avuta da un'agenzia di pratiche auto, che ha sua volta l'ha comprata dalla Motorizzazione civile. La quale la ottiene dal Poligrafico di Stato, che le stampa fisicamente nello stabilimento di Foggia. Infatti, in Italia, l'unico ente autorizzato a stampare le targhe auto è lo Stato: lo stabilisce l'articolo 101 del Codice della Strada. 'Questa è un'anomalia tutta italiana', dice Pignoloni. 'Siamo l'unico Paese in cui la produzione delle targhe automobilistiche è monopolio dello Stato. Non c'è concorrenza: da noi per avere una coppia di targhe auto si pagano 40,60 euro, in altri Paesi la metà '.

A Foggia, il Poligrafico di Stato produce tutte le targhe d'Italia. Su ordine del Ministero dell'Economia, in base alla richiesta della Motorizzazione

Ma perché a Foggia arrivi l'ordine di stampare le targhe c'è ancora un lungo percorso da fare, questa volta fatto di carte e burocrazia. 'A fine anno la Motorizzazione fa una richiesta al Ministero dell'Economia indicando il fabbisogno di targhe per l'anno successivo, indicando quante ne serviranno, e dove, sulla scorta delle nostre proiezioni statistiche', spiega il direttore generale della Motorizzazione civile, Maurizio Vitelli. 'Se poi nel corso dell'anno si registra una variazione, la Motorizzazione si affretta a scrivere al Ministero per modificare la richiesta'. Una volta ricevuta la domanda della Motorizzazione, il Ministero la deve approvare a mandare l'ordine al Poligrafico, che stampa le targhe e avvia la distribuzione in tutte le province italiane. 'In questi giorni, come spesso accade a inizio anno, qualche ufficio sta effettivamente entrando in sofferenza, ma da mercoledì prossimo le consegne di nuove targhe saranno ripristinate', getta acqua sul fuoco Vitelli.

La produzione su richiesta evita gli sprechi. Ma una piccola scorta di targhe eviterebbe gli stop alle immatricolazioni

Il nodo della questione, dunque, pare essere la produzione a singhiozzo del Poligrafico. 'Il Ministero dell'Economia ha ragione a imporre la produzione in base alla reale necessità in modo da evitare gli sprechi', spiega Vitelli. Che però propone anche una soluzione per ovviare alla periodica carenza denunciata dalle agenzie auto. 'Basterebbe un semplice accorgimento, come quello di creare una piccola scorta di targhe per coprire le accelerazioni del mercato e i tempi morti creati dallo scambio di carte'.

16/01/2015 10:52

Sito Web

www.ilfattoquotidiano.it_economia

La proprie intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

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Allarme nuove targhe: molte province italiane hanno esaurito le scorte

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La causa è il blocco della produzione nello stabilimento del Poligrafico

L'Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica denuncia ancora una volta l'emergenza targhe. Nonostante le diverse richieste già inoltrate al Poligrafico, la produzione risulta ferma

Allarme nuove targhe: molte province italiane hanno esaurito le scorte

Sempre più auto in circolazione e sempre meno targhe a disposizione. L'Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica (Unasca) ha infatti lanciato l'allarme per le provincie di Milano, Firenze e Ascoli Piceno, che hanno esaurito le scorte, e alle quali presto si aggiungeranno anche quelle di Torino, Modena, Grosseto e Trento.

L'Unasca si è detta "preoccupata dalle conseguenze che una simile situazione produrrà per i cittadini e all'intero settore, che sta cercando con grande difficoltà di superare la crisi".

Il problema dell'esaurimento delle scorte è legato al blocco della produzione nello stabilimento del Poligrafico di Foggia. Per questo la domanda da parte degli uffici che ne hanno già fatto richiesta non può essere soddisfatta.

Ottorino Pignoloni, segretario nazionale Unasca Studi, ha spiegato come la situazione si ripeta purtroppo ogni anno: "E' davvero incredibile che anno dopo anno si debba continuare a segnalare questo stesso disservizio, che mette a rischio, più volte nel corso dell'anno, il ritiro e l'uso dei veicoli già acquistati".

"Sarebbe davvero paradossale", prosegue Pignoloni, "che il blocco della produzione, quindi della consegna dei lotti di targhe, fosse dovuta a una mancata comunicazione di autorizzazione a produrre e consegnare le targhe da parte del Ministero dell'economia al Poligrafico dello stato", ricordando inoltre che "questo sistema italiano di produzione e distribuzione delle targhe e' unico e il più costoso nel panorama comunitario".

16th gennaio, 2015 16/01/2015

12:50

Sito Web

www.motorionline.com

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UNASCA WEB - Rassegna Stampa 19/01/2015 - 19/01/2015 11

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Emergenza targhe: sono esaurite!

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Come l'anno scorso e l'anno prima, le Motorizzazioni non sfornano targhe Emergenza targhe: sono esaurite!

Emergenza. Ecco una parola abusata in Italia, dai nostri politici: emergenza pioggia, emergenza neve, emergenza smottamenti, emergenza buche. E adesso, come l'anno scorso e come l'anno prima ancora, si parla di emergenza targhe. L'Unasca (Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica) lancia l'ennesimo allarme: mancano le targhe.

Inammissibile

Come già accaduto in passato, infatti, diversi uffici provinciali della Motorizzazione civile stanno esaurendo le scorte delle targhe necessarie per immatricolare i veicoli, il tutto a causa del blocco della produzione dello stabilimento del Poligrafico dello Stato di Foggia e della mancata consegna agli uffici che ne hanno già fatto richiesta. In particolare, sono le province di Milano e Firenze e Ascoli Piceno ad aver esaurito le scorte e, a breve, termineranno anche presso gli uffici di Torino, Modena, Grosseto e Trento. è ipotizzabile che altre realtà provinciali nei prossimi giorni si troveranno in analoghe condizioni.

Un rischio per gli italiani

"è davvero incredibile - spiega Ottorino Pignoloni, segretario nazionale Unasca - che anno dopo anno si debba continuare a segnalare questo stesso disservizio, che mette a rischio, più volte nel corso dell'anno, il ritiro e l'uso dei veicoli già acquistati, spesso necessari anche per lavorare come nel caso degli autocarri, oltre al fatto che il problema danneggia anche il lavoro delle agenzie, in alcuni casi impossibilitate a fornire il servizio richiesto dai cittadini. Sarebbe davvero paradossale che il blocco della produzione, quindi della consegna dei lotti di targhe, fosse dovuta a una mancata comunicazione di autorizzazione a produrre e consegnare le targhe da parte del ministero dell'Economia e Finanze al Poligrafico dello Stato".

Figuraccia europea

è bene ricordare che questo sistema italiano di produzione e distribuzione delle targhe è unico e il più costoso nel panorama comunitario. Una figuraccia con gli altri Paesi europei. L'ennesima, dovuta ai nostri politici.

16/01/2015

www.omnimoto.it

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Allarme targhe, bloccata la produzione e stop alle immatricolazioni

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Nuova emergenza targhe auto: il Poligrafico ha bloccato la produzione e la relativa consegna. La Motorizzazione: "Mercoledì le consegne".

Allarme targhe, bloccata la produzione e stop alle immatricolazioni.

Ci risiamo! Ormai l'emergenza targhe in Italia è una costante. Come se non bastasse la crisi che vede diminuire le vendite del nuovo, l'Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica) lancia l'ennesimo allarme targhe auto: il Poligrafico ha bloccato la produzione e la relativa consegna alle Motorizzazioni Civili. Molti Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile stanno per terminare le scorte delle targhe necessarie per immatricolare autovetture e autocarri per il blocco della produzione dello stabilimento del Poligrafico dello Stato sito a Foggia. Diverse le provincie in difficoltà : Milano, Firenze e Ascoli Piceno pare abbiano esaurito le scorte e, a breve, termineranno anche presso gli Uffici di Torino, Modena, Grosseto e Trento. La stessa situazione è ipotizzabile anche inaltre realtà provinciali e nei prossimi giorni si avranno riscontri in tal senso.

Ottorino Pignoloni, segretario nazionale Unasca Studi, ha commentato così: "È davvero incredibile che anno dopo anno si debba continuare a segnalare questo stesso disservizio che mette a rischio, più volte nel corso dell'anno, il ritiro e l'uso dei veicoli già acquistati, spesso necessari anche per lavorare come nel caso degli autocarri. Oltre al fatto che il problema danneggia anche il lavoro delle agenzie, in alcuni casi impossibilitate a fornire il servizio richiesto dai cittadini". Unasca ha voluto ricordare che il sistema italiano di produzione e distribuzione delle targhe è unico e il più costoso nel panorama comunitario.

Il direttore generale della Motorizzazione civile, Maurizio Vitelli, ha spiegato come funziona il percorso per l'ordine delle targhe: "A fine anno la Motorizzazione fa una richiesta al Ministero dell'Economia indicando il fabbisogno di targhe per l'anno successivo, indicando quante ne serviranno, e dove, sulla scorta delle nostre proiezioni statistiche. Se poi nel corso dell'anno si registra una variazione, la Motorizzazione si affretta a scrivere al Ministero per modificare la richiesta". Dopo aver ricevuto la domanda della Motorizzazione, il Ministero inoltra l'ordine al Poligrafico che stampa le targhe e le distribuisce in tutta Italia. In conclusione, Vitelli ha voluto rassidurare tutti: "In questi giorni, come spesso accade a inizio anno, qualche ufficio sta effettivamente entrando in sofferenza, ma da mercoledì prossimo le consegne di nuove targhe saranno ripristinate".

16/01/2015 11:39

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motori.fanpage.it

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UNASCA WEB - Rassegna Stampa 19/01/2015 - 19/01/2015 13

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Targhe, è ancora emergenza scorte

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Come l'anno scorso, molti uffici provinciali della Motorizzazione stanno per esaurire le targhe necessarie all'immatricolazione di veicoli nuovi.

Targhe, è ancora emergenza scorte

UNA STORIA GIÀ VISTA - Quello dell'emergenza targhe sta diventando un appuntamento fisso annuale per il nostro paese, che si segnala per un sistema di produzione e distribuzione unico (oltre che il più costoso) in tutto il panorama comunitario: come nel 2014, l'Unasca (l'Unione nazionale delle autoscuole e degli studi di consulenza automobilistica) lancia l'allarme, preoccupata dalle conseguenze che una simile situazione potrebbe produrre per i cittadini e all'intero settore. Non pochi uffici provinciali della Motorizzazione civile, infatti, stanno per esaurire le scorte delle targhe necessarie per immatricolare autovetture e autocarri. Il motivo? Il blocco della produzione dello stabilimento del Poligrafico dello Stato di Foggia. Da qui la mancata consegna delle targhe agli uffici che ne hanno già fatto richiesta: la situazione è critica, in particolare, a Milano, Firenze e Ascoli Piceno, come pure a Torino, Modena, Grosseto e Trento.

DOPPIO DANNO - "È incredibile", protesta Ottorino Pignoloni, segretario nazionale dell'Unasca, "che anno dopo anno si debba continuare a segnalare questo stesso disservizio, che mette a rischio, più volte nel corso dell'anno, il ritiro e l'uso di veicoli già acquistati. Viene danneggiato anche il lavoro delle agenzie, in alcuni casi impossibilitate a fornire il servizio richiesto dai cittadini". Poi un'ipotesi inquietante: "Il blocco potrebbe essere dovuto a una mancata comunicazione al Poligrafico dello Stato dell'autorizzazione a produrre e consegnare da parte del ministero dell'Economia".

- See more at: http://www.alvolante.it/news/targhe-ancora-emergenza-scorte-338843#sthash.I2vMDr6f.dpuf 16/01/2015

12:49

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Unasca lancia l'allarme: "Targhe esaurite". Problemi per numerosi automobilisti

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Targhe (foto dal web)

Ottorino Pignoloni, segretario nazionale Unasca Studi, l'unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica, lancia un allarme importante sul tema delle targhe, esaurite o inviate con ritardo. Una situazione che dunque rallenta il processo di immatricolazione delle vetture.

Queste le sue dichiarazioni: "La situazione è paradossale soprattutto se davvero dovuta a una mancata comunicazione di autorizzazione a produrre e consegnare le targhe da parte del Ministero dell'Economia e Finanze al Poligrafico dello Stato. Ed è bene ricordare che questo sistema italiano di produzione e distribuzione delle targhe è unico e il più costoso nel panorama comunitario". Una coppia di targhe standard per autovettura costa in media 40,60 euro, ben 44,40 ad Aosta e Trento.

Questa situazione è dovuta al blocco della produzione dello stabilimento del Poligrafico dello Stato di Foggia e della mancata consegna agli Uffici che ne hanno già fatto richiesta. Era già avvenuto l'anno scorso qualcosa del genere ed è grave che ricapiti nuovamente nel 2015.

L'Unasca ha dichiarato che nelle province di Milano, Firenze e Ascoli Piceno le targhe sono esaurite e presto anche Torino, Grosseto, Modena e Trento si ritroveranno nella stessa condizione. Ottorino Pignoloni fa la propria denuncia ribadendo la gravità del tutto: "E' davvero incredibile, che anno dopo anno si debba continuare a segnalare questo stesso disservizio, che mette a rischio, più volte nel corso dell'anno, il ritiro e l'uso dei veicoli già acquistati, spesso necessari anche per lavorare come nel caso degli autocarri, oltre al fatto che il problema danneggia anche il lavoro delle agenzie, in alcuni casi impossibilitate a fornire il servizio richiesto dai cittadini"

16/01/2015 15:29

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UNASCA WEB - Rassegna Stampa 19/01/2015 - 19/01/2015 15

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Ci risiamo! Finiscono le targhe e stop alle immatricolazioni

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Come già successo più volte, il Poligrafico finisce le targhe e le immatricolazioni si bloccano a Milano, Firenze, Ascoli Piceno. A rischio però anche Torino, Modena, Grosseto e Trento

«Siamo in Italia» verrebbe da dire, con un misto di rassegnazione, rabbia, frustrazione. Troppo riduttivo e sbrigativo, forse, fatalista e realista, certo. Del resto, si sa, affidarsi al Fato è indispensabile per sopravvivere in quello che solo una volta era il Bel Paese.

Cosa è successo? Qualcosa inspiegabilmente si blocca nella produzione delle targhe di autovetture e autocarri e il Paese, che più di ogni altro ha scritto la storia dell'auto, si ferma. La causa di tutto sembra risiedere nel fatto che il Ministero dell'Economia e Finanze non avrebbe ricevuto la comunicazione di autorizzazione a produrre e consegnare le targhe.

Una motivazione paradossale che da vita a una situazione tragicomica.

Il grido di allarme arriva dall'Unasca (Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica) che, in rappresentanza degli studi di consulenza, torna a lanciare l'allarme sull'emergenza targhe, come già successo più volte.

A quanto dichiarato, sono già diversi gli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile che stanno esaurendo le scorte delle targhe necessarie per immatricolare autovetture e autocarri per il blocco della produzione dello stabilimento del Poligrafico dello Stato sito a Foggia.

Sono le provincie di Milano e Firenze e Ascoli Piceno ad aver esaurito le scorte e, a breve, termineranno anche presso gli Uffici di Torino, Modena, Grosseto e Trento.

«È davvero incredibile - commenta Ottorino Pignoloni, segretario nazionale Unasca Studi - che anno dopo anno si debba continuare a segnalare questo stesso disservizio che mette a rischio, più volte nel corso dell'anno, il ritiro e l'uso dei veicoli già acquistati, spesso necessari anche per lavorare come nel caso degli autocarri. Oltre al fatto che il problema danneggia anche il lavoro delle agenzie, in alcuni casi impossibilitate a fornire il servizio richiesto dai cittadini».

Ci teniamo a ricordarvi, come fatto da Unasca, che il sistema italiano di produzione e distribuzione delle targhe è unico e il più costoso nel panorama comunitario. Siamo certi che non stentiate a crederlo.

Maurizio Vettor 15/01/2015 12:52

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Targhe per i veicoli: la Motorizzazione risponde

Tiene ancora banco il problema che sta colpendo il settore dei mezzi By Matteo Brancati -

gen 17, 2015

Il problema sta per essere risolto, o quasi. Le targhe per i veicoli, la cui produzione è stata bloccata dal Poligrafico di Stato, ubicato a Foggia, a breve potranno essere nuovamente "montate" sui nuovi mezzi. Nei giorni scorsi vi avevamo parlato della grottesca situazione, delle lamentele da parte dell'Unasca (Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica) con relative polemiche che hanno creato, ancora una volta, disagi a chi ha deciso di acquistare un veicolo nuovo di zecca. A gettare acqua sul fuoco su questa particolare vicenda, ci ha pensato il direttore generale della Motorizzazione civile, Maurizio Vitelli che, come riporta ilfattoquotidiano.it, dichiara: "A fine anno la Motorizzazione fa una richiesta al Ministero dell'Economia indicando il fabbisogno di targhe per l'anno successivo, indicando quante ne serviranno, e dove, sulla scorta delle nostre proiezioni statistiche".

"Se poi nel corso dell'anno -afferma Vitelli- si registra una variazione, la Motorizzazione si affretta a scrivere al Ministero per modificare la richiesta. In questi giorni, come spesso accade a inizio anno, qualche ufficio sta effettivamente entrando in sofferenza, ma da mercoledì prossimo le consegne di nuove targhe saranno ripristinate. Il Ministero dell'Economia ha ragione a imporre la produzione in base alla reale necessità in modo da evitare gli sprechi. Basterebbe un semplice accorgimento, come quello di creare una piccola scorta di targhe per coprire le accelerazioni del mercato e i tempi morti creati dallo scambio di carte".

Quest'ultima proposta eliminerebbe il grattacapo relativo alla mancanza di una vera e propria scorta di targhe, ma non risolverebbe quello del costo. Pensate, per una targa da apporre su un mezzo, un cittadino italiano è

"costretto" a pagare 40,60 euro. Il doppio rispetto agli altri Paesi europei.

17/01/2015 11:50

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UNASCA WEB - Rassegna Stampa 19/01/2015 - 19/01/2015 17

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Emergenza targhe, scorte finite in varie città

Milano 17 Gennaio - Torna l'emergenza targhe. In particolare a Milano, Firenze e Ascoli Piceno. Ma anche a Torino, Modena, Grosseto e Trento. "Come già accaduto in passato", denuncia l'Unasca (Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica), "diversi Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile stanno esaurendo le scorte delle targhe necessarie per immatricolare autovetture e autocarri, il tutto a causa del blocco della produzione dello stabilimento del Poligrafico dello Stato di Foggia e della mancata consegna agli Uffici che ne hanno già fatto richiesta".

"In particolare", spiega sempre l'Unasca, "sono le province di Milano e Firenze e Ascoli Piceno ad aver esaurito le scorte e, a breve, termineranno anche presso gli Uffici di Torino, Modena, Grosseto e Trento mentre è ipotizzabile che altre realtà provinciali nei prossimi giorni si troveranno in analoghe condizioni".

"È davvero incredibile", commenta Ottorino Pignoloni, segretario nazionale Unasca Studi, "che anno dopo anno si debba continuare a segnalare questo stesso disservizio che mette a rischio, più volte nel corso dell'anno, il ritiro e l'uso dei veicoli già acquistati, spesso necessari anche per lavorare come nel caso degli autocarri, oltre al fatto che il problema danneggia anche il lavoro delle agenzie, in alcuni casi impossibilitate a fornire il servizio richiesto dai cittadini. Sarebbe davvero paradossale", continua Ottorino Pignoloni, "che il blocco della produzione, quindi della consegna dei lotti di targhe, fosse dovuta a una mancata comunicazione di autorizzazione a produrre e consegnare le targhe da parte del Ministero dell'Economia e Finanze al Poligrafico dello Stato. Ed è bene ricordare che questo sistema italiano di produzione e distribuzione delle targhe è unico e il più costoso nel panorama comunitario".

(Tg.com) 17/01/2015 06:41

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Emergenza targhe, stanno finendo. La Motorizzazione: "Mercoledì le consegne

Capita anche questo: che la Motorizzazione e le agenzie di pratiche auto rimangano a corto di targhe. "A Milano, Firenze e Ascoli Piceno, già da questa settimana le agenzie non potranno immatricolare i veicoli nuovi, e, a breve, la scorta di targhe terminerà anche presso gli Uffici di Torino, Modena, Grosseto e Trento.

È una situazione paradossale, i cittadini non potranno ritirare le loro auto nuove dal concessionario", dice Ottolino Pignoloni, segretario nazionale dell'Unasca, l'Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica, che denuncia la ciclicità con cui il problema presenta. Innescando anche situazioni assurde, come quelle di agenzie che si recano da un ufficio della Motorizzazione all'altro in cerca di targhe residue.

Sì, perché quando si compra un'auto nuova, la si trova dal concessionario già immatricolata, e non ci si pone molte domande su come la targa sia fisicamente arrivata su muso e coda del veicolo. In realtà, il processo è abbastanza complesso. Percorrendo il viaggio della targa a ritroso: il concessionario l'ha avuta da un'agenzia di pratiche auto, che a sua volta l'ha comprata dalla Motorizzazione civile. La quale la ottiene dal Poligrafico di Stato, che le stampa fisicamente nello stabilimento di Foggia. Infatti, in Italia, l'unico ente autorizzato a stampare le targhe auto è lo Stato: lo stabilisce l'articolo 101 del Codice della Strada. "Questa è un'anomalia tutta italiana", dice Pignoloni. "Siamo l'unico Paese in cui la produzione delle targhe automobilistiche è monopolio dello Stato. Non c'è concorrenza: da noi per avere una coppia di targhe auto si pagano 40,60 euro, in altri Paesi la metà".

Ma perché a Foggia arrivi l'ordine di stampare le targhe c'è ancora un lungo percorso da fare, questa volta fatto di carte e burocrazia. "A fine anno la Motorizzazione fa una richiesta al Ministero dell'Economia indicando il fabbisogno di targhe per l'anno successivo, indicando quante ne serviranno, e dove, sulla scorta delle nostre proiezioni statistiche", spiega il direttore generale della Motorizzazione civile, Maurizio Vitelli. "Se poi nel corso dell'anno si registra una variazione, la Motorizzazione si affretta a scrivere al Ministero per modificare la richiesta". Una volta ricevuta la domanda della Motorizzazione, il Ministero la deve approvare a mandare l'ordine al Poligrafico, che stampa le targhe e avvia la distribuzione in tutte le province italiane. "In questi giorni, come spesso accade a inizio anno, qualche ufficio sta effettivamente entrando in sofferenza, ma da mercoledì prossimo le consegne di nuove targhe saranno ripristinate", getta acqua sul fuoco Vitelli.

Il nodo della questione, dunque, pare essere la produzione a singhiozzo del Poligrafico. "Il Ministero dell'Economia ha ragione a imporre la produzione in base alla reale necessità in modo da evitare gli sprechi", spiega Vitelli. Che però propone anche una soluzione per ovviare alla periodica carenza denunciata dalle agenzie auto. "Basterebbe un semplice accorgimento, come quello di creare una piccola scorta di targhe per coprire le accelerazioni del mercato e i tempi morti creati dallo scambio di carte".

di Claire Bal per ilfattoquotidiano.it 17/01/2015

07:55

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