Andrea Fabbo
UOC Disturbi Cognitivi e Demenze AUSL Modena
Appropriatezza prescrittiva nella gestione della demenza
e del delirium
Agenda: di cosa parleremo
‐ Il contesto e le raccomandazioni
‐ I farmaci per le demenze: inibitori delle colinesterasi e memantina
‐ Il trattamento farmacologico dei BPSD e le alternative possibili
‐ Il delirium: trattamento e prevenzione
1.400.000 casi in Italia
60.000 casi in RER 7,8 % della pop.
Ultra65enne (Alcove 2013)
© OECD 2018
PREVENZIONE come migliore strategia di cura
“The Lancet Commission”
G. Livingstone Luglio 2017
I farmaci oggi e domani
Inibitori delle colinesterasi (nota 85) : effetto sintomatico nella demenza di Alzheimer di grado lieve‐moderato su cognitività e funzione; effetti collaterali (cardiaci e gastrointestinali); problema individuazione dei «responders» ( 20‐30 % dei casi)
Memantina (nota 85) : modesti effetti sulla cognitività nei pz con Alzheimer di grado moderato‐severo
“The Lancet Commission” July 2017
Diagnosi precoce essenziale per il target dei nuovi farmaci Associazione di trattamenti (farmaci + immunizzazione)
E. Giacobini, Univ. di Ginevra, ASK ottobre 2017
Bengt Winblad, Karolinska Institute, ASK ottobre 2017 La strada «futura» può venire solo dalla ricerca
Più meccanismi implicati
Bengt Winblad, Karolinska Institute, ASK Catez‐ Slovenia 21 ottobre 2017
Identificazione e diagnosi Piano di cura
Gestione dei farmaci
Informazione, educazione e supporto
Continuità della cura Personale dei servizi
Ambiente protesico e sicuro Cure integrate
Target molecolari delle attuali terapie farmacologiche per la malattia di Alzheimer
La ricerca oggi è molto concentrata sulla fase precoce (MCI e fase preclinica) ma gli effetti della terapia farmacologica e dei farmaci sintomatici
nella demenza (nota 85) della popolazione geriatrica sono poco studiati
Da P. Mecocci, Farmaci e Demenza, Genova, 8.06.2018
La demenza di Alzheimer dell'anziano è la stessa rispetto
alla demenza che compare prima (EOAD) ?
I farmaci sintomatici sono usati in modo appropriato in età geriatrica ? Il loro giusto utilizzo (tempi e modi)
può ridurre l'impatto della malattia ?
Da P. Mecocci, Farmaci e Demenza, Genova, 8.06.2018
Quali sono i benefici degli inibitori delle colinesterasi ?
Non dimentichiamo gli effetti collaterali
Food and Drug Administration Adverse Event Reporting System (FAERS)
Canada Vigilance Adverse Reaction Database (CVARD)
TCA, Paroxetina e Fluoextina riducono efficacia Achei
Anticolinergici urinari (ossibutinina, tolderodina) antagonizzano efficacia Achei
Neurolettici (tipici ed atipici ) diminuiscono efficacia Achei ed aumentano QT
Beta‐bloccanti, antiaritmici e digitale causano bradicardia edeffetti vagotonici
Interazioni pericolose
Achei + anticolinergici Achei + Betabloccanti
Achei + antipsicotici
Maryam Mehrpouya et al. Journal of Applied Pharmaceutical Science , 2017
Quali pz con demenza hanno beneficio da questa terapia ?
Dipende dai CRITERI utilizzati per la definizione dei RESPONDERS; il 10‐20 % dei pz con Alzheimer risponde a questi criteri, mentre lo stesso vale per quei 5‐10 % che usano placebo
La risposta al trattamento con inibitori delle colinesterasi è diversa nelle varie classi di età
In diversi RCT i pz più giovani (<75 anni) rispondono meglio dal punto di vista cognitivo e funzionale rispetto ai pz più anziani
Le indicazioni terapeutiche restano incerte nei pz con AD di età più avanzata
La maggior parte delle linee guida raccomandano una sospensione del trattamento nei pz che non hanno manifestato una risposta iniziale valutata a 3 e a 6 mesi
Per determinare l’efficacia e quindi la possibilità di proseguire il trattamento occorrerebbe considerare :
Area COGNITIVA
Area COMPORTAMENTALE Stato FUNZIONALE
Situazione globale (comorbilità, farmaci)
Mortalità
Istituzionalizzazione Qualità della vita Eventi avversi
Lo studio ha indagato gli effetti funzionali e cognitivi degli inibitori delle colinesterasi ed il decorso a lungo termine in soggetti con AD stratificati per età e per risposta alla terapia
L’ età più giovanile, indipendentemente dalle covariate multiple, è associata con una probabilità più alta di «risposta iniziale» al trattamento
Nel lungo termine i «non responders» hanno mostrato un tasso inferiore di declino cognitivo rispetto ai «responders» iniziali
Lo studio ha dimostrato un «declino più lento» dal punto di vista funzionale e cognitivo in soggetti molto anziani inizialmente definiti come «non responders»
2018 Jun 18 ;6 :CD001190
Leggenda per giudicare i tre tipi di risposta in ciascuno dei tre domini valutati:
MMSE: migliorato se guadagno ≥ 2; invariato se 0‐1; peggiorato se perdita ≥ 2
IADL/ADL: migliorato se il guadagno ≥ 1; invariato se nessuna perdita di abilità; peggiorato se la perdita di 1 o più abilità è correlata alla demenza
NPI‐UCLA*: migliorato se il punteggio totale diminuisce di ≥ 4; invariato se il punteggio totale aumenta o diminuisce tra 0‐3 punti; peggiorato se il punteggio totale aumenta di ≥ 4 Pz con ChEI dare particolare rilevanza a: per MMSE 21‐26: Ansia, Depressione, Apatia; MMSE 10‐20: Deliri, Agitazione, Apatia, AMA
Pz con Memantina dare particolare rilevanza a: Deliri, Agitazione, Labilità Emotiva, Sonno, Alimentazione
Modifcato da www.health.gov.bc.ca/pharme/
*Da Cummingds JL. et al. Alzheimer’s & Dementia 2008;4(1): 49‐60.
L’emergenza nella cura delle demenze
Focalizzazione sui disturbi
comportamentali (BPSD)
Focus sui BPSD
Peggioramento qualità della vita
Aumento Disabilità Aumento ospedalizzazione
Aumento
istituzionalizzazione
Aumento stress del caregiver e del burden
Aumento costi sanitari e sociali
Trattamenti farmacologici controversi, causa di eventi avversi; difficoltà interventi psicosociali
Effetti dei disturbi comportamentali (BPSD)
Elevato carico assistenziale (burden) per il caregiver
1,2Forti predittori di
istituzionalizzazione
3,4© DCRC/Brodaty 2011 1Pinquart & Sorensen (2003). Int Psychogeriatr 16(4), 1‐19.
2Machnick et al. (2009). Int J of Geriatric Psych, 24(4), 382‐389.
3de Vugt et al (2005). Int Psychogeriatr, 17, 577‐589.
4Chan et al. (2003). J Gerontol A Biol Sci Med Sci, 58(6), 548‐554.
…ripassando i BPSD
La borsa degli attrezzi
Affaccendamento Vagabondaggio
Pedinamento Irrequietezza Azioni stereotipate
Vestirsi/svestirsi Allucinazioni
Deliri Misidentificazioni
Tristezza Lamentosità Disperazione Bassa autostima
Ansia, Colpa Ritiro
Perdita di interessi Demotivazion
e
Disturbi del sonno, comp. alimentare.
sessuale Resistenza
aggressiva Oppositività Aggressività fisica
Aggressività verbale
NEUROLETTICI TRAZODONE
NEUROLETTICO
SSRI
MELATONINA TRAZODONE BDZ A BREVE EMIVITA
INTERVENTI PSICOSOCIALI
INTERVENTI PSICOSOCIALI
La borsa degli attrezzi
Agitazione Aggressività
Psicosi
Ansia/Depressione
Ritmo
circadiano
Deficit cognitivo/funzionale/comorbilità L’agitazione è espressione fenotipica di un disagio psichico
o fisico, di una comorbilità organica, psichiatrica,
neurovegetativa o iatrogenica
Non sono termini diagnostici, ma termini
usati per riferire ad un gruppo di sintomi
che indicano uno o più disturbi sottostanti!!!
Antipsicotici tipici
Analizzati 5 studi su Aloperidolo nella demenza: utile nel controllo dell’aggressività, ma associato a maggiori eventi avversi, non utilizzare come trattamento di
routine. Solo trattamento personalizzato e monitorare per gli eventi avversi.
Antipsicotici atipici
Analizzati 16 trial con antipsicotici atipici per il
trattamento dell’aggressività e disturbi psicotici nella
demenza di Alzheimer: Olanzapina e Risperidone utili nel ridurre aggressività; Risperidone riduce la psicosi.
Entrambi sono associati con gravi eventi avversi
cerebrovascolari e sintomi extrapiramidali (Ballard 2006)
Revisioni Cochrane
Lonergan, 2002
Ballard, 2006
*
quetiapina risperidone
olanzapina ziprasidone amisulpride
clozapina
Ipotensione Ortostatica
Rischi: cadute a terra, stroke, TIA, infarto
miocardico
L’abolizione non si applica in caso di «prescrizioni off‐label» come è il caso dei disturbi comportamentali nella demenza per i quali resta l’ obbligo del piano di monitoraggio bimestrale secondo le indicazioni regionali da parte dei centri autorizzati
Il problema della prescrivibilità degli atipici nei BPSD nasce dall’assenza di indicazioni registrate. Ciò implica che l’erogazione non è possibile se non dopo aver ottenuto un consenso informato dal paziente, che nel caso di questo tipo di paziente non è ipotizzabile.
I pazienti con BPSD che si presentano in ambulatorio già provvisti di un tutore legale sono una minoranza
I tempi per attivare le procedure di nomina di una figura legalmente riconosciuta non sono compatibili con la necessità (spesso pressante e non dilazionabile) di contenere farmacologicamente un paziente con BPSD
la Regione però formalizza la possibilità di ricorrere a questi farmaci in casi molto selezionati a discrezione e sotto la responsabilità del medico del Centro Demenze utilizzando la scheda di monitoraggio bimestrale.
Questioni aperte sull’uso dei neurolettici
nella demenza
Uso di antipsicotici
All-cause mortality in older adults with affective disorders and dementia under treatment with antipsychotic drugs: A matched-cohort study
Szmulewicz, Alejandro G. et al.
Psychiatry Research , Volume 265 , 82 - 86 , 2018
Minori eventi avversi (cadute, sedazione, eventi cerebrovascolari, cardiaci)
Minore mortalità
Uso di benzodiazepine/ipnotici
PAQUID study, 2012
Interventi psicosociali potenzialmente efficaci nei setting assistenziali
JAGS, published on line 28 November 2017 DOI: 10.1111/jgs.15194
Usare le attività per prevenire, ridurre e
controllare i disturbi del comportamento
(BPSD) nella
demenza
Gestione non farmacologica dei BPSD:
si può fare
ANZIANO CON DEMENZA + PATOLOGIE CRONICHE + POLIFARMACOTERAPIA
SPESSO CAUSA DI DELIRIUM E DISTURBI COMPORTAMENTALI (BPSD)
ABC score: anticholinergic BURDEN
Maggiore suscettibilità dell’anziano al delirium
DELIRIUM = scompenso cerebrale dovuto alla sommazione di 3 tipi di fattori:
(1) l ’invecchiamento cerebrale riduce progressivamente le riserve funzionali cerebrali (2) le patologie cerebrali croniche aumentano questa « vulnerabilità » cerebrale (f.
predisponenti)
(3) l’aggiunta di fattori precipitanti (FARMACO) è all’origine dello scompenso
Riserva cognitiva Soglia di scompenso
% di funzione cognitiva
Take home messages
Il trattamento con i farmaci sintomatici per la demenza (nota 85) va attentamente monitorato (il pz deve essere controllato) valutando efficacia (cognitivo‐
comportamentale e funzionale) ed eventi avversi; decidere la sospensione quando è necessario. Nel pz di età avanzata la risposta può essere diversa.
Il trattamento con psicofarmaci nei disturbi comportamentali nella demenza non è esente da rischi per cui va evitato se possibile e sostituito con approcci di tipo non farmacologico; quando necessario i farmaci devono essere utilizzati alla dose minima efficace e sospesi appena possibile.
Il delirium è una complicanza frequente nella demenza e spesso è legato a farmaci ad azione anticolinergica; la revisione della terapia farmacologica è cruciale; non esiste una terapia farmacologica realmente efficace per il delirium e la migliore cura resta la prevenzione.
GRAZIE PER L’ ATTENZIONE a.fabbo@ausl.mo.it