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2019_10_28_28_RELAZIONE DESCRITTIVA NUOVE OPERE (32 KB)

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SPETT.LE PROVINCIA DI TREVISO SETTORE AMBIENTE

VIALE CESARE BATTISTI N.30 31100 -TREVISO

RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE NUOVE OPERE

La ditta FAL srl operante nel settore edile per la lavorazione degli inerti in comune di Follina richiedeva l’autorizzazione all’esercizio di un impianto esistente di recupero di rifiuti non pericolosi L.R.3/2000 -d.lgs.vo 152/2006, manufatto autorizzato sotto il profilo edilizio urbanistico con il P.d.C n. PC 080011 del 04.12.2008.

Conseguentemente veniva rilasciata dall’ufficio ambiente e pianificazione del territorio della Provincia di Treviso il Decreto n. 178/2019 del 03/05/2019 n. prot.llo 27379/2019-2.

A seguito delle osservazioni e prescrizioni del succitato decreto, il progetto una serie di misure di mitigazione ambientale e di sicurezza degli ambienti di lavoro D.Lgs.vo 81/2008 :

- opere interrate di impermeabilizzazione del terreno per una superfice complessiva di c.ca 1600 mq;

- elementi prefabbricati nel sottosuolo per il convogliamento e trattamento delle acque meteoriche di dilavamento;

- corpo ricettore (scarico al suolo) delle acque meteoriche trattate.

- impianto idrico per l’abbattimento delle polveri nelle aree di stoccaggio e movimentazione inerti.

- posa di elementi in calcestruzzo amovibili presso la banchina sopraelevata destinata al caricamento delle tramogge e nelle aree di messa in riserva del materiale;

- formazione di una rampa carrabile sul versante Nord dell’impianto deputata all’accessibilità e transito degli automezzi ai due terrapieni destinati alla messa in riserva del materiale e alle macchine per il trattamento degli inerti. La rampa dalle dimensioni indicative di c.ca 13m x5 m sarà realizzata con materiale inerte compattato avente una pendenza inferiore al 20%

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- posa di una recinzione metallica a delimitazione dell’area pertinenziale dell’impianto di riciclaggio inerti con cancello per limitare le interferenze del reparto di riciclaggio con le altre attività produttive;

- Installazione di segnaletica verticale con indicazioni dei limiti di velocità e direzione di percorrenza degli automezzi.

Tutti gli interventi sopramenzionati saranno realizzati sul sedime di proprietà della ditta richiedente, individuato catastalmente in comune di Follina Fog. n. 13 map.li n. 288-161- 162-163-168-169-170.

MESSA IN SICUREZZA DEL SUOLO E GESTIONE DILAVAMENTO ACQUE METEORICHE

Il progetto contempla prima di tutto l’impermeabilizzazione di alcune superfici per raccogliere e gestire le acque meteoriche di dilavamento, mantenendo il piano campagna esistente con le attuali pendenze e altimetrie, rispettando pertanto l’attuale stato dei luoghi.

La realizzazione delle platee interrate individuate con retino verde puntinato nelle tavole 03-04-05 prevedono le seguenti fasi di lavoro :

- Sbancamento del terreno esistente

- strato di regolarizzazione piano inclinato con terreno di scavo (spess. cm 20) - telo tnt di idonea grammatura non inferiore a 250gr/mq

- strato di argilla limosa con Ki< 10-6 cm/sec. (Spess. >cm 50) - guaina HDPE non inferiore a 1,5mm di spessore (preferibile 2mm) - telo TNT 250gr/mq

- strato di sabbia ovvero georete/geogriglia a struttura tridimensionale - strato superficiale di misto stabilizzato- naturale o riciclato spess. > 50 cm

Tale stratificazione sarà estesa su tre aree specifiche, come meglio evidenziato negli elaborati grafici allegati (TAV.04), ovvero il terrazzamento superiore dove attualmente insiste anche una piazzola in calcestruzzo e futura messa in riserva di terre e rocce da scavo, la platea intermedia deputata all’alloggiamento della tramoggia di carico e l’area sottostante; il tutto pari a una superfice complessiva di c.ca 1600 mq.

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Le tre platee sopradescritte, avranno in dotazione anche adeguati pozzetti e tubi drenanti di captazione della acque, le quali saranno inviate all’impianto di trattamento in continuo adeguatamente dimensionato e descritto nella relazione per la gestione delle acque ai sensi dell’art.39 del PTA della Regione Veneto e nel rispetto delle prescrizioni di cui al punto 12 Sez. B del decreto 178/2019 sulla raccolta e trattamento di olii o lubrificanti derivati da perdite accidentali delle macchine e attrezzature presenti.

Attualmente i terrapieni in cui insiste l’impianto di trattamento di cui al Pdc. n. PC 080011 del 04.12.2008 sono ben consolidati e stabili.

Nella zona basamentale dei due terrazzamenti e nell’area destinata alla messa in riserva del materiale sarà prevista la posa di elementi prefabbricati in sassi (gabbioni, o elementi prefabbricati in cemento ) aventi la duplice funzione di:

- creare una barriera di protezione contro il rischio di ribaltamento degli automezzi operanti nella zona di carico della tramoggia;

- contenere e separare i cumuli di materiale da demolizione aventi matrici di tra loro differenti. (TAV.03-04)

La platea posta ai piede dei terrapieni avente una superfice di c.ca 1000 mq sarà destinata ai seguenti depositi:

- messa in riserva di materiale proveniente dalle demolizioni di cantiere;

- stoccaggio di cassoni per il contenimento dei cascami (ferro, plastica, legno etc..) derivati dal processo di trattamento e separazione del materiale di cui al punto precedente;

- stoccaggio temporaneo di materiale trattato ancora da analizzare.

ALTRE MISURE DI MITIGAZIONE AMBIENTALE

Verde ripariale.

Il sedime occupato dall’impianto di riciclaggio, utilizzato in passato come area estrattiva di crode e rocce, si colloca in un pendio collinare.

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Lungo il perimetro dell’impianto insiste un area boschiva lungo i fronti Nord e Ovest, mentre sui versanti orientale e meridionale è piantumata una siepe sempreverde costituita da

“chamaecyparis leylandii” alberi ad alto a veloce crescita che formano una corona verde ripariale.

Misure compensative per la propagazione delle polveri e rumori

I cumuli saranno oggetto di bagnature periodiche mediante getti d’acqua piovana prelevata da una vasca di accumulo dopo un precedente trattamento di desabbiatura e disoleazione (TAV.05).

Si prevede all’interno dell’area aziendale un passaggio dei mezzi pesanti saltuario, ad una velocità ridotta a 10 km/h per limitare il sollevamento delle polveri nell’area di cantiere. La segnaletica informativa sarà installata secondo le modalità di cui alla TAV 03.

Come si evince dagli elaborati grafici allegati i cumuli di riciclato avranno un altezza inferiore alla cortina di siepi e perimetrano l’area d’intervento.

Inoltre il layout produttivo prevede il deposito a trincea dei cumuli del materiale gia trattato e analizzato lungo il perimetro della proprietà tale da creare fisicamente una barriera acustica nei confronti delle aree esterne rispetto alla fonte rumorosa dell’impianto durante il suo funzinamento.

Quasi tutti i futuri interventi sono interrati e sotto il profilo paesaggistico l’adeguamento complessivo al piano tutela delle acque non comporta alcuna alterazione dello stato dei luoghi, per le opere soprasuolo sono tutte costituite da elementi prefabbricati facilmente amovibili.

Ponte della Priula, li Ottobre 2019

Il tecnico

Arch. Girolamo Mazzariol

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