Il barème spagnolo degli incidenti stradali sequele multiple
Prof. César Borobia*
Signor Presidente, cari Colleghi della Ceredoc, rispettabili Colleghi,
Desidero ringraziare l’Associazione Medico-Giuridica GIOIA, il suo Presidente, il mio stimato Prof. Antoniotti e, in modo speciale, il mio caro amico Giovanni Cannavó, per tutte le attenzioni che anno dopo anno mi ha riservato.
Ho chiesto al Dott. Cannavó che traducesse il mio intervento nella sua lingua e spero di esporla nel miglior modo possibile; ho messo tutto il mio impegno in questo.
La Spagna regolava la responsabilitá civile e le assicurazioni sulla circolazione dei veicoli a motore mediante una legge, la Legge 122/19621 (24 Dicembre). Successivamente, nel 1995, questa Legge fu adattata alle tre Direttive del Consiglio nella Disposizione Aggiuntiva Ottava della legge 30/1995 sul Riordinamento e la Supervisione delle Assicurazioni Private.
Questa modifica portó con sè due autentiche novitá nella responsabilitá civile per danni alle persone derivata da incidenti stradali: la delimitazione delle persone danneggiate che hanno diritto a indennizzi e la limitazione degli indennizzi cioè, una quantificazione legale del danno causato; e l’imposizione obbligatoria di un sistema per conoscere la portata degli indennizzi.
La nuova legge, ora denominata Legge sulla Responsabilitá Civile e sulle assicurazioni nella circolazione dei veicoli a motore, è una legge di tipo civile, che comprende due titoli, una disposizione aggiuntiva ed un allegato:
TITOLO PRIMO: Ordinamento Civile, che comprende tre capitoli:
Capitolo 1°: Disposizioni generali.
Capitolo 2°: Assicurazione obbligatoria.
Capitolo 3°: Risarcimento degli indennizzi nelle assicurazioni obbligatorie.
TITOLO SECONDO: Procedimento civile che comprende un capitolo:
Capitolo Unico: Provvedimenti preparatori ed esercizio giudiziario dell’azione esecutiva.
DISPOSIZIONE AGGIUNTIVA: Mora dell’assicuratore
ALLEGATO: Il sistema per la valutazione dei danni causati alle persone negli incidenti stradali che comprende:
Comma primo: Criteri per la determinazione della responsabilitá e indennizzi.
Comma secondo: Spiegazione del sistema.
Comma terzo: Sei tavole.
La nuova legge persegue vari obbiettivi, i quali coincidono, di solito, con i princípi elementari e generici della responsabilitá generale:
RECUPERO DELLA SALUTE;
* Associato di Medicina Legale, Segretario AMES, Madrid.
1 Approvato da Decreto 632/1968 del 21 marzo.
INDENNIZZO DEL DANNO: per morte, per incapacità temporanea, per incapacità permanente.
L’indennizzo per il recupero della salute è inteso nel senso piú ampio, completo e illimitato del termine, cioè valutato secondo i costi reali senza alcun tipo di limitazione.
Le tavole sono sei, due (le tavole I e II) dedicate agli indennizzi per morte nelle quali si stabilisce quali persone abbiano diritto agli stessi; una dedicata alle incapacitá temporanee (tavola V) e tre dedicate alle incapacitá permanenti.
L’incapacitá permanente è contemplata nelle tavole III, IV e VI. La tavola VI corrisponde alla classificazione e alla valorizzazione delle sequele espresse in punti; la Tavola III stabilisce i valori del punto in pesetas e la Tavola IV esprime i fattori di correzione per gli indennizzi di base delle lesioni permanenti, una volta conosciuto il valore ottenuto, il valore della tavola III.
La tavola IV, che è basata su quattro barème (Barème dell’Associazione Medica Americana della 1° edizione, Barème internazionale delle invaliditá postraumatiche di L. Melennec, Barème del Concours Medical ed il Barème degli invalidi di guerra spagnoli.) comprende i seguenti Capitoli:
1. TESTA 2. TRONCO
3. ESTREMITÁ SUPERIORE 4. ESTREMITÁ INFERIORE
5. APPARATO CARDIO-VASCOLARE 6. SISTEMA NERVOSO CENTRALE 7. SISTEMA NERVOSO PERIFERICO 8. SPECIALE (DANNO ESTETICO)
Ogni Capitolo si divide in sottocapitoli ed in ognuno di essi sono raggruppate le sequele, per esempio il Capitolo 1 si divide in:
Cranio:
- Sistema osseo - Cuoio capelluto - Alterazioni celebrali - Sindromi neurologiche - Sindromi psichiatriche Volto:
- Sistema osseo - Sistema olfattivo - Bocca
- Sistema oculare - Sistema uditivo.
Il Capitolo 3, che comprende estremitá superiore e cintura scapolare si divide in:
Spalla Braccio Gomito
Avambraccio e polso
Mano
Apparato muscolo-legamentoso.
L’utilizzo della tavola VI, è un barème di sequele, sebbene nel testo legale non compaia la parola barème, in realtá, si tratta di un barème come il vostro o come quello di altri paesi dell’Unione Europea, simile, se non uguale, agli altri. Ogni sequela ha un intervallo di punteggio, per esempio, la limitazione dell’abduzione della spalla si stabilisce tra 3 e 8 punti. In questo sistema non si calcola la percentuale di incapacitá un tanto per cento come si fa in altri barème, bensí si stabilisce un punteggio poiché il valore che indica la tavola (tra 3 e 8 punti) è il valore che corrisponde, soprattutto, al danno extrapatrimoniale o danno morale e non corrisponde soltanto con l’incapacitá della persona.
Se esiste una sola sequela, il valore del punteggio che corrisponde è quello che indica la tavola.
Se esistono varie sequele, si utilizza la stessa formula degli altri barème, cioè la formula di Baltazhard o, ancora meglio, quella delle frequenze accumulate.
Le situazioni che possano verificarsi sono varie, tra queste si incontrano le seguenti:
a) Quando le sequele hanno tutte un punteggio alto.
b) Quando le sequele hanno tutte un punteggio basso.
c) Quando le sequele hanno punteggi alti e bassi.
d) Quando le sequele possono essere studiate in vari modi nel barème.
e) Quando, oltre alle sequele fisiche, esiste un danno estetico.
Analiziamo queste cinque situazioni:
a) Quando le sequele hanno tutte, o quasi tutte, un punteggio alto.
Si applica la formula di Baltazhard e, pertanto, la seconda e le seguenti sequele avranno valori piú bassi di quello che risulta nel barème. Questa situazione prospetta, in alcune occasioni, problemi di difficile soluzione. Per esempio, immaginiamo due sequele non relazionate tra loro, una che corrisponde al braccio e l’altra che corrisponde alla visione; il valore della piú importante (immaginiamo sia quella del braccio) si mantiene tale e quando bisogna risarcire la perdita di visione, il lesionato non comprende il fatto che il suo valore di risarcimento venga diminuito per la disgrazia di avere un’altra sequela di maggior punteggio. Si puó capire che questo avvenga quando due sequele sono relazionate; per esempio, se una persona ha perso la sensibilitá del quarto e quinto dito della mano ed anche la falange distale del quarto dito, appare logico che il valore della perdita della falange sia minore rispetto alle condizioni normali, dato che si ha su un dito che non aveva piú sensibilitá e, pertanto, con una funzione molto limitata.
Il risultato, quindi, è che, in generale, il punteggio delle grandi sequele non è compensato, comparativamente parlando, con il reale risarcimento.
Passiamo al problema successivo:
b) Quando le sequele hanno tutte un punteggio basso:
Il sistema spagnolo è generoso con le piccole sequele e ció è dovuto soprattutto a due ragioni:
la prima, che quasi tutte le piccole sequele hanno un intervallo di punteggio che inizia con uno o due punti. Immaginiamo lo stesso esempio di prima, la limitazione della abduzione della spalla che ha un punteggio tra 3 e 8 punti. Se il lesionato ha perso pochi gradi del suo movimento, il punteggio potrá essere di 3 punti. E se questo lo ripetiamo tre o quattro volte, cosa abbastanza frequente nei traumi per incidenti stradali, il risultato puó essere che il lesionato sia valutato con dieci o quindici punti, cioè una cifra che comincia ad essere importante, e questo con una piccola o quasi inesistente limitazione del movimento.
La seconda ragione consiste nell’applicazione della formula di Baltazhard. Il sistema indica che se nelle operazioni matematiche si ottenessero frazioni decimali si dovrebbero arrotondare all’unitá
piú alta. Questo vuol dire che se si applica detta formula e il risultato è, per esempio, 3,05 (tre, zero, cinque) il valore che si applicherá con questo sistema sará di quattro. Ció implica che con sequele di uno, due o tre punti, fino ad arrivare (in complessivo) a quaranta o cinquanta punti, non si applica veramente la formula di Baltazhard; lo vedremo meglio nel prossimo caso:
c) Quando le sequele hanno punteggi alti e bassi.
In questo caso i punteggi alti diminuiscono all’applicazione della formula di Baltazhard e, al contrario, i piccoli punteggi o mantengono il loro livello o subiscono una piccola diminuzione.
Pensiamo per esempio, ad una sequela di trenta punti, un’altra di venti , tre da due e due da uno . Osserviamo ció che succede:
Sequela A= 302 30 punti
Nelle seguenti sequele si applica la formula di Baltazhard e si nota che per la sequela B la diminuzione è di 6 punti. Le sequele C, D, E, F e G, al contrario, mantengono il loro punteggio.
Sequela B = 203 punti (20 * 704/1005 = 146 punti) 14 punti 447 punti Sequela C = 2 8 punti (2 * 569/100 = 1.1210 punti) 2 punti 4611 punti Sequela D = 2 punti (2 * 5412/100 = 1.0813 punti) 2 punti 4814 punti Sequela E = 2 punti (2 * 5215/100 = 1.0416 punti) 2 punti 5017 punti Sequela F = 1 punto (1* 50/100 = 0.518 punti) 1 punto 5119 punti Sequela G = 1 punto (1 * 4920/100 = 0.4921 punti) 1 punto 5222 punti
Possiamo vedere che le cinque piccole sequele hanno mantenuto il loro punteggio.
Come conclusione questo sistema penalizza le sequele a piú alto punteggio e protegge il punteggio delle piú piccole.
Caso seguente:
d) Quando le sequele sono studiate diversamente nel barème.
Nel sistema spagnolo è possibile per esempio, che una frattura all’anca con aggravamento articolare porti a:
• limitazione del movimento di flessione dell’anca (da 2 a 10 punti)
• Anca dolorante (da 1 a 10 punti)
2 Trenta
3 Venti
4 Settanta
5 Cento
6 Quattordici
7 Quarantaquattro
8 Due
9 Cinquantasei
10 Uno e dodici
11 Quarantasei
12 Cinquantaquattro
13 Uno e zero otto
14 Quarantotto
15 Cinquantadue
16 Uno e zero quattro
17 Cinquanta
18 Zero e cinque
19 Cinquantuno
20 Quarantanove
21 Zero e quarantanove
22 Cinquantadue
• Zoppicatura (da 1 a 5 punti)
• Possibilitá di artrosi (da 1 a 10 punti)
Cioè, avremmo ottenuto un punteggio che oscilla tra i trentadue e i cinque punti.
A volte questa possibilitá è servita per adattare piú correttamente l’indennizzo dato e la perdita funzionale potrebbe essere maggiore del punteggio che indica il barème. In altre occasioni, al contrario, questa possibilitá ha aumentato in modo ingiustificabile l’indennizzo.
Come ultimo caso:
e) Quando oltre alle sequele fisiche esiste un danno estetico.
La Legge afferma relativamente al danno estetico ció che segue:
“Se oltre alle sequele permanenti si valuta il danno estetico, i punti in questo caso saranno sommati aritmeticamente a quelli risultanti dalle incapacitá permanenti, senza l’applicazione in questo caso della formula giá indicata (la formula di Baltazhard)”.
Cioè, l’indennizzo finale è la somma aritmetica del punteggio dell’incapacitá permanente piú quello per il danno estetico. Questa situazione propone problemi di difficile risoluzione; per esempio, è possibile superare i 100 punti; per esempio:
Incapacitá permanente 80 (ottanta) punti Danno estetico 40 (quaranta) punti Totale 120 (centoventi) punti
Un altro problema deriva dall’aumento dell’indennizzo in relazione al punteggio (che appare nella tavola III); in effetti, il valore di una sequela di un punto è, per esempio, di 500 euro. Se la sequela o sequele è di dieci punti, il valore per ogni punto è di seicento euro per ogni punto; cioè, l’indennizzo per i dieci punti è di seimila euro. Se la sequela o sequele è di 50 punti, il valore per ogni punto è di mille e cinquecento euro, cioè, l’indennizzo per i cinquanta punti sarebbe 1.500x50
= 75.000 euro. Se la sequela o sequele è di 100 punti, il valore per ogni punto è di duemiladuecento euro, cioè, l’indennizzo per i cento punti sarebbe 2.200x100 = 220.000 euro. Esiste, se andiamo avanti, una crescita del valore di ogni punto in relazione con il maggior numero di punti che hanno le sequele.
In questo modo notiamo che per un valore fisso (per esempio una cicatrice) di 10 punti di danno estetico, il valore in euro che puó avere, dipenderá dal punteggio della sequela per l’invaliditá permanente, cosí avremo:
Sequela A di I.P. = 1 punto + sequela D.E. (10 punti) = 11 punti L’indennizzo è di 600 euro/punto
Cioè, l’indennizzo per il danno estetico è di 10 punti x 600 euro = 6.000 euro.
Sequela B di I.P. = 10 punti + sequela D.E. (10 punti) = 20 punti L’indennizzo è di 860 euro/punto
Cioè, l’indennizzo per il danno estetico è di 10 punti x 860 euro = 8.600 euro.
Sequela C di I.P. = 50 punti + sequela D.E. (10 punti) = 70 punti (N.d.T. 60 punti) L’indennizzo è di 1.750 euro/punto
Cioè, l’indennizzo per il danno estetico è di 10 punti x 1.750 euro = 17.500 euro.
Riassumendo, il far dipendere l’indennizzo del danno estetico dal punteggio dell’incapacitá permanente sta provocando, in generale, un incremento dell’indennizzo non giustificato. In alcune occasioni puó presupporre un danno per l’assicurato, che abitualmente si supera aumentando il
punteggio. Al contrario quando capita il caso opposto, cioè, quando si iperindennizza il danno estetico non c’è alcuna conpensazione per la compagnia di assicurazioni, la quale paga la quantitá richiesta.
Altre difficoltá e inconvenienti che presenta la tavola VI sono:
Relativamente al continente
a) Un maxi-barème: cioè, la tavola ha circa mille situazioni (lesioni e sequele) ad ognuna delle quali viene assegnato un punteggio o un intervallo di punteggio. E’ un barème difficile da utilizzare nel quale si incontrano situazioni ripetute, alcune impossibili e altre mal poste secondo il contesto. Tuttavia, non è molto diverso da altri barème o sistemi che si utilizzavano o si utilizzano negli Stati vicini, come Portogallo, Francia, Belgio e Italia.
b) la struttura classica: divisione in testa (capitolo uno), tronco (capitolo due) ed estremitá (capitoli tre e quattro), questo comprende piú dei tre quarti delle parti del sistema. In un sistema moderno potrebbe essere piú conveniente parlare di funzioni che di strutture puramente anatomiche.
c) non è gerarchizzata: la lista delle sequele non segue generalmente un ordine gerarchico di gravitá e, in alcune circostanze, non segue un ordine funzionale. Ció implica che esistano sequele con valori superiori a quello che si potrebbe considerare logico ed altre inferiori.
d) le sequele non sono relazionate, non sono relazionati i diversi capitoli ne i comma tra di loro. In questo modo per esempio i punteggi del sistema nervoso non corrispondono al punteggio relazionato al sistema muscolo-scheletrico.
In relazione al contenuto:
e) è un barème misto di infermitá e sequele dove appaiono classificazioni di sequele, mescolate con lesioni che, pertanto, hanno una cura e che non dovrebbero apparire nella lista. Tuttavia, questo fatto è servito affinché, in molte occasioni, le compagnie di assicurazioni arrivassero a transazioni amichevoli senza attendere il consolidamento delle lesioni.
f) Il sistema utilizza la stessa formula delle percentuali accumulate (formula di Baltazhard) che usano praticamente tutti i barème dei paesi che qui sono rappresentati.
La tavola IV, quella dei fattori di correzione per gli indennizzi di base per lesioni permanenti, ha come obbiettivo, nel caso si renda necessario, quello di correggere l’individualitá economica ed extrapatrimoniale (nel sistema viene chiamato danno morale) , cioè se con le tavole VI e III non si arriva al completo risarcimento del lesionato, si utilizzano gli elementi della tavola IV per cercare di arrivare all’indennizzo piú giusto possibile.
Esiste una coscienza chiara dell’utilitá del sistema spagnolo, ma allo stesso modo comporta una sfida il trasformare la responsabilitá degli incidenti stradali in una responsabilitá oggettiva e, pertanto, limitata nell’indennizzo e nei beneficiari. I risultati fino a questo momento sono stati piú favorevoli che sfavorevoli, e il numero dei sinistri che vengono risolti amichevolmente è cresciuto in modo considerevole. Esiste una certezza ed una sicurezza giuridica nell’indennizzo a causa di incidenti stradali che prima del 1995 non esisteva.
Per migliorare notevolmente la cosa, sarebbe necessario modificare la tavola VI, il barème (cosa che stiamo giá facendo), che seppur molto simile a quello degli altri paesi dell’Unione Europea, è un barème indennizzatorio, essendo utilizzato da persone che non sono periti medici e interpretano, nella loro ignoranza, ció che è inesistente perizialmente, al fine di conseguire un maggior indennizzo.
In conclusione, dopo tre anni di esistenza, la nuova Legge spagnola sulla responsabilitá civile e sull’assicurazione sulla circolazione dei veicoli a motore ha raggiunto lo scopo di ottenere un
sistema utile con il quale è possibile errivare ad accordi amichevoli in una percentuale molto elevata di casi.