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1. Il Sistema Nervoso Enterico

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Academic year: 2021

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1. Il Sistema Nervoso Enterico

La motilità e le secrezioni del tratto gastrointestinale sono controllate sia dall’innervazione intrinseca che da quella estrinseca della muscolatura liscia e dalle ghiandole esocrine, come mostrato in Figura 1. L’innervazione estrinseca scaturisce da due fonti: nervi vagali e spinali. Le afferenze spinali si possono suddividere in afferenze spleniche e pelviche. Quelle vagali nascono da gangli nodosi giugulari, mentre le spinali splancniche e pelviche dai gangli della radice dorsale. L’innervazione motoria autonomica è costituita da vie

simpatiche e parasimpatiche. I neuroni simpatici pregangliari sono localizzati nella zona toraco-lombare del midollo spinale e hanno un controllo di tipo inibitorio sulla motilità del tratto gastrointestinale. I neuroni parasimpatici pre-gangliari inviano impulsi dai nuclei motori dorsali al midollo allungato, inducendo un aumento della motilità intestinale. L’innervazione estrinseca è implicata anche nella regolazione

delle secrezioni e nell’assorbimento a livello del tratto GI. L’innervazione intrinseca è rappresentata dal SNE di cui

distinguiamo il plesso mienterico (di Auerbach) e quello sottomucoso (di Meissner). Il SNE sia da un punto di vista funzionale che chimico ricorda il sistema nervoso centrale

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(SNC) infatti, in entrambi ritroviamo neurotrasmettitori come acetilcolina (Ach), noradrenalina (NA), serotonina (5-HT), l’acido gamma amminobutirrico (GABA) e molti peptidi.

Sebbene il SNE possa funzionare indipendentemente dal SNC, esso mantiene una comunicazione con quest’ultimo attraverso

le terminazioni simpatiche e parasimpatiche.

Mentre i segnali inviati dal DMV ai neuroni mienterici sono critici per il controllo della funzione motoria di esofago e stomaco, il controllo della motilità e della secrezione del piccolo e grande intestino dipendono largamente dai circuiti intrinseci del SNE, dall’attività modulatoria del nervo vago e dai neuroni simpatici prevertebrali (Figura 1). I neuroni del plesso mienterico controllano l’attività del muscolo liscio dell’intestino mentre quelli del plesso sottomucoso regolano

soprattutto la secrezione mucosa e il flusso sanguigno. Il SNE include i neuroni afferenti intrinseci primari (IPANs), interneuroni, motoneuroni, neuroni secretomotori, vasomotori e neuroni intestinofugal che proiettano ai gangli prevertebrali (Tabella 1) (Furness, 2000; Costa et al., 2000; Grundy and Schemann, 2007; Furness, 2006).

La maggior parte dei neuroni utilizza come neurotrasmettore ACh, ma molti utilizzano anche ossido nitrico (NO), peptide

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intestinale vasoattivo (VIP), sostanza P, neuropeptide Y (NPY), o ATP. Un ristretto numero di neuroni sintetizza dopamina, serotonina e GABA (Anlauf et al., 2003). Le cellule più abbondanti nel SNE sono cellule gliali astrocito-simili che si trovano adiacenti ai neuroni dei gangli enterici (Ruhl, 2005). Questi ultimi hanno un importante ruolo nella regolazione della neurotrasmissione, nella funzionalità della barriera epiteliale e nella regolazione del flusso sanguigno locale dell’intestino (Ruhl, 2005), controllando la motilità e la

secrezione mediante riflessi locali che sono innescati dalla distensione della parete intestinale, della mucosa e dal contenuto del lume. Questi riflessi coinvolgono parallelamente le vie interconnesse col SNE attraverso delle sinapsi (Figura 1) (Furness, 2000; Costa et al., 2000; Grundy and Schemann, 2007). Gli IPAN, localizzati sia nel plesso mienterico che nel plesso sottomucoso, sono i primi neuroni che partecipano a questi riflessi.

Il riflesso peristaltico segue la normale propulsione del contenuto intestinale e sviluppa una componente motoria eccitatoria ascendente e una inibitoria discendente. È un riflesso coordinato dall’azione di interneuroni che proiettano a

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Figura 1. Rappresentazione schematica di alcune vie efferenti vagali che

controllano la motilità gastrointestinale, i circuiti neuronali del SNE, i riflessi enterici e i gangli simpatici paravertebrali. ACh, acetilcolina; ATP, adenosina trifosfato; 5-HT, 5-idrossitriptamina; IFAN, neurone intestinofugal; IPAN, neurone afferente primario intrinseco; NA, noradrenalina; NO, ossido nitrico; VIP, peptide intestinale vasoattivo.

Le cellule interstiziali di Cajal utilizzano NO e inviano segnali eccitatori o inibitori alla muscolatura liscia intestinale (Tabella

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1). Sebbene i neuroni dopaminergici rappresentino solo una piccola porzione dei neuroni del SNE (Anlauf et al., 2003), potrebbero essere di notevole importanza nella modulazione della motilità gastrointestinale. Studi condotti su topi knock-out indicano che questi neuroni inibiscono la motilità intestinale, probabilmente attraverso i recettori D2 pre-sinaptici presenti nei neuroni mienterici (Li et al., 2006). Le cellule enterocromaffini rilasciano la serotonina nell’intestino e, per

mezzo dei recettori 5-HT3, attivano gli IPAN terminali che sono degli intermedi essenziali nei riflessi motori e secretomotori della mucosa. La serotonina è rilasciata anche dai neuroni locali del SNE e stimolano il rilascio della ACh stimolando i recettori presinaptici 5-HT4 (McLean et al., 2007). I neuroni intestinofugal, attivati dalla distensione intestinale, inviano segnali eccitatori ai gangli simpatici prevertebrali (Furness, 2006; Szurszewski, 1981) innescando un riflesso inibitorio mediato dalla norepinefrina e, attraverso un meccanismo a feedback negativo, regolano l’attività motoria dell’intestino (Szurszewski, 1981).

Figura

Figura 1. Rappresentazione schematica di alcune vie efferenti vagali che

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