Indice delle Figure
Figura 1 – RiLIEVO AEROFOTOGRAMMETRICO DI INQUADRAMENTO GENERALE. IN giallo 46 Figura 2 - RILIEVO PROSPETTICO. IN GIALLO L’AREA DI INTERVENTO 46Figura 3 – Prospetto di facciata lato sud dell’edificio 47
Figura 4 – prospetto di facciata lato nord dell’edificio 47
Figura 5 – Cartello di cantiere 49
Figura 6 - fondazioni edificio con sistema a micropali e plinti di collegamento 50 Figura 7 –Particolari costruttivi micropali e plinti di fondazione 51 Figura 8 –particolare costruzione del plinto di fondazione 51
Figura 9 –Prospetto OVEST dell’edificio - via F. da Buti 52
Figura 10 – prospetto EST dell’edificio - lato chiesa 52
Figura 11 –prospetto NORD dell’edificio - lato stazione leopolda 53
Figura 12 –prospetto SUD dell’edificio -via A. vespucci 53
Figura 13 –pianta generale del complesso ricettivo 54
Figura 14 –pianta del piano terra. IN evidenza il sistema di aerazione pretemperata da passaggio in fondazione 55 Figura 15 –pianta e organizzazione ambienti del primo piano 56 Figura 16 –pianta e organizzazione ambienti del secondo piano 57 Figura 17 –Pianta copertura superiore terzo piano con installazioni di servizio 58 Figura 18 –Partizioni di facciata e pacchetti di tamponamento – piano terra 65 Figura 19 - Partizioni di facciata e pacchetti di tamponamento piano primo (PIANO TIPO) 66 Figura 20 - Caratteristiche prestazionali minime relativamente ai requisiti acustici dei serramenti secondo la norma di
prodotto EN 14351 82
Figura 21. La trasmissione del rumore negli impianti di scarico: 84 Figura 22. Influenza della portata di scarico sul livello di rumore aereo, 85 Figura 23. Influenza del diametro della colonna sul livello di rumore aereo 86 Figura 24. Influenza dell’altezza di caduta sul livello di rumore aereo 86 Figura 25. influenza della deviazione di colonna sul livello di rumore aereo 87 Figura 26. Installazione delle tubazioni all’interno del cavedio tecnico 88 Figura 27. Installazione delle tubazioni nel cavedio tecnico rivestito parzialmente con materiale fonoassorbente 89 Figura 28. Realizzazioni in opera di attraversamenti con guaina resiliente 89 Figura 29. Attraversamento di una soletta e di una parete 90
Figura 30. Allaccio alla colonna di scarico 90
Figura 31. Configurazione del piede di colonna 91
Figura 32 – Bocchetta tipo sistema di estrazione 92
Figura 33 – Sistema di canalizzazione circuito estrazione aria 92 Figura 34. Percentuale di insoddisfatti rapportata al tasso di ventilazione/OLF 102 Figura 35. Percentuale di insoddisfatti IN funzione della percezione in DECIPOL 102 Figura 36. INFLUENZA DEI RAGGI SOLARI NEL PERIODO INVERNALE 105 Figura 37. INFLUENZA DEI RAGGI SOLARI NEL PERIODO ESTIVO 106 Figura 38 – Installazione degli elementi schermanti frangisole in facciata 106 Figura 39. DIAGRAMMA SOLARE 3D CON POSIZIONE DEL SOLE ALL’equinozio, ore 12:30 107 Figura 40. DIAGRAMMA solare 3D con posizione del sole al solstizio d’estate, ore 12:30 107 Figura 41. Diagramma solare 3D con posizione del sole al solstizio d’inverno, ore 15:45 108 Figura 42. Sezione del fabbricato con percorsi di ventilazione 109 Figura 43. Comparazione delle temperature dell’aria pretemperata e outdoor 110 Figura 44. Particolari aperture areazione PLENUM di fondazionE 110 Figura 45. particolari aperture sistema DI IMMISSIONE nei locali interni 111 Figura 46 – PREDISPOSIZIONE DI UNITA’ VENTILANTI INTERNE (A SINISTRA) e sistema 111 Figura 47 –Posizione della canalizzazione del sistema raccolta e differenziazione rifiuti – 113 Figura 48 – Posizionamento dei contenitori per la raccolta differenziata in apposito locale al piano terra 114 Figura 49 – posizionamento dei contenitori nei locali alloggio e negli ambienti comuni con individuazione dei percorsi verso il punto di raccolta al piano dove è installato il sistema di canalizzazione dei rifiuti – piano primo 115 Figura 50 - posizionamento dei contenitori nei locali alloggio e negli ambienti comuni con individuazione dei percorsi verso il punto di raccolta al piano dove è installato il sistema di canalizzazione dei rifiuti – piano secondo 116 Figura 51 - Configurazione dello snodo viario di Piazza Guerrazzi 118 Figura 52 - RILIEVO PROSPETTICO. IN GIALLO L’AREA DI INTERVENTO 119 Figura 53 - SUperamenti dei limiti acustici riferiti al periodo diurno (6:00-22:00) 120 Figura 54 - Superamenti dei limiti ACUSTICI riferiti al periodo notturno (22:00-6:00) 120 Figura 55 - Stralcio di Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA) per l’area in oggetto 121
Figura 56 - RESTITUZIONE GRAFICA 3D DELLA MODELLAZIONE ACUSTICA ANTE-OPERAM (1/2) 123 Figura 57 - RESTITUZIONE GRAFICA 3D DELLA MODELLAZIONE ACUSTICA ANTE-OPERAM (2/2) 123 Figura 58 - SCHEMA DEI SENSI DI MARCIA NEL CONTESTO DEL QUARTIERE 124 Figura 59 - Rilievo aerofotogrammetrico di dettagliO con individuazione dei punti di misura 125
Figura 60 - Postazione di misura “M1” 125
Figura 61 - Postazione di misura “M2” 126
Figura 62 - RILIEVO STRUMENTALE DI TIPO SPOT, DURATA 40’, POSTAZIONE DI MISURA “M1” 127 Figura 63 - RILIEVO STRUMENTALE DI TIPO SPOT, DURATA 40’, POSTAZIONE DI MISURA “M2” 127 Figura 64 - PROFILO DELLO SCOSTAMENTO DEI LAeq orari dal livello 128 Figura 65 - PROFILO DELLO SCOSTAMENTO DEI LAeq orari dal livello 129 Figura 66 - Volumi orari utilizzati per lA VALIDAZIONE DELLE simulazioni diurna e notturna 130 Figura 67 - restituzione grafica dei RIsultati della simulazione dei livelli diurni ante operam 131 Figura 68 - restituzione grafica dei RIsultati della simulazione dei livelli notturni ante operam 132 Figura 69 - restituzione grafica dei RIsultati della simulazione 133 Figura 70 - restituzione grafica dei RIsultati della simulazione dei livelli 134
FIGURA 71 – POSIZIONE SITO N.1 – VIA B. CROCE (IN GIALLO IL COMPLESSO SCOLASTICO) 143
FIGURA 72 - POSIZIONE SITO N.2 – VIA G. GARIBALDI (IN GIALLO IL COMPLESSO SCOLASTICO) 145
FIGURA 73 - POSIZIONE SITO N.3 – C. MATILDE (IN GIALLO IL COMPLESSO SCOLASTICO, 147
FIGURA 74 - POSIZIONE SITO N.4 – VIA CORRIDONI (IN GIALLO IL COMPLESSO SCOLASTICO) 149
FIGURA 75 - POSIZIONE SITO N.5 – VIA FIORENTINA (IN GIALLO IL COMPLESSO SCOLASTICO) 151
FIGURA 76 - POSIZIONE SITO N.6 – VIA BETTI (IN GIALLO IL COMPLESSO SCOLASTICO) 153
FIGURA 77 - POSIZIONE SITO N.8 – VIALE BONAINI 155
FIGURA 78 - POSIZIONE SITO N.9 – VIA MATTEUCCI 157
FIGURA 79 - POSIZIONE SITO N.10 – VIA CRISPI 159 Figura 80– Matrice “A” delle corrispondenze tra parametri correttivi e contesti locali 164
Figura 81 – “At” Matrice trasposta di “A” 165
Figura 82 – Matrice B = 2AtA 166
Figura 83 – Vettore T 166
Figura 84 – Vettore C 166
Figura 85 – Matrice B-1 167
Figura 86 – Vettore X medio dei parametri correttivi incognita 167 Figura 87 - Particolare del Filtro in microfibra (FRECCIA ROSSA) posizionato nel preselettore 173 Figura 88 – catena strumentale installata per la determinazione delle polveri aerodisperse 173 Figura 89 – posizionamento dei sistemi aspiranti Airflow he NELLE POSTAZIONI DI MISURA 174 Figura 90 - posizionamento dei preselettori per le polveri pm10 e pm2,5 174
Figura 91 – pompa a lento flusso per campionamento btex 175
Figura 92 –catena strumentale per il campionamento dei BTEX 175 Figura 93 - particolare dei filtri utilizzati per la determinazione del PM2,5 176
Figura 94 – particolare dei filtri utilizzati per la determinazione del PM 10 176
Figura 95 – Particolare delle fiale con carboni attivi per la determinazione dei btex 177
Figura 96 – installazione strumenti di monitoraggio 177
Figura 97 –Posizione centraline fisse di monitoraggio aria 181 Figura 98 –centralinE di monitoraggio arpat – PIAZZA GUERRAZZI (A SINISTRA) 182 Figura 99. VALORI MEDI ANNUALI CONCENTRAZIONE PM10 (µG/MC) da centralina piazza del rosso. fonte: rapporti
annuali qualita’ dell’aria – arpat 182
Figura 100. VALORI MEDI ANNUALI CONCENTRAZIONE BTEX (µG/MC). 183 Figura 101. VALORI MEDI ANNUALI CONCENTRAZIONE BENZENE (µG/MC) da centralina piazza GUERRAZZI. fonte:
arpat 184
Figura 102 – installazione tipica di un punto di raccolta stradale. In mARRONE l’ORGANICO, IN BLU LA RACCOLTA
MULTIMATERIALE, L’indifferenziato in grigio 186
Figura 103 –distribuzione dei punti di raccolta di quartiere. IN giallo l’area sperimentale 188 Figura 104 – Disponibilità contenitori per kmq su territorio comunale 190 Figura 105 – capacità procapite cassonetti rsu per circoscrizione (in litri per abitante) 190 Figura 106. Efficienze certificate delle RD ai fini dell’applicazione del tributo per lo smaltimento in discarica (dati
REGIONE TOSCANA - 2006) 192
Figura 107 – stima della produzione di CO2 emessa durante la raccolta dei rifiuti 194 Figura 108 - Emissioni di CO2 in funzione dei litri di carburante 195 Figura 109 – autocompattatore TIPO utilizzato per il calcolo delle emissioni in atmosfera 195 Figura 110 - Particolare degli ancoraggi dei plinti di fondazione ai micropali 215
Figura 111 - Posizionamento armature di fondazionE 215
Figura 112 - Particolare fondazione colonna ascensori 216
Figura 113 - Vista d'insieme fondazione e impianti solaio piano terra 216 Figura 114 - Particolare impianti, canalizzazioni e armature per il posizionamento del solaio 217
Figura 115 - Particolare posa e materiali (pignatte e travetti tralicciati) 217 Figura 116 - Gettata dei pilastri sui plinti di fondazione 218
Figura 117 - Particolare dei travetti tralicciati 218
Figura 118 - Vista aerea pilastri e ponteggio per posa travetti tralicciati in laterocemento del solaio 219 Figura 119 - Vista d'insieme ordinate di pignatte e travetti con armatura in rete elettrosaldata 219 Figura 120 – Particolare elementi di giunzione tra travi e pilastri 220 Figura 121 - Particolare armatura travi e staffe di ancoraggio 220 Figura 122 - Particolare elementi di giunzione dei travetti sulle travi in c.a. 221 Figura 123 - Particolare canalizzazione del sistema di aereazione 221 Figura 124– Particolare canalizzazione del sistema di aereazione 222 Figura 125 - Altro particolare posizionamento sistema di canalizzazione 222
Figura 126 - Sistema di ancoraggi solaio - scale 223
Figura 127 - Armatura vano scale 223
Figura 128 - Vista armatura e posa solaio pinao secondo 224
Figura 129 - Particolare staffe di ancoraggio e trave in c.a. 224
Figura 130- Particolare ancoraggi e solaio in facciata 225
Figura 131 - Vista collegamenti tra solaio e colonna ascensori 225
Figura 132 -Armatura e posa vano scala al piano secondo 226
Figura 133 - Fasi preliminari al getto del solaio 226
Figura 134 - Getto del solaio in c.a. 227
Figura 135 - Vista d'insieme posa del solaio piano terzo 227 Figura 136 - Vista d'insieme posa del solaio piano terzo 228 Figura 137 - Particolare elementi di collegamento tra travetti e travi in c.a. 228 Figura 138 - Particolare elementi di collegamento tra travi e pilastri 229 Figura 139 - Staffe ed elementi di ancoraggio in tondino di ferro ad aderenza migliorata 229
Figura 140 - Particolare degli elementi di giunzione 230
Figura 141 - Trave in facciata esterna 230
Figura 142 - Particolare collegamento travetti solaio con pilastro 231 Figura 143 - Particolare collegamento tra trave in c.a. e pilastro 231 Figura 144 - Armatura elemento obliquo di copertura e sistema di aereazione 232 Figura 145 - Posa delle armature della copertura e canalizzazione sistema di aereazione interno 232
Figura 146 - Parete obliqua di facciata 233
Figura 147 - Vista esterna d'angolo parete obliqua 233
Figura 148 - Vista strutture portanti piano terra con canalizzazioni a pavimento 234 Figura 149 - Vista strutture locali su via Vespucci con canalizzazioni a pavimento 234 Figura 150 - Particolare della facciata obliqua dell'ingresso principale 235 Figura 151 - Elementi portanti atrio ingresso principale 235 Figura 152 - Vista locali piano terra ingresso principale con sistemi di aerazione a pavimento 236 Figura 153 - Vista locali comuni a piano terra con impianti di condizionamento 236
Figura 154 - Strutture portanti e solai del piano primo 237
Figura 155 - Particolare del massetto al piano primo 237
Figura 156 - Vista vano scale piano primo 238
Figura 157 - Strutture portanti e solaio piano primo 238
Figura 158 - Particolare interno parete di facciata obliqua al piano primo 239
Figura 159 - Strutture portanti e solaio piano secondo 239
Figura 160 - Particolare sistema di canalizzazione aerazione locali 240
Figura 161 - Strutture portanti e solaio piano secondo 240
Figura 162 - Sistema copertura obliqua piano secondo 241
Figura 163 - Particolare solaio sistema di copertura obliquo piano secondo 241
Figura 164 - Vista posa solaio copertura edificio 242
Figura 165 - Particolare armatura di collegamento in facciata 242
Figura 166 - Posa del solaio di copertura in laterizio 243
Figura 167 - Particolare elementi di collegamento con pilastro e travi 243 Figura 168 - Particolare armatura del trave e canalizzazione aerazione ambienti 244
Figura 169 - Armature di rinforzo copertura laterale 244
Figura 170 - Vista aerea superfice piana copertura edificio 245
Figura 171 – avanzamento lavori facciata lato nord 245
Figura 172 - particolare costruttivo del rivestimento facciata parete nord 246 Figura 173 - particolare pacchetto rivestimento parete sud 246 Figura 174 - particolare costruttivo rivestimenti atrio parete sud 247 Figura 175 - particolare costruttivo rivestimenti atrio parete sud 247 Figura 176 - particolare costruttivo cappotto rivestimento parete obliqua 248 Figura 177 - particolare costruttivo rivestimento parete loggiato sud 248
Figura 178 - particolare copertura del tetto 249 Figura 179 - particolare cappotto di rivestimento esterno parete ovest 249 Figura 180 - particolare cappotto di rivestimento esterno parete ovest 250 Figura 181 - particolare cappotto di rivestimento esterno parete ovest 250 Figura 182 - PARTICOLARE CAPPOTTO DI RIVESTIMENTO ESTERNO PARETE OVEST 251 Figura 183 - PARTICOLARE intonaco RIVESTIMENTO ESTERNO PARETE est 251
Indice delle Tabelle
Tabella 1 – elementi attuativi programmi di riqualificazione urbana 11 Tabella 2 – Possibili soluzioni di intervento per sottotema “acqua” 23 Tabella 3 – possibili soluzioni di intervento per sottotema “energia” 23 Tabella 4 - possibili soluzioni di intervento per sottotema “acustica” 24 Tabella 5 - possibili soluzioni di intervento per sottotema “aria” 24 Tabella 6 - possibili soluzioni di intervento per sottotema “rifiuti” 24Tabella 7 – Limiti di emissione ed immissione 26
Tabella 8 - Limiti previsti per infrastrutture stradali esistenti 27
Tabella 9 - Classificazioni degli ambienti abitativi 32
Tabella 10. Requisiti acustici degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici 32 Tabella 11. RISULTATI DELLA STIMA DELLE PRESTAZIONI ACUSTICHE DI FACCIATA 74 Tabella 12. Caratteristiche di fonoisolamento degli elementi vetrati 81 Tabella 13 – elenco dei principali materiali edili impiegati 99 Tabella 14. Concentrazioni di inquinanti nell’aria pulita e contaminata 100 Tabella 15. Concentrazioni di inquinanti nell’aria pulita e contaminata 101 Tabella 16. SCALA DI DECIPOL E livelli tipici di qualita’ dell’aria 103 Tabella 17. valori di ventilazione ottimali secondo norma UNI 10339 103
Tabella 18 – Tipologia di contenitori installati 113
Tabella 19 - Valori di riferimento relativi alla classe IV 121 Tabella 20 - Caratteristiche del fonometro integratore Solo di CLASSE 1 e del calibratore 126
Tabella 21 - Risultati flussi veicolari in transito 128
Tabella 22 - Scala di lesività di Cosa e nicoli 136
Tabella 23 – contributi peggiorativi stimati 140
TABELLA 24 – CONTEGGI DI TRAFFICO NORMALIZZATI 144
TABELLA 25 – CONTEGGI DI TRAFFICO NORMALIZZATI 146
TABELLA 26 – CONTEGGI DI TRAFFICO NORMALIZZATI 148
TABELLA 27 – CONTEGGI DI TRAFFICO NORMALIZZATI 150
TABELLA 28 – CONTEGGI DI TRAFFICO NORMALIZZATI 152
TABELLA 29 – CONTEGGI DI TRAFFICO NORMALIZZATI 154
TABELLA 30 – CONTEGGI DI TRAFFICO NORMALIZZATI 156
TABELLA 31 – CONTEGGI DI TRAFFICO NORMALIZZATI 158
TABELLA 32 – CONTEGGI DI TRAFFICO NORMALIZZATI 160 Tabella 33 – Criticità selezionate come parametri correttivi 163 Tabella 34 – Postazionidi misura come contesti locali selezionati 163 Tabella 35 – Validazione del modlelo con le migliori stime ottenibili dalle differenze tra i livelli misurati e quelli attesi 169
Tabella 36 – campionamento qualità dell’aria 172
Tabella 37 - dati meteo mese di maggio 2011 178
Tabella 38 – risultati indagine sperimentale su campioni di pm10 179
Tabella 39 – risultati indagine sperimentale su campioni di pm2.5 179
Tabella 40 – RISULTATI INDAGINE SPERIMENTALE SU CAMPIONI DI BTEX 179 Tabella 41 – capacità media dei dispositivi di raccolta (FONTE: GEOFOR SPA - 2008) 186 Tabella 42 –Assetto delle installazioni stradali sul territorio comunale per tipologia di rifiuto (dati Geofor spa, anno 2006)
189 Tabella 43 – individuazione dei punti di raccolta con distanze rispetto 191 Tabella 44 – Sintesi efficienza raccolta differenziata anno 2011 (dati fonte geofor spa) 192 Tabella 45 – dati raccolta differenziata bacino geofor (fonte geofor spa - 2011) 193
Bibliografia
AA.VV. - Contratti di quartiere II - Linee guida per la costruzione partecipata dei contratti di quartiere AA. VV. Dossier Costruire – L’architettura di qualità dei quartieri di edilizia popolare in Italia: soluzioni compatibili per la riqualificazione tecnologica e ambientale”
AA. VV., Edilizia residenziale pubblica ecocompatibile, Atti del Convegno Internazionale, Luciano editore, Napoli, 2002
Acocella A., L’architettura dei luoghi, Laterconsult, Roma, 1992
Alulli M. (2010) - Le Politiche Urbane in Italia - Tra adattamento e frammentazione. Ed. CITTALIA - Fondazione ANCI Ricerche.
ANIT – Manualetto di acustica edilizia
ANPA, (2004) – Sviluppo ed uso di metodologie per la stima delle emissioni atmosferiche da trasporto stradale in Italia su scala provinciale
ARPAT Dip. Provinciale di Pisa, Unità Operativa Prevenzione e Controlli Ambientali Integrati Settore Monitoraggio della Qualità dell'Aria – Rapporto annuale sulla qualità dell’aria. Anno 2000, 2002, 2005,2006, 2007, 2008, 2009
Bargiggia F., Bricocoli M. (a cura di), Politiche per la casa e strumenti di riqualificazione urbana. I
Contratti di Quartiere II in Lombardia, 2005
Bruel & Kjaer – Il controllo di rumori e vibrazioni: tecniche di previsione e d’intervento Callegari A., Franchini A.– Rassegna degli effetti derivanti dall’esposizione al rumore
Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile (Carta di Aalborg) -Conferenza europea sulle città sostenibili tenutasi ad Aalborg, Danimarca il 27 maggio 1994) – e succ. Aalborg Commitments
Carter NL, Hunyor SN, Crawford G, Kelly D, Smith AJ. Environmental noise and sleep-a study of arousals, cardiac arrhythmia and urinary catecholamines. Sleep 1994; 17: 298-307.
Caserini S., Seminati P. (2005)- Impatto sull’inquinamento atmosferico dei mezzi pubblici per il trasporto delle persone e per la raccolta di RSU a Brescia. Quaderno – serie Ricerca CRASL/033/R19/2005
Cellai G., Raffaellini G., Secchi S. - principali sorgenti di rumore negli alberghi: analisi delle criticità e possibili soluzioni
Città europee sostenibili" del Gruppo di esperti sull'ambiente urbano.
Pubblicato dalla Commissione europea - DG XI Ambiente, Sicurezza nucleare e Protezione civile IT/11/96/01490101.P00 (EN)
Comune di Pisa Assessorato all’Urbanistica ed Edilizia Privata (2009) – Regolamento Edilizio, Norme per l’edilizia sostenibile testo integrato con gli emendamenti approvati dalla 1° Commissione Consiliare nella seduta del 18.09.2009 approvato con delibera Consiglio Comunale del 24.09.2009 n. 55
Comune di Pisa – Convenzione per l’attuazione di interventi sperimentali nel settore dell’edilizia residenziale sovvenzionata da realizzare nell’ambito del Programma di Recupero Urbano denominato “Contratto di Quartiere”
Comune di Pisa – Capitolato d’oneri, per l’attuazione degli interventi sperimentali di edilizia residenziale
Comune di Pisa e Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (A.R.D.S.U.) – Approvazione della convenzione per la gestione ad uso residenza universitaria dell’immobile di edilizia sperimentale in Pisa, via F. da Buti, compreso nel contratto di quartiere di Porta Fiorentina
Comune di Pisa e Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (A.R.D.S.U.) – Comunicazione disponibilità alla gestione dell’edificio residenziale sperimentale ubicato in via F. da Buti. Prot. 7824 del 28/08/2003
Comune di Pisa, Settore Uso ed Assetto del Territorio – Progetto di edificio di edilizia sperimentale posto in via F. da Buti, Pisa. Relazione generale.
Comune di Pisa, Settore Uso ed Assetto del Territorio – Progetto di edificio di edilizia sperimentale posto in via F. da Buti, Pisa. Relazione su impianti e materiali speciali per l’edilizia sperimentale. Comune di Pisa (2006), Rapporto Ambientale del Comune di Pisa
Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici – Presidente Comitato per l’edilizia residenziale n. 238 del 22.10.1997, registrato alla Corte dei Conti in data 27.11.1997, e pubblicato in G.U. n. 24 del 30.01.1998 e n. 119 del 25.05.1998
Delibera CIPE 27/10/1988: Programmi integrati di intervento D.M. 8/10/1998: P.R.U.S.S.T.
D.M. 21/12/1994: Programma di Riqualificazione urbana (PRiU) D.M. 22/10/1997: Contratto di quartiere
EC working Group on Particulate Matter Guidance to member states on PM10 monitoring and intercomparison with the reference method. Draft Final Report, June 2002
Edilizia Popolare, numero monografico “I contratti di quartiere”, n. 262/262, gennaio/giugno 1999
Fattinnanzi E., Rosati P., Manfreda S., Progetti di edilizia residenziale. La riqualificazione urbana, DEI, Roma, 2000
Garcia AM., Garcia A. Occupational noise as a cardiovascular risk factor. Schriftenr Ver Wasser Boden Lufthyg 1993; 88: 212-22.
Green Paper on the Urban Environment – COM(90) 218 Final – Brussel 27/06/1990 Gregotti V., “Modificazioni”, Casabella, n. 498/499, gennaio/febbraio 1984
Guida ai programmi di sperimentazione – Interventi con finalità sperimentali. Legge 457/78 art. 2 lett. f), Programmazione E.R.P. 1992-1995
Habitat II - Parere del Comitato delle regioni in merito alla «Seconda Conferenza delle Nazioni Unite sugli insediamenti umani - Istanbul 1996; Agenda 21 a livello regionale e locale» CdR 66/96 Gazzetta ufficiale n. C 337 del 11/11/1996 pag. 0034
Health Concil of Netherlands. Public health impact of large airports.1999
Heinonen-Guzejev M, Vuorinen HS, Mussalo-Rauhamaa H, Heikkilä K, Koskenvuo M, Kaprio J. Genetic component of noise sensitivity. Twin Res Hum Genet 2005; 8: 245-249.
Hessel PA, Sluis-Cremer GK. Occupational noise exposure and blood pressure: longitudinal and cross-sectional observations in a group of underground miners. Arch Environ Health 1994; 49: 128-134. ISPESL – Metodologie ed interventi tecnici per la riduzione del rumore negli ambienti di lavoro - Manuale di buona pratica
Legambiente (2006) – “PM10 – Istruzioni per l’uso” Legge 1402/1951: Piano di Ricostruzione
Legge 167/1962: Piano di Zona per l’edilizia economica e popolare
Legge 765/1967: Obbligo della Licenza edilizia e istituzione dei Piani di lottizzazione convenzionata con introduzione degli standard urbanistici
Legge 457/1978: Piano di Recupero dell’edilizia
Legge 296/2006-finanziaria 2007,integrata dalla legge 244/2007-finanziaria 2008) - Zone franche urbane
Legge 203/1991: Programmi integrati di intervento Legge 179/1992: Programmi integrati di intervento (PII) Legge 493/1993: Programma di Recupero Urbano (PRU) Legge 266/1997: Aree di degrado urbano
Malighetti L. E., Recupero edilizio e sostenibilità, Sole 24 ore, Milano, 2004
Martorana C., Becherini S., “Assorbimento ed isolamento acustico negli edifici”, Maggioli editore, pag. 100
Melis P. (2010) - La valutazione della qualità globale degli edifici residenziali nella programmazione degli interventi di riqualificazione alla scala del patrimonio edilizio. Dottorato di ricerca Settore scientifico disciplinare di afferenza ICAR 11, Ingegneria Edile, Università degli Studi di Cagliari
Novelli P. (2012) – Appunti del Corso “Certificazione Energetica degli Edifici” ACEER Toscana Novo M., Restelli S., Saibene F., Novo S. – Acustica Edilizia
Oliaro P. – Controllo del rumore degli impianti tecnologici.
Passchier-Vermeer W et Passchier WF. Noise exposure and public health. Environ Health Perspect 2000; 108: 123-131.
Quadro d’Azione per lo sviluppo sostenibile - 28.10.1998 COM(1998) 605 finale
Regione Toscana - Direzione Generale del Diritto alla Salute e delle Politiche di Solidarietà e Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali (2006) L’ACUSTICA IN EDILIZIA
LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI Requisiti acustici passivi degli edifici. D.P.C.M. 05/12/97
Schema di sviluppo dello Spazio europeo – “Verso uno sviluppo territoriale equilibrato e durevole del territorio dell’Unione Europea”. Consiglio informale dei Ministri responsabili della gestione del territorio, Potsdam, Maggio 1999
Rognini P. – Rumore e salute
Rossi G. Ing. (2003) – Appunti dal Corso di Tecnica del Controllo Ambientale. Cap. 15 – Qualità dell’aria nello spazio confinato
Srivastava AK, Gupta BN, Bihari V, Mathur N, Kumar P, Sharma RP, Bhargava SK. A study of extra-auditory effects of noise. Biomed Environ Sci 1994; 7: 35-40.
Secchi S. – Stima delle prestazioni acustiche passive degli edifici e dei loro componenti
Solarino A., “Riqualificazione urbana e processi di trasformazione”, Edilizia Popolare, n. 267-268, luglio/dicembre 2000
Spagnolo R.– Manuale di acustica applicata - Utet
Talbott EO, Findlay RC, Kuller LH, Lenkner LA, Matthews KA, Day RD, Ishii EK. Noise-induced hearing loss: a possible marker for high blood pressure in older noise-exposed populations. J Occup Med 1990; 32: 690-697
Tomei G., Anzani M.F., Casale T., Tomei Fa., Piccoli F., Cerratti D., Paolucci M., Filippelli C., Fioravanti M., Tomei Fr., (2009) - Effetti extrauditivi del rumore. G Ital Med Lav Erg 2009; 31:1, 37-48. http://gimle.fsm.it
Towards an Urban Agenda in the European Union - Brussels, 06.05.1997 COM(97)197 final
Valentini G. (2007) - Le detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente nel 20071 - ENEA, Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Globali
e Sviluppo Sostenibile Siti Internet www.minambiente.it/sito/settori_azione/iar/inquinamento_atmosferico/qualita_aria/metodi_misure_part icolato.asp http://europa.eu.int/cgi-bin/eur-lex/udl.pl?COLLECTION=lif&SERVICE=eurlex &REQUEST=Seek-Deliver&GUILANGUAGE=en&LANGUAGE=en&DOCID=399L0030 http://www2.unipr.it/~bottarel/epi/cause/ris_rel.htm http://europa.eu.int/comm/environment/air/pdf/pp_pm.pdf http://europa.eu.int/comm/environment/air/pdf/finalwgreporten.pdf
Modelli Acustici
1) Linee guida WG – AEN “Good practice guide for strategic noise mapping
and the production of associated data on noise exposure”
(ver. 2 del 13 gennaio 2006)
I contenuti delle linee guida utilizzate, che non rappresentano delle raccomandazioni o indicazioni di un manuale da seguire tassativamente in fase di mappatura, costituiscono al contrario una serie di avvertenze tecniche in merito a specifiche problematiche applicative della Euopean Noise Directive 2002/49CE (END) originariamente segnalate dagli stati membri. Le Linee Guida sono organizzate in tre capitoli principali e in una serie di appendici:
Il Capitolo 2 presenta una trattazione su argomenti generali legati alle sorgenti di rumore, alla popolazione e ai ricettori.
Il Capitolo 3 contiene una introduzione e una discussione sull’accuratezza che può derivare dall’uso degli strumenti di lavoro (Toolkits) indicati nel Capitolo 4.
Infine il Capitolo 4 contiene 21 Toolkits che forniscono esempi su come trattare gli argomenti richiesti dalla END.
WG–AEN consiglia di fare tutto il possibile per ottenere dati reali ed accurati sulle sorgenti di rumore pur nella consapevolezza che sarà necessario trovare un bilanciamento tra l’esigenza di rendere omogenea la mappatura in tutta Europa e la flessibilità richiesta dagli Stati membri per venire incontro alle necessità nazionali.
La guida nasce per chiarire alcuni aspetti della norma che lasciano spazio a diverse interpretazioni; come riportato nel documento la speranza è che lo stesso possa essere un supporto per i vari rounds previsti per la mappatura acustica strategica (“strategic noise mapping”).
Al di là delle analisi di tipo tecnico riportate dal documento relativamente alla possibile interpretazione di certi aspetti della direttiva europea, particolarmente utili sono i toolkit che consentono di ipotizzare i valori di alcuni parametri in mancanza di informazioni specifiche. Per ogni informazioni utilizzata viene associato un indicatore di complessità, uno di accuratezza ed uno di costo economico.
2) Modello NMPB96
Il modello utilizzato al fine di caratterizzare i livelli acustici è il francese NMPB96 "Nouvelle Methode pour la Prevision de Bruit", implementato da Istituti francesi costituenti i Servizi Tecnici del “Ministère de l’Equipement” (CSTB, SETRA, LCPC, LRPC). Il metodo è rivolto esclusivamente alla modellazione del rumore da traffico stradale, e le sue caratteristiche salienti del NMPB sono:
la possibilità di modellare il traffico stradale con dettagli relativi al numero di corsie, flussi di traffico, caratteristiche dei veicoli, profilo trasversale delle strade, altezza delle sorgenti, etc.;
l’attenzione rivolta alla propagazione su lunga distanza;
la definizione di due diverse condizioni meteorologiche standard, definite come “condizioni favorevoli alla propagazione” e “condizioni acustica mente omogenee”, allo scopo di arrivare ad una definizione di previsione dei livelli sonori sul lungo periodo, come del resto prescritto dalla Direttiva 2002/49/CE.
Per modellare completamente il traffico stradale occorre quindi introdurre le seguenti informazioni:
- Flusso orario di veicoli leggeri e veicoli pesanti; - Velocità dei veicoli leggeri e pesanti;
- Tipo di traffico (continuo, pulsato, accelerato, decelerato); - Numero di carreggiate;
- Distanza del centro della carreggiata dal centro strada; - Profilo della sezione stradale.
Per quanto riguarda i dati meteo relativi ai singoli siti, la NMPB prevede che siano ottenuti in più modi alternativi:
se i livelli sonori in condizioni di propagazione favorevole rispettano i limiti di legge, si è certi che tali limiti saranno rispettati anche nel lungo periodo. Dunque non vi è necessità di affinare l’analisi meteorologica del sito in esame;
se i livelli sonori in condizioni di propagazione favorevole e in condizioni omogenee sono abbastanza simili, le imprecisioni sulla conoscenza delle rispettive presenze meteorologiche avranno poca influenza sul livello sonoro di lungo termine. Dunque, anche in questo caso non sarà necessario affinare l’analisi meteo del sito;
se non si ricade nei due casi precedenti occorrerà verificare le caratteristiche morfologiche del sito. L’analisi dovrà comprendere le seguenti caratteristiche:
o se il sito è relativamente piatto e orizzontale, con poca vegetazione alta (sono ammessi alberi isolati);
o se vi è assenza di oggetti di dimensioni importanti in rapporto alle dimensioni della zona di propagazione;
o se vi è assenza di grandi masse d’acqua (laghi, fiumi…); o altitudine del sito inferiore a 500 m s.l.m.
Deve inoltre essere considerato che:
La sorgente viene localizzata a 0.5 m di altezza dal piano stradale. La distanza di riferimento del livello di emissione è a 30 m dal ciglio stradale ad un’altezza di 10 m.
Il livello di emissione diminuisce con la velocità su valori bassi di transito, rimane costante per velocità medie e aumenta per velocità alte.
Le categorie di veicoli prese in considerazione sono due: veicoli leggeri (GVM fino a 3.5 tonnellate) e veicoli pesanti (GVM superiore a 3.5 tonnellate).
Non sono previsti valori di volumi di traffico caratteristici in funzione della categoria della strada e dell’intervallo di riferimento. Vengono invece distinte quattro tipologie di flusso veicolare:
“Fluid continuous flow” per velocità all'incirca costanti;
“Pulse continuous flow” per flusso turbolento con alternanza di accelerazioni e decelerazioni; “Pulse accelerated flow” con la maggior parte dei veicoli in accelerazione;
“Pulse decelerated flow” con la maggior parte dei veicoli in decelerazione.
La pavimentazione stradale considerata è di tipo standard, ma sono apportabili correzioni compatibili con la ISO 11819-1 in funzione del tipo di asfalto e delle velocità.
L’influenza della pendenza della strada è inclusa nel normogramma. Sono distinti tre casi: pendenza fino al 2%, pendenza superiore al 2% in salita e pendenza superiore al 2% in discesa.
Si precisa che, date le condizioni locali Italiane, la versione attuale di NMPB-Routes-96 citata nella norma francese XPS 31-33, può tendenzialmente sovrastimare le emissioni del parco circolante, in misura maggiore nel Nord e Centro Italia rispetto al Sud Italia.
3) Software di simulazione
Per le simulazioni ed il calcolo dei parametri previsti da normativa si è fatto uso di un software, che consente di predisporre il DGM (Digital Ground Model) a partire da input in formati CAD-compatibili con informazioni vettoriali, implementando un sistema di coordinate tridimensionale.
Il modello consente di inserire gli edifici, con le relative quote rispetto al piano campagna e di caratterizzare le sorgenti, in termini di geometria del tracciato, caratteristiche della pavimentazione e parametri di traffico.
In particolare tutte le simulazioni sono state effettuate nella seguente configurazione di calcolo: 1. Riflessioni: sono state considerate riflessioni del 3° ordine sulle superfici riflettenti; 2. Raggio di ricerca delle sorgenti: 3000 metri;
3. Angolo di ricerca delle sorgenti: 360°; 4. Incremento angolare: 1°;
5. Diffrazione: abilitata l'opzione che tiene conto della diffrazione laterale;
6. Calcolo di mappe isofoniche in pianta: maglia quadrata a passo 15x15 metri in presenza di ostacoli, 60x60 m in campo libero con metodo di calcolo grid noise map;
7. Condizioni meteo come definite dalle Linee guida WG – AEN versione 2.0, secondo cui le condizioni di propagazione "favorevole" al ricettore si verificano nelle seguenti aliquote:
- 50% del tempo, relativamente al periodo DAY; - 75% relativamente al periodo EVENING; - 100% relativamente al periodo NIGHT.