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Tracce di calcolo numerico

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Academic year: 2021

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(1)

Tracce di calcolo numerico

1

Prof. Marco Vianello - Dipartimento di Matematica, Universit` a di Padova aggiornamento: 18 aprile 2020

3 Interpolazione e approssimazione

3.1 Interpolazione polinomiale

1. problema algebrico dell’interpolazione (costruzione): dati n + 1 punti (x

i

, f (x

i

)), i = 0, . . . , n, sul grafico di una funzione f : [a, b] → R, determinare se esiste ed `e unica una funzione f

n

in una opportuna famiglia di funzioni F

n

, tale che

f

n

(x

i

) = f (x

i

) , i = 0, . . . , n

(nel caso di F

n

= P

n

, lo spazio vettoriale dei polinomi di grado ≤ n, si parla di interpolazione polinomiale, e chiameremo Π

n

(x) = f

n

(x) il polinomio interpolatore) 2. problema analitico dell’interpolazione (convergenza): per quali scelte dei nodi {x

i

} e

in quali ipotesi su f si ha convergenza uniforme degli interpolatori, cio`e dist(f

n

, f ) = max

x∈[a,b]

|f

n

(x) − f (x)| → 0 , n → ∞ ?

3. perch´e il polinomio interpolatore Π

n

(x) di grado ≤ n di una funzione f su n + 1 nodi distinti {x

0

, x

1

, . . . , x

n

} `e unico?

(traccia: se esistessero due polinomi interpolatori distinti, la loro differenza si an- nullerebbe in tutti i nodi e per il teorema fondamentale dell’algebra ...)

4. si mostri che Π

n

(x) =

n

X

i=0

f (x

i

) ℓ

i

(x) , ℓ

i

(x) = (x − x

0

) . . . (x − x

i−1

)(x − x

i+1

) . . . (x − x

n

) (x

i

− x

0

) . . . (x

i

− x

i−1

)(x

i

− x

i+1

) . . . (x

i

− x

n

)

`e il polinomio interpolatore su n + 1 nodi distinti {x

0

, x

1

, . . . , x

n

} (si tratta della cosiddetta “forma di Lagrange” del polinomio interpolatore; siccome ℓ

i

(x

j

) = δ

ij

, ...) 5. il problema di interpolazione polinomiale di grado n su n + 1 nodi `e equivalente al sistema lineare V a = y, dove V = (v

ij

) = (x

ji

), 0 ≤ i, j ≤ n `e detta “matrice di Vandermonde” dei nodi di interpolazione, a = (a

0

, . . . , a

n

)

t

e y = (y

0

, . . . , y

n

)

t

, y

i

= f (x

i

)

6. forma di Lagrange dell’errore di interpolazione di grado n per f ∈ C

n+1

[a, b] (si noti l’analogia con il resto della formula di Taylor):

E

n

(x) = f (x) − Π

n

(x) = f

(n+1)

(η)

(n + 1)! (x − x

0

) . . . (x − x

n

) dove η ∈ int(x, x

0

, . . . , x

n

)

(∗ traccia della dimostrazione (facolt.): si utilizzi la funzione (di variabile z) G(z) = E

n

(z) − ω(z)(E

n

(x)/ω(x)), x 6∈ {x

0

, . . . , x

n

} fissato, dove ω(z) = (z − x

0

) . . . (z − x

n

), e si applichi ripetutamente il teorema di Rolle)

1

argomenti e quesiti contrassegnati da

sono pi` u impegnativi, se non si `e in grado di fare la dimostrazione

bisogna comunque sapere (e saper usare) gli enunciati e capire di cosa si sta parlando

(2)

7. con la forma di Lagrange dell’errore di interpolazione polinomiale di grado n per f ∈ C

n+1

[a, b], si dimostra che dist(Π

n

, f ) ≤ max

x∈[a,b]

{|f

(n+1)

(x)|} (b − a)

n+1

/(n + 1)!, e che nel caso di nodi equispaziati dist(Π

n

, f ) ≤ max

x∈[a,b]

{|f

(n+1)

(x)|} h

n+1

/(4(n + 1)) dove h = (b − a)/n (dim. non richiesta); perch´e da questa stime non si pu` o dedurre la convergenza per f ∈ C

[a, b]? (si pensi al controesempio di Runge, f (x) = 1/(1+x

2

), x ∈ [−5, 5], in cui accade che dist(Π

n

, f ) → ∞, n → ∞; in figura i grafici della funzione di Runge e del polinomio interpolatore di grado 10 su 11 nodi equispaziati, si notino le oscillazioni dell’interpolatore verso gli estremi)

−5 −4 −3 −2 −1 0 1 2 3 4 5

−0.5 0 0.5 1 1.5 2

8. interpolazione di Chebyshev: abbiamo visto che in generale i polinomi interpolatori non convergono alla funzione campionata (controesempio di Runge su nodi equis- paziati); scelte speciali dei nodi per` o assicurano tale convergenza, `e il caso ad esempio dell’interpolazione polinomiale sui nodi di Chebyshev

x

i

= b − a

2 cos  iπ n



+ b + a

2 , 0 ≤ i ≤ n ,

si noti che tali nodi, che corrispondono alla proiezione su [a, b] di punti equispaziati sulla semicirconferenza di centro (a + b)/2 e raggio (b − a)/2, non sono equispaziati ma si accumulano pi` u rapidamente agli estremi dell’intervallo; si pu` o dimostrare (dim.

non richiesta) che, detto Π

Chebn

(x) il polinomio interpolatore sui nodi di Chebyshev, per ogni f ∈ C

k

[a, b], k > 0, esiste una costante c

k

tale che

dist(Π

Chebn

, f ) = max

x∈[a,b]

Chebn

(x) − f (x)| ≤ c

k

log(n) n

k

,

e quindi si ha convergenza uniforme per n → ∞ (in particolare per la funzione del controesempio di Runge)

9. si mostri che la “risposta alle perturbazioni” su f dell’interpolazione polinomiale `e legata alla quantit` a Λ

n

= max

x∈[a,b]

P

n

i=0

|ℓ

i

(x)| (costante di Lebesgue), dove gli {ℓ

i

} sono i polinomi elementari di Lagrange; si osservi che Λ

n

dipende solo dai nodi di interpolazione

(traccia: si utilizzi la forma di Lagrange del polinomio interpolatore, detto ˜ Π

n

(x) = P

n

i=0

f (x ˜

i

)ℓ

i

(x) il polinomio interpolatore sui dati perturbati { ˜ f (x

i

)} dove | ˜ f (x

i

) −

f (x

i

)| ≤ ε, si ha | ˜ Π

n

(x) − Π(x)| ≤ . . . ≤ εΛ

n

)

(3)

10. `e noto che per qualsiasi distribuzione di nodi la costante di Lebesgue ha crescita almeno logaritmica, Λ

n

≥ c

1

log n, che per i nodi equispaziati Λ

n

∼ c

2nlog n2n

(instabilit`a), mentre per i nodi di Chebyshev Λ

n

= O(log n) (c

1

e c

2

sono opportune costanti) 11. ∗ (approfondimento facoltativo per matematici) dati n + 1 nodi distinti in [a, b], si

consideri l’operatore lineare (verificare la linearit` a) L

n

: (C[a, b], k · k

) → (P

n

, k · k

), L

n

f 7→ Π

n

(che manda f nel polinomio interpolatore); si osservi che per l’unicit` a dell’interpolatore L

n

p = p ∀p ∈ P

n

; si dimostri che `e continuo verificando che vale la stima

kL

n

f k

≤ Λ

n

kf k

,

ovvero kL

n

k ≤ Λ

n

(in realt` a si pu` o provare che kL

n

k = Λ

n

) e si ottenga la stima di errore

kf − L

n

f k

≤ (1 + Λ

n

) kf − p

n

k

dove p

n

`e il cosiddetto polinomio di migliore approssimazione uniforme di f in P

n

su [a, b], ovvero kf − p

n

k

= min

p∈Pn

kf − pk

(traccia per la stima di errore: kf − L

n

f k

≤ kf − p

n

k

+ kp

n

− L

n

p

n

k

+ kL

n

p

n

− L

n

f k

= kf − p

n

k

+ kL

n

p

n

− L

n

f k

≤ . . .)

osservazione: se f ∈ C

k

[a, b] si ha kf − p

n

k

= O(n

k

) (teorema di Jackson), che insieme al punto 10 sulla crescita della costante di Lebesgue implica il risultato di convergenza uniforme dell’interpolazione di Chebyshev al punto 8

3.2 Interpolazione polinomiale a tratti

1. nell’interpolazione polinomiale a tratti di grado s su x

0

= a < x

1

< . . . < x

n

= b, dove n `e multiplo di s, si costruisce una funzione continua Π

cs

(x) tale che Π

cs

(x) sia il polinomio interpolatore di grado fissato s sui nodi x

ks

, x

ks+1

, . . . , x

(k+1)s

, 0 ≤ k ≤

ns

−1 (si osservi che Π

cs

(x) si ottiene “incollando” per continuit` a pezzi polinomiali e che in generale i punti di raccordo x

ks

sono punti angolosi della funzione interpolante) 2. si dimostri che l’interpolazione lineare a tratti (s = 1, disegnarla) converge uniforme-

mente per f ∈ C

2

[a, b] con un errore O(h

2

), dove x

0

= a < x

1

< . . . < x

n

= b, h = max

i

∆x

i

, ∆x

i

= x

i+1

− x

i

, i = 0, . . . , n − 1

(traccia: si utilizzi su ogni intervallino [x

i

, x

i+1

] la stima dell’errore di interpolazione polinomiale di grado 1)

3. ∗ si dimostri che l’interpolazione quadratica a tratti (s = 2, disegnarla) converge uniformemente per f ∈ C

3

[a, b] con un errore O(h

3

), dove h = max

i

∆x

i

; c’`e qualche vincolo sul numero di nodi? si utilizzi poi la stima trovata per decidere a priori quanti nodi usare nell’interpolazione quadratica a passo costante di f (x) = sin (x) in [0, π]

per avere un errore < 10

8

(traccia: si utilizzi localmente la stima dell’errore di interpolazione polinomiale di grado 2)

4. nell’interpolazione spline di grado s su x

0

= a < x

1

< . . . < x

n

= b, si cerca S

s

C

s−1

[a, b] tale che S

s

ristretta a [x

i

, x

i+1

] sia un polinomio di grado al pi` u s e S

s

(x

i

) =

f (x

i

), 0 ≤ i ≤ n; chi sono le incognite in questo problema, quante sono le equazioni

(vincoli)? nel caso cubico, come si ottiene un sistema quadrato?

(4)

5. `e noto che se f ∈ C

4

[a, b], dist(S

3(j)

, f

(j)

) = O(h

4−j

), 0 ≤ j ≤ 3 (le derivate di S

3

non sono per` o interpolanti)

6. nella prima figura i grafici della funzione di Runge e delle spline interpolanti lineare e cubica (tratteggiata) su 11 nodi equispaziati, nella seconda figura un particolare

−5 −4 −3 −2 −1 0 1 2 3 4 5

−0.5 0 0.5 1 1.5 2

−1.50 −1 −0.5 0 0.5 1 1.5

0.5 1 1.5

3.3 Approssimazione polinomiale ai minimi quadrati

1. dato un campionamento {(x

i

, y

i

)}, y

i

= f (x

i

), 1 ≤ i ≤ N , nell’approssimazione ai minimi quadrati invece di interpolare si cerca un polinomio p di grado m < N (tipicamente m ≪ N ) tale che la somma degli scarti quadratici P

N

i=1

(y

i

− p(x

i

))

2

sia minima, ovvero si risolve il problema di minimo in m + 1 variabili a = (a

0

, . . . , a

m

)

min

a∈Rm+1 N

X

i=1

(y

i

− (a

0

+ a

1

x

i

+ . . . + a

m

x

mi

))

2

che ha soluzione unica, calcolabile risolvendo il sistema lineare V

t

V a = V

t

y, dove

V = (v

ij

) = (x

ji

), 1 ≤ i ≤ N , 0 ≤ j ≤ m `e una matrice di Vandermonde rettangolare

N × (m + 1) e V

t

V `e una matrice (m + 1) × (m + 1) simmetrica e definita positiva

(5)

(traccia: si tratta della soluzione ai minimi quadrati del sistema sovradeterminato V a = y, si veda la sezione di Algebra Lineare Numerica)

2. ∗ detto L

m

il polinomio dei minimi quadrati, si pu` o dimostrare (dim. non richiesta) che se h = max

i

∆x

i

≤ θ(b − a)/m

2

, 0 < θ < 1, allora per ogni f ∈ C

k

[a, b], k > 1, esiste una costante c

k

tale che dist(L

m

, f ) = max

x∈[a,b]

|L

m

(x) − f (x)| ≤ c

k

m

1−k

3. in figura il polinomio dei minimi quadrati di grado m = 8 (puntini) e di grado m = 10

(tratteggio), ottenuti da un campionamento con rumore su N = 200 punti (linea frastagliata) della funzione sin(10x) in [−1, 1] (linea continua)

−1 −0.8 −0.6 −0.4 −0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1

−2

−1.5

−1

−0.5 0 0.5 1 1.5

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