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Centro Studi CNA Osservatorio Mercato del Lavoro

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Academic year: 2021

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Ufficio Stampa

1

Confederazione Nazionale

dell’Artigianato e della Piccola

e Media Impresa

Sede Nazionale Sede di Bruxelles

00162 Roma – Piazza Mariano Armellini, 9/A B - 1000 Bruxelles - Rue du Commerce, 124 Tel. (06) 441881 - 44188241 Tel. + 322 2307442-429

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Centro Studi CNA

Osservatorio Mercato del Lavoro

PICCOLE IMPRESE. CNA:

IN NOVE MESI OCCUPAZIONE AUMENTATA DEL 2,5 PER CENTO

UNA IMPRESA SU SETTE HA ASSUNTO

(2)

L’Osservatorio del lavoro della CNA riferito al mese di settembre 2015 conferma l’aumento degli occupati nell’artigianato e nelle piccole imprese.

1. Dinamica dell’occupazione

L’Osservatorio del lavoro della CNA monitora mensilmente l'andamento dell’occupazione, analizzando i dati su un campione di circa 20.500 micro e piccole imprese che occupano circa 125.000 dipendenti.

L'Osservatorio fornisce un quadro esaustivo sull'andamento dell’occupazione, sulla base dei dati relativi alle assunzioni, alle cessazioni e ai lavoratori in forza suddivisi per le principali tipologie contrattuali.

Il grafico che segue evidenzia, nei primi nove mesi del 2015, un aumento dell’occupazione del 2,5 % segnando, a settembre, una importante inversione di tendenza rispetto allo stesso periodo del 2014 che, se fosse confermata negli ultimi mesi dell’anno, rappresenterebbe un indicatore significativo di progressivo superamento della crisi occupazionale.

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Nel mese di settembre si registrano 3.160 occupati in più rispetto al dato di dicembre 2014. Ciò equivale a dire che 1 impresa su 7 ha aumentato di una unità lavorativa il proprio organico aziendale.

Nei primi nove mesi dell’anno, infatti, le imprese osservate hanno assunto 27.858 dipendenti (27.042 nel 2014) mentre le cessazioni hanno interessato 24.698 lavoratori (25.511 nel 2014).

Tab. 2

Tempo indeterminato

Tempo

determinato Apprendistato Intermittenti

Totale Lavoro Dipendente Gennaio - settembre 2015 Assunzioni 8.483 15.705 2.556 1.113 27.858 Cessazioni 10.505 10.718 1.858 1.616 24.698 Saldi assoluti -2.022 4.987 697 -503 3.160 Occupati a settembre 2015 105.154 11.911 7.962 2.317 127.344 Gennaio - agosto 2014 Valori assoluti Lavoratori dipendenti

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Tab. 3 60,0 80,0 100,0 120,0 140,0 160,0 180,0

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre

2014 2015

ANDAMENTO DELLE CESSAZIONI NEL CAMPIONE CNA

CONFRONTO GENNAIO-SETTEMBRE 2014 E 2015 (numeri indice, gennaio 2014 e 2015=100)

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Tab. 4

2. Occupazione per tipologia di contratto

I flussi occupazionali in entrata e in uscita descritti nei paragrafi precedenti spiegano, quindi, la crescita complessiva dell’occupazione (+2,5%) osservata nei primi nove mesi del 2015.

L’esame degli occupati a settembre evidenzia una variazione delle tipologie contrattuali utilizzate rispetto all’inizio dell’anno.

Il numero dei dipendenti a tempo determinato è cresciuto, infatti, del +72.1%. Importante risulta anche l’aumento dell’apprendistato (+9,6%) mentre, in lieve controtendenza, risulta l’andamento dell’occupazione a tempo indeterminato (-1,9%).

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Tab. 5

Il saldo fra assunzioni e cessazioni per tipologie di contratto su base mensile evidenzia l’effetto della decontribuzione introdotta dalla Legge di Stabilità 2015 per i nuovi contratti a tempo indeterminato. Il saldo presenta, infatti, valori sensibilmente più elevati a marzo e ad aprile 2015 (in corrispondenza dell’entrata in vigore del Jobs Act ) rispetto ai relativi mesi dell’anno precedente ed un picco a settembre, probabilmente riconducibile all’incertezza sulla prosecuzione degli sgravi contributivi per gli anni successivi.

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Tab. 6

Le variazioni in entrata e in uscita avvenute nel corso degli ultimi mesi hanno ridefinito la composizione dell’occupazione nell’artigianato e nelle micro e piccole imprese.

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Tab. 7

Nel periodo analizzato emerge innanzitutto, dato forse poco noto, che l’occupazione stabile (tempo indeterminato + apprendistato) è prossima al 90% del totale dei dipendenti.

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3. Efficacia delle politiche del lavoro

Il miglioramento dell’occupazione è sicuramente riconducibile alle migliorate condizioni dell’economia del Paese che, nel corso del 2015, presenta finalmente una crescita, benché modesta, del PIL.

Sulla scelta dei contratti applicati ai nuovi assunti hanno influito, invece, le misure volte a ridurre la rigidità del mercato del lavoro.

Tra queste ricordiamo:

- Il DL 167/2011 in tema di apprendistato;

- il DL 34/2014 (cosiddetto Decreto Poletti) che ha consentito alle imprese di non dovere più “giustificare” l’attivazione di nuovi rapporti di lavoro temporanei; - la Legge di Stabilità per il 2015, che ha ridotto il costo del lavoro sui contratti a tempo indeterminato mediante l’esenzione dei contributi INPS per i primi tre anni;

- il Decreto attuativo 23/2015 del Jobs Act, in vigore dal 7 marzo 2015, che ha introdotto una maggiore flessibilità nella gestione dei rapporti di lavoro in azienda, attraverso il superamento de facto dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori consentendo all’impresa, anche di piccola dimensione, di avere un quadro certo dei costi economici e delle tempistiche in caso di risoluzione del rapporto di lavoro.

La costante crescita dell’utilizzo dei contratti a tempo determinato è stata favorita dall’efficacia delle novità contenute nel Decreto Poletti tra cui, in particolare, la riduzione del contenzioso che poteva insorgere al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

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Tab. 8 65,3 62,6 67,2 71,9 61,6 60,1 56,9 61,3 57,6

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre

Assunzioni a tempo indeterminato con decontribuzione (%su totale)

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