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La “varietà” dimensionale e di

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Academic year: 2021

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La “varietà” dimensionale e di

governance delle imprese

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Indice

Definizioni dimensionali d’impresa

La grande impresa

La microimpresa e l’impresa artigiana

La media impresa

(3)

Secondo Istat e Eurostat

• Da 1 a 9 addetti l’impresa è classificata come micro-impresa

• Da 10 a 99 addetti l’impresa è piccola

• Da 100 a 499 addetti si parla di media impresa

• Oltre i 500 addetti l’impresa è di grandi dimensioni

Secondo l’Unione Europea

 Microimprese: meno di 10 dipendenti e un fatturato fino a 2 milioni di euro

 Piccole imprese: numero di dipendenti tra 10 e 49 e un fatturato tra 2 e 10 milioni di euro

 Medie imprese: dipendenti tra 50 e 249, un fatturato tra 10 e 50 milioni di euro

 Grandi imprese: almeno 250 addetti e oltre 50 milioni di euro di fatturato

(4)

Colgono meglio la pluralità e la molteplicità degli aspetti propri della struttura e dei processi aziendali

Aspetti positivi dei parametri qualitativi

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1. La dimensione elevata

2. L’apporto di manager nell’attività di governo

3. La capacità di organizzazione autonoma di taluni fattori di produzione

4. Il potere di condizionamento nei confronti di soggetti esterni

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•UE: > 250 addetti e > 50 mil. euro di fatturato

•ISTAT: >500 addetti

Attenzione: è importante la quota di mercato

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 Imprese governate da proprietari e manager (imprese familiari)

 Imprese a proprietà assente (public company)

 Imprese a proprietà organizzata (banche, fondi gestione) e gestite da manager

L’apporto dei manager nell’attività di

governo

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La capacità di organizzazione autonoma di taluni fattori di

produzione

R&S, formazione, acquisizione risorse finanziarie

Il potere di condizionamento nei confronti dei soggetti esterni

Verso i clienti di cui conoscono il comportamento d’acquisto e le aspettative grazie alle ricerche; verso i fornitori; verso le PA

La struttura a gruppo

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• Economie di scala tecnologiche • Economie di scala di gestione • Specializzazione e innovazione

• Bassi rischi di mercato grazie alle internalizzazioni • Capacità di influenza del mercato

I limiti:

La flessibilità è limitata in condizione di forte turbolenza e complessità e quando l’efficienza produttiva non è il solo parametro ma diventano importanti la flessibilità e la rapidità di risposta

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Parametri quantitativi: Secondo UE le classi di fatturato (2-10 mil. di euro); il numero di addetti (da 10 a 49); la capacità

produttiva; il capitale investito.

I parametri qualitativi

L’ assetto istituzionale di matrice imprenditoriale L’accentramento dei processi decisionali

L’operare in reti di relazioni interaziendali La semplicità della struttura organizzativa

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Assetti istituzionali ove vi è coincidenza tra controllo e management: Commistione tra esigenze famigliari (ad esempio spazi gestionali per i famigliari) ed interessi aziendali

Processi decisionali fortemente centralizzati in un piccolo nucleo

(Rischio del ricambio generazionale)

Coinvolgimento in reti di relazioni interaziendali

Forti interdipendenze

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Management – A.A. 2015-2016 Flessibilità e specializzazione

Sviluppo legato solo alle competenze dell’imprenditore

Strutture organizzative semplici e veloci

Rischio impoverimento e basso coinvolgimento di tutto il capitale umano; limiti alle carriere; rischi nel momento dello sviluppo

Risorse finanziarie limitate e orientamento alla prudenza

Limiti nelle opportunità di crescita

Opzioni strategiche soprattutto nei settori ad elevata specializzazione dove è importante la soddisfazione del cliente più del prezzo

Rischio di rimanere in nicchie

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Sono microimprese le imprese con non più di 9 addetti e un fatturato fino a 2 milioni di euro.

Le imprese artigianali possono connotarsi diversamente a seconda delle caratteristiche della loro formula imprenditoriale e il substrato conoscitivo utilizzato nella produzione:

• manuale/empirico o intellettuale

• il livello di meccanizzazione dell’attività • la remunerazione dei fattori produttivi

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Definizione quantitativa

Per UE addetti tra 50 e 249 e fatturato tra 10 e 50 milioni di

euro

Per Eurostat tra 100 e 499 unità

Per Mediobanca: 50 ed il 499 addetti

Definizione quantitativa

Varietà di elementi che la pongono come ibrido tra piccola e

grande ma con sua autonoma specificità

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 Tra leader di un comparto e “piccola” nel settore  Tra imprenditorialità e managerialità

 Tra vecchie e nuove generazioni

 Tra orientamento al prodotto e orientamento al marketing  Tra tangibile e intangibile

 Tra l’integrazione verticale e lo sviluppo per linee esterne  Tra locale e globale

 Tra modelli organizzativi consolidati e nuovi modelli sperimentali

 Tra imprenditorialità individuale e imprenditorialità collettiva

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Sono caratterizzati da un’ampia divisione del lavoro tra imprese specializzate, dalla diffusione di molteplici competenze

imprenditoriali e da mix di cooperazione e competizione.

La concentrazione geografica associata alla scomposizione del processo produttivo ed alla divisione del lavoro tra le impresa nonché da forte “atmosfera industriale” delinea un distretto industriale

Diverso è il caso delle aree di specializzazione produttiva ove mancano la componente socio-culturale e fenomeni di

interrelazione tra le imprese

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 I distretti hanno origine dal decentramento produttivo in momenti di complessità.

• Ne è derivata una “specializzazione flessibile” che secondo taluni ha salvaguardato lo sviluppo economico italiano nel momento della crisi della grande impresa.

• Oggi, con la riorganizzazione della grande impresa e la globalizzazione, il modello della specializzazione flessibile pare avere molti limiti.

I distretti ed il modello di specializzazione

flessibile

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L’emergere di imprese-guida Ri-accorpamento di attività

Proiezione extra-distrettuale di attività produttive soprattutto in Paesi a basso costo del lavoro

Ricerca di fornitori eccellenti su scala globale

Maggior presidio del mercato di sbocco e selezione di attori commerciali

Maggior presidio di attività di produzione componenti con relazioni strette con fornitori chiave

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