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5 Capitolo 5

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Academic year: 2021

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5 Capitolo 5

In questo ultimo capitolo viene descritto come avveniva in modo manuale il lancio del ciclo e successivamente come oggi, invece, viene svolto il lavoro e in ultima analisi le conseguenze di tale variazione.

5.1 Generazione dei cicli (MCO)

L’MCO è un ciclo dedicato ad uno specifico codice di disegno.

L’MCO, come già più volte detto, contiene tutte le operazioni necessarie allo svolgimento dell’attività di montaggio rotori dei compressori centrifughi, comprese le operazioni alternative per le necessità di programmazione delle risorse e quelle aggiuntive per rispondere a richieste particolari del cliente.

La prima operazione che l’operatore svolge è quella di scelta fra tutti i cicli già emessi e quindi presenti su AEC, quello che più simile alla specifica commessa di cui deve lanciare la sequenza di montaggio.

Dopo aver scelto MCO più verosimile a quello che deve emettere per la commessa in questione l’operatore va ha verificare e eventualmente modificare la testata.

Nella testata controlla che siano corrette tutte le seguenti informazioni : • i dati anagrafici del codice trattato

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• le dimensioni principali del pezzo (Grandezze caratteristiche ( Size macchina, numero giranti, numero equilibratori).

Nella seconda pagina elenca tutta la documentazione necessaria al corretto svolgimento del ciclo da parte dell’officina.

Per inserire la documentazione l’operatore va a prelevare tutti i codici reali relativi alla commessa in esame corrispondenti sull’applicazione iMAN e man mano la trascrive sulla testata del MCO.

L’MCO contiene elencate tutte le operazioni che descrivono le attività che sono state svolte per la realizzazione della commessa di cui si è duplicato l’MCO. Tale elenco è contenuto in una videata che sintetizza le operazioni contenute dell’MCO.

Nell’MCO la sequenza può non essere quella cronologica di esecuzione per la nuova commessa ma in definitiva l’MCO risulta essere un contenitore della maggior parte di tutte le attività richieste, suddivise in operazioni, operazioni che possono essere abbinate in modo diverso a seconda delle necessità.

Può essere anche necessario, che l’operatore debba inserire a mano una nuova operazione, duplicando una di quelle presenti e poi andare a modificare tutti i campi codificati e non.

Nel caso peggiore può succedere che l’operatore debba inserire un operazione che non è presente nel MCO duplicato per cui deve andarlo cercare tra altri cicli già lanciati e presenti sul sistema AEC.

Questa operazione è alquanto complessa e lunga perché deve andare a vedere ogni ciclo nel dettaglio operazione per operazione alla ricerca di quella che gli serve,; e una volte trovata deve adattarla alla specifica commessa.

Poiché, ogni operazione contiene codificato il PDL, la squadra e lo stabilimento interessato, il tempo necessario per l’esecuzione dell’operazione suddiviso in Tempo di preparazione (ore A), tempo di lavorazione (ore B), tempo uomo (ore C).

Sono inoltre presenti tutti i campi che abbiamo già nominato precedentemente e che di seguito riportiamo per avere un idea più chiara del lavoro che l’operatore svolge:

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• n° dell’operazione alternativa (l’operazione principale porta come n° aternativa “0”, mentre l’aternativa avrà un n° > “0” mantenendo lo stesso n° dell’operazione principale)

• Il codice dell’ operazione,

• Il codice dello stabilimento, e della squadra • Il n° degli operatori previsti,

• Una indicazione della tipologia delle ore assegnate • Un campo descrittivo dell’attività da eseguire, • Il n° del FML abbinato all’operazione stessa, • L’eventuale scheda di collaudo abbinata.

In una pagina collegata, sono elencate tutte le attrezzature e gli strumenti di controllo speciali necessari per l’espletamento dell’operazione, un’altra contenete le note descrittive dell’operazione.

Nelle varie Videate sono presenti in calce tutte le opzioni funzionali e utility permesse e necessarie all’utente per una rapida compilazione di un MCO.

Una funzione particolare permette di memorizzare all’interno dell’MCO le varie sequenze di volta in volta utilizzate per le necessità di commesse.

Ognuna di queste sequenze corrisponde ad un COD. Il contenuto di un COD è quindi una parzializzazione delle operazioni contenute nell’MCO, messe in una sequenza diversa.

Le operazioni citate nella sequenza COD sono quelle principali; Le operazioni alternative rimangono collegate a quelle principali attraverso il meccanismo della numerazione delle operazioni.

L’ultima attività è la generazione del COC (Ciclo Operativo di Commessa). Il COC è un ciclo generato da un MCO secondo la selezione del COD che è stato personalizzato con i dati di commessa dall’operatore.

. Questo ciclo, acquisisce nel suo espletamento in officina tutte le variazioni ed informazioni aggiuntive derivate da irregolarità, anomalie o semplicemente l’informazione dello stato di avanzamento delle varie attività comprese le ore spese.

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In ordine cronologico, la procedura richiede di emettere un COC Convenzionale per permettere di pianificare le risorse di produzione di lungo termine, quindi attraverso il menù principale l’addetto accede alla maschera per il lancio Cicli Convenzionali

Puntando uno dei cicli elencati, inserisce nei campi “cod. master” che deve essere verificato dall’operatore non sempre corrisponde a quello reale perché può essere che la commessa abbia subito variazioni nel frattempo, e “ Grandezze caratteristiche” i valori conosciuti .

I nuovi strumenti di programmazione richiedono una migliore qualità dei cicli convenzionali unita ad una maggior flessibilità nella scelta dei vari processi di produzione possibili. In termini semplici si richiede di ridurre le differenze fra i cicli convenzionali e quelli reali, ed inoltre permettere al programmatore di poter accedere non solo alle risorse alternative già oggi presenti ed accessibili, ma anche alle sequenze alternative attualmente non utilizzabili se non dagli addetti UTOF, tutto questo ha portato alla necessità di realizzare il lavoro che ho svolto.

5.2 Nuovo lancio di un ciclo

La prima fase che l’operatore svolge è quella di riempimento sul foglio Word, da me realizzato, di tutte le voci elencate attraverso l’utilizzo del programma di gestione dell’informazione aziendali.

Dopo di questo l’operatore tramite la documentazione rilevata dal sistema e il foglio di calcolo realizzato determina il codice master di quella commessa.

Accede all’elenco dei cicli da lanciare e inserisce per la commessa corrispondente il codice definito e le grandezze caratteristiche, facilmente deducibili dal disegno della commessa, e attraverso un comando lancia il ciclo.

A questo punto il sistema elabora una serie di domande in forma di variabili che l’operatore deve definire, tali variabili sono quelle che ho precedentemente definito durante l’attività di svolgimento del mio stage, le quali ho poi utilizzato per la determinazione delle condizioni di scelta delle singole operazioni.

Terminata l’operazione di assegnazione del valore a tutte le variabili , attraverso un comando l’operatore innesca l’operazione di creazione del MCO da parte del sistema aziendale estraendo dal MCO Master realizzato.

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La determinazione dei valori delle singole variabili avviene attraverso il supporto delle documentazione che ho realizzato che contiene le spiegazioni relative ad ogni variabile. Cioè come determinare il valore da attribuire ad ogni singola variabile.

Alla fine di questa attività il sistema ha definito l’elenco delle operazioni grazie alla determinazione di tutte le variabili ad esse connesse.

Le operazioni che sono state selezionate sono quelle dove la condizione ad essa associata è stata rispettata, in base ai valori definiti dall’operatore per mezzo delle variabili.

Insieme alle operazioni sono state definite anche le attrezzature e l’elenco delle documentazione standard necessaria.

A questo punto l’operatore inserisce i codici delle attrezzature necessarie per la movimentazione che mancano dall’elenco di una delle pagine della testata del MCO.

La determinazione delle attrezzature mancanti avviene attraverso i fogli di calcolo che ho aggiornato.

Dopo l’attrezzature l’operatore inserisce i codici della documentazione relativa alla specifica commessa perché quella relativa a specifiche richieste al P.R.A. sono state inserite in automatico in base a come sono state definite le variabili precedentemente.

L’attività dell’operatore è semplificata all’utilizzo del foglio Word, dove l’addetto ha precedentemente scritto tutti i codici prelevati dal sistema di gestione della documentazione.

Arrivati a questo punto MCO della commessa è completo.

Attraverso poi una particolare funzione l’addetto al lancio del ciclo seleziona per quelle operazioni che hanno più alternative quella più indicata.

La scelta dell’alternativa avviene in base a diversi aspetti che possono essere il carico di lavoro su una macchina, oppure l’operazione precedente viene svolta su una determinata postazione allora la seguente, se è possibile, sarà svolta sempre su la stessa, andando così ad annulla re i tempi necessari per la movimentazione.

Con questa attività l’operatore definisce anche il ciclo di dettaglio della commessa.

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In automatico è stato anche definito il Ciclo Operativo di Commessa. La determinazione del COC è avvenuta al momento della fase di creazione del MCO da parte del sistema informativo.

Infatti, il sistema ha definito i tempi necessari andando ad associare alle condizioni definite nei fogli metodi, sia Secondari che Primari, i valori che l’operatore ha associato alle variabili.

A questo punto tutta la documentazione per l’attività di montaggio del ciclo da parte dell’officina e pronta.

5.3 Differenze

La principale differenza nei due modi di determinazione della sequenza di montaggio dei compressori centrifughi è soprattutto nei tempi di emissione.

Con il metodo manuale erano necessarie, in media, circa 8 ore. In media, perché si potevano presentare commesse molto simili a quelle già emesse in cui bastava cambiare le attrezzature e la documentazione, comprendente dei codici disegno ( i codici disegno sono unici per ogni commessa quindi devono sempre essere inseriti) e quindi i tempi erano relativamente brevi; ma ci potevano essere commesse che richiedevano diversi controlli a P.R.A. e la commessa duplicata non li comprendeva. In questo caso l’operatore doveva andare letteralmente alla ricerca di un altro ciclo già lanciato, che comprendesse l’operazione ricercata, e se erano più di uno i controlli richiesti, poteva essere necessario fare più ricerche, e questo aumentava in modo consistente il tempo necessario, arrivando anche a 10-12 ore necessarie per effettuare il lancio.

L’utilizzo del ciclo automatico ha più che dimezzato i tempi di emissione del ciclo di montaggio dei compressori centrifughi, andando da una media di 8 ore a una media inferiore alle 3.ore.

Questo tempo di 3 ore è stato definito facendo dei cicli di lancio di prova, sia nel caso della più semplice sequenza di operazione ( come ad esempio con poche giranti e nessun controllo richiesto a P.R.A.) sia nel caso della più complicata delle situazione (nove giranti e con determinati valori molto vicini a

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quelli limite per la determinazione delle postazioni1), sia considerando anche casi intermedi.

Di seguito vengono riportati due diagrammi di flusso relativi alla sequenza delle attività svolte mettendo in evidenza quelle svolte in modo automatico e/o manuale e delle probabilità di errore ad essa collegate.

Un altro problema che è stato risolto è quello relativo ai tempi da assegnare alle singole operazioni.

Prima di tutto, molti tempi non erano definiti in modo rigoroso, e quindi l’operatore di volta in volta, secondo la sua esperienza determinava le ore, portando ad una non omogeneità dei dati e un conseguente impossibilità di fare confronti tra cicli o di determinare il tempo necessario per una commessa in modo univoco.

Poi, alcune volte venivano duplicati degli MCO vecchi in cui la riduzione dei tempi non era calcolata e quindi l’addetto all’emissione del ciclo doveva fare i conti a mano e inserirle comportando comunque degli errori relativi agli arrotondamenti. Tali errori si poi ripercuotevano anche nella determinazione dei tempi necessari per effettuare l’attività di assemblaggio rotori da parte dell’officina. Inoltre, questo si ripercuoteva a cascata sul tempo necessario per l’emissione della sequenza di montaggio dei compressori centrifughi.

Un altro problema risolto è quello relativo alle attrezzature, a volte venivano assegnate a ciclo attrezzature che erano state modificate nel tempo, e la cui modifica non era stata documentata nelle tabelle di riferimento degli operatori. Questa errata assegnazione poteva portare ad allungamento dei tempi necessari all’officina per eseguire il lavoro.

Poteva verificarsi il caso in cui nella lista di quella categoria era presente un attrezzatura sostitutiva di quella definita per officina, in cui bastava ridefinirla e nel giro di 5 minuti il problema era risolto.

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Molte postazioni vengono accettate od escluse in relazione a determinate misure. Per esempio se il rotore supera un valore di portata massima della macchina non può essere posizionato su di essa, ma tale peso può essere raggiunto solo dopo aver montato alcuni componenti mentre prima tale macchina può essere utilizzata. Per cui di volta in volta l’operatore definisce il peso intermedio se il peso totale è inferiore al peso di soglia non è necessario che l’operatore effettui tutti i calcoli inserisce sempre il valore finale o zero. Ma se l’albero nudo ha un peso inferiore e il rotore un peso superiore a la portata della macchina l’operatore deve fare i conti per ogni stadio di montaggio

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VECCHIO PROCESSO DI RILASCIO DEI CICLI DI MONTAGGIO DEI COCE Officina Ingegneria di officina R&S/Collaudo Manufacturing Engineering Ufficio Tecnico Progettazione UTEC Disegni e codici disegni P.R.A. Documenti ITN Specifiche di collaudo

Prelevazione di tutta la documentazione necessaria, ricerca di un MCO simile e

duplicazione

Inserimento di tutti i dati nella Testata del MCO compresi i codici dei disegni

Modifica dei campi determinati per le operazioni in base alla commessa in esame e modifica delle ore assegnate

Mancano operazioni definite a P.R.A.?

Sono operazioni già richieste in altre commesse?

SI

Ricerca di operazioni richieste al P.R.A. presenti in altri cicli già emessi e

eventuale modifica dei campi

SI

Definizione delle attrezzature necesarie per la movimentazione e inserimento

codici a ciclo NO Determinazione di tutti i dati necessari all'officina per eseguire l'operazione (per questa operazione possono intervenire diverse funzioni a seconda del tipo di operazione dhe

deve essere definita) NO

Sono presenti a magazzino tute le attrezzature neceessarie? Progettazione e realizzazione di una nuova attrezzatura e assegnazione codice NO SI

Definizione COD ciclo di detteglio che consiste nella scelta della migliore

alternativa fra quelle possibili Lancio MCO

Lancio COC (cciclo di commessa)e successivo controllo delle bolle emesse

Rilascio de ciclo della sequenza di operazioni di montaggio dei compressori

centrifughi

sequenza di montaggio

Media probabilità di errore e incidenza bassa sui tempi di lavoro Alta probabilità di errore e incidenza media sui tempi di lavoro

Bassa probabilità di errore e incidenza alta sui tempi di lavoro

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Completamento delle attrezzature necesarie per la movimentazione con

inserimento codici a ciclo

Sono presenti a magazzino tute le attrezzature neceessarie? Progettazione e realizzazione di una nuova attrezzatura e assegnazione codice Lancio MCO

Lancio COC (ciclo di commessa) e successivo controllo delle bolle

emesse Lancio COD sequenza di montaggio P.R.A. Documenti ITN Specifiche di collaudo

Assegnazione valore a tutte le variabili definite dell'MCO Master

le richieste a PRA sono ricchiamate nella definizione delle variabili

Disegni e codici disegni

Prelevazione di tutta la documentazione necessaria e lancio

dell'MCO Master

Completamento di tutti i dati nella Testata del MCO compresi i codici

dei disegni SI NO NO SI Determinazione di tutti i dati necessari all'officina per eseguire l'operazione (per questa operazione possono intervenire diverse funzioni a seconda del tipo di operazione dhe

deve essere definita)

Rilascio dell'MCO di commessa completo in tutte le sue parti

ATTUALE PROCESSO DI RILASCIO DEI CICLI DI MONTAGGIO DEI COCE Ufficio Tecnico Progettazione UTEC Officina Ingegneria di officina R&S/Collaudo Manufacturing Engineering

Ma, si poteva anche verificare il caso in cui l’attrezzatura non era esistente e questo portava ad allungare i tempi in modo considerevole.

Infatti, la definizione della sequenza del ciclo con la determinazione di tutte le attrezzature deve avvenire sei settimane prima per poter permettere, qualora non ci sia l’attrezzatura necessaria ad effettuare la movimentazione, all’ufficio addetto di progettarla o apportare delle modifiche a quelle esistenti, con la conseguente realizzazione. Ma se l’attrezzatura era definita in modo errato era necessario che l’ufficio addetto la progettasse andando ad allungare i tempi in modo considerevole.

E ancora, poteva succedere che l’operatore nella fretta o per dimenticanza nella compilazione del ciclo dimenticasse di definire qualche documento o

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attrezzatura e una conseguente incompletezza del ciclo che portava l’officina ad arrestare i lavori in attesa di ciò che mancata.

La mancanza di misurazioni dell’ingombro delle postazioni di lavoro, portava anche ad un erroneo assegnamento di postazioni di lavoro che portavano ad una nuova definizione delle postazioni di lavoro.

Non solo, una non classificazione di tutte le postazioni disponibili portava ad usare solo quelle presenti nei vecchi cicli creando così un carico di lavoro eccessivo su determinate postazioni e lasciando quasi inutilizzate le altre.

Tutto ciò ha ridotto sensibilmente le probabilità di errore nell’assegnazione dei tempi, nella definizione delle attrezzature e nella determinazione delle postazioni di lavoro.

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