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Criteri di dimensionamento delle vie di esodo

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Academic year: 2021

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Criteri di dimensionamento delle vie di esodo

ANALISI DEL PROBLEMA

Il problema dell’esodo di persone minacciate da un incendio o da altro evento riconosciuto di fondamentale importanza in quanto volto a garantire l’incolumità delle persone, comporta lo studio di numerosi fattori che vanno dalle caratteristiche del fabbricato delle vie di esodo, al livello di rischio derivante dai materiali interessati dall’incendio ecc. Nell’edilizia scolastica il dimensionamento delle vie di esodo si basa sulla capacità di deflusso che è stata calcolata seguendo le indicazioni del Decreto del Ministero dell’Interno 26 agosto 1992.

Nella determinazione di questi parametri il normatore ha evidentemente tenuto conto di due aspetti fondamentali:

- la circostanza che le persone presenti nelle scuole conoscono perfettamente gli ambienti nei quali abitualmente operano;

- la presenza di un rischio basso

Il processo di sfollamento, cioè l’esodo di un certo numero di persone da un ambiente, può avvenire in diverse condizioni di marcia; nel nostro caso si è considerato che questo avvenga come un’evacuazione di normale, tenuto anche presente che la scuola è obbligata ad effettuare le esercitazioni di fuga dall’edificio. Per evacuazione di normale si intende quella relativa ad un gruppo di persone che, camminando in una determinata direzione per raggiungere un’uscita di sicurezza, lo fanno in modo ordinato disposte una dietro l’altra, mantenendo una distanza di marcia minima pari a 1,08 m/pers, con indice di affollamento di 0,65

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velocità di deflusso di 0,66 m/sec, tale da rendere il contatto fisico poco probabile. Inoltre la densità lineare di deflusso è considerata 0,92pers/m, mentre il tempo di evacuazione massimo ammissibile è stimato in 90 secondi.

Figura 1-Tratta da P.L. Maffei “Il Concetto di Valore nell’Architettura Tecnica”, Il Sole24, 2001

Classificazione

La scuola è classificata di tipo 1 -scuole con numero di presenze contemporanee da 101 a 300 persone- essendo previste le seguenti presenze contemporanee:

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Alunni Personale Totale n°190 n° 30(compresa la Direzione Didattica) n°220 Accesso all’area

Per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del fuoco gli accessi all'area ove sorgono gli edifici in oggetto delle presenti norme hanno i seguenti requisiti minimi:

- larghezza: 3,50 m; - altezza libera: 4 m;

- pendenza: non superiore al 10%;

- resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8 sull'asse anteriore e 12 sull'asse posteriore; passo 4 m);

Affollamento

Il massimo affollamento ipotizzato è fissato in:

- Affollamento medio 20 persone\aula (compresi laboratori e aule speciali)

E’ possibile che in qualche aula il numero delle persone presenti sia superiore a 20 ma sarà comunque mantenuto inferiore a 25.

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- aree destinate a servizi: 20 persone (oltre a quelle presenti nelle aule) distribuite nei locali della scuola e della direzione didattica - refettori e palestre: densità di affollamento pari a 0,4 persone/mq,

pari a un totale di:

refettorio - 160 persone palestra - 50 persone auditorium - 98 persone

Capacità di deflusso

La capacità di deflusso per gli edifici scolastici, in riferimento al Decreto citato, deve essere non superiore a 60 per ogni piano.

E’ possibile calcolarla con la formula:

C=rl x V x Dt= 0,92pers/m * 0,67m/s *90 s = 55,47

volendo determinare i moduli necessari con la formula n° moduli = Affollamento/Capacità di deflusso,

oppure conoscendo i moduli si ha:

persone presenti : n° moduli =cap. deflusso - Piano primo

- pers. pres. 220 : n° mod. 4 =55 - Piano terra

Tutti i locali frequentati dagli studenti hanno almeno una uscita diretta su loggiato (direttamente affacciato sul cortile interno) o su spazio scoperto

- Refettorio persone presenti 160 : n° moduli 6 =27 - Auditorium persone presenti 98 : n° moduli 4 =25 - Palestra persone presenti 50 : n° moduli 4 =13

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Sistemi di via d’uscita

Uscite verso luogo sicuro:

Tutti i locali al piano terra, frequentati dagli studenti, hanno almeno un’uscita diretta su loggiato (direttamente affacciato sul cortile interno) o su spazio scoperto.

Le due scale a servizio del piano primo accedono, una al loggiato, l’altra sul giardino. Le scale risultano protette nei confronti dei locali interni all’edificio. Una si affaccia direttamente sul loggiato senza l’interposizione di porte e l’altra sul giardino in comune con la scuola materna.

Il loggiato oltre ad essere direttamente affacciato sul cortile è provvisto di due porte attraverso le quali si accede all’esterno dell’edificio su spazio scoperto.

Lunghezza delle vie d’uscita

La lunghezza massima delle vie d’uscita è valutata in 50 metri, misurata dal luogo sicuro alla porta più vicina allo stesso di ogni locale frequentato dagli studenti o dal personale docente e non docente. Non è computato il percorso interno ai vani scala protetti (Circolare 30\10\96).

Larghezza delle vie d’uscita

La larghezza e il numero delle vie di uscita sono: - Piano primo

n° 1 da metri >1,2 = n° moduli 2 n° 1 da metri >1,2 = n° moduli 2 - Piano terra

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Tutti i locali al piano terra frequentati dagli studenti hanno almeno un’uscita diretta su loggiato (direttamente affacciato sul cortile interno) o su spazio scoperto.

La larghezza totale delle uscite di ogni piano è determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacità di deflusso.

Per il Piano primo si ha:

220 (Affollamento totale) : 60(capacità di deflusso) =n° moduli 3,7 =larghezza totale vie d’uscita 2,40m

Per il Piano terra:

220 (Affollamento totale) : 60(capacità di deflusso) =n° moduli 3.7 = = larghezza totale vie d’uscita 2,40m

Inoltre tutti i locali del piano terra hanno almeno una uscita diretta sul loggiato o su spazio scoperto.

Infine per i locali ad uso collettivo è previsto: Locale di uso collettivo costituito da:

- palestra:

Provvisto di n° 2 uscite di sicurezza per un totale di moduli 4 apribili a semplice spinta sul loggiato

- refettorio

Provvisto di n° 3 uscite di sicurezza per un totale di moduli 6 apribili a semplice spinta su spazio scoperto (n°2) e loggiato (n°1). - auditorium

Provvisto di n° 2 uscite di sicurezza per un totale di moduli 4 apribili a semplice spinta sul loggiato

Le aule didattiche sono servite da una porta ogni 50 persone presenti; le porte hanno e larghezza almeno di 1,20 ed si aprono nel senso dell'esodo.

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Tutte le porte che si aprono verso corridoi interni di deflusso sono realizzate in modo da non ridurre la larghezza utile dei corridoi stessi.

Spazi per esercitazione

All’interno della scuola sono presenti locali denominati “laboratorio” dove non sono utilizzate sostanze pericolose e che in definitiva vengono utilizzate come normali aule didattiche rispettando le stesse limitazioni di affollamento.

E’ previsto un locale adibito a deposito (archivio), che trovandosi al primo piuiano sopra una volta in mattoni, è stato trasferito al piano terra per ragioni di sicurezza strutturale.

Altri spazi per esercitazioni sono : • Laboratorio A • Laboratorio B • Laboratorio C • Laboratorio D • Aula multimediale • Aula di disegno

Tutti ubicati al piano primo e dove non vengono utilizzati gas

combustibili. In questi locali il carico di incendio è minore di 30 Kg.\mq. Le strutture di separazione non hanno caratteristiche di resistenza al fuoco particolari in quanto i locali sono assimilabili a comuni aule didattiche, ma garantiscono comunque una resistenza la fuoco di almeno REI 60.

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Impianti di produzione di calore

L’ impianto termico è costituito da C.T. alimentata a gas a servizio di più utenze.

La Centrale è installata in conformità alla norma di riferimento per cui seguirà una relazione specifica.

Non sono utilizzate stufe funzionanti a combustibile liquido o gassoso.

Impianto elettrico di sicurezza

La scuola è già munita di interruttore generale, posto in posizione segnalata, che permette di togliere tensione all'impianto elettrico dell' attività; tale interruttore sarà munito di comando di sgancio a distanza, posto nelle vicinanze dell'ingresso.

L’illuminazione di sicurezza, compresa quella indicante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo dovrà garantire un livello di illuminazione non inferiore a cinque lux e sarà realizzata tramite lampade autoalimentate con un’autonomia minima pari 60 minuti;

L’impianto di allarme è autoalimentato tramite batteria tampone in grado di garantire una autonomia di 60 minuti

Mezzi portatili e fissi di estinzione

Nei locali del complesso edilizio dovranno essere istallati estintori portatili di tipo approvato dal Ministero dell’Interno e di capacità estinguente non inferiore a 21 A 113 BC; il loro numero è tale che l’area protetta da ciascun estintore è inferiore a 200mq. Tali estintori saranno posti lungo tutto il percorso aperto al pubblico; è stata privilegiata la

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sistemazione a terra in posizione verticale, in punti da non costituire ingombro al passaggio di persone.

La scuola sarà dotata di due attacchi per autopompa per tutto l'impianto. L'impianto deve essere dimensionato per garantire una portata minima di 360 l/min per ogni colonna montante e, nel caso di più colonne, il funzionamento contemporaneo di almeno 2 colonne.di una rete idranti costituita da una rete di tubazioni realizzata preferibilmente ad anello ed almeno una colonna montante in ciascun vano scala dell'edificio; da essa è collegato ad ogni piano più di un idrante con attacco UNI 45 a disposizione per eventuale collegamento di tubazione flessibile o attacco per naspo.

La tubazione flessibile sarà costituita da un tratto di tubo, di tipo approvato, con caratteristiche di lunghezza tali da consentire di raggiungere col getto ogni punto dell'area protetta.

Il naspo deve essere corredato di tubazione semirigida con diametro minimo di 25 mm e anch'esso di lunghezza idonea a consentire di raggiungere col getto ogni punto dell'area protetta.

L'alimentazione idrica dovrà essere in grado di assicurare l'erogazione ai 3 idranti idraulicamente più sfavoriti, di 120 l/min cad., con una pressione residua al bocchello di 1,5 bar per un tempo di almeno 60 min.

Qualora l'acquedotto non garantisca le condizioni di cui al punto precedente dovrà essere installata una idonea riserva idrica alimentata da acquedotto pubblico e/o da altre fonti.

Tale riserva dovrà essere costantemente garantita.

Le elettropompe di alimentazione della rete antincendio dovranno essere alimentate elettricamente da una propria linea preferenziale.

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