INTRODUZIONE
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INTRODUZIONE:
Obiettivi e Contenuti
Lo studio effettuato presso lo stabilimento di Massa dell' SKF Industrie parte dal concetto creato e facente parte del know-how dell'azienda che per riuscire a implementare e consolidare la cultura alla base della TPM, bisogna procedere in modo cauto e sistematico: "a piccoli passi".
Seguendo questo principio alla base dell'implementazione si sono identificati i quattro pilastri fondamentali che per primi devono essere attivati per ottenere dei risultati soddisfacenti all'interno della cultura aziendale e sono stati raccolti nell'ODR: Operator Driver Reliability.
Dopo aver descritto i principali aspetti della TPM (Total Productive Maintenance), le fasi che la caratterizzano, i pilastri che la compongono, si è tratto analiticamente l'indice più significativo per quantificare lo stato attuale della gestione della manutenzione e dell'efficacia delle soluzioni proposte, che è costituito da un valore numerico definito Overall Equipment Effectiveness (OEE).
Alla base dell'implementazione della metodologia della Total Productive Maintenance si trova l'applicazione della metodologia delle 5S.
Il termine 5S è un acronimo che si riferisce alle cinque parole, che in lingua giapponese, indicano i fondamenti del Visual Workplace, cioè del controllo visivo sul posto di lavoro.
Nei successivi paragrafi si trattano separatamente, e in modo più approfondito, tutti gli aspetti inerenti a ciascuna delle 5S. (CAPITOLO 1)
L'Operator Driven Reliability si ottiene estraendo dagli otto pilastri di cui è costituita la metodologia della TPM i quattro pilastri fondamentali: Manutenzione Autonoma, Miglioramento focalizzato, Manutenzione Progressiva, Addestramento.
Sono di sua competenza l’assistenza tecnica, i servizi di manutenzione, il condition
monitoring e la formazione.
Dopo aver riassunto e schematizzato le caratteristiche e gli obiettivi alle base dei pilastri dell'ODR, si è posto l'attenzione sul concetto di Manutenzione autonoma, con particolare riferimento al metodo delle 5S su cui essa si basa e che consiste
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2 nella cura giornaliera dell’impianto da parte dei tecnici di produzione, con lo scopo, di prevenire il deterioramento forzato delle attrezzature.
Lo scopo è di arricchire il bagaglio di conoscenze personali degli operatori di produzione, in modo da creare operatori realmente competenti.
La manutenzione autonoma è implementata attraverso sette passi, incominciando con la pulizia iniziale e procedendo regolarmente attraverso un percorso che porta alla realizzazione di un sistema di gestione della manutenzione autonoma.
(CAPITOLO 2)
Una panoramica dell'azienda SKF Industrie, per quanto riguarda le attività core della corporate e una descrizione delle linee di produzione trattate: 35 e 36.
(CAPITOLO3)
La descrizione della situazione iniziale precedente all’applicazione delle "5S”,
(CAPITOLO 4) e il successivo resoconto sull’applicazione del metodo nelle linee di
produzione con riferimento agli interventi effettuati e ai risultati ottenuti.
Descrizione della situazione iniziale riscontrata nelle linee di produzione per quanto riguarda lo stato di Manutenzione Autonoma, valutazione del livello di addestramento e competenze degli addetti alla produzione e i relativi passi fino ad ora implementati(CAPITOLO 5).
Considerazioni conclusive sull’esito dell’intervento nella sua globalità e sullo stato dell’arte al termine della permanenza in azienda e le difficoltà incontrate
