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Che cosa è l’autismo

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Academic year: 2022

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Che cosa è l’autismo

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L'autismo è un disturbo pervasivo dello sviluppo che si manifesta entro il terzo anno di età con gravi deficit della comunicazione (turbe qualitative e quantitative del

linguaggio), dell’interazione sociale (turbe qualitative e quantitative delle capacità relazionali, con tendenza evidente all’isolamento), dell’immaginazione (uso inappropriato e stereotipato di oggetti) e con problemi di comportamento (auto ed etero aggressività, iperattività fisica accentuata,

ipersensibilità alle variazioni dell’ambiente o delle figure di riferimento affettivo);

si accompagna ad un aspetto fisico normale e perdura per tutta la vita.

Per queste ragioni i bambini autistici vengono descritti come

“bambini bellissimi ma distanti… chiusi in una torre d'avorio”, chiamati “bambini della Luna, per la loro distanza dagli altri, o bambini pesci, per il loro silenzio”, affascinanti e inquietanti “per il mistero che li circonda”

(U.Frith, “L'autismo. Spiegazione di un enigma”).

AUTISMO

AUTISMO

AUTISMO

AUTISMO

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Si stima che:

ogni 10.000 persone

4/5 sono affette da autismo primario

(indagini condotte negli Stati Uniti ed in Inghilterra)

ogni 10.000 persone 20 sono affette da sindrome autistica o comportamenti autistico-simili.

Le stime sull'incidenza dell'autismo variano a seconda del paese, passando da circa 2 ogni 10.000 in Germania, ad addirittura 16 ogni 10.000 in Giappone.

Plausibili motivi di discrepanza sul tasso d'incidenza possono derivare da differenti criteri di diagnosi, fattori genetici e/o influenze ambientali.

Il rapporto tra uomini e donne è di 4 a 1 (media mondiale).

In Italia si suppongono 100.000 persone con autismo.

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Comunicazione verbale e non verbale

La persona utilizza il linguaggio in modo bizzarro o appare del tutto muta;

Spesso ripete parole, suoni o frasi che sente pronunciare (ecolalia).

Anche se le capacità imitative sono integre, queste persone spesso hanno notevoli difficoltà ad impiegare i nuovi

apprendimenti in modo costruttivo in situazioni diverse.

Spesso è presente ritardo mentale.

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Interazione sociale

Apparente carenza di interesse e di reciprocità con gli altri;

tendenza all'isolamento e alla chiusura;

apparente indifferenza emotiva agli stimoli o ipereccitabilità agli stessi;

difficoltà ad instaurare un contatto visivo (es. guardare negli occhi le persone), ad iniziare una conversazione o a rispettarne i turni,

difficoltà a rispondere alle domande e a partecipare alla vita o ai giochi di gruppo.

Non è infrequente che bambini affetti da autismo siano inizialmente

diagnosticati come sordi, perché non mostrano alcuna reazione quando sono chiamati per nome.

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Immaginazione o repertorio di interessi

Di solito un limitato repertorio di comportamenti viene ripetuto in modo ossessivo;

si possono osservare sequenze di movimenti stereotipati

(per es. torcersi o mordersi le mani le mani, sventolarle in aria, dondolarsi, ecc.) detti appunto stereotipie.

Possono manifestare eccessivo interesse per oggetti o parti di essi, in particolare se hanno forme tondeggianti o possono ruotare

(biglie, trottole, eliche, ecc.).

Si riscontra una resistenza al cambiamento che per alcuni può assumere le caratteristiche di un vero e proprio terrore fobico.

Possono esplodere in crisi di pianto o di riso.

O diventare autolesionisti, iperattivi ed aggressivi verso altri o verso oggetti.

Al contrario alcuni mostrano un'eccessiva passività e ipotonia che sembra renderli impermeabili a qualsiasi stimolo.

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La gravità e la sintomatologia dell'autismo variano molto da individuo a individuo

tendono nella maggior parte dei casi a migliorare con l'età (soprattutto se il ritardo mentale è lieve o assente),

anche se una remissione totale dei sintomi è un evento

particolarmente raro.

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Possibili cause

Non è stata individuata una causa specifica per l'autismo, anche se molti e diversi sono i fattori osservati che possono contribuire allo sviluppo della

sindrome.

Nel 60% dei casi gemelli omozigoti (che hanno lo stesso patrimonio genetico) risultano entrambi affetti,per cui una componente genetica esiste,

anche se non è il solo fattore scatenante.

Gli studi di genetica si stanno attualmente concentrando su alcune regioni dei cromosomi 7 e 15.

Come fattori implicati sono stati riscontrate anche anomalie strutturali cerebrali (cervelletto,,amigdala, ippocampo, setto e corpi mammillari),

anomalie a livello di molecole che hanno un ruolo nella trasmissione degli impulsi nervosi nel cervello (serotonina, beta-endorfine)

e dei neuroni specchio.

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L'autismo si trova a volte associato ad altri disturbi che alterano in qualche modo la normale funzionalità

del Sistema Nervoso Centrale:

epilessia, sclerosi tuberosa, sindrome di Rett, sindrome di Down, sindrome di Landau-Klefner, fenilchetonuria,

sindrome dell'X fragile, rosolia congenita.

L'incidenza varia da 2 a 20 persone su 10.000, a seconda dei criteri diagnostici impiegati e colpisce i maschi 4 volte di più che le femmine in tutte le popolazioni del mondo di ogni razza

o ambiente sociale.

L'autismo fu descritto come quadro clinico per la prima nel

1943 da Leo Kanner.

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Trattamenti

Data l'alta variabilità individuale, non esiste un intervento specifico valido per tutti allo stesso modo.

Inoltre raramente è possibile ottenere la remissione totale dei sintomi.

Per questo sono molti e diversi i trattamenti rivolti all'autismo.

Gli unici però supportati da studi scientifici sono gli interventi di tipo comportamentale e quelli di tipo farmacologico.

Gli interventi educativo-comportamentali risultano più efficaci se i bambini sono piccoli. .

I terapisti lavorano sullo sviluppo delle capacità sociali e di linguaggio.

L'impiego dei farmaci è volto alla riduzione o all'estinzione di alcuni comportamenti problematici o di disturbi associati come l'epilessia e i

deficit di attenzione, col fine di evitare ulteriori aggravamenti o per migliorare la qualità della vita.

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American Academy of Neurology

tutti i bambini dovrebbero essere controllati per segnali d'autismo dai pediatri di base durante le regolari visite .

Semplici test possono essere impiegati per determinare se il

comportamento e le abilità linguistiche di un piccolo devono essere approfondite

E’ certo che una diagnosi precoce può fare una differenza enorme sul futuro del bambino autistico.

"Prima si fa la diagnosi, prima si può passare a terapie che riguardano la parola e il linguaggio - E' dimostrato che questi interventi sono di enorme aiuto per lo sviluppo del bambino".

Alcuni studi dimostrano che coloro che prima dei 5 anni di età

ricevono certe terapie comportamentali (mirate al riconoscimento di espressioni di gioia o ira e alla verbalizzazione di ciò che il bambino vuole) hanno più chance di integrarsi con successo in un ambiente scolastico regolare.

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Le tappe delle abilità

Il primo test da tener presente consiste nel

valutare a fondo le "tappe fondamentali" della crescita.

In particolare:

Se il bimbo si esprime con versi o gesti intorno ai 12 mesi;

Se pronuncia almeno una parola quando raggiunge i 16 mesi;

Se riesce a costruire una frase di almeno due parole intorno ai due anni;

Se, in qualunque momento della crescita perde qualche abilità linguistica o sociale.

Qualora il bambino non sia in pari con questi traguardi dovrà essere valutato con un secondo test più specifico

in grado di determinare se è capace di contatto visivo, di verbalizzare o almeno di comunicare senza parole.

Se anche questi test sono positivi, si raccomandano esami accurati.

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Come riconoscere I'Autismo:

Difficoltà a stare insieme con altri bambini

Resistenza al cambiamento

Manifestazioni di riso inappropriato

Mancanza di reale paura dei pericoli

Contatto oculare scarso o assente

Gioco bizzarro sostenuto nel tempo

Apparente insensibilità al dolore

Ecolalia (ripete parole o frasi al posto del linguaggio normale)

Preferenza a rimanere solo, isolato

Mancata reciprocità nelle "coccole"

Ruotare gli oggetti in modo ossessivo

Mancata risposta alle indicazioni verbali: può sembrare sordo

Attaccamento inappropriato agli oggetti

Difficoltà ad esprimere bisogni: uso di gesti e indicazione al posto delle parole

Episodi di ansia-collera(capricci) senza apparente motivo

Evidente eccesso o estrema scarsezza di attività fisica

Mancata risposta ai normali sistemi educativi

Abilità grosso e fino motorie incongrue (es.: non giocare a palla ma riuscire nelle costruzioni).

Se sono presenti almeno 7 di queste caratteristiche, è opportuno un controllo diagnostico.

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