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Anche le agenzie di viaggio specializzate in 'turismo dentalè sono poco apprezzate nella Penisola: solo un intervistato su dieci (11%) le prenderebbe in considerazione

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Servizio di rassegna stampa a cura di Sandro Forte

Adnkronos 12 maggio 2012

Roma, 12 mag. (Adnkronos Salute) - Cure odontoiatriche low cost all'estero? No, grazie. Solo il 4% degli italiani si è curato almeno una volta fuori dal nostro Paese. Un fenomeno marginale, fatta eccezione per le regioni orientali di confine, da dove le partenze erano più numerose. Non solo. Più della metà di coloro che si sono rivolti a dentisti stranieri, non lo rifarebbe. In linea teorica, a prendere in considerazione di andare all'estero è uno sparuto 15%, mentre l'81% non ha alcun interesse a farsi mettere a posto i denti oltreconfine.

I dati emergono da un'indagine condotta da Renato Mannheimer sulla 'Figura del dentista oggi: opinioni e atteggiamenti della popolazione italianà, presentata oggi a Cernobbio (Como) nel corso del quarto workshop di economia in odontoiatria, promosso dall'Andi (Associazione nazionale dentisti italiani).

Anche le agenzie di viaggio specializzate in 'turismo dentalè sono poco apprezzate nella Penisola: solo un intervistato su dieci (11%) le prenderebbe in considerazione. Ad affermare di essersi rivolti a uno studio odontoiatrico in franchising, quello ricavato nei negozi su strada o in un centro commerciale, è appena il 5% della popolazione, dato che sale al 20% tra quanti potrebbero considerare questa ipotesi.

L'unica alternativa che gli italiani considererebbero al dentista privato, magari per motivi economici e nonostante le gravi carenze - evidenzia l'indagine - sembra essere quella pubblica, ovvero il Sistema sanitario nazionale.

Quasi quattro italiani su dieci dichiarano di essersi rivolti all'Asl almeno una volta (37%) e un quarto del campione (24%) afferma che, pur non avendo mai scelto questa opzione, potrebbe farlo in futuro.

"Analizzando la propensione a recarsi nei diversi luoghi di offerta di cure mediche - spiega Mannheimer - è possibile stimare in 28 milioni gli italiani maggiorenni che si rivolgono o si rivolgerebbero esclusivamente ad uno studio dentistico privato e, tra questi, 16 milioni non hanno mai considerato e non prenderebbero mai in considerazione altre strutture". Infatti, se nove italiani su dieci hanno più fiducia verso il dentista che opera in uno studio privato italiano, non sorprende che otto su dieci (81%) si rivolgono, in esclusiva o quasi sempre, a uno studio privato in Italia. (Mad/Ct/Adnkronos)

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