Raccomandazioni AIOM, SIGU, SIBIOC, SIAPEC-IAP 2019:
cosa è cambiato?
Stefania Gori
Presidente Nazionale AIOM
Associazione Italiana Oncologia Medica Direttore Dipartimento Oncologico
IRCCS “Ospedale Sacro Cuore Don Calabria”, Negrar (VR)
Mortalità 2015 per carcinoma ovarico in Italia
5.200 nuovi casi nel 2018
3.186 decessi nel 2015-dati ISTAT
AIOM-AIRTUM-Fondazione AIOM-PASSI.
I numeri del cancro in Italia 2018.www.aiom.it
10%
90%
Carcinoma ovarico
mBRCA wtBRCA
Perché questa malattia è così letale?
E’ impossibile la diagnosi precoce (eccetto che nelle donne BRCA mutate)
Negli stadi avanzati, i numerosi trattamenti
disponibili hanno ritardato la progressione ma non migliorato la sopravvivenza globale
80 %: III e IV stadio 20 %: I e II stadio
Prevalenza di varianti patogenetiche costituzionali BRCA
Caratteristiche pazienti con carcinoma ovarico
Prevalenza Pazienti con ca.ovarico1 >10%,
indipendentemente dall’età alla diagnosi e dalla storia familiare Pazienti con ca. ovarico sieroso2,3 17%-20%
Pazienti con ca. ovarico sieroso di alto grado4
23%-25%
Pazienti con ca. ovarico sieroso di alto grado,
platino-sensibile
30%-40%
1.Soegaard M et al, Clin Cancer Res 2008; 2.Alsop K et al, JCO 2012; 3.Cancer Genome ATLAS Res Network, Nature 2011;4.Rust K et al, BJOG 2018
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
Il carcinoma ovarico insorto in pazienti portatrici di una variante patogenetica costituzionale (ereditaria) BRCA presenta una maggiore sensibilità a:
- combinazioni terapeutiche contenenti platino1-3 - doxorubicina liposomiale peghilata4
- trabectedina5
1.Alsop K et al, JCO 2012;2.Bolton KL et al, J Am Med Assoc 2012; 3.George A et al, Eur J Cancer 2017; 4.Safra T et al, Mol Cancer Ther 2011; 5. Monk BJ et al, Cancer Treat Rev 2016
Test BRCA come test predittivo
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
- E’ stato dimostrato inoltre che mutazioni dei geni BRCA, costituzionali o somatiche, rappresentano un biomarcatore predittivo di sensibilità al trattamento con inibitori dell’enzima Poli(ADP-ribosio)Polimerasi (PARP).
Underhill C, Ann Oncol 2001;22:268-279 Ledermann J, NEJM 2014; 15:852-61 .
Ledermann J, NEJM 2012
Pts had platinum-sensitive recurrent serous ovarian cancer and received ≥2 platinum-based regimens and had PR/RC to
their most recent platinum-based regimen.
Ledermann J et a, NEJM 2012; 366: 1382-92
Progression-free survival in all patients (=265)
.
Ledermann J et a, NEJM 2014; 15:852-61
PFS according to BRCA mutation status.
Retrospective
prespecified analysis.
Progression-free survival in pts with BRCA mutation:
retrospective prespecified analysis.
Ledermann J et a, NEJM 2014; 15:852-61
Gli studi clinici hanno portato nell’ottobre del 2014 alla registrazione da parte dell’Agenzia Regolatoria Europea EMA (European Medicines Agency) del PARP inibitore olaparib “come terapia di mantenimento nelle pazienti con recidiva platino-sensibile di carcinoma ovarico epiteliale sieroso di alto grado, di carcinoma delle tube di Falloppio o di carcinoma
primitivo del peritoneo BRCA mutato (con mutazione nella linea germinale o somatica), che sono in risposta completa o parziale alla chemioterapia a base di platino”.
In Italia AIFA ha autorizzato nel 2015 olaparib con la stessa indicazione, specificando che:
“il trattamento con olaparib deve essere avviato e
supervisionato da un medico specializzato nell’impiego dei farmaci antitumorali.
Le pazienti devono avere conferma di una mutazione del gene di suscettibilità al carcinoma mammario (BRCA) (nella linea germinale o nel tumore) prima di iniziare il trattamento con olaparib.
La valutazione dello stato di mutazione di BRCA deve essere effettuata in un laboratorio specializzato che utilizzi un
metodo di analisi validato”.
OLAPARIB - Autorizzazione AIFA 2015
1. disponibilità attuale di nuovi PARP-I efficaci e
prescrivibili indipendentemente dalla presenza di una variante patogenetica BRCA;
2. disponibilità e validazione del test somatico per l’analisi dei geni BRCA1 e BRCA2.
Le principali modifiche apportate
nelle Raccomandazioni 2019 riguardano:
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
Niraparib, un altro PARP inibitore, è attualmente disponibile in Italia come monoterapia per il trattamento di mantenimento di pazienti adulte con carcinoma ovarico epiteliale sieroso, carcinoma delle tube di Falloppio o carcinoma peritoneale primario, di grado elevato, recidivato, sensibile al platino, che stiano rispondendo (risposta completa o parziale) alla
chemioterapia a base di platino”, indipendentemente dalla presenza di difetti BRCA.
NIRAPARIB (PARP-I)
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
Primary endpoint: Progression-Free Survival Phase III trial
553 pts
PFS in Niraparib group was significantly longer than that in the placebo group in all 3 primary efficacy populations
12.9 vs 3.8 mos 21 vs 5.5 mos
9.3 vs 3.9mos
HRD= Homologous Recombination Deficiency
- olaparib, indipendentemente dallo stato BRCA (sulla base di studi prospettici randomizzati che hanno
dimostrato il beneficio di questi farmaci come terapia di mantenimento in tutta la popolazione di pazienti con recidiva platino-sensibile).
Test BRCA e PARP-I
Nel 2018 EMA ha approvato:
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
Test BRCA e PARP-I
Nel 2018 EMA ha approvato:
564 ovarian cancer pts:
•platinum-sensitive,
•2 previous platinum- based regimens,
•PR/RC,
•normal CA-125,
•PS 0-1
Rucaparib 600 mg/od/die
Placebo
PFS assessed by Investigators by blinded independent central radiology review
BRCAm
HRD
ITT population
Perché, nonostante queste nuove opzioni
terapeutiche (PARP-I) abbiano dimostrato la loro efficacia anche nelle pazienti senza alterazioni dei geni BRCA (wild type), è comunque importante che consigliare il test BRCA a tutte le pazienti con
carcinoma ovarico (ad esclusione dei tumori mucinosi e borderline)?
Perché?
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
A. Per una migliore gestione delle pazienti con carcinoma ovarico
B. Per le rilevanti implicazioni sulla prevenzione oncologica nei familiari
Perché il test BRCA, allora?
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
1. Nelle pazienti BRCA-positive, l’incapacità di riparare il danno al DNA indotto dalla chemioterapia conferisce una prognosi significativamente migliore rispetto a quella delle pazienti wild type1.
2. Le pazienti che risultano positive al test presentano un beneficio al trattamento con PARP inibitori superiore rispetto a quelle in cui non sono state riscontrate
varianti patogenetiche2.
A- Test BRCA per una migliore gestione delle pazienti con carcinoma ovarico
1. Sun C et al, PLOS one 2014; 9:e95285
2. Staropoli N et al, Crit Rev Oncol Hematol 2018; 131:83-89
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
3. L’utilizzo di olaparib come mantenimento dopo una chemioterapia di prima linea nelle pazienti positive al test BRCA ha evidenziato, in uno studio
randomizzato di fase III (SOLO 1)1, un vantaggio statisticamente significativo; infatti la mediana è stata di 13.8 mesi nelle pazienti che ricevevano placebo e non è stata raggiunta a 3 anni nelle
pazienti che hanno ricevuto olaparib (HR 0.30; 95%
CI 0.23- 0.41; p<0.001).
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
1. Moore K et al, Maintenance olaparib in patients with newly diagnosed advanced ovarian cancer. NEJM 2018;379:2495-2505
A- Test BRCA per una migliore gestione delle pazienti con carcinoma ovarico
Primary endpoint
2018
After 1st line of platinum-based therapy
Diventerà quindi ancora più importante conoscere lo stato BRCA al momento della diagnosi iniziale, in quanto questa nozione potrebbe informare il
trattamento di prima linea più adeguato.
1. Moore K et al, Maintenance olaparib in patients with newly diagnosed advanced ovarian cancer. NEJM 2018;379:2495-2505
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
A- Test BRCA per una migliore gestione delle pazienti con carcinoma ovarico
4. Per le pazienti BRCA-mutate affette da carcinoma ovarico viene posta indicazione ad una sorveglianza attenta sull’insorgenza di secondi tumori
(carcinoma mammario e altri tumori associati alle sindromi eredo-familiari associati alle mutazioni dei geni BRCA).
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
A- Test BRCA per una migliore gestione delle pazienti con carcinoma ovarico
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
B. Test BRCA per le rilevanti implicazioni sulla prevenzione oncologica nei familiari
BRCAm e rischio oncologico
Le mutazioni patogenetiche a carico dei geni BRCA1 (cr .17) e del gene BRCA2 (cr. 13) conferiscono un aumentato rischio di sviluppare un tumore della mammella e/o
dell’ovaio.
Mutazioni a carico del gene BRCA2 conferiscono un aumentato rischio di tumore della mammella maschile.
In una metanalisi1 è stato stimato il rischio cumulativo medio di cancro mammario e di cancro ovarico all’età di 70 anni per donne portatrici di mutazione in BRCA1 e BRCA2:
Mutazione BRCA1
Mutazione BRCA2
Rischio di carcinoma mammario
57%
(95% CI, 47-66%)
49%
(95% CI, 40-57%) Rischio di carcinoma
ovarico
40%
(95% CI, 35%-46%)
18%
(95% CI,13-23%)
1.Chen S, Parmigiani G. JCO 2007;25:1329-33
Identificare mutazioni patogenetiche a carico dei geni BRCA 1/BRCA 2 in una
paziente affetta da carcinoma ovarico permette di iniziare un percorso nella famiglia con:
individuazione di persone sane portatrici del gene mutato
Programma di sorveglianza intensiva Chirurgia profilattica
Prevenzione oncologica nei familiari BRCAm
Riduzione del rischio di sviluppare il
tumore Diagnosi precoce del
tumore
Programma di sorveglianza clinico-strumentale intensiva nelle donne sane BRCAm
Metodica Frequenza Inizio
Ecografia mammaria Ogni 6 mesi Dal momento della
detection della mutazione
Rx-mammografia bilaterale Ogni 12 mesi Dai 35 anni fino ai 69 anni (poi ogni 24 mesi)
RM mammaria bilaterale Ogni 12 mesi Dall’età di 25 anni
Ecografia transvaginale+
Ca-125
Ogni 6 mesi Dall’età di 30 anni
Modif. da Linea Guida AIOM Neoplasie mammarie -2018
Chirurgia profilattica nelle portatrici di mutazione BRCA1/BRCA2
CHIRURGIA profilattica
Riduzione del rischio di ca.
mammario
Riduzione del rischio di ca.
ovarico
Mastectomia bilaterale
90-95% --
Salpingo-
ovariectomia bilaterale
50% 80-85%
Modif. da Linea Guida AIOM Neoplasie mammarie -2018
Impatto delle strategie di riduzione di sviluppare un carcinoma ovarico nelle parenti sane BRCAm
Negli Stati Uniti, dove il test BRCA è universale per tutte le pazienti affette da tumore ovarico già da qualche anno, gli epidemiologi hanno stimato che le strategie di riduzione del rischio (mediche o chirurgiche) attuate sulle parenti sane positive al test BRCA, potrebbero portare ad una riduzione dell’incidenza del carcinoma ovarico del 40% in 10 anni1.
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
1. Bayraktar S, Arun B. Breast 2017; 31:224-232
Questo risultato, in un tumore che ancora oggi non riconosce metodiche di screening e di prevenzione semplici ed efficaci, è di straordinaria importanza.
• Sulla base di queste evidenze, si ribadisce la
raccomandazione di proporre l’invio al test BRCA sin dal momento della prima diagnosi di carcinoma epiteliale ovarico non mucinoso e non borderline, di carcinoma delle tube di Falloppio o di carcinoma peritoneale
primitivo.
• La proposta di esecuzione del test BRCA al momento della diagnosi deve avvenire fornendo una adeguata informazione su tutti gli aspetti collegati ai possibili risultati del test e rispettando i tempi decisionali della paziente.
Test BRCA nelle pazienti affette da carcinoma ovarico
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
1. disponibilità attuale di nuovi PARP-I efficaci e
prescrivibili indipendentemente dalla presenza di una variante patogenetica BRCA;
2. disponibilità e validazione del test somatico per l’analisi dei geni BRCA1 e BRCA2.
Le principali modifiche apportate
nelle Raccomandazioni 2019 riguardano:
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
Test BRCA
Varianti identificate Metodica Sangue periferico Costituzionali NGS
Sequenziamento Sanger
Tessuto tumorale Costituzionali e Somatiche
NGS
Tipologie di Test BRCA
• Attualmente, il test BRCA su sangue periferico (“test costituzionale o germinale”) per la ricerca di varianti patogenetiche costituzionali è eseguito in molti
laboratori attraverso metodologie ampiamente validate, in particolare sequenziamento di nuova generazione (Next Generation Sequencing-NGS) eventualmente seguito da sequenziamento Sanger per la validazione delle varianti.
Tipologie di Test BRCA
1- TEST BRCA su sangue periferico
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
• In base ai dati ad oggi disponibili, è atteso che i 2/3 delle varianti patogenetiche BRCA identificabili in pazienti affette da carcinoma ovarico siano di tipo costituzionale (presente in ogni cellula
dell’organismo), ereditate dalla madre o dal padre o comparse per effetto di mutazioni de novo (meno dell’1% dei casi) e trasmissibili ai figli (50% di
probabilità per ogni figlio/a).
• In 1/3 dei casi le varianti patogenetiche sono invece esclusivamente somatiche e, pertanto, confinate al tessuto tumorale.
Tipologie di Test BRCA
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
• Il test BRCA eseguito su tessuto tumorale (“test somatico”) è in grado di evidenziare sia le varianti acquisite per mutazione somatica sia quelle
costituzionali. Pertanto, in caso di risultato positivo, l’alterazione va ricercata sul sangue periferico per verificare se si tratta di una variante costituzionale.
L’analisi somatica consente di identificare una frazione di pazienti affette da carcinoma ovarico con variante
patogenetica BRCA pari a circa il 7%, che rimarrebbero misconosciute con il solo test su sangue periferico.
Tipologie di Test BRCA
2- TEST BRCA su tessuto tumorale
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
Per l’esecuzione del test somatico vanno considerati i seguenti punti:
• Il campione chirurgico da sottoporre ad analisi molecolare deve essere ritenuto idoneo (≥20% di cellule neoplastiche nel campione) dall’anatomo- patologo, il quale deve valutare le caratteristiche del tessuto in esame ai fini di una eventuale macrodissezione manuale e, se necessario,
selezionare le aree del campione più ricche di cellule tumorali.
• Le metodiche NGS permettono di individuare anche su tessuto, senza particolari difficoltà , le varianti tipicamente ritrovabili a livello germinale, ma possono fallire nell’identificare riarrangiamenti di media o grande dimensione e varianti alleliche a bassa frequenza nel campione in analisi.
• Infine, attualmente, in Italia sono ancora relativamente pochi laboratori in cui si effettua test su tessuto tumorale, mentre sono più numerosi i
laboratori nei quali viene effettuato test su sangue periferico.
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
Tipologie di Test BRCA
2- TEST BRCA su tessuto tumorale
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
È preferibile effettuare in prima istanza la ricerca delle mutazioni di BRCA1/2 su tessuto tumorale, in quanto il test BRCA su sangue periferico è in grado di evidenziare soltanto le varianti
costituzionali/ereditarie. La natura della variante identificata (costituzionale o somatica) sarà contestualmente stabilita analizzando un tessuto normale (sangue, altro tessuto).
Nel caso di variante acquisita per mutazione somatica, la paziente avrà accesso ad eventuale trattamento con inibitore di PARP.
Nel caso di variante costituzionale, oltre alla possibilità di accedere ad eventuale trattamento con inibitore di PARP, la paziente potrà accedere, attraverso il counseling oncogenetico, al percorso
preventivo (tramite l’avvio di programmi di sorveglianza clinico- strumentale o l’effettuazione di strategie di riduzione del rischio).
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
• Il panel ritiene che si possano utilizzare oggi
entrambi i test BRCA, su tessuto tumorale oppure su sangue, ma che sia preferibile, laddove possibile, eseguire in prima istanza il test somatico.
• In ogni caso il test, indipendentemente dal tipo di campione utilizzato (sangue o tessuto), richiede standard qualitativi da rispettare ed esperienza di analisi ed interpretazione.
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019 Tipologie di Test BRCA
MESSAGGI CHIAVE
• Per il test somatico, i preparati istologici devono essere rivalutati da un patologo che individuerà le aree più
rappresentative della lesione e con maggiore quantità di cellule tumorali.
• Il test su tessuto presenta ancora delle problematiche tecniche che lo limitano a selezionati laboratori
specializzati. I laboratori devono offrire un test validato e i risultati devono essere disponibili in tempi rapidi.
• Alle pazienti che hanno in prima istanza effettuato il test germinale con esito non informativo (nessuna variante patogenetica identificata) e che sono candidate ad un trattamento con PARP inibitori, va proposto il test
somatico.
Tipologie di Test BRCA
MESSAGGI CHIAVE
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
• Nel referto deve essere indicato il significato clinico della variante genetica BRCA identificata e devono essere elencate le informazioni essenziali utilizzate per la classificazione.
• Recentemente, sono stati sviluppati dal consorzio ENIGMA criteri specifici per l’interpretazione del
significato clinico (accertamento di rischio ereditario) delle varianti costituzionali dei geni BRCA.
Interpretazione delle varianti genetiche BRCA
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
MESSAGGI CHIAVE
• Il panel raccomanda di identificare modalità organizzative che assicurino la corretta interpretazione dei risultati del test a scopo clinico, la corretta gestione dei familiari a rischio nel
caso in cui si identifichi una variante patogenetica ereditaria, e la corretta valutazione genetica dei casi in cui il test BRCA sia risultato non informativo.
• Appaiono necessari dei PDTA in cui vengano indicate, in modo chiaro per le pazienti ed i loro familiari, le funzioni e le
responsabilità dell’équipe oncologica, del laboratorio per l’esecuzione del test genetico somatico e germinale e
dell’équipe di genetica clinica oncologica, nelle varie fasi del percorso individuato.
Disponibilità del test BRCA e gestione dei risultati nel percorso assistenziale/terapeutico
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019
• Si richiede ai medici prescrittori del test BRCA di utilizzare un adeguato protocollo di comunicazione e raccolta del consenso scritto, attraverso la definizione di appositi moduli informativi e di consenso informato.
• Le informazioni da dare alla paziente dovranno riguardare i
potenziali benefici in termini prognostici e terapeutici, la possibilità di rilevare per se stessi il rischio di sviluppare un altro tumore e
l’opportunità per i propri familiari di effettuare test predittivi di rischio oncologico.
• È necessario per gli oncologi ed i ginecologi oncologi che non hanno una specifica esperienza in genetica oncologica eseguire un
percorso formativo che includa anche gli aspetti etici del test BRCA.
• Andrà individuata un’équipe di genetica clinica oncologica, cui fare riferimento qualora siano indicati o richiesti dalla paziente
approfondimenti sugli aspetti genetici.
Elementi indispensabili del consenso informato
Raccomandazioni BRCA e carcinoma ovarico-2019