• Non ci sono risultati.

ad hoc per la sclerosi multipla

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "ad hoc per la sclerosi multipla "

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

O S S E R V A T O R I O

20 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXIII numero 1 - febbraio 2016

R

ecentemente a Firenze è stato presentato il Percorso Diagnostico Terapeutico As- sistenziale per la Sclerosi Multipla (PADTA-SM) elaborato dal gruppo di lavoro regionale per la Sclerosi Multi- pla. L’iniziativa, organizzata da MAYA Idee e sostenuta da un unrestricted grant di Sanofi Genzyme, ha visto la partecipazione dei maggiori esperti toscani e di rappresentanti politico- istituzionali della Regione, riuniti per discutere l’applicazione del PDTA nel quadro della nuova riforma del servi- zio sanitario regionale. L’Organizzazio- ne Mondiale della Sanità ha inserito la SM tra le malattie socialmente più costose. Il suo esordio precoce com- porta una disabilità progressiva nel tempo con impatto negativo sulla qualità di vita e l’impegno di cospicue risorse sanitarie. Secondo recenti stime dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), i casi di SM in Italia sono circa 70.000. La preva- lenza su base regionale è oltre 1 caso per 1.000 abitanti, dunque, in Toscana il numero stimato è oltre 6.000 pa- zienti. Considerando la complessità e gravità della malattia, i professionisti medici, insieme agli esperti della Re- gione, hanno ritenuto necessario for- nire una risposta esaustiva ai bisogni di diagnosi, terapia, assistenza delle persone con sclerosi multipla, pro- muovendo una compiuta valutazione multidimensionale e la conseguente integrazione degli interventi e servi- zi socio-sanitari ritagliati sulle esi- genze e le specifi che caratteristiche di ciascun paziente.

 Il distretto

“Il gruppo di lavoro ha rilevato la necessità di supportare il lavoro dei team interdisciplinari, coordinati dal neurologo e coadiuvati dall’infer- miere, cui partecipano diversi spe- cialisti come per esempio psicolo- go, fi sioterapista, logopedista, in- fettivologo, urologo, oculista, endo- crinologo, andrologo, fi siatra ed il medico di medicina generale - af- ferma Luca Massacesi, Responsa- bile e Direttore U.O. Neurologia 2, Centro di Riferimento Regionale Sclerosi Multipla-A.O.U.C. Careggi e Responsabile Scientifi co dell’ini- ziativa - che garantisca al paziente la gestione integrata dell’intero iter di diagnosi, terapia e monitoraggio in tutte le fasi della malattia: dalla fase di esordio a quella intermedia fi no a quella avanzata”.

Fondamentale obiettivo del PDTA è anche quello di favorire, per gli aspetti assistenziali, la collaborazio- ne tra Centri SM della rete Toscana e il territorio, soprattutto nella fase avanzata della malattia, laddove l’e- lemento riabilitativo e socioassisten- ziale è di eccezionale importanza.

Nella nuova riorganizzazione, il di- stretto socio sanitario è l’ambito territoriale nel quale i Mmg ed i servizi territoriali garantiscono un approccio globale, interdisciplinare ed interprofessionale, soprattutto nelle fasi avanzate della malattia, quando è necessario affrontare complicazioni, comorbidità e malat- tie intercorrenti.

L’applicazione dei percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali nel quadro della nuova riforma del servizio sanitario della Toscana sono stati al centro di un recente incontro a Firenze in cui è stato presentato il PDTA per la sclerosi multipla

Servizi Sanitari Regionali e PDTA

ad hoc per la sclerosi multipla

Riferimenti

Documenti correlati

In una revisione dei dati ottenuti nell’ambito di studi di fase III (multicentrici randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo, di valutazione dell’efficacia

Non è ancora ben chiaro in che misura e con quale intensità i diversi antigeni virali siano implicati nello sviluppo della Sclerosi Multipla; alcuni aspetti del processo

Spesa media pro capite: spesa complessiva ottenuta integrando i valori di spesa relativi alla farmaceutica territoriale (convenzionata + DPC + Diretta), ai ricoveri

4° - PDTA unificato, frutto dell’integrazione e della riconciliazione del PDTA (ipotesi diagnosi principale) con i PMDT (diagnosi secondarie) e della diagnosi funzionale ICF,

di Napoli; Giuseppina Carla Romby, Docente, Dipartimento SAGAS, Università di Firenze; Nicola Ruggieri, Architetto; Valter Scelsi, Ricercatore, DAD, Università di Genova;

La reazione del personaggio belliano ha qui oltrepassato il fatto contingen- te e coinvolge lo status e il modus vivendi del suddito, talmente esasperato dal-

estratti dalle piante come fonte di materie prime per l'industria chimica: le Euphorbie della Sardegna.. MAURO

L'assunzione dei dati della stazione di Alà dei Sardi come rap- presentativi della nostra zona ci sembra corretta in considenlzio- ne della sua notevole vicinanza; se