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L Malattia di Wilson: dai segni e sintomi alla terapia

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24 n M.D. Medicinae Doctor - Anno XXII numero 1 - Febbraio 2015

A ggiornAmenti

L

a malattia di Wilson è una pa- tologia ereditaria rara, caratte- rizzata dalla ridotta eliminazio- ne del rame nella bile da parte del fegato e suo conseguente accumulo nel fegato stesso e in altri distretti come SNC, cornea (dove si può for- mare l’anello di Kayser-Fleischer), rene, ossa. L’accumulo di rame dan- neggia consistentemente questi or- gani ed è responsabile della compar- sa dei sintomi e dei segni clinici. Nei bambini e negli adolescenti la malat- tia si manifesta più frequentemente con una malattia del fegato, mentre nei giovani e negli adulti si può mani- festare anche con problemi neurolo- gici. In alcuni casi il morbo può esor- dire con disturbi del comportamento e della sfera psichica che possono simulare una malattia psichiatrica.

Dai segni-sintomi alla terapia

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Il riconoscimento della patologia è reso difficoltoso dal fatto che la ma- lattia epatica spesso decorre in modo asintomatico e, quando il morbo si presenta in modo sintomatico, i segni clinici sono piuttosto aspecifici. La

malattia epatica può essere diagno- sticata in seguito al riscontro di altera- zioni delle transaminasi e/o di un de- ficit degli indici di sintesi epatica, ma talvolta può presentarsi con una com- plicanza della cirrosi (ascite, emorra- gia digestiva) e, in rari casi, come un’epatite fulminante caratterizzata da insufficienza epatica grave asso- ciata ad anemia emolitica.

I sintomi neurologici possono riguar- dare tremori, incapacità a svolgere attività che richiedono una buona co- ordinazione vista-mani, alterazioni del tono muscolare, difficoltà ad articola- re le parole, movimenti involontari.

Anche i sintomi psichici non hanno specificità assoluta: frequentemente prendono la forma di un comporta- mento incongruo, irritabilità, depres- sione, allucinazioni e idee deliranti.

Una volta diagnosticata, la malattia può essere efficacemente controllata attraverso due classi di farmaci, il cui meccanismo d’azione si basa o sull’aumento dell’escrezione urinaria del rame o sull’inibizione del suo as- sorbimento a livello intestinale. Il tipo di terapia dovrà essere stabilito dal centro specialistico in base a diversi

parametri. Quando è adeguatamente trattata, la malattia ha fortunatamen- te una prognosi eccellente, con una speranza di vita sovrapponibile a quella della popolazione generale, a condizione di proseguire il trattamen- to per tutta la vita e senza nessuna interruzione. Un’importante racco- mandazione è quella che, una volta diagnosticata la malattia, venga effet- tuato lo screening genetico sui fami- gliari di primo grado. Soprattutto se diagnosticata in età pediatrica e in tutti i casi in cui la malattia non ha avuto il tempo di danneggiare l’orga- nismo, è possibile, in questo modo, svolgere una vita normale.

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AlAttie rAre

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Attraverso il

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presenteQR-Code è possibile ascoltare con tablet/smartphone l’intervista

a Massimo Zuin Massimo Zuin

Direttore UO Medicina Generale VI, Epatologia e Gastroenterologia Medica AO San Paolo, Milano - Università degli Studi di Milano

Rappresentante Comitato Scientifico Malattia di Wilson

Malattia di Wilson: dai segni e sintomi alla terapia

Infobox

L’Associazione Nazionale Malattia di Wilson è promotrice del primo progetto integrato di informazione ed educazione sulla malattia, nato con l’obiettivo di creare e sostenere una rete a supporto dei pazienti, delle loro famiglie e della comunità scientifica. Il programma, realizzato con il contributo di Fox Channels e il sostegno incondizionato di Recordati e Orphan Europe, ha come punto centrale una piattaforma online che si pone il duplice obiettivo di aumentare la conoscenza e la formazione.

www.malattiadiwilson.info

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