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L’Associazione nazionale allevatori di razza Bruna (Anarb) è stata invitata al convegno organizzato dal Sata per parlare di genetica.
Il futuro d’ogni razza bovina si basa sulla sua capacità di generare reddito e oggi le vie per raggiungere questo obiettivo sem aumentare il reddito aziendale è quello di migliorare si- nergicamente entrambi questi fattori, per questo Anarb è stata invitata al convegno Sata.
Tutti questi caratteri sono la manife- stazione fenotipica di due componen- ti fondamentali: da una parte quella genetica (G) e dall’altra parte quella ambientale (A) (grafi co 1). Il metodo più effi cace per aumentare il reddito aziendale è quello di migliorare siner- gicamente entrambbi questi fattori, per questo Anarb è stata invitata al convegno Sata.
Un piano di selezione nazionale ef- fi ciente ed effi cace necessita di una sensibilizzazione e di un’applicazione capillare su tutto il territorio; per tale motivo è fondamentale per l’Anarb collaborare con le singole associazio- ni operanti sul territorio.
Le Apa, infatti, sono in grado di for- nire aiuto per un completo e valido miglioramento aziendale in tutte le sue componenti, sia per la scelta dei tori e la selezione degli animali, sia per gli aspetti alimentari, sanitari e gestionali degli allevamenti.
Il Sata pertanto è in grado di aiutare gli allevatori a mi- gliorare la componente am- bientale, mentre l’Anarb è l’associazione che, per inca- rico ministeriale, si occupa del miglioramento genetico dei bovini di razza Bruna.
Il principale strumento uti- lizzato per il miglioramento
genetico è l’indice di selezione, nel caso della Bruna denominato Indice totale economico (Ite), un valore sti- mato per ogni animale della popola- zione che unisce gli indici genetici per singoli caratteri in funzione della loro importanza economica.
A oggi l’85% del peso statistico vie- ne dato alla qualità e alla quantità delle produzioni e il 15% al carattere longevità; da maggio 2005 l’Ite cam- bierà prendendo in considerazione nuovi indici genetici legati a caratteri funzionali disponibili, quali la veloci- tà di mungitura e la presenza di cel-
STUDIO DELL’ANARB IN PROVINCIA DI BERGAMO
Attenzione alla genetica di stalla:
condiziona la redditività
Il miglioramento genetico della mandria consente di ot- timizzare l’effi cienza dell’allevamento e recuperare mar- ginalità: in provincia di Bergamo l’indice genetico della razza Bruna mostra un trend positivo negli anni ma c’è ancora spazio di miglioramento. Attenzione: il seme uti- lizzato per fecondare le vacche oggi condiziona il futuro produttivo della stalla
Attilio Rossoni, Chiara Nicoletti
Tabella 1 - Pesi statistici nell’Indice totale econo- mico
Periodo
Grasso Proteina Longe- vità
Velocità di mun-
gitura Cellule somati-
kg % kg % che
Fino a maggio 2005 1,0 0,1 3,0 0,4 0,8 0 0 Dopo maggio 2005 0,0 0,0 5,0 1,0 1,0 1 –0,5 Maggiorazione dei chilogrammi proteina in funzione dell’allele B: tori KAA 0%; tori KAB 2,5%; tori KBB 5%.
lule somatiche, che verranno inseriti rispettivamente con un peso del 10%
e del 5% (tabella 1).
La maggior parte del latte prodot- to dalla razza Bruna è destinato alla trasformazione e per questo motivo all’interno dell’indice la produzione in chilogrammi di proteina prende in considerazione anche il tipo di K- caseina dell’animale. Per ogni allele favorevole alla caseifi cazione (B) del- la K-caseina, la produzione di proteina viene aumentata del 2,5% (KAA + 0%, KAB +2,5% e KBB più 5%).
Nel prossimo anno verranno af- frontate nuove ricerche per valutare eventuali modifiche sia nel metodo di calcolo della longevità che nella pressione selettiva sui caratteri mor- fologici.
La razza Bruna è nota per la robu- stezza e la durata in stalla degli ani- mali, infatti mediamente le bovine di tale razza resistono in stalla per 3,2 lattazioni contro le 2,5 delle altre razze. L’intenzione dell’Associazione di razza è di mantenere questa carat- teristica e per ciò per ogni animale viene calcolato l’indice di longevità funzionale, cioè una stima di quanto sopravvive un animale in allevamento indipendentemente dalla quantità di latte prodotta.
Purtroppo, tale informazione è di- sponibile solo quando gli animali o, nel caso dei tori, le loro fi glie vengono eliminate dalla stalla, troppo tardi per un effi ciente uso selettivo. Nella razza Bruna Italiana, per ovviare tale proble- matica, la longevità è stimata in modo indiretto utilizzando le correlazioni esistenti tra questo carattere e alcuni tratti morfologici. In pratica gli indici genetici per statura, attacco anteriore, profondità della mammella e lunghez- za dei capezzoli sono aggregati in fun- zione della loro correlazione con la
longevità funzionale.
L’Anarb, in collaborazio- ne con altre associazioni di razza, ha predisposto una ricca gamma di ser vizi in- formatici e di assistenza atti a supportare le singole Apa e i singoli allevatori.
L’utilizzo di questi mezzi permette un’ef ficiente ge- stione e un effi cace monito- 70% 30%
G A
Fenotipo = Genotipo (G) + Ambiente (A) Grafi co 1 - Peso delle compo- nenti genotipo e ambiente sui caratteri di interesse zootec- nico
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raggio della situazione selettiva nella singola provincia e rende attuabili interventi specifi ci atti a ottimizzare l’impatto selettivo in provincia.
Di seguito riportiamo l’analisi della situazione della provincia di Bergamo con alcune osservazioni di carattere generale che possono essere un utile elemento di rifl essione per molte pro- vince italiane.
Primo passo da compiere nell’anali- si provinciale è valutare gli obbiettivi raggiunti fi no a oggi. Il grafi co 2 evi- denzia che il livello genetico medio degli animali allevati in provincia di Bergamo è migliorato significativa- mente negli ultimi 8 anni. La diffe- renza tra il livello medio provinciale e quello delle migliori aziende provin- ciali dimostra, allo stesso tempo, che c’è ancora spazio di miglioramento.
Guardando nello specifi co la produ- zione di latte al primo parto si può notare che sia il trend genetico che quello fenotipico sono molto for ti (grafico 3); ciò evidenzia un’ottima pressione selettiva per la produzione.
Punto dolente di tale analisi è il raf- fronto con la media nazionale dove si nota un eguale trend fenotipico ma un risultato inferiore a livello genetico della provincia.
Un ottimo strumento per analizzare le scelte selettive fatte recentemente dagli allevatori e per stimare su che tipo di animali si potrà lavorare nel prossimo futuro è l’analisi delle fecon- dazioni effettuate e dei tori impiegati.
Nell’anno appena trascorso, nel 32%
delle fecondazioni in purezza, sono stati impiegati tori in prova di proge- nie, un dato in linea con la media na- zionale. È molto importante utilizzare questa categoria di tori con il giusto criterio, poiché rappresentano il futu- ro della razza e come tali mediamente hanno indici genetici più elevati ri- spetto ai tori provati, ma il loro indi-
1995 (I) 1995 (II) 1996 (I) 1996 (II) 1997 (I) 1997 (II) 1998 (I) 1998 (II) 1999 (I) 1999 (II) 2000 (I) 2000 (II) 2001 (I) 2001 (II) 2002 (I) 2002 (II) 2003 (I) 2003 (II)
1.200 1.000 800 600 400 200 0
Ite (kg)
Provinciale Top aziende Semestre di valutazione
Grafi co 2 - Trend genetico per l’indice di selezione
1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
6.500 6.000 5.500 5.000 4.500 4.000 3.500 3.000
Fenotipo (kg)
Produzione nazionale Produzione provinciale Indice genet. nazionale Indice genet. provinciale
Anno di nascita
200 150 100 50 0 –50 –100 –150 –200 –250 –300 –350
Indige genetico (kg)
Grafi co 3 - Trend genetici e produzione di latte al primo parto
Tori in prova di progenie Tori provati
Altri
15%
35%
50%
Grafi co 4 - Tori utilizzati in pro- vincia di Bergamo nel 2003
ce genetico ha bassa attendibilità in quanto basato solo sulle informazioni relative ai genitori. Di conseguenza è importante distribuire il rischio usan- do un numero elevato di tori in prova, effettuando relativamente poche fe- condazioni per singolo toro.
Come si può osser vare dal grafi co 4, una nota dolente della provincia di Bergamo è costituita dalla percentua- le importante di fecondazioni avvenu- te utilizzando tori non iscritti al Libro genealogico della Bruna, rappresen- tati principalmente da tori di razze da carne. Questo elemento può essere imputato in par te all’elevata remu- nerazione economica riscontrata dai baliotti di incroci da carne e in parte dalla sensazione di sfi ducia avvertita da molti allevatori che non vogliono investire sul futuro.
Tale decisione tecnica può essere economicamente valida e vantaggiosa ma, dal punto di vista selettivo, com- promette il futuro dell’allevamento, perché di fatto abbatte la possibilità di ef fettuare un piano di selezione aziendale e obbliga l’allevatore a lega- re l’azienda al mercato degli animali vivi con i rischi economici, sanitari e selettivi ormai noti a tutti.
Dall’analisi è evidente che gli ele- menti che inter feriscono nel pro- gramma di selezione provinciale sono molteplici, talvolta anche di natura non selettiva ma economica e sociale;
per tale motivo è particolarmente im- portante che ogni Apa dedichi a que- sto aspetto dell’allevamento risorse, personale ed energia.
Attilio Rossoni Chiara Nicoletti Uffi cio ricerca e servizi - Anarb Bussolengo (Verona) ricerca@anarb.it
