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M. Strambi,C. Liuzzi,E. Scalacci,F. Macucci pdf

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Academic year: 2022

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(1)

Il divezzamento: due realtà Il divezzamento: due realtà

a confronto a confronto

M. Strambi, C.

M. Strambi, C. LiuzziLiuzzi, E. , E. ScalacciScalacci, , F.F. MacucciMacucci

Dipartimento di Pediatria, Ostetricia, Medicina della Dipartimento di Pediatria, Ostetricia, Medicina della Riproduzione

Riproduzione-- Sezione di Pediatria Preventiva e NeonatologiaSezione di Pediatria Preventiva e Neonatologia-- Università degli Studi di Siena

Università degli Studi di Siena

(2)

Introduzione Introduzione

ƒ Il divezzamento è il periodo transitorio in cui avviene il passaggio

graduale da un’alimentazione esclusivamente lattea ad un’alimentazione mista, diversificata per l’introduzione di cibi semisolidi e solidi

ƒ Risponde ad esigenze nutrizionali e educative

ƒ Gradualità del processo

ƒ Le modalità di conduzione dipendono dal rapporto psicologico madre- bambino, dall’accettazione del nuovo cibo da parte del bambino, e in parte dalle differenti abitudini e disponibilità alimentari esistenti in culture e paesi diversi

ƒ Differenze esistono anche tra regioni diverse

Obiettivi

Valutare e paragonare le modalità di divezzamento suggerite dai pediatri di due regioni italiane (Toscana e Puglia)

(3)

Materiali e metodi Materiali e metodi

„

30 pediatri (15 della regione Toscana e 15 della Puglia)

„

Questionario

(4)

Questionario Questionario

­­Età del pediatraEtà del pediatra

­­SessoSesso

­­Sede di lavoroSede di lavoro

­

­Luogo di specializzazioneLuogo di specializzazione

­­Per quanto tempo consiglia di Per quanto tempo consiglia di proseguire l’allattamento al seno proseguire l’allattamento al seno

­­Le mamme preferiscono Le mamme preferiscono

l’allattamento al seno o con latte l’allattamento al seno o con latte formulato

formulato

­­In quale periodo consiglia di In quale periodo consiglia di iniziare il divezzamento

iniziare il divezzamento

­­Propone un’introduzione Propone un’introduzione

differenziata e programmata dei differenziata e programmata dei vari alimenti

vari alimenti

­­Se si quale sequenza suggerisceSe si quale sequenza suggerisce

­

­Quale sono gli alimenti che tratta Quale sono gli alimenti che tratta con cautela e/o dei quali suggerisce con cautela e/o dei quali suggerisce un’introduzione tardiva

un’introduzione tardiva

­­Il latte rimane alla base del Il latte rimane alla base del dell’alimentazione durante il dell’alimentazione durante il divezzamento

divezzamento

­­Se si che tipo di latteSe si che tipo di latte

­

­In quale misuraIn quale misura

­­Per il divezzamento preferisce Per il divezzamento preferisce consigliare le preparazioni

consigliare le preparazioni

casalinghe o industriali e perché casalinghe o industriali e perché

­­Quando consiglia l’introduzione del Quando consiglia l’introduzione del salesale

­­Quali sono le maggiori Quali sono le maggiori

difficoltà/richieste delle madri difficoltà/richieste delle madri durante il divezzamento

durante il divezzamento

(5)

Risultati Risultati

Caratteristiche dei pediatri intervistati Caratteristiche dei pediatri intervistati

Toscana

Toscana Puglia Puglia

Età

30-30-3939 40-40-4949 50-50-5959

> 60

> 60

-- 26,7 % 26,7 % 60 %60 % 13,3 % 13,3 %

6,7 % 73,3 %

20 % -

Sesso

MM FF

46,7 % 46,7 % 53,3%

53,3%

60 %60 % 40 % 40 %

Sede di lavoro

Ambulatorio Ambulatorio

Ospedale Ospedale

40 %40 % 60 % 60 %

73,4 % 73,4 % 26,6 % 26,6 %

Sede di specializzazione

Nord Centro Sud

-- 100 % 100 %

--

13,3 % 40 % 46,7 %

(6)

Risultati Risultati

ƒ

Tutti i pediatri consigliano di iniziare il divezzamento tra il 4° e il 6° mese di vita

ƒ

In Toscana il 60 % dei pediatri consiglia di proseguire

l’allattamento al seno fino la 6° mese e il 40 % fino al 12°

mese

ƒ

In Puglia tali percentuali sono rispettivamente dell’86,7 % e del 13,3 %

ƒ

L’intero campione propone l’introduzione differenziata dei vari

alimenti

(7)

Risultati Risultati

Sequenza di introduzione degli alimenti Sequenza di introduzione degli alimenti

Toscana

Toscana PugliaPuglia

11-3° mese-3° mese Latte Latte

4° mese

4° mese FruttaFrutta LatteLatte

5° mese

5° mese Crema di risoCrema di riso Crema di riso, fruttaCrema di riso, frutta 6° mese

6° mese Brodo vegetale, carneBrodo vegetale, carne GlutineGlutine 7° mese

7° mese Glutine, pesceGlutine, pesce Verdura passata, carneVerdura passata, carne 8° mese

8° mese Tuorlo d’uovoTuorlo d’uovo Pomodoro, legumi, Pomodoro, legumi, ricotta

ricotta 9° mese

9° mese LegumiLegumi --- 10° mese

10° mese --- PescePesce 11° mese

11° mese PomodoroPomodoro Tuorlo d’uovoTuorlo d’uovo 12° mese

12° mese Latte vaccinoLatte vaccino Uovo interoUovo intero

(8)

Risultati Risultati

Alimenti inseriti tardivamente nella dieta Alimenti inseriti tardivamente nella dieta

Toscana

Toscana PugliaPuglia

Agrumi 2,44 %2,44 % ---

Glutine 2,44 %2,44 % 31,03 %31,03 %

Latte vaccino 19,51 %19,51 % ---

Pesce 19,51 %19,51 % 27,58 %27,58 %

Pomodoro 19,51 %19,51 % ---

Uovo 31,70 %31,70 % 41,37 %41,37 %

Verdura 4,87 %4,87 % ---

(9)

Risultati Risultati

Toscana

Toscana PugliaPuglia

Preparazioni casalinghe

77,7 %

77,7 % 31,2531,25

Preparazioni

industriali 22,3 %22,3 % 68,75 %68,75 % Introduzione del

sale dopo i 12 mesi 100 %100 % 100 %100 % Difficoltà riferite

dalle madri Preparazione dei Preparazione dei pasti

pasti Accettazione di Accettazione di nuovi sapori da nuovi sapori da parte del bambino parte del bambino

(10)

Conclusioni Conclusioni

„

Esistono tuttora differenze tra le regioni del nostro paese circa la durata dell’allattamento al seno, la sequenza di introduzione degli alimenti al momento del divezzamento e l’utilizzo di

preparazioni industriali o casalinghe

„

Sarebbe auspicabile la promozione di linee guide nazionali e di programmi educativi per incoraggiare le madri all’allattamento al seno, per istruirle sulle modalità corrette di divezzamento e per orientarle verso le preparazioni casalinghe

„

I pediatri di entrambe le regioni hanno acquisito consapevolezza dell’importanza delle qualità nutrizionali nel 1° anno di vita e

forniscono indicazioni sui tempi e le modalità di introduzione dei cibi in accordo con le linee guida internazionali

„

Ulteriori ricerche appaiono utili per valutare l’influenza

esercitata da schemi dietetici diversi nel 1° anno di vita sul

benessere futuro del bambino

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