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Biodiversità Habitat pelagico e specie non indigene nelle acque marino costiere della Sicilia - SNPA - Sistema nazionale protezione ambiente

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Biodiversità Habitat Pelagico e Specie Non Indigene - Mesozooplancton

EU Marine Strategy Framework Directive 2008/56/EC (D.Lgs. n. 190 del 13 ottobre 2010)

Luglio 2015 - Luglio 2016

ARPA SICILIA - ST3 Area Mare

Settembre 2016

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EU Marine Strategy Framework Directive 2008/56/EC (D.Lgs. n. 190 del 13 ottobre 2010) Luglio 2015 - Luglio 2016

Autori

Supervisione:

Dott. Vicenzo Ruvolo - Direttore ST3 Area Mare ARPA Sicilia - Responsabile Marine Strategy

Stesura testi, fotografie, determinazioni tassonomiche, elaborazione dati, elaborazioni grafiche:

Dott. Francesco Cicero - Biologo per ARPA Sicilia per Marine Strategy

Collaboratori

Stesura testi ed elaborazione grafiche:

Dott.ssa Giuseppina Marino, Dott.ssa Elena Nasta, Dott. Benedetto Sirchia, Dott.ssa Francesca Galfo

Mappe GIS:

Dott. Benedetto Sirchia

Attività di campionamento:

Sig. Salvatore Badame, Dott. Salvatore Campanella, Dott.ssa Giuseppina Marino, Dott.ssa Elena Nasta, Sig.ra Tiziana Nicoletti, Dott. Benedetto Sirchia, Dott. Marco Barone, Dott. Giancarlo Bellissimo,

Dott. Francesco Cicero, Dott.ssa Francesca Galfo, Sig. Marco Glorioso, Dott. Francesco Interbartolo, Dott. Filippo Carlo Luzzu, Dott.ssa Francesca Marrone, Dott.ssa Valentina Pennino, Dott. Nicola Tuzzolino

Gestione unità navali Teti e Galatea:

Sig. Giorgio De Marco. Sig. Filippo Fontana, Sig. Nunzio Giuffré

ARPA SICILIA - ST3 Area Mare Settembre 2016

(3)

Capitolo Pag.

Presentazione 4

Introduzione 5

Il Mesozooplancton nella Marine Strategy 6

Il Mesozooplancton 9

Cladoceri 10

Copepodi 12

Altro Mesozooplancton 32

Altre forme planctoniche 45

Osservazioni 46

Indice dei taxa e delle specie 50

(4)

La Marine Strategy (Direttiva Quadro 2008/56/CE) ha tra i suoi obiettivi principali quello di valutare lo stato di salute degli habitat marini fino al limite delle acque territoriali ai fini del raggiungimento del buono stato ambientale.

Per la prima volta particolare attenzione è stata rivolta allo studio di tutta la comunità planctonica, comprese le specie non indigene. Questo ha permesso ad Arpa Sicilia di acquisire, nel primo anno d'indagini per l'attuazione dei programmi di monitoraggio previsti dal D.Lgs 190/2010, numerose informazioni sulle caratteristiche di una delle componenti più importanti del comparto pelagico dei mari siciliani, il mesozooplancton.

L' elevata varietà di specie rilevate durante le campagne del primo anno di monitoraggio può essere apprezzata nelle immagini contenute in questa raccolta fotografica.

Dott. Vincenzo Ruvolo Direttore ST3 Area Mare ARPA Sicilia

(5)

Il monitoraggio del Mesozooplancton realizzato dalla ST3 di ARPA Sicilia durante il primo anno di programmazione della Marine Strategy attraverso la regolare attività di campionamento in mare e di determinazione tassonomica con la sistematica acquisizione di centinaia di immagini fotografiche in laboratorio, ha evidenziato una grande Biodiversità che raramente è oggetto di pubblicazioni e lavori in genere e ancora meno se riferita alle acque marino costiere della Sicilia.

Questo lavoro mostra solo alcuni aspetti della biodiversità del Mesozooplancton dei mari siciliani rappresentata nelle immagini fotografiche di buona parte delle specie e dei taxa rilevati durante le attività di campo e le identificazione in laboratorio.

Rivolgo un ringraziamento speciale al Dott. Salvatore Manciagli per avermi avviato ed accompagnato nel percorso di acquisizione delle competenze sulle tematiche contenute in questo lavoro.

Francesco Cicero

Biologo Collaboratore Marine Strategy per ARPA Sicilia

(6)

Nel Periodo compreso tra Luglio 2015 e Giugno 2016, la struttura ST3 Area Mare di ARPA Sicilia ha svolto le attività previste dalla Direttiva Quadro sulla strategia per l’ambiente marino (Framework Directive 2008/56/EC) e recepita in Italia dal D.Lgs 190/2010. Sono state svolte attività di rilevamento, campionamento e analisi di diversi parametri su diverse matrici ambientali tra cui il mesozooplancton marino finalizzato allo studio della Biodiversità in Habitat Pelagico (Descrittore 1, Modulo 1 del POA, Piano Operativo delle Attività) e alla segnalazione di Specie non Indigene (NIS, Non Indigenous Species, Descrittore 2, Modulo 3 del POA) in relazione a possibili introduzioni legate prevalentemente al traffico marittimo.

Per lo studio della Biodiversità in Habitat Pelagico, i campionamenti di mesozooplancton sono stati realizzati con cadenza stagionale in 6 aree lungo le coste della Regione Sicilia in ciascuna delle quali sono state individuate 3 stazioni di rilevamento e campionamento posizionate a 3, 6 e 12 miglia dalla linea di costa lungo un transetto perpendicolare alla stessa. I transetti sono stati posizionati prioritariamente sulla direttrice dei transetti già individuati ai fini dell'attuazione del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. e ricadenti in siti LTER (Long Term Ecosystem Research) e nelle Aree Marine Protette.

Contestualmente sono stati rilevati i parametri chimico fisici mediante sonda multiparametrica e disco di Secchi e sono stati prelevati campioni d'acqua per le analisi quali-quantitative del fitoplancton e per la determinazione della concentrazione dei nutrienti (azoto, fosforo e silice) e dei microinquinanti (IPA, PCB, metalli, pesticidi e VOC).

Per la segnalazione di Specie Non Indigene, i campionamenti di mesozooplancton sono stati realizzati con cadenza bimestrale in una area ad elevato traffico portuale a lunga percorrenza all’interno della quale sono state individuate 2 stazioni di rilevamento e campionamento posizionate a 1000 e 2000 m dalla costa lungo un transetto ad essa ortogonale. Contestualmente sono stati rilevati i parametri chimico fisici mediante sonda multiparametrica e disco di Secchi e sono stati prelevati campioni d'acqua per le analisi quali-quantitative del fitoplancton. Le stazioni di campionamento sono indicate di seguito in mappa e in tabella.

(7)

Descrittore Marine Strategy Area rilevamento e campionamento Provincia

Biodiversità Habitat Pelagico AMP Isole Egadi Trapani

Biodiversità Habitat Pelagico AMP Capo Gallo Palermo

Biodiversità Habitat Pelagico AMP Isole Ciclopi Catania

Biodiversità Habitat Pelagico AMP Plemmirio Siracusa

Biodiversità Habitat Pelagico Isola delle Correnti Siracusa

Biodiversità Habitat Pelagico Capo San Marco Agrigento

Specie Non Indigene Gela Porto Isola Caltanissetta

I campionamenti sono stati realizzati mediante rete da plancton standard di tipo WP2 (diametro 57 cm, lunghezza 260 cm, con vuoto di maglia di 200 µm, munita di flussometro, vedi foto in basso) con salpata obliqua o verticale dal mezzo nautico da una profondità massima di 50 metri alla superficie, con velocità di circa 1 m/s, al fine di ottenere il campionamento su circa 20 - 40 m3 di acqua.

I campioni sono stati quindi raccolti in contenitori in plastica, fissati con etanolo al 70% e glicerina al 5%, etichettati e conservati in frigo a 5 °C.

Presso i laboratori della ST3 Area Mare di ARPA Sicilia sono state eseguite le seguenti attività:

- le analisi quali-quantitative con l’elaborazione delle liste delle specie e relative abbondanze - le misure per la definizione dello spettro dimensionale relative alle 3 classi dimensionali

200-1000 µm, 1000-2000 µm e >2000 µm - la ricerca di specie non indigene.

(8)

software di acquisizione ed elaborazione immagini (vedi foto in basso).

L’esecuzione dei campionamenti in campo, delle analisi quali-quantitative, delle misure dello spettro dimensionale e l’individuazione di specie non indigene sono state condotte secondo quanto prescritto nelle schede metodologiche redatte ai fini dell’attuazione delle Convenzioni stipulate tra Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Agenzie Regionali per la protezione dell’Ambiente e in accordo a quanto indicato nei manuali di seguito indicati:

- “Metodologie Analitiche di Riferimento”, ICRAM, 2001

- “Metodologie di studio del plancton marino”, ISPRA & SIBM, 56/2010 - “Zooplankton Methodology Manual”, ICES, 2000.

Per le determinazioni qualitative e l'identificazione tassonomica delle specie e dei taxa sono state utilizzate le seguenti chiavi di determinazione:

- Guida al Riconoscimento del Plancton dei Mari Italiani - Zooplancton Neritico, ICRAM MATTM, 2006 - Faune de France - 26 Copepodes pelagique, M. Rose, 1933

- http://www.copepodes.obs-banyuls.fr (sito web on line) - http://www.marinespecies.org (sito web on line)

(9)

Lo zooplancton rappresenta l’anello fondamentale della catena trofica in mare poiché tramite esso avviene il trasferimento di materia ed energia dai produttori primari, ovvero gli organismi autotrofi rappresentati essenzialmente dal fitoplancton, ai consumatori primari e secondari, ovvero organismi eterotrofi costituiti principalmente da pesci, sia adulti che nelle forme e negli stadi giovanili.

Lo zooplancton contribuisce in mare all’arricchimento in sostanza organica attraverso la produzione di prodotti di escrezione, come i pellets fecali dei Copepodi, e attraverso gli organismi stessi che alla fine del ciclo vitale si depositano sul fondale marino diventando sostanza organica per gli organismi del comparto bentonico.

E’ costituito da organismi liberamente natanti che possono realizzare il proprio ciclo vitale interamente lungo la colonna d’acqua (Oloplancton) o solo in una fase del ciclo vitale (Meroplancton), solitamente durante la fase larvale, per poi evolvere alla fase adulta come organismo nectonico o bentonico.

E’ anche possibile distinguere lo zooplancton che vive al di sopra della piattaforma continentale (plancton neritico) rispetto a quello che vive in mare aperto (plancton oceanico o d’altura), oppure classificarlo sulla base di criteri dimensionali.

Alcune specie zooplanctoniche si nutrono per filtrazione convogliando verso la bocca il fitoplancton e la sostanza organica sospesa, utilizzando appendici dotate di file di setole e filamenti, tentacoli o ampie strutture membranacee. Altre specie predano lo zooplancton fitofago e predatore catturando le prede grazie ad appendici raptatorie di cui sono dotati.

Generalmente le popolazioni zooplanctoniche presentano delle fluttuazioni in termini quantitativi correlate alle fluttuazioni fitoplanctoniche, spesso sfalsate nel tempo.

Lo zooplancton presenta dimensioni generalmente comprese tra meno i 20 µm e i 20 cm, in particolare il mesozooplancton è costituito da organismi di dimensioni comprese tra i 200 µm e 2 cm, appartenenti a diversi phyla animali sia in forma larvale che adulta. I principali gruppi in cui viene suddiviso il mesozooplancton sono:

- Cladoceri: crostacei di piccole dimensioni essenzialmente filtratori

- Copepodi: crostacei sospensivori e predatori, che vivono a tutte le profondità e costituiscono la parte preponderante del mesozooplancton

- Altro Mesozooplancton: organismi marini (comprese le forme larvali) appartenenti a vari phyla animali non appartenenti ai gruppi dei Cladoceri e dei Copepodi.

(10)

L’ordine dei Cladoceri appartiene alla sottoclasse dei Branchiopodi (Classe Crostacei) ed è costituito da animali di piccola taglia con dimensioni quasi sempre inferiori a 1 mm. Il corpo è compresso lateralmente ed è racchiuso all’interno del carapace da cui fuoriesce solo il capo; posseggono 4-6 arti toracici, mentre l’addome ne è privo. In alcune specie il movimento avviene attraverso le seconde antenne molto robuste e sviluppate, in altre attraverso le appendici del tronco.

Normalmente si riproducono per partenogenesi producendo solo femmine; periodicamente, sempre per partenogenesi, vengono generati sia maschi che femmine che si riproducono sessualmente generando uova di resistenza o durevoli.

Presentano dimorfismo sessuale con maschi di dimensioni inferiori rispetto alle femmine; le uova si sviluppano in una cavità incubatrice posta dorsalmente nella femmina dove gli embrioni vanno incontro a sviluppo diretto, ovvero senza metamorfosi ed accrescendosi successivamente per muta.

Alcuni Cladoceri sono predatori, altri sono dotati di apparato filtrante localizzato nella regione toracica con cui catturano fitoplancton, rotiferi e protozoi.

L’identificazione tassonomica si basa sul riconoscimento morfologico dei singoli individui.

(11)

Evadne spinifera Pseudevadne tergestina

Penilia avirostris ♀ P. avirostris ♀- camera incubatrice con embrioni

Penilia avirostris ♀ Podon sp.

(12)

La sottoclasse dei Copepodi (Classe dei Crostacei) rappresenta la parte preponderante del mesozooplancton marino con una ampia biodiversità e un numero elevato di individui con dimensioni che vanno da meno di un millimetro fino a 10 mm.

I Copepodi hanno generalmente un corpo composto da due parti, formate da segmenti o somiti, denominate prosoma ed urosoma. Il prosoma è costituito da una parte apicale detta cefalosoma o capo, cui segue il torace;

l’urosoma è formato da due parti, l’addome, unito anteriormente al torace, e il telson.

Il cefalosoma è caratterizzato da una serie di appendici in sequenza: un rostro (non sempre presente), un paio di antennule, un paio di antenne, segue l’apparato boccale costituito da un paio di mandibole, due paia di mascelle e un paio di massillipedi; l’apertura boccale si apre ventralmente all’altezza delle mandibole.

Il torace è caratterizzato da 5 paia di appendici biramose dotate di spine e sete. Le prime 4 paia di appendici toraciche hanno funzione natatoria, il quinto paio può essere regredito oppure assente (solitamente nelle femmine) o molto sviluppato, asimmetrico e articolato nei maschi. Quest’ultimo paio riveste funzione paracopulatoria e viene utilizzato per il trasferimento della spermatofora, prodotta dal maschio e che contiene gli spermatozoi, ai gonopori della femmina. In alcune specie le antenne nel maschio sono genicolate e prensili, permettendo così di ripiegare l’antenna su se stessa e utilizzarla per trattenere la femmina durante l’accoppiamento.

L’addome non presenta appendici e sul primo somite si aprono gli orifizi genitali (somite genitale); seguono 3 o 4 somiti postgenitali, quindi il somite terminale detto somite anale dove si apre l’ano e il telson o furca formata da due rami.

Il sistema nervoso è costituito da una porzione cefalica organizzata in lobi e da una catena gangliare ventrale.

I Copepodi planctonici realizzano il movimento principalmente attraverso il battito delle antenne ed in parte attraverso quello delle appendici toraciche.

Presentano sessi separati e spesso dimorfismo sessuale. Dopo la fecondazione le uova vengono rilasciate in acqua o racchiuse in sacche ovigere attaccate agli orifizi genitali della femmina; alcune specie possono produrre uova di resistenza e cisti.

Alla schiusa delle uova gli individui vanno incontro ad una serie di mute: 6 stadi larvali di nauplius e 5 stadi larvali di copepoditi, durante i quali si verifica un aumento del numero dei somiti e la trasformazione delle appendici toraciche; segue lo stadio di adulto per un ciclo totale di vita di 6-12 mesi.

Naupli e copepoditi possono essere presenti in numero elevato nei popolamenti mesozooplanctonici.

Il dimorfismo sessuale e i caratteri sessuali secondari si sviluppano al 3° stadio di copepodite.

Alcuni Copepodi mesozooplanctonici sono sospensivori e si alimentano di fitoplancton e particelle organiche in sospensione utilizzando attivamente le seconde mascelle; altri Copepodi sono onnivori, altri ancora sono predatori di specie zooplanctoniche ed in alcuni casi anche di avannotti.

La sottoclasse dei Copepodi comprende i seguenti Ordini che conducono vita libera planctonica: Calanoida, Cyclopoida, Harpacticoida, Poecilostomatoida, Monstrilloida, Mormonilloida.

L’identificazione tassonomica si basa sul riconoscimento morfologico dei singoli individui e sulla struttura del quinto paio di appendici toraciche (di seguito indicato con “p5”) che assume in ciascuna specie forme peculiari e quindi carattere specie-specifico indispensabile per l'individuazione della specie.

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Acartia clausi ♂ Acartia clausi - p5 ♂

Acartia clausi ♀ Acartia clausi - p5 ♀

Acartia discaudata var. mediterranea ♂ Acartia discaudata var. mediterranea - p5 ♂

(14)

Acartia negligens ♂ Acartia negligens - p5 ♂

Acartia negligens ♀ Acartia negligens - p5 ♀

Acartia negligens - prosoma urosoma ♀ Acartia danae - prosoma urosoma ♀

(15)

Clausocalanus sp. ♀ Clausocalanus sp. ♀

Clausocalanus sp. ♂ Clausocalanus sp. - p5 ♀

Clausocalanus sp. ♀ Clausocalanus sp. - p5 ♀

(16)

Clausocalanus sp. ♀ con spermatofora Clausocalanus sp. ♂

Clausocalanus sp. ♀ Clausocalanus sp. ♂

Clausocalanus sp. ♂ Clausocalanus sp. ♀

(17)

Paracalanus sp. ♀ Paracalanus sp. ♀

Paracalanus sp. ♀ Paracalanus sp. ♀

Paracalanus sp. ♂ Paracalanus sp. ♀

(18)

Paracalanus sp. ♀ Paracalanus sp. ♀

Paracalanus sp. ♀ Paracalanus sp. - p5 ♀

Paracalanus parvus ♂ Paracalanus parvus - p5 ♂

(19)

Centropages ponticus ♂ Centropages ponticus - particolare del p5 ♂

Centropages ponticus - prosoma urosoma ♂ Centropages ponticus ♀

Centropages kroyer - particolare antenna ♂ Centropages kroyer ♀

(20)

Centropages typicus ♂ Centropages typicus - p5 ♂

Centropages typicus - particolare antenna ♂ Centropages typicus ♀

Centropages typicus - prosoma urosoma ♀ Centropages typicus - p5 ♀

(21)

Calocalanus sp. Calocalanus sp.

Calocalanus sp. Calocalanus pavo ♀

in riquadro urosoma di ♀ immatura

Lucicutia flavicornis ♂ Lucicutia flavicornis - p5 ♂

(22)

Mecynocera clausi ♂ Mecynocera clausi ♀

Candacia armata ♂ Candacia armata - prosoma urosoma ♂

Candacia armata - prosoma urosoma ♀ con spermatofora

Candacia armata - p5 ♀

(23)

Corycaeus sp. Corycaeus sp.

Corycaeus sp. Corycaeus sp.

Microsetella sp. Microsetella sp.

(24)

Oncaea sp. Oncaea sp. con spermatofora

Oncaea sp. con sacche ovigere Oncaea sp.

Farranula sp. Farranula sp.

(25)

Nannocalanus sp. Nannocalanus sp. - p5 ♂

Heterorabdus papilliger ♂ Heterorabdus papilliger - p5 ♂

Heterorabdus papilliger ♀ Heterorabdus papilliger - p5 ♀

(26)

Euchaeta marina ♂ Euchaeta marina - p5 ♂ con spermatofora

Euchaeta pubera ♂ Euchaeta marina - particolare di p5 ♂

Euchaeta pubera - p5 ♂ con spermatofora Euchaeta pubera - particolare p5 ♂

(27)

Sapphirina sp. Sapphirina sp.

Copilia sp. ♂ Copilia sp. ♀

Scolecithrix bradyi ♂ Scolecithrix bradyi - p5 ♂

(28)

Aetideus sp. Aetideus sp. - p5 ♀

Haloptilus sp. Pareucalanus sp.

Pareucalanus sp.

(29)

Euterpina acutifrons con sacche ovigere Clytemnestra sp.

Temora stylifera ♂ Temora stylifera - p5 ♂

Temora stylifera ♀ Temora stylifera - p5 ♀

(30)

Pontellidae Monstrillidae

Pleurommamma gracilis ♂ Pleuromamma gracilis - p5 ♂

Pleurommamma gracilis ♀ Pleuromamma gracilis - p5 ♀

(31)

Oithona sp. Oithona sp.

Oithona sp. Lubbokia squillimana

Isias clavipes ♂ Isias clavipes ♀

(32)

Il Mesozooplancton marino è costituito da organismi appartenenti a quasi tutti i phyla e taxa animali che, eccetto i già citati e ben definiti gruppi di Cladoceri e Copepodi, compongono il gruppo denominato “Altro Mesozooplancton”, in cui si annoverano la maggior parte delle specie meroplanctoniche. Si descrivono brevemente i principali gruppi che lo compongono.

- Regno Protozoi rappresentato dal Subphylum Radiolari (o Radiozoa) comprendente la classe Acantari, caratterizzati da uno scheletro di spicole silicee.

- Phylum Foraminiferi caratterizzati da un guscio calcareo.

- Phylum Poriferi (spugne) presente allo stadio di larve.

- Phylum Celenterati o Cnidari (meduse) presenti sia in forma larvale che allo stadio di adulti, dalla consistenza gelatinosa, principalmente rappresentati da individui di grandi dimensioni appartenenti alla Classe Scifozoi, da meduse di piccole dimensioni e da forme coloniali appartenenti all’Ordine dei Sifonofori, della Classe Idrozoi.

- Phylum Ctenofori presenti con forme larvali e individui adulti di consistenza generalmente gelatinosa e capaci di fenomeni di bioluminescenza.

- Phyla Nemertini e Nematodi.

- Phylum Rotiferi presenti sia con forme larvali che adulte.

- Phylum Anellidi presenti fondamentalmente allo stadio larvale, con alcune specie oloplanctoniche che allo stadio adulto sono dotate di appendici laterali fogliacee atte a favorire il movimento in acqua.

- Phylum Molluschi presenti con le Classi Bivalvi e Gasteropodi generalmente al solo stadio larvale, mentre gli Ordini degli Eteropodi e degli Pteropodi sono presenti anche con adulti.

- Phylum Crostacei rappresentato da diversi e numerosi taxa, quali per esempio l’Ordine dei Decapodi con diverse forme e stadi larvali, la Classe degli Ostracodi, caratterizzato da individui con il corpo completamente racchiuso da un carapace articolato in due valve, e gli Eufasiacei presenti essenzialmente come stadi larvali.

- Phylum Briozoi presente essenzialmente con lo stadio di larva denominata cifonauta.

- Phylum Chetognati presenti sia come larve che come adulti.

- Phylum Tunicati (o Urocordati) rappresentati dalla Classe delle Appendicularie (o Larvacei) e da Salpe e Dolioli appartenenti alla Classe dei Thaliacei.

- Phylum Echinodermi presenti con forme larvali.

- Pesci presenti come uova e avannotti.

L’identificazione tassonomica si basa sul riconoscimento morfologico dei singoli individui sia nella fase larvale che adulta.

(33)

Acantari - Lithoptera sp. Radiozoa

Radiozoa Radiozoa

Foraminifera Foraminifera

(34)

Hydrozoa Hydrozoa

Hydrozoa Siphonophorae

Siphonophorae Siphonophorae

(35)

Siphonophorae Siphonophorae

Siphonophorae Siphonophorae

Siphonophorae Siphonophorae

(36)

Gastropoda Gastropoda

Pteropoda Pteropoda

Pteropoda Pteropoda

(37)

Eteropoda Bivalvia

Ostracoda Ostracoda

Pesci – uovo Isopoda - larva

(38)

Doliolidae Doliolidae

Doliolidae Thalia democratica - forma aggregata

Cirripedia - larva cypris Bryozoa - larva cyphonautes

(39)

Polychaeta Polychaeta

Polychaeta Polychaeta - larva

Polychaeta Polychaeta - larva

(40)

Polychaeta Polychaeta

Polychaeta - larva Polychaeta

Polychaeta - larva Polychaeta

(41)

Chaetognatha Chaetognatha

Appendicularia Appendicularia

Appendicularia Appendicularia

(42)

Echinodermata - larva Echinodermata - larva

Echinodermata - larva Echinodermata - larva

Echinodermata - larva Echinodermata - larva

(43)

Euphausiacea - larva Euphausiacea - larva

Decapoda - larva Decapoda - larva

Decapoda - larva phyllosoma Decapoda - larva

(44)

Copepoda - nauplius Copepoda - nauplius

Copepoda - nauplius Nauplius

Euphausiacea - nauplius Euphausiacea - metanauplius

(45)

Con i campionamenti sono state casualmente catturate anche alcune forme vegetali fitoplanctoniche appartenenti prevalentemente al gruppo dei Dinoflagellati, caratterizzati da cellule di grandi dimensioni e dalle forme e strutture peculiari.

Questi sporadici ritrovamenti appartengono quasi tutti al genere Ceratium, con specie che si ritrovano non molto frequentemente anche nei campioni normalmente destinati all’analisi quali-quantitativa del fitoplancton.

Ceratium ranipes Ceratium gravidum

Ceratium massiliense (catena di n°3 cellule) Ceratium hexacanthum

(46)

Durante il primo anno di campionamenti e analisi del mesozooplancton marino previsti dalla Direttiva Quadro sulla strategia per l’ambiente marino (Framework Directive 2008/56/EC), sono emerse alcune particolarità che vengono di seguito esposte.

Biodiversità.

Per quanto riguarda il monitoraggio del mesozooplancton marino finalizzato allo studio della Biodiversità in Habitat Pelagico (Descrittore 1, Modulo 1 del POA) sono stati effettuati 4 campionamenti con cadenza stagionale, lungo le coste siciliane fino ad una distanza di 12 miglia dalla costa. Lo studio effettuato ha evidenziato quanto segue.

Tra i Cladoceri, Evadne spinifera è la specie più abbondante: è stata rilevata in tutti i punti di campionamento con presenze inferiori alla media nelle aree d'indagine ricadenti sul versante ionico della Sicilia.

Paracalanus spp. e Clausocalanus spp. sono risultati essere i taxa più abbondanti tra i Copepodi, presenti con diverse specie non sempre e facilmente determinabili. Entrambi i taxa sono presenti in tutti i punti di campionamento con abbondanze significative sia come adulti che come rispettivi stadi di copepoditi.

Sono state identificate 3 specie appartenenti al genere Centropages, tra cui Centropages tipycus presente in tutti i punti di campionamento e con le abbondanze maggiori registrate nelle aree d'indagine ricadenti nel Canale di Sicilia. Gli stadi di copepoditi del genere Centropages sono stati registrati in tutti i punti di campionamento.

Appendicularia, Siphonophorae e Chaetognatha sono risultati i taxa più abbondanti del gruppo denominato "Altro Zooplancton" con riscontri in tutti i punti di campionamento.

Nelle 4 campagne di campionamento realizzate nelle 18 stazioni dislocate lungo le coste della Sicilia nel primo anno di attività della Marine Strategy, sono state riscontrate un totale di circa 90 tra specie e taxa, mentre in ciascun punto di campionamento sono state ritrovate in media circa 60 specie e taxa.

Specie Non Indigene (NIS)

Per quanto riguarda il monitoraggio del mesozooplancton marino finalizzato alla segnalazione di Specie Non Indigene (Descrittore 2, Modulo 3 del POA) in relazione a possibili introduzioni legate prevalentemente al traffico marittimo sono stati effettuati 6 campionamenti con cadenza bimestrale in una singola area, all'interno della quale sono stati individuati due punti di campionamento.

In tutte le campagne di campionamento effettuate non è mai stata riscontrata la presenza di specie non indigene.

La presenza di specie non indigene è stata invece registrata durante le attività di rilevamento e campionamento che Arpa Sicilia ha svolto recentemente durante il progetto denominato "Servizi di analisi dei fenomeni di diffusione di Caulerpa taxifolia e Caulerpa racemosa lungo le coste siciliane attraverso indagini biologiche in campo e analisi di laboratorio" e di seguito più semplicemente denominato con "Progetto Caulerpa".

Il progetto di cui sopra si è articolato in diverse fasi tra cui quella di rilevamento e campionamento in campo e relative analisi in laboratorio ed è stato realizzato tra l'Agosto 2012 e Settembre 2013 attraverso lo svolgimento di 8 campagne di attività in mare su 33 transetti, ricadenti su 17 corpi idrici, posizionati tra Capo Granitola (TP) e Porto Palo di Capo Passero (SR) lungo il Canale di Sicilia (comprendente anche l'isola di Lampedusa).

Tra i parametri analizzati è stato rilevato il mesozooplancton che è stato campionato su ciascun transetto in una singola stazione posta a circa 500 m dalla costa. I campionamenti sono stati realizzati mediante rete da plancton standard di tipo WP2 (diametro 57 cm, lunghezza 260 cm, con vuoto di maglia di 200 µm, munita di flussometro)

(47)

1 m/s, al fine di ottenere il campionamento su circa 30-40 m di acqua. I campioni sono stati quindi raccolti in contenitori in plastica, fissati, etichettati e conservati in frigo a 5 °C.

In laboratorio sono state quindi svolte le analisi quali-quantitative con l’elaborazione delle liste delle specie e relative abbondanze, mediante microscopio invertito equipaggiato di fotocamera digitale e sistema software di acquisizione ed elaborazione immagini. In totale sono stati analizzati 264 campioni di mesozooplancton con l’elaborazione delle liste delle specie e relative abbondanze.

Il campionamento e le attività di determinazione tassonomica hanno permesso di rilevare la presenza di Paracartia grani (Sars, 1904), Copepode appartenente alla famiglia Acartiidae, sia con individui maschi che femmine.

Paracartia grani è specie di origine Atlantica, introdotta attraverso le ballast water (acque di zavorra delle navi) in Mediterraneo dove è considerata oggi specie stabilizzata in quanto a stato di acclimatazione.

Di seguito si riportano i rilievi fotografici di individui maschio e femmina di Paracartia grani campionati durante il progetto Caulerpa, nonché i particolari anatomici delle rispettive quinte paia di appendici toraciche.

Paracartia grani ♂ Paracartia grani ♀

Paracartia grani - p5 ♂ Paracartia grani - p5 ♀

200 µm 200 µm

50 µm 50 µm

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Alloctone della SIBM, Società Italiana di Biologia Marina, nella versione aggiornata a giugno 2015, ma non nella più recente ed ultima versione aggiornata a febbraio 2016; è indicata come "non indigena" nella lista delle specie fornita dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per la restituzione dei dati da parte delle regioni relativi ai moduli 1 e 3 del POA per il primo anno di attività di Marine Strategy.

Nella mappa di seguito esposta sono indicati i confini (con relativa numerazione) dei copri idrici ricadenti lungo il Canale di Sicilia e che sono stati monitorati con il progetto Caulerpa; in rosso è invece indicata l'area entro cui sono posizionati i punti di campionamento del mesozooplancton finalizzato alla segnalazione di Specie Non Indigene per il primo anno di attività della la Marine Strategy (Descrittore 2, Modulo 3 del POA).

Mappa dei corpi idrici indagati nel progetto Caulerpa 2012-13 (linee) e Marine Strategy (in rosso) 2015-16

Il punto di campionamento del mesozooplancton per il progetto Caulerpa dista circa 1000 m dal punto più sottocosta tra i due individuati per il campionamento del mesozooplancton e monitorato per Marine Strategy per la ricerca delle specie NIS (vedi mappa di seguito esposta). Entrambi i punti sono posizionati nelle immediate vicinanze del Porto Isola di Gela individuato come area ad elevato traffico portuale a lunga percorrenza.

Mappa dei punti di campionamento presso Porto Isola Gela: Marine Strategy (in giallo) e progetto Caulerpa (in rosso).

(49)

Caulerpa hanno evidenziato la presenza di Paracartia grani lungo la costa che ricade sul Canale di Sicilia con una distribuzione e un andamento ben precisi sia dal punto di vista spaziale che temporale.

Nell'area di monitoraggio per la ricerca delle NIS per Marine Strategy (in rosso nei grafici seguenti) non è stata mai riscontrata la presenza di Paracartia grani, così come verificatosi anche durante le attività di campionamento e analisi realizzate per il progetto Caulerpa nella stessa area.

Nel progetto Caulerpa è stata però registrata la presenza di Paracartia grani con il numero maggiore di catture e abbondanze nei tre corpi idrici che seguono l'area d'indagine sopra indicata, nei mesi tra agosto e settembre 2012 e tra luglio e settembre 2013 (vedi grafici seguenti).

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Marinella Capo San Marco Torre Verdura Punta Secca San Leone Punta Bianca Malerba Licata Torre Manfria Gela Petrolchimico Foce Dirillo Punta Braccetto Marina di Ragusa Sampieri Punta Regilione P. delle Formiche Portopalo di C.P.

63 62 61 60 59 58 57 56 55 54 53 52 51 50 49 48 47

N°individui

Corpi Idrici

Paracartia grani - Somma del n°individui/m3per corpo idrico in tutte le campagne (Agosto 2012 - Settembre 2013)

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Marinella Capo San Marco Torre Verdura Punta Secca San Leone Punta Bianca Malerba Licata Torre Manfria Gela Petrolchimico Foce Dirillo Punta Braccetto Marina di Ragusa Sampieri Punta Regilione P. delle Formiche Portopalo di C.P.

63 62 61 60 59 58 57 56 55 54 53 52 51 50 49 48 47

N°individui

Corpi Idrici

Paracartia grani - Somma del n°individui/m3per corpo idrico e per campagna (Agosto 2012 - Settembre 2013)

ago-12 set-12 nov-12 lug-13 set-13

Paracartia grani risulta essere specie che popola le acque marino costiere molto a ridosso della linea di costa, le cui abbondanze maggiori sono state registrate nei periodi estivi e la cui distribuzione potrebbe dipendere dalle caratteristiche chimico fisiche e correntometriche delle acque marino costiere.

(50)

Taxon/specie Pagina Posizione

1 2 3 4 5 6

Cladoceri 11

Evadne spinifera 11 1

Penilia avirostris 11 3, 4, 5

Podon sp. 11 6

Pseudevadne tergestina 11 2

Copepodi 13

Acartia clausi 13 1, 2, 3, 4

Acartia danae 14 6

Acartia discaudata var. mediterranea 13 5, 6

Acartia negligens 14 1, 2, 3, 4, 5

Aetideus sp. 28 1, 2

Calocalanus pavo 21 4

Calocalanus sp. 21 1, 2, 3

Candacia armata 22 3, 4, 5, 6

Centropages kroyer 19 5, 6

Centropages ponticus 19 1, 2, 3, 4

Centropages typicus 20 1, 2, 3, 4, 5, 6

Clausocalanus sp. 15 1, 2, 3, 4, 5, 6

16 1, 2, 3, 4, 5, 6

Clytemnestra sp. 29 2

Copilia sp. 27 3, 4

Corycaeus sp. 23 1, 2, 3, 4

Euchaeta marina 26 1, 2, 3

Euchaeta pubera 26 4, 5, 6

Euterpina acutifrons 29 1

Farranula sp. 24 5, 6

Haloptilus sp. 28 3

Heterorabdus papilliger 25 3, 4, 5, 6

Isias clavipes 31 5, 6

Lubbokia squillimana 31 4

Lucicutia flavicornis 21 5, 6

Mecynocera clausi 22 1, 2

Microsetella sp. 23 5, 6

Monstrillidae 30 2

Nannocalanus sp. 25 1, 2

Oithona sp. 31 1, 2, 3

(51)

5 6

Paracalanus sp. 17 1, 2, 3, 4, 5, 6

18 1, 2, 3, 4, 5, 6

Paracartia grani 47 -

Pareucalanus sp. 28 4, 5, 6

Pleuromamma gracilis 30 3, 4, 5, 6

Pontellidae 30 1

Sapphirina sp. 27 1, 2

Scolecithrix bradyi 27 5, 6

Temora stylifera 29 3, 4, 5, 6

Altro Zooplancton 33

Acanthari 33 1

Appendicularia 41 3, 4, 5, 6

Bivalvia 37 2

Chaetognatha 41 1, 2

Doliolidae 38 1, 2, 3

Eteropoda 37 1

Foraminifera 33 5, 6

Gastropoda 36 1, 2

Hydozoa 34 1, 2, 3

Larva cyphonautes 38 6

Larva cypris 38 5

Larva Decapoda 43 3, 4, 5, 6

Larva Echinodermata 42 1, 2, 3, 4, 5, 6

Larva Euphausiacea 43 1, 2

Larva Isopoda 37 6

Nauplius 44 4

Nauplius Copepoda 44 1, 2, 3

Nauplius Euphausiacea 44 5, 6

Ostracoda 37 3,4

Pesci 37 5

Polychaeta 39 1, 2, 3, 4, 5, 6

40 1, 2, 3, 4, 5, 6

Pteropoda 36 3, 4, 5, 6

Radozoa 33 2, 3, 4

Siphonophorae 34 4, 5, 6

35 1, 2, 3, 4, 5, 6

Thalia democratica 38 4

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