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S   ,   :     ,     Giuseppe  Bortone

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Academic year: 2022

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(1)

S EDIMENTI   MARINI : CARATTERIZZAZIONE ,  

DRAGAGGIO ,   TRATTAMENTO   E   RIUTILIZZO  

AD  UN  ANNO  DAL  DECRETO  MINISTERO  DELLAMBIENTE  

173/2016  QUALI  NOVITÀ?

Giuseppe  Bortone

18  maggio  2017

(2)

Linee  Guida  per  la  Ges.one  Integrata  Zone  Cos.ere      

1.  Sviluppo  e    diffusione  delle  migliori  pra.che  di  ges.one  dei  sedimen.  cos.eri.

2. Sabbia  e  sedimento    considera.  come  risorse  principali

3. La  ges.one  dei  sedimen.  (dai  dragaggi  dei  por.,  agli  accumuli  cos.eri  a  ridosso  dei   moli  e  delle  opere,  scavi  edili,  ecc.)  rappresenta  uno  dei  principali  disposi.vi  per  gli   En#  e  le  Comunità  Locali  per  poter  salvaguardare  e  garan.re  la  loro  spiaggia

4. È  necessaria  un’aFenta  ed  oculata  ges.one  della  risorsa  sabbia  (difficilmente  

rinnovabile)  che  deve  essere  traFenuta  e  mantenuta  il  più  possibile,  con  riduzione   delle  perdite,  quando  possibile  riu.lizzata  (riuso)  e  recuperata  se  di  scarsa  qualità   ambientale  (miglioramento  della  qualità)

5.  La  disponibilità  di  sedimen.  cos.eri,  i  movimen.    e  la  qualità  ambientale  è  trasversale   a  diversi  dei  seFori  contenu.  nelle  Linee  Guida  GIZC:    difesa  della  costa  e  la  dinamica   morfologica,  la  qualità  delle  acque,  il  turismo  balneare  e  nau#ca  da  diporto,  la  

portualità  e  la  pesca  e  molluschicoltura

(3)

3.0 M mc Accumuli litoranei

3.6 M mc Cave a terra

1.2 M mc Scavi edili

1.6 M mc Giacimenti sottomarini

Ripascimenti delle spiagge in Emilia-Romagna

Dal 1983 al 2012 oltre 9.4 milioni di mc di sabbia

portati a ripascimento e proveniente da varie fonti

Circa 2,5 milioni di mc da materiali di dragaggio

(4)

Situazione del litorale al 2012 rispetto al 2006 se non fossero stati effettuati interventi (indicatore ASPE)

(5)

Stato del litorale emiliano-romagnolo

Erosione 29 % (33,5 km)

Stabili 51% (60,5 km)

Accumulo 20%(23,3 km)

Situazione del litorale al 2012 rispetto al 2006 grazie agli interventi (indicatore ASE)

Effetto delle opere e di 2,8 M mc di ripascimenti effettuati

tra 2006-2012

(Progettone 2 + interventi ordinari)

(6)

L’aFeso  DM  173/2016

1.  Procedure  per  il  rilascio  dell’autorizzazione:  immersione   deliberata  in  mare  dei  materiali  di  cui  alla  leFera  a),  

comma  2,  dell’art.  109  del  D.lgs.  3  aprile  2006,  n.  152,  

tenuto  conto  della  finalità  di  tutela  dell’ambiente  marino   e  al  fine  di  consen.re  l’uso  legiYmo  del  mare

2.  Criteri  omogenei  per  tuFo  il  territorio  nazionale  per   l’u.lizzo  di  tali  materiali  ai  fini  del  ripascimento  o   all’interno  di  ambien.  contermina.  

3.  Il  testo  parte  dall’assunto  ormai  ampiamente  condiviso  a   livello  internazionale  di  considerare  il  materiale  prodoFo   dell’escavo  una  “risorsa”  da  recuperare  e  riu.lizzare

4. Immersione  deliberata  in  mare  ul#ma  opzione:  una  volta   verificate  le  ulteriori  opzioni  di  u#lizzo

(7)

SNPA

•   Luglio  2016

•   Versione  commentata

•   CNR,  ISS  e  CoNISMa

•   AFualmente  sospeso

•   Prime  applicazioni

(8)

Quadro  di  sintesi  applicazione  nelle  Agenzie  regionali

Agenzia regionale

Modalità Regolamento Regionale

1 2 3 4

FVG X

Veneto X X (da deliberare)

ER X

Marche X X da aggiornare

Abruzzo X

Molise X

Puglia X

Sicilia X

Basilicata X

Calabria X

Campania X

Sardegna X

Lazio X

Toscana X La Regione non ha dato mandato a Arpat di eseguire

analisi per privati

Liguria X X

1.  analisi  chimiche  e  ecotossicologiche

2.  parzialmente  servizio  esterno 3.  la  validazione  10%  analisi 4.  Decreto  in  via  di  applicazione

(9)

Autorizzazioni  effeFuate  da  Arpae

SAC N.  AUTORIZZAZIONI

FERRARA 1

RAVENNA 2

FORLÌ-­‐CESENA 0

RIMINI 3

Circa  225.000  m3

Ripascimen.  e  immersione

Dubbi  interpreta.vi  su  piccole  movimentazioni  in  foci  fluviali   (struFure  portuali,  art.  2  comma  f  DM:  esenzioni)  

Tempis.ca  di  rilascio  tra  8  e  30  giorni

(10)

Cri.cità  rilevate  da  parte  delle  Agenzie

•  I  test  ecotossicologici  su  tuY  i  campioni  richies.  dal  Decreto   non  possono  essere  effeFua.  da  molte  agenzie  per  non  

disponibilità  di  organismi/test  

•  C’è  anche  un  problema  di  stagionalità

•  Molte  aree  geologiche  presentano  valori  di  fondo  superiori   ai  limi.  previs.  nel  Decreto,  è  quindi  necessario  che  

vengano  individuate  le  concentrazioni  locali  da  u.lizzare  al   posto  dei  limi.  previs.  dal  Decreto  e  che  vengano  riportate   nei  regolamen.  regionali

(11)

•  Il  sokware  Sediqualsok  che,  nell'ul.ma  versione  

distribuita,  non  permeFe  l'inserimento  degli  L1  locali  

•  Ci  sono  dei  problemi  per  applicare  il  sokware  

Sediqualsok  che  viene  inviato  da  Ispra  ai  vari  richieden.

•  essendo  una  versione  di  Access  è  necessario  possedere   una  versione  licenziata    di  Office,  procedura  contraria  a   quanto  contenuto  nelle  aFuali  norme  della  pubblica   amministrazione

Cri.cità  rilevate  da  parte  delle  Agenzie

(12)

Cri.cità  rilevate  da  parte  delle  Agenzie

•  ReYfica  refusi  contenu.  nell’allegato  tecnico

•  Il  Decreto  non  prende  in  esame  le  movimentazioni   riferite  ad  ambien.  di  transizione/lagunari

•  Il  Decreto  non  prende  in  considerazione  le  autorizzazioni   di  ripascimento  con  materiale  proveniente  da  entroterra   (es.  cave)

(13)

•  Cos.  eleva.  per  caraFerizzazione  (non  sostenibili  in   par.colare  dai  Comuni)  

•  Valorizzazione  del  pregresso  e  delle  caraFerizzazioni  già   effeFuate

•  Eccessiva  aYvità  di  monitoraggio  ambientale  pre,   durante  e  post  progeFo

•  Non  entra  nel  merito  della  eterna  diatriba  «rifiuto/non   rifiuto»

Cri.cità  rilevate  da  parte  delle  Agenzie

(14)

•  Limi.  norma.vi  anche  Europei  (area  di  confine  tra   acqua,  risorsa,  rifiuto)

•  ProgeFualità  (il  riuso  deve  essere  parte  integrante  del   progeFo  di  dragaggio,  a  volte  sono  proprio  i  progeY  che   dimostrano  la  “volontà  di  disfarsene”)  

•  Art.  184  quater…  

Ulteriori  aspeY  cri.ci

(15)

I  principi  dell’art.  184  quater

I  materiali  draga#  soAopos#  ad  operazioni  di  recupero  in  casse  di  colmata  o   in  altri  impian#  autorizza#  ai  sensi  della  norma#va  vigente,  cessano  di  

essere  rifiu#  se,  all’esito  delle  operazioni  di  recupero,  che  possono  consistere   anche  in  operazioni  di  cernita  e  selezione,  soddisfano  e  sono  u#lizza#  

rispeAando  i  seguen#  requisi#  e  condizioni:  

 a)  non  superano  i  valori  delle  concentrazioni  soglia  di  contaminazione  di  cui   alle  colonne  A  e  B

 b)  è  certo  il  sito  di  des#nazione  e  sono  u#lizza#  direAamente,  anche  a  fini   del  riuso  o  rimodellamento  ambientale,  senza  rischi  per  le  matrici  

ambientali  interessate  e  in  par#colare  senza  determinare  contaminazione   delle  acque  soAerranee  e  superficiali.  

(16)

•  Piena disponibilità alla collaborazione

•  Disponibilità a «Tavolo Osservatorio» per accompagnamento attuazione D.M.

•  Supporto per risoluzione criticità che dovessero emergere

•  Grandi opportunità dall’avvio operativo del Snpa per mutua collaborazione, applicazione omogenea,

qualità delle risposte

Il Contributo dell’Snpa

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