Allegato C6
Nuova Relazione Tecnica dei
Processi Produttivi
Rif: p14omr_2245_C6.doc
INDICE
1 INTRODUZIONE ... 3
2 DESCRIZIONE DEL PROGETTO ... 4
2.1 Ubicazione del progetto ... 4
2.2 Descrizione del processo ... 4
2.3 Descrizione delle modifiche impiantistiche ... 5
3 USO DI RISORSE ... 6
3.1 Bilanci energetici ... 6
3.2 Acqua ... 6
3.3 Materie Prime ed Altri Materiali ... 6
3.4 Territorio ... 6
4 INTERFERENZE CON L’AMBIENTE ... 6
4.1 Emissioni in Atmosfera ... 6
4.2 Effluenti Liquidi ... 6
4.3 Emissioni Sonore ... 6
4.4 Rifiuti ... 6
1 INTRODUZIONE
Il presente Allegato C6 costituisce la Relazione Tecnica descrittiva degli interventi da attuare presso la Raffineria ISAB Impianti Sud per inviare il kerosene leggero (nel seguito KEL) e quello pesante (nel seguito KEP) caldi prodotti nell’Impianto 100 Topping direttamente all’Impianto 300 di desolforazione.
Nello stato attuale autorizzato ai sensi del Decreto AIA Prot. DVA_DEC-2011-0000580 del 31/10/2011, il KEL ed il KEP prodotti nell’Impianto 100 Topping sono inviati alla successiva lavorazione all’unità 300 (desolforazione) e in parallelo a stoccaggio, previo raffreddamento con il grezzo di carica e con refrigeranti ad aria ed acqua. Il KEL e il KEP inviati all’Impianto 300 sono desolforati e successivamente inviati a stoccaggio come semilavorato per jet fuel o gasoli.
Isab prevede di realizzare alcune modifiche impiantistiche che consentano di alimentare l’impianto 300 direttamente con il KEL e il KEP caldi provenienti dall’unità 100, senza sottoporli a raffreddamento, riducendo in tal modo il consumo di combustibile al forno dell’impianto 300 (forno 300-F-101). Gli interventi in progetto si configurano dunque come un efficientamento energetico del forno dell’unità 300.
L’alimentazione dell’impianto 300 direttamente con la carica calda proveniente dal Topping avverrà solo quando quest’ultimo impianto non sarà in assetto di marcia a massimo carico, ovvero quando tutto il kerosene prodotto dal Topping può essere inviato all’unità 300 senza inviarne quota parte a stoccaggio, in attesa di essere lavorato successivamente.
Gli interventi in progetto non comportano ne’ un aumento della capacità produttiva, ne’ variazioni delle emissioni autorizzate e del processo produttivo degli impianti 100 e 300 della Raffineria Impianti Sud, pertanto si configurano come una modifica non sostanziale dell’AIA in essere.
Rif: p14omr_2245_C6.doc
2 DESCRIZIONE DEL PROGETTO
2.1 U
BICAZIONE DEL PROGETTOLe modifiche principali previste dal progetto, che si sostanziano nell’installazione di due nuovi scambiatori, modifiche al piping, nella sostituzione di valvole di controllo e di sicurezza che insistono sui circuiti in oggetto, riguarderanno l'impianto 300 esistente autorizzato.
Sono inoltre previsti interventi minori, quali la sostituzione di valvole di controllo e flange tarate, anche all'impianto 100 esistente autorizzato.
Le modifiche in progetto non introducono variazioni sostanziali al layout di raffineria.
2.2 D
ESCRIZIONE DEL PROCESSONella configurazione attuale autorizzata ai sensi del Decreto AIA Prot. DVA_DEC-2011-0000580 del 31/10/2011 l’impianto 100 lavora petrolio grezzo di media densità ad una pressione di poco superiore a quella atmosferica. Il grezzo, dopo un processo di desalinizzazione e riscaldamento, arriva alla colonna di distillazione da cui escono 5 tagli, tra cui il kerosene leggero (KEL) e quello pesante (KEP).
I keroseni prelevati dalla colonna di distillazione vengono strippati con vapore nei punti di prelievo laterali ed inviati ad ulteriori trattamenti nell’impianto 300 o a stoccaggio, previo raffreddamento con il grezzo di carica e con refrigeranti ad aria ed acqua. Si veda lo schema semplificato seguente.
COLONNA DI DISTILLAZIONE
IMPIANTO 100
KEL NON DESOLFORATO CALDO
KEP NON DESOLFORATO CALDO
RAFFREDDAMENTO IN AIR COOLER E WATER COOLER IMPIANTO 100
KEL NON DESOLFORATO
KEP NON DESOLFORATO
A FORNO IMPIANTO 300 A STOCCAGGIO
A STOCCAGGIO KEL NON DESOLFORATO KEL NON DESOLFORATO
L’impianto 300 per la desolforazione del kerosene leggero o pesante ha una capacità lavorativa attuale di 230 Sm3/h.
La carica di kerosene proveniente direttamente dal primo e dal secondo taglio laterale della colonna di distillazione atmosferica (Topping) o dallo stoccaggio viene pompata attraverso un treno di scambio dove si preriscalda a spese del kerosene desolforato e strippato e dell’effluente di reazione dell’impianto 300. La temperatura di reazione viene raggiunta nel forno che serve anche a scaldare il gas ricco di idrogeno proveniente dagli impianti 200 (desolforazione e splitter nafta) e 200A (nuova desolforazione gasoli NHDS) ed il vapore necessario allo strippaggio: successivamente la carica viene miscelata con idrogeno e inviata al reattore di desolforazione.
L’effluente del reattore, cedendo calore alla carica, viene parzialmente condensato ed il liquido è raccolto in un primo separatore. I vapori sono ulteriormente codensati e separati dall’idrogeno solforato in un secondo separatore a temperatura più bassa. Il gas contenente idrogeno uscente dai due separatori è inviato all’impianto 400 di desolforazione gasoli ed all’Impianto 500 Powerformer. La fase liquida (kerosene desolforato) è inviata a una colonna di strippaggio da cui sono recuperati un prodotto di testa, che comprende gas incondensabili (offgas inviati all’impianto 1100), ed idrocarburi leggeri (wild nafta, inviata al Topping), ed il prodotto di fondo, costituito dal kerosene desolforato, inviato allo stoccaggio, previo raffreddamento.
Il progetto prevede alcune modifiche di tipo impiantistico che consentano di inviare i flussi di KEP e KEL prelevati dalla colonna di distillazione dell’impianto 100 direttamente all’Impianto 300, bypassando gli air cooler e water cooler dello stesso impianto 100, in modo da non dissipare l’energia termica in essi contenuta (il KEP e IL KEL escono dalla colonna del Topping a temperature di 120/125°C). In tal modo si ottiene una riduzione del consumo di combustibile al forno dell’impianto 300 (forno 300-F-101) stimata in 370 kg/h di fuel oil equivalent. Si veda lo schema semplificato seguente.
COLONNA DI DISTILLAZIONE
IMPIANTO 100
KEL NON DESOLFORATO CALDO
KEP NON DESOLFORATO CALDO
RAFFREDDAMENTO IN AIR COOLER E WATER COOLER IMPIANTO 100
KEL NON DESOLFORATO
KEP NON DESOLFORATO
A FORNO IMPIANTO 300
BY PASS KEP NON DESOLFORATO CALDO BY PASS PER KEL NON DESOLFORATO CALDO
A STOCCAGGIO
A STOCCAGGIO KEL NON DESOLFORATO KEL NON DESOLFORATO
Sempre ai fini dell’efficientamento energetico del forno 300 il progetto prevede inoltre che venga incrementata l’area di scambio carica forno/effluente reattore con l’aggiunta di due nuovi scambiatori di calore.
L’alimentazione dell’impianto 300 direttamente con la carica calda proveniente dal Topping avverrà solo quando quest’ultimo impianto non sarà in assetto di marcia a massimo carico, ovvero quando tutto il kerosene prodotto dal Topping può essere inviato all’unità 300 senza inviarne quota parte a stoccaggio in attesa di essere lavorato successivamente.
Il progetto proposto non comporta alcun incremento della capacità produttiva dell’impianto 300 autorizzata e consente di esercire lo stesso nel rispetto dei valori autorizzati dall’AIA in essere.
Si fa presente che le modifiche impiantistiche in oggetto sono un intervento di efficientamento energetico che consente di non dissipare, come avviene attualmente, negli air cooler e nei water cooler dell’impianto 100, l’energia termica contenuto nei flussi di KEP e KEL caldi in uscita dalla colonna di distillazione del Topping: tale energia non dovrà quindi più essere fornità nel forno dell’impianto 300 (forno 300-F-101) con un risparmio di combustibile stimato in 370 kg/h di fuel oil equivalent.
2.3 D
ESCRIZIONE DELLE MODIFICHE IMPIANTISTICHELe modifiche impiantistiche principali, di seguito riportate, riguardano sostanzialmente l’impianto 300 esistente.
Sono inoltre previsti interventi minori, quali la sostituzione di valvole di controllo e flange tarate, anche all'impianto 100:
realizzazione di due nuove linee di bypass da 6” all’impianto 100, coi relativi sezionamenti (bypass 100E113/100E114AB per il KEL e 100E116/100E117 per il KEP);
sostituzione dell’attuale accumulatore di carica (300-D-101) per fine ciclo vita, in modo da adeguarlo alle nuove condizioni oggetto della presente modifica (temperatura di progetto 170°C);
realizzazione di nuove linee in aspirazione/mandata all’impianto 300 (300-P-101) e bypass allo scambiatore esistente (300-E-101); lo scambiatore verrà esercito con carica fredda, bypassato con carica calda;
adeguamento delle tenute attuali (300-P-101 A/B/C e 300-P-103 A/B/C) alla nuova temperatura di esercizio;
installazione nuovi scambiatori 300-E-150 A/B (in posizione carica forno/effluente reattore);
installazione nuovo scambiatore 300-E-155 sull'acqua di processo separata al mammellone del 300D101;
adeguamento e/o sostituzione dei sistemi di controllo e di sicurezza;
riqualifica degli air cooler (300-E-109) e trim cooler (300-E-112 A/B) dell’impianto 300 alla nuova temperatura di progetto;
modifiche minori di strumentazione: nuovi trasmettitori, valvole di controllo (anche all’Impianto 100).
Il progetto non prevede l’introduzione di nuove sezioni di impianto.
Il progetto, per questioni di approvvigionamento materiali, è previsto venga realizzato in due macrofasi, come da Cronoprogramma di cui all’Allegato C13:
gli interventi di sostituzione 300-D-101, piping, valvole di controllo, valvole di sicurezza e tie-in per la fase successiva è previsto siano effettuati durante la fermata programmata della raffineria;
l'installazione dei nuovi scambiatori 300-E-105 A/B e 300-E-155, in funzione dei tempi di approvvigionamento
Rif: p14omr_2245_C6.doc
3 USO DI RISORSE
3.1 B
ILANCI ENERGETICILe modifiche impiantistiche in oggetto sono un intervento di efficientamento energetico che consente di non dissipare, come avviene attualmente, negli air cooler e nei water cooler dell’impianto 100, l’energia termica contenuta nei flussi di KEP e KEL caldi in uscita dalla colonna di distillazione del Topping: tale energia non dovrà quindi più essere fornità nel forno dell’impianto 300 (forno 300-F-101) con un risparmio di combustibile stimato in 370 kg/h di fuel oil equivalent.
3.2 A
CQUAIl progetto non comporta alcuna variazione ai consumi di risorse idriche rispetto a quanto autorizzato per la Raffineria ISAB Impianti Sud.
3.3 M
ATERIEP
RIME EDA
LTRIM
ATERIALIIl progetto non comporta alcuna variazione ai consumi di materie prime ne’ di altri materiali in ingresso rispetto a quanto autorizzato per la Raffineria ISAB Impianti Sud.
3.4 T
ERRITORIOLe modifiche proposte riguardano due impianti esistenti della Raffineria Sud. Gli interventi in progetto consistono in variazioni o sostituzioni delle apparecchiature esistenti, senza l’interessamento di nuove aree, comunque ricomprese all’interno della raffineria.
4 INTERFERENZE CON L’AMBIENTE
4.1 E
MISSIONI INA
TMOSFERALe modifiche proposte non introducono alcuna variazione al processo dell’impianto 100 dunque non si ha alcuna variazione in termini di emissioni in atmosfera ad esso connesse.
Per quanto riguarda l’impianto 300 le modifiche impiantistiche in oggetto non introducono variazioni né al processo né della potenzialità dell’impianto 300, ne’ in termini qualitativi ne’ quantitativi e pertanto non ci sono variazioni in termini di emissioni in atmsofera ad esso connesse.
Per quanto detto rimane valido lo scenario emissivo autorizzato dall’AIA in essere.
4.2 E
FFLUENTIL
IQUIDIPer quanto detto nei precedenti paragrafi il progetto non comporta alcuna variazione ne’ agli scarichi ne’ agli effluenti liquidi rispetto a quanto autorizzato dall’AIA in essere per la Raffineria ISAB Impianti Sud.
4.3 E
MISSIONIS
ONOREIl progetto non prevede l’installazione di nuove apparecchiature rotanti o alternative (ne’ pompe ne’ compressori o soffianti, ne’ air cooler); le nuove valvole di controllo previste non incrementano il livello delle emissioni sonore attualmente prodotte dalla Raffineria.
4.4 R
IFIUTILa realizzazione delle modifiche proposte non comporta la variazione dei rifiuti attualmente prodotti ed autorizzati per la Raffineria.