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La gestione delle consulenze per le persone diabetiche ricoverate:una modalità organizzativa

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Academic year: 2021

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(1)

S. Bonfadini, E. Cimino, E. Zarra

UO Diabetologia per il trattamento e l’educazione terapeutica dei diabetici, Spedali Civili di Brescia, Brescia

Corrispondenza: dott.ssa Silvia Bonfadini, Spedali Civili di Brescia, piazzale Spedali Civili 1, 25123 Brescia

e-mail: silvia.bonfadini@gmail.com G It Diabetol Metab 2014;34:44-52 Pervenuto in Redazione il 28-01-2014 Accettato per la pubblicazione il 01-02-2014 Parole chiave: iperglicemia, diabete, assistenza ospedaliera, gestione consulenze

Key words: hyperglycemia, diabetes, primary care, management consulting

Attività Diabetologica e Metabolica in Italia

La gestione delle consulenze

per le persone diabetiche ricoverate:

una modalità organizzativa

RIASSUNTO

Il diabete e più in generale l’iperglicemia sono presenti in più del 20% delle persone ricoverate e rappresentano fattori prognostici negativi in qualunque setting assistenziale sia per la morbilità sia per la mortalità. Per far fronte al problema sono state elaborate linee guida e protocolli per la corretta gestione della persona con diabete ricoverata, in grado di ridurre la morbilità, la mortalità in- traospedaliera, le giornate e i costi di degenza.

Nei pazienti ospedalizzati diventa quindi importante organizzare adeguatamente l’attività di assistenza diabetologica durante il ri- covero.

Scopo di questo lavoro è descrivere le modalità elaborate e im- plementate dall’Unità Operativa di Diabetologia per gestire l’assi- stenza alle persone con diabete ricoverate presso gli Spedali Civili di Brescia. L’attività diabetologica è organizzata in: consulenza per richiesta di valutazione diagnostica/terapeutica; gestione del digiuno (interventi chirurgici, procedure diagnostiche) con infu- sione endovena di glucosata e insulina mediante un protocollo gestito dagli infermieri dei reparti; educazione/addestramento du- rante la degenza da parte degli infermieri dell’UO Diabetologia;

presa in carico alla dimissione con programma di appuntamenti ambulatoriali (soprattutto per il paziente con diabete di tipo 1 al- l’esordio o con diabete secondario a pancreasectomia).

Nel 2013 sono state effettuate 1541 consulenze (1477 prime vi- site e 64 rivalutazioni). Il 54% delle richieste proveniva da degenze chirurgiche, il 35% da reparti medici e solo l’11% dalle divisioni di terapia intensiva. Gli interventi educativi da parte del personale infermieristico sono stati 303; abbiamo preso in carico alla di- missione 192 persone con diabete. Il progetto prevede, in ac- cordo con l’Ufficio Controllo di Gestione, la definizione e la raccolta di indicatori per misurare l’efficienza (giornate e costi di degenza, ricoveri ripetuti, errori terapeutici, complicanze acute):

al momento tali dati non sono ancora disponibili.

In conclusione, siamo convinti che l’attività di consulenza dia-

betologica a favore delle persone con diabete ricoverate debba

essere diversificata in funzione di bisogni clinici, organizzata,

misurata per essere migliorata e resa “visibile” all’amministra-

zione.

(2)

SUMMARY

A protocol for managing and advising diabetic in-patients Diabetes, and hyperglycemia in general, are seen in more than 20% of hospital in-patients and are negative prognostic factors in any setting for both the morbidity and mortality rates. Many guidelines and protocols have been developed for the manage- ment of diabetic in-patients, with the aim of reducing mortality, morbidity, hospital stay and costs. It is therefore essential to or- ganize their diabetes care properly. Described here are the meth- ods and guidelines our Operative Unit for diabetes care has developed and implemented for diabetic patients admitted to the Spedali Civili of Brescia.

Diabetes care is organized as follows: consultant services for di- agnostic or therapeutic questions raised by colleagues; man- agement of fasting (eg, during surgery or diagnostic tests) with intravenous infusion of glucose and insulin, following a protocol managed by the theater nurses; education and advice for pa- tients in hospital, given by the Unit’s nurses; follow-up after dis- charge with outpatient appointments (especially for onset type 1 diabetes, or secondary to pancreatectomy).

In 2013 there were 1541 requests for consultations (1477 first visits and 64 reassessments). Just over half – 54% – came from surgical wards, 35% from medical departments, and only 11%

from the intensive care unit. Educational interventions by nursing staff amounted to 303 and 192 diabetic patients were followed up after discharge. In agreement with the Management Control Of- fice, the project includes definition and collection of medical indi- cators for measuring efficiency (length of stay, readmissions, medication errors, acute complications, etc.), but no figures are available yet.

In conclusion, we believe that consulting services for diabetic in- patients should be diversified according to their clinical needs;

they must be organized, measured so they can be improved, and made “visible” to the administration.

Introduzione

La malattia diabetica è frequente tra i pazienti ricoverati (circa il 20%) e la sua gestione, spesso complessa, è una proble- matica di forte impatto epidemiologico, clinico ed econo- mico

(1)

.

Nel soggetto con diabete il rischio di ospedalizzazione è au- mentato per tutte le cause, principalmente per quelle cardio- vascolari

(2)

; l’iperglicemia non nota aumenta di ben 3 volte il rischio di ricovero in reparto intensivo e raddoppia la durata della degenza

(3)

. Nei reparti chirurgici, è noto come l’ipergli- cemia si associ a una maggiore mortalità e morbilità pre-, peri- e postoperatoria

(4)

, oltre che a un aumentato rischio di infezioni e complicanze

(5)

. La presenza di diabete (noto o di nuova dia- gnosi) peggiora quindi la prognosi del paziente ricoverato, prolunga la degenza media, determinando un incremento si- gnificativo dei costi in qualunque setting assistenziale

(6)

indi- pendentemente che la malattia diabetica sia la causa principale del ricovero o sia d’accompagnamento ad altre si- tuazioni cliniche.

I costi dell’ospedalizzazione incidono per più del 50% sui costi diretti legati alla patologia diabetica

(1)

; tuttavia i ricoveri per complicanze acute (iperglicemia, iperosmolarità, cheto -

acidosi o ipoglicemie) rappresentano solo una piccola por- zione della totalità dei ricoveri nei diabetici (meno del 5%), sebbene siano spesso accompagnati da complicanze car- diovascolari che ne prolungano la degenza, soprattutto nei pazienti anziani. Il tasso standardizzato di ospedalizzazione per complicanze acute correlate al diabete (94,4% dovute a iperglicemia) è diminuito del 51% nell’ultimo decennio con un tasso di mortalità ospedaliera rimasto invariato

(7)

. Più spesso il ricovero in persone con diabete è dovuto a eventi acuti non strettamente legati alla patologia (eventi cerebro- cardiovascolari, infezioni, fratture o traumi) o a interventi chi- rurgici in elezione

(8)

che richiedono un’attenta gestione e ottimizzazione del controllo glicemico. La degenza media di un paziente diabetico è superiore, in media di due giornate, a quella di un soggetto senza diabete: considerando il costo di una giornata di degenza (circa 700 euro), è evidente che ridurre anche solo di un giorno la degenza di un diabetico, ri- coverato per altra patologia, avrebbe importanti ripercussioni anche economiche

(9)

.

La gestione ottimale dell’iperglicemia durante il ricovero migliora l’outcome e riduce la morbilità, la mortalità intra - ospedaliera, le giornate e i costi di degenza

(10,11)

. Le linee guida/raccomandazioni hanno definito target glicemici e mo- dalità di trattamento differenti a seconda delle situazioni clini- che che si possono presentare nel paziente iperglicemico ricoverato

(12-14)

. I protocolli di trattamento insulinico intensivo per la gestione dell’iperglicemia sono numerosi e sono espressione sia delle diverse realtà in cui si sono sviluppati (terapia intensiva, reparti di degenza medica o chirurgica) sia dei possibili “vincoli” organizzativi

(15,16)

.

Nelle persone con diabete ospedalizzate, in particolare nei re- parti chirurgici, diventa quindi importante organizzare ade- guatamente l’attività di assistenza diabetologica al fine di migliorare gli outcome.

Obiettivo di questo lavoro è riportare l’attività di consulenza dell’UO Diabetologia a favore delle persone con diabete ri- coverate presso gli Spedali Civili di Brescia, azienda ospe- daliera ad alta specializzazione con circa 1900 posti letto, più di 60.000 ricoveri/anno con una degenza media di 7 giorni.

Materiale e metodi

Partendo dalle principali raccomandazioni sulla gestione del- l’iperglicemia nel paziente ospedalizzato nei diversi setting assistenziali

(12-15)

, abbiamo individuato percorsi organizzati e strutturati per l’ottimizzazione dell’attività assistenziale ri- chiesta al nostro team diabetologico (medico, infermiere e die- tista).

L’attività assistenziale a favore delle persone ricoverate si ar- ticola nelle seguenti attività:

– consulenza al letto del malato: per impostare la terapia in- sulinica, rispondere a quesiti clinici di natura diagnostica o terapeutica;

– gestione dell’iperglicemia attraverso il protocollo infusivo di

insulina/glucosata, gestito dal personale infermieristico di

(3)

sala (complicanza acuta, digiuno per interventi chirurgici o esami diagnostici);

– gestione e prevenzione dell’ipoglicemia mediante appli- cazione di algoritmo gestito dal personale infermieristico di reparto ed eventuale percorso educativo sulla prevenzione e correzione a domicilio delle ipoglicemie;

– educazione/addestramento da parte del personale infer- mieristico della UO Diabetologia delle persone con dia- bete ricoverate: dalla gestione della terapia insulinica (spesso iniziata durante il ricovero) alle sue complicanze (ipoglicemia), all’autocontrollo;

– presa in carico alla dimissione, con particolare attenzione al paziente con diabete di tipo 1 all’esordio, con diabete secondario a pancreasectomia o metasteroideo o in si- tuazioni cliniche che necessitano transitoriamente del trat- tamento insulinico.

Le consulenze vengono svolte al letto del paziente da parte dei 4 medici strutturati dell’UO Diabetologia che condividono gli obiettivi glicemici, gli schemi e gli algoritmi di adeguamento della terapia insulinica, i quali vengono consegnati ai reparti per l’autonoma gestione delle variazioni della posologia insu- linica in funzione delle glicemie.

È stato elaborato, partendo dal protocollo di Yale modificato e dalla proposta operativa di AMD-SID-OSDI della Regione Emilia-Romagna 2009

(16,17)

, un protocollo infusivo a gestione infermieristica da usare nei reparti chirurgici che prevede la somministrazione insulinica in doppia via con soluzione glu- cosata. Considerate le dimensioni dell’Ospedale, il numero e il turnover del personale infermieristico, requisito cardine del protocollo è stato la sua facile e sicura applicazione (Allegato 1).

L’implementazione dell’attività di consulenza e la conseguente gestione dell’iperglicemia nei reparti chirurgici mediante tale protocollo, ha reso necessaria la formazione periodica del per- sonale infermieristico dell’azienda.

Risultati e discussione

L’iperglicemia del paziente ricoverato può presentarsi in dif- ferenti forme cliniche: diabete noto preesistente al ricovero, diabete di primo riscontro o iperglicemia correlata alla situa- zione di stress concomitante con il ricovero e la degenza stessa. Indipendentemente dall’origine, numerosi studi sono ormai concordi sulla necessità di trattare l’iperglicemia nel pa- ziente ricoverato, con obiettivi glicemici che devono essere ragionevolmente adattati al setting ospedaliero nel quale il pa- ziente si trova

(13)

. È ampiamente condiviso che l’obiettivo glicemico da mantenere durante la degenza sia fra 140- 180 mg/dl, evitando il rischio ipoglicemico

(18)

.

Sulla base dei reali bisogni presenti nella nostra realtà ospe- daliera, abbiamo individuato le principali situazioni cliniche nelle quali si è reso necessario un intervento strutturato e or- ganizzato di assistenza diabetologica.

L’attività di consulenza svolta nel 2013 ha assorbito il 20%

delle risorse dell’UO Diabetologia. Nel 2013 sono state effet- tuate 1541 consulenze (1477 prime visite e 64 rivalutazioni).

Il 54% delle richieste proveniva da degenze chirurgiche, il 35%

da reparti medici e solo l’11% dalle divisioni di terapia inten- siva. Gli interventi educativi da parte del personale infermieri- stico sono stati 303, per la maggior parte dedicati all’addestramento e alla gestione della terapia insulinica e del- l’autocontrollo.

La maggior parte delle richieste di consulenza specialistica del 2013 provengono dai reparti chirurgici (> 50%), general- mente per impostazione terapeutica pre- o perioperatoria. In base al nostro protocollo, vanno sottoposti a valutazione dia- betologica preintervento tutti i pazienti in trattamento insuli- nico, con diabete scompensato (glicemie frequentemente superiori a 180 mg/dl o HbA

1c

> 64 mmol/mol), con ipergli- cemia non nota o in presenza di insufficienza renale cronica o recente scompenso cardiaco.

In corso di digiuno, la terapia di prima scelta rimane il trat- tamento insulinico ev in doppia via con soluzione glucosata;

in caso di intervento chirurgico l’infusione è da iniziare al- meno 6 ore prima, mantenendo un obiettivo glicemico fra i 100 e i 160 mg/dl (Allegato 1). La dimensione dell’azienda ospedaliera, la breve degenza media e l’elevato numero e turnover del personale infermieristico, ci ha spinto a definire un protocollo per target e applicazione che fosse di sem- plice gestione e sicuro.

L’applicazione dell’algoritmo definito dal protocollo, in parti- colare nei reparti chirurgici, ha permesso di evitare gravi epi- sodi acuti di scompenso (ipo/iperglicemia).

Anche in caso di nutrizione artificiale (parenterale o enterale), la terapia insulinica mediante via ev appare l’approccio te- rapeutico raccomandato. Il nostro protocollo consiglia la somministrazione della nutrizione parenterale preferibilmente in continuo nell’arco delle 24 ore e il suo inizio quando la gli- cemia a digiuno è ≤ 250 mg/dl. Per i pazienti in nutrizione enterale (NET), è consigliato l’utilizzo di formulazioni speci- fiche per pazienti diabetici. In caso di frazionamento della NET il protocollo prevede, se necessario, l’inizio della tera- pia insulinica mediante via sottocutanea (solo ai pasti o basal/bolus).

Ormai è ampiamente condiviso che l’obiettivo glicemico da mantenere durante la degenza sia fra 140-180 mg/dl, evi- tando il rischio ipoglicemico

(18)

. L’ipoglicemia rappresenta una grave complicanza per il paziente diabetico ricoverato ed è associata a un aumentato rischio di mortalità

(19)

.

Il nostro protocollo prevede, in presenza di alterazione dello stato di coscienza, l’infusione ev di glucosata al 33% (30 gram - mi in bolo o infusione in 5 ′), eventualmente seguita da som- ministrazione di bevande zuccherate (15 grammi di glucosio) non appena lo stato di coscienza renda sicura la deglutizione;

in presenza di ipoglicemia (glicemia < 70 mg/dl) senza segni di obnubilamento dello stato di coscienza, il protocollo pre- vede la somministrazione di 15 grammi di zucchero per os, in soluzione liquida.

Inoltre è previsto che il paziente dimesso in terapia con far- maci in grado di provocare ipoglicemie (insulina e sulfonilu- ree) sia educato a riconoscere i sintomi dell’ipoglicemia e a trattarla adeguatamente.

Nell’anno 2013 sono stati eseguiti dal nostro personale infer-

mieristico 303 interventi educativi/addestrativi a favore di

(4)

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pazienti ricoverati: la terapia insulinica, l’ipoglicemia e l’auto- controllo sono stati gli argomenti più frequentemente trattati.

A nostro giudizio, l’attività educativa durante la degenza per- mette di migliorare la qualità di vita del paziente e l’efficienza economica.

La corretta implementazione nella nostra Azienda Ospeda- liera delle modalità di gestione della persona con diabete ri- coverata, ha richiesto, in questi ultimi quindici anni, interventi formativi periodici per il personale dei reparti, formazione ne- cessaria e indispensabile se consideriamo il turnover infer- mieristico e la numerosità del target da raggiungere (circa 2000 infermieri).

La Direzione Sanitaria Aziendale ha recepito e approvato la nostra procedura di gestione delle consulenze diabetologi- che, assumendola come procedura aziendale; ciò ha reso più omogenea l’assistenza delle persone diabetiche ricoverate, ottimizzando la gestione delle risorse e contenendo il rischio di errore clinico.

Conclusioni

La gestione dell’iperglicemia nel paziente ospedalizzato rap- presenta una problematica di rilevante impatto clinico ed eco- nomico.

Il diabete è presente in più del 20% dei ricoverati e ha un im- patto notevole sull’esito e sulla durata della degenza e di con- seguenza sui costi.

È noto da tempo come la presenza di un’assistenza diabeto- logica specialistica ospedaliera determini vantaggi clinici ed economici

(20)

: riduzione dei tempi medi e dei costi della de- genza, riduzione delle complicanze acute durante la degenza, riduzione del tasso di mortalità e morbilità, e soprattutto un miglioramento della qualità di vita della persona con diabete ricoverata.

Abbiamo voluto riportare, in questo lavoro, la nostra espe- rienza, nata per rispondere in maniera organizzata e strut- turata alle richieste di consulenza diabetologica per le persone con diabete ricoverate nella nostra Azienda Ospe- daliera, diversificando le modalità di erogazione in funzione del bisogno clinico espresso. L’attività di consulenza è una procedura del nostro sistema Qualità (ISO 9000, Vision 2000) e come tale sottoposta a periodica revisione per adat- tarla all’evoluzione delle conoscenze scientifiche e miglio- rarla (Allegato 2).

La nostra esperienza conferma che all’interno delle strutture ospedaliere la consulenza diabetologica è importante per ottenere un miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della cura, oltre che della qualità di vita delle persone con diabete. Stiamo ora elaborando un set di indicatori in grado di misurare e monitorare i risultati della nostra espe- rienza.

Conflitto di interessi

Nessuno.

(5)

Allegato 1 Protocollo di trattamento perioperatorio o in caso di digiuno.

TRATTAMENTO PERIOPERATORIO O IN CASO DI DIGIUNO

Andranno sottoposti a valutazione diabetologica i pazienti in trattamento insulinico, quelli con diabete scompensato (glice- mie frequentemente superiori a 180 mg/dl o HbA

1c

> 64 mmol/mol) o con iperglicemia non nota e in presenza di insufficienza renale cronica o di recente scompenso cardiaco.

Per gli altri pazienti, se in uso, sospendere la terapia con metformina 48 ore prima dell’intervento e proseguire con gli even- tuali altri ipoglicemizzanti in uso.

Sospendere l’altra terapia ipoglicemizzante (orale/insulina) la sera prima dell’intervento. Il trattamento infusivo perioperato- rio andrà iniziato almeno 6 ore prima dell’inizio dell’intervento.

L’infusione di insulina andrà eseguita con pompa siringa o con pompa peristaltica:

In questo modo si otterrà una soluzione contenente 1 U di insulina per ogni ml.

Infusione di soluzione glucosata

In contemporanea con l’inizio dell’erogazione dell’insulina con pompa siringa andrà iniziata infusione con 500 cc di soluzione glucosata al 5% più 10 mEq di KCl, se la funzione renale e i valori di potassiemia sono normali, altrimenti la dose andrà sta- bilita dal medico di reparto. La soluzione glucosata, a meno di diversa indicazione medica, andrà infusa alla velocità di 60 ml/h (1440 ml/24 h).

Ogni 1-2 ore è necessario controllare la regolarità di questa infusione per evitare episodi ipoglicemici e per permettere una più agevole correzione della dose di insulina.

Protocollo infusivo insulinico

L’infusione andrà iniziata quando la glicemia è superiore a 130 mg/dl.

Per definire la quantità iniziale di insulina da infondere per ora sarà necessario tenere presente il peso e la glicemia di partenza:

La glicemia andrà controllata ogni 60 ′ fino alla stabilizzazione dei valori di glicemia tra 100 e 160 mg/dl. Successivamente potrà essere controllata ogni 4 ore.

Aumentare la velocità di infusione insulinica in base ai valori riscontrati:

– se glicemia superiore a 180 mg/dl aumentare di 0,2 ml/h (= 0,2 U/h);

– se glicemia superiore a 220 mg/dl aumentare di 0,3 ml/h (= 0,3 U/h);

– se glicemia superiore a 250 mg/dl aumentare di 0,4 ml/h (= 0,4 U/h);

– se glicemia superiore a 280 mg/dl aumentare di 0,5 ml/h (= 0,5 U/h).

Ridurre la velocità di infusione:

– se glicemia inferiore a 120 mg/dl di 0,2 ml/h (= 0,2 U/h);

– se glicemia inferiore a 90 mg/dl di 0,3 ml/h (= 0,3 U/h);

– se glicemia inferiore a 80 mg/dl sospendere l’infusione di insulina fino a quando i valori siano risaliti sopra i 120 mg/dl;

riprendere poi l’infusione della pompa siringa riducendo la velocità del 20% rispetto alla velocità di infusione precedente;

– se glicemia inferiore a 70 mg/dl fermare la pompa di infusione.

Se il paziente è vigile somministrare 15 grammi di glucosio ev (50 ml glucosata 33%).

Se il paziente è soporoso somministrare 25 grammi di glucosio ev (75 ml glucosata 33%).

Ricontrollare la glicemia dopo 15 minuti e se necessario ripetere il trattamento fino a quando glicemia superiore a 100 mg/dl.

Riprendere l’infusione di insulina quando i valori siano risaliti sopra i 120 mg/dl, riducendo la velocità del 20% rispetto alla velocità di infusione precedente.

Questo schema infusivo e i relativi controlli andranno proseguiti fino alla ripresa dell’alimentazione per os.

Pompa siringa Pompa peristaltica

– Siringa con soluzione fisiologica 50 cc – Soluzione fisiologica 100 cc

– Insulina rapida (Actrapid, Humulin R) 50 U – Insulina rapida (Actrapid, Humulin R) 100 U

Glicemia Peso < 60 kg Peso 60-80 kg Peso > 80 kg

< 130 0 0 0

130-150 0,8 ml/h (0,8 U/h) 1,0 ml/h (1,0 U/h) 1,2 ml/h (1,2 U/h) 150-200 1,0 ml/h (1,0 U/h) 1,2 ml/h (1,2 U/h) 1,4 ml/h (1,4 U/h)

> 200 1,2 ml/h (1,2 U/h) 1,4 ml/h (1,4 U/h) 1,6 ml/h (1,6 U/h)

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Allegato 2 Procedura “Consulenza” Sistema Qualità UO Diabetologia ISO 9000 Vision 2000. (continua)

Scopo

Scopo della presente procedura è quello di descrivere il servizio di consulenze diabetologiche per i pazienti ricoverati in re- gime ordinario e in DH nelle UO dell’azienda ospedaliera o in osservazione presso il Pronto Soccorso del Presidio Spedali Civili, al fine di fornirgli un’adeguata assistenza e formazione.

Campo di applicazione

Pazienti diabetici ricoverati in regime ordinario o in DH o in osservazione presso il Pronto Soccorso del Presidio Spedali Civili per i quali venga richiesta una valutazione diabetologica.

Terminologia e abbreviazioni

Responsabilità

Descrizione attività

UOD ha organizzato un servizio di consulenze diabetologiche per i pazienti ricoverati in regime ordinario e in DH nelle UO dell’azienda ospedaliera o in osservazione presso il PS del presidio Spedali Civili. Le richieste di consulenza diabetologica possono essere Urgenti o Ordinarie ed essere rivolte ai Medici o a IP.

Consulenze mediche Consulenze mediche ordinarie

– Le richieste di consulenza diabetologica, inviate via fax su modulo aziendale (Modulo Aziendale Richiesta Consulenza) dai reparti richiedenti presso la 2

a

Divisione di Medicina Generale (femminile e maschile), vengono poste nell’apposita ca- sella di raccolta situata nel box infermieristico della divisione stessa e identificata dalla dicitura: DIABETOLOGIA.

– L’ASA o in sua assenza l’IP di reparto ritira le richieste di consulenza due volte al giorno (ore 11.00 e ore 14.00), verifi- cando che siano indirizzate all’UOD, e le pone nell’apposita casella posta nel locale segreteria dell’UOD identificata dalla dicitura: CONSULENZE DA FARE.

– Il MED di turno sull’attività di consulenza, identificabile dal tabulato dei turni MED dell’UOD (ModUOD60101 Turni Me- dici) provvede all’espletamento delle consulenze, presso il reparto richiedente, entro 24-48 ore dall’invio della richiesta o, in caso di richiesta di consulenza per medicazione piede, presso l’ambulatorio UOD dedicato a questa attività (il re- parto richiedente predispone il trasporto del paziente).

– Il MED riporta sulla cartella clinica del paziente il proprio referto contenente indicazioni diagnostiche e/o terapeutiche e vi appone la propria firma e il numero di badge. Nel caso di pazienti diabetici che devono essere sottoposti a intervento chirurgico, lascia in cartella un apposito modulo per il trattamento perioperatorio (ModUOD70401 Schema Trattamento Infusivo; ModUOD70402 Trattamento Insulina Pompa Siringa).

– Il medico segnala al CI o in sua assenza all’IP di turno sugli ambulatori l’eventuale necessità di un intervento addestra- tivo/informativo da parte del personale infermieristico dell’UOD.

– Il medico segnala al collega di turno nei giorni successivi l’eventuale necessità di un ulteriore controllo diabetologico.

– Il medico sigla e annulla la richiesta di consulenza effettuata sbarrandola e la ripone nella casella apposita posta nel lo- cale segreteria dell’UOD identificata dalla dicitura: CONSULENZE FATTE.

AA Assistente Amministrativo MRT Medico Responsabile dei Turni ASA Ausiliario Socio Assistenziale MED Personale Medico

CI Coordinatore Infermieristico RUO Responsabile Unità Operativa

IP Infermiere DH Day Hospital

PS Pronto Soccorso

RUO – Definisce l’organizzazione dell’attività di consulenza

– Definisce tipologia, modalità di esecuzione e personale dedicato MRT – Definisce i medici di turno nell’attività di consulenza

CI – Definisce gli IP di turno nell’attività consulenza

MED – È responsabile dello svolgimento dell’attività di consulenza IP – È responsabile dello svolgimento dell’attività di consulenza

AA – È responsabile del conteggio e archiviazione delle consulenze effettuate

ASA – È responsabile del ritiro delle richieste dalla 2

a

Divisione di Medicina Generale

(7)

Richiesta consulenza

Medica

Urgente

Infermieristica

Avvisato reperibile

Medico di turno Raccolta consulenze

Programma intervento

Effettua intervento Effettua

consulenza

Necessita

controllo Intervento

concluso

Consulenza infermieristica

Consulenza effettuata SÌ

SÌ SÌ

NO

NO

NO

NO

NO

Diagramma di flusso dell’organizzazione assistenza di consulenze approvato da Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia Sistema Qualità (ISO 9000, Vision 2000).

Allegato 2 Procedura “Consulenza” Sistema Qualità UO Diabetologia ISO 9000 Vision 2000. (continua)

Consulenze mediche urgenti

– Le consulenze diabetologiche urgenti vengono inviate via fax dai reparti richiedenti presso la 2

a

Divisione di Medicina Ge- nerale maschile e femminile.

– Il personale infermieristico della 2

a

Divisione di Medicina Generale identifica il diabetologo reperibile (tabulato mensile dei turni di pronta disponibilità posto nei box infermieristici della stessa divisione oltre che nel locale segreteria dell’UOD) e lo avvisa:

1. inviando la richiesta via fax in UOD: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00;

2. telefonando direttamente al medico reperibile: dal lunedì al venerdì dopo le 17.00; sabato, domenica e festivi dalle 8.00 alle 24.00.

– Il MED reperibile per la diabetologia provvede all’espletamento delle stesse, presso il reparto richiedente, il più rapida- mente possibile.

– Il MED riporta sulla cartella clinica del paziente il proprio referto contenente indicazioni diagnostiche e/o terapeutiche e vi appone la propria firma e il numero di badge. Nel caso di pazienti diabetici che devono essere sottoposti a intervento chirurgico, lascia in cartella un apposito modulo per il trattamento perioperatorio (ModUOD70401 Schema Trattamento Infusivo; ModUOD70402 Trattamento Insulina Pompa Siringa; ModUOD72101 Trattamento Peripertum).

(segue)

(8)

Allegato 2 Procedura “Consulenza” Sistema Qualità UO Diabetologia ISO 9000 Vision 2000. (continua)

– Il medico segnala alla CI o in sua assenza all’IP di turno sugli ambulatori l’eventuale necessità di un intervento adde- strativo/informativo da parte del personale infermieristico dell’UOD.

– Il medico segnala al collega di turno nei giorni successivi l’eventuale necessità di un ulteriore controllo diabetologico.

– Il medico sigla e annulla la richiesta di consulenza effettuata sbarrandola e la ripone nella casella apposita posta nel lo- cale segreteria della UOD identificata dalla dicitura: CONSULENZE FATTE.

Consulenze per pazienti ricoverati in DH

– Le consulenze diabetologiche da programmare per i pazienti ricoverati in DH in altri reparti dell’Azienda Ospedaliera ven- gono inviate via fax dai reparti richiedenti presso la UOD specificando la data del DH.

– Il giorno programmato per la consulenza l’IP di turno sugli ambulatori concorda con il medico di reparto o in sua assenza con il medico di turno sull’ambulatorio del piede diabetico l’ora di esecuzione della consulenza.

– L’IP telefona al reparto richiedente che predispone l’accompagnamento del paziente presso l’UOD.

– Il medico di turno provvede all’espletamento della consulenza.

– Il medico riporta sulla cartella clinica del paziente il proprio referto contenente indicazioni diagnostiche e/o terapeutiche e vi appone la propria firma e il numero di badge. Nel caso di pazienti diabetici che devono essere sottoposti a intervento chirurgico, lascia in cartella un apposito modulo per il trattamento perioperatorio (ModUOD70401 Schema Trattamento Infusivo; ModUOD70402 Trattamento Insulina Pompa Siringa).

– Il medico segnala alla CI o in sua assenza all’IP di turno sugli ambulatori l’eventuale necessità di un intervento adde- strativo/informativo da parte del personale infermieristico dell’UOD.

– Il medico segnala l’eventuale necessità di programmare un controllo diabetologico ambulatoriale.

– Il medico ripone la richiesta di consulenza espletata nella casella apposita posta nel locale segreteria dell’UOD (CON- SULENZE FATTE).

Consulenze richieste dal pronto soccorso

– La richiesta di consulenza diabetologica per i pazienti del pronto soccorso viene effettuata telefonicamente dal perso- nale medico del PS.

– L’IP di turno sugli ambulatori avvisa della richiesta il medico di reparto o in sua assenza il medico di turno sull’ambula- torio del piede diabetico.

– Il PS predispone l’accompagnamento del paziente presso l’UOD.

– Il medico di turno provvede all’espletamento della consulenza appena possibile.

– Il medico riporta sul modulo della consulenza del pronto soccorso il proprio referto contenente indicazioni diagnostiche e/o terapeutiche e vi appone la propria firma e il numero di badge.

– Il medico segnala alla CI o in sua assenza all’IP di turno sugli ambulatori l’eventuale necessità di un intervento adde- strativo/informativo da parte del personale infermieristico dell’UO.

– Il medico segnala l’eventuale necessità di programmare un controllo diabetologico ambulatoriale.

– Il medico depone copia del referto della consulenza nella casella CONSULENZE FATTE in segreteria.

Consulenze infermieristiche

Le consulenze infermieristiche per i pazienti diabetici, ricoverati in regime ordinario e in DH nelle divisioni del presidio Spe- dali Civile, sono eseguite per:

– intervento educativo/addestrativo: esecuzione dell’autocontrollo, autosomministrazione dell’insulina, prevenzione e cor- rezione dell’ipoglicemia;

– medicazioni di lesioni ai piedi.

Consulenze infermieristiche ordinarie

Le richieste di consulenze infermieristiche vengono inviate via fax direttamente in UOD, utilizzando l’apposita richiesta (Mod UOD70403 Richiesta Consulenza Infermieristica), dai reparti richiedenti ed eventualmente consigliate dal diabetologo che ha rilevato la necessità di un intervento educativo per pazienti valutati in consulenza.

L’IP di reparto o, in sua assenza, l’IP di turno sugli ambulatori programma l’intervento educativo e:

– contatta il reparto richiedente;

– richiede informazioni relative al grado di autonomia e di comprensione linguistica del paziente valutando la necessità della presenza di un parente o di un mediatore culturale;

– si informa sul tipo di terapia in atto;

– concorda data e ora dell’intervento educativo;

– predispone la consegna per le colleghe su apposita agenda posta in segreteria.

(segue)

(9)

Allegato 2 Procedura “Consulenza” Sistema Qualità UO Diabetologia ISO 9000 Vision 2000.

L’intervento educativo viene effettuato in UOD. L’IP che effettua l’intervento educativo:

– registra l’intervento su apposito modulo (ModUOD70404), vi appone la propria firma e numero di badge e lo allega alla cartella clinica del paziente;

– registra l’intervento sul tabulato posto in segreteria (ModUOD70405);

– la copia del ModUOD70404 compilato viene archiviata e conservata per un anno in apposito faldone posto in Sala Educazione.

L’IP ripone la richiesta di consulenza espletata nella casella apposita posta nel locale segreteria dell’UOD (CONSULENZE INFERMIERISTICHE FATTE).

Consulenze infermieristiche per pazienti ricoverati in DH o provenienti dal pronto soccorso

– Le consulenze infermieristiche per i pazienti ricoverati in DH o provenienti dal PS vengono eventualmente richieste dal diabetologo dopo aver eseguito la consulenza di sua competenza. L’IP di reparto o in sua assenza l’IP di turno sugli am- bulatori esegue l’intervento educativo richiesto dal medico diabetologo.

– L’IP che effettua l’educazione registra l’intervento su apposito modulo (ModUOD70404), vi appone la propria firma e nu- mero di badge e lo allega alla documentazione o cartella clinica del paziente; registra l’intervento sul tabulato posto in segreteria (ModUOD70405).

– L’IP di turno compila l’apposita richiesta (Modello Consulenza Infermieristica) e la ripone nella casella (CONSULENZE IN- FERMIERISTICHE FATTE).

– La copia del ModUOD70404 compilato viene archiviata e conservata per un anno in apposito faldone posto in Sala Edu- cazione.

– L’IP, terminata l’educazione, avvisa il reparto di provenienza che il paziente ha terminato il colloquio.

Consulenze dietista

Di norma le consulenze riguardanti la terapia medica nutrizionale per i pazienti diabetici ricoverati sono inviate al servizio die- tetico. Una consulenza da parte della dietista operante presso l’UOD viene effettuata per:

– pazienti con diabete 1° tipo all’esordio, ricoverati presso un reparto di Medicina che al momento della dimissione andranno presi in carico dall’UOD;

– pazienti inviati in consulenza dal PS che richiedono specifici e urgenti interventi per una corretta terapia medica nutri- zionale, soprattutto se insulino-trattati;

– pazienti ricoverati in regime di DH o seguiti in regime di DS in altri reparti per i quali viene richiesta una consulenza dia- betologica e che necessitano di specifici e urgenti interventi per una corretta terapia medica nutrizionale, soprattutto se insulino-trattati.

In caso di esecuzione di una consulenza, la dietista registra l’intervento su apposito modulo (ModUOD70406), vi appone la propria firma e numero di badge e lo allega alla documentazione o cartella clinica del paziente.

Conteggio e archiviazione delle richieste di consulenza espletate

L’AA ritira le richieste di consulenza espletate dai medici e dagli infermieri dalle apposite caselle poste nel locale della segreteria dell’UOD e le conteggia e archivia come descritto da IOUOD70401 Archiviazione Consulenze.

(segue)

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