Materiale didattico - Slides corso Esperto ITACA Edilizia Residenziale
PROTOCOLLO ITACA NAZIONALE
RESIDENZIALE
Torino, 16 aprile 2010
1.1 Condizioni del sito 1.1.1 1.1.2 1.1.3 1.2 Accessibilità ai servizi 1.2.1 1.2.2 1.2.3
2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita 2.1.4
2.1.8 2.1.9 2.2 Energia da fonti rinnovabili 2.2.2 2.3 Materiali eco-compatibili 2.3.1 2.3.2 2.3.4 2.3.5 2.4 Acqua potabile 2.4.1 2.4.2 2.6 (Prestazione involucro) 2.6.1 2.6.2 3.1 Emissioni di CO2equivalente 3.1.2 3.2 Acque reflue 3.2.1 3.2.2 3.2.3 3.3 Impatto sull’ambiente circostante 3.3.1 3.3.2 4.1 Ventilazione 4.1.1 4.1.2 4.2 Benessere termoigrometrico 4.2.1 4.3 Benessere visivo 4.3.1 4.4 Benessere acustico 4.4.1 4.4.2 4.4.3 4.5 Inquinamento elettromagnetico 4.5.1 5.1 Controllabilità degli impianti 5.1.1
5.2 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa 5.2.1
5.2.2 5.2.3 5.3 Aree comuni dell’edificio 5.3.1 5.3.2 5.3.3 5.4 Sicurezza/ Domotica 5.4.1 5.4.2 5.4.3 5.4.4
Isolamento acustico involucro edilizio Energia primaria per acqua calda sanitaria
Anti intrusione, Controllo accessi e Safety Acqua potabile per irrigazione Energia primaria per il raffrescamento
Energia netta per il raffrescamento Energia primaria per il riscaldamento
3. Carichi Ambientali 2. Consumo di risorse
Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz)
Integrazione sistemi Qualità del sistema di cablatura Aree ricreative Aree attrezzate per la gestione dei rifiuti Supporto all’uso di biciclette Mantenimento delle prestazioni dell’involucro edilizio Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management) 5. Qualità del servizio
Isolamento acustico partizioni interne Rumore da calpestio Illuminazione naturale Controllo degli agenti inquinanti: Radon Temperatura dell’aria Ventilazione 4. Qualità ambientale indoor
Effetto isola di calore: coperture Effetto isola di calore: aree esterne Acque meteoriche captate e stoccate Permeabilità del suolo Acque grigie inviate in fognatura Emissioni previste in fase operativa Acqua potabile per usi indoor
Videocontrollo Materiali riciclabili e smontabili Materiali locali per finiture Materiali da fonti rinnovabili Materiali riciclati/recuperati Adiacenza ad infrastrutture Distanza da attività culturali, commerciali e servizi Accessibilità al trasporto pubblico Riutilizzo di strutture esistenti Livello di urbanizzazione del sito Livello di contaminazione del sito 1. Qualità del sito
Energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili
Energia netta per il riscaldamento
Protocollo ITACA
Qualità del sito
Consumo di risorse
Carichi ambientali
Qualità ambientale indoor
Qualità del servizio
Protocollo ITACA
1.1 Condizioni del sito 1.1.1 1.1.2 1.1.3 1.2 Accessibilità ai servizi 1.2.1 1.2.2 1.2.3
2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita 2.1.4
2.1.8 2.1.9 2.2 Energia da fonti rinnovabili 2.2.2 2.3 Materiali eco-compatibili 2.3.1 2.3.2 2.3.4 2.3.5 2.4 Acqua potabile 2.4.1 2.4.2 2.6 (Prestazione involucro) 2.6.1 2.6.2 3.1 Emissioni di CO2equivalente 3.1.2 3.2 Acque reflue 3.2.1 3.2.2 3.2.3 3.3 Impatto sull’ambiente circostante 3.3.1 3.3.2 4.1 Ventilazione 4.1.1 4.1.2 4.2 Benessere termoigrometrico 4.2.1 4.3 Benessere visivo 4.3.1 4.4 Benessere acustico 4.4.1 4.4.2 4.4.3 4.5 Inquinamento elettromagnetico 4.5.1 5.1 Controllabilità degli impianti 5.1.1
5.2 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa 5.2.1
5.2.2 5.2.3 5.3 Aree comuni dell’edificio 5.3.1 5.3.2 5.3.3 5.4 Sicurezza/ Domotica 5.4.1 5.4.2 5.4.3 5.4.4
Isolamento acustico involucro edilizio Energia primaria per acqua calda sanitaria
Anti intrusione, Controllo accessi e Safety Acqua potabile per irrigazione Energia primaria per il raffrescamento
Energia netta per il raffrescamento Energia primaria per il riscaldamento
3. Carichi Ambientali 2. Consumo di risorse
Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz)
Integrazione sistemi Qualità del sistema di cablatura Aree ricreative Aree attrezzate per la gestione dei rifiuti Supporto all’uso di biciclette Mantenimento delle prestazioni dell’involucro edilizio Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management) 5. Qualità del servizio
Isolamento acustico partizioni interne Rumore da calpestio Illuminazione naturale Controllo degli agenti inquinanti: Radon Temperatura dell’aria Ventilazione 4. Qualità ambientale indoor
Effetto isola di calore: coperture Effetto isola di calore: aree esterne Acque meteoriche captate e stoccate Permeabilità del suolo Acque grigie inviate in fognatura Emissioni previste in fase operativa Acqua potabile per usi indoor
Videocontrollo Materiali riciclabili e smontabili Materiali locali per finiture Materiali da fonti rinnovabili Materiali riciclati/recuperati Adiacenza ad infrastrutture Distanza da attività culturali, commerciali e servizi Accessibilità al trasporto pubblico Riutilizzo di strutture esistenti Livello di urbanizzazione del sito Livello di contaminazione del sito 1. Qualità del sito
Energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili
Energia netta per il riscaldamento
Elenco criteri
Scheda criterio
AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA
ESIGENZA PESO DEL CRITERIO
INDICATORE DI PRESTAZIONE UNITA' DI MISURA
SCALA DI PRESTAZIONE
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA La verifica del criterio comporta la seguente procedura:
1. prerequisito: verificare il rispetto dei requisiti minimi di trasmittanza termica previsti dal quadro legislativo in vigore a livello regionale o a livello nazionale (DLgs 192/05 e DLgs 311/06);
2. calcolare il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento (Qh) sulla base della procedura descritta nella serie UNI TS 11300:2008 (B)
3. calcolare il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento corrispondente alla tipica pratica costruttiva (Qhlim) (A) 4. calcolare il rapporto percentuale tra il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento dell'edificio da valutare (Qh) e il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento corrispondente alla tipica pratica costruttiva (Qhlim):
• B/A x 100;
5. confrontare il valore calcolato con i benchmark della scala di prestazione e attribuire il punteggio.
3 5 Ridurre il fabbisogno energetico dell’edificio ottimizzando le
soluzioni costruttive e le scelte architettoniche in particolare relativamente all’involucro
PUNTI
% Rapporto percentuale tra il fabbisogno annuo di energia
netta per il riscaldamento (Qh) e il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento corrispondente alla tipica pratica costruttiva (Qhlim)
%
NEGATIVO SUFFICIENTE
-1 0
>100 100 75 58,3 BUONO
OTTIMO
CRITERIO 2.1.3 Residenziale
Energia netta per il riscaldamento
2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita
2. Consumo di risorse
Protocollo ITACA
1.1 Condizioni del sito 1.1.1 1.1.2 1.1.3 1.2 Accessibilità ai servizi 1.2.1 1.2.2 1.2.3
2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita 2.1.4
2.1.8 2.1.9 2.2 Energia da fonti rinnovabili 2.2.2 2.3 Materiali eco-compatibili 2.3.1 2.3.2 2.3.4 2.3.5 2.4 Acqua potabile 2.4.1 2.4.2 2.6 (Prestazione involucro) 2.6.1 2.6.2 3.1 Emissioni di CO2equivalente 3.1.2 3.2 Acque reflue 3.2.1 3.2.2 3.2.3 3.3 Impatto sull’ambiente circostante 3.3.1 3.3.2 4.1 Ventilazione 4.1.1 4.1.2 4.2 Benessere termoigrometrico 4.2.1 4.3 Benessere visivo 4.3.1 4.4 Benessere acustico 4.4.1 4.4.2 4.4.3 4.5 Inquinamento elettromagnetico 4.5.1 5.1 Controllabilità degli impianti 5.1.1
5.2 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa 5.2.1
5.2.2 5.2.3 5.3 Aree comuni dell’edificio 5.3.1 5.3.2 5.3.3 5.4 Sicurezza/ Domotica 5.4.1 5.4.2 5.4.3 5.4.4
Isolamento acustico involucro edilizio Energia primaria per acqua calda sanitaria
Anti intrusione, Controllo accessi e Safety Acqua potabile per irrigazione Energia primaria per il raffrescamento
Energia netta per il raffrescamento Energia primaria per il riscaldamento
3. Carichi Ambientali 2. Consumo di risorse
Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz)
Integrazione sistemi Qualità del sistema di cablatura Aree ricreative Aree attrezzate per la gestione dei rifiuti Supporto all’uso di biciclette Mantenimento delle prestazioni dell’involucro edilizio Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management) 5. Qualità del servizio
Isolamento acustico partizioni interne Rumore da calpestio Illuminazione naturale Controllo degli agenti inquinanti: Radon Temperatura dell’aria Ventilazione 4. Qualità ambientale indoor
Effetto isola di calore: coperture Effetto isola di calore: aree esterne Acque meteoriche captate e stoccate Permeabilità del suolo Acque grigie inviate in fognatura Emissioni previste in fase operativa Acqua potabile per usi indoor
Videocontrollo Materiali riciclabili e smontabili Materiali locali per finiture Materiali da fonti rinnovabili Materiali riciclati/recuperati Adiacenza ad infrastrutture Distanza da attività culturali, commerciali e servizi Accessibilità al trasporto pubblico Riutilizzo di strutture esistenti Livello di urbanizzazione del sito Livello di contaminazione del sito 1. Qualità del sito
Energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili
Energia netta per il riscaldamento
Elenco criteri
Scheda criterio
AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA
ESIGENZA PESO DEL CRITERIO
INDICATORE DI PRESTAZIONE UNITA' DI MISURA
SCALA DI PRESTAZIONE
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA
CRITERIO 1.1.2 Residenziale
Livello di urbanizzazione del sito
1.1 Condizioni del sito 1. Qualità del sito
Zona a bassa urbanizzazione (periferia) NEGATIVO
BUONO
OTTIMO
Zona non urbanizzata SUFFICIENTE
-1 0 Favorire l'uso di aree urbanizzate per limitare il consumo di
terreno.
100,00%
PUNTI - Livello di urbanizzazione dell'area in cui si trova il sito di
costruzione.
-
Per la verifica del criterio, seguire la seguente procedura:
1. verificare l'ubicazione del sito di costruzione rispetto al centro cittadino.
2. individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell'edificio e attribuzione del punteggio 3
5 Zona ad alta urbanizzazione (centro cittadino)
Zona ad alta urbanizzazione (semi-periferica)
Protocollo ITACA 2009 REGIONE PIEMONTE
Materiale didattico - Slides corso Esperto ITACA Edilizia Residenziale
Protocollo ITACA – manuale applicativo
Scheda criterio
AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA
ESIGENZA PESO DEL CRITERIO
INDICATORE DI PRESTAZIONE UNITA' DI MISURA
SCALA DI PRESTAZIONE
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA La verifica del criterio comporta la seguente procedura:
1. prerequisito: verificare il rispetto dei requisiti minimi di trasmittanza termica previsti dal quadro legislativo in vigore a livello regionale o a livello nazionale (DLgs 192/05 e DLgs 311/06);
2. calcolare il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento (Qh) sulla base della procedura descritta nella serie UNI TS 11300:2008 (B)
3. calcolare il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento corrispondente alla tipica pratica costruttiva (Qhlim) (A) 4. calcolare il rapporto percentuale tra il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento dell'edificio da valutare (Qh) e il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento corrispondente alla tipica pratica costruttiva (Qhlim):
• B/A x 100;
5. confrontare il valore calcolato con i benchmark della scala di prestazione e attribuire il punteggio.
3 5 Ridurre il fabbisogno energetico dell’edificio ottimizzando le
soluzioni costruttive e le scelte architettoniche in particolare relativamente all’involucro
PUNTI
% Rapporto percentuale tra il fabbisogno annuo di energia
netta per il riscaldamento (Qh) e il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento corrispondente alla tipica pratica costruttiva (Qhlim)
%
NEGATIVO SUFFICIENTE
-1 0
>100 100 75 58,3 BUONO
OTTIMO
CRITERIO 2.1.3 Residenziale
Energia netta per il riscaldamento
2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita
2. Consumo di risorse
Descrizione sintetica
Protocollo ITACA – manuale applicativo
Scheda criterio
AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA
ESIGENZA PESO DEL CRITERIO
INDICATORE DI PRESTAZIONE UNITA' DI MISURA
SCALA DI PRESTAZIONE
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA La verifica del criterio comporta la seguente procedura:
1. prerequisito: verificare il rispetto dei requisiti minimi di trasmittanza termica previsti dal quadro legislativo in vigore a livello regionale o a livello nazionale (DLgs 192/05 e DLgs 311/06);
2. calcolare il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento (Qh) sulla base della procedura descritta nella serie UNI TS 11300:2008 (B)
3. calcolare il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento corrispondente alla tipica pratica costruttiva (Qhlim) (A) 4. calcolare il rapporto percentuale tra il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento dell'edificio da valutare (Qh) e il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento corrispondente alla tipica pratica costruttiva (Qhlim):
• B/A x 100;
5. confrontare il valore calcolato con i benchmark della scala di prestazione e attribuire il punteggio.
3 5 Ridurre il fabbisogno energetico dell’edificio ottimizzando le
soluzioni costruttive e le scelte architettoniche in particolare relativamente all’involucro
PUNTI
% Rapporto percentuale tra il fabbisogno annuo di energia
netta per il riscaldamento (Qh) e il fabbisogno annuo di energia netta per il riscaldamento corrispondente alla tipica pratica costruttiva (Qhlim)
%
NEGATIVO SUFFICIENTE
-1 0
>100 100 75 58,3 BUONO
OTTIMO
CRITERIO 2.1.3 Residenziale
Energia netta per il riscaldamento
2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita
2. Consumo di risorse
Metodo e strumenti di verifica
1.1 Condizioni del sito 1.1.1 1.1.2 1.1.3 1.2 Accessibilità ai servizi 1.2.1 1.2.2 1.2.3
2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita 2.1.4
2.1.8 2.1.9 2.2 Energia da fonti rinnovabili 2.2.2 2.3 Materiali eco-compatibili 2.3.1 2.3.2 2.3.4 2.3.5 2.4 Acqua potabile 2.4.1 2.4.2 2.5 Prestazioni involucro 2.5.1 2.5.2 3.1 Emissioni di CO2equivalente 3.1.2 3.2 Acque reflue 3.2.1 3.2.2 3.2.3 3.3 Impatto sull’ambiente circostante 3.3.1 3.3.2 4.1 Ventilazione 4.1.1 4.1.2 4.2 Benessere termoigrometrico 4.2.1 4.3 Benessere visivo 4.3.1 4.4 Benessere acustico 4.4.1 4.4.2 4.4.3 4.5 Inquinamento elettromagnetico 4.5.1 5.1 Controllabilità degli impianti 5.1.1
5.2 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa 5.2.1
5.2.2 5.2.3 5.3 Aree comuni dell’edificio 5.3.1 5.3.2 5.3.3 5.4 Sicurezza/ Domotica 5.4.1 5.4.2 5.4.3 5.4.4
Energia netta per il riscaldamento Energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili Livello di contaminazione del sito 1. Qualità del sito
Livello di urbanizzazione del sito Riutilizzo di strutture esistenti Accessibilità al trasporto pubblico Distanza da attività culturali, commerciali e servizi Adiacenza ad infrastrutture
Materiali da fonti rinnovabili Materiali riciclati/recuperati Materiali riciclabili e smontabili Materiali locali per finiture
Acqua potabile per usi indoor
Videocontrollo Emissioni previste in fase operativa Acque grigie inviate in fognatura Acque meteoriche captate e stoccate Permeabilità del suolo Effetto isola di calore: coperture Effetto isola di calore: aree esterne
Ventilazione 4. Qualità ambientale indoor
Temperatura dell’aria Controllo degli agenti inquinanti: Radon
Illuminazione naturale
Isolamento acustico partizioni interne Rumore da calpestio
BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management) 5. Qualità del servizio
Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione Mantenimento delle prestazioni dell’involucro edilizio Supporto all’uso di biciclette Aree attrezzate per la gestione dei rifiuti
Qualità del sistema di cablatura Aree ricreative
Integrazione sistemi 3. Carichi Ambientali 2. Consumo di risorse
Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz) Energia primaria per il riscaldamento
Energia netta per il raffrescamento Energia primaria per il raffrescamento
Acqua potabile per irrigazione
Anti intrusione, Controllo accessi e Safety Energia primaria per acqua calda sanitaria
Isolamento acustico involucro edilizio
Elenco criteri – modulo “Qualità del sito”
Qualità del sito
Consumo di risorse
Carichi ambientali
Qualità ambientale indoor
Qualità del servizio
1.1 Condizioni del sito 1.1.1 1.1.2 1.1.3 1.2 Accessibilità ai servizi 1.2.1 1.2.2 1.2.3
2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita 2.1.4
2.1.8 2.1.9 2.2 Energia da fonti rinnovabili 2.2.2 2.3 Materiali eco-compatibili 2.3.1 2.3.2 2.3.4 2.3.5 2.4 Acqua potabile 2.4.1 2.4.2 2.5 Prestazioni involucro 2.5.1 2.5.2 3.1 Emissioni di CO2equivalente 3.1.2 3.2 Acque reflue 3.2.1 3.2.2 3.2.3 3.3 Impatto sull’ambiente circostante 3.3.1 3.3.2 4.1 Ventilazione 4.1.1 4.1.2 4.2 Benessere termoigrometrico 4.2.1 4.3 Benessere visivo 4.3.1 4.4 Benessere acustico 4.4.1 4.4.2 4.4.3 4.5 Inquinamento elettromagnetico 4.5.1 5.1 Controllabilità degli impianti 5.1.1
5.2 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa 5.2.1
5.2.2 5.2.3 5.3 Aree comuni dell’edificio 5.3.1 5.3.2 5.3.3 5.4 Sicurezza/ Domotica 5.4.1 5.4.2 5.4.3 5.4.4
Energia netta per il riscaldamento Energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili Livello di contaminazione del sito 1. Qualità del sito
Livello di urbanizzazione del sito Riutilizzo di strutture esistenti Accessibilità al trasporto pubblico Distanza da attività culturali, commerciali e servizi Adiacenza ad infrastrutture
Materiali da fonti rinnovabili Materiali riciclati/recuperati Materiali riciclabili e smontabili Materiali locali per finiture
Acqua potabile per usi indoor
Videocontrollo Emissioni previste in fase operativa Acque grigie inviate in fognatura Acque meteoriche captate e stoccate Permeabilità del suolo Effetto isola di calore: coperture Effetto isola di calore: aree esterne
Ventilazione 4. Qualità ambientale indoor
Temperatura dell’aria Controllo degli agenti inquinanti: Radon
Illuminazione naturale
Isolamento acustico partizioni interne Rumore da calpestio
BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management) 5. Qualità del servizio
Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione Mantenimento delle prestazioni dell’involucro edilizio Supporto all’uso di biciclette Aree attrezzate per la gestione dei rifiuti
Qualità del sistema di cablatura Aree ricreative
Integrazione sistemi 3. Carichi Ambientali 2. Consumo di risorse
Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz) Energia primaria per il riscaldamento
Energia netta per il raffrescamento Energia primaria per il raffrescamento
Acqua potabile per irrigazione
Anti intrusione, Controllo accessi e Safety Energia primaria per acqua calda sanitaria
Isolamento acustico involucro edilizio
Elenco criteri – modulo “Qualità del sito”
1.1 Condizioni del sito 1.1.1
1.1.2 1.1.3
1.2 Accessibilità ai servizi 1.2.1
1.2.2 1.2.3
2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita 2.1.4
2.1.8 2.1.9
2.2 Energia da fonti rinnovabili 2.2.2
2.3 Materiali eco-compatibili 2.3.1
2.3.2 2.3.4 2.3.5 2.4 Acqua potabile 2.4.1 2.4.2
2.5 Prestazioni involucro
Energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili Livello di contaminazione del sito 1. Qualità del sito
Livello di urbanizzazione del sito Riutilizzo di strutture esistenti Accessibilità al trasporto pubblico Distanza da attività culturali, commerciali e servizi Adiacenza ad infrastrutture
Materiali da fonti rinnovabili Materiali riciclati/recuperati Materiali riciclabili e smontabili Materiali locali per finiture
Acqua potabile per usi indoor 2. Consumo di risorse
Energia primaria per il riscaldamento Energia primaria per il raffrescamento
Acqua potabile per irrigazione Energia primaria per acqua calda sanitaria
Materiale didattico - Slides corso Esperto ITACA Edilizia Residenziale
1.1 Condizioni del sito 1.1.1 1.1.2 1.1.3 1.2 Accessibilità ai servizi 1.2.1 1.2.2 1.2.3
2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita 2.1.4
2.1.8 2.1.9 2.2 Energia da fonti rinnovabili 2.2.2 2.3 Materiali eco-compatibili 2.3.1 2.3.2 2.3.4 2.3.5 2.4 Acqua potabile 2.4.1 2.4.2 2.5 Prestazioni involucro 2.5.1 2.5.2 3.1 Emissioni di CO2equivalente 3.1.2 3.2 Acque reflue 3.2.1 3.2.2 3.2.3 3.3 Impatto sull’ambiente circostante 3.3.1 3.3.2 4.1 Ventilazione 4.1.1 4.1.2 4.2 Benessere termoigrometrico 4.2.1 4.3 Benessere visivo 4.3.1 4.4 Benessere acustico 4.4.1 4.4.2 4.4.3 4.5 Inquinamento elettromagnetico 4.5.1 5.1 Controllabilità degli impianti 5.1.1
5.2 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa 5.2.1
5.2.2 5.2.3 5.3 Aree comuni dell’edificio 5.3.1 5.3.2 5.3.3 5.4 Sicurezza/ Domotica 5.4.1 5.4.2 5.4.3 5.4.4
Energia netta per il riscaldamento Energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili Livello di contaminazione del sito 1. Qualità del sito
Livello di urbanizzazione del sito Riutilizzo di strutture esistenti Accessibilità al trasporto pubblico Distanza da attività culturali, commerciali e servizi Adiacenza ad infrastrutture
Materiali da fonti rinnovabili Materiali riciclati/recuperati Materiali riciclabili e smontabili Materiali locali per finiture
Acqua potabile per usi indoor
Videocontrollo Emissioni previste in fase operativa Acque grigie inviate in fognatura Acque meteoriche captate e stoccate Permeabilità del suolo Effetto isola di calore: coperture Effetto isola di calore: aree esterne
Ventilazione 4. Qualità ambientale indoor
Temperatura dell’aria Controllo degli agenti inquinanti: Radon
Illuminazione naturale
Isolamento acustico partizioni interne Rumore da calpestio
BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management) 5. Qualità del servizio
Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione Mantenimento delle prestazioni dell’involucro edilizio Supporto all’uso di biciclette Aree attrezzate per la gestione dei rifiuti
Qualità del sistema di cablatura Aree ricreative
Integrazione sistemi 3. Carichi Ambientali 2. Consumo di risorse
Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz) Energia primaria per il riscaldamento
Energia netta per il raffrescamento Energia primaria per il raffrescamento
Acqua potabile per irrigazione
Anti intrusione, Controllo accessi e Safety Energia primaria per acqua calda sanitaria
Isolamento acustico involucro edilizio
Elenco criteri – modulo “Qualità del sito”
1.2 Accessibilità ai servizi 1.2.1
1.2.2 1.2.3
2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita 2.1.4
2.1.8 2.1.9
2.2 Energia da fonti rinnovabili 2.2.2
2.3 Materiali eco-compatibili 2.3.1
2.3.2 2.3.4 2.3.5 2.4 Acqua potabile 2.4.1 2.4.2
2.5 Prestazioni involucro 2.5.1
2.5.2
3.1 Emissioni di CO2equivalente 3.1.2
3.2 Acque reflue 3.2.1 3.2.2 3.2.3
3.3 Impatto sull’ambiente circostante 3.3.1
3.3.2 4.1 Ventilazione 4.1.1 4.1.2
4.2 Benessere termoigrometrico 4.2.1
4.3 Benessere visivo 4.3.1
4.4 Benessere acustico 4.4.1
4.4.2 4.4.3
4.5 Inquinamento elettromagnetico 4.5.1
5.1 Controllabilità degli impianti 5.1.1
5.2 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa 5.2.1
5.2.2 5.2.3
5.3 Aree comuni dell’edificio 5.3.1
5.3.2 5.3.3
5.4 Sicurezza/ Domotica 5.4.1
5.4.2 5.4.3 5.4.4
Energia netta per il riscaldamento Energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili Accessibilità al trasporto pubblico Distanza da attività culturali, commerciali e servizi Adiacenza ad infrastrutture
Materiali da fonti rinnovabili Materiali riciclati/recuperati Materiali riciclabili e smontabili Materiali locali per finiture
Acqua potabile per usi indoor
Videocontrollo
Emissioni previste in fase operativa Acque grigie inviate in fognatura Acque meteoriche captate e stoccate Permeabilità del suolo Effetto isola di calore: coperture Effetto isola di calore: aree esterne
Ventilazione 4. Qualità ambientale indoor
Temperatura dell’aria
Controllo degli agenti inquinanti: Radon
Illuminazione naturale
Isolamento acustico partizioni interne Rumore da calpestio
BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management) 5. Qualità del servizio
Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione Mantenimento delle prestazioni dell’involucro edilizio Supporto all’uso di biciclette
Aree attrezzate per la gestione dei rifiuti
Qualità del sistema di cablatura Aree ricreative
Integrazione sistemi 3. Carichi Ambientali 2. Consumo di risorse
Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz) Energia primaria per il riscaldamento
Energia netta per il raffrescamento Energia primaria per il raffrescamento
Acqua potabile per irrigazione
Anti intrusione, Controllo accessi e Safety Energia primaria per acqua calda sanitaria
Isolamento acustico involucro edilizio 2.3.1
2.3.2 2.3.4 2.3.5 2.4 Acqua potabile 2.4.1 2.4.2
2.5 Prestazioni involucro 2.5.1
2.5.2
3.1 Emissioni di CO2equivalente 3.1.2
3.2 Acque reflue 3.2.1 3.2.2 3.2.3
3.3 Impatto sull’ambiente circostante 3.3.1
3.3.2 4.1 Ventilazione 4.1.1 4.1.2
4.2 Benessere termoigrometrico 4.2.1
4.3 Benessere visivo 4.3.1
4.4 Benessere acustico 4.4.1
4.4.2 4.4.3
4.5 Inquinamento elettromagnetico 4.5.1
5.1 Controllabilità degli impianti 5.1.1
5.2 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa 5.2.1
5.2.2 5.2.3
5.3 Aree comuni dell’edificio 5.3.1
5.3.2 5.3.3
5.4 Sicurezza/ Domotica 5.4.1
5.4.2 5.4.3 5.4.4
Energia netta per il riscaldamento Materiali riciclabili e smontabili Materiali locali per finiture
Acqua potabile per usi indoor
Videocontrollo
Emissioni previste in fase operativa Acque grigie inviate in fognatura Acque meteoriche captate e stoccate Permeabilità del suolo Effetto isola di calore: coperture Effetto isola di calore: aree esterne
Ventilazione 4. Qualità ambientale indoor
Temperatura dell’aria
Controllo degli agenti inquinanti: Radon
Illuminazione naturale
Isolamento acustico partizioni interne Rumore da calpestio
BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management) 5. Qualità del servizio
Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione Mantenimento delle prestazioni dell’involucro edilizio Supporto all’uso di biciclette
Aree attrezzate per la gestione dei rifiuti
Qualità del sistema di cablatura Aree ricreative
Integrazione sistemi 3. Carichi Ambientali
Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz) Energia netta per il raffrescamento Acqua potabile per irrigazione
Anti intrusione, Controllo accessi e Safety Isolamento acustico involucro edilizio
PROTOCOLLO ITACA RESIDENZIALE
QUALITA’ DEL SITO
Torino, 16 aprile 2010 Cristiano Gastaldi
Cristiano Gastaldi ELENCO CRITERI
Cristiano Gastaldi
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO
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Cristiano Gastaldi
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO DESCRIZIONE SINTETICA
Cristiano Gastaldi
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO
Teksid
Michelin
Officine Savigliano
Ferriere Fiat
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO
Villaggio Media Environment Park Parco
Dora
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Cristiano Gastaldi
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO
Cristiano Gastaldi
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO METODO E STRUMENTI DI VERIFICA
Analizzare le attività che l’area di intervento ha ospitato ed associare ad ognuna superficie un livello di contaminazione
1.
Limite temporale di analisi: 50 anni
La norma quadro di riferimento in materia di rifiuti è il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, il cui sistema di classificazione (art. 184) si basa, come per il precedente D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 ("Decreto Ronchi"), sulla loro origine, distinguendo tra rifiuti urbani e rifiuti speciali, e sulle caratteristiche di pericolosità, distinguendo tra rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Assegnare ad ogni superficie un livello di contaminazione, in funzione dell'attività più contaminante svolta su di essa
Fare la proiezione al suolo delle superfici del lotto e assegnare ad ogni area dell'impronta ottenuta il LdC maggiore tra quelli delle aree che vi si sono sovrapposte
Attività Livello di
contaminazione Assenza di produzione/stoccaggio di rifiuti -1 Produzione/stoccaggio di rifiuti urbani 0 Produzione/stoccaggio di rifiuti speciali 3 Produzione/stoccaggio di rifiuti pericolosi 5
Cristiano Gastaldi
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO METODO E STRUMENTI DI VERIFICA
Calcolare il livello di contaminazione del sito come media dei livelli di contaminazione individuati, pesati per le relative superfici:
2.
Confrontare il valore calcolato con i benchmark della scala di prestazione e attribuire il punteggio
3.
[(a1/Atot)*(-1)]+[(a2/Atot)*0]+[(a3/Atot)*3]+[(a4/Atot)*5]
- a1 = estensione complessiva delle aree a LdC -1 - a2 = estensione complessiva delle aree a LdC 0, [m2] - a3 = estensione complessiva delle aree a LdC 3, [m2] - a4 = estensione complessiva delle aree a LdC 5, [m2] - Atot = a1+a2+a3+a4 = superficie del lotto
Cristiano Gastaldi
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO CASO STUDIO
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Cristiano Gastaldi
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO
Analizzare le attività che l’area di intervento ha ospitato ed associare ad ogni superficie un livello di contaminazione
1.
Cristiano Gastaldi
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO
Analizzare le attività che l’area di intervento ha ospitato ed associare ad ognuna superficie un livello di contaminazione
1.
Area Attività
- 0
- 0
Uso uffici 3
3
5 LdC Area verde
esterna Area esterna asfaltata Capannone:
piano primo Capannone:
piano terreno, area stoccaggio
Stoccaggio materie prime e lavorati
Capannone:
piano terreno, area produttiva
Lavorazione del legno, produzione carta e cartone
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO
Calcolare il livello di contaminazione del sito come media dei livelli di contaminazione individuati, pesati per le relative superfici
2.
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO
Calcolare il livello di contaminazione del sito come media dei livelli di contaminazione individuati, pesati per le relative superfici:
2.
Confrontare il valore calcolato con i benchmark della scala di prestazione e attribuire il punteggio.
3.
Dal confronto del valore calcolato per l'indicatore con i valori della scala di prestazione si è ottenuto ad esempio un punteggio pari a 1,9 punti per la versione nazionale del Protocollo ITACA.
Area Attività
- 0
- 0
Uso uffici 3
3
5 LdC Area verde
esterna Area esterna asfaltata Capannone:
piano primo Capannone:
piano terreno, area stoccaggio
Stoccaggio materie prime e lavorati Capannone:
piano terreno, area produttiva
Lavorazione del legno, produzione carta e cartone
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Cristiano Gastaldi
1.1.1. LIVELLO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO VERSIONI REGIONALI DEL PROTOCOLLO
Il presente criterio è adottato nei protocolli ITACA delle Regioni: Marche, Puglia.
Le versioni regionali che presentano sostanziali differenze rispetto alla versione nazionale del criterio illustrata nella presente guida sono le seguenti:
Protocollo ITACA Regione Marche e Regione Puglia
Nel criterio 1.1.1 “Livello di contaminazione del sito” adottato dal Protocollo ITACA della Regione Marche e della Regione Puglia la metodologia indicata per il calcolo dell'indicatore di prestazione fa riferimento a una diversa classificazione dei rifiuti e dei livelli di contaminazione. Conseguentemente sia “Metodo e strumenti di verifica”
sia la scala di prestazione differiscono per tenere conto di queste variazioni.
Cristiano Gastaldi
1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
Cristiano Gastaldi DESCRIZIONE SINTETICA 1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
Cristiano Gastaldi
1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
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Cristiano Gastaldi
1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
Cristiano Gastaldi
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA
Calcolare il perimetro esterno dell’area del lotto di intervento (A) al netto di confini invalicabili
1.
1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
Individuare gli eventuali confini invalicabili che fanno parte del perimetro esterno del lotto di intervento, come ad esempio autostrade, ferrovie e fiumi
Misurare la lunghezza del perimetro esterno del lotto, Pn [m], escludendo dal calcolo i confini invalicabili individuati
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA
Calcolare la parte di perimetro adiacente ad altre aree residenziali o ad insediamenti a destinazione produttiva/commerciale (B)
2.
1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
Individuare le aree confinanti con il lotto di intervento destinate ad usi residenziali, produttivi, commerciali, direzionali o per servizi (incluse aree destinate a posteggio e a verde pubblico).
Sono da escludere dall'elenco le aree agricole, le aree boschive e le aree lasciate a verde.
Misurare la lunghezza Pr [m] del perimetro del lotto adiacente alle aree residenziali o produttive/commerciali individuate nel passaggio precedente (al netto dei confini invalicabili)
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA
Confrontare il valore calcolato con i benchmark della scala di prestazione e attribuire il punteggio
4.
1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
Calcolare il rapporto percentuale tra la parte di perimetro adiacente ad altre aree residenziali o ad insediamenti a destinazione produttiva/commerciale e il perimetro esterno dell’area del lotto di intervento al netto di confini invalicabili:
3.
Pr 100
100
A Pn
Indicatore B
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Cristiano Gastaldi CASO STUDIO
1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
Nuovi edifici residenziali al confine dell'area urbana edificata
Cristiano Gastaldi
Calcolare il perimetro esterno dell’area del lotto di intervento (A) al netto di confini invalicabili (autostrade, ferrovie, fiumi, ecc);
1.
1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
Cristiano Gastaldi
Calcolare la parte di perimetro adiacente ad altre aree residenziali o ad insediamenti a destinazione produttiva/commerciale (B);
2.
1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
Cristiano Gastaldi
Confrontare il valore calcolato con i benchmark della scala di prestazione e attribuire il punteggio
Dal confronto del valore calcolato per l'indicatore con i benchmark della scala di prestazione si è ottenuto ad esempio un punteggio pari a 3,4 punti per la versione nazionale del Protocollo ITACA
4.
1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
Calcolare il rapporto percentuale tra la parte di perimetro adiacente ad altre aree residenziali o ad insediamenti a destinazione produttiva/commerciale e il perimetro esterno dell’area del lotto di intervento al netto di confini invalicabili:
B/A x 100 3.
Perimetro Lunghezza [m]
Al netto dei confini invalicabili 310 Confinante con aree residenziali o commerciali/produttive 210
% 7 , 67 310 100 100 210
100Pr
A Pn
Indicatore B
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Cristiano Gastaldi
VERSIONI REGIONALI DEL PROTOCOLLO 1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
Il presente criterio è adottato nei protocolli ITACA delle Regioni: Marche, Piemonte, Puglia.
Le versioni regionali che presentano sostanziali differenze rispetto alla versione nazionale del criterio illustrata nella presente guida sono le seguenti:
Protocollo ITACA Regione Marche, Regione Piemonte e Regione Puglia L’indicatore di prestazione adottato in queste versioni regionali del Protocollo è del tipo
“a scenario”, a differenza di quello adottato nel Protocollo nazionale illustrato nella presente guida.
Conseguentemente sono differenti anche la scala di prestazione e “Metodo e strumenti di verifica”.
Cristiano Gastaldi DESCRIZIONE SINTETICA 1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO METODO E STRUMENTI DI VERIFICA
Verificare l’ubicazione del sito di costruzione rispetto al centro cittadino 1.
Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell’edificio e attribuzione del punteggio
2.
Facendo riferimento alle tavole di progetto per l'inquadramento territoriale dell'area di intervento, individuare la collocazione del sito rispetto al centro cittadino e il livello di urbanizzazione della zona di ubicazione del sito di costruzione
Scegliere tra gli scenari previsti dalla scala di prestazione quello che meglio descrive il livello di urbanizzazione del sito di costruzione e ricavarne il relativo punteggio:
zona non urbanizzata - Punteggio: -1;
zona a bassa urbanizzazione (periferia) -Punteggio: 0;
zona ad alta urbanizzazione (semi-periferica) - Punteggio: 3;
zona ad alta urbanizzazione (centro cittadino) - Punteggio: 5
CASO STUDIO
1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
Realizzazione di un nuovo edificio residenziale in una città Capoluogo di Provincia
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Cristiano Gastaldi CASO STUDIO
1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
Consultando le tavole di progetto si è individuata la collocazione del sito di costruzione all'interno dell'area urbana.
Inquadramento territoriale del sito di intervento
Verificare l’ubicazione del sito di costruzione rispetto al centro cittadino.
1.
Cristiano Gastaldi CASO STUDIO
1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
Il sito di costruzione è inserito in una zona periferica di un grande centro urbano, caratterizzata da un basso livello di urbanizzazione.
Verificare l’ubicazione del sito di costruzione rispetto al centro cittadino.
1.
Cristiano Gastaldi
1.1.2. LIVELLO DI URBANIZZAZIONE DEL SITO
Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell’edificio e attribuzione del punteggio.
2.
Analizzando gli scenari previsti dalla scala di prestazione del criterio, quello che è risultato adattarsi meglio alla situazione descritta nel punto precedente è lo scenario
“zona a bassa urbanizzazione (periferia)”, a cui è corrisposto il punteggio da attribuire al criterio, pari a 0 punti
Cristiano Gastaldi
1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
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Cristiano Gastaldi DESCRIZIONE SINTETICA 1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
Cristiano Gastaldi
1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA
Calcolare la superficie complessiva dell'involucro opaco (chiusura verticale, orizzontale e inclinata) e dei solai degli eventuali edifici esistenti (A);
1.
1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
Superficie dell'involucro opaco: la somma di tutte le superfici di chiusura che delimitano verso l'esterno il volume fuori terra dell'organismo edilizio, ad esclusione delle superfici relative agli infissi (involucro trasparente). Per chiusura si intende l' “insieme delle unità tecnologiche e degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi funzione di separare e di conformare gli spazi interni del sistema edilizio stesso rispetto all'esterno” (Norma UNI 8290)
Superficie dei solai: superficie lorda di pavimento dei solai interpiano misurata entro il profilo esterno delle pareti perimetrali (esclusi balconi, logge, portici)
Individuare all'interno del lotto gli edifici preesistenti, a prescindere dalla loro originaria destinazione d'uso, e per ognuno di essi calcolare:
Calcolare la superficie complessiva Stot [m²] dell'involucro opaco e dei solai degli edifici esistenti (A)
n
i
i sol i inv
tot S S
S
1
, ,
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA
Calcolare la superficie complessiva dell'involucro opaco (chiusura verticale, orizzontale e inclinata) e dei solai degli edifici esistenti riutilizzata senza il ricorso ad interventi di demolizione (B);
2.
1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
Individuare per ogni edificio esistente:
la superficie dell'involucro opaco che verrà mantenuta e riutilizzata, Srinv,i [m²]
la superficie dei solai che verrà mantenuta e riutilizzata, Srsol,i [m²]
Calcolare la superficie complessiva Srtot degli involucri opachi e dei solai degli edifici esistenti riutilizzata (B):
n
i
i sol i inv
tot Sr Sr
Sr
1
, ,
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Cristiano Gastaldi
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA
Confrontare il valore calcolato con i benchmark della scala di prestazione e attribuire il punteggio
4.
Calcolare il rapporto tra la superficie dell'involucro opaco (chiusura verticale, orizzontale e inclinata) e dei solai riutilizzata e quella complessiva dell'edificio esistente:
3.
1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
100
100
tot tot
S Sr B Indicatore A
Cristiano Gastaldi CASO STUDIO
1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
Edifici esistenti nel lotto di intervento:
- 1 edificio residenziale - 1 capannone industriale
Cristiano Gastaldi
Calcolare la superficie complessiva dell'involucro opaco (chiusura verticale, orizzontale e inclinata) e dei solai degli eventuali edifici esistenti (A);
1.
1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
Cristiano Gastaldi
Calcolare la superficie complessiva dell'involucro opaco (chiusura verticale, orizzontale e inclinata) e dei solai degli edifici esistenti riutilizzata senza il ricorso ad interventi di demolizione (B);
2.
1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
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Cristiano Gastaldi
Confrontare il valore calcolato con i benchmark della scala di prestazione e attribuire il punteggio.
Dal confronto del valore calcolato per l'indicatore con i benchmark della scala di prestazione si è ottenuto il punteggio da attribuire al criterio, ad esempio pari a 3,1 punti per la versione nazionale del Protocollo ITACA
4.
Calcolare il rapporto tra la superficie dell'involucro opaco (chiusura verticale, orizzontale e inclinata) e dei solai riutilizzata e quella complessiva dell'edificio esistente:
3.
1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
% 9 , 62 4965 100 100 3125
100
tot tot
S Sr B Indicatore A
Cristiano Gastaldi
VERSIONI REGIONALI DEL PROTOCOLLO 1.1.3. RIUTILIZZO DI STRUTTURE ESISTENTI
Il presente criterio è adottato nei protocolli ITACA delle Regioni: Marche, Puglia.
Le versioni regionali che presentano sostanziali differenze rispetto alla versione nazionale del criterio illustrata nella presente guida sono le seguenti:
Protocollo ITACA Regione Marche
Il criterio 1.1.3 adottato dal Protocollo ITACA della Regione Marche utilizza come indicatore di prestazione la percentuale di superficie orizzontale/inclinata della costruzione esistente che viene riutilizzata in prospetto rispetto a quella esistente.
Conseguentemente anche “Metodo e strumenti di verifica” indica una metodologia differente per il calcolo dell’indicatore.
Protocollo ITACA Regione Puglia
Il criterio 1.1.3 adottato dal Protocollo ITACA della Regione Puglia, utilizza come indicatore di prestazione la percentuale di superficie lorda di pavimento della costruzione esistente che viene riutilizzata in progetto. Conseguentemente anche
“Metodo e strumenti di verifica” indica una metodologia differente per il calcolo dell’indicatore.
1.2.1. ACCESSIBILITÀ AL TRASPORTO PUBBLICO 1.2.1. ACCESSIBILITÀ AL TRASPORTO PUBBLICO
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Cristiano Gastaldi DESCRIZIONE SINTETICA
1.2.1. ACCESSIBILITÀ AL TRASPORTO PUBBLICO
Cristiano Gastaldi
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA
Calcolare l’indice di accessibilità ai trasporti pubblici in funzione di:
distanza dai nodi frequenza del servizio affidabilità del servizio 1.
1.2.1. ACCESSIBILITÀ AL TRASPORTO PUBBLICO
Confrontare il valore calcolato con i benchmark della scala di prestazione 2.
Cristiano Gastaldi
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Calcolare l’indice di accessibilità ai trasporti pubblici 1.
1.2.1. ACCESSIBILITÀ AL TRASPORTO PUBBLICO
Passo 1 Distanza a piedi dai nodi della rete di trasporto pubblico
Nodo: punto di accesso al servizio di trasporto pubblico
nodo ferroviario nodo bus/tram Cristiano Gastaldi
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Calcolare l’indice di accessibilità ai trasporti pubblici 1.
1.2.1. ACCESSIBILITÀ AL TRASPORTO PUBBLICO
Passo 1 Distanza a piedi dai nodi della rete di trasporto pubblico
Misurazione della distanza a piedi edificio-nodo
Individuazione dei nodi della rete del trasporto pubblico
Individuare i nodi del trasporto pubblico situati entro una distanza di 500 metri per bus e tram, e di 1000 metri per i treni, e misurarne la distanza (a piedi) dall'edificio
nodo ferroviario nodo bus/tram
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Cristiano Gastaldi
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Calcolare l’indice di accessibilità ai trasporti pubblici 1.
1.2.1. ACCESSIBILITÀ AL TRASPORTO PUBBLICO
Passo 1 Distanza a piedi dai nodi della rete di trasporto pubblico
Nel caso non si individuino nodi della rete di trasporto secondo la procedura indicata, la verifica è da considerarsi terminata ed occorre assegnare al criterio una valutazione negativa
Cristiano Gastaldi
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Calcolare l’indice di accessibilità ai trasporti pubblici 1.
1.2.1. ACCESSIBILITÀ AL TRASPORTO PUBBLICO
Passo 1 Distanza a piedi dai nodi della rete di trasporto pubblico Per ogni linea di servizio selezionare il nodo più vicino all'edificio
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Calcolare l’indice di accessibilità ai trasporti pubblici 1.
1.2.1. ACCESSIBILITÀ AL TRASPORTO PUBBLICO
Passo 2 Frequenza del servizio ad ogni nodo Per ogni linea di trasporto determinare il numero di passaggi nel relativo nodo selezionato, nelle fasce orarie: 8:00-10:00 e 17:00-19:00 di un giorno feriale
Nel caso di linee bidirezionali considerare solo la direzione che presenta il maggior numero di passaggi
Considerare solo le linee ferroviarie con almeno due fermate in un raggio di 20 km dall'edificio
METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Calcolare l’indice di accessibilità ai trasporti pubblici 1.
1.2.1. ACCESSIBILITÀ AL TRASPORTO PUBBLICO
Passo 3 Calcolo dell'indice di accessibilià
Per ogni linea di trasporto e relativo nodo determinare:
Tempo di percorrenza a piedi del tragitto edificio-nodo:
dove:
Wt = tempo di percorrenza a piedi del tragitto nodo-edificio, in minuti dn = lunghezza, in metri, del tragitto nodo-edificio
v = velocità di camminata teorica, pari a 80 metri al minuto
dove:
Swt = tempo di attesa del servizio
n = numero di passaggi dei mezzi delle singole linee nelle fasce orarie di riferimento
Rf = fattore di affidabilità, pari a 2 per bus e tram, e a 0,75 per i treni 80
n n t
d v W d
f
wt R
S n
60 4
5 , 0 Tempo di attesa del servizio: