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PREVENZIONE IN AGRICOLTURA --- 000 ---

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Academic year: 2022

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Allegato n.1

PREVENZIONE IN AGRICOLTURA --- 000 ---

PROGETTO DI RICERCA IN MATERIA DI PREVENZIONE IN AGRICOLTURA DENOMINATO

“Rilevazione Delle Malattie Professionali nelle aree Del Fucino e Valle Peligna”

ALLEGATO TECNICO ALLA CONVENZIONE

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OBIETTIVI

Le malattie correlate al lavoro agricolo, anche per assenza della sorveglianza sanitaria, vengono spesso disconosciute e conseguentemente non sono denunciate e/o refertate.

Il progetto, sulla scorta del lavoro già svolto e sulla necessità di estendere al territorio della Valle Peligna, si pone come strumento conoscitivo, attraverso l’attivazione di indagini epidemiologiche, per approfondire la conoscenza e la quantificazione delle patologie professionali connesse al lavoro agricolo, il cui obiettivo è quello di tracciare e verificare una metodologia di indagine, nonché quello di sensibilizzare le istituzioni coinvolte sulle malattie professionali, sempre nell’ottica di ridurre il problema della sottodenuncia esistente.

A tal fine si sono individuati obiettivi ed ambiti d’intervento:

COME OBIETTIVI GENERALI

 Verificare le misure di sicurezza e d’igiene del lavoro messe in atto dalle aziende agricole;

 Verificare gli interventi messi in atto dalle aziende agricole al fine di valutare e prevenire il rischio legato all’utilizzo di prodotti fitosanitari;

 Rilevare i dati di vendita dei prodotti fitosanitari;

 Attivare la sorveglianza epidemiologica delle intossicazioni acute da fitosanitari;

 Attivare l’indagine epidemiologica sulla patologia professionale correlata al lavoro agricolo;

 Incrementare la consapevolezza circa gli aspetti che richiedono un approccio preventivo più incisivo;

 Individuare e divulgare le cosiddette “buone prassi” che prevedono la valutazione dei rischi fisici e biologici, oltre alla sorveglianza sanitaria;

 Realizzare azioni di informazione e formazione per le diverse figure aziendali sui danni da lavoro legati al contesto lavorativo in sinergia con le Associazioni di categoria e L’INAIL;

● Stabilire una base di partenza per verificare gli auspicabili miglioramenti nel tempo (“il feed – back della prevenzione”).

COME OBIETTIVI INTERMEDI

1. Ampliamento di un’anagrafe aggiornata delle aziende agricole presenti nell’area del Fucino ed istituzione per analogia di un simile strumento per la Valle Peligna

- Attivazione di flussi informativi tra il Servizio PSAL, altri Servizi del Dipartimento di Prevenzione ed altri Enti quali UTA di Avezzano, SIPA di L’Aquila e Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di L’Aquila.

2. Conoscenza dei carichi di fitosanitari gravanti sul territorio mediante rilevazione dei dati relativi alla vendita ed all’impiego con costruzione di un’anagrafe specifica

- Analisi ed elaborazione di dati relativi alla vendita di fitosanitari nel territorio con comparazione dei registri di vendita e dei consumi dell’ISTAT e del SIAN allo scopo di effettuare un monitoraggio capillare del territorio, suddividendolo per area;

- Identificazione dei formulati e dei principi attivi contenuti.

- Valutazione della potenziale pericolosità dei prodotti;

- Acquisizione dei nominativi dei soggetti abilitati all’acquisto dei fitofarmaci.

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3. Indagine campionaria per la verifica delle attività di valutazione del rischio da fitosanitari

- Individuazione di un campione di aziende in base alla tipologia (agricole e/o d’allevamento) ed alle dimensioni, privilegiando le aziende con maggior numero di addetti e maggior estensione;

- Analisi delle malattie professionali denunciate dal 2004 al 2009 in Abruzzo in sinergia con l’INAIL;

- Analisi delle SDO (scheda di dimissione ospedaliera) di casi di sospetta intossicazione acuta da fitosanitari;

- Verifiche sull’applicazione del T.U. 81/2008 e s.m.i. attraverso sopralluoghi in azienda, incontri con i soggetti destinatari della normativa ed utilizzo di schede mirate e predisposte dal Servizio PSAL. In particolare al Datore di Lavoro verrà consegnata una lettera di presentazione del progetto, una lettera per il trattamento dei dati personali (D. Lgs. 196/2003) ed una scheda di rilevazione dell’anagrafica della ditta. Al titolare dell’azienda agricola ed ai dipendenti verrà consegnato, altresì, un questionario in tre lingue, con domande semplici ed a risposta chiusa con l’obiettivo di indagare lo stato di salute dei soggetti ed ottenere delle informazioni utili su alcuni stati patologici assoggettabili a quadri clinici professionali;

- Individuazione degli addetti abilitati all’acquisto ed all’utilizzo dei fitofarmaci;

- Stima dell’entità dei rischi;

- Verifiche sullo stato di attuazione delle attività di sorveglianza sanitaria dei lavoratori.

4. Analisi dei dati

- Analisi dei dati raccolti nell’ambito dell’indagine campionaria;

- Individuazione, sulla base dei questionari somministrati, dei lavoratori con segni e sintomi di possibile status di malattia professionale meritevole di ulteriori approfondimenti diagnostici;

5. Attività di assistenza/ricerca

- Convocazione presso il Servizio PSAL dei lavoratori, di cui sopra, per visita medica ed esami ematochimici al fine di esaminare la corrispondenza e/o la presenza di uno status di malattia professionale;

- In tal visita verrà anche indagata la prevalenza e l’incidenza di diverse patologie da lavoro tipiche della popolazione agricola come ad esempio le malattie derivanti da esposizione a vibrazioni e/o da movimentazione manuale di carichi;

- Realizzazione di una rete collaborativa tra la struttura di prevenzione della ASL (Servizio PSAL) e Medici Competenti, Medici di Medicina Generale ed i Medici di Patronato;

- Implementazione di uno sportello assistenziale – informativo rivolto alle imprese ed ai lavoratori;

- Incontri con i soggetti coinvolti mirati ad illustrare i risultati delle indagini con una campagna di comunicazione efficace e non convenzionale con la collaborazione di mediatori culturali;

- Attività informativa rivolta ad Associazioni imprenditoriali e sindacali, Consulenti Tecnici, Enti;

- Iniziative di formazione rivolte agli Imprenditori, ai Lavoratori ed ai Tecnici delle Associazioni di categoria.

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DIAGRAMMA DI FLUSSO

FASE RESPONSABILITA’ ATTIVITA’ NOTE

GRUPPO DI LAVORO DEL PROGETTO

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Registri di consumo dei fitofarmaci

Analisi SDO (schede di dimissione ospedaliera)

GRUPPO DI LAVORO DEL PROGETTO

GRUPPO DI LAVORO DEL PROGETTO

Lettera di presentazione ricerca (allegato 1)

Informativa sui dati personali (allegato 2)

Anagrafica ditta (allegato 3)

Questionario (allegato 4) CENSIMENTO AZIENDE

AGRICOLE

ANALISI DEI QUESTIONARI E DEI CONSUMI DEI

FITOFARMACI PER AREA

FASE ANALITICAFASE OPERATIVA

ESITO POSITIVO

ESITI

INDIVIDUAZIONE E CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ SVOLTE NELLE

AZIENDE

CONTATTO DIRETTO CON LE AZIENDE AGRICOLE TRAMITE CONSEGNA DI QUESTIONARIO CONOSCITIVO AUTOCOMPILATO

RICONTATTARE TELEFONICAMENTE I LAVORATORI CHE HANNO SEGNALATO UNO O PIÙ SINTOMI TRA QUELLI INDICATI NEL QUESTIONARIO ESITO

NEGATIVO

INFORMAZIONE E FORMAZIONE SUI PERICOLI E RISCHI CONNESSI ALL’ATTIVITA’ LAVORATIVA

ACQUISIZIONE DEI REGISTRI DI CONSUMO DEI FITOFARMACI PER AREA ANALISI DELLE MALATTIE

PROFESSIONALI DENUNCIATE A L’INAIL

VISITA MEDICA ED ESAMI CHIMICI;

EVENTUALE APPROFONDIMENTO DIAGNOSTICO

VERIFICA DELL’EZIOLOGIA PROFESSIONALE

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MONITORAGGIO E RENDICONTAZIONE

Lo stato di avanzamento delle attività sarà oggetto di monitoraggio trimestrale da parte dei coordinatori del progetto. Tale monitoraggio dovrà evidenziare se l’andamento delle attività è in linea o meno con il crono programma e se i riscontri man mano evidenziati richiedono un aggiornamento, ovvero un’implementazione, dello stesso.

Le spese potranno essere rimborsate con cadenza trimestrale, dietro presentazione della relativa rendicontazione amministrativo-contabile, redatta sul prospetto di previsione finanziaria e corredata da una relazione delle attività svolte elaborata a cura del Tavolo Tecnico e di tutta la documentazione contabile (giustificativi della spesa e mezzo di pagamento che dovranno recare il CUP del progetto) prodotta in originale o in copia conforme dichiarata ai sensi dell’art. 38 e/o 19 del D.P.R. 445/2000 o prodotta secondo le modalità di cui al D. Leg.vo 82/2010 CAD. La documentazione prodotta a qualsiasi titolo dovrà comunque sempre riportare il numero di CUP del progetto.

CONCLUSIONI

Il prosieguo di questa iniziativa permetterà di sviluppare iniziative formative comuni, potenziando, di fatto, le forze e garantendo una maggiore e capillare diffusione della cultura della prevenzione in questo settore di difficile impatto culturale.

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