BERGAMO 18-2-2019
PROTEZIONE DEI LAVORATORI
DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI (D.Lgs. 81/08, Titolo VIII)
“MODULO B”
Relatore: Prof. Domenico Polito
ARGOMENTI
❑ CARATTERISTICHE DEI CEM
❑ INTERAZIONE DEI CEM CON IL CORPO UMANO
❑ RIFERIMENTI TU 81-2008.
❑ VALUTAZIONE E MISURE DI PREVENZIONE
❑ UTILIZZO DELLO STRUMENTO DI MISURA DEI CEM
ALCUNI FATTI
– In Austria, a Salisburgo il wi-fi è vietato nelle scuole.
– In Germania, a Francoforte il wi-fi è stato vietato in tutte le scuole pubbliche. Il governo Merkel ha chiesto ai tedeschi di privilegiare l’accesso via cavo.
– In Canada, il rettore dell’Università di Lakehead (Ontario) ha cablato con fibre ottiche il campus, disattivando tutte le centraline Wi-fi,
“perché – si legge sul sito dell’ateneo – è provato che le onde elettromagnetiche provocano disturbi comportamentali, ostacolano le funzioni cognitive, favoriscono lo stress, interferiscono con le onde cerebrali”.
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ALCUNI FATTI
– A Parigi il wi-fi è stato disattivato in quattro biblioteche.
Gli impiegati hanno cominciato a sentirsi male, in particolar modo quelli che lavoravano vicino ai ripetitori, installati sul tetto.
“Nausea, vertigini, insonnia – spiega Stephen Kerckhove, direttore generale di Agir pour l’Environnement (Ape) – sono sintomi tipici da campo elettromagnetico nocivo”.
– In Germania, nel 2009 il Ministro dell’Ambiente ha affermato che l’uso del Wi-fi comporta gravi rischi per la salute e che pertanto questa tecnologia dovrebbe essere impiegata il meno possibile.
[Fonti: Corriere.it; Corriere.it; Punto-informatico; Liberation eeuropeanconsumers.it.]
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I campi elettromagnetici sono presenti ovunque nell'ambiente.
SONO GENERATI
➢sia da sorgenti naturali
(elettricità nell'atmosfera e campo magnetico terrestre),
➢sia da sorgenti artificiali
(elettrodomestici, radio, televisioni, telefoni cellulari e dispositivi medicali)
CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI
esistono in natura e sono responsabili, ad esempio,
dei fulmini e
dell’orientamento delle calamite.
CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI NATURALI
Ma la maggior parte dei campi presenti nell’ambiente sono artificiali e legati a
diverse tecnologie elettriche ed elettroniche.
CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI ARTIFICIALI
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Campi Elettrici
Collegando un apparecchio ad una presa di corrente si creano campi elettrici nello spazio circostante.
Più alta è la tensione più alto è il campo prodotto.
Poiché la tensione può esistere anche se non circola corrente, non occorre che un apparecchio sia acceso perché esista un campo elettrico nello spazio circostante
Campi Magnetici
I campi magnetici si creano solo quando circolano correnti elettriche.
Quindi i campi elettrici e magnetici coesistono nell’ambiente.
Il campo magnetico è tanto più intenso quanto maggiore è la corrente.
Nella trasmissione e nella distribuzione dell’elettricità si usano tensioni elevate, mentre in casa si usano tensioni relativamente basse.
Campi elettrici Campi magnetici
❑ I campi elettrici derivano dalla
tensione ❑ I campi magnetici derivano dalla corrente elettrica
❑ La loro intensità si misura in
V/m ❑ La loro intensità si misura in
A/m.
❑ Un campo elettrico può esistere anche se un apparecchio è
spento
❑ Un campo magnetico può
esistere solo se un apparecchio è acceso e circola corrente
❑ L’intensità del campo elettrico diminuisce con la distanza con dalla sorgente
❑ L’intensità del campo magnetico diminuisce con la distanza con dalla sorgente
❑ La maggior parte dei materiali scherma in qualche misura i campi elettrici
❑ I campi magnetici non sono schermati dalla maggior parte dei materiali
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Le radiazioni elettromagnetiche sono costituite da energia che si propaga, senza bisogno di un materiale, sotto forma di un campo elettrico e di un campo magnetico perpendicolari fra di loro.
DEFINIZIONE
L’energia trasportata dalle radiazioni elettromagnetiche aumenta con la frequenza.
A seconda delle caratteristiche fisiche (frequenza e intensità di energia), si distinguono vari CEM con effetti biologici diversi per il corpo umano.
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SPETTRO ELETTROMAGNETICO
In linea di principio qualunque sistema il cui funzionamento dipende dall’elettricità, può risentire
dell’azione dei campi elettromagnetici
presenti nell’ambiente e subire così un’interferenza.
Poiché con lo sviluppo tecnologico
sono aumentate enormemente le sorgenti di campo elettromagnetico, IL PROBLEMA DELLE INTERFERENZE È DIVENTATO CRUCIALE.
Il nostro corpo è ricco di cariche elettriche che con la loro distribuzione e il loro movimento,
regolano moltissimi processi fisiologici.
Il nostro organismo reagisce a qualunque stimolo ambientale, come:
- il rumore,
- la luce (che, tra l’altro, è una forma di radiazione elettromagnetica),
- i cambiamenti di temperatura,
- la presenza di sostanze chimiche, naturali o artificiali.
UN CAMPO ELETTROMAGNETICO PROVOCA SEMPRE E COMUNQUE
UNA RISPOSTA DELL’ORGANISMO UMANO.
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È vero che i campi elettromagnetici
aumentano la probabilit à di insorgenza del
cancro?
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Non ci sono attualmente prove scientifiche sufficienti a sostegno di un rapporto diretto
causa-effetto tra esposizione a campi
elettromagnetici e cancro.
I principali effetti biologici della penetrazione delle onde elettromagnetiche nel corpo umano sono il riscaldamento e la stimolazione di
❑ Muscoli,
❑ Nervi
❑ Organi sensoriali
Attualmente non sono noti effetti sulla salute causati dall'esposizione a lungo termine Gli studi epidemiologici e sperimentali condotti fino a oggi
NON HANNO MOSTRATO
correlazioni significative tra l'esposizione a CEM e un'aumentata insorgenza di cancro, né nei bambini e né negli adulti.
Il problema che si pone è quello di determinare se queste risposte costituiscano o meno un pericolo per la salute.
In questo senso è importante distinguere tra - effetti biologici
- effetti di danno alla salute
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS),
- un EFFETTO BIOLOGICO: Risposta del nostro organismo ad un stimolo esterno.( Es. sudorazioneper il caldo, pelle d’oca per il freddo)
- un EFFETTO DI DANNO alla salute si verifica quando l’effetto biologico è al di fuori dell’intervallo in cui l’organismo può normalmente compensarlo.
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Le ampie ricerche condotte da diversi decenni NON hanno evidenziato effetti biologici di rilievo,
e a maggior ragione effetti di danno alla salute,
ai normali livelli di esposizione del pubblico.
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EFFETTI BIOLOGICI DELLE RADIAZIONI
NON IONIZZANTI
PARAMETRI RELATIVI AGLI EFFETTI BIOLOGICI DELLE OEM
• Frequenza
• Intensità di campo (distanza dalla sorgente)
• Tempo di esposizione
• Area di esposizione
• Tipo di campo (Statico-Variabile)
Corrente indotta all’interno del corpo Riscaldamento dei tessuti interni
Effetti sul sistema uditivo
Riscaldamento della superficie esterna del corpo
EFFETTI DIRETTI
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con l’aumentare della frequenza diventa prevalente l’assorbimento di energia nei tessuti :
SAR (W/kg)
a frequenze superiori a circa 10 MHz questo effetto è l’unico a permanere
al di sopra di 10 GHz
l’assorbimento è esclusivamente superficiale
Meccanismi di interazione
SAR= Tasso Specifico
Assorbimento
SPESSORE DI PENETRAZIONE
f
3f
1< f
2<
per concessione Istituto Superiore di Sanità18/02/2019 25
Riassumendo…
ESPOSIZIONE A BF:
Induzione di correnti
Stimolazione dei nervi e dei muscoli
Effetti sul sistema uditivo
ESPOSIZIONE A AF/RF:
Riscaldamento dei tessuti interni /superficiali
Non è percepito dagli
organi sensoriali
EFFETTI INDIRETTI
Accoppiamento del CEM con dispositivi elettromedicali (stimolatori cardiaci,…)
Innesco di elettrodetonatori
Rischio incendio materiali infiammabili per le scintille provocate dalla presenza dei CEM nell’ambiente.
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IL QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO
Decreto legislativo n. 81 del 9 Aprile 2008
TITOLO VIII –
AGENTI FISICI
CAPO IV- Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici
Allegato XXXVI – Valori limite di esposizione e valori di azione per i CEM
( Vedi Direttiva 2004-40-CE)
La DIRETTIVA 2004-40-CE
VIENE ABROGATA
dalla DIRETTIVA 2013-35-CE
dal 29 giugno 2013
DIRETTIVE
❑ DIRETTIVA 2004-40-CE
❑ DIRETTIVA 2013-35-CE
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La Direttiva 2004/40/CE del Parlamento Europeo - 29 aprile 2004 -
Per disciplinare l'esposizione ai campi elettromagnetici delle categorie lavorative,il Parlamento europeo ha emanato un'apposita Direttiva,
RECEPITA
dagli ordinamenti legislativi degli Stati membri entro il 30 aprile del 2008.
La Direttiva fissa le prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli campi elettromagnetici.
La norma si riferisce alla protezione dagli effetti scientificamente accertati.
La Direttiva 2004/40/CE del Parlamento Europeo - 29 aprile 2004 -
A tale fine la norma fornisce le seguenti definizione di “limiti di esposizione” e di “valori di azione”:
•valori limite di esposizione
: limitazioni all'esposizione a campi elettromagnetici che sono direttamente basate su effetti sanitari accertatiIl rispetto di questi limiti assicura che i lavoratori esposti siano protetti da tutti gli effetti nocivi noti;
•valori di azione
: il valore dei parametri direttamente misurabili a cui si deve fare riferimento per rispettare i valori limite di esposizione.18/02/2019 31
VALORI DI AZIONE direttiva 2004
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A seguito preoccupazioni manifestate dai lavoratori del settore medico
una Commissione incaricata ha esaminato attentamente gli argomenti dei soggetti interessati e, sulla base di nuove informazioni scientifiche fornite da esperti di fama internazionale, ha deciso di riconsiderare in modo approfondito
alcune disposizioni della direttiva 2004/40/CE,.
La direttiva 2013/35/UE sostituisce la direttiva 2004/40/CE del 29 aprile 2004 che viene abrogata dal 29 giugno 2013 e dovrà essere
recepita dagli Stati Membri della U.E. entro il 1° luglio 2016
La presente direttiva non affronta le ipotesi di effetti a lungo termine derivanti dall’esposizione a campi elettromagnetici, dal momento che non
si dispone attualmente di prove scientifiche accertate dell’esistenza di una relazione causale.
Direttiva 2013/35/UE del Parlamento Europeo -26 giugno 2013-
La Direttiva stabilisce prescrizioni minime relative a:
« VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE (VLE)»,
«VLE RELATIVI AGLI EFFETTI SANITARI»,
«VLE RELATIVI AGLI EFFETTI SENSORIALI»,
«LIVELLI DI AZIONE (LA)»,
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Direttiva 2013/35/UE del Parlamento Europeo -26 giugno 2013-
« VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE (VLE)», valori stabiliti sulla base di
considerazioni biofisiche e biologiche, in particolare gli EFFETTI DIRETTI ACUTI e a breve termine scientificamente accertati, ossia gli effetti
termici e l’elettrostimolazione dei tessuti;
«LIVELLI DI AZIONE (LA)» livelli operativi stabiliti per prendere le opportune misure di protezione o prevenzione specificate nella presente direttiva.
Direttiva 2013/35/UE del Parlamento Europeo -26 giugno 2013-
«VLE RELATIVI AGLI EFFETTI SANITARI» VLE al di sopra dei quali i lavoratori potrebbero essere soggetti a effetti nocivi per la salute, quali il riscaldamento termico o la
stimolazione del tessuto nervoso o muscolare;
«VLE RELATIVI AGLI EFFETTI SENSORIALI», VLE al di sopra dei quali i lavoratori potrebbero essere soggetti a disturbi
temporanei delle percezioni sensoriali e a modifiche minori delle funzioni cerebrali;
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Direttiva 2013/35/UE del Parlamento Europeo -26 giugno 2013-
DECRETO LEGISLATIVO 1 agosto 2016, n. 159
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La diffusione delle reti Wireless LAN (WLAN ) nelle scuole è lenta ma inesorabile.
I bassi costi di realizzazione, soprattutto se paragonati ai cablaggi canalizzati, convincono sempre più scuole ad
adottare questa tecnologia.
La
presenza
di una rete wireless in una scuola facilita, inoltre, l’introduzione nelle scuole di computer portatili edispositivi palmari di studenti e docenti.
RETI WIRELESS: Wi Fi a SCUOLA
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Un limite alla diffusione delle reti wireless è
rappresentato dai DUBBI sulla effettiva sicurezza delle emissioni elettromagnetiche sprigionate dalle
antenne Wi-Fi,
emissioni che sono comunque molto basse e ben al
di sotto dei parametri di legge.
Le emissioni elettromagnetiche di un “ripetitore Wi-Fi (Access Point) sono 10 volte inferiori a quelle di un telefono cellulare.
Gli apparati Wi-Fi lavorano,
infatti, con potenze medie di soli 40-60 milliWatt e non superano mai i 100mW.
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Un cellulare con una potenza tipica di 1 W
crea un campo di circa 6 V/m a un metro di distanza
e di 60 V/m a 10 cm.
PROTEZIONE DEI LAVORATORI
Il datore di lavoro deve prestare attenzione a:
Il livello, lo spettro di frequenza, la durata ed il limite di esposizione I valori limite di esposizione (VLE) e i valori limiti di azione (VLA) Gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori
Gli effetti indiretti (interferenza con attrezzature e dispositivi medici elettronici, innesco di dispositivi elettro-esplosivi,…)
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Controllare il rischio alla fonte, eliminando alla sorgente o riducendo al minimo i rischi dall’esposizione ai CEM
Scelta di attrezzature che emettano CEM di intensità inferiore
Uso di dispositivi di sicurezza, schermature o di analoghi dispositivi di protezione
Limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione
È importante ricordare che attualmente non esistono DPI specifici
per proteggere direttamente l’individuo
NORME GENERALI
Rispettare le indicazioni riportate sulla segnaletica affissa Mantenersi a distanza da oggetti ed apparecchiature elettriche in funzione
Non toccare e non avvicinare troppo il capo ad oggetti elettrici non noti
Non mantenere inutilmente in funzione apparecchiature elettriche
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