GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE – Verona, 26 settembre 2011
Desidero porgere il mio più cordiale saluto e augurio per un proficuo lavoro seminariale a tutti i convenuti a questo importante appuntamento annuale.
Il mio ringraziamento va anzitutto al Dirigente dell’UST di Verona, Giovanni Pontara che ha consentito l’organizzazione dell’evento odierno, grazie all’intelligente iniziativa della dottoressa Laura Donà a cui vanno tutta la mia riconoscenza e il mio apprezzamento.
Mi fa piacere ricordare che il Direttore Generale Daniela Beltrame, nell’inviare il suo saluto agli studenti per l’inizio del nuovo anno scolastico, ha sottolineato quanto ci raccomanda l’Europa in termini di organizzazione della conoscenza, di educazione e formazione.
Così essa scrive: “L'Europa ci chiede di accrescere l'efficienza del nostro sistema scolastico, di ridurre le disuguaglianze nei risultati degli apprendimenti degli studenti, con l'obiettivo di elevare la competitività dell’economia, come unica alternativa al declino, non solo economico, ma di riflesso anche sociale e civile. Istruzione e formazione hanno un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020, che mirano ad una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, e che si perseguono dotando i cittadini delle capacità e delle competenze di cui l'economia europea necessita per rimanere competitiva e innovativa, sempre aiutando a promuovere la coesione e l'inclusione sociale”.
È vero allora che, se la competitività europea si gioca all’interno dello nuovo ruolo che assumono la produzione di conoscenza, l’innovazione, la rivoluzione tecnologica e il nuovo sistema dell’informazione e della comunicazione, la società della conoscenza richiede alte competenze nell’ambito della preparazione professionale, nella padronanza delle lingue straniere, nella cultura scientifico-tecnologica e nelle qualità delle relazioni, nonché nello sviluppo della cultura della mobilità; in una parola esige un salto di qualità.
Conoscere le lingue straniere, averne padronanza, costituisce per i giovani del nostro Paese un obiettivo ineludibile ai fini del loro proficuo inserimento nel mondo del lavoro.
Ecco perché l’Ufficio Scolastico regionale per il Veneto è fortemente impegnato in azioni atte a migliorare l’insegnamento delle lingue, anche attraverso la metodologia CLIL, nonché a sensibilizzare le famiglie e gli studenti nei confronti della certificazione delle competenze linguistiche richiese ormai per lo svolgimento di qualsiasi professione.
Chiamare a raccolta tutte le forze che operano dentro alla scuola, e tutte le agenzie presenti sul territorio che si ritrovano entro questo obiettivo, non può che giovare nella direzione di un’intenzionalità decisa a raggiungere la meta prefissata. L’impegno deve essere di tutti se davvero abbiamo a cuore lo sviluppo del nostro Paese e il futuro dei nostri giovani.
Sono certa che anche questo Convegno contribuirà a dare nuova carica ai docenti nell’affrontare quotidianamente il proprio lavoro, carica che sapranno trasmettere ai propri alunni e alle loro famiglie.
Auguri dunque a voi tutti!
Gianna Miola, Vice Direttore Generale dell’USR Veneto