Università di Pisa Scuola di Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura
A.A. 2013-2014
Jo van Den Broek lo ideò; Cornelis van Traa lo rese possibile; Hugh Maaskant ne ha progettato gli appartamenti; Frans van Gool ne ha disegnato i negozi. Se migliaia di architetti e urbanisti l'hanno copia- to, è proprio perché il Lijnbaan di Rotterdam è stato il palcoscenico ideale per il cittadino "consumatore" del dopoguerra e perfetta inter- pretazione delle riflessioni moderniste maturate nei CIAM.
Oggi, agli albori del nuovo millennio, la macchina modernista ideata più di 50 anni fa presenta i primi deficit dovuti al cambiamento della società e alla standardizzazione degli spazi commerciali, con l'oasi di Bakema sopraffatta dagli skyscraper della city in continua evoluzione e che rischia di perdere identità e lasciare il passo a progetti omolo- ganti. Ora che la machine à habiter ha esaurito il suo compito si è tentato di riutilizzare lo scheletro di uno degli edifici esistenti riattua- lizzandone usi e abusi. Alla rigida separazione delle funzioni è suben- trata la coesistenza di uffici e ambienti domestici: lungo luminosi cor- ridoi-ballatoi, dove piccoli slarghi diventano occasioni per la comuni- cazione e lo scambio, si affacciano gli appartamenti e gli uffici, con i loro ingressi-vetrine, rendendo labile il confine tra domestico e luoghi del lavoro, tra pubblico e privato, tra soglia e percorso. Attraverso un complesso sistema di slittamenti, arretramenti e aggetti dei piani abi- tativi non si ottengono solo mutamenti compositivi della facciata, ma anche la perfetta reversibilità distributiva dei blocchi.
Modifiche che trovano una puntuale trasposizione urbana nella crea- zione di una piastra artificiale capace di estendere lo spazio pubblico fin dentro all'edificio. L'ipotesi di intervento si presenta dunque come una città tridimensionale con strade di attraversamento, spazi com- merciali, verde di pertinenza, supportato da un sistema di collega- mento locale in quota, percebile da entrambi i lati del fabbricato, il Lijnbaan e la Joost Banckertsplaats.
La tesi, ripartendo dal concetto di urban block e decomponendolo secondo nuovi schemi compositivi, vuole recuperare i segni degli studi del Team X, attraverso la rifunzionalizzazione di una Lijnbaan strip volta a creare continuità tra gli spazi aperti: si è voluto così rispondere alle nuove esigenze abitative mantenendo quella flessibi- lità nell'articolazione e connessione degli spazi tipica della visione del suo creatore.
candidato Francesco Cinquini
relatori Prof. Arch. Antonello Boschi Prof. Arch. Nicola Marzot
correlatore Dott. Ing. Massimiliano Francesconi
9 to 5
redevelopment of a Lijnbaan strip rotterdam, zuid holland